Le Prefetture italiane si trovano in difficoltà con gli imminenti controlli antimafia sugli appalti per il Pnrr. Mancherebbero infatti 414 viceprefetti e 5.161 fra dirigenti e altro personale amministrativo nei 103 Uffici prefettizi.
A fine maggio di quest’anno un emendamento al decreto Pnrr 2 prevedeva l’assunzione di almeno 500 interinali da distribuire per un periodo di diciotto mesi. L’intenzione era di rendere effettuar più controlli sul Pnrr per evitare eventuali infiltrazioni mafiose.
Tuttavia quell’emendamento è stato bocciato. La singolare motivazione sarebbe stata che mancavano le risorse economiche da parte del Ministero dell’Interno.
Prefetture: personale carente, controlli Pnrr a rischio
Eppure è notorio che le Prefetture hanno un notevole carico di incombenze, quali: il coordinamento dei tavoli tecnici sull’ordine e sicurezza pubblica; il coordinamento con gli Enti locali come quello sanitario (vedasi il caso Covid); la gestione del contenzioso stradale; la gestione dell’immigrazione; la gestione dei procedimenti riguardante gli illeciti depenalizzati (multe, uso minimo personale di stupefacenti, ecc.); la vigilanza antimafia sulle Amministrazioni; il monitoraggio delle stazioni appaltanti per le comunicazioni; le interdittive antimafia verso le società infiltrate in cui è previsto pure il contraddittorio con i destinatari della applicata misura; e adesso, ci sarebbero anche i controlli antimafia al Pnrr.
Al momento non risulta che il Governo abbia dato seguito agli annunci sulla volontà di potenziare i controlli antimafia trovando le risorse per assumere il personale necessario nelle Prefetture.
L’OPINIONE
Emendamento bocciato: a rischio i controlli antimafia sui 222 miliardi del Pnrr (guarda caso). D’altra parte, coincidenza vuole, che c’è di tutta evidenza in corso l’assalto trasversale per un posto nella “Diligenza”: nei Comuni, Città Metropolitane, Enti, Partecipate, Regioni, ecc.
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