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ono state emesse diverse ordinanze da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nei confronti di diversi soggetti
Nelle prime ore del mattino il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ha emanato una serie di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 17 soggetti; tra questi, ben 14 sono diretti in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 2 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Le indagini
I soggetti sono accusati di favoreggiamento personale aggravato dal metodo e dalle finalità mafiose, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione abusiva di armi comuni e da guerra.
Il nucleo di Castello di Cisterna, in collaborazione con la DDA, ha avviato le indagini a seguito della latitanza di Salvatore Calabria, esponente del clan De Sena operante nella zona di Acerra, il quale si è reso irreperibile dopo la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giovanni Sodano, esponente dell’opposto clan Mariniello, avvenuto l’1 dicembre 1996.
Il latitante è riuscito a sfuggire alla cattura per diversi mesi, avvalendosi di persone di fiducia che gli garantivano i mezzi per proseguire con le proprie attività sfuggendo alle autorità; nel marzo del 2015, Calabria è stato tratto in arresto a Roma mentre era in possesso di documenti falsi e di 4 cellulari le cui SIM erano fittiziamente intestate ad altre persone
Le indagini hanno permesso non solo di beccare il latitante e i suoi complici, ma anche di smantellare 2 diverse organizzazioni criminali impegnate nel traffico di droga nella zona di Pomigliano D’Arco e Acerra; l’operazione è nata grazie alla scoperta di alcuni contatti del latitante Calabria, i quali hanno rivelato la presenza di una piazza di spaccio nel comune di Pomigliano D’Arco diretta Salvatore Ferretti
Un colpo di scena inatteso
Il giro di Ferretti era ben noto nella zona per diffusione, mezzi e pericolosità, ma le cose si complicarono quando un suo sottoposto passò ad un clan rivale anch’esso proprietario di una piazza di spaccio nella zona di Acerra, diretta da Ciro Affinito; nel periodo caratterizzato da questa spaccatura, vi sono state occasioni in cui lo stesso Ferretti e alcuni suoi uomini di fiducia avrebbero cercato senza successo di rintracciare il “traditore” per fargliela pagare
Le indagini delle forze dell’ordine e del DDA hanno permesso anche di scoprire tutto il giro diretto da Ciro Affinito e come esso somigliasse molto al giro diretto da Salvatore Ferretti per quanto riguarda il rapporto con i fornitori, la gestione del traffico di armi, il recupero crediti e la disponibilità di sostanze stupefacenti di ottima qualità
Ordinanze Carabinieri; numerose disposizioni in tutta la regione/Antonio Cascone/redazionecampania