Omicidio Ciro Esposito, “Non fu legittima difesa”: la Cassazione rende giustizia al tifoso del Napoli assassinato nel 2014

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Omicidio Ciro Esposito, “Non fu legittima difesa”: la Cassazione rende giustizia al tifoso del Napoli assassinato nel 2014

Giustizia per Ciro Esposito: anche i giudici della Corte di Cassazione escludono la legittima difesa. Confermati 16 anni di reclusione per Daniele De Santis.
Soddisfazione da parte del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e del conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli: La Cassazione ha escluso la legittima difesa nella sentenza di condanna a 16 anni di reclusione inflitta a Daniele De Santis, l’ultras della Roma che nel 2014, dopo aver assaltato un autobus di tifosi del Napoli diretto allo Stadio Olimpico per la finale di Coppa Italia, determinò la morte del giovane tifoso azzurro Ciro Esposito, colpito da un proiettile esploso dalla pistola di De Santis. La sentenza dimostra che si trattò di un gesto criminale, privo di alcuna giustificazione
. “La sentenza della Cassazione riabilita definitivamente la figura di Ciro Esposito, un giovane che perse la vita per andare a vedere una partita di calcio. La decisione dei giudici ripaga anche l’attività della madre, la signora Leardi, che – con estrema dignità – ha lottato per ottenere giustizia. Ora ci aspettiamo che De Sanctis, che ha visto la sua condanna decurtata nei vari gradi di giudizio, sconti la pena fino all’ultimo giorno. La speranza è che fatti del genere non si ripetano in futuro e che il calcio venga vissuto per quello che è, uno sport che rappresenta la passione di milioni di italiani”.

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