La ricetta napoletana de ‘o sicchio d’a munnezza, citata anche a MasterChef da Antonino Cannavacciuolo, è conosciuta anche con il nome di “Spaghetti della Vigilia” perché è tipico del periodo di Natale, quando spesso c’è molto recupero da fare; ma è buono ed utile tutto l’anno. Ed è anche vegetariano.
‘O sicchio d’a munnezza, la pasta di recupero napoletano
Nonostante il suo nome che può apparire poco invitante visto che, tradotto, vuol dire “il secchio della spazzzatura” è, in effeti, un piatto di spaghetti condito con pomodoro del piennolo, frutta secca, olive, capperi e magari anche altro a vostra fantasia e gusto.
Da qui, dal buttare dentro tante cose, anche rimaste in casa, il nome napoletano molto immaginifico ed espressivo, anche se penalizzante perché, al contrario, è un piatto squisito che saprà conquistarvi con il suo sapore.
Ingredienti
(per 4 persone)
- 400 g di spaghetti
- 20 g di noci
- 20 g di nocciole
- 2 cucchiai di pinoli
- 2 cucchiai di uvetta
- 10 capperi dissalati (2 cucchiaini)
- 10 olive nere
- 12 pomodorini del piennolo
- prezzemolo q.b.
- uno spicchio d’aglio
- olio EVO q.b.
- sale q.b.
Preparazione
- Per prima cosa metti in ammollo l’uvetta in acqua calda per 15 minuti.
- Nel frattempo trita le noci, le nocciole, i pinoli e il prezzemolo.
- Metti l’acqua a bollire e, quando avrà raggiunto la temperatura, sala e butta gli spaghetti; (per la perfetta cottura della pasta ricorda sempre la regola del 10/100/1000*).
Intanto prepara il condimento
- in una padella abbastanza grande (dopo ci andranno anche gli spaghetti) scalda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio;
- unisci il trito che hai preparato e, per ultima, metti l’uvetta, i capperi e fa rosolare,
- aggiungi anche i pomodorini tagliati a metà e continua a cuocere per qualche minuto.
- Aggiungi, infine, le olive denocciolate, qualche fogliolina di prezzemolo e fa insaporire il tutto.
- Scola la pasta al dente e uniscila al condimento nella padella amalgamando bene il tutto.
Gli spaghetti sono pronti: impiatta e porta a tavola ancora caldi.
NOTA:
la regola del 10/100/1000.
Per ogni:
- 10 g. di sale
- 100 g. di pasta
- 1 liro d’acqua
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