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Castellammare di Stabia

Napoli, vigilante ucciso, spunta una lettera: “Vi chiedo perdono”

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“Porteremo a vita questo peso sulla coscienza”

<strong>Franco Della Corte, uno dei membri della gang che ha aggredito e ucciso la guardia giurata nella stazione della metropolitana di Napoli alla fermata di Piscinola, ha scritto una lettera in cui scrive:

“Il mio nome è Giuseppe De Santis,
abito in Germania e sono il cugino di uno dei ragazzi che ha aggredito il vigilante Franco Della Corte. A nome della mia famiglia hiedo umilmente perdono alla famiglia. Noi siamo brave persone, non conosciamo il motivo dell’accaduto e fino quel maledetto venerdì non eravamo al corrente di nulla. Spero che crederete nella nostra buona fede. Purtroppo stanno arrivando tante critiche sui genitori e sui parenti. I ragazzi hanno sbagliato ed è bene che paghino la loro pena. Ma noi familiari non siamo colpevoli di nulla. Mia zia, la mamma del ragazzo, ogni giorno lavora ed è separata dal marito e non ce la fa a gestire lavoro e figli perche lei aiuta anche persone anziane in ospedale di notte. Non è colpa sua, lei non fa mancare niente ai figli. Io da nipote mi sono sentito di scrivervi queste righe anche se so che non vi darà vostro marito indietro. Però voglio che sappiate che noi stiamo soffrendo questa cosa insieme a voi e non per quel che è accaduto ai ragazzi ma per la vita che hanno tolto ad una persona che era a lavoro. Chiediamo ancora perdono, porteremo questo peso sulla coscienza per tutta la vita. Stiamo male, anzi malissimo. Ci sembra un incubo ma purtroppo è la sporca realtà. Vi chiedo ancora perdono per tutto il male che avete ricevuto”.


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