Napoli, manifestazione di solidarietà per i rifugiati a bordo del pattugliere Diciotti
Pomeriggio di proteste in strada a Napoli, dove oltre duecento persone hanno partecipato a un presidio nato in poche ore e trasformatosi in corteo, dal Porto alla Prefettura, per sostenere l’analoga manifestazione di Catania e rivendicare l’immediata liberazione dei 150 migranti trattenuti sulla nave Diciotti ancorata nel porto della città siciliana.
Rifugiati trattenuti, sostengono i manifestanti, “dalla furia propagandistica e xenofoba del ministro dell’Interno Salvini e del governo che lo sostiene. Rifugiati, naufraghi e ora prigionieri di un’operazione eversiva persino della giurisdizione formale, che pure è già inadeguata e penalizzante verso i diritti di profughi e migranti. Dobbiamo tutti tornare nelle piazze per fermare chi specula su razzismo e xenofobia e pretendere diritti per tutti, contro la guerra tra poveri, contro quelle politiche di discriminazione che in questi anni hanno spianato la strada a Salvini”
Intanto poche ore fa, dopo la visita degli ispettori del ministero della Salute è stato disposto lo sbarco, effettuato nel tardo pomeriggio, di 11 donne e 6 uomini, di cui 3 con sospetta tubercolosi e due affetti da polmonite. Tutte le donne per le quali è stato ordinato il trasferimento in ospedale, hanno accertato i medici, sarebbero state violentate nei centri dei trafficanti umani. Ma cinque di loro hanno preferito rimanere sulla Diciotti come segno di protesta per non dividersi dai familiari.
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