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cendono i molecolari in Sicilia salgono i positivi. Oggi 30 morti
Stiamo ormai assistendo da quasi un mese, da dopo l’indagine sull’Assessorato Regionale Siciliano alla Salute (30 Marzo 2021 Sicilia: i dati sulla pandemia erano falsati, arresti e indagati) ad una impennata dei positivi che dalla media di cinquecento al giorno si è passati ad una quotidianità di più o meno mille.
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La Sicilia è anche la Regione che effettua la metà di molecolari, se non pure meno, rispetto ad altre Regioni d’Italia con pressoché parità di abitanti, a fronte però del doppio e anche più di antigeni (22 Aprile 2021 Covid in Sicilia, carenti i controlli, discrepanza molecolari tra Sicilia e Campania – (14 Novembre 2020 Covid, nell’Isola aumentano in terapia intensiva. In Campania il doppio di tamponi della Sicilia – 20 Febbraio 2021 Sicilia e Campania, prossimi come abitanti, i molecolari sono 7568 con 17655).
Eppure sarebbero i molecolari presi a riferimento per quantificare i positivi sintomatici e asintomatici.
Si deve presumere che minore è il numero dei molecolari, più possibilità ci sono che lo sia anche quello dei contagi e pertanto maggiori sono le probabilità di approdare in zona gialla se non anche bianca.
Oggi tuttavia nonostante che rispetto a ieri (9911) i molecolari fossero inferiori (9291), i positivi ieri sono stati 940, oggi sono saliti a 980.
La speranza ormai è che i vaccini siano rapidamente diffusi tra la popolazione e si rivelino efficaci, in quanto c’è esplicito una parte di popolazione incontrollata e incontrollabile che è come senza freni civili verso il prossimo.
I dati di oggi in Sicilia
Il dato dei ricoveri oggi per Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un decremento complessivo di 28 unità , così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute. In terapia intensiva sono in cura 172 persone (4 in più rispetto a ieri). Il dato dei guariti è pari a 1663 persone. 30 i decessi. I nuovi soggetti positivi rilevati sono 980. I tamponi molecolari processati sono stati 9291. I tamponi rapidi sono stati 20859.
A livello provinciale, oggi è Catania la città che tiene maggiormente in apprensione le autorità sanitarie regionali. A causa dei tanti focolai presenti nella provincia etnea, l’Aspa di Catania ha comunicato oggi quasi la metà dei casi totali della Sicilia. Sono 441 le infezioni da Sars-CoV-2 registrate a Catania e provincia nelle ultime 24 ore, poi c’è Palermo (che da domani torna zona arancione) con 184 casi, quindi Agrigento con 90, Ragusa con 82, Caltanissetta con 68, Messina con 50, Siracusa con 33, Trapani con 25 ed Enna con 7.
Le dosi di vaccino complessivamente inoculate sono 1360505.
Alcuni dati di ieri (27 aprile 2021) nell’Isola: I ricoveri ieri per Coronavirus negli ospedali siciliani in terapia intensiva erano 168. I guariti 913. I decessi 33. I nuovi soggetti positivi rilevati sono stati 940. I tamponi molecolari processati 9911. I tamponi rapidi 18851.
Ci vogliono più controlli sulle strade e negli abitati
Si scrive da almeno un anno in queste pagine regionali di certi fatti, peraltro anche corroborati da operazioni delle Forze dell’ordine. In alcuni articoli si è segnalato che: lo spaccio appare di tutta evidenza in aumento e le dosi vengono occultate persino in bocca, tra le chiappe, i seni, nei genitali, calzini, cassonetti, arbusti, ecc. Luoghi di certo non igienici e sterili; le case di appuntamento non hanno smesso di funzionare bensì sono divenute meno ostentate (come la mafia o le delinquenze che da dietro le quinte le gestiscono: sommerse) godendo anche durante questa pandemia di una notoria richiesta di viagrati nonni, padri e figli sicché è supponibile che Sars-Cov-2 partecipi come terzo; i festini di fine settimana, specialmente tra giovani e anche tra adolescenti, a base di alcol e altro sono ormai come un rito.
Occorrerebbero molti piò uomini delle Forze dell’ordine per controllare 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. Ma si attivino anche le Polizie Municipali, quelle metropolitane, regionali, ecc.
Gli esperti ci dicono spesso che il vaccino ci difende dalla malattia (Covid-19) ma non da un possibile contagio del coronavirus (Sars-cov-2) e che per questo si devono ancora mantenere le regole anti-covid, quali distanziamento, mascherina e igiene delle mani, per far si che il virus non abbia la possibilità di passare da un soggetto all’altro e aspetto peggiore, poter mutare in una variante più patogena.
Purtroppo seppure è palese che tre quarti di cittadini rispetta questi dettami, è anche lampante che l’altro quarto, sotto gli occhi di chi può e vuole vedere, da sempre si comporta in maniera tribale, così nella fattispecie anche diffondendo e spalmando il coronavirus.
Non ne usciamo seguitando di questo passo e potremmo avere ancora morti e anche ulteriori conseguenze economiche ben più pesanti delle attuali. E andiamo incontro all’estate. Ci dobbiamo poi aspettare un altro autunno come i due precedenti ? Non sarebbe sostenibile neanche psicologicamente.
Dai Piani alti dello Stato, dai Ministeri, si prenda coscienza che occorre una decisa stretta contro alcuni, invece di mettere in croce sempre i soliti ristoratori, esercenti, bar, albergatori, teatri, cinema, ecc.
(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)