“Il City è sceso in campo quasi senza voglia”
Aveva promesso che sarebbe andato in Ucraina a giocarsela, per vincere e per onorare la competizione, ma così non è stato. Guardiola, infatti non ha scelto i migliori per affrontare una squadra che lottava per la qualificazione e col coltello tra i denti.
La Gazzetta dello Sport lo ha notato e infatti bacchetta l’allenatore spagnolo: “Pep Guardiola non ha mantenuto la promessa di giocarsela a tutta contro lo Shakhtar per cercare di tenere in gioco il Napoli. Il suo City affonda presto in Ucraina, togliendo senso anche alla partita di Rotterdam. Il City ha il torto di presentarsi a Kharkhiv in formazione quantomeno sperimentale: David Silva è rimasto a casa, Aguero va in panchina, De Bruyne è squalificato. Guardiola, c’è da capirlo pensando al derby di Manchester che lo aspetta domenica, getta nella mischia il diciassettenne Foden, il più giovane inglese a giocare titolare nella storia della Champions, come esterno sinistro e il ventenne Adarabioyo, al debutto assoluto nella coppa più importante, come centrale di destra. Il City, dal canto suo, non sembra aver troppa voglia di alzare l’intensità della partita, né i mezzi. Sané non si accende quasi mai a sinistra, Bernardo Silva sull’altro lato si incarta da sé, Gabriel Jesus non viene rifornito. E quando si presenta davanti alla porta su una verticalizzazione di Foden, va a sbattere su Pyatov. Una deviazione al volo (con il destro) di Sané su cross di Bernardo Silva a inizio ripresa è il primo tiro in porta del City, che poco dopo il quarto d’ora fa debuttare in Champions (e in assoluto in prima squadra) anche il diciottenne spagnolo Brahim Diaz. Segnali che di rimettere in piedi la partita Guardiola ha poca voglia”.
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