La Juve Stabia vince contro il Potenza allo Stadio “Romeo Menti”, con tre goal davvero spettacolari.
Nel nostro editoriale sulla Juve Stabia esprimiamo il nostro pensiero sulla quarta di campionato per le Vespe contro il Potenza.
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Passione e sacrificio sono un bel binomio. Quando si aggiunge anche una buona vision e la capacità progettuale, il quadro è completo. Che sia una startup aziendale, una carriera professionale, una sfida sportiva, il successo è direttamente proporzionale alla passione e alla determinazione.
Ma se la passione e la determinazione sono le vele che il vento può sospingere, avere una meta precisa e una strategia per raggiungerla è altrettanto importante per avere successo. La strategia e il progetto saranno il timone della nostra navigazione, ciò che ci aiuterà a non perderci per strada e a non disperdere le energie su percorsi non nostri. Salvezza, la parola d’ordine per la Juve Stabia in questa stagione calcistica.
Ai microfoni della stampa, è proprio Mister Pagliuca a parlare di salvezza e divertimento: “I calciatori non devono essere ancorati al risultato, bensì devono divertirsi e preoccuparsi della prestazione!”.
Proprio lui che, con il cuore in fiamme, in quattro gare ha rimediato già un cartellino rosso nella trasferta di Teramo col Monterosi Tuscia e ieri ha subito un altro cartellino giallo ed era in procinto di subire anche il secondo. Chi fa della propria mission una filosofia di vita per realizzare i propri sogni, aggiungendo i tre ingredienti fondamentali, passione, progettualità e morso, non può non sentire il cuore battere, accelerare.
ll bello del calcio è lo spettacolo, gli spettatori sugli spalti, l’agonismo evidente negli occhi dei giocatori. Giocare a calcio è quasi una magia perché unisce, si fa parte di un gruppo che ha lo stesso obiettivo, quello di vincere, ma anche di fare da collante tra la piazza e la squadra. E il neo allenatore stabiese sta riuscendo molto bene in questo!
Juve Stabia: la vittoria di tutti.
Mister Pagliuca, oltre al grande senso e spirito di gruppo, parla di quei calciatori che giocano meno a cui ha dedicato la vittoria di ieri sera! Non è Romeo ad aver fatto la doppietta, ma la squadra…
Non è Guido Pagliuca ad essere freddo e razionale, ma empio di sentimenti e voglia di sognare… Ovviamente chi sa di far sognare anche gli altri, la piazza, la tifoseria, che prova una fede immane per i colori gialloblù, ha paura di deludere le aspettative.
Come fare? Mantenere la calma e non volare, così che, negli ipotetici momenti di sconfitta e di sconforto, lui potrà sempre dire: “Ve lo avevo detto io che dovevamo solo salvarci!” E allora Caro Mister Pagliuca, il concetto ci è chiaro, ma sai non c’è una spiegazione logica all’amore, né tanto meno al colore.
Noi vogliamo sognare e continuare ad amare, magari sul sottofondo de “Il Bambino Che Contava Le Stelle”, brano di Ultimo, perché tu ed il tuo fare, state illuminando il cielo di Castellammare…
Proprio così:
Non mi piace parlare
Ma mi piace sentire
Non mi piace studiare
Ma mi piace sapere
Non mi piace l’altezza
Eppure amo volare
Ho le tasche bucate.
E i sogni sono caduti qui, qui, qui
Ho sperato tanto di ottenere ciò che voglio
Voglio avere tutto ma non voglio tutti addosso
E scusa se ti parlo e sto mostrandoti le spalle
Ma non resisto e anche stanotte spero di vederle
Mi presento, sono io il bambino che contava le stelle.