Juve Stabia – Potenza (3-0): Il podio e il contropodio gialloblè

Al termine di Juve Stabia - Potenza analizziamo chi è stato il migliore della gara nelle fila gialloblè. Ancora una volta non c'è un peggiore!

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Per la nostra rubrica il Podio e il Contropodio gialloblè vi parliamo della vittoria della Juve Stabia sul Potenza con un rotondo risultato finale di tre reti a zero.

La partita ha regalato ai circa 2500 tifosi delle Vespe presenti al Menti tantissime emozioni e una grossa soddisfazione: quella di aver “vendicato” sportivamente parlando il 5 a 2 a favore dei lucani nella gara di ritorno dello scorso campionato.

PODIO di Juve Stabia – Potenza (3-0)

Medaglia d’oro:

A Federico Romeo, che rende magica la serata sua e della Juve Stabia. Il suo numero 7 giallo rimbalza come la sfera di un flipper, occupando tutto il fronte offensivo e mandando in tilt la difesa del Potenza. Utilissimo il lavoro in fase di cucitura dei reparti di Romeo. Il calciatore non perde lucidità nelle zone calde del campo, dove c’è da mettere definitivamente in ghiaccio la gara dei gialloblu. Dribbling a rientrare e destro preciso per la rete del raddoppio; scatto da punta vera e conclusione potente per il tris. Romeo non si fa mancare nulla. Dopo le noie fisiche che ne hanno condizionato parte della preparazione, il suo motore inizia a carburare: progressi evidentemente notati da Pagliuca, pronto a godersi il suo funambolico esterno.

Medaglia d’argento:

A Giuseppe Leone, l’Archimede Pitagorico della formazione stabiese. “Datemi una leva e solleverò il mondo”, diceva proprio Archimede.

Leone non ha avuto bisogno di una leva né ha sollevato il mondo ma, palla al piede, ha alzato qualità, manovra e tasso tecnico della Juve Stabia.

E’ arrivato a Castellammare, infatti, un calciatore in grado di orientare con le sue giocate, e prima ancora con i suoi pensieri, l’andamento di gare intere.

E’ un piacere vederlo giocare. Il 55 rende semplici le giocate più difficili, non sbagliando quelle apparentemente facili, e vedendo linee di passaggio sconosciute a buona parte dei colleghi. Così Leone piroetta ed innesca Romeo nell’azione che porta al 2-0, come pochi minuti prima aveva fatto aprendo a Mignanelli un intero corridoio con un passaggio illuminante. La sensazione è che la Juve Stabia abbia trovato un calciatore totale.

Medaglia di bronzo:

A Matteo Bachini, che annulla un osso duro come Caturano con una facilità disarmante. Nelle interviste di inizio stagione il difensore confessava la consapevolezza di non essere più uno dei giovani da aiutare, come nella sua prima esperienza stabiese, ma uno dei “grandi” cui sarebbe stato affidato il compito di trainare il gruppo. Evoluzione perfettamente riuscita per il numero 21. Ieri Bachini è stato capace di guidare con semplicità ed autorevolezza il pacchetto arretrato, formando una coppia già perfetta con il giovane Bellich. Sempre in anticipo sul diretto avversario e mai alla ricerca della chiusura spettacolare, dando invece prevalenza alla sostanza.

Bachini chiude in scioltezza tutti i varchi ai lucani, mostrando tutta la maturazione avvenuta nei quattro anni trascorsi lontano da Castellammare.

Semplicità al potere.

CONTROPODIO

Dopo una gara dominata, in cui il 3-0 sta quasi stretto ai gialloblu, sarebbe ingeneroso (ed anche molto complesso) cercare chi in casa Juve Stabia non abbia brillato. Ancora una volta, quindi, il contropodio resta privo di occupanti. Ennesimo segnale del grande cammino della Juve Stabia di Pagliuca.


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