Juve Stabia, al “Menti” il “Memorial Gaetano Musella” l’11 giugno: alle 16:30 di domenica 11 giugno con ingresso libero si terrà la quinta edizione del Memorial dedicato a Gaetano Musella, indimenticato ex campione delle Vespe.
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hi lo ha visto giocare ha potuto godere della sua stupenda e inarrivabile classe in campo esplicitata alla grande nelle 82 gare disputate in gialloblè caratterizzate da 26 reti di cui alcune davvero fantastiche come quella del pari 1-1 con la Salernitana in casa nel campionato di Serie C 1993-1994. Una punizione alla Maradona con Chimenti, estremo difensore della Salernitana, che non poté fare altro che raccogliere il pallone dal fondo della rete.
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Saranno momenti quindi molto intensi e di estrema commozione ed emozione quelli che caratterizzeranno la quinta edizione del “Memorial Gaetano Musella” in ricordo del più talentuoso e sicuramente più forte calciatore che abbia mai vestito la casacca gialloblè della Juve Stabia in tutta la sua ultra centennale storia.
IL MEMORIAL GAETANO MUSELLA GIUNTO ALLA SUA QUINTA EDIZIONE.
Domenica 11 giugno quindi sarà l’occasione per vedere all’opera diverse vecchie glorie della Juve Stabia in occasione del Memorial Musella. Prevista infatti, con la consueta grande e magistrale organizzazione di Giovanni Malafronte, direttore generale della ASD SAN PAOLO 1970 e tifosissimo da sempre della Juve Stabia, un’incontro di calcio alle ore 16:30 al Menti tra ex calciatori delle Vespe.
A seguire poi sempre sul terreno di gioco del “Romeo Menti” si svolgeranno una serie di incontri amichevoli che vedranno all’opera i più piccoli calciatori della scuola calcio ASD SAN PAOLO 1970.
“La storia gialloblè non va mai dimenticata” è la scritta che campeggia a caratteri cubitali sulla locandina che annuncia la quinta edizione del Memorial Musella con le foto del presidentissimo Roberto Fiore che ha fatto la storia della Juve Stabia negli anni ’90 e di Gaetano Musella, sicuramente il più forte calciatore che abbia mai vestito la maglia delle Vespe, che purtroppo ci ha lasciato prematuramente il 30 settembre 2013.
LA CARRIERA DA CALCIATORE DI GAETANO MUSELLA CON L’IMPORTANTISSIMA PARENTESI JUVE STABIA.
La carriera di Gaetano Musella è quella di un vero campione del calcio italiano che ha sicuramente ricevuto meno dal mondo del calcio di quanto la sua classe immensa meritasse.
Cresciuto nelle giovanili del Napoli, esordì in maglia azzurra a gennaio 1978, e poi fu mandato in Serie C1 a Padova nel campionato 1978-1979.
Nel 1979-80 torna al Napoli e conquista a suon di ottime prestazioni la convocazione nella nazionale Under-21. L’annata migliore per lui è quella del 1980-1981, nella quale disputò tutti i 30 incontri del campionato, con 5 reti all’attivo (secondo marcatore dei partenopei dietro a Claudio Pellegrini.
Memorabile fu quell’anno un suo gol nella trasferta di Torino contro i granata che permise al Napoli di vincere e di sognare lo scudetto, essendo i partenopei in testa insieme a Roma e Juve (che poi vinse lo scudetto) a cinque giornate dal termine del campionato. Giocò in azzurro anche nella stagione seguente, chiusa al quarto posto in classifica, quindi fu ceduto.
Passò poi al Catanzaro, che fu l’ultima sua squadra in Serie A dopo la retrocessione al termine della stagione 1982-1983, poi le tappe della sua carriera furono Bologna in Serie B e Nocerina, Ischia Isolaverde, Palermo, prima di approdare alla Juve Stabia dove restò tre anni dal 1992 al 1995.
Con la Juve Stabia vinse il campionato di Serie C2 1992-93 (fantastico il tridente Musella-Onorato-Lunerti, roba da diverse categorie superiori) e l’anno dopo disputò un altro grande campionato che portò le Vespe ai playoff perdendo l’accesso in Serie B solo nella finalissima dello stadio San Paolo di Napoli terminata con la vittoria della Salernitana per 3-0.
Ha chiuso la carriera nel 1996 dopo una stagione tra i dilettanti col Latina.
LA CARRIERA DA ALLENATORE DI GAETANO MUSELLA.
Terminata la carriera di calciatore, ha poi iniziato la carriera di allenatore con le giovanili del Napoli allenando poi formazioni di Serie D soprattutto in Campania, tra cui la Sangiuseppese, la Puteolana, il Sorrento, la Casertana, l’Ercolanese e la Sanremese in Serie C2, nella quale ha allenato anche il figlio Alessandro.
Ha poi anche guidato l’Isernia, nella stagione 1999-2000, e il Campobasso dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.