Si ipotizza il reato di duplice omicidio colposo ai danni del titolare della scuola di sub che aveva organizzato l’ escursione dei suoi ragazzi, poi deceduti
A
ntonio Emanato e Lara Scamardella morirono annegati nel mese di agosto scorso nel fondo di Secca delle Formiche, tra Ischia e Vivara. Successivamente alla morte dell’ istruttore di immersioni subacquee e della sua piccola allieva di soli 13 anni, la Procura di Napoli chiede il rinvio a giudizio per tre persone. Infatti, si ipotizza il reato di duplice omicidio colposo ai danni del titolare della scuola di sub che aveva organizzato l’ escursione dei suoi ragazzi, poi deceduti. Antonio Emanato, secondo le indagini degli inquirenti, aveva il brevetto di istruttore scaduto da un anno e, nella vicenda, avrebbe causato gravi leggerezze. Infatti, la piccola sub non aveva ancora il brevetto junior necessario per fare immersioni e, quindi, non sarebbe potuta scendere a quella profondità ed addentrarsi in una grotta. L’ istruttore, comunque, provò in ogni modo a salvargli la vita donandole le proprie bombole d’ ossigeno.
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