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Intervista esclusiva allo sceneggiatore di ‘Punto e a caso’, L. Piccinni

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Intervista esclusiva allo sceneggiatore di ‘Punto e a caso’, Leonardo Piccinni

Largo ai giovani, si dice sempre così ma la realtà dei fatti è sempre diversa. Per tutti o quasi ma non per Leonardo Piccinni, giovane sceneggiatore, intraprendente e ragazzo dal viso pulito, della provincia di Bari che, in questi giorni, è in concorso al BCT Festival internazionale del cinema e della televisione che si tiene a Benevento fino al 26 giugno. Il titolo del suo cortometraggio, lui ne è sceneggiatore, è ‘Punto e a caso’. La redazione di Vivicentro.it l’ha raggiunto e queste sono le sue parole in esclusiva:

Leonardo, ‘Punto e a caso’ dove nasce questa idea?

“Idea che nasce nella cucina di casa mia, immaginando implicazioni che possono esserci nel quotidiano. Pensare a scelte importanti che possono condizionare chi deve prenderle. Il testamento biologico è il tema centrale del nostro cortometraggio”.

Arrivato ad un concorso così importante, perché la scelta di scegliere Benevento?

“Quando abbiamo iniziato i lavori di pre-produzione del cortometraggio insieme a Pier Domenico Minafra, che è il regista con il quale abbiamo fatto nascere ‘Punto e a caso’, ci siamo guardati intorno e deciso che questa per noi potesse essere un’opportunità. Il nostro è un lavoro di un determinato tipo e questa vetrina si spera possa essere importante e proficua. Volevamo lasciare un messaggio, lanciare un messaggio che sentivamo dentro di noi e da qui l’idea di scegliere questo concorso”.

Si dice sempre largo ai giovani, poi però…

“Ero io stesso che delle volte, anche per cose precedenti rimaste in un cassetto, non credevo che qualcuno potesse puntare su ciò che facessi. In realtà è stato proprio il lavoro insieme a Minafra che mi ha spinto a provarci. E’ stata un’esigenza interna che ci ha spinti a fare questo passo. Largo ai giovani? Nella troupe e nel cast, ci sono tre attori protagonisti che sono Michele Cipriani, Arianna Gambaccini e Nicola Moschetti: attori con un’esperienza importante a livello cinematografico, quanto nella televisione e nel teatro. Persone con un bagaglio esperienziale importante: Michele Cipriani, per esempio, è stato uno dei primi miei insegnanti nella recitazione e nella formazione e, proprio lui, insieme ad Arianna Gambaccini e Nicola Moschetti, ha creduto nel progetto e messo la propria esperienza a nostra disposizione, credendo in ciò che stavamo realizzando. In questo caso specifico, il largo ai giovani che mi chiedevi è stato reale”.

Attore, sceneggiatore, ma nasci animatore…importante per la tua formazione

“Nasco come animatore turistico ma questo percorso e l’altro lavorativo seguono due binari paralleli. Due linee che, però, non si escludono: ho fatto studi di recitazione, mi sto impegnando come sceneggiatore. L’esperienza a livello turistico mi ha formato, dando la possibilità di conoscere tante persone che ho il piacere di incontrare più volte. Queste esperienze mi spingono a scrivere tante cose, non è incontrarsi una sola volta ma è un vivere insieme anche se per tempi brevi ma ricchi di piacere. Un qualcosa che ti rimane, comunicare queste cose mi regala tante soddisfazioni, forti emozioni”.

‘Punto e a caso’ è la prima di tante altre…

“Un’opera prima come sceneggiatore, spero sia la prima di tante altre. Un’altra è in post produzione e abbiamo terminato le riprese ad aprile, sempre in collaborazione con Pier Domenico Minafra. Siamo in fase di completamento e abbiamo in programma per settembre e ottobre, di girare un altro cortometraggio sempre in collaborazione con una troupe di persone che vuole affiancarci e crede in noi”.

RIPRODUZIONE RISERVATA / Redazione


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