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mpugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri gelando migliaia di pazienti. Di contro il Parlamento italiano si appresta a finanziare la “magia”.
Una mozione del 22 aprile 2021. approvata dall’Assemblea Siciliana (ARS), impegnava la Giunta Regionale del Presidente Nello Musumeci (centrodestra) affinché «ai fini della tutela della salute e del diritto a condurre una vita dignitosa di tutti i cittadini italiani che quotidianamente convivono con la sofferenza e il dolore attualmente vissuti da Walter De Benedetto, a porre in essere tutte le iniziative utili dinanzi alle autorità istituzionali competenti, volte a una modifica legislativa necessaria a consentire la coltivazione in forma domestica e per uso personale della cannabis».
«La vicenda di Walter De Benedetto * ha colpito le coscienze, la sentenza di Arezzo fa la storia della giurisprudenza in Italia – dichiarò in aula l’assessore al Territorio, Toto Cordaro – Giudici illuminati hanno assolto De Benedetto affetto da ‘artrite reumatoidè per avere utilizzato la cannabis. A nome del governo quindi do parere favorevole all’utilizzo della cannabis solo in riferimento al valore terapeutico e per patologie invalidanti».
Nella mozione si chiedeva di escludere «dalla fattispecie di reato la coltura delle sostanze stupefacenti allorquando ne sia prevista l’assunzione per fini terapeutici a fronte dell’esistenza di patologie invalidanti e degenerative indicate nel decreto ministeriale» e «tenuto conto dell’ufficiale e recente riconoscimento del valore terapeutico della cannabis da parte dell’Onu».
Quella esplicita manifestazione d’interesse aveva ridato speranza alle migliaia di persone che utilizzano la cannabis terapeutica acquistata in farmacia con tanto di ricetta medica per alleviare diverse patologie, come quella del caso di Walter De Benedetto.
In Sicilia c’è anche una nota associazione di pazienti presieduta da Santa Sarta, il “Comitato Pazienti Cannabis Medica” che da anni si batte perché vi sia una produzione di cannabis terapeutica sufficiente per i pazienti.
La mozione dell’Assemblea Regionale Siciliana aveva entusiasmato gli oltre 11 mila iscritti al predetto comitato.
Qualche giorno addietro, il 18 giugno, è giunta la doccia fredda.
Dieci articoli della Finanziaria regionale siciliana sono stati impugnati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su richiesta dei ministeri dell’Economia, della Salute e della Pubblica amministrazione.
Tra questi l’articolo sulla “cannabis terapeutica” (art.57). La norma consentiva l’avvio di progetti per la fornitura di cannabis terapeutica, mediante enti dell’assessorato all’Agricoltura, come l’Esa, per “sopperire alle richieste derivanti dal fabbisogno accertato dalle Autorità Sanitarie nazionali di produzione della Cannabis terapeutica.
Per questo, sabato 30 giugno, si svolgerà a Roma una manifestazione organizzata da tutte le associazioni nazionali e siciliane al fine di sensibilizzare il Governo e il Parlamento anche sulla circostanza che in questo momento c’è una carenza di cannabis terapeutica e molti pazienti sono rimasti senza terapia.
Ma a proposito di Governo e Parlamento, non si può fare a meno, collegandosi al tema del presente articolo, evidenziare la contraddizione della Politica (vecchia e cosiddetta nuova) la quale: da un lato, di tutta evidenza, osteggerebbe la cannabis terapeutica; mentre dall’altro starebbe per votare una norma, già passata al Senato, che sostanzialmente finanzia con soldi pubblici la “magia”.
Parliamo in quest’ultimo caso dell’agricoltura definita “biodinamica”, il cui riconoscimento ufficiale per legge la farebbe considerare alla stregua di una disciplina scientifica.
Ne avevamo scritto il “21 Maggio 2021 L’agricoltura biodinamica ammessa dal Senato al finanziamento pubblico … L’agricoltura biodinamica è costituita da un insieme di pratiche basate sulla visione spirituale antroposofica del mondo e del cosmo”.
Dopo quell’approvazione in Senato, adesso la proposta di legge è arrivata alla Camera per la convalida definitiva. La norma inerente la “biodinamica” fa parte del più complesso DDL sull’agricoltura. Ne sarà relatore in Commissione agricoltura il deputato Pasquale Maglione del Movimento Cinque Stelle.
L’Accademia dei Lincei * ha vivacemente protestato contro la promozione della «biodinamica» tramite legge dello Stato. Riceveranno un solenne riconoscimento, sostengono gli accademici, metodi che «non hanno alcuna base scientifica» e meritano solo di essere considerati «grotteschi».
Giorgio Parisi — presidente dell’Accademia dei Lincei — si è detto preoccupato del fatto che in Italia possa arrivare un apprezzamento «ufficiale» a «pratiche che, di fatto, sono vicine alla magia».
La comunità scientifica italiana, quasi al completo, gli ha dato ragione.
Cosa che ha spinto ad esprimere perplessità anche da parte del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti seppure legittimamente interessato all’approvazione del suddetto DDL.
Appare quindi ragionevolmente contraddittorio che:
da un lato si contrasterebbe la cannabis terapeutica nonostante le migliaia di pazienti e tanto più dopo che anche un Tribunale della Repubblica italiana ne ha implicitamente riconosciuto la necessità per questi ultimi con il caso Walter De Benedetto;
per un altro verso un intero sistema parlamentare, al Senato e alla Camera, sarebbe favorevole al finanziamento della “magia”.
Dopo Draghi, evidentemente, invocheremo il “mago Merlino”.
Inoltre sembra pure singolare che a fine maggio 2021 sarebbe stato siglato un piano, per il triennio 2021-2023, per la collaborazione nel settore della Salute e delle Scienze Mediche tra la Repubblica di San Marino e il Ministero della Salute italiano così da avviare un tavolo tecnico ai fini della coltivazione e produzione farmaceutica di medicinali di origine vegetale a base di cannabis.
Non si comprende perché si debba potere coltivare la cannabis terapeutica fuori dai confini dello Stato italiano mentre dentro quest’ultimo se ne intralcerebbe la fattività e persino se ne boccia la manifestazione d’interesse di una Regione, nella fattispecie la Sicilia.
* Walter De Benedetto, affetto da una severa forma di artrite reumatoide che lo costringeva alla semi-immobilità, il 27 aprile 2021 è stato assolto dal Tribunale di Arezzo chiamato a decidere sull’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sostanza che De Benedetto coltivava nella serra vicino a casa per scopi terapeutici, pertanto non per spacciarla, ma per fumarla e sentire meno il dolore causato dalla sua patologia.
* Accademia Nazionale dei Lincei è una delle istituzioni scientifiche più antiche d’Europa. Venne fondata a Roma nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio De Filiis e Johannes van Heeck, con lo scopo di costituire una sede di incontri rivolti allo sviluppo delle scienze.
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