La Juve Stabia stecca ancora in casa. Al Menti arriva l’ennesimo pareggio casalingo per le Vespe. Col Catanzaro è solo 1 – 1
Campionato Lega Pro, girone C, 31/01/16, Juve Stabia – Catanzaro 1 – 1
PODIO
Medaglia d’oro: ad Abou Diop, che comincia la sua seconda avventura in gialloblù come aveva fatti con la prima, con un gol sotto la Sud. La punta senegalese mostra subito di essere l’attaccante ideale per la squadra stabiese; velocità, buone doti tecniche, tempismo, fame (e per questo c’è da ringraziare Braglia, che a Lecce lo ha tenuto fuori per due mesi), determinazione, sacrificio sono solo alcune delle qualità messe in campo da Diop, che ripaga subito la fiducia accordatagli da Zavettieri. Più di ogni altra qualità, Diop, però, ha il pregio di saper mettere la palla dentro, cosa che al momento risulta complicatissimo per le altre punte Stabiesi. La pantera nera riabbraccia i tifosi (pochi) stabiesi con un gol bellissimo, simile all’unico gol della sua prima esperienza alla Juve Stabia: Diop impatta di esterno destro, con un movimento volante, il cross di Liotti, trafiggendo il Catanzaro così come due anni fa trafisse lo Spezia. Unico neo della prestazione della punta è l’occasionissima sprecata poco dopo, quando forse la voglia di spaccare la porta ha offuscato la mira dell’attaccante. Poco male, finalmente la Juve Stabia ha, ora, una punta affidabile.
Medaglia d’argento: a Luigi Carillo, sempre più sicuro al centro della difesa. Il giovane difensore continua nella sua ascesa quale nuovo difensore titolare delle Vespe e sfodera un’altra prestazione di spessore. E’ proprio Carillo l’autore delle chiusure più importanti ai danni degli avanti del Catanzaro, sempre pronti ad approfittare degli spazi concessi loro per fare male. In particolare un intervento del difensore stabiese in scivolata in area di rigore su Agodirin lanciato in rete, è provvidenziale e toglie le Vespe dai guai. Come da noi auspicato pochi giorni fa ) Carillo mette in luci non solo doti tecniche importanti ma, soprattutto, una maturità che solo raramente risulta essere nel bagaglio di un ragazzo di 20 anni. Il vanto per le prestazioni del baby difensore aumenta se si pensa che questi è un prodotto d.o.c. del settore giovanile della Juve Stabia, il cui grande lavoro è troppo spesso dimenticato.
Medaglia di bronzo: a Tommaso Cancellotti, moto perpetuo sulla fascia destra. Il terzino torna dopo il turno di squalifica scontato a Lecce e dimostra, con una ottima prestazione, quanto la sua assenza sia stata pesante la scorsa settimana. Sia nel primo che nel secondo tempo è dalla zona di competenza del numero due che partono i principali rifornimenti per gli attaccanti; Cancellotti sforna cross a ripetizione da cui nascono le principali palle gol della Juve Stabia. Da sottolineare, oltre alla solita massiccia dose di cross, è il coraggio con cui il terzino si avventura più volte in dribbling e serpentine tra gli avversari senza temere il corpo a corpo ed uscendone spesso vincitore. Infine, Cancellotti dimostra ottimo tempismo e lucidità nel chiudere gli attaccanti del Catanzaro da ultimo uomo, sugli sviluppi delle tante ripartenze dei calabresi.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: al neo acquisto Francesco Lisi. Nella partita dell’esterno romano non sono mancate corsa e grinta ma dal punto di vista tattico il numero sette è stato, per lunghi tratti della partita, un po’ indisciplinato. Troppo spesso durante il match Lisi si è accentrato, lasciando la propria zona di campo senza che questa variante fosse frutto di una scelta di Zavettieri. Conseguenza di ciò sono stati i pochi cross per gli attaccanti fatti partire dal giocatore. Sono inoltre da sottolineare due ottime palle gol non capitalizzate dall’esterno, più affascinato dalla soluzione acrobatica o volante ma difficilissima che dalla conclusione semplice ma, con tutta probabilità, più efficace.
Medaglia d’argento: dispiace davvero ma ancora una volta a Guido Gomez. I 55 minuti di partita di Gomez hanno fatto registrare davvero poco, nonostante la punta avesse accanto un attaccante di movimento ed in grado di assisterlo con decisione come Diop. Speriamo che l’arrivo della punta senegalese possa, a questo punto, fungere da sprone per Gomez a dare di più. Da prendere come esempio sono la grinta, “l’elettricità”, la voglia di spaccare il mondo messe in campo da Diop ed a cui Gomez dovrebbe guardare per migliorare e per diventare un giocatore davvero importante per la Juve Stabia.
Medaglia di bronzo: a Francesco Favasuli, che sembra aver bisogno di rifiatare. Il Capitano, al solito, mette l’anima in campo ma gli straordinari fatti negli ultimi mesi, complici le assenze prolungate dei suoi colleghi di reparto, hanno penalizzato quest’oggi il centrocampista stabiese. Anche alla luce dell’ottimo ingresso in campo di Nicolas Izzillo, sembra che finalmente le Vespe abbiano un’alternativa di livello a Favasuli, che possa dare man forte, proprio al Capitano, nella gestione della palla in casa Juve Stabia.
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affaele Izzo