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Castellammare di Stabia

Formula Uno, finalmente siamo al grande giro di boa

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Formula Uno, finalmente siamo al grande giro di boa

P

asquale Buondonno in collaborazione con
CARLO AMETRANO
&
MARCO PALOMBA

Bellissima trasmissione Radiotelefonica su “Vivicentro” emittente stabiese, condotta magistralmente dall’amico Marco Palomba e con la partecipazione straordinaria di Carlo Ametrano. Si è affrontato l’argomento del giorno: “Lewis Hamilton-Max Verstappen”. Sfida all’ultimo respiro. Abbiamo tentato di tracciare un profilo/previsione, su ciò che potrà accadere nell’ultina gara, ad Abu Dhabi. Finale mondiale. Quella che è considerata la “madre di tutte le battaglie”. La finalissima più incerta e più entusiasmante. Due piloti che dall’inizio alla fine, sono stati indubbiamente sicuri protagonisti.
«Il dubbio ci priva di ciò che potremmo conquistare se solo osassimo» scrisse William Shakespeare. L’impegno, la sagacia tattica, il cuore, la perseveranza, portano sempre lontano nella vita, come nello sport. Crederci è solo il primo passo. Tutto si fonde e si racchiude in un attimo di respiro quando sai che puoi dar corpo alla temeraria impresa. Nessuna retorica. Sai che non ci saranno ostacoli che ti potranno fermare! Correre bene e convincere il pubblico è un pò come partorire un’opera d’arte, ma, l’arte non è il marmo scolpito, o la tela, o le pennellate, come pure il disegno o la forma del ”soggetto”. L’arte è qualcosa che riempie lo spazio vuoto tra la tela, la cornice e la parete. Ecco, la velocità è astrazione dalla realtà, ma anche un incontro con la vita, con le motivazioni, con la voglia di emergere, di scrivere la storia. Sagacia tattica e puro, sano divertimento è questa ultima fase, quella decisiva, la fase “unica” che potrà scrivere la storia. È Rinascimento.

Verstappen-Hamilton, ma anche tutta la “pletora” di campioni pronti a scrivere la storia di questo mondiale. Un finale “THRILLING” tutto da godere. Non c’è che dire. Chi dovesse vincere è davvero il “Campione del Mondo” e merita rispetto. Non è essere “sovradimensionati”, la velocità non ne ha bisogno. Essa trova sempre il motivo per cui la realizzazione di un successo sia legittimo perché parte da molto lontano!


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