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Finisce la favola del Lanciano: rossoneri in Lega Pro

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                                                            Dopo 4 stagioni, il sodalizio guidato dalla famiglia Maio, torna in Lega Pro.

 

Finisce il sogno cadetto -Diciamolo francamente: dopo il tonfo interno per  4 – 1 nella sfida di andata, disputata contro la Salernitana al “Biondi” nella gara 1 dei play – out, nemmeno il più inguaribile ottimista dei tifosi rossoneri avrebbe scommesso sulla vittoria per 4 reti di scarto contro i granata, unico risultato che avrebbe permesso agli abruzzesi una miracolosa salvezza. La gara dell’ “Arechi”, invece, è terminata con il successo di misura da parte dell’undici di Menichini, che si è messo in salvo dopo una stagione piuttosto travagliata.

Sicuramente non meno travagliata è stata la stagione della Virtus Lanciano, che, tra punti di penalizzazione ( la formazione abruzzese, se non fosse stato per i  4 punti di penalizzazione, si sarebbe salvata ndc), partenze eccellenti nella seconda parte di stagione ( a gennaio il gruppo storico della Virtus decise di tentare fortuna altrove con Mammarella che scelse la Pro Vercelli, Di Cecco Catania, Piccolo lo Spezia, ecc… Ndc), avvicendamenti in panchina ( Il tecnico D’Aversa fu sostituito nel girone di ritorno da Maragliulo), e malumori della piazza che non sempre ha mostrato di gradire alcune scelte societarie, ha vissuto un torneo molto movimentato.

Il responso del campo alla fine ha decretato che la società della famiglia Maio, dopo avere vissuto 4 stagioni tra i cadetti, è stata condannata al ritorno nella serie inferiore. Un vero peccato per tutta la tifoseria rossonera che in questi anni si era contraddistinta per il suo comportamento civile e corretto, mai al di sopra delle righe. Il futuro del team rossonero, almeno al momento, sembra essere piuttosto incerto, a cominciare dal rebus ancora da sciogliere circa chi sarà la nuova proprietà. I Maio proseguiranno la loro avventura, oppure passeranno la palla ad altri? Si attendono presto sviluppi in tal senso.

Intanto, i tifosi più nostalgici, in queste ore che segnano la fine del sogno cadetto virtussino, aprono lo scrigno dei ricordi, trovandoci la storica finale dei play off di Lega Pro con il Trapani, che 4 anni fa segnò in maniera indelebile la storia del club lancianese, decretando la prima storica promozione tra i cadetti, il primo anno di serie B, con mister Gautieri che riuscì a raggiungere l’obbiettivo salvezza all’ultima giornata in quel di Novara, il ricordo dell’anno successivo, in cui la Virtus guidata da Marco Baroni rimase per 7 giornate di fila in cima alla classifica cadetta, facendo sognare un’intera città, il “film” della terza stagione, con il Lanciano dei vari Monachello, Thiam e Cerri, che andò vicino alla qualificazione per i play off, per finire con quello di quest’ultima stagione, che è sì retrocesso, ma dopo avere lottato con grande ardore e spirito di sacrificio.

Parafrasando una frase del virgulto di casa Maio, Guglielmo, fratello della Presidente Valentina, e vice presidente del sodalizio rossonero, “I campionati si vincono e si perdono”, ma questa retrocessione può essere considerata una sconfitta per tutto l’Abruzzo calcistico. Sulle eventuali motivazioni, sulle responsabilità, su quello che si sarebbe potuto fare e non si fatto, sarà meglio pensarci dopo. A bocce ferme. Per intanto, non rimane che leccarsi le ferite per una retrocessione, che, checché se ne dica, brucia e continuerà a bruciare ancora per molto, sebbene i ringraziamenti alla famiglia Maio siano assolutamente d’obbligo. Hanno salvato la società dal fallimento nel 2007, e da allora hanno tirato avanti da soli, portando per la prima volta nella loro storia i frentani in serie B, categorie nella quale sono rimasti per 4 stagioni. Scusateci se è poco…

CHRISTIAN BARISANI


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