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Ferraro: “La partita di Taranto è un crocevia della stagione sia per le Vespe che per i pugliesi”

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Domenico Ferraro, giornalista de “Il Gazzettino Vesuviano”, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live” per parlarci del momento delle Vespe.

Le dichiarazioni di Domenico Ferraro sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Le 4 giornate finali potrebbero servire al raggiungimento dei playoff. Prima raggiungiamo la salvezza anche se dovrebbe essere cosa fatta ormai. Per motivare un po’ la squadra bisogna fare quanti più punti possibile e cercare di raggiungere il decimo posto. Il decimo posto – aggiunge Ferraro – potrebbe servire per dare un senso a questo finale di stagione. L’atmosfera di 2 anni fa pre-covid è andata scemando e con essa anche l’aspetto di fidelizzazione del tifoso. Il calcio sta perdendo il suo cliente più importante che è il tifoso.

La Juve Stabia deve scendere in campo per ottenere il massimo risultato. C’à un mucchio selvaggio in classifica nelle posizioni a ridosso dei playoff. La partita di Taranto è un crocevia della stagione sia per le Vespe che per i pugliesi. Se la Juve Stabia dovesse vincere – prosegue Ferraro – si potrebbe rilanciare anche per l’obiettivo playoff. Potenzialmente la Juve Stabia può sfruttare il fatto che ci sia contestazione nell’ambiente tarantino dove non si vince da dicembre.

Ferraro Juve Stabia

In questa squadra Eusepi è mancato, anche Troest. A centrocampo anche Schiavi ha avuto problemi fisici. Anche il cambio di allenatore ha inciso. La Juve Stabia è passata dal 4-3-3 al 4-2-3-1 per finire al 3-5-2. Con Novellino – continua Ferraro – si è trovata un po’ più di sostanza. Non c’è un leader in questa squadra ma in questo caso si deve supplire con il gruppo. Oltre a una mancanza di leadership con Sottili c’era anche una questione di modulo 4-2-3-1 che non era supportato dalle caratteristiche dei giocatori in rosa. Stoppa ha le caratteristiche per diventare il leader di questa squadra.

Il Novellino 2.0 si è consultato con la squadra e hanno condiviso di giocare prima con il 4-3-3 e poi con il 3-5-2. Quest’ultimo modulo – conclude Ferraro – ha dato sostanza perché il centrocampo si è rinfoltito, ha messo Schiavi davanti alla difesa. Anche il 4-3-3 può andare bene mentre il 4-2-3-1 presupporrebbe tanta qualità che probabilmente non c’è”.


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