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Ferrari, pronto il ricorso per la penalità inflitta a Sainz

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a Ferrari non ha digerito la penalità inflitta a Carlos Sainz sul finale del Gran Premio d’Australia. Proprio per questo, è stato presentato ricorso alla Federazione.

Ferrari, pronto il ricorso per la penalità inflitta a Sainz

La Ferrari non ci sta e decide di reagire. La scuderia di Maranello, a seguito della penalità di cinque secondi inflitta a Carlos Sainz, ha deciso di fare ricorso, basandosi sull’articolo 14.1.1 del Codice Sportivo. Tale articolo infatti, permette di poter presentare ricorso se si hanno nuovi elementi, che non si avevano disponibili domenica, entro 14 giorni dalla conclusione della gara e l’esposizione della classifica.

Ferrari, parla Vasseur: “No a disparità di trattamento”

L’obiettivo della Ferrari è voler far intendere che, i parametri utilizzati dalla Federazione durante il GP d’Australia, non sono stati equi per tutti. Sull’argomento e a spiegare la scelta della penalità, è intervenuto il team principal Frederic Vasseur: “Carlos domenica sera era devastato. Da parte nostra abbiamo deciso di presentare e fare ricorso  alla Federazione. I commissari valuteranno la nostra richiesta e valuteranno se riaprire il caso. Noi ci auguriamo quantomeno di poter avere un incontro per il bene dello sport. Non ci devono essere disparità di trattamento. La frustrazione per Carlos era soprattutto quella di non aver potuto incontrare gli stewards per spiegare, cosa che invece è stata concessa a Gasly ed Ocon che hanno avuto l’incidente nello stesso giro”.

Ferrari, pronto il ricorso per la penalità inflitta a Sainz - Vivicentro
Ferrari, pronto il ricorso per la penalità inflitta a Sainz

Porteremo le nostre argomentazioni”

“Non voglio incolpare qualcunoFaccio questo lavoro da 33 anni e ogni volta che accade un incidente in pista ci sono sempre almeno due versioni sull’accaduto. Non è un lavoro facile quello di giudicare in poco tempo gli episodi di gara e, specialmente domenica scorsa, è stato reso tutto ancora più difficile da una corsa che ha visto tre bandiere rosse e una ripartenza per l’ultimo giro dietro safety car. Se ci concederanno di poter riaprire il caso, porteremo le nostre argomentazioni. Ora sta alla FIA decidere il da farsi”.

 

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