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a FIA, in vista del GP di Singapore, torna all’attacco comunicando maggiore restrizione sulla flessibilità delle ali. Entra in gioco la TD018.
F1, interviene la FIA! A Singapore debutta la TD018
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A seguito della settimana di pausa, la Formula 1 torna in pista e lo farà tra qualche ora a Singapore con la prima sessione di prove libere. Sul tracciato di Marina Bay non mancheranno le novità: oltre al grande cambiamento avuto sul tracciato – con l’eliminazione di ben quattro curve a discapito di un lungo rettilineo – anche la FIA porterà delle modifiche per il quindicesimo weekend della stagione.
La FIA torna all’attacco
Come lo scorso anno, la FIA ha deciso che dal GP di Singapore debutterà una nuova direttiva: la TD018. Parliamo di una direttiva che avrà l’obiettivo di regolare la flessione delle ali delle monoposto. In diverse circostanze, i team hanno provato a usufruire del vantaggio che dava la flessione delle ali, realizzabile sfruttando una parte grigia del regolamento tecnico. In particolare, durante il rettilineo, la flessione dell’ala aiutava e non poco la vettura provocando una riduzione della resistenza aerodinamica all’avanzamento. Il sospetto è che alcuni team abbiano trovato un modo per progettare e produrre ali flessibili che non vengono rilevate dagli attuali stress test. In fin dei conti, anche questa è Formula 1.
TD018, quanto influirà in pista?
Una scelta, quella della FIA, che non ha di certo reso felice le squadre. Sono tante, infatti, le scuderie che con l’ingresso della TD018 saranno costrette e porre modifiche alla lor vettura. La testa Formu1a.uno fa sapere che diversi team dovranno procedere con modifiche a fondo e alle ali anteriori e posteriori. Le più chiacchierate sono Red Bull e Mercedes, da sempre le più nominate quando viene evidenziato l’argomento delle ali flessibili. Discorso diverso, invece, per la Ferrari che – a differenza della direttiva tecnica dello scorso anno (la DT39) – non dovrebbe rientrare tra le principali squadre penalizzate da tale cambiamento che, salvo colpi di scena, dovrebbe far perdere alle scuderie non più di qualche decimo.
Il momento della verità
Con la direttiva emanata, e i controlli che saranno senza dubbio più serrati, non resta che scoprire se davvero ci sarà o meno un presunto cambiamento di gerarchie. In fin dei conti, per quanto la Formula 1 possa esser uno sport già di per sé complesso, la verità è che l’ultima parola spetta sempre e solo a lei: la pista.