Ennesimo suicidio in carcere, 23enne di Scafati si toglie la vita. Don Peppino: “Lo abbiamo ucciso tutti noi. Ogni volta che lo abbiamo giudicato, dimenticandoci della sua malattia”
Un altro suicidio, l’ennesimo di questo 2020, in un carcere campano; a togliersi la vita, all’interno del carcere di Fuorni (Salerno) è stato un giovane 23enne di Scafati, Giovanni Cirillo, conosciuto come Jhonny.
I
l ragazzo, arrestato lo scorso gennaio a seguito di una rapina, soffriva di un disturbo psichico ed era seguito da uno psicologo della struttura detentiva. Il 20 luglio era arrivata la condanna definitiva: 4 anni di reclusione. Quindi la decisione di farla finita. A ritrovare il suo corpo sono stati i suoi compagni di cella.
Don Peppe De Luca, parroco di Scafati, ha voluto ricordarlo con un post chiedendo a tutti di risparmiare sentenze: “Ed ora silenzio! Giovanni Cirillo non è più! È il tempo del silenzio sui social e sui giornali! Come è morto? lo abbiamo ucciso noi. Ogni volta che lo abbiamo giudicato per il colore della sua pelle; ogni volta che lo abbiamo giudicato per le sue azioni dimenticando la sua malattia; ogni volta che è stato indicato sui giornali come il “rapper della rapina” dimenticando il dolore della famiglia. Ad Angela ed Antonello la nostra stima e il nostro abbraccio: avete fatto di tutto! Lo avete partorito decine di volte. Ora è nelle mani di Dio. Giovanni Cirillo. Figlio nostro”.
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