Entro domani Roma deve rispondere alla lettera di Bruxelles sulla manovra, per stasera alle 20:00 e convocato un consiglio dei ministri che potrebbe essere anticipato da un vertice tra Conte e Tria, Di Maio e Salvini, un giallo che rivela tensioni nel governo.
È
un vertice diviso quello sulla lettera che l’Italia deve inviare a Bruxelles per rispondere ai rilievi sulla manovra. Il premier Giuseppe Conte vede i vertici della Lega, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, ma sono assenti Luigi Di Maio e Giovanni Tria. Le voci si sono succedute fino a quando Palazzo Chigi ha inviato una nota in cui parla di malinteso. Salvini poi Continua a ribadire che i fondamentali non si toccano sugli investimenti:
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“[…] se uno poi uno vuole, posso trasportare X sugli investimenti dalla spesa corrente: per carità di Dio parliamone, ma la manovra non cambia perché Bruxelles ci manda le letterine”.
Ed oggi, dopo le recriminazioni di ieri espresse da Istat, Corte dei Conti e Ufficio Parlamentare di Bilancio, giunge anche un monito dalla CEI tramite il secondo il presidente dei Vescovi, Gualtiero Bassetti che avverte: “se si sbagliano i conti, non c’è Banca di riserva che ci salverà. I danni colpiranno famiglia, risparmiatori e imprese”
Mentre a Roma si procede a colpi di fioretto, il premier Conte è ancora a Palermo e sarà di rientro a Roma solo questa sera, al termine della conferenza sulla Libia dove ha invitato al compromesso con i tre Lider regionali: “siate i padri nobili del futuro del vostro paese” la sua richiesta.
Alle 11:00 si aprirà oggi la sessione plenaria che dovrebbe poi concludersi dopo due ore. Questo mentre la tensione in Medio Oriente è altissima con oltre 400 razzi sparati, in due giorni, da Gaza verso Israele e quindi il premier Netanyahu ha convocato una riunione del consiglio di difesa per esaminare la situazione.
E fa sentire la sua voce anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, che smentisce voci e indiscrezioni apparse sui giornali secondo cui il tasso di crescita dell’Italia sia stato o sia oggetto di dibattito politico. “Il tasso di crescita non si negozia”, afferma! Le previsioni di crescita sono infatti il risultato di valutazione squisitamente tecnica. Per questo non possono diventare oggetto di negoziato alcuno dentro o fuori dal Governo.
In attesa di questa sera, e di annotare altri colpi di fioretto durante la giornata, diamo un’occhiata all’apertura di Piazza Affari che ha aperto i battenti proprio poco fa.
Le borse europee aprono in positivo dopo la chiusura negativa di ieri. A pesare ancora la fermata di Wall Street che appesantisce questa mattina quella di Tokyo che chiud e a meno 2%. In questo momento (ore 9) Milano segna +0,39% dopo il calo del 1% segnato ieri. Parigi +0,45%, Francoforte +0,48%. Ancora debole il settore tecnologico con il -5% segnato da Apple negli Stati Uniti. A Piazza Affari, alle ore 9, negative: Saipem -0,9 %, Brembo -0,7%, Eni -0,71%. Ancora negative anche le banche, penalizzate dalle incertezze su Carige che, ricordiamo, ha approvato ieri il rafforzamento patrimoniale da 400 milioni di euro. Positive, invece: Telecom Italia +2,6 %, Exor +1,8%, Moncler +1,4 %.
Sul fronte valutario troviamo l’euro sotto quota 1,13 nei confronti del dollaro mentre lo SPREAD viaggia a 310,27.
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