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Conferenza stampa Italia-Spagna: Mancini «in semifinale nulla è semplice»

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EURO2020 – Alla vigilia della prima semifinale degli Europei, Il CT azzurro interviene in conferenza stampa per parlare di Italia-Spagna. Mancini: «Siamo in semifinale, è dura trovare gare semplici».

Conferenza stampa Italia-Spagna

Conferenza stampa Italia-Spagna. Mancano poco più di ventiquattr’ore alla semifinale di Euro 2020 tra Italia e Spagna. Gli Azzurri arrivano al match con la consapevolezza di averle vinte tutte (se non nei 90, nei 120) e di avere un gruppo forte e coeso. La dimostrazione di ciò sta nella vittoria – cercata e voluta – contro il Belgio, primo nel ranking. Le “Furie rosse“, dal canto loro, hanno iniziato male il torneo, per poi riprendersi in corsa, nel momento più importante. Solo una squadra riuscirà ad arrivare in finale. Ecco il contenuto della conferenza stampa di Mancini e Bonucci.

Conferenza stampa Italia-Spagna. Bonucci: «La finale di Kiev del 2012 è un ricordo amaro»

Bonucci: «La Finale di Kiev 2012 è un ricordo amaro, ci arrivammo scarichi. Nel 2016 eravamo consapevoli che avremmo potuto mettere in difficoltà la Spagna. Domani sarà una gara molto aperta, dovremo prestare attenzione alle ripartenze di Morata, Dani Olmo e gli altri giocatori».

«La Spagna ha dimostrato in questo Europeo di essere in continua crescita. Serve grande rispetto. Entrambe le Nazionali hanno le idee chiare nell’interpretazione delle partita. Servirà una grande fase di non possesso e dovremo prestare attenzione ai loro movimenti senza palla».

Bonucci: «Morata è un amico; è uno dei migliori centravanti al mondo»

Bonucci: «Chi è più forte tra Morata e Lukaku? Sono due grandissimi attaccanti. Alvaro ha delle caratteristiche ben precise e diverse da quelle di Lukaku».

«Morata è un amico. Mi ha colpito molto quello che ha subito e che noi tutti calciatori subiamo. So cosa vuol dire leggere e sentire certe cose. È una persona squisita e un bravo ragazzo, oltre che un attaccante totale. È uno dei migliori centravanti del mondo. Dovremo essere molto attenti domani sera».

«La gioia di un gol è talmente grande che ti fa passare qualsiasi dolore. Ciro è una persona molto corretta, cose del genere come la sua simulazione possono succedere in campo».

Bonucci: «Vogliamo dedicare la finale a Spinazzola»

Bonucci: «L’idea è di condurre la partita, ma questo non è possibile farlo per novanta minuti e in certe situazioni devi tenere botta, come contro l’Austria. Domani in certe fasi dovremo fare una grande fase difensiva. Vogliamo rendere gli italiani orgogliosi di questa Nazionale e vogliamo dedicare la finale a Spinazzola»

«Nelle ultime due stagioni io e Giorgio (Chiellini, ndr) abbiamo giocato poco insieme. Conoscendoci a memoria viene tutto naturale giocando l’uno al fianco dell’altro. Insieme riusciamo a dividerci i compiti, ciò permette ad entrambi di dare il massimo».

Mancini: «La Spagna è straordinaria, da anni»

Domanda: «Questa Italia somiglia alla tua Sampdoria?»
Mancini: «Quando c’è un buon rapporto tra tutti e delle condizioni ottimali per lavorare…siamo stati molto bene e vogliamo starci fino alla fine e per farlo dobbiamo fare una grande partita domani».

Domanda: «Come si prova prima di una partita come questa? C’è tensione?»
«Quando si avvicina una partita la tensione c’è. Prima no, bisogna cercare di essere freddi per fare meno errori possibili ma quando si avvicina il fischio d’inizio penso che arrivi per tutti».

Domanda: «Che differenze ci sono tra il Belgio e la Spagna?»
«Credo che sarà una partita difficile come lo è stata con il Belgio. Giocano in maniera differente e quindi dovremo prepararci ad una partita con tante difficoltà. Sapevamo che l’Austria era una squadra molto aggressiva e che avremmo trovato delle difficoltà, e così è stato. La Spagna è straordinaria, da anni, nonostante ci sia stato un ricambio rimangono comunque fortissimi».

Mancini: «Luis Enrique? Un tecnico bravissimo. Ha vinto molto.»

Domanda: «Che rapporto hai con Vialli?»
«È un rapporto che abbiamo da molto tempo. Siamo cresciuti quasi insieme, è un rapporto che va al di là dell’amicizia. E’ quasi un fratello. Ma il rapporto è stato ottimo tra tutti noi, tra lo staff e i giocatori. Poi lui è anziano quindi lo ascoltiamo sempre quando parla (ride ndr)».

Domanda: «Cosa pensi di Luis Enrique?»
«È un tecnico bravissimo, ha vinto Coppe dei Campioni col Barcellona ma non solo. Anche a Roma ha fatto un bel gioco, se un tecnico riesce a far giocare le sue squadre bene, al netto della vittoria, è importante e dimostra le sue capacità».

Domanda: «Questa volta i pronostici vedono l’Italia favorita…»
«Spero che per una volta ci azzecchiate… Non sarà così semplice: dovremo fare una grande partita, la Spagna è una grande squadra. Siamo in semifinale, è dura trovare gare semplici».

Mancini: «È ingiusto che tifosi italiani e spagnoli non possano venire allo stadio»

Domanda: «Cosa pensi della situazione biglietti?»
«È ingiusto che non ci siano tifosi da Italia e Spagna. Però è chiaro sia meglio giocare davanti al pubblico che davanti a poche persone, è il bello dello sport. Però trovo ingiusto che non ci siano metà italiani e metà spagnoli».

Domanda: «E della Spagna invece?»
«Negli ultimi vent’anni hanno dominato il calcio nel mondo, non cambieranno adesso. Luis Enrique è un grande allenatore per quel che ha dimostrato: De Rossi non ci ha detto grandi cose, il mister avrà cambiato anche modo e tipo di allenare, sarà anche differente. Se noi e Spagna siamo arrivati qui è con merito, le percentuali sono a metà».

Mancini: «Immobile? In una competizione così il più criticato spesso risolve le partite»

Domanda: «Immobile non ha brillato contro il Belgio. Cosa pensi delle critiche ricevute?»
«Immobile è la Scarpa d’Oro, è tra chi ha segnato di più negli ultimi anni. E in un Mondiale o in un Europeo il più criticato spesso risolve partita e torneo».

Domanda: «In molti hanno elogiato Bonucci e Chiellini dopo il Belgio. Pensi siano l’arma in più?»
«Da tanti anni dicono che Chiellini e Bonucci sono i migliori ma vogliono dimostrare ogni volta di esserlo. Se riuscirà a giocare tre gare di fila? Spero di sì, non dovesse farcela, ci sono Acerbi e Bastoni che sono in grande forma».


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