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Conferenza stampa Italia-Galles, Mancini: «Giochiamo per vincere»

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EURO2020 – Intervenuti nella conferenza stampa che precede Italia-Galles, Mancini e Belotti presentano la gara di domani alle 18. È l’ultima a Roma prima degli Ottavi.

Conferenza stampa Italia-Galles. Alla vigilia dell’ultima gara del girone, Mancini e Belotti parlano in conferenza stampa. All’Italia basta un punto per qualificarsi come prima, ma gli Azzurri cercano la vittoria contro il Galles di Bale. Possibile un largo turnover. Ecco cosa hanno detto il CT in conferenza stampa.

Conferenza stampa Italia-Galles. Mancini: «ci sarà turnover. Normale quando c’è caldo»

Giornalista: «sulle condizioni di Verratti, giocherà domani?»

M: «Marco ha bisogno di giocare. Fino ad oggi, dopo tanti giorni che si allena, sta bene. Vediamo, se entrerà in campo come è probabile che sia, come starà dopo la fine del primo tempo, le sue sensazioni. Valuteremo lì»

Giornalista: «domani Italia-Galles, è preoccupato?»

M: «Si gioca per vincere, solitamente. Giochiamo per vincere, è il nostro principio e terremo fede a questo. E’ una squadra difficile da affrontare. Da anni veleggia nella parte alta del ranking, hanno giocatori di qualità. Sono britannici: forti fisicamente, hanno 4 punti e non sono gli ultimi arrivati. Se non erro sono già arrivati in una semifinale all’Europeo. Cercheremo di vincere, è il nostro obiettivo».

Giornalista: «L’ipotesi ‘biscotto’ è plausibile?».

M: «Si usa quando ci sono due squadre che hanno un obiettivo, lo stesso risultato per andare avanti. È un problema che non ci riguarda: o andiamo a Londra o ad Amsterdam, non riguarda noi adesso. Non avremo problemi a incontrare una o l’altra: noi giochiamo per vincere una gara difficile visto che è la terza in dieci giorni».

Giornalista: «Su Vialli ultimo a salire sul pullman: rito scaramantico?»

M: «Il primo giorno ce lo siamo dimenticati effettivamente giù dal pullman…».

Giornalista: «gioco e mentalità dell’Italia»

M: «È dovuta a un momento delicato della nostra Nazionale. C’è stato un ricambio generazionale con giovani che volevano fare anche qualcosa di più. Noi abbiamo vinto 4 Mondiali col nostro gioco, la fase difensiva è fondamentale, serve un bel bilanciamento. Abbiamo provato a cambiare la mentalità cercando di attaccare di più, c’è stato un buon mix ed è merito dei ragazzi aver assimilato questo gioco».

Giornalista: «Contro il Galles sarà turnover?»

M: «Penso davvero che ci siano 26 titolari. Se prendete le qualificazioni di Nations League, l’attacco era Insigne, Belotti e Bernardeschi che potrebbe giocare domani. Poi c’è Chiesa che è un titolare. Contro Lewandowski e Milik, hanno giocato Emerson, Acerbi, Bastoni e Florenzi. Quando dico che sono tutti titolari è perché se noi cambiamo qualcosa, e domani dobbiamo farlo, è vero. Alla terza devi farlo, a trentadue gradi, farà caldo: c’è bisogno di giocatori freschi, i ragazzi daranno quel che han fatto fino ad oggi».

Giornalista: «L’Italia la più bella di questo Europeo? Lo dicono in molti…»

M: «Siamo dei bei ragazzi, sicuramente. Ci fa piacere si parli così. Ci deve far cercare di fare del meglio, di migliorare. Non ci crea pressione ma ci fa molto piacere».

Giornalista: «cosa cambia in questo Europeo in “bolla”?»

M: «A volte c’è bisogno di non vedersi per 24 ore. C’è bisogno di pensare anche ad altro se non al calcio a volte, i ragazzi anche per un giorno, un giorno e mezzo, hanno bisogno di farsi gli affari loro. E’ questo il problema visto che siamo in bolla».

Giornalista: «quali sono le rivali più pericolose per la vittoria finale?»

M: «Francia, Spagna, Germania e Portogallo sono abituate a vincere, sono piene di giocatori straordinari. La Francia resta la favorita, nonostante il pareggio con l’Ungheria. Poi ci sarà anche il Belgio: secondo me non cambia nulla».

Giornalista: a Belotti: «ti senti un titolare?»

B: «Dico di sì: il mister ci ha sempre alternati (con Immobile ndr). Ripeto: siamo in 26, l’Italia vuole arrivare in fondo e c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Mancini è preparato e fa le scelte migliori in base alla partita, sta a noi farci trovare pronti. Andare a Londra o Amsterdam, non sarebbe umiliante, anzi. È un passaggio in avanti: poi più vai avanti, più incontri squadre forti ma può succedere sempre. Devi essere sempre pronto a ogni partita, a qualsiasi avversario».

Giornalista: «Ma domani spera di giocare?»

B: «Certo, ci spero. Sogno di giocare, ma per ora non sappiamo niente, dipenderà dalle scelte del mister. Posso dire che è emozionante come lo è stato nella prima partita, anche se non ho giocato da titolare. Era la gara di debutto, in casa: rivedere i tifosi allo stadio è stata un’emozione grandissima».


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