Presieduta da Vincenzo Solombrino, la commissione Lavoro, che ha tra le sue competenze anche gli Affari istituzionali, ha oggi discusso di una delle delibere (Proposta al Consiglio n. 421 del 27/07/2017) all’attenzione del Consiglio nella seduta di domani e che riguarda l’adeguamento degli statuti delle società a controllo pubblico detenute dal Comune proposta dall’assessore Panini
S
ono stati il dirigente del servizio Partecipazioni, Gianfranco Dentale, Pollice, dello staff dell’assessore Panini, l’ingegner Ladomini della Napoli Holding, in rappresentanza dell’amministratore unico Manzo, ad illustrare alla commissione la delibera con la quale la Giunta propone al Consiglio di approvare l’adeguamento degli statuti delle società a controllo pubblico detenute dal Comune di Napoli, in particolare della Napoli Holding, della Napoli Servizi, dell’Asìa e dell’Anm.
Si tratta, come ha spiegato Pollice dello staff dell’assessore al Bilancio, di un adempimento di legge la cui scadenza era prevista per il 31 luglio scorso, e cioè dell’adeguamento al Testo Unico sulle Partecipate degli Statuti delle società a partecipazione, diretta o indiretta, del Comune; l’adeguamento è necessario ad evitare le sanzioni previste e, soprattutto, a rendere possibili gli affidamenti diretti di servizi alle proprie partecipate, altrimenti non possibili in caso di inadempimento (ad esempio, alla società in house Napoli Servizi il cui contratto di servizio con il Comune scade il prossimo giugno).
Si tratta di adeguamenti richiesti dal decreto Madia: dopo la sospensione dovuta alle eccezioni di costituzionalità sul parere delle Regioni, questo è definitivamente entrato in vigore con il decreto legislativo n. 100 del 16 giugno 2017, ha spiegato il dirigente del servizio competente Dentale. Le assemblee straordinarie delle società partecipate hanno già provveduto all’adeguamento dei propri statuti alle nuove regole che intervengono soprattutto sull’oggetto sociale, sul controllo analogo, sulla composizione degli organismi di gestione. Dal punto di vista sostanziale, l’adeguamento degli statuti ha il proprio riflesso soprattutto sulla Napoli Holding che, adeguando il proprio statuto, potrà svolgere un ruolo anche nei confronti delle altre partecipate comunali, precisamente Asìa e Napoli Servizi, che non sono state ancora conferite nella Holding. Dallo statuto della Napoli Holding, nel frattempo, è stato per il momento cancellato il segmento della riscossione delle entrate da tributi, e ciò per rispondere alla prescrizione della legge che prevede che l’oggetto sociale delle Holding sia perfettamente aderente alla loro precisa attività di coordinamento tra altre società , senza attività diverse.
E’ al lavoro un tavolo tecnico, ha spiegato a sua volta l’ingegner Ladomini della Napoli Holding, che sta individuando tutti i settori che, con il fine di ridurre i costi e razionalizzare i processi, potranno essere unificati ancora prima del conferimento delle quote azionarie nella Holding, della quale, allo stato, fa parte organicamente solo l’Anm. Si tratta, ad esempio, della centralizzazione degli acquisti, della gestione del personale e dell’elaborazione delle paghe, dei controlli di gestione (mentre il controllo analogo, quello sul bilancio, resta e resterà in capo al Comune).
Alcuni aspetti della complessa materia sono stati approfonditi nel corso della discussione seguita agli interventi del presidente Solombrino – il quale aveva chiesto chiarimenti su che cosa cambia dal punto di vista della composizione dei consigli di amministrazione delle società che non hanno l’amministratore unico e sui controlli di gestione – e del consigliere Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) il quale si è rammaricato del fatto che ancora una volta non sia stata colta l’occasione di un cambio di passo nella gestione delle partecipate e che, a 4 anni dalla sua costituzione, la Holding non abbia ancora prodotto i risparmi e gli efficientamenti che ne hanno motivato la costituzione; ci sono esempi di scarsa trasparenza nella gestione delle partecipate, ha concluso, che andrebbero subito corretti, come il conferimento di incarichi ad una ristretta cerchia di professionisti da parte delle partecipate, anche avendo costituito short list di legali e tecnici. .
Sul punto, è stato precisato, dal dirigente Dentale, che gli uffici stanno già operando per adeguamenti regolamentari delle partecipate sul conferimento degli incarichi esterni, soprattutto alla luce del regolamento comunale; il tema generale della razionalizzazione e dell’efficientamento del sistema delle partecipate sarà oggetto di una discussione più ampia in occasione dell’arrivo in Consiglio, imminente, dell’apposito piano che è stato già elaborato dagli uffici.
/Comunicato Dipartimento Gabinetto del sindaco
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