La chirurgia maxillo facciale rappresenta un ambito della medicina di fondamentale importanza, in quanto attraverso di essa si riesce a intervenire per ripristinare la funzionalità e l’estetica del volto dei pazienti.
Le cause che possono portare ad avere bisogno di un intervento di chirurgia maxillo facciale possono essere diverse: generalmente comprendono i traumi facciali, un’anomalia congenita nella forma della bocca o del viso, la presenza di tumori e, in generale, tutte quelle situazioni nelle quali viene compromessa la capacità di parlare, mangiare e respirare, oppure in cui vi sia un grande disagio psicologico.
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Questa specifica specializzazione chirurgica, quindi, interviene per ripristinare la posizione di frammenti ossei e tessuti molli del viso: mandibola, naso, zigomi, mento, orbite e mascella sono le aree di intervento privilegiate di questa branca della medicina la quale, per essere padroneggiata al meglio necessita di una formazione di alto livello.
Per questo, è importante rivolgersi a professionisti specializzati in interventi di chirurgia maxillo facciale di grande esperienza, come per esempio il Dr. Gianpaolo Tartaro, vero e proprio punto di riferimento che si contraddistingue per l’utilizzo di tecniche innovative e di una strumentazione all’avanguardia, nonché per un approccio personalizzato, che di volta in volta tiene conto delle specifiche necessità del paziente.
Intervenire su traumi facciali e anomalie congenite
Tra le aree di intervento nelle quali la chirurgia maxillo facciale risulta di fondamentale importanza spiccano quelle legate ai traumi facciali. Questi ultimi possono accadere in diverse circostanze peggiorando la qualità della vita del paziente e compromettendo la funzionalità e l’estetica del volto.
Nel dettaglio, i traumi per i quali è previsto l’intervento della chirurgia maxillo facciale sono le fratture, come per esempio quelle al naso, allo zigomo e alla mascella, che possono essere causate da una caduta, da un incidente stradale, da percosse oppure da contrasti di gioco, nel caso di atleti professionisti e sportivi.
Oltre a intervenire sulle fratture, la chirurgia maxillo facciale viene impiegata anche nel caso di anomalie facciali, che sono invece di natura congenita, le quali sono legate a un’anomalia nello sviluppo delle ossa e dei tessuti molli.
Queste anomalie si distinguono in due grandi categorie: le malformazioni e le deformità. Le prime, che colpiscono circa il 3-5% dei neonati, sono un errore genetico o, in alternativa, genetico-ambientale, e possono portare a un anormale sviluppo di una determinata area del volto.
Le deformità, invece, presenti nel 2% dei bambini, possono essere causate da una compressione del feto all’interno dell’utero materno, da una sua posizione errata o da un problema occorso durante il parto. Sebbene una parte di esse si risolva in modo spontaneo, talvolta si rende necessario un intervento chirurgico apposito.
La chirurgia maxillo facciale legata all’oncologia
La chirurgia maxillo facciale è essenziale anche nel trattamento di alcune forme di neoplasia, in particolare di quelle localizzate nel cavo orale, sulla cute o nel massiccio facciale. Questi tumori impattano in maniera molto rilevante sulla vita del paziente, tanto che in alcuni casi essi impediscono di respirare, di mangiare o di parlare.
Una diagnosi tempestiva della malattia e l’ausilio della chirurgia per asportare la neoplasia possono salvaguardare la vita della persona. Tra quelle trattate dalla chirurgia maxillo facciale rientrano i tumori del cavo orale e della bocca, quelli che colpiscono le ghiandole salivari – riscontrabili perché la ghiandola tende a ingrossarsi – e quelli della pelle.
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