La Procura di Torre Annunziata ha chiesto al Comune di Castellammare di Stabia di procedere alle demolizioni tutte le strutture che sono state definite abusive
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ovrebbe partire a breve quella che può essere definita la stagione degli abbattimenti a Castellammare di Stabia. La Procura di Torre Annunziata ha chiesto al Comune stabiese di procedere alle demolizioni tutte le strutture che sono state definite abusive al termine di un regolare processo svolto. Il Commissario Prefettizio Gaetano Cupello ha già stanziato 300mila euro per l’esecuzione degli abbattimenti ma si presume che dovranno essere reperiti ulteriori fondi. Sono 18 le case a rischio dislocate tra Varano, Privati e Madonna della Libera e la cifra già stanziata potrebbe non bastare per coprire il tutto. Le prime operazioni dovrebbero essere effettuate verso la fine del 2018 e dovrebbero terminare nel 2020.
A rischio le strutture comprese all’interno dei vincoli paesaggistici o nei punti in cui è forte il rischio idrogeologico in particolare Privati e Madonna della Libera. Mentre a Varano sono a rischio le altre villette che sono nei pressi degli Scavi di Stabia dove è in vigore il vincolo archeologico.
In totale sarebbero 18 le costruzioni a rischio, e il Comune non ha ancora reso pubblico quali saranno abbattute. Di fatto non si conoscono gli indirizzi e neanche i proprietari degli stabili. Per i primi abbattimenti probabilmente bisognerà attendere l’arrivo della nuova amministrazione che si insedierà il prossimo 10 giugno.
Il Commissario Cupello, in attesa delle elezioni del 10 giugno, proverà a ricavare ulteriori fondi per rispettare la volontà della Procura e procedere con le operazioni di abbattimento. A Castellammare si preannunciano mesi caldi da questo punto di vista: i residenti e alcuni comitati della zona sono pronti a scendere in strada per manifestare il proprio dissenso.
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