Carabinieri di Messina arrestano un uomo sbarcato con oltre 2 chili di cocaina

I Carabinieri hanno arrestato un 48enne della provincia di Reggio Calabria. Oggi ad Amelia (TR)...

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I Carabinieri hanno arrestato un 48enne della provincia di Reggio Calabria. Oggi ad Amelia (TR) è morta una diciottenne per droga.

I Carabinieri di Messina Centro ai comandi del Capitano Savastano, hanno arrestato, in flagranza di reato, per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente, il 48enne P.D. già noto alle Forze dell’Ordine.

L’uomo originario della provincia di Reggio Calabria, viaggiava a bordo di un’autovettura tipo Renault Captur noleggiata.

I CC del Nucleo Radiomobile mentre controllavano gli sbarchi dei traghetti alla Caronte & Tourist hanno notato il tentativo della Renault che cercava di superare le altre macchine in fila al semaforo.

Nonostante l’intimazione dell’Alt, l’uomo alla guida invece di fermarsi si è lanciato con la macchina in una precipitosa gimcana in mezzo al traffico di sbarco, rischiando di travolgere anche i Carabinieri e ignorando i semafori rossi.

Raggiunto e bloccato dai CC veniva perquisito anche all’interno dell’auto nella quale sui sedili posteriori si riveniva una ampolla di profumo senza tappo e dei vestisti sparsi.

I CC insospettiti hanno quindi cercato intorno alla vettura. E in un bidone della nettezza urbana, posto a qualche metro del veicolo, rinvenivano un trolley con dentro due panetti avvolti da cellophane contenenti cocaina, per un peso totale di circa 2 chili e trecento grammi.

Nella stessa valigia è stato trovato il tappo del flacone di profumo che era rimasto sulla Renault del 48enne.

L’uomo è stato tradotto al carcere di Piazza Lanza a Catania.

Morire a diciotto anni, il giorno dopo averli compiuti, quando ancora si dovrebbe festeggiare. Morire per la droga, perché questa è la strada che hanno imboccato gli inquirenti che indagano sul decesso di Maria Chiara Previtali.

Maria Chiara era di Amelia in provincia di Terni. Negli ultimi mesi sarebbe finita in un giro di frequentazioni pericolose. Dopo aver trascorso parte della serata di venerdì 9 ottobre con le amiche, festeggiando il compleanno, ha passato l’ultima notte in compagnia del fidanzato, nella sua abitazione.

L’ipotesi più accreditata, per ciò che concerne la causa del decesso, sarebbe quella di una overdose da eroina. Una sostanza che potrebbe essere stata acquistata a Roma.

L’opinione.

Ho visto nel tempo due giovani residenti in un paese, alti, ben messi, fisico da sportivi, massicci, improvvisamente sparire dalla circolazione. Poi ho appreso che erano in una comunità per disintossicarsi dalla droga. Quando li ho rivisti erano l’ombra di se stessi e non solo fisicamente bensì, soprattutto, non erano palesemente più loro. Le nostre maggioranze di Governi, Parlamenti, Istituzioni, ecc. con rispettivi codazzi di ogni genere e colore ideologico, di tutta evidenza non hanno mai voluto seriamente affrontare, né prima né adesso, il problema della droga e specialmente dello spaccio, come anche altro similare e attinente, facendo almeno proprio uno slogan: nessuna pietà per la criminalità (ma figurarsi). Oggi tra l’altro gli stupefacenti, specialmente cocaina, eroina, crack, ecc. non fanno più notizia. Sono lontani i tempi in cui la morte di una persona per overdose e specialmente di un giovane e ancor più di un adolescente, scatenava sui media e tra la gente un’indignazione incontenibile. Oggi, a detta i molti, si fanno così tanti, pure negli scranni alti fino all’ultimo sgabello di ogni settore ed estrazione del sistema pubblico-politico e privato, che la droga e lo spaccio sono stati rimossi anche dalla consapevolezza sociale e mediatica, anzi sembrano persino accettati. La corruzione, il mercimonio, la delinquenza e le mafie, non potevano sperare di meglio se non in un’annosa preponderanza di “Stato che decide”, da sempre vischiosa, insulsa, accidiosa, teatrante, ipocrita, retorica, misantropa, tronfia, dissimulatrice, traviata, venale, ingorda, inconcludente e incapace. Fino a che, pure, non diventeremo un “messico europeo”. Addolora tanto per quella giovane ragazza. E l’età da consumo si sta anche risaputamente abbassando.

Adduso Sebastiano

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