Calcio d’anticipo – Turchia: la nazionale da non sottovalutare
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Italia-Turchia, tutto pronto per la sfida di venerdì
Un avversario duro, molto fisico ma che ti lascia giocare. Sono queste le caratteristiche principali della Turchia di Senol Gunes, prima avversaria dell’Italia di Roberto Mancini agli Europei 2020. Ma che squadra è la Turchia? Facciamo prima però un resoconto sui loro ultimi risultati. Una nazionale che va a intermittenza perché, se si analizzano i risultati, possono nascere parecchi punti interrogativi.
La strada verso Euro 2020
La stagione 2018/19, quella in cui si sono giocate le qualificazioni per Euro 2020, ha visto una Turchia in splendida forma. Squadra dura come sempre da affrontare che ha mostrato grande cinismo che ha permesso loro di chiudere secondi nel girone a meno due dalla Francia attualmente campione del mondo. La Turchia ha concluso a ventitre punti totali con soli tre gol subiti e diciotto segnati. Numeri che, senza molti giri di parole, hanno fatto crescere e non poco l’appeal della nazionale che, sotto gli occhi di molti, viene considerata una squadra che può giocarsela contro qualsiasi avversario.
Il declino in Nations League
Si passa poi però alla stagione 2020. Quella dell’Europeo? No, quella della Nations League. La Turchia capita nel girone con Ungheria,Serbia e Russia. Nazionali nettamente alla portata, sulla carta ovviamente, per gli uomini di Gunes. Risultato? Ultimi in classifica con sei punti e una sola vittoria portata a casa. Gli stessi punti collezionati dalla Serbia che però, vista la miglior differenza reti(quella della Turchia era di -2) riesce a evitare la quarta piazza.
La meticolosità offensiva
Nell’ultima fase però la Turchia sembra esser tornata quella del 2019. Una squadra ben organizzata, che sa affidarsi molto più alla difesa che all’attacco. La squadra di Gunes infatti preferisce lasciare palla agli avversarsi per poi ripartire con rapidità ma soprattutto con tanta precisione. E’ quella che posseggono su tutti Calhanoglu, grande conoscenza del calcio italiano, e Burak Yilmaz. La stagione di Yilmaz infatti quest’anno parla chiaro: vero e proprio trascinatore della squadra di Galtier, il Lille(che ha poi vinto la Ligue 1) da febbraio in poi. 16 gol in stagione di cui solo 4 su rigore. Burak però è un centravanti completo: non manda solo il pallone dentro, il che non fa mai male, ma viene anche a cucire il gioco, permettendo l’inserimento del laterale di fascia destra, dato che nella maggior parte delle circostanze Calhanoglu parte da sinistra per poi accentrarsi. Massima attenzione dunque per gli uomini di Mancini perché, una semplice pressione mandata a vuoto, contro di loro può regalare davvero brutte sorprese.
Celik, l’uomo in più di Gunes
La Turchia però non vanta solo un’ottima qualità sulla trequarti. L’uomo da tenere d’occhio infatti è il terzino destro, attualmente al Lille, Mehmet Zeki Çelik. Il terzino, sempre se così si possa definire, vanta un’ottima corsa e soprattutto spinta offensiva. E’ l’uomo in più per Gunes, così come lo è stato per Cristophe Galtier al Lille. È il calciatore che si sposa a pennello per il modo di giocare della Turchia. Una volta che lui sale, permette al suo compagno di fascia, come per esempio Karaman, di potersi inserire all’interno dell’area di rigore. Venerdì ci sarà il suo debutto a Euro 2020, così come per i suoi compagni che si possono definire: battibili ma non da sottovalutare perché basta un errore per poter compromettere anche una partita.