A30 CE-SA, pregiudicato forza posto di blocco: arrestato dalla Polstrada

La Polstrada ha bloccato l’uomo Un uomo di 35 anni è stato arrestato dalla Polizia...

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La Polstrada ha bloccato l’uomo

Un uomo di 35 anni è stato arrestato dalla Polizia Stradale del Distaccamento di Nola per non essersi fermato all’ “ALT” imposto dal posto di blocco degli agenti sull’autostrada A30 CE-SA. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato poi catturato e incriminato per oltraggio a Pubblico Ufficiale ed evasione dagli arresti domiciliari, oltre alle violazioni previste per il COVID-19.

Ecco il comunicato:

“Gli agenti del Distaccamento Polizia Stradale di Nola, unitamente al personale della Sezione Capoluogo e della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata di Napoli, nella mattinata del 08 Aprile 2020, traevano in arresto U.G. di anni 35, residente nel comune di Siano (SA), per i reati di oltraggio – resistenza – lesioni a Pubblico Ufficiale, evasione dagli arresti domiciliari e cessione di sostanze stupefacenti, oltre alle violazioni previste per il Covid-19.

Una pattuglia del Distaccamento Polstrada, impegnata al casello di Nola dell’A/30 Caserta-Salerno per i controlli dell’emergenza Covid-19, procedeva ad intimare “l’alt polizia” ad un’autovettura, condotta da U.G., che non si fermava ed iniziava la fuga, dopodiché nasceva un lungo inseguimento sull’arteria autostradale in direzione sud. Trovando all’altezza dell’Area di Servizio Angioina Sud, il dispositivo “PBA”(Posto di blocco autostradale) per emergenza Covid-19, organizzato dalla Polstrada, il conducente per evitare il fermo, percorreva la corsia riservata ai mezzi pesanti, forzando anche il blocco autostradale. A tal punto si accingevano all’inseguimento anche il Funzionario responsabile del servizio ed un’altra unità automontata appartenente alla Sezione.

Dopo svariati chilometri, il conducente pensava bene di speronare un’autovettura di servizio, fermandosi contromano rispetto al flusso veicolare, e nelle fasi precedenti all’arresto, l’U.G., al fine di guadagnarsi la fuga nel tentativo di divincolarsi teneva una colluttazione con gli operatori, procurandogli lesioni, pertanto il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, ne disponeva gli arresti domiciliari presso il proprio domicilio”.

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