Ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di anni 20, residente in San Giorgio a Cremano (Na) Napoli, per il reato di truffa aggravata ai danni di persone anziane.
Truffa aggravata ai danni di anziani: 20enne posto ai domiciliari
A
conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, personale del Commissariato PS di Frattamaggiore (Na) ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di anni 20, residente in San Giorgio a Cremano (Na) Napoli, per il reato di truffa aggravata ai danni di persone anziane.
Le indagini hanno avuto inizio a seguito di un controllo effettuato – lo scorso 16 marzo – nel comune di Arzano (Na) da una pattuglia del Commissariato di Frattamaggiore nei confronti dell’indagato che, in piena fase emergenziale epidemiologica da Covid-19, veniva sorpreso a piedi per strada con, ben occultati nel giaccone, una carta bancomat, oggetti preziosi (catenina, collier, bracciali, anelli, vassoi e cucchiai) nonché la somma, in contante, di 250 euro, senza fornire una plausibile giustificazione. Il controllo si concludeva con il sequestro dei beni nonché la denuncia a piede libero dell’indagato.
Le successive attività investigative hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario nei confronti della persona destinataria della misura che, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, poco prima di essere sottoposto al controllo di polizia, si era presentato presso l’abitazione di un’anziana donna di Arzano con il pretesto della consegna di un pacco per il proprio nipote dal valore di circa 4miIa euro. La vittima, non avendo la disponibilità dell’intera somma, e confidando nella buona fede del suo interlocutore, consegnava all’uomo la somma di 250 euro in contanti, il bancomat con il numero di pin, vari monili d’ oro e altro materiale d’argento.
Tutto il materiale, il denaro e la carta bancomat sono stati restituiti alla vittima.
In relazione a tale fenomeno questa Procura, in considerazione del crescente numero di denunce per tali tipologie di reato, ha istituito un apposito gruppo di magistrati impegnati a monitorare il fenomeno e ad identificarne gli autori.
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