Arresti per associazione mafiosa e voto di scambio a Trapani tra cui un ex deputato Pd

I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani sono impegnati in queste ore negli arresti di...

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani sono impegnati in queste ore negli arresti di 25 appartenenti a Cosa Nostra nel trapanese.

Associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, danneggiamento e altro, questi i reati di cui sono accusati a vario titolo 25 esponenti della mafia trapanese arrestati stamani in una vasta operazione che coinvolge oltre 200 carabinieri del Comando Provinciale di Trapani. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Palermo, su richiesta della Dda.

Tra gli arrestati figurano anche due esponenti politici, si tratta dell’ex deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello accusato di voto di scambio e associazione mafiosa e dell’ex assessore comunale di Trapani vana Infererrera  di Trapani e suo marito Ninni D’Aguanno per voto di scambio politico mafioso.  Stessa accusa per l’ex consigliere comunale di Erice Giovanni Maltese. Tra i nomi eccellenti “mafiosi” coinvolti nell’inchiesta c’è Carmelo Salerno, della famiglia mafiosa di Paceco, Franco Orlando indicato come il reggente della famiglia mafiosa di Trapani. Sequestrato intanto il Grand Hotel Florio a Favignana, riconducibile a Francesco Virga, insieme ai negozi Scrigno 1 e Scrigno 2.

L’ex deputato del Pd è stato arrestato di primo mattino nella sua villa di Guarrato. Avrebbe cercato e ottenuto voti mafiosi dai clan di Mazara per le elezioni regionali del 2017 e le politiche del 2018. In cambio avrebbe promesso l’interessamento per alcuni appalti.

L’operazione disarticola il mandamento mafioso di Trapani e permette, per la prima volta, di individuare l’articolazione di Cosa Nostra di Favignana.

Oltre ai vertici del mandamento (rappresentati dai fratelli VIRGA Francesco e Pietro, figli del boss ergastolano Vincenzo), della famiglia mafiosa di Paceco ed esponenti della famiglia mafiosa di Marsala, sarebbe emerso dalle indagini che gli esponenti politici locali si offrivano ai mafiosi, proponendosi come loro punti di riferimento, arrivando, in alcuni casi, addirittura ad affidare loro la gestione, seppur parziale, della propria campagna elettorale.

Alle 11,30 in Procura a Palermo è prevista la conferenza stampa del Procuratore antimafia Francesco Lo Voi, dell’aggiunto Guido e dei pm Camilleri e De Leo.

Adduso Sebastiano

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