Di Maio: “Ue e media vogliono far cadere il nostro governo il prima possibile”

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Secondo quanto affermato dal ministro, ci sarebbe un tentativo di “far cadere il nostro governo il prima possibile”, dietro l’avviso di bocciatura della manovra M5s-Lega.

Luigi Di Maio, vicepresidente e ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali,  attacca L’UE a due settimane dal fatidico giorno per la composizione della legge di bilancio. Secondo quanto affermato dal ministro, ci sarebbe un tentativo di “far cadere il nostro governo il prima possibile”, dietro l’avviso di bocciatura della manovra M5s-Lega. Artefici: il “sistema europeo”, il “sistema mediatico” e le opposizioni, che “tifano” per “lo spread e il default dell’Italia”.

E’  direttamente alla piazza che si rivolge Di Maio. Da Potenza, dov’è in campagna elettorale per le regionali, assicura che “gli attacchi di media e Ue sono riusciti nel miracolo di compattare” M5s e Lega, due partiti che correranno separati alle elezioni. Spiega che quota 100 e reddito di cittadinanza creeranno lavoro.

il ministro aggiunge che l’Ue non sarà un problema, perché “alle europee di maggio ci sarà un terremoto politico”: vinceranno i partiti populisti e sovranisti, “cambieranno ogni regola” e così “aiuteranno” il governo italiano ad andare avanti come deciso.

Di Maio torna ad attaccare la stampa, assicura che “i mercati vogliono più bene all’Italia dell’Ue” e festeggia la sconfitta del commissario Dombrovskis nella sua Lettonia come “la fine di un’idea di Europa dei numerini e dell’austerity”.

Secondo il rappresentante di Confindustria Vincenzo Boccia, cresce il sospetto che il governo “cerchi la procedura d’infrazione” per fare campagna elettorale contro l’Ue.

 Di Maio, che volerà a Berlino a studiare il modello dei centri per l’impiego, dice di essere pronto al dialogo purché l’Ue “non abbia pregiudizi”.

Per quanto riguarda la manovra, il vicepremier anticipa che il reddito di cittadinanza potrebbe arrivare via decreto, perché sia subito operativo. E spiega che parte dell’assegno potrebbe trasferirsi all’impresa che assume, come sgravio alla formazione. Annuncia che a “quota 100” si accompagnerà un turn over “1 a 2” nelle partecipate pubbliche. E promette “15 miliardi di investimenti”, oltre che l’abbassamento del tetto di Impresa 4.0, iper e superammortamento per aiutare le piccole imprese, soprattutto al Sud. Infine, lancia “Una norma che fermerà i trasferimenti alle Regioni per i vitalizi”.

 

(Ansa)


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