16.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 990

Malattia mentale, esperti: “Almeno 2 mld di euro e 30% di personale in più”

0

(Adnkronos) – I disturbi mentali costano all'Europa circa 800 miliardi di euro all'anno.L'Italia, però, destina soltanto circa il 3% del Fondo sanitario nazionale alla salute mentale.

Per affrontare adeguatamente le sfide poste da queste patologie, è necessario un incremento di almeno 1,9 miliardi di euro nei prossimi 3 anni, per raggiungere la percentuale minima del 5%.La salute mentale ha bisogno di almeno 2 miliardi in più e del 30% di personale in più, pari a circa 7.500 operatori.

Tanti ne mancano, infatti, per poter prendere in carico tutte le persone che hanno bisogno di aiuto, secondo il Collegio nazionale dei direttori dei Dipartimenti di salute mentale.  Proprio per sottolineare l'importanza della salute mentale per il benessere complessivo dell'individuo e per rivendicare un ruolo da protagonisti nelle scelte che riguardano questa materia, diversi Comuni italiani hanno dato vita a 'Everyone4MentalHealth', un'iniziativa della Rete Città sane Oms, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità – ricorda una nota – con l'obiettivo di aiutare le città a diffondere consapevolezza sulla salute pubblica a sviluppare politiche e programmi per il benessere di cittadini e cittadine.Per tutto ottobre, mese in cui ricorre la Giornata mondiale della salute mentale che si celebra oggi, gli enti locali aderenti all'iniziativa promuoveranno incontri, attività e confronti su questo tema.

Diverse le città che hanno già aderito alla chiamata della Rete, che rimarrà aperta nei prossimi mesi, organizzando iniziative sui loro territori: Milano, Verona, Torino, Ancona, Monza, Bergamo, Cisternino, Udine, San Mauro Pascoli , ma altre si aggiungono in queste ore. "La Rete Città Sane Oms – afferma Lamberto Bertolé, presidente della Rete e assessore al Welfare e salute del Comune di Milano – nasce da un presupposto che ancora oggi, nonostante la lunga pandemia ci abbia dimostrato il contrario, fatica a trovare accoglimento e riscontro nella gestione del sistema sanitario nazionale: le città sono i luoghi dove si manifestano le esigenze di salute dei cittadini e delle cittadine e devono quindi essere protagoniste della costruzione delle strategie e della programmazione degli interventi.Da sempre la salute mentale viene considerata un tema di serie B nonostante, soprattutto nei grandi centri urbani, sia emerso con forza in questi anni quanto questa incida sulla qualità della vita dei cittadini e delle cittadine.

Metterla al centro del dibattito deve essere allora una priorità di tutte le istituzioni e proprio dai Comuni parte un appello che trova concretezza in tantissime iniziative che si realizzeranno sul territorio.Ci auguriamo di non essere lasciati soli in questa sfida e chiediamo al Governo e al sistema sanitario una risposta sempre più forte ed efficace".  Diverse le iniziative previste.

Lo scorso 6 ottobre, all'Extra G7 Salute di Ancona, alla presenza di oltre 1.200 cittadini si è svolto lo spettacolo di sensibilizzazione sulla salute mentale dei comici Ale&Franz.Oggi, 10 ottobre, il tram della salute mentale percorrerà le strade di Milano per incontrare la cittadinanza e portare alle fermate il suo messaggio contro lo stigma.

Previste, inoltre, rassegne cinematografiche dedicate, presentazioni di libri, dibattiti con professionisti ed esperti.L'intenzione è quella di mettere il tema al centro del dibattito nazionale, orientare i cittadini alla conoscenza dei servizi sui territori e promuovere la nascita di sinergie tra le tante associazioni che lavorano in questo campo. L'investimento sulla salute mentale, come dimostra il rapporto 'Headway – Mental Health Index 4.0' dello scorso settembre, pubblicato dal gruppo Teha, produce importanti benefici: se è vero, infatti, che i disturbi mentali costano all'Europa circa 800 miliardi di euro all'anno, è anche vero che ogni euro destinato alla cura e alla prevenzione genera un ritorno di 4,5 euro, grazie alla riduzione dei costi sanitari e al miglioramento della produttività, anche nel mercato del lavoro.

Il rapporto evidenzia, inoltre, come i disturbi mentali sono ora la terza patologia più comune tra i bambini sotto i 15 anni nell'Ue.Tra quelle più diffuse ci sono depressione, ansia e disturbi del comportamento.

Tali disturbi non solo sono un peso per i sistemi sanitari, ma limitano anche il potenziale educativo e sociale di molti giovani.E' importante lavorare sull'accesso ai servizi.

Secondo le stime Ipsos, sebbene il 76% degli italiani consideri la salute mentale importante come quella fisica, solo il 39% ritiene che il sistema sanitario fornisca trattamenti equamente efficaci per entrambe.Tema centrale è anche l'aderenza terapeutica corretta.

Uno studio pubblicato nel 2022 su 'The Lancet Psychiatry' ha evidenziato che una parte significativa dei pazienti sospende il trattamento già entro i primi 3 mesi.Altri studi recenti in Italia e nel mondo hanno confermato che circa il 50% dei pazienti che iniziano una terapia farmacologica per disturbi della salute mentale, come antidepressivi o ansiolitici, tende a interrompere il trattamento prima del previsto a causa dello stigma a essi associato.  "La campagna di Everyone4MentalHealth – osserva Alberto Siracusano, coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale – è un'iniziativa di grande valore, che promuove una cultura volta a superare stigmi e pregiudizi ancora troppo diffusi.

Informare correttamente e favorire il dialogo con esperti e professionisti è fondamentale per cambiare la percezione e dimostrare che 'non c'è salute senza salute mentale'.E' importante favorire la discussione sull'influenza che temi cruciali come la povertà educativa, il benessere nei luoghi di lavoro e l'inclusione sociale attraverso lo sport hanno sulle vite di tutti.

L'impegno di questi Comuni è prezioso perché il loro ruolo è fondamentale per sviluppare politiche inclusive che sostengano il benessere psicologico delle comunità.Everyone4MentalHealth – conclude – rappresenta un modello concreto di come, attraverso una collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore, si possa costruire una società più attenta e inclusiva". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bper, nel nuovo piano industriale utile netto 4,3 miliardi nel 2025-27

0

(Adnkronos) – Per Bper, un utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel 2025-2027 (1,5 miliardi nel 2027), un dividendo cumulato cash pari a 3,2 miliardi nel 2025-2027 (payout ratio medio di circa 75%), Rote superiore al 16% nel 2027, Cet1 ratio superiore al 14,5% nel 2027 e 5,5 miliardi di ricavi nel 2027 (+1,5% 2024-2027), positivamente impattati dall'effetto combinato della crescita degli impieghi e delle maggiori commissioni (+12% 2024-2027) per un totale di 550 milioni, che più che compensano il calo di 450 milioni del margine di interesse dovuto alle prudenziali aspettative sui tassi e al calo effetto ecobonus.E' quanto emerge dal nuovo piano industriale di Bper 'B:Dynamic Full Value 2027'. I ricavi sono previsti in aumento dell’1,5% in arco di Piano (Cagr +0,5%) a circa 5,5 miliardi di euro nel 2027, principalmente per effetto dell’incremento delle commissioni (250 milioni euro) e della crescita selettiva dei volumi degli impieghi (300 milioni di euro) che compenseranno il calo del margine di interesse dovuto alla riduzione dei tassi di interesse e dell’effetto dell’Ecobonus (450 milioni).

Il Margine di interesse è previsto attestarsi a circa 3,1 miliardi di euro a fine 2027 (-5% 2024-2027; Cagr -1,8%).I principali driver del calo del margine di interesse sono legati al calo dei tassi di interesse per 300 milioni di euro e alla riduzione dell’effetto dell’Ecobonus e di altri fattori per €150 milioni, parzialmente compensati da positive dinamiche di raccolta e impieghi per 300 milioni. Le Commissioni sono previste in aumento di circa 250 milioni a circa 2,3 miliardi nel 2027 (+12% 2024-2027; Cagr +3,8%) con una contribuzione equilibrata di tutte le componenti (prodotti Wealth Management, Bancassurance e servizi bancari).

Le Attività Finanziarie Totali cresceranno di circa il 3% l’anno, con la raccolta gestita in aumento dai 67 miliardi di fine 2024 a circa 81 miliardi a fine 2027, pari ad un tasso di crescita del 7% l’anno.  Gli Oneri operativi scenderanno dell’1% in arco di Piano a meno di 2,8 miliardi nel 2027, per effetto di circa 270 milioni di risparmio sui costi grazie alle iniziative del Piano, compensando 100 milioni di effetto inflattivo (incluso il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro del settore creditizio e finanziario) e 100 milioni di svalutazioni e ammortamenti principalmente legati a investimenti IT.Il Cost/Income è previsto in miglioramento da circa il 52% a fine 2024 a circa il 50% a fine 2027. Gli Oneri operativi, esclusi svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno del 7% tra il 2024 e il 2027 (Cagr -2,3%) attestandosi a circa 2,4 miliardi alla fine 2027.

Le spese amministrative diminuiranno del 16% in arco di Piano.  Il Risultato netto è previsto in aumento da circa 1,3 miliardi a circa 1,5 miliardi (+15% 2024-2027; Cagr+5%), che si traduce in un Rote6 di oltre il 16%.L’Utile netto cumulato è previsto attestarsi a circa 4,3 miliardi in arco di Piano.

La Qualità del credito rimarrà prudenzialmente stabile a fine 2027, con un NPE ratio netto dell’1,4%, un coverage ratio superiore al 52% e un costo del rischio inferiore a 45 punti base.Le Attività Ponderate per il Rischio (Rwa) aumenteranno in linea con il portafoglio crediti di circa il 3% l’anno attestandosi a 61 miliardi nel 2027.

Il Cet1 Ratio si manterrà al di sopra del 14,5%. Il livello Mrel sarà di circa il 31% nel 2027; il Liquidity Coverage Ratio arriverà al 145% e il Net Stable Funding Ratio si attesterà al 130% a fine 2027.Grazie ad una forte generazione di capitale, Bper prevede di remunerare gli azionisti con un Pay-out ratio sostenibile di circa il 75%, corrispondente a dividendi cumulati cash per circa 3,2 miliardi tra il 2025 e il 2027, pari a un dividend yield superiore al 15%.

Ai fini di quanto precede, la Banca potrà valutare di ricorrere anche al pagamento di acconti sul dividendo, verificata la sussistenza dei relativi presupposti tecnici e giuridici. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Corea del Nord taglia ogni collegamento con il Sud, distrutte strade e ferrovie: condanna di Seul

0

(Adnkronos) –
La Corea del Sud ha condannato con forza la decisione della Corea del Nord di tagliare tutti i collegamenti stradali e ferroviari al confine.Lo hanno riferito i media locali.

Il ministero dell'Unificazione di Seul – ha riferito l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap – ha definito la decisione come una battuta d'arresto per le aspirazioni all'unificazione dei popoli di entrambe le Coree.Ieri, Pyongyang – come riferito dall'agenzia di stampa Kcna controllata dallo Stato – aveva annunciato l'intenzione di interrompere tutti i collegamenti stradali e ferroviari con la Corea del Sud, aggiungendo che il confine sarà anche rinforzato con "forti strutture di difesa".  Immagini satellitari recenti mostrano che la Corea del Nord ha iniziato a demolire strade e ferrovie nei pressi del confine che un tempo collegavano l'ormai chiuso parco industriale di Kaesong, una joint venture finanziata da Seul.

Da quando Kim ha dichiarato alla fine dell'anno scorso che le due Coree sono ora "stati ostili", la Corea del Nord ha sistematicamente reciso i legami fisici al confine.L’esercito sudcoreano ha affermato inoltre che negli ultimi mesi la Corea del Nord ha piazzato decine di migliaia di mine lungo il confine.  "Condanniamo fermamente la misura della Corea del Nord come un atto anti-unificazione e antinazionale che respinge l'aspirazione all'unificazione del nostro popolo e dei residenti in Corea del Nord", ha dichiarato il Ministero dell'Unificazione sudcoreano.

La chiusura da parte della Corea del Nord dei collegamenti di trasporto è considerata in gran parte simbolica, poiché da molti anni non vi è alcuno scambio diretto attraverso il confine pesantemente militarizzato tra i due paesi.  Martedì scorso, il leader nordcoreano Kim Jong Un aveva affermato di aver rinunciato alla riunificazione della penisola coreana, questione che – aveva spiegato – in Corea del Nord "non interessa più a nessuno". "Prima si parlava molto di liberare il Sud e di unirlo con la forza, ma ora tutto ciò non ci interessa e, da quando abbiamo fondato i due paesi, abbiamo ancora meno consapevolezza di quel paese", aveva detto, aggiungendo che la Corea del Nord è pronta ad adottare una nuova costituzione che designa il Sud come nazione "ostile" e ridisegna i confini marittimi.Un cambiamento che, avvertono gli analisti, potrebbe smantellare decenni di cauta diplomazia e aumentare le tensioni militari. L'articolo 9 della Costituzione della Repubblica Popolare Democratica di Corea afferma che essa mira a realizzare il socialismo "nella metà settentrionale della Corea" e cerca "la riunificazione sul principio di indipendenza, riunificazione pacifica e grande unità nazionale". "Sono attesi emendamenti costituzionali che definiscano i legami intercoreani come due stati ostili e altre misure correlate", ha detto lunedì ai giornalisti Koo Byung-sam, portavoce del Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud.

Tuttavia, non è ancora chiaro quando esattamente la decisione verrà formalmente presa.  Gli analisti si aspettano che la costituzione modificata includa clausole che definiscano la Corea del Nord come uno "stato socialista separato", segnalando una rottura definitiva da qualsiasi legame storico o etnico con il Sud.Sebbene le relazioni intercoreane siano state altalenanti, queste modifiche costituzionali potrebbero ostacolare gravemente le prospettive di una loro ripresa nel medio e lungo termine, secondo Lim Eul-chul, professore di scienze politiche presso la Kyungnam University di Changwon. "La revisione costituzionale apre un nuovo capitolo nel deterioramento dei legami intercoreani, iniziato dopo il fallimento del vertice di Hanoi del 2019", ha affermato Lim, riferendosi all'incontro tra Kim e l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Le tensioni probabilmente aumenteranno ulteriormente in un ciclo infinito di scambi di colpi di scena”, ha aggiunto.

A gennaio, Kim ha dichiarato che, in caso di guerra, il Nord avrebbe dovuto occupare completamente il Sud e integrarlo nel suo territorio.Ciò segna un completo allontanamento dall'accordo quadro intercoreano del 1991, che aveva definito le relazioni come una "relazione speciale provvisoria" con la riunificazione come obiettivo finale.

L'accordo prevedeva il riconoscimento reciproco dei rispettivi sistemi politici, l'impegno ad astenersi dall'aggressione militare e il perseguimento della riunificazione attraverso scambi e cooperazione graduali.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giornata malato reumatico, Anmar: “Parlamento approvi Ddl 946 su assistenza”

0

(Adnkronos) – “Il Parlamento deve accelerare sull’approvazione del Ddl 946 e quindi sulla riorganizzazione e il potenziamento della reumatologia del nostro Paese. È un atto legislativo che può dare risposte importanti all’esigenze socio-sanitarie dei pazienti italiani, in particolare agli oltre 734mila colpiti dalle forme più gravi di malattia reumatologica”. È l’appello a Camera e Senato avanzato oggi da Anmar, Associazione nazionale malati reumatici, e dall’Osservatorio Capire in occasione della Giornata mondiale del malato reumatico, nel corso di un convegno, a Roma, che vede la partecipazione di rappresentanti dei pazienti, clinici, medici di medicina generale, farmacisti e istituzioni.  “La nostra associazione ha accolto con grande entusiasmo il Disegno di legge dello scorso marzo – afferma Silvia Tonolo, presidente nazionale Anmar – Da anni denunciamo alcune carenze strutturali nell’assistenza a persone interessate da malattie serie e che non possono essere sottovalutate.Soprattutto, lamentiamo la mancata integrazione tra ospedale-territorio inerente al trattamento di patologie come artrite reumatoide, fibromialgia o il lupus sistemico.

Si tratta di un problema strutturale che è emerso in tutta la sua gravità durante la pandemia ma che non è stato ancora risolto.Più in generale le altre criticità, presenti nei vari sistemi sanitari, devono essere affrontate attraverso i Tavoli di lavoro regionali ai quali devono partecipare anche i rappresentanti dei pazienti”.

Questi, come ricorda l’avvocato Patrizia Comite, responsabile legale dell’Osservatorio Capire, “erano previsti da una mozione sull’assistenza reumatologica approvata dal Parlamento nel marzo del 2022.Attualmente sono stati istituti solo in Umbria, Toscana e Veneto e a breve dovrebbe esserne attivato uno anche in Regione Campania.

I Tavoli regionali rappresentano il ‘luogo’ ideale dove trovare delle soluzioni concrete ai problemi dei pazienti.Con il dialogo con le istituzioni locali è possibile garantire a loro tutti i diritti fondamentali.

Tra questi vi è l’accesso alle terapie innovative e a tutti i farmaci inseriti nel prontuario dell’Agenzia italiana del farmaco”.  Quasi tutte le malattie reumatologiche “presentano un andamento cronico e si sviluppano attraverso diversi stadi evolutivi – aggiunge Mauro Galeazzi, responsabile scientifico dell’Osservatorio Capire – Ogni singolo paziente ha perciò bisogno di una presa in carico che garantisca il più possibile la continuità di cura e un accesso costante alle prestazioni sanitarie.Per realizzare tutto questo servono dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, ovvero degli strumenti organizzativi e clinici che devono essere aggiornati tenendo conto delle ultime evidenze scientifiche.

Per mettere in pratica tutti i punti previsti dai percorsi sono infine necessarie le Reti reumatologiche regionali.Sono le strutture sanitarie che consentono l’ottimizzazione delle risorse disponibili per assicurare un’assistenza capillare sull’intero territorio nazionale”.  Anche in questo caso “le Reti non sono presenti in tutta Italia e alcune sono solo state progettate e mai realmente attivate – aggiunge Tonolo – Anche per questo motivo chiediamo quindi la piena attuazione di tutti i punti previsti della mozione del marzo del 2022 e l’approvazione del Ddl 946”.

Le malattie reumatologiche interessano in Italia oltre 5,4 milioni di uomini e donne d’ogni fascia d’età. “È un numero epidemiologico davvero rilevante – sottolinea Gian Domenico Sebastiani, presidente Sir, Società italiana di reumatologia – Sono patologie che possiamo gestire con buoni risultati grazie ad armi terapeutiche efficaci e in grado di assicurare buone qualità di vita.Uno dei problemi che noi specialisti dobbiamo affrontare sono i forti ritardi diagnostici.

A volte possono trascorrere fino a 9 anni dalla comparsa dei primi sintomi prima che la malattia sia individuata.In questi casi risulta davvero difficile assicurare ai pazienti un successo terapeutico.

Più in generale vi è una tendenza a sottovalutare queste malattie mentre sarebbe opportuna una maggiore attenzione da parte sia della popolazione che del personale medico-sanitario”.  “Il farmacista del territorio può avere un ruolo nel favorire le diagnosi precoci e invitare in cittadini a non trascurare alcuni persistenti ‘mal di schiena’ – sottolinea Claudia Pietropoli, membro del Consiglio di presidenza di Federfarma nazionale e presidente Federfarma Rovigo – Proprio in Veneto abbiamo avviato dei progetti pilota di sensibilizzazione indirizzati all’intera popolazione e che hanno prodotto interessanti risultati.Un altro momento in cui possiamo intervenire a sostegno dei pazienti reumatici è la fase della vaccinazione”.

A tale proposito, “si prospetta una stagione influenzale molto difficile – conclude Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale – È indispensabile proteggere tutti i soggetti fragili tra cui vi sono le persone colpite da una patologia reumatologica.Si assiste inoltre ad un lieve aumento dei contagi da Covid-19 e quindi rinnoviamo l’invito per pazienti e caregiver a sottoporsi regolarmente all’immunizzazioni”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salute, ritorna il progetto ‘One health’ di educazione civica digitale a scuola

0

(Adnkronos) – Al via la seconda fase di 'One Health: i tanti volti della sostenibilità', l'iniziativa di educazione civica digitale promossa e ideata da Medtronic, azienda leader nel settore delle tecnologie e soluzioni per la salute, dedicata agli insegnanti e agli studenti dai 13 ai 18 anni, che ha l'obiettivo di educare a una maggiore consapevolezza sulla correlazione tra salute, cambiamenti climatici, stili di vita sostenibili, innovazione e inclusione sociale.  Il progetto – si legge in una nota – è in collaborazione con Altis, Graduate school of sustainable management dell'università Cattolica del Sacro Cuore, l'associazione Leads, Donne leader in Sanità, Cittadinanzattiva e Civicamente, società benefit che ha creato la piattaforma educazionedigitale.it riconosciuta quale ente accreditato dal ministero dell'Istruzione e del Merito per la formazione del personale della scuola, con esperti in sociologia, pedagogia e comunicazione digitale, specializzati in progetti educativi per scuole e società.Così, a partire dal mese di ottobre, gli insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori italiane potranno accedere gratuitamente a risorse didattiche che consentono di approfondire con le loro classi il percorso formativo iniziato a febbraio dello scorso anno, includendo 2 nuovi focus: 'Salute e Innovazione' e 'Diversità e Inclusione', oltre a un format 'Prima della lezione' che aiuta i docenti a collegare i contenuti del modulo 'Salute e ambiente' al programma curricolare. I 2 nuovi moduli mirano a sensibilizzare gli studenti sulla parità di genere e sull'importanza della diversità, evidenziando come una maggiore inclusione possa stimolare l'innovazione, nuove soluzioni anche nel settore sanitario e lavorativo più in generale.

I 2 ulteriori strumenti confermano la volontà del progetto di portare un contributo concreto alle nuove generazioni, affinché possano prendere in futuro scelte consapevoli che abbiano un impatto positivo sulla loro salute e sulla società.Nella prima fase, avviata lo scorso febbraio, sono state affrontate tematiche importanti attraverso i moduli 'Salute & ambiente', 'Stili di vita sostenibili'.

Da quest'anno sono disponibili anche i 2 nuovi contenuti.Ogni modulo didattico riserva agli insegnanti iscritti strumenti multimediali e approfondimenti loro dedicati, ideati per promuovere l'apprendimento attivo e la rielaborazione critica dei contenuti, al fine di rendere le lezioni con le classi più coinvolgenti e partecipate.

Inoltre, ad esclusivo uso degli insegnanti, sono fruibili 2 guide didattiche per un ulteriore approfondimento formativo e, per ogni strumento didattico, una scheda per i collegamenti curriculari per rendere il percorso più integrato possibile con le altre materie di insegnamento. "Con il progetto 'One Health', vogliamo supportare le nuove generazioni alla conoscenza e consapevolezza di quanto la sostenibilità, nelle diverse sfaccettature, è chiave per la salute umana, del pianeta e il futuro di tutti e tutte – afferma Elena Busetto, Corporate Sustainability Program Manager, Medtronic – Abbiamo lanciato i primi 2 focus a febbraio 2024 e, oggi, siamo entusiasti di annunciare il completamento del programma, che consentirà agli insegnanti di impostare percorsi didattici di un anno o più, arricchendo la formazione dei ragazzi in un'ottica di valorizzazione delle diversità e dell'innovazione".  Come spiega la vicepresidente Leads, Donne leader in Sanità onlus, Paola Testori Coggi: "Il World Economic Forum nel 2021 ha posto l'Italia al 63° posto a livello mondiale per la parità di genere in ambito salute e istruzione politica.Inoltre, una recente ricerca Deloitte ha sottolineato che la diversità culturale determina un incremento dell'innovazione del 20%.

Questi sono concetti cardine per cui all'interno di questo progetto abbiamo voluto porre l'accento sulla diversità e sull'inclusione". In questo contesto, "siamo convinti – conclude Alessia Coeli, General Manager di Altis – che conoscenza e consapevolezza siano essenziali per promuovere il cambiamento sostenibile e che l'innovazione, così come il dialogo e l'alleanza intergenerazionale, siano leve imprescindibili per trovare soluzioni condivise e concrete a problemi complessi assicurandoci, quindi, un futuro più responsabile". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

ESCLUSIVA, TYA Marigliano e VESEVUS HUB Volley ci raccontano come è nata la loro idea progettuale

0

Ieri sera, nel salotto “PASSIONE PALLAVOLO”, diretto ed ideato da Mario Vollono, è andata in onda un’intervista, tra i vari artefici di uno dei progetti più interessanti del panorama Pallavolistico Campano.Stiamo parlando di una collaborazione tra due società, la TYA Marigliano, società consolidata e conosciuta nei campionati semiprofessionistici e professionistici, militando anche in A3 Maschile e la VESEVUS HUB Volley S.G.v.no, società di nuova costituzione, fucina di talenti e campioncini, con l’obiettivo di farli esordire in campionati come la C e la B.All’intervista erano presenti, il Presidente della TYA Marigliano: Felice Mautone, il Presidente della VESEVUS HUB Volley di S.G.V.no: Bravaccio Aristide, gli allenatori: Guerra Raffaele per la squadra di C ed Ulderico Di Francesco per la squadra di B ed Auricchio Antonio Social Media Manager della VESEVUS HUB Volley di S.G.V.no

La discussione è stata davvero costruttiva e chiarificatrice delle idee e degli obiettivi delle due società.

Il Presidente Mautone, durante la sua presentazione, ha dichiarato la sua passione per questo sport e il fatto che, si sente onorato del ruolo che copre da più di 15 anni alla guida della TYA Marigliano e spiegando che ha accettato subito e di buon grado l’idea condivisa con il Presidente Bravaccio Aristide della VESEVUS HUB Volley di S.G.V.no, il quale ha dichiarato che pur essendo da poco nel mondo del Volley, ha capito, convenendo con l’altro presidente che il futuro è questo, sia per abbattere i costi ma anche perché ci sono tanti giovani bravi e motivati ai quali bisogna dare assolutamente una possibilità, per far conoscere il proprio valore agonistico-tecnico ed umano.I due presidenti hanno sentito l’esigenza, di creare questa collaborazione, in nome di un obiettivo comune e sentito, quello di creare una fucina di campioni, quindi un Settore Giovanile e quindi giovani da allevare fin da piccoli e forgiarli in modo ben definito, affinché possano poi in futuro esordire nei campionati semiprofessionistici e perché no, professionistici.

In questa fase dell’intervista, sia il Coach Raffaele Guerra che Ulderico Di Francesco, hanno spiegato, il perché hanno accettato di buon grado il sodalizio delle due società.

Il Coach di C Raffaele Guerra, ha dichiarato: che chi non vuole le pressioni non può fare l’allenatore, ma deve fare lo spettatore, ma comunque è giusto che ci sia la tensione, perché permette di preparare le partite al meglio ed aiuta nel gestire i giovani atleti per poi raggiungere il massimo obiettivo.

Il coach ha parlato dell’inserimento nel Roster di giocatori 2006-2007-2004 proprio in virtù del Progetto.

Sicuramente il Coach Guerra, è esperto, nel crescere giovani talenti ed ha un curriculum di tutto rispetto, infatti l’anno scorso ha conquistato una promozione in serie C con numeri da record ed atleti tutti giovanissimi.

Il Coach di B Ulderico Di Francesco ha fatto riferimento ad un campionato di B duro da affrontare con squadre pugliesi molto forti ed agguerrite.

Anche se consapevole di queste criticità, si è mostrato molto sicuro che la TYA Marigliano farà la sua parte e darà anche del filo da torcere a qualche BIG.  L’analisi del suo ragionamento, sicuramente è dovuto al fatto, di non essere un neofita della categoria anzi è convinto che si potrà fare una bella figura anche grazie all’inserimento di qualche giovane promessa.Comunque parliamo di un allenatore con un curriculum ed un palmares non da poco, anzi.Tra gli ospiti era presente anche Auricchio Antonio, Social Media Manager della VESEVUS HUB Volley, che ha raccontato: il fine nobile del progetto e l’amalgama che è presente tra le varie anime delle due società.Facendo presente che il minimo comune denominatore è l’amicizia, a lealtà la convivialità, la stima reciproca tra i dirigenti delle due società e di tutti gli addetti ai lavori, e che ognuno, è ben lieto e consapevole di dare un contributo per l’unico obiettivo comune, far vincere la generazione dei nuovi talenti e con questi vincere dei trofei.

Sostenibilità, Regusto: “Recuperate 13mila tonnellate di prodotti alimentari”

0

(Adnkronos) – Regusto, brand della Società Benefit Recuperiamo Srl, partecipa alla 12° edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale.Durante il panel dedicato allo spreco alimentare Paolo Rellini, Co-founder e Coo, ha presentato i risultati ottenuti e gli impatti generati da Regusto nel tempo.  Regusto – si legge in una nota – è la prima piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit.

Attraverso la piattaforma Regusto le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente.Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg.

Gli indicatori vengono calcolati grazie ad algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.  Ad oggi il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13mila tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 mln di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia.  A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35mila tonnellate di CO2 grazie al mancato smaltimento del prodotto mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 mln di euro.Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente.

Nello specifico i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi, come latticini e carni, (17%).Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc…  Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto: Esselunga, Parmacotto, Rovagnati.

Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.  “Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Waste Watcher in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo – dice Paolo Rellini, Coo e co-founder di Regusto – Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un'occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo.Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nadal annuncia il ritiro dal tennis: “Era il momento di fermarsi” – Video

0

(Adnkronos) – Rafa Nadal ha annunciato il suo ritiro dal tennis professionistico.Il campione spagnolo lo ha annunciato in un video pubblicato sui propri profili social sottolineando che "era il momento di fermarsi".  "Ciao a tutti, sono qui per dirvi che mi ritiro dal tennis professionale", queste le parole con cui inizia il video con cui Nadal ha annunciato il ritiro dall'attività agonistica. "La verità è che sono stati anni difficili, specialmente gli ultimi due.

Penso di non essere in grado di giocare senza limitazioni.Ovviamente è una decisione difficile, è servito tempo per prenderla, ma nella vita tutto ha un inizio e una fine e penso che sia il momento giusto per chiudere la mia carriera. È stata una carriera lunga e piena di successi, più di quanto immaginassi". "Mi sento super fortunato per tutte le cose che ho potuto vivere.

Voglio ringraziare l'intero settore del tennis, tutte le persone che compongono questo sport e coloro che sono stati miei compagni di squadra per così tanti anni, soprattutto i miei grandi rivali.Ho passato molte ore con loro e ho vissuto momenti che ricorderò per il resto della mia vita", ha proseguito Nadal mentre si alternano le immagini dei suoi grandi duelli con Roger Federer e Novak Djokovic. E ancora: "Sono molto felice che il mio ultimo torneo sarà la fase finale della Coppa Davis nel mio Paese.

Penso che chiuda il cerchio dato che una delle mie prime grandi gioie come tennista professionista è stata la finale di Siviglia nel 2004", ha detto sulla Final 8 di Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre che sarà il suo torneo finale.Il campione mallorchino sul post ha anche ringraziato i tifosi e non solo: "Grazie mille a tutti", ha scritto in tutte le lingue. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Oltre 3 mln italiani con depressione ma per 3 su 4 è ‘fase passeggera’

0

(Adnkronos) – La depressione, una patologia complessa.In Italia oltre 3,5 milioni di persone soffrono di disturbi depressivi e negli ultimi anni si è registrato un incremento significativo delle diagnosi, con un aumento del 30%, L'Oms ha lanciato un allarme globale, definendo la depressione come la principale causa di disabilità nel mondo e si prevede che, entro il 2030, diventerà la malattia mentale più diffusa.

Ma quanto sono consapevoli gli italiani dei disturbi mentali?Per rispondere a questa domanda, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, l'istituto di ricerca Swg, con il supporto di Johnson & Johnson Innovative Medicine, ha realizzato un'indagine che traccia un quadro contraddittorio della percezione e della conoscenza della depressione nel nostro Paese. Sebbene più della metà degli intervistati la riconosca come una vera malattia, 3 italiani su 4 la associano ancora ad uno stato temporaneo, ritenendo che 'capiti a tutti di sentirsi depressi di tanto in tanto'.

Questo fraintendimento spesso porta a sottovalutare la gravità del disturbo.Due italiani su 3 pensano infatti che sia sufficiente distrarsi e fare qualcosa di divertente e coinvolgente, mentre il 67% crede che cambiare lo stile di vita, eliminando i possibili fattori scatenanti, sia una soluzione per affrontare la depressione.  Lo stesso divario tra conoscenza e azione si evidenzia quando si parla dei sintomi.

Da un lato, la conoscenza dichiarata dei sintomi della depressione risulta molto elevata: la perdita di interesse nelle attività quotidiane (86%), le difficoltà nelle relazioni sociali (88%), la bassa autostima (78%), i problemi legati al sonno (81%), le variazioni nell'appetito (77%), la stanchezza cronica (73%) e le difficoltà di concentrazione (69%).Dall'altro lato, però, il 63% delle persone, sospettando l'insorgenza dei primi sintomi, preferirebbe attendere un po' di tempo per capire se si tratta di una fase passeggera.

Di fronte al dubbio che qualcuno soffra di depressione – si legge nel report – solo 1 persona su 2 crede che ci si dovrebbe rivolgere ad uno psicologo o al proprio medico di base, ma ancora il 35% degli italiani crede che sia sufficiente rivolgersi ad amici o familiari.  "Molti italiani – spiega Felicia Giagnotti, presidente Fondazione Progetto Itaca Ets – riconoscono l'importanza di affrontare le malattie mentali e la depressione, la più diffusa tra queste, attraverso un percorso terapeutico.Ma purtroppo molti evitano di rivolgersi ad uno specialista della salute mentale, per paura dello stigma sociale.

Come associazione, avvertiamo quindi l'urgenza di sensibilizzare l'opinione pubblica e offrire supporto concreto a chi combatte quotidianamente contro la depressione ed altre malattie psichiatriche, promuovendo una corretta informazione e un adeguato accesso alle cure.Il nostro impegno è orientato ad offrire maggiore supporto a pazienti e caregiver, perché superino lo stigma e non abbiano paura di chiedere aiuto". "Sebbene la ricerca documenti una buona consapevolezza riguardo ai vari tipi di depressione – sottolinea Andrea Fiorillo, professore ordinario di Psichiatria presso l'Università della Campania 'L.

Vanvitelli' e presidente della European Psychiatric Association, la Società europea di psichiatria – la depressione maggiore rimane spesso sottovalutata, nonostante l'impatto devastante sulla vita delle persone affette e dei loro familiari.Questa condizione si manifesta attraverso una tristezza persistente, una perdita di interesse per le attività quotidiane e cambiamenti significativi nel sonno, nell'appetito e nei livelli di energia.

Può essere accompagnata da sentimenti di colpa, difficoltà di concentrazione e pensieri suicidari.Le cause della depressione sono molteplici, e includono fattori genetici, biologici (alterazioni ormonali e chimiche) e fattori ambientali (ad esempio traumi o situazioni di stress).

Il percorso terapeutico adeguato richiede, quindi, un approccio integrato; inoltre, è fondamentale promuovere diagnosi precoci e garantire un accesso tempestivo ai trattamenti più efficaci e innovativi". Su una cosa c’è unanimità: la depressione fa paura.Il 79% degli intervistati dichiara di essere fortemente spaventato dalla depressione, e il 19% la percepisce come una condizione senza via d'uscita.

Quasi il 90% riconosce inoltre l'impatto significativo che la malattia ha sulle relazioni personali, causando conseguenze gravi nei rapporti di coppia, nelle amicizie, nelle dinamiche lavorative e persino nell'educazione scolastica. "Dallo studio Swg emerge ancora di più la necessità di intensificare l'educazione e la sensibilizzazione per affrontare correttamente questa patologia e ridurre lo stigma che la circonda – conclude Alessandra Baldini, Medical Affairs Director Johnson & Johnson Italy – L'88% degli intervistati ritiene infatti che il termine 'depressione' venga spesso utilizzato in modo inadeguato, sminuendo la serietà della malattia.Per noi di J&J Innovative Medicine, garantire un accesso equo e tempestivo ai trattamenti innovativi per i pazienti affetti da depressione maggiore è una priorità assoluta.

Lavoriamo in continua collaborazione con istituzioni e associazioni di pazienti per promuovere un'informazione adeguata e assicurare cure accessibili e di alta qualità per tutti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, tenta di investire due volte carabiniere col suv: militare spara colpo

0

(Adnkronos) – Per due volte, al volante di un suv a folle velocità, ha tentato di investire uno dei carabinieri intervenuti per arrestare un bengalese 38enne che, armato di spranga, stava danneggiando le auto in sosta.E' successo in via Tuscolana, a Roma, alle 2.40 della notte scorsa.  I militari del Radiomobile, chiamati da alcuni cittadini svegliati dal rumore dei vetri esplosi sotto ai colpi della spranga, hanno fermato lo straniero in via Tuscolana, all'incrocio con via Servilio Prisco.

Mentre erano impegnati a identificarlo, un suv a folle velocità ha tentato di investire uno dei carabinieri in strada, salvatosi solo dopo essersi nascosto tra le macchine parcheggiate.Il fuoristrada, non contento, ha fatto il giro per ripuntare di nuovo il militare che, a quel punto, ha esploso un colpo mirando allo pneumatico posteriore.

Le ricerche del suv, riuscito a dileguarsi, sono tuttora in corso.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Club del Sole accelera crescita, fatturato oltre 110 milioni e nuove acquisizioni nel 2025

0

(Adnkronos) – Club del Sole annuncia i risultati positivi della stagione 2024 e le prospettive per il 2025.Con un fatturato che ha superato i 110 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2023 e in linea con le previsioni, l'azienda – si legge in una nota – "conferma il suo ruolo di primo piano nel settore delle vacanze open air.

A fare da traino a questo risultato, oltre alle consolidate performance dei suoi 23 Villaggi in 7 regioni italiane, sono state le vendite online, che hanno registrato un incremento del 30% rispetto all'anno precedente grazie a un rinnovato portale web e a mirate iniziative di marketing e comunicazione rivolte al consumatore finale, italiano ed estero, tra cui lo spot televisivo andato in onda sulle reti Mediaset nella primavera 2024".Club del Sole punta a nuove acquisizioni e investimenti strategici.

L’obiettivo, infatti, è quello di integrare nel portfolio entro il 2025 tre nuove strutture in Trentino, inaugurando così la presenza del Gruppo nelle località di montagna.In Abruzzo invece, prima storica regione per Club del Sole, sono previsti ulteriori sviluppi volti a un maggior consolidamento nel territorio. Il 2025 vedrà anche l’introduzione del primo "Beach & Lagoon Resort", un format ricettivo senza precedenti per la Riviera Adriatica, arricchendo l'offerta del Gruppo con un modello completamente nuovo e distintivo.

Parallelamente, sono previsti nuovi investimenti in asset digitali, sia tecnologici che comunicativi, attraverso nuove collaborazioni con talent e creator e il potenziamento delle piattaforme online per migliorare ulteriormente la booking journey della clientela. Nel 2024, Club del Sole ha accolto nei suoi 23 Villaggi 3.2 milioni di ospiti, un risultato che segna una buona crescita rispetto alla stagione precedente.Di particolare rilievo è la crescente quota di visitatori stranieri, che rappresentano ora il 45% del totale, in aumento rispetto al 2023.

L’incremento testimonia il costante interesse del mercato internazionale verso le vacanze open air e il modello Full Life Holidays ideato da Club del Sole, un sistema di offerta evoluto, che vede nella natura l’elemento che moltiplica il comfort. L'occupazione delle strutture ha registrato picchi di presenze non solo ad agosto, ma anche a luglio, con performance eccellenti, sia nei Villaggi storici del Gruppo, sia in quelli di recente acquisizione nelle Marche, in Emilia-Romagna e in Friuli.Inoltre, il segmento "Dog Friendly" ha visto un boom senza precedenti, con oltre 120.000 presenze canine, un incremento del 46% rispetto al 2023. "Attraverso la continua espansione del nostro portfolio e grazie a investimenti strategici, continuiamo a proiettarci verso i traguardi ambiziosi di domani.

Il nostro è un piano di sviluppo che punta a offrire esperienze sempre più personalizzate e innovative, continuando a mettere al centro delle proposte il benessere degli ospiti” – ha commentato l'ad Francesco Giondi. “Crediamo fermamente nel percorso di sviluppo che abbiamo pianificato e che vedrà nei prossimi mesi ulteriori grandi novità.Prima fra tutte, il Trentino Alto-Adige, un traguardo concreto e un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita.

Questa espansione, infatti, ci permetterà di presidiare un nuovo territorio e di offrire soluzioni ricettive valide tutto l'anno, rafforzando la nostra proposta.Oltre ai nuovi orizzonti verso cui ci proiettiamo, rimaniamo saldamente ancorati ai territori che rappresentano la nostra storia: questo è il motivo che ci spinge a consolidare la nostra presenza in Abruzzo, prima destinazione Club del Sole, che proprio quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività”. “I risultati del 2024 sono la conferma che il modello Full Life Holidays sta conquistando sempre più i viaggiatori amanti dei Villaggi e dell’open air, sia italiani che internazionali” – ha dichiarato Angelo E.

Cartelli, Direttore Generale Club del Sole. “Risultati ancora più significativi considerando la congiuntura macro-economica, le trasformazioni in atto nei modelli di consumo e la crescita sostenuta dei prezzi: dinamiche che hanno messo a dura prova l’economia nazionale nel suo complesso e l’incoming turistico, ulteriormente indebolito da periodi di condizioni metereologiche avverse.Gli investimenti infrastrutturali e tecnologici volti a soddisfare le esigenze e le aspettative del viaggiatore contemporaneo, l’attenzione costante alla soddisfazione del cliente e la flessibilità insita nel modello di vacanza Club del Sole, ci hanno consentito di mitigare tutti i fattori contestuali sfavorevoli e raggiungere un risultato assolutamente in linea con le aspettative di crescita del Gruppo”. Club del Sole partecipa anche quest’anno alla fiera TTG Travel Experience, in corso a Rimini fino a domani, con uno stand nell’area Emilia-Romagna, prendendo anche parte al Convegno dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, con cui collabora in qualità di Partner, dal titolo “In dato Veritas”, dove Cartelli interverrà per presentare i dati di mercato sui viaggi del 2024 e analizzare le nuove tendenze nel turismo italiano e internazionale.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A World University Rankings 2025 Roma Tor Vergata difende la sua posizione

0

(Adnkronos) – Il ranking per l’anno 2025 di The Times Higher Education (The) riguardo le università di tutto il mondo è online e Roma Tor Vergata conferma il suo posizionamento generale, con un importante avanzamento riguardo l’indicatore International Outlook.L’ateneo, che lo scorso anno era passato dalla fascia 351-400 alla fascia 301-350, nonostante le 185 nuove università inserite in classifica (2.092 quest’anno contro le 1.907 della scorsa edizione) mantiene il proprio posizionamento, nonché il 9° posto ex-aequo tra gli atenei italiani (a pari merito con l’Università Cattolica, Milano, Pavia e Trento). Inoltre, complessivamente il numero delle unità censite, che comprendono sia quelle inserite nella classifica THE che quelle che non hanno raggiunto i requisiti minimi di classificazione, è passato da 2.673 a 2.875.

L’Ateneo ottiene, secondo le stime dell’ufficio statistico di Roma Tor Vergata, performance superiori rispetto alla media mondiale in quattro aree su cinque, che sono: teaching, research environment, industry, international outlook.  Per questo ultimo settore, l’internazionalizzazione, rispetto all’anno precedente Roma Tor Vergata passa dal terzo al secondo posto in Italia.Secondi solo all’università di Bolzano e, quindi, primi in questo settore tra le università romane statali.

L’ateneo si mantiene nella media per l’area Research Quality.In Italia, intanto, la classifica generale Censis 2024/2025 tra i grandi atenei statali, ci posiziona all’ottavo posto con un punteggio di 84,5, subito dopo l’università di Salerno (85,8) e l’università di Milano Bicocca (85,7), rispettivamente sesta e settima.

La classifica dei grandi atenei statali prende in considerazione le università che possono contare su un numero di iscritti che va da 20.000 a 40.000 unità. “Il mantenimento del nostro posizionamento nel The World University Rankings 2025 è motivo di grande soddisfazione, soprattutto considerando l’aumento del numero di università valutate”, afferma il rettore Nathan Levialdi Ghiron, che prosegue, “questo traguardo riflette l’impegno costante di Roma Tor Vergata nel campo della ricerca, della didattica e dell’internazionalizzazione.Continueremo a migliorare e a investire nelle nostre aree di forza, per offrire ai nostri studenti e ricercatori un ambiente competitivo e di alta qualità a livello internazionale”. Dal 2004 The Times Higher Education fornisce dati affidabili sulle prestazioni delle università agli studenti, agli accademici, ai dirigenti universitari, ai governi e all'industria.

Stila World University Rankings sul mondo universitario per valutare le prestazioni a livello globale e per fornire ai lettori una risorsa per comprendere le diverse missioni e i successi degli istituti di istruzione superiore.Queste classifiche coprono le tre aree principali dell'attività universitaria: ricerca, impatto e insegnamento. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Edizione, A. Benetton: “A fine anno raggiungeremo un valore di 13 miliardi”

0

(Adnkronos) – “Edizione è una grande piattaforma con cuore e testa italiani anche se per il 70% è internazionale”, "le novità sono state tante e le abbiamo gestite in tempi record” diventando “più grandi, più solidi, più diversificati”.Così Alessandro Benetton, presidente di Edizione Holding, nella sua prima intervista su Edizione dopo la nomina, pubblicato oggi su 'Il Sole 24 Ore'. “I risultati di quella che ho definito, appena assunto l’incarico, la sfida più grande della mia vita lo stanno dimostrando e lo dimostreranno sempre di più”, aggiunge parlando di quell'insieme di aziende che a fine anno – scrive Il Sole 24 Ore – avrà un valore di mercato intorno a 13 miliardi.

In meno di tre anni, sottolinea Alessandro Benetton, il valore di Edizione "è aumentato di oltre 3 miliardi di euro, al ritmo di 1 miliardo di euro l'anno.E con un tasso di rendimento interno dell'8,24% al netto della Benetton Group". "Ruolo dei soci e governance sono chiari e non si sono mai create le condizioni per dover far valere i diritti contrattuali presenti negli accordi.

Con Blackstone si è consolidato un rapporto positivo che considero alla pari.Loro riconoscono a noi la leadership ma le decisioni fondamentali le prendiamo insieme". "Il focus è – ha proseguito – sull'innovazione tecnologica per tutte le realtà del gruppo", come ad esempio "l'Innovation Hub di Fiumicino che ha coinvolto oltre mille start up provenienti dai cinque continenti, sulla Silicon Valley all'Asia" e "anche Autogrill sta lavorando per far nascere un Innovation hub che supporti lo sviluppo di start up nel food and beverage in mobilità.

Reti e servizi di trasporto continueranno a rimanere centrali, con l’intenzione di continuare a crescere per linee esterne mediante acquisizioni, alleanze, partecipazione a grandi operazioni a livello internazionale". "Insieme a Enrico Laghi, ci aspettiamo che da attività avviate in Italia nascano progetti scalabili a livello di mercati internazionali – ha detto Benetton -, così da consentire al Gruppo di sperimentare e cogliere in anticipo le evoluzioni del mercato, senza aspettare che arrivino le proposte del banchiere di turno.Un ruolo potranno giocarlo i settori del private equity e del venture capital.

In questo senso, l’alleanza con 21 Invest, con il suo track record ventennale fatto di 1,6 miliardi di fatturato aggregato e 7500 dipendenti, potrà essere molto utile.Ne è già un esempio 2100 Ventures, la controllata del venture capital di 21 Invest". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli, attraversa binari: investito e ucciso da treno

0

(Adnkronos) – Investito e ucciso da un treno nella stazione Rfi di Acerra (Napoli).L'uomo voleva raggiungere la banchina sul lato opposto.

L'incidente mortale si è verificato questa mattina poco dopo le 8.Sono in corso i rilievi del caso a opera delle autorità giudiziarie, per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e identificare la vittima.  Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che l’uomo stesse attraversando i binari per raggiungere la banchina sul lato opposto e non si sia accorto del sopraggiungere del treno, partito da Napoli e diretto a Piedimonte, che transita sulla tratta Rfi senza effettuare fermate nella stazione di Acerra.

L’azienda Eav, che ha reso noto l'incidente, ha disposto la commissione d’inchiesta interna per gli accertamenti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

No profit, Lead Network sbarca in Italia

0

(Adnkronos) – Lead network, l'organizzazione non-profit impegnata ad attrarre, trattenere e promuovere le donne nell’industria dei beni di consumo e della vendita al dettaglio in Europa, si espande in Italia con il lancio del 'Chapter Italia', il sedicesimo tra le fila del gruppo.Si tratta di un passo avanti fondamentale per il Network che adesso può contare su 11 aziende leader in Italia nel promuovere la rappresentanza e la leadership femminile nel settore.

Fondata nel 2014, Lead Network è cresciuta fino a contare più di 19.000 membri, 11 capitoli nazionali e 4 capitoli funzionali, con oltre 200 produttori e 100 rivenditori.L'organizzazione fornisce opportunità di networking, mentoring, eventi formativi e risorse di ricerca per supportare le carriere delle donne e favorire la creazione di ambienti di lavoro inclusivi. Alle aziende partner Lead Network offre accesso a una vasta rete di professionisti impegnati nel campo della diversità, supporto strategico nella definizione di politiche D&I, formazione specifica per i dipendenti e dirigenti e visibilità come promotori di inclusione. Il nuovo comitato del Chapter Italia di Lead Network comprende rappresentanti di diversi settori che collaborano insieme, inclusi Amazon, Barilla Group, Birra Peroni, Campari Group, Chep, GXO, IBM, McCormick, Mondelez International, Reckitt and SC Johnson.

Il Chapter Italia è co-presieduto da Martina De Brida (McCormick) e Gianluca Di Gioia (Birra Peroni). “Siamo entusiasti di dare il benvenuto al Chapter Italia, il sedicesimo Chapter di Lead Network”, ha dichiarato Stina Hotine, Chapter Growth Manager di Lead Network. “Questa espansione consolida l'ampia presenza dell'organizzazione in tutta Europa ed è un attestato del grande lavoro di Lead Network nel promuovere uguaglianza di genere sul posto di lavoro.Il team dietro il Chapter Italia ha lavorato instancabilmente dietro le quinte per preparare il terreno al lancio del Chapter e vogliamo celebrare loro e tutti i membri di Lead Network in Italia e in Europa", ha continuato.

Martina De Brida (McCormick), uno dei co-chair del Chapter Italia, ha aggiunto: "tutti noi coinvolti nel lancio del Chapter Italia crediamo fortemente che un ambiente lavorativo diversificato, equo e inclusivo sia la chiave per un ambiente lavorativo di successo. È un onore essere in prima linea in questo gruppo e sono davvero entusiasta per tutto quello che riusciremo a realizzare insieme!”.  “È per me un privilegio poter contribuire al lancio del Chapter Italia di Lead Network per 'dare forma' al cambiamento che questi temi così importanti e attuali richiedono.Sono convinto che facendo sistema e unendo le risorse ed energie delle nostre organizzazioni possiamo avere impatto e dare un contributo tangibile nel promuovere i temi della diversità nel Fmcg e nel Retail”, ha commentato Gianluca Di Gioia (Birra Peroni), altro co-chair del Chapter Italia.

L’evento di lancio del Chapter Italia di Lead Network si è tenuto il 9 ottobre al Teatro Cinema Anteo, a Milano.L'incontro ha visto la partecipazione di leader aziendali e ospiti d’eccezione, tra cui Chiara Montanari, prima italiana a capo di una spedizione in Antartide, e i ceo e top executives di Sperlari, Mondelēz International Italia, Danone, Amazon e VéGé. Lead Network è un'organizzazione non-profit guidata da volontari ed è impegnata ad attrarre, trattenere e promuovere le donne nel settore dei beni di consumo e della vendita al dettaglio in Europa.

I partner di Lead Network, tra cui aziende leader come Coca-Cola, Kellanova e Kimberly Clark, promuovono il cambiamento dall'interno, creando valore sostenibile attraverso l'inclusione e la valorizzazione dei talenti.Le aziende partner possono inoltre accedere a programmi esclusivi e risorse per migliorare le competenze del personale e promuovere la diversità all'interno delle loro aziende.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Schianto e auto in fiamme, morto 24enne a Enna

0

(Adnkronos) – Incidente stradale mortale a Pergusa, frazione di Enna, dove un'auto con tre ragazzi a bordo ha preso fuoco.La vittima è un 24enne.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vettura per cause ancora da accertare, si è schiantata contro la recinzione dell'autodromo e ha preso fuoco.In due sono riusciti a salvarsi, il 24enne, invece, è rimasto incastrato nell'abitacolo ed è morto.

I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e i carabinieri che dovranno ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nobel Pace 2024, domani l’annuncio del vincitore: dall’Osce a Zelensky, chi sono i favoriti

0

(Adnkronos) –
Domani, venerdì 11 ottobre, verrà annunciato il vincitore del premio Nobel per la Pace 2024.Quest’anno il Nobel Prize ha ricevuto 286 candidature, 89 delle quali sono organizzazioni.

Per il 2023 ci furono 351 candidature.Il Time ha redatto un elenco di potenziali vincitori basato sulle quote del sito di scommesse Nicerodds.co.uk e sulla rosa dei candidati annuale creata da Henrik Urdal, direttore del Peace Research Institute Oslo (Prio).  Fra i candidati al Nobel per la Pace, c'è l'Osce, per il lavoro che sta svolgendo per promuovere elezioni democratiche in Europa, Caucaso, Asia centrale e Nord America. "La democrazia – ha spiegato Urdal – è un tema quest'anno, poiché più della metà della popolazione mondiale vive in un paese che si reca alle urne, anche se non esclusivamente in democrazie.

Poiché le elezioni sono una pietra angolare della democrazia, gli osservatori elettorali svolgono un ruolo fondamentale nel modellare le percezioni sulla legittimità dei processi elettorali.Un Premio Nobel per la pace assegnato agli osservatori elettorali invia un messaggio forte sull’importanza di elezioni libere ed eque e sul loro ruolo nella pace e nella stabilità".   "Mentre il 2024 segna il 75° anniversario delle Convenzioni di Ginevra riviste, sviluppate per proteggere i civili durante la guerra, l’assegnazione del Nobel per la Pace di quest’anno a un’iniziativa umanitaria meritevole come le Sale di Risposta alle Emergenze evidenzierebbe l’importanza fondamentale dell’accesso agli aiuti salvavita in tempi di conflitto", ha aggiunto Urdal.

Un altro candidato è la Corte Internazionale di Giustizia (Icj), l’organo giudiziario delle Nazioni Unite che risolve le controversie globali tra gli Stati membri.La Corte è stata coinvolta in conflitti come l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e all’inizio di quest’anno si è occupata di Israele e del "genocidio contro i palestinesi".  Lo scorso gennaio, la Corte Internazionale di Giustizia (Cig) ha ordinato a Israele di "prendere tutte le misure in suo potere" per fermare tali atti a Gaza.

Ha inoltre riscontrato che Israele aveva una "presenza illegale" nel territorio palestinese occupato e ha consigliato a Israele di "cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento e di evacuare tutti i coloni dai territori palestinesi occupati", in un parere consultivo di luglio.  Altro possibile vincitore del Nobel per la Pace è l'Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, che ha aiutato i rifugiati ad accedere all’assistenza sanitaria, all’istruzione e ha fornito supporto in risposta alle emergenze durante i periodi di conflitto.L'organizzazione, guidata dal commissario generale Philippe Lazzarini, assiste i rifugiati palestinesi in Giordania, Libano, Siria, Striscia di Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.  L'Unrwa ha anche lavorato per rispondere al bombardamento israeliano del Libano, aprendo rifugi di emergenza per aiutare i rifugiati.

Secondo il Ministero della Sanità libanese, quasi 2.000 persone sono morte in Libano.A gennaio, è stato affermato che membri dello staff fossero coinvolti nell’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele.

Un'indagine interna ha rilevato che nove casi, se le prove vengono verificate, "potrebbero indicare che i membri del personale dell'Unrwa potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi del 7 ottobre".  Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco), così come il Consiglio d’Europa, è tra i candidati al Nobel per la Pace.L'Unesco lavora per aumentare la pace e la sicurezza promuovendo il dialogo internazionale e la cooperazione tra gli Stati membri in settori quali l’istruzione, la scienza e la cultura.

Anche il Consiglio d’Europa, che è stato "fondato sul presupposto che comprendere il passato è essenziale per costruire un futuro condiviso", si concentra sull’educazione storica. "L’Unesco sottolinea l’importanza di comprendere la storia in un contesto globale e di sviluppare prospettive regionali e complementari", ha affermato Urdal. "Un Premio Nobel per la Pace per la promozione della pace attraverso l’educazione storica sarebbe in perfetta sintonia con l’appello di Alfred Nobel alla "fraternità tra le nazioni". Secondo il sito di scommesse britannico Nicerodds.co.uk, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è uno dei candidati con più possibilità al premio Nobel per la Pace.Il presidente dell'Ucraina è stato il volto della resilienza durante l’invasione russa del paese iniziata nel 2022.

Urdal ha precedentemente dichiarato a Time, tuttavia, che è improbabile che il Premio Nobel per la pace vada a qualcuno che si trova nel mezzo di una guerra.C'è poi la politica bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, che ha sfidato il leader dello stato bielorusso Alexander Lukashenko per la presidenza nel 2020 e che si è classificata in cima al sito di scommesse.

La Tsikhanouskaya attualmente vive in esilio a causa del suo lavoro di sfida al regime, ma continua a incontrare i leader internazionali.  Quest'anno ha segnato il decimo anniversario della detenzione cinese dell'attivista per i diritti umani Ilham Tohti a causa della sua difesa degli uiguri. "Quando Ilham Tohti ha promosso la cooperazione e la coesistenza pacifica tra le comunità cinesi uiguri e han, il governo cinese ha risposto con la repressione e l’incarcerazione.La sua decennale incarcerazione rappresenta un’ulteriore macchia vergognosa nella difficile situazione dei diritti umani in Cina", ha affermato Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty International, in un comunicato stampa di settembre.

Tohti ha parlato apertamente della discriminazione della Cina, dei crimini contro l’umanità e del genocidio degli uiguri e di altri gruppi minoritari.Se vincesse, si unirebbe agli altri cinque vincitori del Premio Nobel per la pace che hanno vinto il premio mentre erano in prigione, compreso quello che l’ha ricevuto l’anno scorso.  L'attivista ambientale svedese Greta Thunberg ha scatenato il dibattito mondiale sui cambiamenti climatici quando ha organizzato lo "Sciopero scolastico per il clima" davanti al parlamento svedese nel 2018.

La giovane attivista rimane coinvolta nel movimento, ed è stata addirittura arrestata a Bruxelles per aver protestato contro i sussidi ai combustibili fossili.Poiché il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato e i devastanti disastri naturali, come gli uragani, sono diventati più pericolosi a causa del cambiamento climatico, l'argomento rimane di grande attualità.

Secondo la Bbc, l’attivista per il clima è stata nominata per il Premio Nobel per la pace ogni anno dal 2019 al 2023.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner batte Medvedev e vola in semifinale a Shanghai

0

(Adnkronos) –
Jannik Sinner vola in semifinale all'Atp Masters 1000 di Shanghai.L'azzurro, numero 1 del mondo, nei quarti di finale oggi 10 ottobre batte il russo Daniil Medvedev, testa di serie numero 5, per 6-1, 6-4 in 1h25'. In semifinale, Sinner aspetta il vincente del match tra lo spagnolo Carlos Alcaraz, testa di serie numero 3, e il ceco Tomas Machac, numero 30 del tabellone. "Sono molto contento di come ho giocato oggi con Medvedev, a volte dipende anche dove giochiamo.

Lui non ha potuto colpire bene il diritto come avrebbe voluto per il problema alla spalla.Mi auguro recuperi il prima possibile, ma per quanto mi riguarda è stato un grande match per me e ora vediamo cosa saprò fare in semifinale", ha detto l'azzurro dopo la vittoria.  "Decima semifinale in un Atp 1000?

Si può sempre migliorare ma va già bene questo risultato, io cercherò di fare meglio, di proseguire ma è stato un grande match e sono contento di essere in semifinale.Lui ha sofferto un po' il male alla spalla, ma avevamo preparato la partita molto bene, ho seguito la tattica", ha aggiunto il numero uno al mondo. Sinner parte sparato, non c'è partita.

Medvedev conquista solo un game, in totale conquista 9 punti.L'azzurro piazza 2 break e archivia la frazione con un eloquente 6-1 in 25 minuti.

Il russo ha bisogno dell'intervento del fisioterapista per un problema alla spalla destra. La pausa aiuta a riordinare le idee, il moscovita appare in partita in avvio di secondo set anche se fatica sistematicamente a tenere il servizio (2-2).Il break che Sinner mette a segno nel quinto game, complice un doppio fallo di Medvedev, appare fisiologico.

L'azzurro mette la freccia e allunga (5-3) dopo il nuovo intervento del fisioterapista chiesto dal suo avversario.Il numero 1 del mondo nel decimo game annulla la prima palla break, chiude 6-4 e va in semifinale.  Sinner passa il turno conquistando il settimo successo in 14 confronti diretti con Medvedev, battuto per 7 volte negli ultimi 8 match.

L'altoatesino continua ad arricchire lo strepitoso curriculum del 2024.Centra la quinta semifinale stagionale in un Masters 1000 (la decima in assoluto) e mette in bacheca la 63esima vittoria dell'anno su 69 match disputati, con 19 successi negli ultimi 20 incontri.

Se si considera l'ultimo anno solare, il record è di 83-8. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Federasma e Allergie, 30 anni di impegno accanto ai pazienti

0

(Adnkronos) – Sarà il convegno 'Trent'anni di attività a favore e a tutela dei pazienti con malattie allergiche, atopiche e respiratorie', aperto a pazienti, famiglie e volontari, a dare avvio alle celebrazioni per il trentesimo anniversario di attività di Federasma e Allergie Odv.L'evento è in calendario per il 12 ottobre alle 10.30, nella cornice della Fondazione Salvatore Maugeri, presso l'Irccs Maugeri Tradate (Varese), dove è nata l'organizzazione di volontariato. Negli ultimi trent'anni – si legge in una nota – si è realizzata a una vera rivoluzione nel trattamento delle patologie dell'apparato respiratorio, allergiche e atopiche.

L'introduzione di terapie innovative ha portato a un miglioramento significativo nella vita dei pazienti.Allo stesso tempo, il coinvolgimento attivo di questi nel proprio percorso di cura, la crescente attenzione alla prevenzione e l'avvento di innovazioni tecnologiche e organizzative nel web, dall'intelligenza artificiale alla salute digitale, hanno aperto nuove frontiere per il futuro.

Si tratta di un contesto in forte evoluzione e di grande attualità, come testimoniato anche dal G7 Salute in corso in questi giorni, che sta dibattendo sulle sfide che il Paese è chiamato ad affrontare per garantire e proteggere la salute della popolazione. "Trent'anni fa, quando fu fondata presso l'Irccs Maugeri di Tradate Federasma e Allergie, avevamo meno strumenti farmacologici – spiega Antonio Spanevello, direttore dei Programmi scientifici della Fondazione Salvatore Maugeri – Si pensi solo che non esistevano le terapie con anticorpi monoclonali, che hanno rivoluzionato la vita dei pazienti, c'era meno attenzione alla prevenzione primaria e secondaria, era estremamente complesso incidere sulle politiche sanitarie e lo stesso coinvolgimento dei pazienti nel percorso di cura era una chimera.In questi anni la Federazione è stata un partner fondamentale per costruire un dialogo con tutti gli stakeholder, affinché le malattie allergiche e respiratorie fossero portate all'attenzione delle istituzioni, e nel supporto ai pazienti più severi sia nella gestione della malattia sia in quella delle attività di vita quotidiana.

Adesso lo scenario è profondamente cambiato nella cura, nell'engagement e nella ricerca".Il convegno sarà l'occasione per fare il punto sui traguardi raggiunti nella difesa dei diritti dei pazienti, evidenziando quelli ancora da raggiungere per l'accesso alle cure, la prevenzione e il sostegno anche alle loro famiglie.

Durante l'incontro saranno approfondite le ricadute dei progressi scientifici nella conoscenza delle malattie atopiche, respiratorie e allergiche, come l'asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), la dermatite atopica e l'orticaria, con un focus particolare sull'infiammazione di tipo 2, base patogenetica comune a molte di queste patologie. "Federasma e Allergie Odv ha sempre rappresentato una guida e un sostegno per i pazienti, ma soprattutto un ponte tra loro e il sistema sanitario – afferma Mario Picozza, presidente di Federasma e Allergie Odv – In questi trent'anni abbiamo assistito a incredibili progressi scientifici e terapeutici, ma ciò che ci rende più orgogliosi per il lavoro svolto come organizzazione di volontariato è che abbiamo contribuito a trasformare il ruolo del paziente, che oggi è finalmente riconosciuto come parte attiva nel proprio percorso di cura.Il nostro obiettivo è continuare a garantire che ogni persona, indipendentemente dalla patologia o dalla complessità del suo caso, possa avere accesso alle migliori cure disponibili e a un supporto concreto nella vita quotidiana, rimanendo al fianco e lavorando insieme al mondo medico, accademico e istituzionale". Nel pomeriggio una tavola rotonda vedrà coinvolti rappresentanti delle istituzioni e della rete associativa per parlare di prevenzione e advocacy con la presentazione del Manifesto dei pazienti che Federasma e Allergie presentò nel 1996 e delle altre istanze che sono state racchiuse nei Manifesti più recenti.

L'evento è reso possibile grazie alla sponsorizzazione di Sanofi, Chiesi Italia e Glaxosmithkline.Per partecipare, l'iscrizione è gratuita compilando il form al link: https://shorturl.at/Ijd4T.

Programma su federasmallergie.it/federasma-trentanni-a-favore-dei-pazienti-il-convegno/. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Martina Renna: “Verstappen rischia di perdere il Mondiale. F1, spazio ai giovani!”

0

La conduttrice di ‘Professione Motori’ su Odeon Tv Martina Renna è intervenuta in esclusiva a ViViCentro.it, ai microfoni di Carlo Ametrano.

La Formula 1 è in una pausa ‘autunnale’, se così possiamo definirla.Cosa ci sta dicendo questo Mondiale, McLaren è più forte?

“Assolutamente.

Una pausa, tra l’altro, di un mesetto con i piloti che hanno tempo per riassestarsi un momento e capire cosa fare come Verstappen che è ancora leader della classifica.La McLaren è cresciuta davvero tanto.

Verstappen deve iniziare a temerli.Non è detto e non è scontato il suo titolo.

Quest’anno rischia un po’”.

Come stai vedendo Verstappen?

“Mi sono sempre trovata a essere una sua simpatizzante.Credo che sia in un momento di loop mentale.

Sta vivendo un periodo di confusione.Deve un attimo riassestarsi con il team per capire come gestire le prossime gare”.

Quanto un Perez non all’altezza sta influenzando in tutto questo?

“Lo sta facendo eccome.

In alcuni momenti la sua prima guida è stata messa un po’ in discussione.Vediamo cosa succederà”.

Pensando al 2025, come vedi Hamilton in Ferrari?

“È una vera e propria scommessa.

Ferrari non vince tanto da un bel po’.Vediamo cosa succederà: per lui è l’ultima chiamata, speriamo possa essere quella giusta”.

I risultati di McLaren a cosa sono dovuti?

Ti convince più Norris o Piastri?

“Norris, assolutamente.Non so per quale motivo, ma mi piace molto.

I risultati McLaren invece penso che siano il frutto di un lavoro che è stato fatto negli anni.Quello che avrebbe dovuto fare la Ferrari che ogni anno si ritrova a vedere altri team vincere.

Qualcosa di positivo lo abbiamo visto, ma niente di troppo incisivo”.

Cosa ne pensi del passaggio di Lawson al posto di Ricciardo?

“Largo ai giovani, direi che possiamo dirlo.Vediamo se ci sarà spazio anche per Tsunoda la posto di Perez in Red Bull. È giusto così: il cambio generazionale avviene in ogni sport”.

Come vedi, a tal proposito, il passaggio di Antonelli in Mercedes?

“Tanta roba. È una vera scommessa.

Sta facendo molto bene.Non ci resta che vederlo il prossimo Mondiale.

Non avrà una macchina qualunque, staremo a vedere”.

Ricordiamo i tuoi appuntamenti con Professione Motori su Odeon Tv?

“Siamo in onda il mercoledì e il giovedì sera.Parliamo di Motorsport e non solo.

Carlo Ametrano post gara interviene come sempre per le sue ottime analisi sulla Formula 1″.