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Juve Stabia – Bari: Abate dopo il pari: “Meritavamo di più, ma la ruota girerà. Mi dispiace per i ragazzi”

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Il recupero della decima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026 tra Juve Stabia e Bari si chiude con un pareggio a reti bianche che lascia un sapore agrodolce in bocca a Mister Ignazio Abate. Al termine della sfida contro il Bari, l’allenatore ha analizzato con lucidità una gara dominata sul piano del gioco, ma priva del guizzo decisivo negli ultimi metri.

“Una partita trappola”

Nonostante il dominio territoriale, Abate non nasconde i rischi corsi per cercare la vittoria a tutti i costi, sottolineando la maturità della squadra nel gestire una sfida insidiosa.

“Abbiamo fatto una partita che dovevamo fare, siamo andati in porta molte volte. Spiace per i ragazzi, spinti dal pubblico per 95 minuti. Era una partita trappola, potevamo anche perderla, forse l’ho sbilanciata nel secondo tempo, ma volevamo vincere.”

La volontà di ottenere i tre punti ha portato la squadra a scoprirsi, ma la risposta del gruppo è stata compatta: “Il gruppo è compatto, sappiamo che dobbiamo lottare sempre perché è un campionato difficilissimo, il Bari è una squadra di alto livello che in estate ha speso tantissimo, e noi stasera siamo stati all’altezza.”

Manca il guizzo, non la prestazione

Il tecnico ha poi spostato l’attenzione sulla fase offensiva. Se la costruzione del gioco ha soddisfatto le aspettative, è mancato quel “cinismo” necessario per scardinare la difesa pugliese, soprattutto quando gli avversari hanno abbassato il baricentro nella ripresa.

“Potevamo fare di più negli ultimi 30 metri. Nel secondo tempo si sono abbassati ancora di più, siamo andati alla ricerca di far girare l’episodio dalla nostra parte. Potevamo essere più sporchi, ma ai ragazzi non posso dire nulla, sono contento della prestazione.”

Abate ha elogiato le letture tattiche dei suoi, bravi a cercare ampiezza prima e traiettorie interne poi: “Ci brucia un po’ perché i ragazzi meritavano di più”, ha ammesso il Mister, evidenziando come la squadra stia creando molto ma stia raccogliendo meno di quanto seminato.

Emergenza infermeria e sfortuna

Un tema centrale della conferenza è stato lo stato di salute della rosa. Tra infortuni e rotazioni limitate, Abate ha dovuto fare di necessità virtù, specialmente nel reparto avanzato e in mediana.

“Siamo una squadra con molti acciacchi fisici. Oggi eravamo un po’ a corto di centrocampisti con determinate caratteristiche e in avanti non abbiamo ricambi per Candellone e Gabrielloni, considerato che oggi era ancora fermo ai box Burnete.”

Nonostante l’emergenza, il tecnico rifiuta l’alibi della sfortuna, spronando l’ambiente a reagire con il lavoro quotidiano: “Non siamo fortunati in questo periodo, però bisogna che la facciamo girare noi la ruota, nessuno ci regalerà nulla. Bisogna perseverare tutti i giorni senza mollare un centimetro.”

L’obiettivo ora è stringere i denti fino alla sosta, momento cruciale per recuperare energie e uomini fondamentali per il prosieguo della stagione.

Juve Stabia – Bari (0-0): Le pagelle dei gialloblù

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Al termine di Juve Stabia – Bari, recupero della giornata n.10 di serie BKT 2025-2026, finita con un pareggio a reti inviolate, assegniamo i voti ai calciatori di casa che ce l’hanno messa tutta per superare gli avversari senza riuscirci:

CONFENTE 6: Spettatore non pagante, solo normale amministrazione per la poca incisività della squadra avversaria.

RUGGERO 6: Il suo lavoro poco impegnativo oggi, si è notato per qualche lancio. (Al 79’ MANNINI S.V.: Pochi minuti a disposizione per dimostrare il suo valore.)

GIORGINI 6: Normale amministrazione la sua svolta con semplicità e tempismo.

STABILE 6: Poco lavoro anche per lui stasera , utile durante i corner . (79’ BELLICH 6 pochi minuti per lui che non riesce ad incidere sulla partita. Il Mister lo fa entrare quando la squadra è sbilanciata per provare a vincere la gara. Lui fornisce comunque l’esperienza e il carisma necessario)

CARISSONI 6: Il suo avversario, un certo Dorval, per fermare le sue spinte è stato ammonito, imprecisi sono i suoi cross.

PIEROBON 5,5: A differenza di altre partite, si è visto poco nello sviluppo del gioco, frenato dall’ammonizione al 1’minuto. (Al 62’ MAISTRO 6,5: è entrato bene in partita, è l’unico che si rende pericoloso con le sue conclusioni da fuori area.)

LEONE 5,5: Ha cercato di dettare i tempi di gioco con le sue geometrie sbagliando parecchio. (Al 62’ MOSTI 5,5: nei minuti giocati, complice una stanca Juve Stabia, si è notato solo nell’occasione del palo colpito.)

CORREIA 6: Sempre presente nel gioco, aiuta i compagni nei raddoppi con i suoi strappi ha cercato di creare superiorità ma non sempre riesce.

CACCIAMANI 5,5: L’esterno di proprietà del Torino ha messo poche volte in difficoltà l’avversario, partita nervosa la sua, ammonito viene sostituito. (Al 55’ PISCOPO 5: si è notato solo per l’ammonizione avuta dopo il 1’ minuto di gioco e probabilmente questo lo ha condizionato. Si sacrifica molto in copertura ma è davvero poco per meritarsi la sufficienza.)

GABRIELLONI 6: Attenzionato sempre dai difensori avversari, snobbato dall’arbitro, sta migliorando di condizione, gli manca solo il goal che oggi aveva trovato ma è stato annullato dal direttore di gara.

CANDELLONE 5,5: Notizia di giornata perché non raggiunge la sufficienza, non la solita partita la sua, forse anche lui ha bisogno di riposo.

Abate 6: Le ha tentate tutte per vincere la gara ricevendo anche i complimenti di Mister Vivarini, ma contro il muro eretto dal Bari non era facile trovare le soluzioni giuste. Ha avuto il coraggio di mettere in campo nel secondo tempo Candellone, Gabrielloni, Maistro, Piscopo e Mosti nel tentativo estremo di trovare la giocata giusta. Non gli si può dire nulla se anche il palo dice no alla sua squadra.

Juve Stabia – Bari: (0-0)

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Amici sportivi, un caloroso benvenuto alla diretta testuale di un recupero che promette scintille: la Juve Stabia ospita il Bari per la decima giornata del Campionato di Serie BKT 2025/2026. Al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, “Vespe” e “Galletti” si giocano punti pesantissimi per i rispettivi obiettivi stagionali.

I padroni di casa, attualmente a metà classifica, cercano la vittoria per dare un colpo deciso verso la zona playoff e per consolidare la loro posizione in un campionato finora altalenante tra risultati casalinghi e in trasferta ma ricco di spunti. Dall’altra parte, il Bari, forte di un blasone importante, è in una posizione più delicata di classifica e ha un bisogno vitale di muovere la graduatoria per allontanarsi dalle zone calde e ritrovare serenità.

La sfida di stasera è di quelle che sanno di derby del Sud e in campo ci si aspetta grande intensità e agonismo. Chi avrà la meglio in questa battaglia tattica e nervosa? Riusciranno i padroni di casa a sfruttare il fattore campo, o sarà il Bari a imporre il proprio gioco e a sbloccare una classifica che lo vede ancora in ritardo?

Restate con noi: dalle 19:30 seguiremo minuto per minuto tutte le emozioni e i colpi di scena di Juve Stabia-Bari!

Tabellino Provvisorio

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero (80′ Bellich), Giorgini, Stabile (80′ Mannini); Carissoni, Correia, Leone (63′ Maistro), Pierobon (63′ Mosti), Cacciamani (55′ Piscopo); Candellone, Gabrielloni

A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Baldi, Ciammaglicella, Duca, De Pieri

Bari (3-4-2-1): Cerofolini; Meroni, Vicari (79′ Pucino), Nikolaou; Dickmann, Braünoder, Verreth, Dorval; Pagano (68′ Rao), Castrovilli (79′ Patipilo); Moncini (68′ Gytkjaer)

A disposizione: Pissardo, Burgio, Bellomo, Kassama, Antonucci, Mane, Colangiuli, Cerri

Direttore di gara: sig. Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo

Primo assistente: sig. Federico Fontani della sezione AIA di Siena

Secondo assistente: sig. Ivan Catallo della sezione AIA di Frosinone

IV° ufficiale: sig. Fabio Rosario Luongo della sezione AIA di Frattamaggiore

VAR: sig. Alberto Santoro della sezione AIA di Messina

AVAR: sig. Davide Ghersini della sezione AIA di Genova

Marcatori: –

Angoli: 8 – 0

Ammoniti: 1′ Pierobon 25′ Castrovilli 38′ Dorval 46′ Cacciamani 57′ Piscopo 87′ Correia

Espulsi: –

Recupero: 2 min p.t. – 5 min s.t.

Note: Terreno in erba artificiale. 1 minuto di silenzio in memoria di Pietrangeli.

Spettatori totali: –

PRIMO TEMPO

1 ammonito Pierobon per fallo su Meroni

24′ La Juve Stabia vicina al vantaggio: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Leone, Gabrielloni colpisce di testa ma non inquadra la porta

25′ Ammonito Castrovilli per un brutto fallo su Pierobon

27′ Gol annullato alla Juve Stabia per fallo di Candellone in attacco che aveva poi servito Gabrielloni

29′ Altra occasione per la Juve Stabia con Ruggero che serve Gabrielloni in area con un preciso cross, ma l’attaccante stabiese non inquadra la porta

38′ Ammonito Dorval per un fallo su Carissoni

42′ Altra occasione per la Juve Stabia: cross dalla destra di Carissoni per Candellone che calcia a volo colpendo in pieno volto Nikolau che resta a terra

Il direttore di gara concede 2 minuti di recupero

Il primo tempo finisce in parità con le Vespe che hanno comandato il gioco per 45 minuti

SECONDO TEMPO

Al 51′ ammonito Cacciamani per un tocco sul portiere Cerofolini

Al 55′ La Juve Stabia sostituisce Cacciamani con Piscopo

Al 57′ Ammonito Piscopo per una trattenuta a centrocampo su Dickmann

Al 62′ Bellissima azione della Juve Stabia: Stabile serve in area Gabrielloni che appoggia per Pierobon ma il tiro di quest’ultimo termina sul fondo

Al 63′ La Juve Stabia sostituisce Leone con Maistro e Pierobon con Mosti

Al 68′ Il Bari sostituisce Pagano con Rao e Moncini con Gytkjaer

Al 73′ Bari pericoloso con Verreth che punizione non inquadra la porta per pochissimo

Al 78′ Juve Stabia pericolosa con Mosti che da fuori calcia a rete trovando la respinta di Cerofolini

Al 79′ Il Bari sostituisce Castrovilli con Partipilo e Vicari con Pucino

Al 80′ La Juve Stabia sostituisce Ruggero con Bellich e Stabile con Mannini

Al 87′ Ammonito Correia per una trattenuta su una ripartenza del Bari

Al 89′ Maistro ci prova da fuori area con Cerofolini che respinge con difficoltà

Il direttore di gara concede 5 minuti di recupero

Al 95′ ammonito Partipilo per una trattenuta su Gabrielloni. Si incarica di battere la punizione Maistro che non inquadra la porta per centimetri.

La gara finisce in parità con il Bari sceso al Menti con il chiaro intento di strappare almeno un punto lasciando il pallino del gioco per 90′ minuti ai padroni di casa. Non è facile giocare a distanza di pochi giorni a maggior ragione se gli avversari non hanno intenzione di creare azioni degne di nota. Ora testa al prossimo turno che si giocherà lunedì alle 15:00 contro il Frosinone.

L’AZZURRO PENSIERO. Maratona di rigori in Coppa Italia. Il Napoli la spunta e supera il Cagliari

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Ci sono voluti 22 calci di rigore e un finale ad altissima tensione, ma alla fine il Napoli stacca il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, superando il Cagliari al “Maradona”. La gara, terminata 1-1 dopo i tempi regolamentari, si è decisa ai tiri dal dischetto con il punteggio finale di 10-9 per gli azzurri, celebrando la compattezza e la tenacia chieste da mister Conte.

⚽ Vantaggio e Pareggio

Il match si era sbloccato a metà del primo tempo (30′) grazie a un giovane protagonista: Lucca, che ha insaccato di testa su un preciso cross dalla fascia di Vergara. Un gol che sembrava indirizzare la partita in favore del Napoli, dominante nel possesso e nel controllo del gioco, come sottolineato poi dal tecnico.

Tuttavia, la ripresa ha visto il Cagliari trovare il pareggio in modo fortunoso. Sebastiano Esposito ha rimesso in equilibrio il match sfruttando un rimpallo che ha colto di sorpresa la difesa azzurra. Il gol ha dato il via a una fase più combattuta, ma senza ulteriori reti, portando le squadre ai calci di rigore.

🧤 L’Eroe tra i Pali e la Battuta Finale

La lotteria dei rigori è stata una vera e propria maratona. Dopo che i primi cinque tiratori per parte hanno segnato, si è andati ad oltranza, con i portieri chiamati a tirare. Quando sembrava non finire più, l’episodio decisivo: il portiere azzurro Milinkovic-Savic, già a segno con un rigore calciato con grande potenza, si è superato, parando il tiro di Luvumbo.

La responsabilità del rigore decisivo è caduta quindi su Alessandro Buongiorno che, pur sentendo “la palla pesare”, ha mantenuto i nervi saldi e ha insaccato con freddezza, chiudendo i conti sul 10-9 e scatenando l’esultanza del “Maradona”.

🗣️ Conte: “Meritato. Buone risposte da tutti”

A fine gara, un soddisfatto Antonio Conte ha analizzato la prestazione dei suoi: “È stata una partita positiva per noi, alla fine abbiamo meritato la qualificazione. Dispiace per il gol subìto che è nato da un rimpallo, ma per il resto siamo contenti per come i ragazzi hanno affrontato la gara.”

Il tecnico ha poi voluto elogiare le seconde linee: “Ho avuto buone risposte dagli uomini che hanno giocato di meno e dobbiamo andare avanti così. Dobbiamo fare di necessità virtù fino a quando non rientreranno altri calciatori importanti. Sono soddisfatto per l’atteggiamento e bisogna continuare su questa strada di compattezza e sinergia.”

Tra i singoli, oltre ai marcatori, grande emozione per il debutto dal primo minuto del giovane napoletano Ambrosino: “Sono felicissimo perché per un napoletano giocare al Maradona è un sogno,” ha detto il ragazzo. “È stato un grande orgoglio, spero che il mio impegno possa aiutare la squadra.”

Adesso il Napoli si prepara alla prossima sfida cruciale: “Adesso ci godiamo questo successo,” ha concluso Buongiorno, “e poi da domani lavoreremo in vista della gara con la Juventus. Abbiamo grande carica e cercheremo di proseguire su questa strada.”

Gli azzurri approdano dunque ai quarti, dimostrando che anche nelle serate più difficili, lo spirito di sacrificio e la coesione possono fare la differenza.

Scafati: lounge bar nuova apertura assume varie figure

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Lounge bar per prossima apertura, assume a Scafati.

Nota informativa

Si comunica che il Centro per l’Impiego di Pompei – per conto di un lounge bar in prossima apertura a Scafati, – ricerca le seguenti figure:

– BARTENDER = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media; necessaria esperienza nella mansione.

– BACONISTI = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media; preferibile esperienza nella mansione.

CAMERIERI (anche tramite utilizzo di apposito palmare) = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media; preferibile esperienza nella mansione.

– ADDETTI ALLA ROSTICCERIA (con o senza esperienza) = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media.

Le persone interessate, in possesso dei requisiti richiesti, possono inviare il proprio curriculum vitae entro il 15 dicembre 2025 all’indirizzo e-mail

cpipompeilavoro@regione.campania.it

indicando in oggetto la/le mansione/i per cui ci si candida.

Con l’adesione, si fornisce consenso al trattamento dei dati personali, da svolgersi in conformità a quanto indicato e nel rispetto delle disposizioni del GDPR e del D.lgs. n. 196/03.

Inoltre, per candidarsi, è possibile collegarsi al portale Cliclavoro Campania sezione incrocio domanda offerta – https://cliclavoro.lavorocampania.it/Pagine/Ricerca.aspx

Il CPI di Pompei procederà ad una preselezione dei curricula pervenuti, ed i candidati preselezionati riceveranno un’e-mail di convocazione contenente le indicazioni relative a data e orario dei colloqui, che si terranno presso il CPI di Pompei.

Per ulteriori offerte di lavoro a Napoli e provincia, consulta la pagina ufficiale Facebook dei centri per l’impiego.

Juve Stabia – Bari: La presentazione del match e le probabili formazione della giornata n.10 di Serie BKT

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Questa sera il campionato cadetto offre un palcoscenico esclusivo al recupero della decima giornata. Allo Stadio “Romeo Menti” va in scena un duello che pesa come un macigno sugli equilibri futuri di Juve Stabia e Bari. La posta in palio è altissima e i tre punti potrebbero ridisegnare completamente gli orizzonti di entrambe le formazioni.

Qui Castellammare: Sognando il settimo cielo

Il morale in casa gialloblù è alle stelle, nonostante il retrogusto amaro lasciato dall’ultima prestazione. Gli uomini di mister Ignazio Abate sono reduci da un pareggio che vale quanto una vittoria morale: aver interrotto la marcia trionfale della capolista Monza, giunta in Campania dopo sette successi di fila, è un segnale di forza. Resta però la rabbia per quell’episodio arbitrale controverso – il contatto in area su Candellone non sanzionato – che avrebbe potuto regalare il bottino pieno.

Ora, però, calcoli e recriminazioni lasciano spazio all’ambizione: vincere stasera significherebbe per le Vespe compiere un balzo in avanti clamoroso, agguantando il settimo posto e installandosi con autorità nel treno playoff.

Qui Bari: L’effetto Vivarini per scacciare la crisi

Tutt’altro clima si respira sulla sponda pugliese. I “Galletti” annaspano nelle acque torbide della zona rossa e hanno urgente bisogno di punti salvezza. La speranza è affidata al ritorno in panchina di Vivarini, chiamato al difficile compito di risollevare un ambiente depresso. Per il tecnico, espugnare il “Menti” non sarebbe solo un risultato sportivo, ma una scossa elettrica vitale per rianimare la squadra.

Il confronto tattico e le scelte

La sfida si gioca anche sulla lavagna tattica. Da una parte, Abate si affida alle certezze; dall’altra, Vivarini cerca la quadratura del cerchio.

Le certezze di Abate: Il tecnico stabiese non cambia lo spartito. Si va avanti con quel 3-5-2 che ha saputo imbrigliare anche la corazzata Monza. In difesa rientra Ruggero dopo lo stop del giudice sportivo. Resta in dubbio Bellich, alle prese con noie al ginocchio. Si va verso la riconferma del blocco visto nell’ultimo turno. I nodi da sciogliere riguardano la mediana e l’attacco: Leone e Maistro spingono per una maglia da titolare, mentre sulla fascia sinistra è vivo il ballottaggio tra Piscopo e Cacciamani.

I dilemmi di Vivarini: Il tecnico biancorosso ha giocato a nascondino in conferenza stampa e pensiamo che si schiererà come ad Empoli. Sebbene la rosa sia costruita per una linea difensiva a quattro, il mister non ha escluso un passaggio alla difesa a cinque per adattarsi alle caratteristiche dei suoi. Infermeria e assenze: Pesa l’assenza certa di Darboe, pupillo di Vivarini dai tempi di Frosinone, e le condizioni precarie di Maggiore, che difficilmente sarà della partita. Il rebus offensivo: L’attacco è un cantiere aperto. Moncini è l’unico punto fermo. Resta da capire chi lo affiancherà: una seconda punta di ruolo (corsa a due tra Partipilo e Gytkjaer) o un assetto con due fantasisti alle sue spalle? Centrocampo: Sembrano sicuri del posto Braunoder e Verreth, con Castrovilli pronto a portare qualità dal primo minuto. Sarà una partita a scacchi, dove la solidità ritrovata delle Vespe sfiderà la voglia di riscatto dei Galletti.

Direttore di gara: sig. Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo

Primo assistente: sig. Federico Fontani della sezione AIA di Siena

Secondo assistente: sig. Ivan Catallo della sezione AIA di Frosinone

IV° ufficiale: sig. Fabio Rosario Luongo della sezione AIA di Frattamaggiore

VAR: sig. Alberto Santoro della sezione AIA di Messina

AVAR: sig. Davide Ghersini della sezione AIA di Genova

Probabili formazioni

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Correia, Leone, Pierobon, Cacciamani; Maistro; Candellone

Bari (3-4-2-1): Cerofolini; Meroni, Vicari, Nikolaou; Dickmann, Braünoder, Verreth, Dorval; Castrovilli, Antonucci; Moncini

Juve Stabia: Un Dicembre di fuoco per le Vespe di Mister Ignazio Abate

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Le “Vespe” di Castellammare di Stabia si preparano a vivere un vero e proprio tour de force. Un anno significativo sta per volgere al termine e la squadra guidata da Mister Ignazio Abate è chiamata ad affrontare un calendario densissimo e ricco di insidie. Cinque appuntamenti in ventitré giorni: un ciclo terribile che farà da spartiacque per le ambizioni gialloblù e definirà il cammino verso il 2026.

Si parte subito: stasera il recupero con il Bari

Il sipario sul dicembre stabiese si alzerà questa sera, giovedì 4 dicembre alle ore 19:30. I riflettori dello Stadio “Romeo Menti” si accenderanno per il recupero della gara contro il Bari.

Non è una partita qualunque: è un match fondamentale per entrambe le compagini. Le attese sono alte e la sfida promette grande intensità sin dal fischio d’inizio. Per Abate, iniziare questo ciclo con un risultato positivo tra le mura amiche sarebbe l’iniezione di fiducia ideale per affrontare le settimane successive.

La prova del nove: Frosinone e Empoli

Non ci sarà tempo per rifiatare. Solo quattro giorni dopo, l’8 dicembre alle ore 15:00, le Vespe affronteranno una delle trasferte più complesse della stagione: quella contro il Frosinone allo Stadio “Benito Stirpe”. Sarà una vera e propria “gara dai cuori forti”. Rappresenterà un banco di prova cruciale per misurare il temperamento e la maturità del gruppo contro una formazione di alta classifica.

Il calendario torna poi favorevole, almeno logisticamente, con un appuntamento casalingo fissato per sabato 13 dicembre, sempre alle ore 15:00. Il Menti aprirà nuovamente i battenti per ospitare l’Empoli. Si preannuncia una sfida tattica e combattuta, dove la gestione delle energie sarà fondamentale e i tre punti saranno vitali per muovere la classifica in una fase delicata del campionato.

Verso il Natale: la trasferta di Cesena

A ridosso delle festività natalizie, le Vespe saranno protagoniste di un’impegnativa trasferta al nord. sabato 20 dicembre, con fischio d’inizio alle 15:00, la Juve Stabia volerà allo Stadio “Manuzzi” per affrontare il Cesena.

La curiosità: Storicamente, l’incrocio tra queste due squadre è sinonimo di “gol e spettacolo”. È l’occasione perfetta per i ragazzi di Abate per regalare ai propri tifosi un anticipo di Natale da ricordare.

Gran finale: il Dejà-vu col Sudtirol

L’anno solare 2025 per i colori gialloblù si concluderà in casa, nel giorno di sabato 27 dicembre alle ore 15:00, ospitando il Sudtirol.

C’è un precedente che fa sorridere i tifosi stabiesi: un dejà-vu che riporta alla mente i ricordi positivi della passata stagione. Lo scorso anno, infatti, fu proprio una sfida contro i tirolesi a regalare un sorriso nel mese di dicembre, quando l’allora squadra di Mister Guido Pagliuca ottenne una preziosa vittoria.

La speranza di tutto l’ambiente è che la storia possa ripetersi. Che il “Menti” possa salutare il 2025 con un’altra gioia, lanciando la Juve Stabia verso un 2026 pieno di soddisfazioni e ambizioni rinnovate.

Precedenti: Juve Stabia-Bari sono 6 in campionato a Castellammare

Dopo dieci mesi le vespe tornano a sfidare il Bari in campionato a Castellammare

I precedenti tra Juve Stabia e Bari sono sei in campionato (quattro in serie B e due in serie C) disputati al Menti di Castellammare; quattro sono le vittorie delle vespe, un pareggio ed una sola vittoria per i galletti.

Questi i dettagli dei sei precedenti:

– 2011 / 2012 – Campionato Nazionale di Serie BWin

15 ottobre 2011 – 11° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 0 (arbitro Filippo Merchiori di Ferrara) Marco SAU su calcio di rigore.

– 2012 / 2013 – Campionato Nazionale di Serie BWin

13 ottobre 2012 – 9° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI – 2 – 1 (arbitro Francesco Castrignanò di Brindisi) Jerry MBAKOGU (JS), Caputo (B) e Jerry MBAKOGU (JS).

– 2013 / 2014 – Campionato Nazionale di Serie B Eurobet

7 dicembre 2013 – 17° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 1 (arbitro Maurizio Ciampi di Roma) Bertrand Yves BARAYE (JS) e Marotta (B).

– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

3 marzo 2021 – 9° giornata di ritorno: JUVE STABIA – BARI 0 – 2 (arbitro Daniele Perenzoni di Rovereto) doppietta di Marras.

– 2021 / 2022 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

6 novembre 2021 – 13° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 0 (arbitro Nicolò Marini di Trieste) Umberto EUSEPI su calcio di rigore.

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BKT

9 febbraio 2025 – 6° giornata di ritorno: JUVE STABIA – BARI 3 – 1 (arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata) Kevin PISCOPO (JS), Andrea ADORANTE (JS), Pereiro (B) e Giuseppe LEONE (JS).

Juve Stabia – Bari, le parole di Vivarini alla vigilia: “Loro hanno le certezze che a noi mancano”

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L’avventura di Vincenzo Vivarini sulla panchina del Bari inizia all’insegna del pragmatismo e della consapevolezza. Durante la sua conferenza di presentazione, il neotecnico ha subito sgombrato il campo dalle parole superflue, sottolineando come la chiamata di una piazza così prestigiosa fosse irrinunciabile nonostante le evidenti criticità del momento. L’obiettivo primario è trasformare le difficoltà attuali in benzina per il lavoro quotidiano, accantonando i proclami per concentrarsi sulla sostanza.

La diagnosi del nuovo allenatore parte dall’analisi lucida del recente tracollo di Empoli. Vivarini ha individuato nella gestione della fase di non possesso il vero tallone d’Achille della squadra: se i primi quaranta minuti del “Castellani” avevano mostrato una logica e un senso tattico, il successivo blackout è stato giudicato inaccettabile. Secondo il tecnico, la squadra si è disunita mentalmente, spegnendo quell’entusiasmo che deve essere il motore di ogni prestazione, trasformando la gara in una serie di azioni individuali sconnesse.

Per invertire la rotta non servono alibi, ma prestazioni convincenti che possano poi tradursi in punti in classifica. Vivarini ha ribadito la sua fiducia nel valore tecnico della rosa, ricordando come, solo fino a poche settimane fa, l’organico fosse considerato di alto livello dagli addetti ai lavori. La ricetta per la risalita prevede una coesione totale: l’allenatore ha lanciato un appello all’unità d’intenti, chiedendo di convogliare la grande passione della città sulla squadra per creare un “blocco unico” capace di superare le avversità.

Guardando all’imminente impegno contro la Juve Stabia, il tecnico ha mostrato grande rispetto per l’avversario, descrivendolo come una compagine che possiede esattamente ciò che al Bari manca oggi: certezze collaudate e automatismi in ogni situazione di gioco.

Sul fronte tattico, infine, non ci saranno stravolgimenti immediati. La priorità è restituire sicurezza ai giocatori, motivo per cui, pur riconoscendo che la squadra è stata costruita per una linea a quattro, Vivarini ha lasciato intendere che le caratteristiche attuali della rosa potrebbero suggerire un assetto difensivo a cinque per garantire maggiore protezione.

Juve Stabia, ecco i 23 convocati di Mister Ignazio Abate per la battaglia contro il Bari di domani sera

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I riflettori del “Romeo Menti” sono pronti ad accendersi per una notte che promette scintille. L’attesa è finita: la Juve Stabia scende in campo domani, giovedì 4 dicembre 2025, per il recupero della giornata n.10 di Serie BKT contro il Bari.

Al termine della rifinitura odierna, Mister Ignazio Abate ha sciolto le riserve. Saranno 23 i guerrieri chiamati a difendere i colori gialloblù in quella che il tecnico stesso ha definito “la sfida peggiore che ci potesse capitare” per la qualità dell’avversario e per il momento che attraversano. Nonostante l’infermeria piena e qualche defezione importante, il gruppo è compatto e pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

La lista dei convocati

Ecco l’elenco completo degli uomini a disposizione per il match delle 19:30:

  • Portieri:  Confente (1), Signorini (16) e Boer (23).

  • Difensori: Pacchetto arretrato che dovrà erigere un muro contro l’attacco pugliese. Rispondono presente Reale (3), Ruggero (4), Bellich (6), Baldi (15), Stabile (19), Carissoni (24), Giorgini (33) e Mannini (76).

  • Centrocampisti: Cuore e polmoni. A centrocampo, dove si decideranno i ritmi della gara, Abate si affida al motorino perpetuo Pierobon (10), Ciammaglichella (17), Duca (20), alla forza di Correia (29), alla qualità di Maistro (37), alle geometrie di Leone (55), alla gioventù di Cacciamani (77) e alla grinta di Mosti (98).

  • Attaccanti: Lì davanti, dove serve essere cinici, spazio a Gabrielloni (9), Piscopo (11), De Pieri (21) e Candellone (27).

Le assenze: chi stringe i denti

La sfida sarà resa ancor più ardua dalle assenze. Non saranno della partita Battistella, Burnete, Morachioli, Varnier e Zuccon. Defezioni che richiederanno un sacrificio extra da parte di chi scenderà in campo, chiamati a correre anche per i compagni indisponibili.

Tutti al Menti

La squadra c’è, la voglia di “difendere la categoria con i denti” (citando Abate) anche. Ora tocca al dodicesimo uomo in campo fare la differenza. L’appuntamento è fissato per domani sera alle ore 19:30.

Juve Stabia – Bari, Abate alza la guardia: “La peggiore avversaria possibile. Difendiamo la B con i denti”

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È una vigilia carica di tensione e concentrazione quella che si respira al “Romeo Menti”. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 3 dicembre, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha incontrato la stampa per presentare l’attesa sfida contro il Bari. Una gara che si preannuncia complessa, non solo per il valore tecnico dell’avversario, ma per le incognite legate al cambio di guida tecnica sulla panchina dei galletti.

L’incognita Bari e il cambio in panchina

Abate non usa mezzi termini per definire il coefficiente di difficoltà della gara. Il Bari, fresco di cambio allenatore, rappresenta un rebus tattico e psicologico.

“Quando c’è un cambio di allenatore cambiano gli equilibri e tutti si rimettono in gioco”, ha spiegato il mister. “Il Bari ha scelto un allenatore preparato, hanno ampia scelta di modulo, è una società che ha speso tanto e sarà una gara molto complicata. La sfida di domani è la peggiore che ci potesse capitare”.

L’imperativo è l’approccio mentale: “Andrà affrontata sin da subito con il giusto impatto. Non so come il Bari affronterà la partita, ma dobbiamo pensare a noi”.

Dubbi di formazione e l’importanza della panchina

Con un giorno in meno di riposo rispetto agli avversari e un calendario fitto, la gestione delle energie diventa cruciale. Abate non svela le carte sull’undici titolare, ma sottolinea l’importanza di chi subentra, citando la prestazione di domenica scorsa: “Non so se partiremo con gli stessi 11 o se ci sarà qualche cambio. Ho varie soluzioni e scenderà in campo chi mi darà più garanzie. Voglio vedere dai cambi che farò a gara in corso l’impatto che ho visto domenica. Non penso alla sfida di lunedì ma solo alla gara di domani dove servirà una grande Juve Stabia.”

Il benvenuto alla nuova proprietà

La conferenza è stata anche l’occasione per un commento sul recente riassetto societario delle Vespe. Abate ha accolto con favore le novità, pur mantenendo il focus della squadra sul rettangolo verde: “Siam felici che si sia definito l’assetto societario, diamo il benvenuto alla nuova proprietà che darà ancor di più ambizione, ma noi dobbiamo pensare solo alle cose di campo”.

L’appello ai tifosi: “Non diamo nulla per scontato”

In chiusura, il tecnico torna sulla prestazione di carattere offerta domenica, dove la squadra ha mostrato coraggio e capacità di soffrire, alternando pressione alta a fasi di gestione. Ma per continuare a fare punti, serve l’aiuto di tutto l’ambiente stabiese.

Il messaggio di Abate alla piazza è chiaro e diretto: “Domani mi aspetto la risposta del pubblico anche perché non si deve dare per scontato la Serie B, dobbiamo difenderla con i denti, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti per alzare l’asticella”.

Appuntamento dunque a domani al “Romeo Menti”, dove la Juve Stabia cercherà di confermare quanto di buono fatto vedere finora, spinta dal proprio pubblico e dalla “garra” richiesta dal suo allenatore.

 

Castellammare di Stabia, Supercinema: Ricordo di Natale Montillo, regista, attore, produttore e scenografo

Una giornata fitta di eventi al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, dove domenica 30 novembre è stato ricordato uno dei cittadini stabiesi più illustri, Natale Montillo, la cui storia è strettamente legata a quella della cinematografia italiana.

Una mostra fotografica, proiezioni dei film “Rosalba, la fanciulla di Pompei” e “La sposa” di Natale Montillo, e del documentario “C’era una volta Napoli” di Ciro Ippolito, che racconta la storia del cinema napoletano, e altri filmati, per omaggiare l’opera del più importante esponente della scuola cinematografica stabiese.

Tra una proiezione l’altra, il ricordo del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza e dell’assessore all’Educazione e Identità stabiese Annalisa di Nuzzo, che hanno fortemente voluto questa commemorazione.

Grande ammirazione per Montillo anche nelle parole di Ciro Ippolito, attore, regista, autore produttore napoletano, di Paolo Speranza, storico del cinema, di Federico Rossi, attore e docente della “Ribalta Academy”, della nipote, prof.ssa Rosa Montillo e di Antonio Ferrara, giornalista de “La Repubblica”, che ha moderato gli interventi.

L’evento è stato anche l’occasione per ricordare che la cinematografia italiana del dopoguerra non è nata solo a Roma, ma anche a Napoli e a Castellammare di Stabia, con film di successo che hanno esaltato le bellezze naturali dei luoghi e raccontato la realtà di quegli anni.

Sarebbe riduttivo considerare Natale Montillo solo uno tra i tanti cittadini stabiesi che hanno dato lustro alla nostra città. Come ha ben rilevato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, il produttore, regista e attore stabiese è stato un uomo dalla grande personalità:

“Montillo è stato un grande innovatore – ha affermato il dott. Vicinanza – Egli recuperò la tradizione della sceneggiata che andava in scena nei teatri ed ebbe il suo punto di maggior successo alla fine della Prima guerra mondiale. Il maestro fa rinascere il cinema dopo la Seconda guerra mondiale e innesta l’elemento della sceneggiata nella trama del racconto cinematografico.”

Per il sindaco “Rosalba, la fanciulla di Pompei è un “drammone” con una regia straordinaria e che merita di essere ulteriormente studiato anche come elemento antropologico, per ricostruire la geografia agricola dei luoghi, completamente scomparsa, e anche i comportamenti antropologici: la scena del matrimonio, la tarantella, il rapporto città campagna che in quegli anni era fortissimo”.

“In “Luna Rossa” Montillo fa un’innovazione: la scena si tinge di rosso perché si era messo a ridipingere fotogramma per fotogramma per creare questo effetto. Anche qui sceneggiata, recupero delle canzoni e, in qualche modo, possiamo dire che ha anticipato i film degli anni Sessanta – Settanta, i cosiddetti “Musicarelli”.

“È stato regista, attore, produttore, scenografo di livello nazionale. Il Montil una genialata. Pasquale Amodio, l’architetto, era di origini torresi, docente alla Federico II, ha progettato e realizzato una serie di opere importanti a Napoli.”

“Paradossalmente, se non fosse stato disegnato e costruito da un architetto così importante – ha rilevato Luigi Vicinanza –  oggi sarebbe molto più facile la sua ristrutturazione. Pensate che sul “Disco volante” (all’ingresso del teatro) salirono cento persone, ci sono una serie di foto, per dimostrare quanto reggesse.”

“La scala all’interno che portava al loggione, sempre disegnata da Pasquale Amodio, è stata considerata dall’attuale sovrintendente di Napoli un vero e proprio capolavoro, dal valore architettonico talmente importante che non si può buttare giù.”

Ciro Ippolito, oltre che ricordare Montillo e la sua straordinaria produzione nel documentario “C’era una volta Napoli”, ha raccontato un aneddoto legato al Teatro Montil:

“Natale Montillo è una figura che mi ha sempre affascinato. Io sono venuto da piccolo all’inaugurazione, uno dei primi spettacoli che hanno fatto era prodotto da mio fratello Leonardo e, alla prima, si sono rotte tutte le vetrate del Montil che era appena stato inaugurato, per l’affluenza del pubblico.”

Il noto giornalista Antonio Ferrara, prima di passare la parola a Paolo Speranza, storico del cinema e direttore di Cinema Sud, ha ricordato il periodo storico nel quale nasce e si sviluppa l’opera di Natale Montillo, una Castellammare ricca di grandi fermenti socioeconomici e culturali.

“Nel ‘43 a Roma Cinecittà era stata distrutta nella fase finale delle Seconda guerra mondiale, in una città di provincia come Castellammare nel 1948 già si gira il primo film di Natale Montillo “Calamita d’oro”, una storia straordinaria che vive la città in quel periodo.”

“E con questa stagione Natale Montillo in 10 anni, dal 48 al 58 produce sei film all’interno di questa realtà cittadina in un Paese che andava verso il Boom economico.”

Paolo Speranza, nel valorizzare la figura di Montillo, che definisce “uno dei cineasti più versatili della storia italiana, non solo di Napoli”, parte dal ricordo di Elvira Notari, la prima regista italiana, la seconda del mondo. Era di Salerno ma ha lavorato soprattutto a Napoli per tutto il periodo del cinema muto.

“Nei primi anni del Novecento anche lei, insieme al marito Nicola Notari, colorava i fotogrammi uno per uno per dare maggiore vivacità e movimento alle scene e anche lì, come Natale Montillo, molti titoli di film erano collegati alle canzoni di maggiore successo.”

“Napoli fin dall’inizio ha avuto una forte dimensione di realtà, si vedevano i luoghi di Napoli, si girava in esterno; invece, il cinema muto quasi tutto si girava nei piccoli studios, a Cinecittà si girava nei teatri di posa, raramente per strada.”

“Napoli aveva questa vivacità della verità ripresa poi da Natale Montillo. Negli anni Cinquanta in un periodo vitale per Castellammare, fu l’unica città nell’Italia meridionale che venne scelta dal Centro Sperimentale per avviare una scuola di cinema di formazione, unica di tutto il Sud.”

Montillo fu a capo di una vera e propria scuola cinematografica stabiese, che dai primi anni Cinquanta si rivelò una delle più dinamiche nel Sud e la raccontava ad Ugo Gregoretti che lo intervista per un programma realizzato nel ’58. Oltre a Montillo c’erano: l’organizzatore Domenico Tartaglione, il fotografo Domenico Paolercio, il maestro compositore Franco Langella, marito di una grande attrice del passato, Tecla Scarano, il regista Silvio Siano.

Questi cineasti, queste storie, questi personaggi, secondo Paolo Speranza, erano stati purtroppo dimenticati per decenni, ma quando erano in attività erano molto apprezzati, per esempio Natale Montillo era considerato positivamente dagli intellettuali, dalla critica. Non solo era amato dal popolo, ma anche dalle persone competenti.

Federico Rossi, nel suo intervento, definisce Natale Montillo “un produttore visionario, uno di quei cineasti che hanno la visione di un film e vogliono realizzarlo a tutti i costi, un autore e regista neorealista che si affida ad attori non professionisti per dare maggiore verità ai personaggi, un regista che ha la capacità di cogliere il lato ironico, e l’ironia, la qualità più importante per un autore, rende lo spettatore ancora più consapevole del messaggio”.

Rosa Montillo, nipote del cineasta stabiese, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento, e tutti i presenti, anche a nome dei fratelli Natale e Donato.

Ha poi ringraziato per la collaborazione le docenti del Liceo Classico Plinio Seniore di Castellammare Anna D’Auria e Marianna Vollono e la Dirigente Fortunella Santaniello per il coinvolgimento di alcune classi nella visione a scuola di due film di Natale Montillo, ci cui poi gli alunni hanno scritto delle recensioni.

Alcune di esse sono state scelte insieme alle docenti Liliana Longobardi e Raffaella Veropalumbo e, nel corso della serata, sei ragazzi del quinto anno le hanno lette. I giovani hanno commentato molto positivamente i film e le loro tematiche, sottolineandone gli aspetti che li avevano maggiormente colpiti.

L’assessore Annalisa Di Nuzzo nel suo intervento ha affermato:

“Questa è una giornata molto particolare che abbiamo fortemente voluto, Natale Montillo rappresenta per Castellammare un totem identitario, una persona che ha inseguito il suo sogno, che può essere d’esempio per tanti giovani. Nella cinematografia di Montillo c’è una sorta di etnografia. Un progetto da realizzare sarà quello di confrontare i paesaggi, i luoghi e vissuti della storia urbana dell’epoca con quelli attuali, un patrimonio che Montillo ci restituisce.”

Natale Montillo, regista, attore, produttore, scenografo di grande carisma e innovatore del cinema italiano, con la sua opera, un’eredità intellettuale in grado di trasmettere emozioni e pensieri che risuonano nel tempo, si è meritato la stima e l’ammirazione di tutti noi.

Juve Stabia, il Menti è pronto: Vespe e Galletti si sfideranno, in un match ad alta tensione, per i tre punti

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I riflettori del “Romeo Menti” sono pronti ad accendersi su una delle sfide più elettrizzanti del calendario di Serie B. Juve Stabia – Bari non è mai una partita banale, ma quella in arrivo avrà un sapore agrodolce, segnata dall’assenza rumorosa di uno dei suoi protagonisti più attesi: Fabio Caserta.

Il tecnico di Melito Porto Salvo non vivrà l’emozione di sedersi sulla panchina avversaria nel suo vecchio stadio. L’esonero, arrivato proprio alla vigilia di questo appuntamento cruciale, ha trasformato quello che doveva essere il ritorno del “figliol prodigo” in un incrocio mancato. Un destino beffardo, quasi cinematografico, che impedisce all’uomo che ha scritto pagine di storia gialloblù di sfidare il suo passato alla guida della sua squadra più recente.

Un legame indissolubile

Parlare di Fabio Caserta a Castellammare significa toccare corde profonde. Non è un semplice ex: è stato capitano, bandiera e infine condottiero in panchina. Sotto la sua guida, la Juve Stabia ha compiuto l’impresa memorabile della promozione in Serie B, un cavalcata trionfale che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi. Il match contro il Bari avrebbe dovuto rappresentare la chiusura di un cerchio, un confronto emotivo tra il presente pugliese e il glorioso passato stabiese. Un tema che avrebbe dominato le conferenze stampa e le chiacchiere dei bar fino al fischio d’inizio.

La parentesi amara e il futuro immediato

Invece, la realtà racconta un’altra storia. Il percorso di Caserta in Puglia si è interrotto bruscamente, vittima di risultati non all’altezza delle ambiziose aspettative della piazza barese. Una parentesi chiusa che gli nega la possibilità di guidare i “Galletti” in quella che sarebbe stata la trasferta più sentita della stagione.

Ora, mentre le squadre si preparano a scendere in campo, una domanda serpeggia tra addetti ai lavori e tifosi: Fabio Caserta sarà comunque al Menti? Libero da impegni professionali, l’ex tecnico potrebbe decidere di varcare i cancelli dello stadio in una veste insolita. Non più condottiero sul prato verde, ma spettatore interessato in tribuna, costretto a osservare con distacco la sua vecchia casa e la squadra che fino a poche ore fa era la sua.

La sfida tra Vespe e Galletti si giocherà e promette scintille, ma per Fabio Caserta questo “Derby del Cuore” si disputerà lontano dal campo, nel silenzio di chi attende una nuova avventura, ripensando forse a quello che poteva essere e non è stato.

La Juve Stabia ferma la capolista Monza, ma non c’è tempo per respirare e festeggiare, domani c’è già il Bari

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È stata una notte da “Pazzo Menti”, una di quelle serate in cui il calcio decide di mostrare tutto il suo repertorio in novanta minuti. La Juve Stabia strappa un pareggio preziosissimo contro la capolista Monza, al termine di una gara che non ha risparmiato nulla allo spettatore: gol d’autore, errori grossolani, riscatti immediati e le immancabili polemiche arbitrali.

Montagne Russe ed Emozioni Forti

La cronaca della gara è un elenco di colpi di scena. Da una parte la perla balistica di Maistro, un gol stupendo che ha fatto esplodere la curva, dall’altra il guizzo beffardo di Candellone, capace di approfittare dell’incertezza dell’ex Thiam. Ma è stata anche la serata dei portieri, nel bene e nel male: errori evidenti tra i pali, con Confente protagonista di una parabola emotiva tutta sua, passando dallo sbaglio al riscatto decisivo che ha salvato il risultato.

Il Monza, corazzata costruita per vincere, ha risposto colpo su colpo: la fortuna ha baciato Birindelli in una carambola rocambolesca, mentre Petagna ha ricordato a tutti cosa significa essere un vero centravanti con uno stacco imperioso. E poi, l’ombra del dubbio. In un contesto di tale spettacolo, non poteva mancare l’episodio da moviola: il contatto tra Ravanelli e Candellone. Una storia che conosciamo ormai benissimo, un rigore reclamato e non concesso che alimenterà le discussioni nei bar di Castellammare per giorni.

La Solidità della Capolista e l’Orgoglio delle Vespe

Il pareggio, al netto dei rimpianti per gli episodi, inietta pura energia nelle vene della Juve Stabia. I ragazzi di Ignazio Abate hanno giocato a viso aperto, senza perdere, contro la prima della classe. Il Monza di Paolo Bianco forse non ruba l’occhio per spettacolarità come il Frosinone o il Cesena, ma ha confermato di avere le stigmate della vincente: una rosa profonda e una solidità mentale che sono le vere armi per tagliare il traguardo finale. Aver retto l’urto è un segnale di maturità enorme per le Vespe.

Vietato Festeggiare: Arriva il Bari di Vivarini

Tuttavia, il calendario della Serie B è tiranno e non concede brindisi. Le Vespe non possono festeggiare questo punto perché giovedì si torna subito in campo, ancora al Menti, per il recupero contro il Bari. Sarà una sfida delicatissima. I “Galletti” hanno una ferita aperta: l’esonero recente di Caserta e l’arrivo di Vivarini in panchina raccontano di una squadra in cerca di identità, ma che arriverà a Castellammare arrabbiata e ferita dalla dolorosa sconfitta contro l’Empoli.

L’Infermeria e il Tour de Force

Per Abate, i problemi non sono tattici ma fisici e numerici. Bisogna stringere i denti. Dopo il Bari, lunedì ci sarà un’altra battaglia contro il Frosinone. La priorità assoluta è recuperare energie nervose e muscolari, volgendo uno sguardo speranzoso verso un’infermeria che, purtroppo, resta zeppa di indisponibili.

Il doppio turno casalingo si trasforma così in un banco di prova cruciale per testare la tenuta atletica e psicologica della squadra. Quale Juve Stabia vedremo? Quella brillante e coraggiosa ammirata contro Palermo e Monza, o quella con le pile scariche vista al Ferraris? La risposta arriverà al fischio finale di giovedì. Il futuro immediato passa da Bari e Frosinone, per un 2025 bellissimo che sta per concludersi e che le Vespe vogliono onorare fino all’ultimo secondo.

Juve Stabia: Si chiude l’era della sostenibilità finanziaria e sportiva, si apre una fase di sviluppo globale

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Si è ufficialmente chiusa un’importante e significativa pagina della storia della S.S. Juve Stabia 1907. L’imprenditore stabiese Andrea Langella ha formalmente completato la cessione delle quote, lasciando il timone della società a Brera Holdings PLC, che diventa così il socio unico del club gialloblù.

L’operazione, che si è concretizzata attraverso l’acquisizione del restante 48% delle quote detenute dalla XX Settembre Srl (società di Langella) al seguito di una ricapitalizzazione, segna non solo un cambio di proprietà, ma l’inizio di una nuova era proiettata sulla scena internazionale per le “Vespe”.

Un’Eredità di Sostenibilità e Cuore

L’eredità lasciata da Andrea Langella è di quelle che non si dimenticano, un vero e proprio atto d’amore e caparbietà. Subentrato in un momento estremamente delicato, ad ottobre 2018 come sponsor, l’imprenditore nell’agosto del 2020, dopo una cocente retrocessione, aveva rilevato il club per evitarne il fallimento e le pesanti penalizzazioni che ne sarebbero conseguite.

La sua presidenza si è distinta per una gestione all’insegna della sostenibilità finanziaria e della caparbietà sportiva. Nonostante un monte ingaggi tra i più bassi delle categorie affrontate, Langella ha saputo affidarsi a Dirigenti capaci di costruire squadre per mantenere la categoria e provare attraverso i play off a salire in serie B. Ma la scelta migliore in termini di calcio sostenibile è stata fatta con Lovisa che ha costruito, con budget ridotti, rose capaci di grandi imprese. Il culmine di questa gestione virtuosa è stato il raggiungimento di traguardi sportivi di rilievo, tra cui spiccano la promozione e la partecipazione al campionato di Serie B con una squadra che, da neopromossa, ha saputo competere contro realtà economicamente molto più strutturate.

Nella sua lettera di saluto alla piazza, Langella ha espresso il suo più grande ringraziamento ai tifosi e ha ribadito che la scelta di cedere la totalità delle quote a un partner quotato al Nasdaq è stata dettata dalla volontà di garantire un futuro ambizioso e duraturo alla Juve Stabia, ponendo il bene del club al di sopra di tutto.

“La scelta è stata dettata dalla volontà di garantire un futuro ambizioso e duraturo alla Juve Stabia.”

La Nuova Era Oltreoceano

Con l’ingresso di Brera Holdings, società che opera nel mondo dello sport con una strategia multi-club ed è quotata al Nasdaq, la Juve Stabia si prepara a una dimensione completamente nuova. La società americana, con a capo l’azionista di maggioranza Daniel McClory, ha completato l’operazione con l’obiettivo di rafforzare il club e di inserirlo in un network sportivo globale.

L’obiettivo immediato della nuova proprietà resta il consolidamento in Serie B, ma le ambizioni, soprattutto a lungo termine, puntano a far diventare la Juve Stabia un club riconoscibile a livello internazionale. L’inserimento in un network globale promette nuove opportunità di crescita, visibilità e sviluppo, sia a livello sportivo che societario.

Il futuro è adesso, con gli occhi puntati oltreoceano e la speranza di vedere le Vespe spiccare il volo verso categorie sempre più prestigiose, forti di una solidità e di una visione che, grazie a Brera Holdings, si estendono ben oltre i confini nazionali.

Eroe sul Tatami e in Curva Sud del Menti di Castellammare di Stabia: Argento per Christian Esposito

Grande soddisfazione per la comunità di Castellammare di Stabia e per il mondo del Brazilian Jiu-Jitsu (Grappling)! L’atleta stabiese Christian Esposito ha conquistato una brillante medaglia d’argento nella sua categoria, portando in alto i colori della sua città e della Heroes Gym di Castellammare di Stabia.

La competizione, svoltasi a Salerno, ha visto Christian sfidare agguerriti avversari, dimostrando tecnica, determinazione e uno spirito combattivo che sono il frutto di un allenamento costante e della passione per la disciplina.

Cuore Gialloblù

Subito dopo la premiazione e con l’argento al collo, Christian Esposito ha dato prova di una passione viscerale che non conosce soste: è volato immediatamente in Curva Sud per unirsi al tifo e sostenere la sua amata Juve Stabia. Un gesto che non sorprende, considerando il suo “pedigree” da tifoso. Christian è infatti figlio di due accaniti sostenitori delle Vespe, Luca Esposito e la madre, descritta come una “Hard Girls della Curva Sud”.

Come si suol dire, il buon sangue non mente. Christian non è solo un campione sul tatami, ma anche un fiero e leale supporter, un sicuro tifoso del futuro che, con ogni probabilità, saprà a sua volta trasmettere questa duplice passione – per lo sport e per la squadra del cuore – ai suoi figli.

I Complimenti della Comunità

A Christian giungono i più sentiti complimenti per l’importante risultato sportivo. In particolare, si unisce agli elogi Patrizia Esposito, affettuosamente nota come “Vespa Regina” che cura per noi la Rubrica Vespa Rosa dedicata alle tifose del Menti, per complimentarsi non solo per la sua medaglia, ma anche per l’orgoglio e la passione con cui rappresenta la sua città, sia in palestra che sugli spalti.

Congratulazioni a Christian Esposito, un vero guerriero che incarna lo spirito di Castellammare, tra sport e fede calcistica!

PSI Castellammare: Avanti Campania segna il ritorno socialista. Ora un fronte comune contro la criminalità

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Gianfranco Piccirillo ci porta a conoscenza di un’analisi a nome del Partito Socialista Italiano di Castellammare di Stabia, che analizza il recente voto regionale e che traccia la linea politica necessaria per affrontare la delicata fase che attraversa la città.

Di seguito le parole della nota stampa:

“Il risultato delle ultime elezioni regionali segna, in maniera inequivocabile, il ritorno di una forte e qualificata presenza socialista. La lista ‘Avanti Campania’, promossa dal Partito Socialista Italiano con l’adesione di importanti espressioni del mondo laico, cattolico e del civismo, ha sfiorato il 6% dei voti, collocandosi al terzo posto tra le formazioni del centrosinistra.

Questo dato è la dimostrazione concreta che esiste uno spazio politico per una sinistra autenticamente laburista, liberale e garantista. Esiste, ed è forte, la richiesta di un riformismo dinamico, capace di sottrarre consensi alla destra e di offrire risposte serie ai cittadini.

Anche a Castellammare di Stabia c’è bisogno di dare ulteriore forza al PSI e al progetto ‘Avanti’. In tal senso, il nuovo coordinamento cittadino del partito rivolge un accorato appello a tutti coloro che credono nei valori del socialismo democratico e del riformismo: è il momento di partecipare e dare il proprio contributo. Dobbiamo provare, insieme, a invertire la tendenza rispetto a una disaffezione verso la politica che ha raggiunto picchi assolutamente inaccettabili.

Il momento che vive la nostra città è estremamente delicato. Aspettando doverosamente che le inchieste facciano il loro corso, crediamo che un nuovo scioglimento del consiglio comunale sarebbe una grave sconfitta per tutti. Tuttavia, non si possono assolutamente sottovalutare gli elementi che stanno emergendo: essi richiedono risposte ferme, immediate e credibili.

Nel rinnovare la nostra piena fiducia al Sindaco Luigi Vicinanza, concordiamo sulla necessità urgente di una grande manifestazione cittadina contro la criminalità. Serve un serrato confronto fra tutti i partiti e le formazioni che si riconoscono nel centrosinistra e nel campo progressista; un dibattito che non può essere demandato solo ai consiglieri regionali e comunali, ma deve coinvolgere le forze politiche nella loro interezza.

Questo confronto va progressivamente esteso alla città, con la convocazione di un momento di dialogo e di proposta aperto a tutte le realtà sindacali, imprenditoriali ed associative che operano sul territorio, per costruire un argine civile e democratico a difesa di Castellammare.”

Cataldo Esposito Partito Socialista Italiano – Castellammare di Stabia

Insalata (Antenna Sud): “La situazione del Bari è disastrosa. La società ha fatto scelte sbagliate”

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La vigilia del recupero di Serie B tra Juve Stabia e Bari, in programma Giovedì sera al “Romeo Menti”, è stata scossa dalle dichiarazioni schiette e taglienti durante la trasmissione Il pungiglione stabiese di Flavio Insalata, giornalista di Antenna Sud. Il quadro dipinto sulla situazione dei biancorossi è di forte crisi, con l’ambiente e la squadra in preda a incertezze e malumori.


📉 Un Bari “Senza Bussola” e Senza Identità

Secondo Insalata, il Bari sta attraversando il “momento peggiore della stagione”, aggravato dalla sconfitta più pesante subita in Campionato. L’analisi punta il dito sulla mancanza di certezze e la totale assenza di leader in campo.

“Il Bari non riesce a trovare la bussola, faticherà a venirne fuori. La squadra ha ottimi elementi, mai amalgamati. Non ha identità, carisma, è molto in difficoltà,” ha dichiarato il giornalista.

La squadra si sostiene essenzialmente sull’“iniziativa dei singoli”, con l’esempio di Moncini che ha trovato gol preziosi. Tuttavia, un collettivo fragile va inesorabilmente in difficoltà contro squadre organizzate come il Frosinone o, appunto, la Juve Stabia.

Nonostante “leggendo i nomi sembra una squadra candidata ai Playoff”, la realtà dei numeri è impietosa: il Bari vanta la terza peggior difesa del Campionato (e deve ancora recuperare una partita).


💔 Il Trauma della Finale Playoff e i Mugugni sulla Proprietà

Insalata non cerca scuse e identifica la radice della crisi nel trauma della finale Playoff persa. Sebbene la maggior parte dei giocatori attuali non abbia vissuto quel momento, l’ambiente sembra essersi bloccato a quel ricordo.

Critiche dirette vengono mosse anche alla società, con Insalata che denuncia la mancanza di polso e i forti mugugni contro la proprietà. La percezione è che il club, atteso a battersi per le prime posizioni, sia vissuto dai De Laurentiis come la “seconda squadra di Napoli”.

“Il presente è una situazione disastrosa, ci sono state scelte sbagliate. Chi va in campo deve fare quello per cui viene pagato. Lovisa può insegnare a fare le squadre,”

l’affondo sulla dirigenza e sulla qualità della costruzione del gruppo.


🛠️ Errori Tattici e Lacune in Difesa

La costruzione della squadra è considerata “sbagliata” fin dall’inizio. Il progetto iniziale di un 4-3-3 si è scontrato con le caratteristiche dei giocatori:

  • Dickmann e Dorval non offrono garanzie in fase di non possesso.

  • Mancano giocatori rapidi per i “braccetti”.

  • Il centrocampo non garantisce copertura.

Il risultato è un’eccessiva fragilità difensiva: “non credevamo di subire così tanto in difesa.” A Gennaio, conclude Insalata, sono necessari accorgimenti immediati, con la fase difensiva come prima cosa da registrare, nonostante le singole qualità di elementi come Castrovilli, Verreth, Moncini e Gitkyaer.


🎲 Vivarini e la Speranza di uno “Scatto d’Orgoglio”

Il cambio in panchina, con l’arrivo di Vivarini, è visto come una scelta dettata dalla conoscenza pregressa della piazza, ma con un monito: “la C non è la B”. Insalata ha ricordato i 4 anni di “veleni” accumulati e ha definito l’attuale il “peggiore anno”. Vivarini è chiamato a “mettere ordine” in una categoria che si è rivelata più difficile del previsto.

Infine, un avvertimento per la Juve Stabia: l’unico vero pericolo da temere è lo “scatto d’orgoglio” di una squadra costruita per ambizioni diverse. La situazione psicologica dei calciatori è definita “orripilante”: “i calciatori al momento stanno tutti male psicologicamente” e devono “mettersi in testa di essere giocatori forti”.

Per la gara del “Menti”, Insalata prevede che il Bari possa schierarsi con il 3-5-2, cercando forse maggiore compattezza.

Juve Stabia – Monza (2-2): Le foto dei protagonisti in campo e del pubblico presente

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Guarda le foto di Juve Stabia – Monza realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così il pareggio delle Vespe con i Brianzoli allenati da Paolo Bianco allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.

Il tabellino ufficiale

JUVE STABIA (3-5-2): Confente; Giorgini, Bellich, Stabile (70′ Maistro); Carissoni (82′ Baldi) , Pierobon (70′ Cacciamani), Mosti (82′ Leone), Correia, Piscopo; Gabrielloni, Candellone

A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Baldi, Mannini, Ciammaglichella, Duca, Leone, De Pieri

Allenatore: sig. Ignazio Abate.

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Ravanelli (61′ Dellicarri), Izzo (78′ Lucchesi), Carboni; Birindelli, Obiang, Pessina, Azzi; Ciurria, Mota Carvalho (61′ Keita); Alvarez (61′ Petagna)

A disposizione: Pizzignacco, Vailati, Maric, Sardo, Keita, Zeroli, Colombo, Bakoune, Capolupo

Allenatore: sig. Paolo Bianco

Direttore di gara: sig. Claudio Giuseppe Allegretta della sezione AIA di Molfetta

Primo Assistente: sig. Davide Imperiale della sezione AIA di Genova

Secondo Assistente: sig. Simone Biffi della sezione AIA di Milano

IV° ufficiale: sig. Alberto Ruben Arena della sezione AIA di Torre del Greco

VAR: sig. Manuel Volpi della sezione AIA di Arezzo

AVAR: sig. Francesco Meraviglia della sezione AIA di Pistoia

Marcatori: 19′ Birindelli 31′ Candellone 68′ Petagna 83′ Maistro

Angoli: 3 – 5

Ammoniti: 18′ Stabile 26′ Ciurria 28′ Ravanelli 49′ Birindelli 64′ Izzo 71′ Thiam 71′ Gabrielloni

Espulsi: –

Recupero: 3 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO

LE FOTO DEL PUBBLICO PRESENTE AL MENTI

Juve Stabia, fine di un’era: l’emozionante addio di Andrea Langella

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È ufficiale il passaggio di consegne in casa Juve Stabia. Nella giornata di ieri, l’intero pacchetto di quote societarie è stato acquisito dalla Brera Holding (in quota Solmate), segnando la fine del ciclo guidato da Andrea Langella.

Si chiude così un percorso durato ben sei anni, durante i quali Langella ha ricoperto ogni ruolo possibile all’interno del club: da sponsor nell’anno della promozione 2018/2019, a socio, poi presidente e infine patron unico. Un’avventura culminata con il raggiungimento del punto più alto nella storia ultracentenaria delle Vespe: la semifinale di ritorno dei playoff per la promozione in Serie A, un traguardo mai toccato prima.

Non si tratta di una nota ufficiale della società, ma di un saluto personale che l’imprenditore ha voluto rivolgere alla città, ai tifosi e a tutti coloro che hanno condiviso con lui questi anni intensi. Langella lascia il timone con la consapevolezza di aver salvato il club  e di averlo reso un modello di sostenibilità appetibile per gli investitori internazionali.

“Un percorso tortuoso ma ricco di soddisfazioni”

Nella sua lettera di commiato, Langella non nasconde le difficoltà affrontate, specialmente all’inizio della sua gestione solitaria.

“Si chiude oggi un capitolo importante della mia vita personale oltre che imprenditoriale” scrive l’ex patron. “Lasciare la Juve Stabia vuol dire chiudere un percorso lungo, tortuoso ma ricco di incredibili soddisfazioni. Un cammino iniziato come sponsor e che ho deciso di percorrere fino in fondo quando chiunque al mio posto avrebbe preferito battere in ritirata”.

Il riferimento è chiaro al periodo del Covid e alla dolorosa retrocessione in Serie C nel 2020:

“La Juve Stabia era agonizzante perché le risorse immesse da chi mi ha preceduto purtroppo non bastavano più. A questo si è aggiunta una dolorosa ed inopinata retrocessione… una mazzata tremenda dalla quale, però, abbiamo saputo rialzarci grazie allo spirito di squadra”.

Il modello sostenibile: Giovani, Stadio e Bilanci

Il lascito di Langella non è solo sportivo, ma strutturale. Nel suo saluto rivendica con orgoglio il lavoro fatto per risanare i conti e valorizzare il patrimonio del club, elementi che hanno reso possibile l’arrivo della nuova proprietà straniera. Tra questi la ristrutturazione del debito e il risanamento finanziario. La richiesta di risorse economiche per lo Stadio Romeo Menti, fondamentali per disputare la cadetteria a Castellammare di Stabia, lo sviluppo del settore giovanile e dell’Academy e la valorizzazione del minutaggio, una politica che ha unito risultati tecnici ed entrate economiche.

“Abbiamo costruito un progetto sostenibile, legato ai giovani e ad un’idea di calcio innovativa”, sottolinea Langella, spiegando come questo lavoro fosse propedeutico a “rendere la società appetibile anche ad investitori stranieri, esattamente come poi è avvenuto”.

Il sogno Serie A e il saluto ai tifosi

Il cuore della lettera è dedicato all’ultima, straordinaria stagione. Un’annata che ha visto il Menti tornare a ribollire di passione e la squadra sfiorare l’impresa.

“Abbiamo toccato le vette più alte della storia della gloriosa Juve Stabia… I tifosi hanno avvertito forte il senso di appartenenza che ha pervaso la squadra ed hanno affollato lo stadio regalandoci pomeriggi e serate da brividi. Anche solo aver sfiorato la promozione in A resterà qualcosa di indelebile nel cuore di tutti”.

Andrea Langella si congeda con umiltà e orgoglio, ammettendo di aver “commesso errori” ma di non aver “mai lesinato impegno”, chiudendo con una promessa che va oltre i ruoli societari:

“Lascio a malincuore ma con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso. Stabiese un giorno, stabiese per sempre”.