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Frosinone – Juve Stabia sarà diretta da Daniele Perenzoni. La scheda con statistiche e curiosità

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L’AIA ha reso noto le designazioni arbitrali e per la gara tra i Ciociari e le Vespe è stato designato Daniele Perenzoni che in questo campionato ha già diretto la Juve Stabia nella gara inaugurale casalinga contro il Venezia (terminata 0-0).

Daniele Perenzoni, arbitro appartenente alla sezione di Rovereto, ha raggiunto un importante traguardo nella stagione 2022-23: la promozione all’organico arbitrale della CAN, la commissione responsabile della designazione degli arbitri per le partite di Serie A e B. Questo avanzamento di carriera rappresenta un giusto premio per il giovane direttore di gara, che nelle annate precedenti ha evidenziato una crescita notevole. Le sue prestazioni si sono distinte per qualità e affidabilità, portandolo a essere designato per gare di difficoltà e prestigio sempre maggiori.

L’influenza familiare e gli inizi nella carriera arbitrale

L’avvicinamento di Perenzoni al mondo arbitrale è legato a un legame familiare: la sorella Denise. Fu proprio lei, di quattro anni più giovane, a coltivare per prima l’interesse per le direzioni di gara. Seguendo Denise sui campi di gioco all’inizio del suo percorso, anche Daniele, il fratello maggiore, ha iniziato a sentire il fascino e l’attrazione per l’arbitraggio. Divenuto ufficialmente arbitro il 13 dicembre 2009, ha fatto il suo debutto nella categoria Giovanissimi nel 2010.

Un percorso arbitrale in ascesa: Dalle categorie giovanili alla Serie A e B

La carriera arbitrale di Perenzoni ha avuto uno sviluppo costante e progressivo. Dopo l’esordio tra i Giovanissimi, nel 2013 è passato alla Commissione Arbitri Interregionale, nel 2014 alla CAN D, nel 2018 alla CAN C e, infine, nel 2022 ha raggiunto l’ambito traguardo della CAN di A e B.

Daniele Perenzoni: Arbitro e Perito Chimico

Nato a Rovereto nel 1988, Perenzoni affianca all’attività arbitrale la professione di perito chimico presso la Fondazione Edmund Mach. Coloro che lo conoscono da vicino lo descrivono come una persona precisa e scrupolosa. Il destino ha voluto che il suo esordio in Serie B avvenisse in modo inatteso: il 9 ottobre 2021, è subentrato in corso di gara a Tremolada, a causa di un infortunio di quest’ultimo, facendo così il suo debutto nella serie cadetta. Con la sua promozione, Perenzoni ha già scritto una pagina di storia per la sua sezione: è infatti il primo arbitro della sezione di Rovereto a raggiungere il massimo livello nazionale.

Stile e caratteristiche dell’arbitraggio di Daniele Perenzoni

Secondo Daniele Perenzoni, le qualità fondamentali per un buon arbitro sono: leadership, rispetto, credibilità, coraggio e personalità, ma anche costanza e concentrazione. Questi concetti chiave sono stati illustrati dallo stesso arbitro di Rovereto durante una lezione tenuta ad aprile 2022 ai giovani arbitri della sezione di Trento. In quell’occasione, Perenzoni ha spiegato il suo metodo di lavoro durante la settimana e nel giorno della partita. Secondo la sua esperienza, la costanza nell’allenamento e nella cura dei propri comportamenti porta naturalmente a sviluppare e mantenere la concentrazione necessaria in campo in ogni situazione, indipendentemente da fattori esterni o eventi specifici. Parola di Daniele Perenzoni, arbitro di Serie A.

Le statistiche sull’arbitro e gli altri componenti del sestetto arbitrale

Il sig. Daniele Perenzoni finora ha diretto in carriera 110 gare con questo score: 44 vittorie interne; 33 pareggi e 33 affermazioni esterne; 34 i rigori assegnati e 34 le espulsioni decretate.

Quest’anno finora ha diretto 7 gare (1 in serie A, 5 in serie B e 1 Coppa Italia) con questo bilancio: 3 vittorie interne, 2 pareggi, 2 vittorie esterne con 0 rigori assegnati e 3 espulsioni decretate

Conta 4 precedenti con la Juve Stabia con questo bilancio: 0 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte

25/26    Serie BKT 30.08.2025 Juve Stabia – Venezia (0-0)

24/25    Serie BKT 01.03.2025 Juve Stabia – Cittadella (0-1: Orji Okwonkwo)

21/22    Serie C 03.04.2022 Taranto FC   0:0 Juve Stabia

20/21    Serie C 03.03.2021 Juve Stabia  0:2 Bari (Marras (2))

Conta 3 precedenti con il Frosinone con questo score: 3 vittorie, 0 pareggi e 0 sconfitte

Assistenti

Primo Assistente: sig. Valerio Vecchi della sezione AIA di Lamezia Terme

Secondo Assistente: sig. Andrea Zingarelli della sezione AIA di Siena

IV° ufficiale: sig. Davide Di Marco della sezione AIA di Ciampino

VAR: sig. Francesco Cosso della sezione AIA di Reggio Calabria

AVAR: sig. Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna

Pompei, gli scavi a Civita Giuliana rivelano schiavi meglio nutriti dei cittadini liberi

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Paradossalmente, alcuni schiavi romani potevano godere di una nutrizione migliore rispetto ai cittadini liberi della loro epoca. È quanto emerge dalle ultime indagini archeologiche condotte nella villa di Civita Giuliana, situata appena a nord di Pompei, dove un contributo di 140mila euro nell’ambito della “Campagna nazionale di scavi a Pompei e in altri parchi nazionali”, finanziata dalla Legge di Bilancio 2024 su proposta del Ministero della Cultura, ha permesso di esplorare in profondità il quartiere servile della villa, uno dei più grandi finora noti nell’area dell’antica città vesuviana.

Secondo quanto pubblicato sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, nel primo piano di uno degli ambienti destinati ai servi sono state rinvenute anfore contenenti fave, di cui una semivuota, e un grande cesto con frutta – pere, mele o sorbe – alimenti che integravano la dieta a base di grano, solitamente destinata agli schiavi agricoli. Questi “strumenti parlanti” – così li chiamavano i Romani – vivevano in celle di appena 16 metri quadrati, ciascuna contenente fino a tre letti, ma l’attenzione nella conservazione del cibo e la presenza di alimenti nutrienti indicano che il padrone della villa aveva interesse a mantenere la loro forza fisica e la loro salute.

Il cibo conservato al primo piano aveva probabilmente una duplice funzione: da un lato proteggerlo dai roditori, già documentati nei piani inferiori con resti di topi e ratti rinvenuti nel 2023; dall’altro, facilitare il razionamento giornaliero, calibrato in base all’età, al sesso e al ruolo di ciascun lavoratore. È possibile che i servi più fidati del padrone, alloggiati al piano superiore, controllassero la distribuzione del cibo tra gli altri, secondo un sistema gerarchico già suggerito da studi precedenti sul quartiere servile.

I calcoli archeologici stimano che per sostenere circa cinquanta lavoratori, capienza complessiva del quartiere, fossero necessari 18.500 chilogrammi di grano all’anno, prodotti su circa 25 ettari di terreno. Tuttavia, una dieta basata esclusivamente sul grano avrebbe esposto gli schiavi a malattie legate alla malnutrizione. Integrare la dieta con proteine, come le fave, e vitamine, presenti nella frutta, garantiva non solo la sopravvivenza, ma anche la piena efficienza lavorativa di uomini, donne e bambini ridotti in schiavitù. Questa strategia alimentare spiega perché, in alcuni casi, gli schiavi delle ville pompeiane fossero meglio nutriti di cittadini liberi, le cui famiglie spesso erano costrette a chiedere elemosine per sopravvivere.

Gli scavi hanno anche restituito numerosi reperti di interesse architettonico e tecnologico. Al piano terra del quartiere servile sono stati recuperati calchi di porte e strumenti agricoli, tra cui un possibile aratro a spalla o una stegola, usata per guidare un aratro trainato da animali. Un altro calco, di dimensioni maggiori, potrebbe corrispondere a un’anta di portone a doppio battente, in attesa di riparazione. Questi elementi contribuiscono a ricostruire l’organizzazione funzionale della villa e il rapporto tra spazi abitativi, magazzini e laboratori.

Le indagini archeologiche si sono concentrate lungo il tratto urbano di Via Giuliana, sotto il quale sono emerse strutture murarie riferibili ai piani superiori della villa. Sono stati individuati quattro ambienti delimitati da tramezzi in opus craticium, collocati tra il settore residenziale a nord e il quartiere servile a sud, un’area finora poco indagata. La scoperta permette di verificare le informazioni recuperate dalle indagini giudiziarie condotte dalla Procura di Torre Annunziata, partner fondamentale della campagna di scavo avviata nel 2017 per contrastare il saccheggio sistematico della villa.

“È nei casi come questo che l’assurdità del sistema schiavistico antico diventa evidente – commenta Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei e co-autore dello studio sul quartiere servile – Trattati come macchine, gli schiavi restavano esseri umani: respiravano la stessa aria dei liberi e, in alcuni casi, mangiavano persino meglio. Temi di schiavitù e libertà, presenti allora, non appartengono solo al passato: oltre 30 milioni di persone oggi vivono in condizioni assimilabili a forme moderne di schiavitù”.

L’attenzione alla dieta e alla conservazione dei viveri mostra come la gestione della villa fosse un’attività complessa e organizzata, in cui la cura della forza lavoro servile era parte integrante della produzione agricola. La scoperta delle anfore con fave e dei cestini di frutta, conservati al piano superiore, evidenzia la conoscenza pratica dei rischi legati a malattie e parassiti e l’importanza di garantire alimenti nutrienti in modo sicuro.

Il progetto attuale, denominato “Demolizione, scavo e valorizzazione in località Civita Giuliana”, prevede la demolizione di due edifici sovrapposti al quartiere servile e l’ampliamento degli scavi, finanziati con fondi ordinari del Parco Archeologico. L’obiettivo è ricostruire un quadro più completo della planimetria della villa e della vita quotidiana dei suoi abitanti, servili e liberi, e sviluppare nuove strategie di conservazione e valorizzazione dell’area. Gli scavi di Civita Giuliana rappresentano un tassello fondamentale per comprendere l’organizzazione delle grandi ville pompeiane e il complesso rapporto tra proprietà, forza lavoro e alimentazione. Allo stesso tempo, offrono uno spunto di riflessione sul concetto di libertà e schiavitù, collegando il passato romano a problemi attuali di disuguaglianza e sfruttamento del lavoro. Le piccole celle, i magazzini, le porte e gli strumenti agricoli restituiscono una storia che è insieme materiale e umana: quella di uomini e donne costretti a vivere come strumenti di produzione, ma che, attraverso dettagli come il cibo e la gestione degli spazi, rivelano la loro resilienza e la complessità della vita quotidiana nell’antichità. (di Paolo Martini)

Fonte AdnKronos

Juve Stabia – Bari, lo 0-0 è una bugia clamorosa. Dominio assoluto con tanta sfortuna e veleni arbitrali

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La sfida del “Romeo Menti” contro il Bari si conclude con un risultato che urla vendetta: uno scialbo pareggio a reti inviolate (0-0) che, a conti fatti, rappresenta una bugia clamorosa per la Juve Stabia. Le Vespe, guidate da Mister Abate, hanno messo in mostra una prestazione di grande carattere e dominio per larghi tratti della gara, sfiorando la vittoria in ogni modo possibile. Ma il verdetto finale è la sintesi amara di un pomeriggio in cui la squadra gialloblù si è scontrata contro la sfortuna, l’imprecisione sotto porta e, non da ultimo, contro l’arbitro.

Due gol annullati e l’implacabile Gabrielloni

Dopo un avvio caratterizzato da un palpabile equilibrio nervoso, la gara si rompe grazie alle iniziative di Gabrielloni, l’uomo più pericoloso tra i suoi. L’attaccante prova ad inquadrare lo specchio della porta per ben due volte in pochi minuti, con la mira che gli nega il vantaggio per un soffio.

Il gol sembra arrivare al 27′, e porta proprio la sua firma: un colpo di testa che fa esplodere il Menti. Ma la gioia è strozzata immediatamente dal fischietto dell’arbitro: la rete viene annullata per un presunto fallo in attacco di Candellone. Una decisione che appare dubbia e che farà certamente discutere per tutta la settimana.

Ma non è finita qui. La sfortuna continua a perseguitare le Vespe: al 39′ è il turno di Correia di esultare, ma anche la sua conclusione vincente viene vanificata per un fuorigioco. Due reti annullate in pochi minuti che pesano come macigni sul morale e sul risultato. Prima del riposo, un gran tiro di Candellone su assist dell’instancabile Carissoni (uno dei migliori in campo) trova solo la provvidenziale respinta di Nikolaou con il volto, salvando il Bari. Si va al riposo con un’amara parità.

Un palo e le occasioni mancate

Mister Abate prova a dare una scossa tattica inserendo Piscopo per l’ammonito Caccimani, ma i cambi non scalfiscono la determinazione della Juve Stabia. Pierobon, nonostante il giallo iniziale, dimostra la personalità di un veterano e sfiora il vantaggio al 61′ con un bel tiro, prima di lasciare il campo per Mosti. Entra anche Maistro per Leone, alla ricerca della giocata illuminante.

Il Bari, a sua volta, prova a rispondere con i cambi di Vivarini, che inserisce Gytkjaer e Rao, e sfiora il vantaggio con una punizione insidiosa di Verreth al 72′.

La risposta della Juve Stabia è rabbiosa e, ancora una volta, incredibilmente sfortunata: Mosti si avventa su un pallone in area e scarica un tiro potente che colpisce in pieno il legno della porta difesa da Cerofolini. L’ultimo vero sussulto è una punizione di Maistro al 95′ che sfiora l’incrocio dei pali, chiudendo definitivamente un match che ha lasciato l’amaro in bocca.

Il carattere è la nota positiva

Lo 0-0 finale non rende giustizia a una Juve Stabia che ha dato tutto e ha creato le occasioni più nitide. La squadra di Abate esce dal campo con la consapevolezza di aver dominato un avversario blasonato, ma anche con la frustrazione per due gol annullati e un palo che gridano vendetta. La nota più positiva, in una giornata storta, è il carattere indomito: la Juve Stabia c’è.

Juve Stabia – Bari, Vivarini: “Punto importante. Bello vedere giocare i gialloblù. Complimenti ad Abate”

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Il pareggio a reti bianche (0-0) maturato allo Stadio Romeo Menti nel recupero della giornata n.10 di Serie BKT 2025-2026 tra Juve Stabia e Bari ha lasciato l’allenatore biancorosso, Vincenzo Vivarini, con sensazioni contrastanti ma prevalentemente positive, soprattutto in ottica di ripartenza dopo la pesante sconfitta di Empoli.

La prestazione e la solidità difensiva

Vivarini ha subito messo in evidenza l’importanza del risultato, sottolineando come la prestazione sia stata un “continuo dei 40 minuti di Empoli”, riferendosi alla fase iniziale positiva della precedente gara.

“È un continuo dei 40 minuti di Empoli, guardiamo alla prestazione, non aver preso gol è stato importante. Faccio i complimenti ad Abate, mette in difficoltà tutte le squadre, ha messo in difficoltà anche il Monza, ci aspettavamo di soffrire.”

Il tecnico del Bari ha descritto il punto conquistato a Castellammare come “importante” e ha ammesso di aver intravisto potenzialità che fanno ben sperare per il futuro, in particolare nella fase di costruzione del gioco.

Focus sulla fase offensiva e di possesso palla

Nonostante il buon lavoro difensivo, Vivarini ha chiaramente identificato la necessità di intervenire sulla manovra offensiva. La scelta tattica di non pressare in maniera affannosa è stata dettata dalla volontà di evitare contropiedi letali della Juve Stabia.

“Sulla fase di possesso palla, bisogna metterci mano, per dire ai giocatori cosa fare in fase di non possesso. Se andavamo a pressare in maniera affannata, la Juve Stabia ci avrebbe segnato con facilità. Abbiamo dovuto giocare per avere un blocco stretto, ma sono certo che faremo bene anche con il possesso palla, è chiaro che manca la fase di sviluppo e finalizzazione, ma piano piano arriveremo anche a fare quello.”

L’ammirazione per la Juve Stabia di Abate

Un ampio spazio nelle dichiarazioni di Vivarini è stato dedicato all’avversario. Il mister ha espresso grande stima per il lavoro di Ignazio Abate, riconoscendo la chiarezza dell’identità di gioco delle “Vespe”.

“Conosco bene i principi con cui gioca la Juve Stabia perché sono quelli a cui mi ispiro, mi piace molto vederla giocare e mi diverto sempre, si basa su principi che piacciono a me. Con la Juve Stabia puoi giocare solo in 2 modi, o pressando uomo su uomo, o come abbiamo fatto noi stasera, non è facile venire a giocare con la Juve Stabia, quindi mi sento di fare i complimenti ai ragazzi.”

La Serie B: Bella e impegnativa

Infine, l’allenatore ha ribadito il suo affetto per il campionato cadetto, definendolo “il campionato più bello in assoluto”, pur evidenziandone la difficoltà e la rapidità che non lasciano molto tempo per la riflessione e l’applicazione di nuove idee.

“La Serie B è il campionato più bello in assoluto, c’é sempre però poco tempo per portare avanti i pensieri. Personalmente ho sempre molto piacere a vedere la Juve Stabia giocare, perché ha un identità, una struttura, un idea. É chiaro che abbiamo sbagliato qualcosa, in fase di non possesso, ma stiamo crescendo e sono contento.”

In sintesi, il Bari di Vivarini torna a casa con un punto prezioso e la consapevolezza di aver ritrovato una base difensiva solida, ma con l’impegno di dover lavorare intensamente per migliorare la fase di costruzione e finalizzazione del gioco.

Juve Stabia – Bari, Andrea Giorgini: “Difesa perfetta, ma c’è rammarico. Ora testa al Frosinone”

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Un pareggio a reti bianche che lascia sensazioni contrastanti: da una parte la consapevolezza di una solidità difensiva ormai certificata, dall’altra il rammarico per non aver capitalizzato la spinta del “Romeo Menti”. Al termine del recupero della giornata n.10 di Serie BKT 2025-2026 contro il Bari, è Andrea Giorgini, uno dei pilastri della retroguardia della Juve Stabia, a fare il punto della situazione in sala stampa.

Un bunker difensivo

La partita è stata tattica, bloccata, e ha evidenziato ancora una volta l’organizzazione delle Vespe. Giorgini non nasconde la soddisfazione per la tenuta del reparto arretrato contro un avversario di livello assoluto:

“Ci sono stati duelli con giocatori di grande qualità. Loro venivano spesso a chiudersi, cercando di sfruttare i calci piazzati o altre situazioni, ma credo che non abbiamo subito nemmeno un tiro in porta. Dobbiamo continuare su questa strada.”

Cosa manca per il salto di qualità

Se la difesa regge l’urto, è nella fase di costruzione e finalizzazione che Giorgini individua i margini di miglioramento. La prestazione c’è, ma per trasformare i pareggi in vittorie serve quel guizzo in più negli ultimi trenta metri. Migliorare l’ultimo passaggio: “La strada è quella giusta, ma dobbiamo crescere negli ultimi 30 metri e nella precisione dell’ultimo passaggio.” Palle inattive: “Dobbiamo migliorare anche sulle palle inattive, lavorando e pensando partita per partita.”

Il fattore “Menti” e la mentalità in trasferta

Il difensore ha poi toccato un tasto fondamentale per il cammino in un campionato equilibrato come la Serie B: la differenza di approccio tra le mura amiche e le gare esterne. “In casa dobbiamo continuare a mantenere l’atteggiamento di queste prime partite non permettendo a nessuno di violare la nostra imbattibilità,” ha tuonato Giorgini, “cercando sempre di fare il punteggio massimo o, quantomeno, di non perdere”. Diverso il discorso per le trasferte, dove serve un approccio mentale differente: “Bisogna essere più uniti, perché la partita si gioca sempre su un filo di equilibrio”.

Obiettivo Frosinone

Non c’è tempo per rimuginare troppo sul risultato. Il calendario della Serie B non concede tregua e lunedì le Vespe saranno chiamate a una nuova, difficile sfida. Il rammarico per il pareggio odierno, assicura Giorgini, sarà la benzina per la prossima gara:

“Sulla partita di stasera c’è rammarico, ma ce lo porteremo in casa del Frosinone. Da domani proveremo a recuperare le forze perché lunedì si scende di nuovo in campo contro una squadra importante. Cercheremo di fare la prestazione e ottenere il massimo della posta in palio.”

Juve Stabia – Bari: Abate dopo il pari: “Meritavamo di più, ma la ruota girerà. Mi dispiace per i ragazzi”

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Il recupero della decima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026 tra Juve Stabia e Bari si chiude con un pareggio a reti bianche che lascia un sapore agrodolce in bocca a Mister Ignazio Abate. Al termine della sfida contro il Bari, l’allenatore ha analizzato con lucidità una gara dominata sul piano del gioco, ma priva del guizzo decisivo negli ultimi metri.

“Una partita trappola”

Nonostante il dominio territoriale, Abate non nasconde i rischi corsi per cercare la vittoria a tutti i costi, sottolineando la maturità della squadra nel gestire una sfida insidiosa.

“Abbiamo fatto una partita che dovevamo fare, siamo andati in porta molte volte. Spiace per i ragazzi, spinti dal pubblico per 95 minuti. Era una partita trappola, potevamo anche perderla, forse l’ho sbilanciata nel secondo tempo, ma volevamo vincere.”

La volontà di ottenere i tre punti ha portato la squadra a scoprirsi, ma la risposta del gruppo è stata compatta: “Il gruppo è compatto, sappiamo che dobbiamo lottare sempre perché è un campionato difficilissimo, il Bari è una squadra di alto livello che in estate ha speso tantissimo, e noi stasera siamo stati all’altezza.”

Manca il guizzo, non la prestazione

Il tecnico ha poi spostato l’attenzione sulla fase offensiva. Se la costruzione del gioco ha soddisfatto le aspettative, è mancato quel “cinismo” necessario per scardinare la difesa pugliese, soprattutto quando gli avversari hanno abbassato il baricentro nella ripresa.

“Potevamo fare di più negli ultimi 30 metri. Nel secondo tempo si sono abbassati ancora di più, siamo andati alla ricerca di far girare l’episodio dalla nostra parte. Potevamo essere più sporchi, ma ai ragazzi non posso dire nulla, sono contento della prestazione.”

Abate ha elogiato le letture tattiche dei suoi, bravi a cercare ampiezza prima e traiettorie interne poi: “Ci brucia un po’ perché i ragazzi meritavano di più”, ha ammesso il Mister, evidenziando come la squadra stia creando molto ma stia raccogliendo meno di quanto seminato.

Emergenza infermeria e sfortuna

Un tema centrale della conferenza è stato lo stato di salute della rosa. Tra infortuni e rotazioni limitate, Abate ha dovuto fare di necessità virtù, specialmente nel reparto avanzato e in mediana.

“Siamo una squadra con molti acciacchi fisici. Oggi eravamo un po’ a corto di centrocampisti con determinate caratteristiche e in avanti non abbiamo ricambi per Candellone e Gabrielloni, considerato che oggi era ancora fermo ai box Burnete.”

Nonostante l’emergenza, il tecnico rifiuta l’alibi della sfortuna, spronando l’ambiente a reagire con il lavoro quotidiano: “Non siamo fortunati in questo periodo, però bisogna che la facciamo girare noi la ruota, nessuno ci regalerà nulla. Bisogna perseverare tutti i giorni senza mollare un centimetro.”

L’obiettivo ora è stringere i denti fino alla sosta, momento cruciale per recuperare energie e uomini fondamentali per il prosieguo della stagione.

Juve Stabia – Bari (0-0): Le pagelle dei gialloblù

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Al termine di Juve Stabia – Bari, recupero della giornata n.10 di serie BKT 2025-2026, finita con un pareggio a reti inviolate, assegniamo i voti ai calciatori di casa che ce l’hanno messa tutta per superare gli avversari senza riuscirci:

CONFENTE 6: Spettatore non pagante, solo normale amministrazione per la poca incisività della squadra avversaria.

RUGGERO 6: Il suo lavoro poco impegnativo oggi, si è notato per qualche lancio. (Al 79’ MANNINI S.V.: Pochi minuti a disposizione per dimostrare il suo valore.)

GIORGINI 6: Normale amministrazione la sua svolta con semplicità e tempismo.

STABILE 6: Poco lavoro anche per lui stasera , utile durante i corner . (79’ BELLICH 6 pochi minuti per lui che non riesce ad incidere sulla partita. Il Mister lo fa entrare quando la squadra è sbilanciata per provare a vincere la gara. Lui fornisce comunque l’esperienza e il carisma necessario)

CARISSONI 6: Il suo avversario, un certo Dorval, per fermare le sue spinte è stato ammonito, imprecisi sono i suoi cross.

PIEROBON 5,5: A differenza di altre partite, si è visto poco nello sviluppo del gioco, frenato dall’ammonizione al 1’minuto. (Al 62’ MAISTRO 6,5: è entrato bene in partita, è l’unico che si rende pericoloso con le sue conclusioni da fuori area.)

LEONE 5,5: Ha cercato di dettare i tempi di gioco con le sue geometrie sbagliando parecchio. (Al 62’ MOSTI 5,5: nei minuti giocati, complice una stanca Juve Stabia, si è notato solo nell’occasione del palo colpito.)

CORREIA 6: Sempre presente nel gioco, aiuta i compagni nei raddoppi con i suoi strappi ha cercato di creare superiorità ma non sempre riesce.

CACCIAMANI 5,5: L’esterno di proprietà del Torino ha messo poche volte in difficoltà l’avversario, partita nervosa la sua, ammonito viene sostituito. (Al 55’ PISCOPO 5: si è notato solo per l’ammonizione avuta dopo il 1’ minuto di gioco e probabilmente questo lo ha condizionato. Si sacrifica molto in copertura ma è davvero poco per meritarsi la sufficienza.)

GABRIELLONI 6: Attenzionato sempre dai difensori avversari, snobbato dall’arbitro, sta migliorando di condizione, gli manca solo il goal che oggi aveva trovato ma è stato annullato dal direttore di gara.

CANDELLONE 5,5: Notizia di giornata perché non raggiunge la sufficienza, non la solita partita la sua, forse anche lui ha bisogno di riposo.

Abate 6: Le ha tentate tutte per vincere la gara ricevendo anche i complimenti di Mister Vivarini, ma contro il muro eretto dal Bari non era facile trovare le soluzioni giuste. Ha avuto il coraggio di mettere in campo nel secondo tempo Candellone, Gabrielloni, Maistro, Piscopo e Mosti nel tentativo estremo di trovare la giocata giusta. Non gli si può dire nulla se anche il palo dice no alla sua squadra.

Juve Stabia – Bari: (0-0)

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Amici sportivi, un caloroso benvenuto alla diretta testuale di un recupero che promette scintille: la Juve Stabia ospita il Bari per la decima giornata del Campionato di Serie BKT 2025/2026. Al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, “Vespe” e “Galletti” si giocano punti pesantissimi per i rispettivi obiettivi stagionali.

I padroni di casa, attualmente a metà classifica, cercano la vittoria per dare un colpo deciso verso la zona playoff e per consolidare la loro posizione in un campionato finora altalenante tra risultati casalinghi e in trasferta ma ricco di spunti. Dall’altra parte, il Bari, forte di un blasone importante, è in una posizione più delicata di classifica e ha un bisogno vitale di muovere la graduatoria per allontanarsi dalle zone calde e ritrovare serenità.

La sfida di stasera è di quelle che sanno di derby del Sud e in campo ci si aspetta grande intensità e agonismo. Chi avrà la meglio in questa battaglia tattica e nervosa? Riusciranno i padroni di casa a sfruttare il fattore campo, o sarà il Bari a imporre il proprio gioco e a sbloccare una classifica che lo vede ancora in ritardo?

Restate con noi: dalle 19:30 seguiremo minuto per minuto tutte le emozioni e i colpi di scena di Juve Stabia-Bari!

Tabellino Provvisorio

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero (80′ Bellich), Giorgini, Stabile (80′ Mannini); Carissoni, Correia, Leone (63′ Maistro), Pierobon (63′ Mosti), Cacciamani (55′ Piscopo); Candellone, Gabrielloni

A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Baldi, Ciammaglicella, Duca, De Pieri

Bari (3-4-2-1): Cerofolini; Meroni, Vicari (79′ Pucino), Nikolaou; Dickmann, Braünoder, Verreth, Dorval; Pagano (68′ Rao), Castrovilli (79′ Patipilo); Moncini (68′ Gytkjaer)

A disposizione: Pissardo, Burgio, Bellomo, Kassama, Antonucci, Mane, Colangiuli, Cerri

Direttore di gara: sig. Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo

Primo assistente: sig. Federico Fontani della sezione AIA di Siena

Secondo assistente: sig. Ivan Catallo della sezione AIA di Frosinone

IV° ufficiale: sig. Fabio Rosario Luongo della sezione AIA di Frattamaggiore

VAR: sig. Alberto Santoro della sezione AIA di Messina

AVAR: sig. Davide Ghersini della sezione AIA di Genova

Marcatori: –

Angoli: 8 – 0

Ammoniti: 1′ Pierobon 25′ Castrovilli 38′ Dorval 46′ Cacciamani 57′ Piscopo 87′ Correia

Espulsi: –

Recupero: 2 min p.t. – 5 min s.t.

Note: Terreno in erba artificiale. 1 minuto di silenzio in memoria di Pietrangeli.

Spettatori totali: –

PRIMO TEMPO

1 ammonito Pierobon per fallo su Meroni

24′ La Juve Stabia vicina al vantaggio: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Leone, Gabrielloni colpisce di testa ma non inquadra la porta

25′ Ammonito Castrovilli per un brutto fallo su Pierobon

27′ Gol annullato alla Juve Stabia per fallo di Candellone in attacco che aveva poi servito Gabrielloni

29′ Altra occasione per la Juve Stabia con Ruggero che serve Gabrielloni in area con un preciso cross, ma l’attaccante stabiese non inquadra la porta

38′ Ammonito Dorval per un fallo su Carissoni

42′ Altra occasione per la Juve Stabia: cross dalla destra di Carissoni per Candellone che calcia a volo colpendo in pieno volto Nikolau che resta a terra

Il direttore di gara concede 2 minuti di recupero

Il primo tempo finisce in parità con le Vespe che hanno comandato il gioco per 45 minuti

SECONDO TEMPO

Al 51′ ammonito Cacciamani per un tocco sul portiere Cerofolini

Al 55′ La Juve Stabia sostituisce Cacciamani con Piscopo

Al 57′ Ammonito Piscopo per una trattenuta a centrocampo su Dickmann

Al 62′ Bellissima azione della Juve Stabia: Stabile serve in area Gabrielloni che appoggia per Pierobon ma il tiro di quest’ultimo termina sul fondo

Al 63′ La Juve Stabia sostituisce Leone con Maistro e Pierobon con Mosti

Al 68′ Il Bari sostituisce Pagano con Rao e Moncini con Gytkjaer

Al 73′ Bari pericoloso con Verreth che punizione non inquadra la porta per pochissimo

Al 78′ Juve Stabia pericolosa con Mosti che da fuori calcia a rete trovando la respinta di Cerofolini

Al 79′ Il Bari sostituisce Castrovilli con Partipilo e Vicari con Pucino

Al 80′ La Juve Stabia sostituisce Ruggero con Bellich e Stabile con Mannini

Al 87′ Ammonito Correia per una trattenuta su una ripartenza del Bari

Al 89′ Maistro ci prova da fuori area con Cerofolini che respinge con difficoltà

Il direttore di gara concede 5 minuti di recupero

Al 95′ ammonito Partipilo per una trattenuta su Gabrielloni. Si incarica di battere la punizione Maistro che non inquadra la porta per centimetri.

La gara finisce in parità con il Bari sceso al Menti con il chiaro intento di strappare almeno un punto lasciando il pallino del gioco per 90′ minuti ai padroni di casa. Non è facile giocare a distanza di pochi giorni a maggior ragione se gli avversari non hanno intenzione di creare azioni degne di nota. Ora testa al prossimo turno che si giocherà lunedì alle 15:00 contro il Frosinone.

L’AZZURRO PENSIERO. Maratona di rigori in Coppa Italia. Il Napoli la spunta e supera il Cagliari

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Ci sono voluti 22 calci di rigore e un finale ad altissima tensione, ma alla fine il Napoli stacca il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, superando il Cagliari al “Maradona”. La gara, terminata 1-1 dopo i tempi regolamentari, si è decisa ai tiri dal dischetto con il punteggio finale di 10-9 per gli azzurri, celebrando la compattezza e la tenacia chieste da mister Conte.

⚽ Vantaggio e Pareggio

Il match si era sbloccato a metà del primo tempo (30′) grazie a un giovane protagonista: Lucca, che ha insaccato di testa su un preciso cross dalla fascia di Vergara. Un gol che sembrava indirizzare la partita in favore del Napoli, dominante nel possesso e nel controllo del gioco, come sottolineato poi dal tecnico.

Tuttavia, la ripresa ha visto il Cagliari trovare il pareggio in modo fortunoso. Sebastiano Esposito ha rimesso in equilibrio il match sfruttando un rimpallo che ha colto di sorpresa la difesa azzurra. Il gol ha dato il via a una fase più combattuta, ma senza ulteriori reti, portando le squadre ai calci di rigore.

🧤 L’Eroe tra i Pali e la Battuta Finale

La lotteria dei rigori è stata una vera e propria maratona. Dopo che i primi cinque tiratori per parte hanno segnato, si è andati ad oltranza, con i portieri chiamati a tirare. Quando sembrava non finire più, l’episodio decisivo: il portiere azzurro Milinkovic-Savic, già a segno con un rigore calciato con grande potenza, si è superato, parando il tiro di Luvumbo.

La responsabilità del rigore decisivo è caduta quindi su Alessandro Buongiorno che, pur sentendo “la palla pesare”, ha mantenuto i nervi saldi e ha insaccato con freddezza, chiudendo i conti sul 10-9 e scatenando l’esultanza del “Maradona”.

🗣️ Conte: “Meritato. Buone risposte da tutti”

A fine gara, un soddisfatto Antonio Conte ha analizzato la prestazione dei suoi: “È stata una partita positiva per noi, alla fine abbiamo meritato la qualificazione. Dispiace per il gol subìto che è nato da un rimpallo, ma per il resto siamo contenti per come i ragazzi hanno affrontato la gara.”

Il tecnico ha poi voluto elogiare le seconde linee: “Ho avuto buone risposte dagli uomini che hanno giocato di meno e dobbiamo andare avanti così. Dobbiamo fare di necessità virtù fino a quando non rientreranno altri calciatori importanti. Sono soddisfatto per l’atteggiamento e bisogna continuare su questa strada di compattezza e sinergia.”

Tra i singoli, oltre ai marcatori, grande emozione per il debutto dal primo minuto del giovane napoletano Ambrosino: “Sono felicissimo perché per un napoletano giocare al Maradona è un sogno,” ha detto il ragazzo. “È stato un grande orgoglio, spero che il mio impegno possa aiutare la squadra.”

Adesso il Napoli si prepara alla prossima sfida cruciale: “Adesso ci godiamo questo successo,” ha concluso Buongiorno, “e poi da domani lavoreremo in vista della gara con la Juventus. Abbiamo grande carica e cercheremo di proseguire su questa strada.”

Gli azzurri approdano dunque ai quarti, dimostrando che anche nelle serate più difficili, lo spirito di sacrificio e la coesione possono fare la differenza.

Scafati: lounge bar nuova apertura assume varie figure

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Lounge bar per prossima apertura, assume a Scafati.

Nota informativa

Si comunica che il Centro per l’Impiego di Pompei – per conto di un lounge bar in prossima apertura a Scafati, – ricerca le seguenti figure:

– BARTENDER = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media; necessaria esperienza nella mansione.

– BACONISTI = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media; preferibile esperienza nella mansione.

CAMERIERI (anche tramite utilizzo di apposito palmare) = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media; preferibile esperienza nella mansione.

– ADDETTI ALLA ROSTICCERIA (con o senza esperienza) = Requisiti: età compresa tra i 20 e i 45 anni; possesso di licenza media.

Le persone interessate, in possesso dei requisiti richiesti, possono inviare il proprio curriculum vitae entro il 15 dicembre 2025 all’indirizzo e-mail

cpipompeilavoro@regione.campania.it

indicando in oggetto la/le mansione/i per cui ci si candida.

Con l’adesione, si fornisce consenso al trattamento dei dati personali, da svolgersi in conformità a quanto indicato e nel rispetto delle disposizioni del GDPR e del D.lgs. n. 196/03.

Inoltre, per candidarsi, è possibile collegarsi al portale Cliclavoro Campania sezione incrocio domanda offerta – https://cliclavoro.lavorocampania.it/Pagine/Ricerca.aspx

Il CPI di Pompei procederà ad una preselezione dei curricula pervenuti, ed i candidati preselezionati riceveranno un’e-mail di convocazione contenente le indicazioni relative a data e orario dei colloqui, che si terranno presso il CPI di Pompei.

Per ulteriori offerte di lavoro a Napoli e provincia, consulta la pagina ufficiale Facebook dei centri per l’impiego.

Juve Stabia – Bari: La presentazione del match e le probabili formazione della giornata n.10 di Serie BKT

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Questa sera il campionato cadetto offre un palcoscenico esclusivo al recupero della decima giornata. Allo Stadio “Romeo Menti” va in scena un duello che pesa come un macigno sugli equilibri futuri di Juve Stabia e Bari. La posta in palio è altissima e i tre punti potrebbero ridisegnare completamente gli orizzonti di entrambe le formazioni.

Qui Castellammare: Sognando il settimo cielo

Il morale in casa gialloblù è alle stelle, nonostante il retrogusto amaro lasciato dall’ultima prestazione. Gli uomini di mister Ignazio Abate sono reduci da un pareggio che vale quanto una vittoria morale: aver interrotto la marcia trionfale della capolista Monza, giunta in Campania dopo sette successi di fila, è un segnale di forza. Resta però la rabbia per quell’episodio arbitrale controverso – il contatto in area su Candellone non sanzionato – che avrebbe potuto regalare il bottino pieno.

Ora, però, calcoli e recriminazioni lasciano spazio all’ambizione: vincere stasera significherebbe per le Vespe compiere un balzo in avanti clamoroso, agguantando il settimo posto e installandosi con autorità nel treno playoff.

Qui Bari: L’effetto Vivarini per scacciare la crisi

Tutt’altro clima si respira sulla sponda pugliese. I “Galletti” annaspano nelle acque torbide della zona rossa e hanno urgente bisogno di punti salvezza. La speranza è affidata al ritorno in panchina di Vivarini, chiamato al difficile compito di risollevare un ambiente depresso. Per il tecnico, espugnare il “Menti” non sarebbe solo un risultato sportivo, ma una scossa elettrica vitale per rianimare la squadra.

Il confronto tattico e le scelte

La sfida si gioca anche sulla lavagna tattica. Da una parte, Abate si affida alle certezze; dall’altra, Vivarini cerca la quadratura del cerchio.

Le certezze di Abate: Il tecnico stabiese non cambia lo spartito. Si va avanti con quel 3-5-2 che ha saputo imbrigliare anche la corazzata Monza. In difesa rientra Ruggero dopo lo stop del giudice sportivo. Resta in dubbio Bellich, alle prese con noie al ginocchio. Si va verso la riconferma del blocco visto nell’ultimo turno. I nodi da sciogliere riguardano la mediana e l’attacco: Leone e Maistro spingono per una maglia da titolare, mentre sulla fascia sinistra è vivo il ballottaggio tra Piscopo e Cacciamani.

I dilemmi di Vivarini: Il tecnico biancorosso ha giocato a nascondino in conferenza stampa e pensiamo che si schiererà come ad Empoli. Sebbene la rosa sia costruita per una linea difensiva a quattro, il mister non ha escluso un passaggio alla difesa a cinque per adattarsi alle caratteristiche dei suoi. Infermeria e assenze: Pesa l’assenza certa di Darboe, pupillo di Vivarini dai tempi di Frosinone, e le condizioni precarie di Maggiore, che difficilmente sarà della partita. Il rebus offensivo: L’attacco è un cantiere aperto. Moncini è l’unico punto fermo. Resta da capire chi lo affiancherà: una seconda punta di ruolo (corsa a due tra Partipilo e Gytkjaer) o un assetto con due fantasisti alle sue spalle? Centrocampo: Sembrano sicuri del posto Braunoder e Verreth, con Castrovilli pronto a portare qualità dal primo minuto. Sarà una partita a scacchi, dove la solidità ritrovata delle Vespe sfiderà la voglia di riscatto dei Galletti.

Direttore di gara: sig. Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo

Primo assistente: sig. Federico Fontani della sezione AIA di Siena

Secondo assistente: sig. Ivan Catallo della sezione AIA di Frosinone

IV° ufficiale: sig. Fabio Rosario Luongo della sezione AIA di Frattamaggiore

VAR: sig. Alberto Santoro della sezione AIA di Messina

AVAR: sig. Davide Ghersini della sezione AIA di Genova

Probabili formazioni

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Correia, Leone, Pierobon, Cacciamani; Maistro; Candellone

Bari (3-4-2-1): Cerofolini; Meroni, Vicari, Nikolaou; Dickmann, Braünoder, Verreth, Dorval; Castrovilli, Antonucci; Moncini

Juve Stabia: Un Dicembre di fuoco per le Vespe di Mister Ignazio Abate

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Le “Vespe” di Castellammare di Stabia si preparano a vivere un vero e proprio tour de force. Un anno significativo sta per volgere al termine e la squadra guidata da Mister Ignazio Abate è chiamata ad affrontare un calendario densissimo e ricco di insidie. Cinque appuntamenti in ventitré giorni: un ciclo terribile che farà da spartiacque per le ambizioni gialloblù e definirà il cammino verso il 2026.

Si parte subito: stasera il recupero con il Bari

Il sipario sul dicembre stabiese si alzerà questa sera, giovedì 4 dicembre alle ore 19:30. I riflettori dello Stadio “Romeo Menti” si accenderanno per il recupero della gara contro il Bari.

Non è una partita qualunque: è un match fondamentale per entrambe le compagini. Le attese sono alte e la sfida promette grande intensità sin dal fischio d’inizio. Per Abate, iniziare questo ciclo con un risultato positivo tra le mura amiche sarebbe l’iniezione di fiducia ideale per affrontare le settimane successive.

La prova del nove: Frosinone e Empoli

Non ci sarà tempo per rifiatare. Solo quattro giorni dopo, l’8 dicembre alle ore 15:00, le Vespe affronteranno una delle trasferte più complesse della stagione: quella contro il Frosinone allo Stadio “Benito Stirpe”. Sarà una vera e propria “gara dai cuori forti”. Rappresenterà un banco di prova cruciale per misurare il temperamento e la maturità del gruppo contro una formazione di alta classifica.

Il calendario torna poi favorevole, almeno logisticamente, con un appuntamento casalingo fissato per sabato 13 dicembre, sempre alle ore 15:00. Il Menti aprirà nuovamente i battenti per ospitare l’Empoli. Si preannuncia una sfida tattica e combattuta, dove la gestione delle energie sarà fondamentale e i tre punti saranno vitali per muovere la classifica in una fase delicata del campionato.

Verso il Natale: la trasferta di Cesena

A ridosso delle festività natalizie, le Vespe saranno protagoniste di un’impegnativa trasferta al nord. sabato 20 dicembre, con fischio d’inizio alle 15:00, la Juve Stabia volerà allo Stadio “Manuzzi” per affrontare il Cesena.

La curiosità: Storicamente, l’incrocio tra queste due squadre è sinonimo di “gol e spettacolo”. È l’occasione perfetta per i ragazzi di Abate per regalare ai propri tifosi un anticipo di Natale da ricordare.

Gran finale: il Dejà-vu col Sudtirol

L’anno solare 2025 per i colori gialloblù si concluderà in casa, nel giorno di sabato 27 dicembre alle ore 15:00, ospitando il Sudtirol.

C’è un precedente che fa sorridere i tifosi stabiesi: un dejà-vu che riporta alla mente i ricordi positivi della passata stagione. Lo scorso anno, infatti, fu proprio una sfida contro i tirolesi a regalare un sorriso nel mese di dicembre, quando l’allora squadra di Mister Guido Pagliuca ottenne una preziosa vittoria.

La speranza di tutto l’ambiente è che la storia possa ripetersi. Che il “Menti” possa salutare il 2025 con un’altra gioia, lanciando la Juve Stabia verso un 2026 pieno di soddisfazioni e ambizioni rinnovate.

Precedenti: Juve Stabia-Bari sono 6 in campionato a Castellammare

Dopo dieci mesi le vespe tornano a sfidare il Bari in campionato a Castellammare

I precedenti tra Juve Stabia e Bari sono sei in campionato (quattro in serie B e due in serie C) disputati al Menti di Castellammare; quattro sono le vittorie delle vespe, un pareggio ed una sola vittoria per i galletti.

Questi i dettagli dei sei precedenti:

– 2011 / 2012 – Campionato Nazionale di Serie BWin

15 ottobre 2011 – 11° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 0 (arbitro Filippo Merchiori di Ferrara) Marco SAU su calcio di rigore.

– 2012 / 2013 – Campionato Nazionale di Serie BWin

13 ottobre 2012 – 9° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI – 2 – 1 (arbitro Francesco Castrignanò di Brindisi) Jerry MBAKOGU (JS), Caputo (B) e Jerry MBAKOGU (JS).

– 2013 / 2014 – Campionato Nazionale di Serie B Eurobet

7 dicembre 2013 – 17° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 1 (arbitro Maurizio Ciampi di Roma) Bertrand Yves BARAYE (JS) e Marotta (B).

– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

3 marzo 2021 – 9° giornata di ritorno: JUVE STABIA – BARI 0 – 2 (arbitro Daniele Perenzoni di Rovereto) doppietta di Marras.

– 2021 / 2022 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

6 novembre 2021 – 13° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 0 (arbitro Nicolò Marini di Trieste) Umberto EUSEPI su calcio di rigore.

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BKT

9 febbraio 2025 – 6° giornata di ritorno: JUVE STABIA – BARI 3 – 1 (arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata) Kevin PISCOPO (JS), Andrea ADORANTE (JS), Pereiro (B) e Giuseppe LEONE (JS).

Juve Stabia – Bari, le parole di Vivarini alla vigilia: “Loro hanno le certezze che a noi mancano”

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L’avventura di Vincenzo Vivarini sulla panchina del Bari inizia all’insegna del pragmatismo e della consapevolezza. Durante la sua conferenza di presentazione, il neotecnico ha subito sgombrato il campo dalle parole superflue, sottolineando come la chiamata di una piazza così prestigiosa fosse irrinunciabile nonostante le evidenti criticità del momento. L’obiettivo primario è trasformare le difficoltà attuali in benzina per il lavoro quotidiano, accantonando i proclami per concentrarsi sulla sostanza.

La diagnosi del nuovo allenatore parte dall’analisi lucida del recente tracollo di Empoli. Vivarini ha individuato nella gestione della fase di non possesso il vero tallone d’Achille della squadra: se i primi quaranta minuti del “Castellani” avevano mostrato una logica e un senso tattico, il successivo blackout è stato giudicato inaccettabile. Secondo il tecnico, la squadra si è disunita mentalmente, spegnendo quell’entusiasmo che deve essere il motore di ogni prestazione, trasformando la gara in una serie di azioni individuali sconnesse.

Per invertire la rotta non servono alibi, ma prestazioni convincenti che possano poi tradursi in punti in classifica. Vivarini ha ribadito la sua fiducia nel valore tecnico della rosa, ricordando come, solo fino a poche settimane fa, l’organico fosse considerato di alto livello dagli addetti ai lavori. La ricetta per la risalita prevede una coesione totale: l’allenatore ha lanciato un appello all’unità d’intenti, chiedendo di convogliare la grande passione della città sulla squadra per creare un “blocco unico” capace di superare le avversità.

Guardando all’imminente impegno contro la Juve Stabia, il tecnico ha mostrato grande rispetto per l’avversario, descrivendolo come una compagine che possiede esattamente ciò che al Bari manca oggi: certezze collaudate e automatismi in ogni situazione di gioco.

Sul fronte tattico, infine, non ci saranno stravolgimenti immediati. La priorità è restituire sicurezza ai giocatori, motivo per cui, pur riconoscendo che la squadra è stata costruita per una linea a quattro, Vivarini ha lasciato intendere che le caratteristiche attuali della rosa potrebbero suggerire un assetto difensivo a cinque per garantire maggiore protezione.

Juve Stabia, ecco i 23 convocati di Mister Ignazio Abate per la battaglia contro il Bari di domani sera

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I riflettori del “Romeo Menti” sono pronti ad accendersi per una notte che promette scintille. L’attesa è finita: la Juve Stabia scende in campo domani, giovedì 4 dicembre 2025, per il recupero della giornata n.10 di Serie BKT contro il Bari.

Al termine della rifinitura odierna, Mister Ignazio Abate ha sciolto le riserve. Saranno 23 i guerrieri chiamati a difendere i colori gialloblù in quella che il tecnico stesso ha definito “la sfida peggiore che ci potesse capitare” per la qualità dell’avversario e per il momento che attraversano. Nonostante l’infermeria piena e qualche defezione importante, il gruppo è compatto e pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

La lista dei convocati

Ecco l’elenco completo degli uomini a disposizione per il match delle 19:30:

  • Portieri:  Confente (1), Signorini (16) e Boer (23).

  • Difensori: Pacchetto arretrato che dovrà erigere un muro contro l’attacco pugliese. Rispondono presente Reale (3), Ruggero (4), Bellich (6), Baldi (15), Stabile (19), Carissoni (24), Giorgini (33) e Mannini (76).

  • Centrocampisti: Cuore e polmoni. A centrocampo, dove si decideranno i ritmi della gara, Abate si affida al motorino perpetuo Pierobon (10), Ciammaglichella (17), Duca (20), alla forza di Correia (29), alla qualità di Maistro (37), alle geometrie di Leone (55), alla gioventù di Cacciamani (77) e alla grinta di Mosti (98).

  • Attaccanti: Lì davanti, dove serve essere cinici, spazio a Gabrielloni (9), Piscopo (11), De Pieri (21) e Candellone (27).

Le assenze: chi stringe i denti

La sfida sarà resa ancor più ardua dalle assenze. Non saranno della partita Battistella, Burnete, Morachioli, Varnier e Zuccon. Defezioni che richiederanno un sacrificio extra da parte di chi scenderà in campo, chiamati a correre anche per i compagni indisponibili.

Tutti al Menti

La squadra c’è, la voglia di “difendere la categoria con i denti” (citando Abate) anche. Ora tocca al dodicesimo uomo in campo fare la differenza. L’appuntamento è fissato per domani sera alle ore 19:30.

Juve Stabia – Bari, Abate alza la guardia: “La peggiore avversaria possibile. Difendiamo la B con i denti”

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È una vigilia carica di tensione e concentrazione quella che si respira al “Romeo Menti”. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 3 dicembre, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha incontrato la stampa per presentare l’attesa sfida contro il Bari. Una gara che si preannuncia complessa, non solo per il valore tecnico dell’avversario, ma per le incognite legate al cambio di guida tecnica sulla panchina dei galletti.

L’incognita Bari e il cambio in panchina

Abate non usa mezzi termini per definire il coefficiente di difficoltà della gara. Il Bari, fresco di cambio allenatore, rappresenta un rebus tattico e psicologico.

“Quando c’è un cambio di allenatore cambiano gli equilibri e tutti si rimettono in gioco”, ha spiegato il mister. “Il Bari ha scelto un allenatore preparato, hanno ampia scelta di modulo, è una società che ha speso tanto e sarà una gara molto complicata. La sfida di domani è la peggiore che ci potesse capitare”.

L’imperativo è l’approccio mentale: “Andrà affrontata sin da subito con il giusto impatto. Non so come il Bari affronterà la partita, ma dobbiamo pensare a noi”.

Dubbi di formazione e l’importanza della panchina

Con un giorno in meno di riposo rispetto agli avversari e un calendario fitto, la gestione delle energie diventa cruciale. Abate non svela le carte sull’undici titolare, ma sottolinea l’importanza di chi subentra, citando la prestazione di domenica scorsa: “Non so se partiremo con gli stessi 11 o se ci sarà qualche cambio. Ho varie soluzioni e scenderà in campo chi mi darà più garanzie. Voglio vedere dai cambi che farò a gara in corso l’impatto che ho visto domenica. Non penso alla sfida di lunedì ma solo alla gara di domani dove servirà una grande Juve Stabia.”

Il benvenuto alla nuova proprietà

La conferenza è stata anche l’occasione per un commento sul recente riassetto societario delle Vespe. Abate ha accolto con favore le novità, pur mantenendo il focus della squadra sul rettangolo verde: “Siam felici che si sia definito l’assetto societario, diamo il benvenuto alla nuova proprietà che darà ancor di più ambizione, ma noi dobbiamo pensare solo alle cose di campo”.

L’appello ai tifosi: “Non diamo nulla per scontato”

In chiusura, il tecnico torna sulla prestazione di carattere offerta domenica, dove la squadra ha mostrato coraggio e capacità di soffrire, alternando pressione alta a fasi di gestione. Ma per continuare a fare punti, serve l’aiuto di tutto l’ambiente stabiese.

Il messaggio di Abate alla piazza è chiaro e diretto: “Domani mi aspetto la risposta del pubblico anche perché non si deve dare per scontato la Serie B, dobbiamo difenderla con i denti, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti per alzare l’asticella”.

Appuntamento dunque a domani al “Romeo Menti”, dove la Juve Stabia cercherà di confermare quanto di buono fatto vedere finora, spinta dal proprio pubblico e dalla “garra” richiesta dal suo allenatore.

 

Castellammare di Stabia, Supercinema: Ricordo di Natale Montillo, regista, attore, produttore e scenografo

Una giornata fitta di eventi al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, dove domenica 30 novembre è stato ricordato uno dei cittadini stabiesi più illustri, Natale Montillo, la cui storia è strettamente legata a quella della cinematografia italiana.

Una mostra fotografica, proiezioni dei film “Rosalba, la fanciulla di Pompei” e “La sposa” di Natale Montillo, e del documentario “C’era una volta Napoli” di Ciro Ippolito, che racconta la storia del cinema napoletano, e altri filmati, per omaggiare l’opera del più importante esponente della scuola cinematografica stabiese.

Tra una proiezione l’altra, il ricordo del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza e dell’assessore all’Educazione e Identità stabiese Annalisa di Nuzzo, che hanno fortemente voluto questa commemorazione.

Grande ammirazione per Montillo anche nelle parole di Ciro Ippolito, attore, regista, autore produttore napoletano, di Paolo Speranza, storico del cinema, di Federico Rossi, attore e docente della “Ribalta Academy”, della nipote, prof.ssa Rosa Montillo e di Antonio Ferrara, giornalista de “La Repubblica”, che ha moderato gli interventi.

L’evento è stato anche l’occasione per ricordare che la cinematografia italiana del dopoguerra non è nata solo a Roma, ma anche a Napoli e a Castellammare di Stabia, con film di successo che hanno esaltato le bellezze naturali dei luoghi e raccontato la realtà di quegli anni.

Sarebbe riduttivo considerare Natale Montillo solo uno tra i tanti cittadini stabiesi che hanno dato lustro alla nostra città. Come ha ben rilevato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, il produttore, regista e attore stabiese è stato un uomo dalla grande personalità:

“Montillo è stato un grande innovatore – ha affermato il dott. Vicinanza – Egli recuperò la tradizione della sceneggiata che andava in scena nei teatri ed ebbe il suo punto di maggior successo alla fine della Prima guerra mondiale. Il maestro fa rinascere il cinema dopo la Seconda guerra mondiale e innesta l’elemento della sceneggiata nella trama del racconto cinematografico.”

Per il sindaco “Rosalba, la fanciulla di Pompei è un “drammone” con una regia straordinaria e che merita di essere ulteriormente studiato anche come elemento antropologico, per ricostruire la geografia agricola dei luoghi, completamente scomparsa, e anche i comportamenti antropologici: la scena del matrimonio, la tarantella, il rapporto città campagna che in quegli anni era fortissimo”.

“In “Luna Rossa” Montillo fa un’innovazione: la scena si tinge di rosso perché si era messo a ridipingere fotogramma per fotogramma per creare questo effetto. Anche qui sceneggiata, recupero delle canzoni e, in qualche modo, possiamo dire che ha anticipato i film degli anni Sessanta – Settanta, i cosiddetti “Musicarelli”.

“È stato regista, attore, produttore, scenografo di livello nazionale. Il Montil una genialata. Pasquale Amodio, l’architetto, era di origini torresi, docente alla Federico II, ha progettato e realizzato una serie di opere importanti a Napoli.”

“Paradossalmente, se non fosse stato disegnato e costruito da un architetto così importante – ha rilevato Luigi Vicinanza –  oggi sarebbe molto più facile la sua ristrutturazione. Pensate che sul “Disco volante” (all’ingresso del teatro) salirono cento persone, ci sono una serie di foto, per dimostrare quanto reggesse.”

“La scala all’interno che portava al loggione, sempre disegnata da Pasquale Amodio, è stata considerata dall’attuale sovrintendente di Napoli un vero e proprio capolavoro, dal valore architettonico talmente importante che non si può buttare giù.”

Ciro Ippolito, oltre che ricordare Montillo e la sua straordinaria produzione nel documentario “C’era una volta Napoli”, ha raccontato un aneddoto legato al Teatro Montil:

“Natale Montillo è una figura che mi ha sempre affascinato. Io sono venuto da piccolo all’inaugurazione, uno dei primi spettacoli che hanno fatto era prodotto da mio fratello Leonardo e, alla prima, si sono rotte tutte le vetrate del Montil che era appena stato inaugurato, per l’affluenza del pubblico.”

Il noto giornalista Antonio Ferrara, prima di passare la parola a Paolo Speranza, storico del cinema e direttore di Cinema Sud, ha ricordato il periodo storico nel quale nasce e si sviluppa l’opera di Natale Montillo, una Castellammare ricca di grandi fermenti socioeconomici e culturali.

“Nel ‘43 a Roma Cinecittà era stata distrutta nella fase finale delle Seconda guerra mondiale, in una città di provincia come Castellammare nel 1948 già si gira il primo film di Natale Montillo “Calamita d’oro”, una storia straordinaria che vive la città in quel periodo.”

“E con questa stagione Natale Montillo in 10 anni, dal 48 al 58 produce sei film all’interno di questa realtà cittadina in un Paese che andava verso il Boom economico.”

Paolo Speranza, nel valorizzare la figura di Montillo, che definisce “uno dei cineasti più versatili della storia italiana, non solo di Napoli”, parte dal ricordo di Elvira Notari, la prima regista italiana, la seconda del mondo. Era di Salerno ma ha lavorato soprattutto a Napoli per tutto il periodo del cinema muto.

“Nei primi anni del Novecento anche lei, insieme al marito Nicola Notari, colorava i fotogrammi uno per uno per dare maggiore vivacità e movimento alle scene e anche lì, come Natale Montillo, molti titoli di film erano collegati alle canzoni di maggiore successo.”

“Napoli fin dall’inizio ha avuto una forte dimensione di realtà, si vedevano i luoghi di Napoli, si girava in esterno; invece, il cinema muto quasi tutto si girava nei piccoli studios, a Cinecittà si girava nei teatri di posa, raramente per strada.”

“Napoli aveva questa vivacità della verità ripresa poi da Natale Montillo. Negli anni Cinquanta in un periodo vitale per Castellammare, fu l’unica città nell’Italia meridionale che venne scelta dal Centro Sperimentale per avviare una scuola di cinema di formazione, unica di tutto il Sud.”

Montillo fu a capo di una vera e propria scuola cinematografica stabiese, che dai primi anni Cinquanta si rivelò una delle più dinamiche nel Sud e la raccontava ad Ugo Gregoretti che lo intervista per un programma realizzato nel ’58. Oltre a Montillo c’erano: l’organizzatore Domenico Tartaglione, il fotografo Domenico Paolercio, il maestro compositore Franco Langella, marito di una grande attrice del passato, Tecla Scarano, il regista Silvio Siano.

Questi cineasti, queste storie, questi personaggi, secondo Paolo Speranza, erano stati purtroppo dimenticati per decenni, ma quando erano in attività erano molto apprezzati, per esempio Natale Montillo era considerato positivamente dagli intellettuali, dalla critica. Non solo era amato dal popolo, ma anche dalle persone competenti.

Federico Rossi, nel suo intervento, definisce Natale Montillo “un produttore visionario, uno di quei cineasti che hanno la visione di un film e vogliono realizzarlo a tutti i costi, un autore e regista neorealista che si affida ad attori non professionisti per dare maggiore verità ai personaggi, un regista che ha la capacità di cogliere il lato ironico, e l’ironia, la qualità più importante per un autore, rende lo spettatore ancora più consapevole del messaggio”.

Rosa Montillo, nipote del cineasta stabiese, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento, e tutti i presenti, anche a nome dei fratelli Natale e Donato.

Ha poi ringraziato per la collaborazione le docenti del Liceo Classico Plinio Seniore di Castellammare Anna D’Auria e Marianna Vollono e la Dirigente Fortunella Santaniello per il coinvolgimento di alcune classi nella visione a scuola di due film di Natale Montillo, ci cui poi gli alunni hanno scritto delle recensioni.

Alcune di esse sono state scelte insieme alle docenti Liliana Longobardi e Raffaella Veropalumbo e, nel corso della serata, sei ragazzi del quinto anno le hanno lette. I giovani hanno commentato molto positivamente i film e le loro tematiche, sottolineandone gli aspetti che li avevano maggiormente colpiti.

L’assessore Annalisa Di Nuzzo nel suo intervento ha affermato:

“Questa è una giornata molto particolare che abbiamo fortemente voluto, Natale Montillo rappresenta per Castellammare un totem identitario, una persona che ha inseguito il suo sogno, che può essere d’esempio per tanti giovani. Nella cinematografia di Montillo c’è una sorta di etnografia. Un progetto da realizzare sarà quello di confrontare i paesaggi, i luoghi e vissuti della storia urbana dell’epoca con quelli attuali, un patrimonio che Montillo ci restituisce.”

Natale Montillo, regista, attore, produttore, scenografo di grande carisma e innovatore del cinema italiano, con la sua opera, un’eredità intellettuale in grado di trasmettere emozioni e pensieri che risuonano nel tempo, si è meritato la stima e l’ammirazione di tutti noi.

Juve Stabia, il Menti è pronto: Vespe e Galletti si sfideranno, in un match ad alta tensione, per i tre punti

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I riflettori del “Romeo Menti” sono pronti ad accendersi su una delle sfide più elettrizzanti del calendario di Serie B. Juve Stabia – Bari non è mai una partita banale, ma quella in arrivo avrà un sapore agrodolce, segnata dall’assenza rumorosa di uno dei suoi protagonisti più attesi: Fabio Caserta.

Il tecnico di Melito Porto Salvo non vivrà l’emozione di sedersi sulla panchina avversaria nel suo vecchio stadio. L’esonero, arrivato proprio alla vigilia di questo appuntamento cruciale, ha trasformato quello che doveva essere il ritorno del “figliol prodigo” in un incrocio mancato. Un destino beffardo, quasi cinematografico, che impedisce all’uomo che ha scritto pagine di storia gialloblù di sfidare il suo passato alla guida della sua squadra più recente.

Un legame indissolubile

Parlare di Fabio Caserta a Castellammare significa toccare corde profonde. Non è un semplice ex: è stato capitano, bandiera e infine condottiero in panchina. Sotto la sua guida, la Juve Stabia ha compiuto l’impresa memorabile della promozione in Serie B, un cavalcata trionfale che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi. Il match contro il Bari avrebbe dovuto rappresentare la chiusura di un cerchio, un confronto emotivo tra il presente pugliese e il glorioso passato stabiese. Un tema che avrebbe dominato le conferenze stampa e le chiacchiere dei bar fino al fischio d’inizio.

La parentesi amara e il futuro immediato

Invece, la realtà racconta un’altra storia. Il percorso di Caserta in Puglia si è interrotto bruscamente, vittima di risultati non all’altezza delle ambiziose aspettative della piazza barese. Una parentesi chiusa che gli nega la possibilità di guidare i “Galletti” in quella che sarebbe stata la trasferta più sentita della stagione.

Ora, mentre le squadre si preparano a scendere in campo, una domanda serpeggia tra addetti ai lavori e tifosi: Fabio Caserta sarà comunque al Menti? Libero da impegni professionali, l’ex tecnico potrebbe decidere di varcare i cancelli dello stadio in una veste insolita. Non più condottiero sul prato verde, ma spettatore interessato in tribuna, costretto a osservare con distacco la sua vecchia casa e la squadra che fino a poche ore fa era la sua.

La sfida tra Vespe e Galletti si giocherà e promette scintille, ma per Fabio Caserta questo “Derby del Cuore” si disputerà lontano dal campo, nel silenzio di chi attende una nuova avventura, ripensando forse a quello che poteva essere e non è stato.

La Juve Stabia ferma la capolista Monza, ma non c’è tempo per respirare e festeggiare, domani c’è già il Bari

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È stata una notte da “Pazzo Menti”, una di quelle serate in cui il calcio decide di mostrare tutto il suo repertorio in novanta minuti. La Juve Stabia strappa un pareggio preziosissimo contro la capolista Monza, al termine di una gara che non ha risparmiato nulla allo spettatore: gol d’autore, errori grossolani, riscatti immediati e le immancabili polemiche arbitrali.

Montagne Russe ed Emozioni Forti

La cronaca della gara è un elenco di colpi di scena. Da una parte la perla balistica di Maistro, un gol stupendo che ha fatto esplodere la curva, dall’altra il guizzo beffardo di Candellone, capace di approfittare dell’incertezza dell’ex Thiam. Ma è stata anche la serata dei portieri, nel bene e nel male: errori evidenti tra i pali, con Confente protagonista di una parabola emotiva tutta sua, passando dallo sbaglio al riscatto decisivo che ha salvato il risultato.

Il Monza, corazzata costruita per vincere, ha risposto colpo su colpo: la fortuna ha baciato Birindelli in una carambola rocambolesca, mentre Petagna ha ricordato a tutti cosa significa essere un vero centravanti con uno stacco imperioso. E poi, l’ombra del dubbio. In un contesto di tale spettacolo, non poteva mancare l’episodio da moviola: il contatto tra Ravanelli e Candellone. Una storia che conosciamo ormai benissimo, un rigore reclamato e non concesso che alimenterà le discussioni nei bar di Castellammare per giorni.

La Solidità della Capolista e l’Orgoglio delle Vespe

Il pareggio, al netto dei rimpianti per gli episodi, inietta pura energia nelle vene della Juve Stabia. I ragazzi di Ignazio Abate hanno giocato a viso aperto, senza perdere, contro la prima della classe. Il Monza di Paolo Bianco forse non ruba l’occhio per spettacolarità come il Frosinone o il Cesena, ma ha confermato di avere le stigmate della vincente: una rosa profonda e una solidità mentale che sono le vere armi per tagliare il traguardo finale. Aver retto l’urto è un segnale di maturità enorme per le Vespe.

Vietato Festeggiare: Arriva il Bari di Vivarini

Tuttavia, il calendario della Serie B è tiranno e non concede brindisi. Le Vespe non possono festeggiare questo punto perché giovedì si torna subito in campo, ancora al Menti, per il recupero contro il Bari. Sarà una sfida delicatissima. I “Galletti” hanno una ferita aperta: l’esonero recente di Caserta e l’arrivo di Vivarini in panchina raccontano di una squadra in cerca di identità, ma che arriverà a Castellammare arrabbiata e ferita dalla dolorosa sconfitta contro l’Empoli.

L’Infermeria e il Tour de Force

Per Abate, i problemi non sono tattici ma fisici e numerici. Bisogna stringere i denti. Dopo il Bari, lunedì ci sarà un’altra battaglia contro il Frosinone. La priorità assoluta è recuperare energie nervose e muscolari, volgendo uno sguardo speranzoso verso un’infermeria che, purtroppo, resta zeppa di indisponibili.

Il doppio turno casalingo si trasforma così in un banco di prova cruciale per testare la tenuta atletica e psicologica della squadra. Quale Juve Stabia vedremo? Quella brillante e coraggiosa ammirata contro Palermo e Monza, o quella con le pile scariche vista al Ferraris? La risposta arriverà al fischio finale di giovedì. Il futuro immediato passa da Bari e Frosinone, per un 2025 bellissimo che sta per concludersi e che le Vespe vogliono onorare fino all’ultimo secondo.

Juve Stabia: Si chiude l’era della sostenibilità finanziaria e sportiva, si apre una fase di sviluppo globale

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Si è ufficialmente chiusa un’importante e significativa pagina della storia della S.S. Juve Stabia 1907. L’imprenditore stabiese Andrea Langella ha formalmente completato la cessione delle quote, lasciando il timone della società a Brera Holdings PLC, che diventa così il socio unico del club gialloblù.

L’operazione, che si è concretizzata attraverso l’acquisizione del restante 48% delle quote detenute dalla XX Settembre Srl (società di Langella) al seguito di una ricapitalizzazione, segna non solo un cambio di proprietà, ma l’inizio di una nuova era proiettata sulla scena internazionale per le “Vespe”.

Un’Eredità di Sostenibilità e Cuore

L’eredità lasciata da Andrea Langella è di quelle che non si dimenticano, un vero e proprio atto d’amore e caparbietà. Subentrato in un momento estremamente delicato, ad ottobre 2018 come sponsor, l’imprenditore nell’agosto del 2020, dopo una cocente retrocessione, aveva rilevato il club per evitarne il fallimento e le pesanti penalizzazioni che ne sarebbero conseguite.

La sua presidenza si è distinta per una gestione all’insegna della sostenibilità finanziaria e della caparbietà sportiva. Nonostante un monte ingaggi tra i più bassi delle categorie affrontate, Langella ha saputo affidarsi a Dirigenti capaci di costruire squadre per mantenere la categoria e provare attraverso i play off a salire in serie B. Ma la scelta migliore in termini di calcio sostenibile è stata fatta con Lovisa che ha costruito, con budget ridotti, rose capaci di grandi imprese. Il culmine di questa gestione virtuosa è stato il raggiungimento di traguardi sportivi di rilievo, tra cui spiccano la promozione e la partecipazione al campionato di Serie B con una squadra che, da neopromossa, ha saputo competere contro realtà economicamente molto più strutturate.

Nella sua lettera di saluto alla piazza, Langella ha espresso il suo più grande ringraziamento ai tifosi e ha ribadito che la scelta di cedere la totalità delle quote a un partner quotato al Nasdaq è stata dettata dalla volontà di garantire un futuro ambizioso e duraturo alla Juve Stabia, ponendo il bene del club al di sopra di tutto.

“La scelta è stata dettata dalla volontà di garantire un futuro ambizioso e duraturo alla Juve Stabia.”

La Nuova Era Oltreoceano

Con l’ingresso di Brera Holdings, società che opera nel mondo dello sport con una strategia multi-club ed è quotata al Nasdaq, la Juve Stabia si prepara a una dimensione completamente nuova. La società americana, con a capo l’azionista di maggioranza Daniel McClory, ha completato l’operazione con l’obiettivo di rafforzare il club e di inserirlo in un network sportivo globale.

L’obiettivo immediato della nuova proprietà resta il consolidamento in Serie B, ma le ambizioni, soprattutto a lungo termine, puntano a far diventare la Juve Stabia un club riconoscibile a livello internazionale. L’inserimento in un network globale promette nuove opportunità di crescita, visibilità e sviluppo, sia a livello sportivo che societario.

Il futuro è adesso, con gli occhi puntati oltreoceano e la speranza di vedere le Vespe spiccare il volo verso categorie sempre più prestigiose, forti di una solidità e di una visione che, grazie a Brera Holdings, si estendono ben oltre i confini nazionali.