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L’Europa a rate. MASSIMO GRAMELLINI*

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Se non pagherai sette rate del tuo mutuo, la banca potrà portarti via la casa: la venderà, tratterrà la parte di denaro che le spetta e il resto, se ci sarà un resto, lo darà a te per comprarti una tenda da metterti sopra la testa. Lo stabilisce una direttiva europea che ha giustamente agitato i Cinquestelle. Magari l’applicazione non sarà così automatica e brutale: se il debitore moroso si rifiuta di sgomberare, la banca dovrà pur sempre ricorrere a un giudice, con conseguente dilatazione dei tempi e incertezza sugli esiti. Ma al di là degli effetti concreti, rimane il quesito di base: come fa un cittadino, non dico a provare senso di appartenenza, ma almeno a non provare disgusto per l’Europa, se ogni provvedimento che si associa a quel nome sembra studiato apposta per tutelare i più forti e vessare i più deboli?

L’euroburocrate che ha confezionato la direttiva spazza-mutui sarà sicuramente convinto di avere agito in nome dell’efficienza economica. Nella sua testolina asettica non si sarà affacciato neanche per un attimo lo scenario di un padre o di una madre di famiglia che perde il lavoro, non riesce a pagare le rate e si ritrova in mezzo a una strada. Questo genere di pensieri può venire in mente solo a un politico, che ancora qualche relazione di interesse con gli elettori è costretto ad averla. Purtroppo l’Europa non la stanno facendo i politici e tantomeno gli elettori. La stanno disfacendo i burocrati. Ed è a loro che va sfilata, prima che finiscano di distruggerla a colpi di direttive.

*lastampa

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Finalmente ci siamo, il reato di omicidio stradale è Legge.

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Giustizia futura e non giustizialismo Legge perfettibile è una necessità sociale.
Siamo spesso capaci di indignarci quando arrivano notizie di incidenti stradali gravissimi. Ma poi, passato il clamore mediatico, tutto torna come prima e le famiglie delle vittime uniscono al dolore per la morte dei propri cari la beffa di una giustizia ingiusta. Finalmente ci siamo, il reato di omicidio stradale è legge, come questo Governo aveva promesso. È una soddisfazione aver visto concretamente mantenere un impegno preso guardando negli occhi le madri, i padri, gli amici di troppi ragazzi uccisi per strada, come a cui oggi va il mio pensiero. È una soddisfazione dare a tutti noi una legge giusta, sacrosanta, che prima di tutto vuole prevenire, impedire che ci si metta alla guida quando non si è in condizioni di farlo, far capire che in gioco c’è la vita. È punire severamente chi non si preoccupa di far male ad altri, in spregio delle regole del codice della strada. Andiamo avanti, anche da questo passa il percorso per un Paese più giusto. Adesso il Senato ha approvato la legge. E un pensiero, va alle famiglie delle vittime degli incidenti stradali che ho incontrato in questi mesi. Adesso avanti tutta. Se ci crediamo davvero, l’Italia può diventare un Paese migliore. Con l’approvazione da parte del Senato del ddl si introducono e disciplinano i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali dando finalmente risposta ad un’esigenza di giustizia estremamente diffusa nell’opinione pubblica. È come se ogni anno scomparisse nel nulla un intero paesino di montagna. E ogni cinque anni si estinguesse completamente una città di 32.000 abitanti. Numeri che sfuggono spesso ai consueti bollettini di fine week-end, ma che fanno rabbrividire, soprattutto se guardati nel loro complesso. La strada resta infatti un killer feroce, capace di mietere silenziosamente in Italia, ogni anno, più vittime degli attentati alle Torri Gemelle di New York, dell’Aids e degli infortuni sul lavoro. Per capirlo basta andare a ritroso: vedere in ogni vostra Regione da gennaio 2016 quanti morti… Tuttavia rimane la necessità di un’adeguata opera di prevenzione e di educazione nonché una capillare campagna di sensibilizzazione con l’incremento dei controlli da parte delle Forze di Polizia locali e nazionali e una consapevole responsabilità della buona messa insicurezza-manutenzione delle nostre strade, spesso trappole di morte. Voglio esprimere ancora una volta il mio sentitissimo grazie ai volontari della Protezione Civile e al 112 ex 118 e, un sincero grazie anche ai poliziotti della stradale e soprattutto a tutti quei vigili e vigilesse delle nostre grandi e piccole Città. E un raro, sentito, GRAZIE, al nostro Legislatore.
Redazione Lombardia / Celso Vassalini – Volontario Vice Presidente Aifos Protezione Civile.
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Trasporto pubblico: presentato il piano di potenziamento d’area

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La Regione presenta il piano di potenziamento nell’area Stabiese-Torrese, Monti Lattari e Penisola Sorrentina

E’ stato presentato lo scorso mercoledì 24 febbraio, in occasione del convegno sul futuro del trasporto pubblico locale che si è tenuto al Palazzetto del Mare di Castellammare di Stabia (Na) e a cui hanno partecipato Umberto De Gregorio, presidente EAV srl, Alfonso Longobardi, Consigliere Regionale e Vicepresidente Commissione Bilancio, Finanza, Demanio e Patrimonio della Regione Campania, Giuseppe Cuomo, sindaco della città di Sorrento eTristano Francesco Dello Joio-Ravallese, coordinatore del Comitato Elettorale Castellammare di Stabia con Vincenzo De Luca Presidente e promotore dell’evento, il piano di riqualificazione, potenziamento e velocizzazione  della mobilità terrestre che la Regione Campania sta mettendo a punto per l’area Stabiese-Torrese, Monti Lattari e Penisola Sorrentina

“Abbiamo ereditato un quadro davvero sconcertante e disastroso, ha sottolineato il presidente Eav Umberto De Gregorio, ma la Regione si sta muovendo per riportare a livelli accettabili il servizio, le cui condizioni sono critiche non solo su base locale e regionale ma meridionale.  E’ chiaro – ha continuato – che bisogna mettere mano ad un serio progetto di manutenzione straordinaria delle infrastrutture ed anche potenziare, con un maggior numero di vetture, l’intero sistema nell’ottica di un ritorno ai livelli di eccellenza del passato quando il trasporto pubblico era il fiore all’occhiello della Regione Campania oltre che modello di riferimento per gli altri paesi europei. I nuovi piani che presto saranno vagliati guardano soprattutto all’accessibilità delle periferie, ha precisato De Gregorio e, nel caso di Castellammare di Stabia, saranno direttamente collegati ai siti di interesse turistico e archeologico come la nuova stazione di “Stabia Scavi” che presto sorgerà vicino all’Ospedale San Leonardo e che sarà anche dotata di un parcheggio interrato a due piani”.

“Questo intervento, ha precisato il consigliere Alfonso Longobardi, è pari a 39 milioni di euro su un totale di circa 129 milioni che riguarda tutta l’area e che si inserisce nel più generale Accordo di Programma Quadro (APQ) delle Infrastrutture per la viabilità in Campania, con interventi strutturati e lungimiranti in linea con le indicazioni che ci vengono dall’Europa, finanziatore del progetto. Il tempo è scaduto e bisogna programmare gli investimenti sul territorio fino all’ultimo euro, ha anche aggiunto il Consigliere Regionale che ha proseguito: la chiave dello sviluppo sta nell’integrazione dei settori del trasporto e del turismo che non vanno disgiunti e il prossimo 31 marzo in Regione presenteremo le linee programmatiche Psr 2014-2020. Tra i nostri obiettivi, ha concluso, c’è quello di recuperare quei 10 milioni di euro persi in passato e relativi al dissesto idro-geologico del Monte Faito ed anche quello di non mandare in fumo i fondi del Più Europa destinati alla città di Castellammare di Stabia”.

Nei progetti della Regione è prevista anche la realizzazione di un nodo di interscambio EAV-FS i cui dettagli sono stati presentati per la prima volta al pubblico proprio in questa occasione. “L’idea – ha spiegato l’ingegnere Mario D’Avino – è quella di realizzare un “tram leggero” per il viadotto “Gragnano”, linea soppressa nel 2010, che sarebbe dunque rispristinato e riqualificato consentendo, in soli 12 minuti, di collegare la “Città della Pasta” con la “Città delle Acque” e viceversa. Una volta giunti a Castellammare e grazie all’ausilio di un ascensore o utilizzando una rampa di scale – ha proseguito il tecnico Eav – sarebbe possibile, attraverso un corridoio pedonale lungo circa 250 metri, raggiungere, con facilità e in sicurezza, la realizzanda stazione di “Stabia Scavi” e quindi, in definitiva, la linea Circumvesuviana Napoli-Sorrento”.

Sulla necessità di “dotare finalmente l’area stabiese-sorrentina – un territorio ricco di storia, archeologia, cultura, ambiente e paesaggio – di un moderno sistema di mobilità su gomma e su rotaia”, ha parlato Giuseppe Cuomo, sindaco della città di Sorrento, che ha anche sottolineato che “i trasporti efficienti sono un volano per l’economia e per lo sviluppo delle imprese, un’esperienza felice per i visitatori e, non ultima, una condizione per elevare il grado di qualità della vita dei cittadini”.

“La riapertura della Funivia del Faito ormai fissata per il prossimo 25 aprile è stata una promessa mantenuta”, ha precisato Tristano Francesco Dello Joio-Ravallese, coordinatore del Comitato per Vincenzo De Luca Presidente e promotore dell’evento, riportando alla memoria come, proprio in occasione delle presidenziali di regione del 25 gennaio 2015, l’attuale Governatore della Regione Campania si impegnò a ripristinare il collegamento tra Castellammare di Stabia e il Monte Faito”.

L’esigenza comune emersa e rimarcata da tutti i relatori è stata che “si compia finalmente un cambiamento culturale e un rinvigorimento del tessuto sociale che deve guardare con fiducia al futuro” perché, ha sottolineato Alfonso Longobardi, “la Regione, così come da intenzione del Presidente Vincenzo De Luca, ha messo in campo importanti risorse umane ed economiche affinché si compia una svolta epocale che riporti la Campania tra le prime regioni d’Europa”.

In chiusura, con un inedito a tu per tu con cittadini e lavoratori, il presidente Eav Umberto De Gregorio ha quindi risposto a domande e sollecitazioni. Ad alcuni dipendenti Eav intervenuti con una lettera aperta in cui è stato manifestato tutto il disagio e le preoccupazioni per il futuro dell’azienda, il dirigente ha ribadito come, nonostante le pesanti difficoltà quotidiane, la Regione stia lavorando con priorità per riportare a livelli accettabili il servizio del trasporto pubblico, anche nell’ottica di diminuire i disagi dei lavoratori cui è stato ripristinato, proprio dal mese di febbraio, il regolare pagamento degli stipendi. “Il futuro del trasporto su gomma – ha poi anticipato De Gregorio in risposta all’ipotesi avanzata da alcuni sulla opportunità o meno di effettuare spostamenti di personale in eccedenza da un segmento all’altro invece in carenza – è sicuramente fuori dall’Eav e in un’altra azienda, così come è previsto dal piano di riordino delle città partecipate”.

Di seguito i dettagli del piano relativo al potenziamento del servizio di trasporto pubblico per l’area Stabiese-Torrese, Monti Lattari e Penisola Sorrentina:

  • Raddoppio del binario della tratta Torre Annunziata – Pioppaino – Castellammare di Stabia
  • Ripresa dei lavori per il ripristino della Funivia che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito: in corso di perfezionamento il protocollo di intesa tra Regione Campania, Metropolitana di Napoli, Comune d Castellammare di Stabia, Comune di Vico Equense e Comunità Montana Monti Lattari. Riapertura degli impianti prevista il 25 aprile 2016
  • Ripristinata la linea Autobus “1 barrato” per il collegamento tra  la zona di  Gragnano-Parco Imperiale con il centro della città di Castellammare di Stabia fino al Lungomare ed alla zona dei Cantieri Navali
  • Firmata la convenzione tra EAV e Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia per consentire la sottoscrizione di abbonamenti specifici presso la sede dell’Azienda sita in Piazza Ferrovia
  • Stazione “Stabia Scavi”: cantiere aperto per la stazione del sito archeologico dell’antica città di Stabiae, presso la collina di Varano, che conta in particolare due plessi importanti quali Villa San Marco e Villa Arianna. La nuova stazione “Stabia Scavi” di Viale Europa sostituirà la vecchia stazione “via Nocera”
  • Con la stazione “Stabia Scavi” verrà realizzato anche un parcheggio interrato a due piani collegato direttamente con gli istituti scolastici esistenti alle sue spalle. Nel complesso la struttura di snodo ferroviario servirà le scuole di via D’Annunzio (Bonito, Sturzo e Vitruvio), gli abitanti del rione San Marco, i cittadini del centro e del rione Moscarella, gli utenti dei due presidi ospedalieri (San Leonardo e Villa Stabia) ed infine i turisti dei siti archeologici di Grotta San Biagio e di Varano
  • Progetto di interscambio con la linea tranviaria “leggera” Castellammare di Stabia – Gragnano con la linea ferroviaria Eav Napoli-Sorrento
  • Consegnati n° 4 autobus revampizzati a Castellammare di Stabia e n° 7 a Sorrento
  • Immessi in servizio n° 4 autobus a Torre Annunziata     
  • Partito il Global Service (servizio di manutenzione autobus) a Sorrento, dove è andato a regime
  • Contrattualizzato il Global Service per l’impianto Divisione Trasporto Automobilistico di Torre Annunziata.

Geppino Rinaldi (ex Juve Stabia): Castellammare piazza importantissima per me. Su Castaldo e Migliorini dico che..

Pungiglione-Stabiese

Abbiamo ascoltato al Pungiglione Stabiese Geppino Rinaldi, ex difensore che con la Juve Stabia di Di Somma e Capuano ha vissuto stagioni importanti.

Ecco le sue parole.

Tu hai vestito complessivamente per due anni e mezzo la maglia gialloblù: Ho tantissimi ricordi positivi della mia esperienza alla Juve Stabia. Le Vespe sono state la mia prima piazza importante in carriera ed è un ambiente dove si respira calcio 24 ore su 24. Il ricordo più bello è senza dubbio la vittoria per 3 a 1 contro il Napoli, squadra di cui sono sempre stato tifoso. E’ stata una giornata indescrivibile per le emozioni, belle e brutte, che mi trovai a provare; positive perché fu una vittoria meravigliosa e negative perché avevo sconfitto la squadra del mio cuore. Dispiace, in parte, essere stato alla Juve Stabia in un periodo in cui c’erano Presidenti non in grado di assicurare la stabilità che ora c’è con Manniello. L’unica cosa che mi spiace pensando alla Juve Stabia è il rancore che i tifosi da anni nutrono per Gigi Castaldo. Gigi ha onorato la maglia stabiese ed è stato fatto apparire come un traditore, quando la realtà è ben diversa. Spero che i tifosi capiscano che Castaldo ha fatto solo bene alla Juve Stabia.

Proprio quella partita contro il Napoli è ancora nei ricordi dei tifosi: Immagino. Noi venivamo da un periodo davvero difficile ed incontravamo la corazzata di quel campionato. Addirittura la tensione mi fece venire il fuoco di Sant’Antonio, con cui scesi in campo. Solo giorni dopo mi resi conto degli arrossamenti che avevo sulla pelle. Quello che più mi colpì fu vedere il Menti ora pieno già un’ora prima della partita ed alla fine i tifosi pazzi di gioia.

Hai avuto come allenatori Salvatore Di Somma ed anni dopo Eziolino Capuano: Di Mister Di Somma mi è rimasta impressa la sua gioia incontenibile proprio durante la partita col Napoli. Ad ogni gol correva in campo per esultare e per abbracciarci. Mister Capuano è forse l’allenatore a cui sono più legato e che mi ha insegnato di più. E’ una persona vera e con cui ho un rapporto bellissimo. Dispiace perché secondo me solo a causa del suo carattere sopra le righe non è mai arrivato ad allenare in categoria importanti, pur avendo tutte le doti tecniche e tattiche per farlo.

I gol che ricordi di più dei tuoi anni stabiesi: Sicuramente il gol di Agnelli a tempo ormai scaduto contro l’Acireale con cui conquistammo una salvezza che sembrava persa definitivamente. In più ricordo il gol di Verolino contro il Frosinone in casa, quello stesso anno. Fu un gol pazzesco per difficoltà e bellezza, con un pallonetto decentrato sul portiere avversario. Quell’anno a gennaio arrivarono lui, Marra ed altri giocatori dalle categorie minori che ci aiutarono tantissimo.

Parlavi del Menti pieno; ora invece lo stadio è semi deserto: Sì, me ne hanno parlato. L’unico motivo a cui posso pensare è la crisi economica che impedisce a molte persone di venire allo stadio. Ricordo sia i miei anni che quelli precedenti, quando seguivo la Juve Stabia che militava in Serie D, che il Menti era sempre pieno. Posso solo credere che sia la crisi economica ad incidere sulle presenze al Menti.

In quel campionato di C1 ci fu la doppia partita col Foggia, con te espulso sia all’andata che al ritorno: Sì, a Foggia, all’andata, fui espulso per una mia reazione su Salgado. A mia difesa devo dire però che a gioco fermo, il giocatore del Foggia mi aveva dato un pugno senza che l’arbitro lo vedesse. Purtroppo ho reagito ed ho pagato con il cartellino rosso. Al ritorno, invece, ricordo che già nei giorni che precedevano il match, dicevo a Mister Capuano di non farmi giocare perché sentivo che avrei rischiato l’espulsione. Capuano però a me non rinunciava mai, mi schierò in campo e, purtroppo, la mia previsione si realizzò e fui espulso. La differenza che noto rispetto ai miei anni è che i giovani oggi non lottano per la maglia e per i tifosi; noi sputavamo sangue per la maglia della Juve Stabia. Dal canto mio, ora gioco a Fondi in Serie D ed anche in questa categoria ed a 36 anni, do tutto in campo.

Tra i vari difensori stabiesi che si sono susseguiti in questi anni ti rivedi in: Migliorini, senza dubbio. Ovviamente l’età e le prospettive di carriera sono diverse ma proprio per la cattiveria agonistica, la grinta che gli ho sempre visto mettere in campo, mi rivedo in lui. Dispiace che in Serie B non stia trovando spazio, ma sono sicuro che pian piano diventerà importante anche in Serie B.

Raffaele Izzo

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Insigne e la moglie ascoltati dai PM: questa la ricostruzione dei fatti

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Lorenzo Insigne è stato ascoltato con la moglie dai PM.

Ecco quanto riporta La Gazzetta dello Sport:

“Lorenzo Insigne e sua moglie Jenny hanno vissuto ieri una mattinata particolare prima di pranzare insieme a Castel Volturno. Di buon’ora, infatti, sono andati in procura a Napoli per essere ascoltati dal pool di pubblici ministeri che sta indagando sulla rapina avvenuta sabato sera in centro (al Vomero) mentre i due erano in auto insieme ad una coppa di amici. Davanti ai magistrati, coordinati da Vincenzo Piscitelli, Insigne ha ricostruito quanto accaduto e quei brevi attimi di grande spavento. I rapinatori, che hanno portato via all’attaccante del Napoli un orologio, due bracciali di diamanti e ottocento euro, secondo il racconto di Insigne e della moglie stavano seguendo la loro auto già da un po’ ma non c’erano particolari motivi di preoccupazione perché spesso i tifosi riconoscono Lorenzo e lo inseguono. L’agguato è scattato all’altezza di un semaforo mentre le macchine erano in fila e i malviventi a bordo di una moto di grossa cilindrata (i magistrati sono in possesso delle prime due lettere della targa e dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona della rapina). Nella concitazione del momento, è stato fatto notare dalla coppia di amici di Insigne che la vittima era appunto il calciatore azzurro, ma a quel punto beffarda è arrivata la richiesta di dedica di un gol a Firenze da parte di uno dei rapinatori. Non è la prima volta che Insigne incappa in una disavventura simile. Come ha raccontato la moglie Jenny nei giorni scorsi al Corriere del Mezzogiorno, i due sono stati vittima già di una rapina in zona via Marina (all’ingresso di Napoli). In quella circostanza, però,una volta riconosciuto Insigne i rapinatori avevano deciso di restituirgli il bottino. Per i magistrati pare sia da escludere una matrice diversa da quella della delinquenza comune”.

Media punti in casa e fuori: il San Paolo è un fortino inespugnabile

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La Gazzetta dello Sport pubblica un’interessante tabella sulla media punti in casa e fuori casa delle squadre di A. Tra le mura amiche è il Napoli ad avere la maggior media punti con 2,54. Dietro gli azzurri ci sono: Juve 2,46 e Roma 2,31. La situazione tra azzurri e bianconeri si capovolge se invece andiamo a guardare il trend fuori casa. La Juve è in testa con 2,07, seguono gli azzurri con 1,79.

Juve Stabia-Akragas, parte la prevendita

S.S. Juve Stabia rende noto che da oggi, mercoledì 2 marzo, sono disponibili in prevendita, fino alle ore 15,00 del 6 marzo, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia-Akragas, che si disputerà domenica 6 marzo alle ore 15,00 allo Stadio “Romeo Menti”, valevole per la 25a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2015/2016.  


In occasione di questa gara, resterà chiusa la Tribuna Varano (distinti) 

Di seguito i prezzi relativi agli altri settori:

  • Curva San Marco € 8 + € 2 diritti di prevendita
  • Tribuna Quisisana (scoperta) € 12 + € 2 diritti di prevendita
  • Tribuna Monte Faito (coperta) € 18 + € 2 diritti di prevenditaTribuna Panoramica VIP € 80

I punti vendita abilitati all’erogazione dei tagliandi d’ingresso sono:

  • Bar Dolci Momenti – Via Cosenza
  • Bar Gialloblù – Viale Europa
  • Light Break – Corso Vittorio Emanuele
  • Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito
  • Internet Cafè – Via Napoli
  • Ti Assicuriamo – Via Tavernola

I botteghini dello stadio “Romeo Menti” saranno aperti al pubblico secondo i seguenti orari:
sabato 5 marzo dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 19,00domenica 6 marzo dalle ore 9,00 alle 12,00

S.S. Juve Stabia rende noto inoltre che sono disponibili in prevendita anche i BIGLIETTI ROSA e i RIDOTTI (per bambini fino a 12 anni) per assistere alla gara Juve Stabia-Akragas.  I Biglietti Rosa sono acquistabili solo ed esclusivamente presso i botteghini dello Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.        


Di seguito i prezzi dei Biglietti Rosa relativi ad ogni settore:

  • Curva San Marco € 5 + € 2 diritti di prevendita
  • Tribuna Quisisana (scoperta) € 7 + € 2 diritti di prevendita
  • Tribuna Monte Faito (coperta) € 10 + € 2 diritti di prevendita

I Ridotti per i bambini fino a 12 anni, previsti dalle nuove norme ministeriali per la sicurezza, avranno un costo simbolico di 3 € per tutti i settori dello Stadio “Romeo Menti” e saranno in vendita esclusivamente presso i botteghini dello Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.  

Comunali Roma, Bertolaso: “Voti taroccati, ai gazebo ho vinto io”. E Salvini invoca la Meloni. VALERIA FORGNONE*

Guido Bertolaso e Giorgia Meloni

Centrodestra, l’ex capo della Protezione civile attacca: “Mandate truppe cammellate”. Ma il leader leghista: “Il candidato sindaco non è lui, io vorrei la leader di FdI”. In campo anche Irene Pivetti, a sorpresa seconda dopo Marchini

Ancora caos nel centrodestra per le Comunali. A pochi giorni dalle primarie della Lega, che si sono svolte nel weekend a Roma, Guido Bertolaso il candidato del centrodestra a sindaco della capitale va all’attacco: “Le consultazioni dei leghisti le ho stravinte io perché chi ha votato per me non era taroccato mentre altri candidati hanno mandato le truppe cammellate”, ha rilanciato ai microfoni di radio Cusano Campus. Primo, secondo i dati riferiti da Matteo Salvini, era arrivato Alfio Marchini (che ha ottenuto 4.534), seconda un pò a sorpresa Irene Pivetti (3.495) che oggi ha “bruciato” tutti e si getta nella competizione diretta.

Ma interviene Salvini: “Bertolaso? Non è il candidato del centrodestra, o almeno non è il mio” sottolinea al Corriere live, e scandisce “se si facesse avanti Meloni il candidato sarebbe lei, per me non ci sarebbe nessun problema”. Pochi giorni fa il leader leghista aveva preso le distanze anche dalla ex compagna di partito Irene Pivetti: “Non è la mia scelta”, l’aveva liquidata. E ancora Salvini: “Dobbiamo fare delle vere primarie del centrodestra, in 20 giorni, da qui a Pasqua, ahivoglia il tempo di organizzarle. Prendiamo il modello del Pd, ma le facciamo meglio così non saranno taroccate. Se poi a Roma si trova un accordo” sul candidato, “bene, e se si candidasse Giorgia Meloni io sarei contentissimo, altrimenti primarie”.

Tutto per aria, dunque, nel centrodestra mentre si continua a discutere su un nome unitario del candidato sindaco da proporre alle prossime elezioni comunali di Roma. E mentre Bertolaso piazza la botta dei “voti taroccati”, la Pivetti non gioca un ruolo da comparsa e lancia ufficialmente la sua candidatura su Fb: “Un primo passo è stato fatto grazie al vostro aiuto. Arrivare seconda con quasi 3500 preferenze in 36 ore senza alcuna preparazione è stato un grande successo ed un grande regalo da parte vostra! Ora inizia il vero lavoro di organizzazione della campagna elettorale” scrive in un post. Sabato la Pivetti aveva partecipato alle primarie della Lega dicendo di essere pronta a scendere in campo per la sfida Campidoglio. Su di lei Salvini aveva più volte cambiato opinione per precisare alla fine: “Non è la nostra candidata”.

Strada in salita, per leghisti e azzurri, dopo il ‘no’ di Rita Dalla Chiesa a correre per la guida del Campidoglio per il centrodestra invitata dalla Meloni e le polemiche sulla scelta di Berlusconi di far candidare Guido Bertolaso.

VIDEO – Consultazioni Roma, Salvini: “Non ha vinto nessuno, servono primarie”

L’attacco di Bertolaso: “Ai gazebo della Lega ho vinto io”. Guido Bertolaso è andato all’attacco: “Le consultazioni di Noi con Salvini le ho stravinte io, perché sappiamo che chi ha votato per me non era taroccato mentre altri candidati hanno mandato le truppe cammellate (come già anticipato a Repubblica). Non solo Irene Pivetti, che è stata presente in vari banchetti, ma ho visto anche le fotografie di Marchini e di Storace, che si aggiravano belli felici e contenti” ha accusato il candidato sindaco del centrodestra ai microfoni di radio Cusano Campus. E conclude “Quando un aereo è in pista per il decollo e dalla torre di controllo riceve l’ok, comincia a dare gas arrivando al fatidico ‘punto di non ritorno’, cioè dove o decolla o va a schiantarsi. Io il punto di non ritorno l’ho già passato, non mi schianto, sto già volando e sarò il sindaco dei romani”.

E a gettare veleni, anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri:  “Cinesi all’opera” aveva twittato, “nel 2013 si misero in coda per Marino e Pd, ora sono in coda ai gazebo Lega per la Pivetti”. L’ultima occupazione lavrativa della ex presidente leghista della Camera è promuovere i rapporti commerciali Cina-Italia.

                                                                        VIDEO – Elezioni a Roma, Salvini: 

Meningite, dal ministero della Salute invito alla prudenza per chi va in Toscana

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La circolare emessa dal dicastero di Beatrice Lorenzin: “Attenzione ai luoghi affollati se si viaggia occasionalmente”. Mentre per chi si reca abitualmente in regione “pensare alla vaccinazione”. Nel 2016 12 casi con 4 decessi.

Attenzione ai luoghi affollati, come le discoteche, per chi viaggia occasionalmente in Toscana. Mentre chi va abitualmente nella regione dovrebbe pensare alla vaccinazione contro il meningococco C. Il consiglio è del ministero della Salute, che oggi ha emanato una circolare per fare il punto sull’emergenza meningite che sta colpendo la Toscana. Nel 2016, sono stati 12 i casi segnalati con 4 vittime mentre nel 2015 sono stati 31, ricorda il ministero, con 6 decessi (in confronto ai 2 del 2014 e ai 3 del 2013).

Numeri che hanno portato le autorità regionali a varare un programma di vaccinazione straordinario, per cui per i medici di base c’è l’obiettivo della copertura del 75% dei propri assistiti tra gli 11 e i 20 anni e del 50% di tutti gli assistiti, da raggiungere possibilmente entro la fine di aprile. Secondo la circolare al momento non sono stati segnalati aumenti dei casi in altre regioni, mentre in Toscana l’area interessata è quella che comprende il territorio di Firenze, Pistoia, Prato, Empoli.

Meningite: “Ma io come mi vaccino?”. Video vademecum per i profani di medicina e sanità

“In considerazione della situazione epidemiologica attuale, non si ritiene opportuno fornire indicazioni particolari a coloro che si recano per viaggi occasionali (lavoro o turismo) nelle aree maggiormente interessate dall’aumento dei casi (Azienda USL Toscana Centro) – si legge nella circolare del ministero -. Tuttavia, si ricorda che la frequentazione di locali molto affollati per alcune ore (per esempio discoteche), l’uso di alcol e la abitudine al fumo, durante i periodi con un aumento dei casi di malattia invasiva da meningococco, potrebbe aumentare il rischio di contagio attraverso il contatto ravvicinato con potenziali portatori.

Per soggetti che si recano per lunghi e continuativi periodi in Toscana (esempio, lavoratori e studenti fuori sede che mantengono la residenza nella Regione di origine) – aggiunge il documento – è appropriato che la Regione di residenza metta a disposizione la vaccinazione per questi soggetti con le stesse modalità previste in Toscana”.

L’incubo meningite non riguarda soltanto l’Italia. In Gran Bretagna una petizione per estendere la vaccinazione contro il meningococco B, partita dalla mamma di una bimba di tre anni colpita dalla malattia, è stata però rifiutata dal governo, con la giustificazione della mancanza di fondi.

larepubblica

L’Omicidio stradale diventa reato, il Senato dice sì alla fiducia

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Approvato il DDL. “Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale è legge. #Finalmente”. scrive su Twitter Matteo Renzi

Diventa reato l’Omicidio stradale: l’Aula del Senato ha approvato la fiducia sul famoso DDL con 149 voti favorevoli, 3 contrari e 15 astenuti. “Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale è legge. #Finalmente”. scrive su Twitter Matteo Renzi.

IL SONDAGGIO, pene giuste o troppo severe?

Il “finalmente” si riferisce all’iter complicato, complicatissimo di un DDL voluto all’inizio da tutti e poi ostacolato senza esclusione di colpi da più parti. Il percorso è iniziato quattro anni fa, nel frattempo sono cambiati ministri che si sono succeduti negli ultimi 4 governi e commissioni parlamentari. E la “battaglia” è andata avanti fino all’ultimo visto che perfino in mattinata il senato aveva respinto la proposta di sospensiva sul DDL chiesta dal senatore Carlo Giovanardi (Gal) che aveva definito il testo “squilibrato” e aveva chiesto il ritorno in commissione. Respinta la sospensiva, è iniziata la discussione generale.

LA SCHEDA

Ma il calvario dell’approvazione di questa norma non era finito: il senatore Lucio Malan (Fi) ha chiesto nuovamente la verifica del numero legale. Il presidente Pietro Grasso ha verificato il conteggio e subito dopo è iniziata la discussione generale sul provvedimento. Nel frattempo il governo decide di chiedere il voto di fiducia – scatenando altre polemiche – e quindi si arriva all’approvazione.

Al senatore Carlo Giovanardi, che all’annuncio della fiducia aveva urlato “vergognatevi”, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi aveva replicato: “Non ci vergogniamo di mettere nelle mani di un provvedimento che tutela le vittime di incidenti stradali il lavoro del governo”. Ed è solo l’ultimo atto di un percorso ad ostacoli. E già perché dopo il primo via libera della Camera, l’Ok del Senato dello scorso dicembre ora il DDL sul nuovo reato di omicidio stradale è tornato di nuovo dalla Camera, in quella che è stata la quarta lettura.

Un percorso lunghissimo, quasi record perché ricordiamo che l’approvazione della legge sull’omicidio stradale è arrivata dopo 4 anni dalla prima raccolta delle firme da parte delle Associazioni Lorenzo Guarnieri, ASAPS e Gabriele Borgogni. Il primo firmatario fu l’allora sindaco della città gigliata Matteo Renzi che fra l’altro – primo caso nella storia della Repubblica Italiana  – parlò di sicurezza stradale nel suo discorso di insediamento.

Le tre associazioni che l’hanno spinto, ideato e sostenuto (a proposito, per dovere di cronaca il nome di “omicidio stradale” lo si deve all’Asaps) parlano oggi di “pressioni ondivaghe” per arrivare infine ad un risultato positivo grazie anche a una forte volontà del governo.

“Ma oggi – commentano in una nota congiunta Associazioni Lorenzo Guarnieri, ASAPS e Gabriele Borgogni- mettiamo al bando i trionfi e ci limitiamo ad esprimere un più sobrio sentimento di viva soddisfazione per questa legge che rivoluziona totalmente il peso delle responsabilità a carico di quanti uccidono sulla strada dopo aver commesso alcune violazioni gravi, prime fra tutte gli abusi di alcol e droga. Finalmente si passa dalla certezza dell’impunità alla quasi certezza della sanzione penale, accompagnata da una revoca della patente che se non sarà ergastolo, sarà costituita comunque da un numero di anni (da 10 a 30) assolutamente dissuasivo”.

Lo spirito di questa norma, va ricordato, è quello di evitare i casi di recidiva della pirateria stradale ma per capire davvero la sua efficacia bisognerà aspettare un po’. Di certo alcune novità introdotte alla fine (un esempio per tutti l’equiparazione del passaggio con il rosso alla guida contromano) fanno discutere. Ma vedremo. Di certo passa il concetto,  come spiegano le tre associazioni, che “l’omicidio stradale farà capire anche ai più distratti e distanti che chi causa incidenti in situazioni con elevato profilo di rischio pagherà il conto dovuto alla giustizia e che il reato di omicidio o lesioni da incidente stradale ha assunto una nuova dignità nel panorama della giustizia”.

*larepubblica

L’Omicidio stradale: ecco tutte le novità

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Ecco tutte le novità dell’omicidio stradale punto per punto

OMICIDIO STRADALE – L’omicidio stradale colposo diventa reato a sè, graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi infatti uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).

LESIONI STRADALI – In via speculare, stretta anche per le lesioni stradali. Ipotesi base invariata ma pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.

CONDUCENTI MEZZI PESANTI – L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.

FUGA CONDUCENTE – Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. E’ inoltre stabilito il divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti su specifiche circostanze aggravanti. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima.

REVOCA PATENTE – In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.

RADDOPPIO PRESCRIZIONE – Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto è facoltativo. Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.

PERIZIE COATTIVE – Il giudice può ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo può pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo può essere disposto anche dal pm.

Milano, “ha abusato della figlia per 12 anni”: arrestato 56enne. “Ogni volta la pagava 3 euro”

Secondo la polizia le violenze si sarebbero verificate da quando la vittima aveva 8 anni. L’arrestato è un tassista. Contestata anche l’induzione alla prostituzione

“Tre euro per ogni prestazione sessuale”: a pagare era un padre che la polizia accusa di aver abusato della figlia per 12 anni, dagli 8 anni fino ai 20. Con l’accusa di violenza sessuale aggravata un tassista di Milano di 56 anni è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Porta Genova.

L’uomo è accusato di aver ‘pagato’ la figlia con qualche spicciolo oppure con la promessa di regali, come ad esempio – dicono ancora i poliziotti – un modem per il computer. Per questo all’arrestato viene contestata anche l’accusa di induzione alla prostituzione.

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ISCHIA, OGGI TEST CONTRO IL CHIAIANO

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L’Ischia Isolaverde continua la preparazione al centro sportivo “Kennedy”, in vista della difficile trasferta di sabato sera contro la Casertana.

I falchetti di mister Romaniello,al “Pinto” hanno numeri davvero importanti,soprattutto nelle partite giocate in notturna. Nella giornata di oggi la squadra di mister Di Costanzo disputerà un amichevole contro il Chiaiano, squadra che milita nel campionato di Seconda Categoria,stesso girone del Casamicciola Mondo Sport altra squadra isolana. Un test che potrà dare qualche indicazione utile,e studiare qualche alternativa al modulo del 4-4-2,dove fin ora non ha visto brillare sul piano di gioco la squadra gialloblu. Come già accennato ieri,buone notizie arrivano dall’infermeria. Armeno,Filosa e Palma si sono regolamenti allenati con i propri compagni. Preoccupano invece le condizioni dell’attaccante senegalese Kanoute,che sta lottando in questi giorni contro la febbre.

Stesso discorso anche per il difensore Moracci sceso in campo contro il Lecce, non in condizioni ottimali. Ancora out Sirigu e Spezzani. Il difensore ex Catanzaro continua il ciclo di terapie per il problema alla coscia sinistra,per quanto riguarda il centrocampista le probabilità di vederlo in campo sabato contro i falchetti sono davvero poche.

Koulibaly, parla l’ agente

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“ L’ immagine dei tifosi con la sua maschera gli rimarrà impressa nel cuore”- Per quanto riguarda il mercato ne riparleremo a tempo debito.

Bruno Satin, agente di Koulibaly, è intervenuto durante la trasmissione radiofonica “Si Gonfia la Rete” in onda sulle frequenze di Radio CRC.

Ecco quanto dichiarato: 

“Kalidou sta bene solo che in quest’ ultimo periodo la situazione non è delle più rosee. Ho visto tutte le partite e sicuramente quella contro la Juventus è stata una sconfitta immeritata; anche contro il Villareal gli azzurri potevano reclamare un calcio di rigore nella partita d’ andata. Non dimentichiamo che il Napoli è stato eliminato in semifinale l’ anno scorso per un gol in fuorigioco, gli arbitri non regalano nulla. Con la Fiorentina il pareggio è stato giusto, Kalidou ha disputato una buona partita mostrando il giusto atteggiamento difensivo. Certo c’ è stata qualche sbavatura in fase di impostazione; deve migliorare su questo aspetto ma la colpa non è totalmente sua, anche Albiol deve assumersi più responsabilità. Non è il momento di parlare di mercato, la squadra può ancora ambire allo scudetto; posso dire che lo seguono diversi “top club” ma tutto dipende da lui, ha un contratto che lo lega alla società fino al 2019. A Napoli si trova benissimo anche se a mio avviso mancano le strutture adeguate per competere con le grandi squadre europee. Con Reina e Albiol l’ intesa è perfetta ma si trova bene anche in coppia con Chiriches. L’ immagine dei tifosi con la sua maschera è un ricordo indelebile, ama questa città”.

PASQUALE AMMORA

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Cancellotti: Akragas squadra in salute, noi faremo di tutto per batterli

Nella consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato per commentare la partita di Cosenza e presentare quella di domenica al Menti contro l’Akragas, il difensore della Juve Stabia Tommaso Cancellotti.

Ecco le sue parole:

“Sicuramente domenica non c’erano le condizioni per giocare a calcio. Nel primo tempo il vento ci ha danneggiato, nel secondo tempo è calato e quindi abbiamo avuto questa sfortuna. Loro sono stati bravi a sfruttare il vento a loro favore. Nell’occasione del primo gol ho sbagliato lo stop a causa del vento e loro hanno segnato con Arrighini, non cerco alibi e so che potevo fare sicuramente meglio, mi dispiace per l’errore. Ora affronteremo l’Akragas, una squadra in salute e che ha bisogno di punti come noi, sarà una bella partita e faremo di tutto per conquistare tre punti che sono fondamentali per noi. La partita d’andata la ricordo con amarezza perché mi sono infortunato, per fortuna riuscimmo a vincerla con la doppietta di Polak. I tifosi? L’anno scorso ho vissuto la stagione più bella della mia carriera, ho assaporato il calore degli stabiesi e mi dispiace che quest’anno siano carenti allo stadio. Ciò è dovuto probabilmente al nostro rendimento altalenante ma abbiamo troppo bisogno di loro, devono spingerci a conquistare la salvezza.”

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Nicastro: Il mio è un campionato importante e spero di centrare la salvezza. Domenica servono i 3 punti

Nella consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato per commentare la partita di Cosenza e presentare quella di domenica al Menti contro l’Akragas, l’attaccante delle vespe Francesco Nicastro.

Ecco le sue parole:

“La partita di domenica è stata falsata dal vento, non abbiamo avuto la possibilità di mettere in campo i miglioramenti che abbiamo avuto dopo la gara con il Martina, ci spiace per il risultato e per non aver potuto giocare bene, ma ci rifaremo domenica in casa. Sappiamo di dover affrontare una squadra in ottima forma che è reduce da 6 vittorie consecutive, ma noi abbiamo tanta voglia di vincere e conquistare 3 punti fondamentali per poter guardare con ottimismo al rush finale del campionato. Il mio campionato? Finora è stato molto positivo, sono soddisfatto di quanto fatto finora e spero di poter aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo che è la salvezza. Da esterno ho più possibilità di saltare l’uomo e tirare ma anche da seconda punta ho fatto bene, mi trovo bene e sono a disposizione qualsiasi sia il ruolo. Tifosi? Speriamo che con l’Akragas siano tanti, a Cosenza ci sono stati vicini e abbiamo bisogno di loro per poterci salvare. Pancaro? È un grande allenatore e mi ha aiutato tanto l’anno scorso, mi dispiace per il secondo esonero e spero possa trovare squadra presto, se lo merita.”

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Le Comiche di Ridolini. (Mauro Lo Piano)

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Ogni qual volta si avvicinano le elezioni, i discorsi pre elettivi dei Candidati hanno un’ unico denominatore, quello di dare ascolto alle esigenze della gente. Ci si ricorda dei loro problemi solo in questi periodi, poi gli eletti, una volta che avranno occupato i posti di comando, si dimenticheranno delle promesse fatte.

Questo e’ un copione visto e rivisto, sembra di assistere ai vecchi film di Larry Semon, attore produttore, e regista cinematografico statunitense del film muto, conosciuto in Italia come Ridolini.
Le Comiche :
In vista delle Nomination, gli aspiranti Presidenti, hanno parlato di:
Lavoro,
Tasse
Energia pulita
Stipendi
Inquinamento Ambientale
Investimenti
Barriere sociali
Rilancio delle grandi, medie e piccole Imprese.
I programmi di tutti i Candidati sono ambiziosi, ma di difficile attuazione, in America vi sono migliaia di Lobby che non vorranno perdere i loro privilegi. Negli Stati Uniti vivono palcuni “Paperoni” che posseggono il 90% di tutte le ricchezze nazionali.
In America, 2 sono i candidati che potrebbero aspirare alla  Presidenza degli Stati Uniti; Sono in corsa La Clinton e Trump, gli altri 3 potrebbero fare da aghi sulla bilancia elettorale.
Vediamo le loro performance :
La Clinton              (Democratici)           ha conquistato              7 Stati
Sanders                 (Democratici)           e’ stato eletto in             4
Trump                    (Repubblicani)           ”       ”           ”                6
Cruz                        (Repubblicani)           ”        ”           ”               2
Rubio                     (Repubblicani)           ”        ”           ”                1
Gli Americani dovranno scegliere “l’attore” giusto, per non ritrovarsi in un prossimo futuro, ad assistere alle comiche di Ridolini.
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Essere Diversi (Mauro Lo Piano)

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Berlino apre le porte ad un centinaio di omosessuali, trans, e lesbiche, lo scopo e’ quello di difenderli dalle discriminazioni.

Tanti  gli episodi di violenza, non solo verbali che si sono verificati nei confronti di queste persone nei centri d’accoglienza sparsi in tutta Europa. Una struttura simile, era stata aperta a Norimberga, questa e’ la seconda in Germania., e’ composta da 29 piccoli appartamenti, in cui potranno trovare rifugio, e speriamo serenita’ 120 persone.

Quasi tutti provengono da Paesi dove essere omosessuali comporta gravi conseguenze per la loro incolumita’ fisica, in alcuni territori come la Siria, Pakistan, Libia, essere omo o lesbo comporta la pena di morte.Secondo l’associazione di gay e lesbiche di Berlino-Brandeburgo, tra Agosto e Dicembre 2015, 106 profughi hanno denunciato aggressioni verbali o fisiche, nella maggior parte dei casi subite nei centri di accoglienza.

Gli omosessuali, vengono isolati ed emarginati anche culturalmente, viene loro negato anche il semplice dialogo con gli altri rifugiati. Per motivi di sicurezza, sempre che in questi campi ve ne sia, vengono tenuti in tende separate.

Stephan Jaekel, responsabile del centro Schwlenberatung, ha parlato di violenza prima pscologica poi fisica, non si contano piu’ le aggressioni con rottura degli arti, nasi rotti, in alcuni casi si e’ rasentato l’omicidio..

Oggi, in molti  Paesi Europei, Italia compresa, si e’ gia’ vinta questa battaglia, gli omo, i trans, le lesbiche hanno gli stessi diritti e doveri delle coppie etero. Per quanto riguarda le adozioni nel nostro Paese, ci vorrebbe un referendum, visto i molteplici aspetti, non solo giuridici che questa scelta comporterebbe. Sulla Legge Cirinna’, la stampa ne ha parlato per mesi, per ora non e’ stata approvata la stepchild adoption, si aspetteranno tempi migliori.

Nel frattempo proprio oggi :

Il Tribunale per i minorenni di Roma ha riconosciuto l’adozione “incrociata” a una coppia di donne. E’ il primo caso in Italia, secondo quanto rendono noto Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford. Le bambine, di 4 e 8 anni, sono nate una da una donna, e l’altra dalla sua compagna, grazie all’ inseminazione praticata in Danimarca. Il tribunale ha riconosciuto il diritto delle due donne ad adottare la figlia dell’altra, facendo riferimento alle cosiddette “adozioni in casi particolari”. Le bambine avranno lo stesso doppio cognome, ma per la legge non saranno sorelle.

Cio’ sta ad indicare che i problemi legati alla stepchild adoption sono appena iniziati.

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Chindemi di Viterbo dirige Juve Stabia-Akragas

Per l’ottava giornata di ritorno del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica pomeriggio alle ore 15 allo stadio “Menti” di Castellammare è stato designato Alessandro CHINDEMI della sezione di Viterbo a dirigere la gara tra Juve Stabia e Akragas.

Chindemi, nato a Viterbo il 27 maggio 1984, è al suo primo campionato in Lega Pro, l’unico precedente che vanta con la Juve Stabia si riferisce alla formazione allievi professionisti:

– 21 aprile 2013 – 12° giornata di ritorno: TERNANA – JUVE STABIA 1 – 0.

L’assistente numero uno sarà: Arcangelo Vingo della sezione di Pisa;

l’assistente numero due: Domenico PALERMO della sezione di Bari.

Giovanni MATRONE

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Castellammare: Quando i candidati si scelgono sui social…

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La data delle elezioni si fa sempre più vicina. Finalmente entro l’estate la città delle acque avrà un’ Amministrazione. Tutte le macchine di partito stanno scaldando i motori per questo appuntamento importante. Castellammare, comune capofila della penisola sorrentina è sempre stato per la politica un fortino importante. Sono tanti i problemi che attanagliano la città delle acque(anzi che fu delle acque ndr). Per questo occorre una politica seria e competente capace di dare risposte concrete alle esigenze del territorio. La recluta è iniziata, i primi sono proprio i grillini che hanno difficoltà a riempire la lista. Dopo esser stati per mesi fermi per scegliere i requisiti per la candidabilità a sindaco sono passati ai consiglieri. Ricordiamo che, da statuto, loro non fanno accordi per coalizioni. Quindi, in caso di vittoria pentastellata buona parte della lista entrerà in consiglio comunale, il che presuppone che tutti i 24 candidati devono possedere requisiti validi per poter sedere tra gli scanni di Palazzo Farnese. Quello che sappiamo è che solo 18 hanno dato la propria adesione. In tutto ciò c’è il rischio che la lista non venga certificata dalla Grillo & Casaleggio spa perché in città ci sono due blocchi. L’uno capitanato da Battista e l’altro da Amato.

Ciò che ci preoccupa è il modo e ci sembra opportuno riportare un post scritto da un simpatizzante cinque stelle.

AAA – Candidati Ambosessi al Consiglio Comunale Cercasi: – Satabia 2016 (raggruppamento che aspira al Simbolo del M5S) cerca urgentemente Candidati per il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia, offresi compenso interessante e tanta “democrazia partecipata”. Per informazioni rivolgersi a Vincenzo Amato o Luigi Cirillo (Consigliere Regionale)… Accorrete Accorrete, non importa se siete iscritti o no, l’importante è PARTECIPARE!!!!!”

In questo modo si garantisce competenza in materia in caso di vittoria del gruppo di grillo? L’onestà è un requisito fondamentale ma non può essere l’unico criterio per scegliere una persona.  L’Italia è piena di amministratori onesti ma incompetenti. Chi salverà la nostra città?

Emilio D’Averio

*Credit foto: Facebook