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Cambio ora 2016: l’ ora legale torna stanotte in Italia

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Ora legale, cenni storici, suggerimenti e curiosità, quali i rischi per l’uomo?

Con l’ora legale sarà una Pasqua all’insegna della sveglia anticipata: torna infatti l’ora legale, proprio nella notte tra oggi, sabato 26, e domani domenica 27 marzo quando scatterà lo spostamento delle lancette degli orologi, che dovranno essere regolati un’ora avanti, e conseguentemente si dormirà un’ora di meno. Si tornerà all’ora solare* domenica 30 ottobre. Un’ora di sonno in meno, dunque, proprio nella giornata di Pasqua, ma un’ora di luce in piu’: domenica, ad esempio, il sole tramonterà “astronomicamente” attorno alle 18.30, ma grazie all’ora legale gli orologi segneranno le 19.30.

Esperto, rischio ansia e nervosismo

  • Aria aperta e movimento, sei consigli ‘anti-trauma’ 

Lo spostamento delle lancette nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo riporterà in Italia l’ora legale e di conseguenza disagi e ricadute per la salute di milioni di italiani. Lo ha detto lo psichiatra Michele Cucchi, direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano. “Nervosismo, stanchezza, spossatezza, fatica nella concentrazione, flessione del tono dell’umore, questi disagi sono riconducibili anche alle variazioni della quantita’ di luce che assorbiamo nell’arco di una giornata”, ha spiegato Cucchi.

“L’effetto del cambio di orario – ha continuato – può variare molto in ogni singolo individuo, soprattutto in funzione del loro essere costituzionalmente più ‘gufi’ o ‘allodole’, quindi piu’ animali notturni, che prediligono lavorare e essere attivi alla sera, o al contrario, sono piu’ tipi da ‘il mattino ha l’oro in bocca’ e quindi con una propensione a rendere maggiormente proprio nelle prime ore della giornata. A risentire di piu’ del ritorno all’ora legale sono le persone cosiddette serotine, i ‘gufi'”. Per superare questa fase lo psichiatra ha suggerito una serie di consigli: fare attivita’ fisica per attenuare gli effetti ormonali, prediligere alimenti leggeri, anticipare i tempi di adattamento per arrivare preparati, capire se si è “gugi” o “allodole”, non mangiare prima di andare a letto, fare movimento la mattina e per i piu’ sensibili fare una terapia di risincronizzazione dei ritmi circadiani mediante esposizione luce brillante indotta da specifiche lampade.

Quasi tutti i paesi industrializzati si sono dati una regola: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare.

Disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia. In ogni caso, lo spostamento di un’ora comporterà solo qualche giorno di adattamento al nuovo “fuso orario”, con il classico effetto “jet leg” che per i primi tempi potrebbe creare qualche problema con il rapporto sonno-veglia. Mentre domenica come ogni anno ci si dovrà industriare a modificare l’orario di tutti gli orologi di casa e in auto, anche se ormai nell’era digitale tutti i dispositivi (telefonini, tablet e quant’altro) si aggiornano automaticamente, avendo già memorizzato il calendario con il cambiamento d’orario.

NOTE

Ora di luce in più che comporterà tra l’altro notevoli risparmi energetici.

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo torna l’ora legale in Italia, che durerà per i prossimi sette mesi. Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 580 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie.

Considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,32 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2016 e’ pari a 94,5 milioni di euro. Secondo i dati elaborati da Terna, dal 2004 al 2015 il minor consumo di elettricita’ per il Paese dovuto all’ora legale e’ stato complessivamente di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora – quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di regioni come Marche o Trentino Alto Adige – e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro.

Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato da Terna e’ aprile, con 149 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale), poiche’ aprile ha giornate piu’ “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attivita’ lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, invece, poiche’ le giornate sono gia’ piu’ “lunghe” rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attivita’ lavorative sono per lo piu’ terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricita’. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi piu’ caldi e’ dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria, ed e’ quindi indipendente dall’ora legale, poiche’ legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale. L’ora solare verra’ ripristinata nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2016.

/ Cambio ora 2016: l’ora legale torna stanotte in Italia

  • Il termine ora solare si riferisce al tempo senza l’ora legale. Per essere precisi, al cambio d’orario dovremmo semplicemente dire che l’ora legale “cambia”: ad esempio, in Italia da UTC+1 (ora legale invernale 2016 = ora solare) a UTC+2 (ora legale estiva 2016).

Ora legale: aria aperta e movimento, 6 consigli anti-trauma

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Ora legale: aria aperta e movimento, 6 consigli anti-trauma

Aria aperta, l’antidoto al prezzo da pagare per guadagnare 60 minuti di luce in più al giorno che porta con se:  irritabilità, scarsa concentrazione, eccessivo appetito con tendenza a mangiare carboidrati, insonnia e letargia. Sono molti gli italiani che vivranno una Pasqua ‘tormentatà per i disturbi causati dallo spostamento in avanti delle lancette che avverrà sabato notte. Le variazioni climatiche di temperatura, umidità e pressione “possono influenzare alcune sostanze chimiche neurotrasmettitori alla base dell’umore”, spiega Paola Vinciguerra, presidente Eurodap, Associazione europea disturbi da Attacchi di Panico e direttore Clinica dello stress, “prima fra tutti la serotonina, che regola anche il ciclo sonno-veglia. Poi c’è la melatonina, anch’essa coinvolta nella regolazione del sonno: l’alterazione nella sua produzione puo’ provocare difficoltà nella capacità di adeguare i ritmi fisiologici causando stress fisico che se prolungato diviene patologico e incide in modo importante sul nostro umore”.

Ecco allora i sei consigli dell’Eurodap per evitare il ‘trauma’ del cambio dell’ora.

– Cercare di muoversi all’aria aperta ma non dopo le 17. L’innalzamento della serotonina che l’attività fisica stimola ci farà sentire piu’ energetici, mentre in serata potrebbe darci difficoltà nell’avere sonni tranquilli facendoci alzare al mattino stanchi e nervosi.

– Non scambiare la camera da letto con salotto e sala da pranzo. Se la camera da letto è associata unicamente al luogo dove si dorme questo favorirà la qualità del sonno.

– Non usare tablet e telefonini a letto o poco prima di andare a dormire. Curiosità, luci e suoni sono troppo stimolanti: a fine serata meglio fare cose rilassanti.

– Respirare col diaframma sempre, in modo particolare nei momenti in cui si è tesi e prima di addormentarsi.

– Sgomberare il cervello da pensieri negativi. Pensando alle possibilità negative cio’ che si ottiene è solo aumentare la sensazione di minaccia.

– Stare il piu’ possibile alla luce solare: è un modo semplice e naturale per migliorare l’umore.

/ Ora legale : aria aperta e movimento, 6 consigli anti-trauma

Mertens: “Maradona? Lo ringrazio per le belle parole”

Ritorna a parlare Dries Mertens, attaccante del Napoli, ai microfoni del Corriere Dello Sport, dichiarando: “Sento l’affetto della gente. Sono in una squadra che crede in ciò che fa e dunque proverà a vincerle tutte per alimentare quel sogno che è realizzabile. Io so bene che non è semplice modificare una squadra capace di conquistare risultati così significativi, ma io nel Napoli mi sento importante grazie a Sarri, al suo staff, ai miei stessi compagni. Le parole di Maradona mi hanno riempito d’orgoglio, ovviamente. Non me le sarei mai aspettate. E’ stato un bel dono ed hanno provveduto, ed ancora lo fanno, ad accrescere l’autostima. Il resto lo fa il Napoli, nel quale so di avere un ruolo. Questo Napoli vince tanto e nel calcio va così e trovata una formazione si continua con quella. Le modifiche ci sono state, in Europa League, poi purtroppo siamo stati eliminati. Ma io posso giocare ancora, ne sono consapevole.”

Castel Volturno, seduta mattutina per gli azzurri

Le ultime da Castel Volturno

Allenamento mattutino per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri si allenano nella settimana della sosta pasquale dedicata agli impegni delle Nazionali. Il campionato riprenderà domenica 3 aprile con la partita al Friuli di Udine per la 31esima giornata di Serie A, “lunch match” delle 12,30. La squadra ha svolto lavoro attivazione in avvio e successivamente seduta tecnico tattica. Chiusura con serie di partitine a campo ridotto. Il Napoli riprenderà gli allenamenti martedì.

De Laurentiis: “Buona Pasqua al Napoli, ai tifosi ed allo staff tecnico”

Il messaggio del patron

Ecco il messaggio di De Laurentiis per squadra, tifosi e staff tecnico:

Auguri di buona Pasqua a tutti i tifosi del Napoli in Italia e nel mondo, ai ragazzi della squadra e allo staff tecnico, con le loro famiglie. Una buona Pasqua a Maurizio Sarri, Francesco Calzona, Massimiliano Bongiorni, Simone Bonomi, Massimo Nenci, Alessandro Nista, Corrado Saccone, Francesco Sinatti, Luciano Tarallo, Raul Albiol, Allan Marques Loreiro, Josè Maria Callejon, Nathaniel Chalobah,Vlad Chiriches, David Lopez Silva, Omar El Kaddouri, Manolo Gabbiadini, Gabriel Vasconcelos Ferreira, Faouzi Ghoulam, Alberto Grassi, Marek Hamsik, Gonzalo Higuain, Elsed Hysaj, Lorenzo Insigne, Filho Frello Jorginho, Kalidou Koulibaly, Sebastiano Luperto, Christian Maggio, Dries Mertens, Rafael Cabral, Vasco Regini, Pepe Reina, Ivan Strinic, Mirko Valdifiori. Buona Pasqua anche a tutti i dirigenti, agli impiegati e ai collaboratori della Sscn. Per chi non fosse di fede cristiana, un buon fine settimana di riposo insieme ai propri famigliari, ai propri partner e ai propri amici. Torniamo carichi per il rush finale. Aurelio De Laurentiis.

 

Trapattoni: “Insigne è uno scugnizzaccio”

Le sue parole

Giovanni Trapattoni, ex allenatore della Juventus e della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino: “Insigne è uno scugnizzaccio che mi fa ammattire: è un ragazzetto piena di fantasia, faccia tosta, personalità. Ho visto che non ha avuto esitazione a prendere la palla al momento di calciare una punizione. Devo dire che ha confermato con la maglia della Nazionale tutto quello che di buono sta facendo con il Napoli. Se ci sono state delle incomprensioni con Conte è giusto che i due si siano parlati e chiariti. Nazionale? Vedrei bene Gasperini. Col Genoa sta dimostrando tutto il suo valore: è serio, preparato. È l’identikit giusto, probabilmente l’uomo che meglio potrebbe ricoprire questo ruolo”.

Higuain e Insigne puntano ad un super record

Ecco di cosa si tratta

I gemelli del gol brillano anche a distanza. Lorenzo Insigne ha incantato la notte di Udine trascinando l’Italia contro la Spagna: una prodezza partendo dalla panchina e tanti complimenti per la prestazione scintillante. Un tandem così è merce rara non solo in serie A, ma anche in Europa: insieme hanno realizzato 43 delle 88 reti complessive del Napoli in tutte le competizioni. Un contributo che sfiora il 50% per i due campioni azzurri. Sarri avrà bisogno di loro nel rush finale del campionato. L’obiettivo è ambizioso: restare agganciati alla Juve. Con una conseguenza quasi naturale: ritoccare il record complessivo di ‘esultanze’ che appartiene al biennio Benitez. Il Napoli dello spagnolo ha centrato per due stagioni quota 104, sintomo chiaro di una potenza offensiva, non accompagnata, però, da quell’equilibrio tattico che è nel dna del progetto Sarri. Il tecnico azzurro potrebbe dunque tagliare il traguardo considerato in estate solo un’utopia: blindare la difesa senza però rinunciare alla pericolosità di un reparto che ha tante soluzioni. La nuova gestione ci sta riuscendo e per questo ha messo nel mirino un numero a tre cifre per la terza annata consecutiva. Il sorpasso sarebbe un vero e proprio fiore all’occhiello. Al Napoli mancano 17 guizzi e per questo motivo tutti dovranno rispondere presente all’appello.

La Repubblica

Il Bayern si è fatto avanti direttamente con Higuain

Tutto sul Pipita

La Gazzetta dello Sport parla di alcuni club interessati a Gonzalo Higuain: “Un club si è fatto avanti, indirettamente, con il calciatore e si tratta del Bayern Monaco. Carlo Ancelotti lo avrebbe allenato con piacere già al Real Madrid ma si è dovuto piegare alla volontà di Florentino Perez che preferiva Benzema all’argentino. Di sicuro c’è che il prossimo anno Higuain vuole giocare la Champions e farlo con una squadra che ambisca ad essere protagonista in campo internazionale. Ecco perché le sirene inglesi (Manchester United in primis) al momento non vengono ascoltate”.

Affare Caceres, ci sarà un nuovo appuntamento

I dettagli sul colpo

Il colpo Martin Caceres a parametro zero, per il Napoli, diventa una pista sempre più concreta secondo calciomercato.com. Continuano ad andare avanti i contatti tra il club azzurro e l’agente del difensore uruguaiano della Juventus Daniel Fonseca: “L’unico problema è un possibile inserimento di altre società, un affare come Caceres a zero intriga tanti club. Ma il Napoli spinge, è sempre più convinto anche perché la Juventus non sta resistendo né rilanciando per un eventuale rinnovo”.

Hamsik-Napoli è per sempre!

Ultimo contratto per lui

Il Napoli pensa a blindare i propri big, ed il primo di questi è il capitano slovacco Marek Hamsik, che potrebbe diventare la bandiera del club azzurro con l’ultimo contratto della sua carriera. Secondo Il Mattino, la prima intenzione del Napoli e del suo presidente Aurelio De Laurentiis sarebbe quella di proporgli un prolungamento contrattuale di almeno altri due anni: “Rimaniamo incollati alla Juventus. Speriamo in un loro passo falso per cogliere l’occasione giusta in queste ultime otto giornate. Abbiamo una squadra forte. Siamo determinati a combattere fino alla fine per portare lo scudetto in azzurro. Cercherò di trasmettere la mia voglia e il mio carisma alla squadra. A Napoli gioco in un sistema di gioco diverso da quello che interpreto in nazionale. Vorrei che facessimo bene in nazionale così come sta accadendo a Napoli. Con Sarri svolgo le due fasi di gioco bene e le prestazioni sono state buone”

Ghoulam, presto un incontro per il rinnovo

Una clausola rescissoria anche per lui

Il Napoli, nella persona del suo presidente Aurelio De Laurentiis e del suo direttore sportivo Cristiano Giuntoli, avrà molto a che fare con i calciatori della propria rosa. Si parla tanto di Gonzalo Higuain e di Kalidou Koulibaly, ma c’è un altro azzurro che ha messo in mostra davvero grandi miglioramenti come Faouzi Ghoulam: il terzino algerino ha apportato tanta qualità durante la stagione ed il suo accordo potrebbe essere ritoccato, anche per lui si chiederà di introdurre la clausola.

Hysaj: “L’Atletico Madrid mi cerca? Sto bene a Napoli”

Le sue parole

Elseid Hysaj ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli: “L’Atletico Madrid mi cerca? A dire il vero sono solo voci, non ho avuto nessuna conferma o notizia. Personalmente sto bene a Napoli e darò il 100% per questa avventura. Crediamo allo scudetto e lotteremo con tutte le nostre forze per poterlo regalare alla gente di Napoli”.

Compromesso De Laurentiis-Higuain sul rinnovo

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sul futuro di Gonzalo Higuain: “Il Pipita è grato al Napoli almeno quanto il Napoli deve essere grato a lui per i 29 gol in campionato e la straordinaria annata in corso. Per questo il rapporto personale con De Laurentiis ha risentito della battuta presidenziale sul peso di Higuain, non particolarmente apprezzata da chi sta trascinando gli azzurri nella lotta per il titolo. Ciò non toglie che tra le parti si continui a dialogare, con il Napoli che, ovviamente, proverà a trattenerlo forte anche della clausola rescissoria da oltre 94 milioni che funge da deterrente per molte squadre (ma non per tutte). De Laurentiis vorrebbe godersi Higuain almeno un altro anno (il contratto attuale scadrà nel 2018). Così, il presidente del Napoli potrebbe muoversi proprio come ha fatto in passato con gli altri due sudamericani: alzare l’ingaggio prolungando il contratto e rimandare il divorzio di almeno 12 mesi. Per trattenere Higuain, invece, serve un aumento di stipendio (almeno fino a 7,5 milioni all’anno), qualche ulteriore concessione sui diritti di immagine (il Pipita è ricercatissimo da griffe molto importanti, ma ora ha le mani legate) e soprattutto una sostanziale riduzione della clausola perché nell’estate 2017 Gonzalo avrebbe quasi 30 anni e al momento non pensa di chiudere la carriera a Napoli. Insomma, un compromesso lungo un anno si può cercare e trovare”

Per l’Europa è tempo di far squadra STEFANO STEFANINI *

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STEFANO STEFANINI

STEFANO STEFANINI – La cenere si sta ancora posando sugli attentati e sulle vittime di Zaventem e di Maelbeek. Bruxelles alla vigilia di Pasqua è una città ferita che teme il peggio. Quanti terroristi sono ancora in fuga? Dove? Rintanati in quartieri dai nomi ormai tristemente famosi? Quanto diffusa la rete di complicità o omertà che li circonda?Sta drammaticamente venendo a galla l’impreparazione europea nell’affrontare la serpe in seno del terrorismo.

Il dipanarsi della matassa investigativa ha messo impietosamente a nudo gli errori e le manchevolezze del Belgio. Le dimissioni, respinte, di due ministri, Interno e Giustizia, ne rivelano la profondità.

Anziché salire in cattedra gli altri Paesi europei farebbero bene a fare un esame di coscienza – c’è da augurarsi che lo abbiano fatto i ministri riunitisi giovedì a Bruxelles. Innanzitutto per aver tollerato la falla nella capitale d’Europa, mettendo a rischio leader e politici nazionali che vi si recano regolarmente (per non parlare del crogiolo dei loro cittadini – le vittime del 22 marzo sono un mosaico internazionale). In secondo luogo, perché il filo che collega gli attentati di Parigi e di Bruxelles e l’andirivieni dei jihadisti in Europa e, via Turchia, verso i campi di proselitismo e addestramento in Siria (magari domani in Libia), avrebbe potuto essere spezzato da una più incisiva e organica condivisione d’intelligence e di polizia.

L’Europa è in ritardo. Il combinato disposto di Parigi e Bruxelles rivela lacune di collaborazione che fanno sembrare peccati veniali quelle emerse fra le agenzie di sicurezza americane dopo l’11 settembre. All’attacco di Al Qaeda, oltre che con un impegno militare esterno che gli tagliò la testa, l’America reagì rompendo i compartimenti stagni del sistema interno e con l’imperativo categorico della circolazione informativa. Si può discutere di alcuni metodi, ma non dei risultati: da allora, sotto due Presidenti, gli Stati Uniti sono stati graziati dagli attentati del terrorismo internazionale organizzato, non certo per benevolenza jihadista. Non sono invulnerabili ai cani sciolti di Boston e San Bernardino, ma sono certo molto più sicuri.

Rispondere su base nazionale alla sofisticazione transnazionale dello Stato Islamico è come giocare in Serie A con una formazione raffazzonata di mediocrità e di talenti. Per bravi che siano alcuni giocatori, si perderà sempre per superiorità di gioco di squadra dell’avversario. All’Europa serve ora il gioco di squadra. Ma non lanciandosi dietro a formule vuote, come «l’unione della sicurezza», o fantasticando nuove istituzioni o uffici. E’ l’ultima cosa che vogliono gli europei, l’ultima che li rassicurerebbe. Serve la volontà politica dei governi. Serve, oggi contro il terrorismo, la determinazione di uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Louis Freeh che negli Anni 90 inventarono la cooperazione contro la criminalità organizzata. Servono cose concrete come la guardia costiera europea, il rafforzamento di Frontex, lo scambio quotidiano e in tempo reale di dati. Tutte cose che si possono fare con le strutture esistenti – basta volerle.

Non c’è neppure bisogno di cessioni di sovranità. Silenziosamente, alcuni anni fa, sotto la guida dell’allora Vice Segretario Generale Claudio Bisogniero, la Nato portò a termine un’efficace «fusione» d’intelligence. Rispetta le prerogative nazionali e non ha richiesto nuove risorse.

L’Ue può intervenire incisivamente sul contrasto ai finanziamenti e alla linfa dei traffici illeciti, dalle armi al banale ma lucrativo contrabbando di sigarette. Per funzionare Stato Islamico e cellule terroriste hanno bisogno di soldi, tanti soldi. Il G7 ha maturato esperienza e capacità in questo campo. E’ venuto il momento di collaborare a tutto campo con gli americani su scambio dati e controllo identità viaggiatori. Chi accampa il feticcio della privacy per opporvisi farebbe bene a visitare la carneficina dell’atrio partenze dell’aeroporto di Bruxelles. Altre misure di protezione fisica, tipo il filtro degli ingressi, sposterebbero semplicemente il bersaglio all’esterno, senza parlare di costi e disagi. L’equilibrio fra privacy e sicurezza è solo questione di buon senso.

 

L’Europa oggi ha molto da imparare. Speriamo che impari la lezione giusta.

larepubblica / Per l’Europa è tempo di far squadra STEFANO STEFANINI

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Previsioni Meteo – Pasqua: dal sole alla Pioggia la sera

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Previsioni Meteo dal 26 marzo al 1 aprile

Previsioni Meteo – Oggi piogge al Sud, sole e caldo al Nord. Pasqua, dal sole alla pioggia.  Pasquetta instabile al Centro-Nord, sole al Sud, isole e Piemonte. Poi tepore primaverile dal 30. 

Situazione ed evoluzione generale
Sabato, ancora soleggiato al Nord, Toscana e Sardegna, nubi e piovaschi sul resto del Centro e al Sud, qui con piogge anche moderate su Campania, Basilicata e Calabria settentrionale. Domenica di Pasqua inizialmente soleggiata al Nord, ma con tendenza a peggioramento dal pomeriggio da Ovest verso Est. Sole al Centro-Sud. Temperature in graduale e leggero aumento in entrambi i valori.
Sabato 26 Marzo 2016
Qualche piovasco su Abruzzo, Molise, Campania, Gargano, nel pomeriggio piogge su Basilicata e Cosentino. Altrove bel tempo e clima mite.

NORD
Cielo sereno o poco nuvoloso ovunque, isolate foschie mattutine sulla Pianura Padana.

Temperature
In aumento

CENTRO e SARDEGNA
Piovaschi e sole su Abruzzo e Molise, più asciutto e soleggiato altrove. Bel tempo in Sardegna.

Temperature
In aumento.

SUD e SICILIA
Dapprima piovaschi su Gargano e coste campane, poi piogge in Lucania e Cosentino, un po’ instabile anche altrove. Sole in Sicilia.

Temperature
In aumento.

Domenica 27 Marzo 2016
Domenica di Pasqua. Dapprima tempo buono, dal pomeriggio peggiora dal Nordovest verso il Nordest con piogge sparse entro sera, moderate in Liguria e sul Milanese. In serata e nottata piogge anche al centro, moderate sulle Marche.

NORD
Dal bel tempo alle piogge del pomeriggio e sera che dal Nordovest si portano verso il Nordest, moderate in Liguria e Milanese.

Temperature
Stazionarie

CENTRO e SARDEGNA
Bel tempo fino al tardo pomeriggio quando si copre e giungono piogge sparse su gran parte delle regioni entro sera e notte.

Temperature
Stazionarie

SUD e SICILIA
Soleggiato ovunque, clima decisamente mite e primaverile.Temperature
Stazionarie

Lunedì 28 Marzo 2016
Piogge da deboli a moderate su Lombardia e Triveneto e Umbria, deboli su Emilia Romagna e resto del Centro peninsulare. Sole al Sud, con l’eccezione di alcune deboli piogge nel corso della mattina sul Salento, entroterra Campano, Calabria.

NORD
In genere nuvoloso e grigio con piovaschi sparsi. Inizia a migliorare dal pomeriggio con schiarite.

Temperature
Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA
Giornata nuvolosa e grigia con piovaschi sparsi. Sole in Sardegna.

Temperature
Senza particolari variazioni.

SUD e SICILIA
Grigio in Campania, Lucania e Puglia, più sole altrove.

Temperature
Stazionarie.

Martedì 29 Marzo 2016
Piogge e temporali su Alpi e Prealpi, piogge sul resto del Nord, ma più moderate sui settori settentrionali. Piogge diffuse su Liguria di Levante. Neve a 1000 metri circa. Sole altrove.
Mercoledì 30 Marzo 2016
Tutto sole e clima mite sulle regioni centrali e meridionali; al Nord più nubi con piovaschi a ridosso delle Prealpi Lombarde e al Nordest.
Giovedì 31 Marzo 2016
Piogge in Piemonte e Val d’Aosta, anche moderate a ridosso dei rilievi. Neve a quote elevate. Altrove sole e clima primaverile.
Venerdì 1 Aprile 2016
Qualche piovasco sul Cuneese, altrove tutto sole e clima primaverile.
APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Alberico Turi: “La Berretti mi ha entusiasmato. Non tollero la mancanza di rispetto…”

Di seguito le dichiarazioni di Alberico Turi

Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi.

Di seguito le dichiarazioni di Alberico Turi.

La Berretti si è imposta in trasferta in quel di Campagna contro la Salernitana per 4-1: I ragazzi hanno meritato, si è vista una Juve Stabia concentrata che ha dimostrato forza e abnegazione. Sono contento perché ho visto una squadra che ha badato alla concretezza e intelligenza tattica nella manovra. Entusista soprattutto per la meritata convocazione di Mauro in prima squadra, questo dimostra che il lavoro ripaga gli impegni profusi.

Noi di Vivicentro, voce della Berretti della Juve Stabia, siamo stati messi alla porta con tanto di arroganza al termine del match: Così non va. Episodio sicuramente da condannare, il rispetto prima di tutto, anche perchè al Menti sono tutti rispettati con tanto di cordialità e gentilezza. Mai nessun tifoso stabiese che segue le giovanili si è mai premesso di inveire contro gli addetti ai lavori o giornalisti. In questo caso non bisogna confondere il campanilismo con l’ospitalità, reputo che sia fondamentale il senso del rispetto, assolutamente da condannare ogni forma di violenza.

L’Under 17 ha vinto 3-1 contro la Paganese, senza patemi: Si, senza dubbio è stata una marcia trionfale. I ragazzi hanno dimostrato ancora una volta una maturità importante, ricordo che il nostro obiettivo è formare i ragazzi nel loro percorso di crescita, poi in secondo piano ci interessa l’ aspetto tecnico. Unica nota stonata contro la Paganese, dispiace solo aver subito gol a poche battute dal termine, per mancanza di concretezza. In questi frangenti non bisogna peccare di leggerezza, invito pertanto i ragazzi a mantenere alta la concentrazione.

L’Under 15 ottiene un prestigioso pareggio per 1-1 in trasferta contro il Lecce: Si, pareggio positivo, ma è un risultato che purtroppo conta poco ai fini della classifica. Dispiace senza dubbio, è la prima volta che non si è riuscito ad accedere ai play-off. Ci sono ragazzi validi con ottime individualità, in questo caso si è patito un problema mentale, probabile che la crescita dei ragazzi si sta avendo in modo più graduale. Peccato perché i ragazzi non hanno mai demeritato, o tanto meno umiliati contro squadre di caratura superiore, anzi si è perso sempre con il minimo scarto. A questo punto del campionato posso dire che i tanti pareggi hanno penalizzato il rendimento in classifica.

Tornando alla Beretti, contro la Salernitana sugli scudi i vari Langella, Natale e Viscusi: I miei complimenti ai ragazzi, sono stati bravi e lo hanno dimostrato con giocate importanti. Farebbero la differenza anche in una primavera. Ioio in particolare è stato mostruoso, ha fatto reparto, è dotato di personalità e intelligenza tattica sopraffine. Merito dei tecnici che con la loro bravura hanno dato un’impronta ai ragazzi, e in proiezione futura potranno solo migliorare.

Armando Mandara

Comunicato stampa del QRE a sostegno di Giancarlo Ceci

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COMUNICATO STAMPA DEL QRE A SOSTEGNO DI GIANCARLO CECI: NESSUNA INTIMIDAZIONE PUO’ FERMARCI

Roma- Il 19 Marzo alcune associazioni che si battono per la difesa dell’ambiente, scrivono questo comunicato a sostegno di Giancarlo Ceci (tecnico e perito industriale da tempo impegnato a difesa dell’ambiente), accusato di diffamazione a seguito di alcune dichiarazioni fatte durante l’audizione parlamentare del 13 luglio 2015, nella quale ha partecipato al fianco del QRE per la battaglia contro l’ecodistretto di Rocca Cencia, o meglio contro la realizzazione di un biodigestore a pochi metri dalle case.

La scelta delle parole, strategicamente usate da chi governa e da chi informa, può rivelarsi un potente strumento di censura, un modo per indirizzare le informazioni a vantaggio di pochi.

Giancarlo Ceci e’ stato denunciato per diffamazione per aver usato i giusti termini, per aver fatto dichiarazioni puntuali sulle responsabilità della Regione e della Provincia in tema di rifiuti segnalando l’assenza di una pianificazione nella scelta dei luoghi e delle impiantistiche che oggi non consentono la chiusura del ciclo dei rifiuti.

Riteniamo che il termine “collusione” abbia infastidito qualche poltrona… perché la verità risveglia l’indifferenza e l’inerzia delle istituzioni, mette in moto le menti e le coscienze.

Giancarlo Ceci è un tecnico, un perito industriale e un uomo da sempre impegnato nell’ambiente, a dimostrazione che un’alternativa sostenibile è possibile e perseguibile a vantaggio di una gestione virtuosa dei rifiuti e, quindi a vantaggio di tutti i cittadini.

Il nostro sistema dei rifiuti, invece si è basato e si basa sull’ “emergenza” perché con l’emergenza, si sa, si guadagna di più.

Ma parlare di cifre e di affari con le solite ditte ha destato preoccupazione e qualcuno ha deciso di lanciare un messaggio…

Il nostro messaggio però vuole e deve essere più forte: la battaglia di Giancarlo Ceci è la battaglia di tutti i cittadini, del QRE e del Comitato Promotore a Tutela della Salute e dell’Ambiente, con il quale si chiede la rinuncia ad ogni ulteriore impiantistica e la dismissione del Polo AMA di Rocca Cencia.

Qui, nel municipio VI, AMA e privati, infatti gestiscono da 50 anni un ciclo di rifiuti che continua ad alimentare discariche e inceneritori, in barba alla raccolta differenziata e all’obiettivo di recupero auspicato dalla Comunità Europea.

Tutto questo a pochi passi dalle case, dalle scuole, in pieno centro abitato e a pochi metri da uno tra i siti più importanti della storia di Roma: la città di Gabii, conosciuta poco dai romani, ma famosissima all’estero. L’abbandono di Gabii e dell’Agro Romano Antico da parte delle amministrazioni sono la prova tangibile che con i rifiuti si guadagna più di ogni altro affare e più in fretta.

Noi oggi, insieme alle altre associazioni e ai lavoratori USB dell’AMA, siamo al fianco di Giancarlo Ceci contro il malaffare e la mala politica perché il diritto alla vita, alla casa, alla tutela dell’ambiente e del futuro, non siano mai più calpestati in nome del profitto.

Paolo Poli, lutto nel teatro: addio a uno storico attore

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Paolo Poli era nato a Firenze il 23 maggio 1929

Paolo Poli, fiorentino, aveva 86 anni. Maestro delle recite “en travesti”, ha recitato anche al cinema e in tv.  Fu tra i primi personaggi pubblici in Italia a dichiararsi gay. Menegatto: «Se ne va un angelo»

Lutto nel mondo del teatro. Paolo Poli è morto a Roma, dove era ricoverato, dopo un periodo di malattia. Il grande attore fiorentino aveva 86 anni. I funerali si terranno in forma privata nei prossimi giorni nella “sua” Firenze.

UNA VITA PER IL TEATRO

Maestro della recita “en travesti” e artista eclettico, ha recitato anche al cinema e in tv e ha inciso alcune canzoni. La celebrità arriva a fine anni Cinquanta a teatro con “Finale di partita” (testo di Samuel Beckett). Memorabile la sua interpretazione di “Aquiloni”. In Italia è stato uno dei primi personaggi pubblici a fare coming out dichiarandosi omosessuale.

L’AMORE PER LA SUA FIRENZE

«La sua vita e la sua opera di artista libero e geniale sono un dono di amore per Firenze e per la cultura italiana», ha scritto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo aver appreso la notizia. «L’ultimo gesto di quel dono l’ha compiuto inaugurando con tutti noi l’indimenticabile riapertura, dopo vent’anni di abbandono, del Teatro Niccolini, la “sua” casa. Il destino ha voluto che l’ultima apparizione pubblica avvenisse nel cuore culturale e storico di Firenze, in un indimenticabile racconto della sua vita che oggi è diventato il suo testamento artistico».

IL RICORDO DI MENEGATTI

«Eravamo come due fratelli, legatissimi, anche Carla (Fracci, ndr) lo era. Siamo nati nella stessa città, cresciuti insieme, stesse scuole, stessa università. E insieme abbiamo cominciato calcando le scene con Brecht e Garcia Lorca. Un pezzo della mia vita se ne va con Paolo». Sono le parole del regista Beppe Menegatti accanto alla moglie, l’étoile internazionale Carla Fracci, dopo aver appreso la notizia della morte di Paolo Poli. «Rimarrà sempre nei nostri cuori. Indimenticabile quella sua prima apparizione teatrale nei panni del “Cavaliere di Olmedo” di Lope de Vega. Un angelo se ne andato. Il nostro dolore è inesprimibile», ha aggiunto.

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Sky- Juventus la squadra più colpita dagli infortuni. Bene il Napoli

Secondo quanto riporta Sky Sport, la Juventus sarebbe una delle squadre più colpite dagli infortuni. Quest’anno, infatti, lo staff medico bianconero avrebbe contato quasi 50 stop. Il più colpito Claudio Marchisio che, tra affaticamenti e ricadute, non è mai riuscito a garantire continuità di prestazioni a mister Allegri. Dato apposto invece per il Napoli che sembrerebbe una delle squadre meno colpite dagli infortuni. Statistica che potrebbe rivelarsi fondamentale in quest’ultimo scorcio di stagione.

Andrei Ivan si propone: “Chiriches mi parla tantissimo di Napoli, mi piacerebbe giocarci”

Chiriches chiama Andrei Ivan e Andrei Ivan risponde. Il difensore partenopeo ha proposto al Napoli il giovane attaccante rumeno dell’Universitatea Craiova. Il ragazzo, ai microfoni di TuttoSport, ha commentato così la possibilità di indossare la maglia azzurra: “So che gli azzurri hanno una tifoseria fanatica e passionale, simile a quella dell’Universitatea Craiova. Fin qui non ho avuto offerte concrete. Io sono tranquillo, non do retta a quanto passa in tv o scrivono sui siti e sui giornali. Sono contento di giocare per l’Universitatea Craiova. Sentire lo stadio vibrare ogni volta che realizzo un gol è un’emozione unica. Mi piace giocare ovunque, vado a destra e sinistra, spingo e affondo. L’obiettivo è aiutare la squadra in ogni modo”.