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Castellammare di Stabia
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LIVE – Udinese Napoli 3 -1 risultato finale

finisce l’incontro, 3-1 per l’Udinese

CONCESSI 6 MINUTI DI RECUPERO

39′- colpo di testa di Hamsik da angolo, di poco fuori

37′- esce Thereau entra Perica

35′- ammonito anche Mertens

33′ – ammoniti Fernandes e Widmer

30′- doppia ammonizione per Higuain, che viene espulso

28′- esce Jorginho entra El Kaddouri

26′- entra Gabbiadini esce Insigne

20′- Insigne vince un contrasto ma tira forte alla destra del portiere

19′- per l’Udinese esce Zapata entra Matos

18′- Insigne tira alto dal limite

16′- ammonizione per Allan

15′ – Higuain viene ammonito per proteste

12′ – entra Mertens esce Callejon

11′- cross dalla destra,  gol dell’Udinese con Thereau che tra Albiol e Koulibaly mette dentro col piattone

8′ – si riscalda Mertens

SECONDO TEMPO 0′-45′

ore 13:37 INIZIA IL SECONDO TEMPO

FINISCE IL PRIMO TEMPO

46′- gol dell’Udinese, Gabriel esce dai pali, cross dalla destra, Fernandes tira a volo e segna

45′ – un minuto di recupero

42′- cross basso dalla sinistra di Ghoulam, Callejon non arriva sulla palla

41′ CORI CONTRO I TIFOSI DEL NAPOLI

39′- punizione dalla sinistra, Jorginho tita debole sul portiere

SARRI CONTINUA A FUMARE IN TRIBUNA

34′- lancio di Albiol per Higuain, che fa fallo sul difensore

33′ – lancio per Callejon che non riesce a tirare

32′ – taglio di Insigne per Higuain, para il portiere

29′ – angolo dalla destra per il Napoli, Albiol di testa manda fuori

26′ – l’arbitro Irrati espelle Sarri

25′ – secondo rigore a favore dell’Udinese, tira Fernandes, PARA  GABRIEL

24′ – GOOOLLLLL di Higuain su passaggio di Calleon

23′- Heurtaux ammonito per fallo su Insigne

21′- Ghoulam dal limite su passaggio di Insigne tira alto

20′ – Insigne prova a spingere dalla sinistra

16′ – tiro dal limite di Fernandas, alto

15′- il Napoli cerca di reagire in contropiede

13′ – Udinese in vantaggio, gol di Fernandes

11′ – rigore per l’Udinese

PRIMO TEMPO – 0′-45′

ore 12:32 – partita iniziata

Benvenuti dalla Dacia Arena di Udine, giocatori in campo per l’allenamento prepartita. In campo Gabriel al posto di Reina.
ore 12:05
NAPOLI (4-3-3): Gabriel; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. All. Sarri
UDINESE (3-5-2): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Widmer, Fernandes, Kuzmanovic, Badu, Armero; Thereau, Zapata. All. De Canio
Queste le formazioni ufficiali:

Premi F5 per aggiornare

Il Napoli scende in campo alla Dacia Arena per affrontare l’Udinese e portare a casa i 3 punti che servono per rispondere alla Juventus che ha battuto l’Empoli nell’anticipo di ieri. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Udine, Antonio Toscano

 

 

Lo Sterco Del Demonio

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                             Lo Sterco del Demonio  e lo IOR

Dalla sua istituzione, nel 1942, la Banca Vaticana (IOR), è stata al centro di innumerevoli scandali, Papa Francesco ha dichiarato guerra a tutto cio’ che Lui stesso ha chiamalo “ Lo Sterco del Demonio ”.

L’Istituto per le Opere Religiose (IOR) è una delle banche più segrete al Mondo, la sua unica sede si trova all’interno della torre Niccolò V della Città del Vaticano, Il suo sportello bancomat parla la lingua di Virgilio:

Retrahe scidulam deposita………………….………………… (ritirare la tessera).

Non rilascia carnet di assegni, i depositi di qualsiasi importo non lasciano tracce, offrono interessi superiori al 5% senza alcun tipo di tassazione, lo IOR può far “viaggiare” anonimamente capitali ai quattro angoli del Pianeta, alla faccia della tracciabilita’.

All’inizio della sua istituzione, solo i membri del clero o gli impiegati della Santa Sede potevano aprire un conto, ma soltanto all’inizio…

Lo IOR nasce nel 1942, quando Pio XIIIl,  volle dotare la Chiesa di uno strumento finanziario moderno con una rete internazionale che potesse sopravvivere all’arrivo dei comunisti in Italia. Lo IOR è nato quindi nel quadro di psicosi paranoica e con l’ossessione del segreto

Paul Casimir Marcinkus, Vescovo americano, un metro e novanta d’altezza, un sigaro avana in bocca,  whisky a portata di mano, abile giocatore di golf, accompagnato da giovani segretarie sexy,  viene nominato Presidente dello IOR da Paolo VI nel 1971.

Marcinkus incontra allora il banchiere siciliano Michele Sindona, quest’ultimo inizia i Cardinali all’ebrezza delle speculazioni nei paradisi fiscali, fino a quando si scopre che utilizza la Banca del Vaticano per riciclare i proventi del traffico di eroina di Cosa Nostra.

Nel 1984, Michele Sindona viene arrestato e condannato per bancarotta fraudolenta e per omicidio: come mandante del delitto Ambrosoli. Nel 1986 viene avvelenato nella sua cella con un caffè al cianuro.

“Perestroika” per lo IOR

Monsignor Marcinkus trova allora un altro mentore nella persona di Roberto Calvi,  il copione si ripete, ma Calvi non è mafioso, peggio ancora:  appartiene alla loggia massonica di estrema destra P2. Grazie a lui, Marcinkus entra nel consiglio di Amministrazione di una banca di… Nassau.

Nel 1982, il Banco Ambrosiano Veneto di Roberto Calvi fallisce, lo IOR sborsa 240 milioni di dollari alle vittime del fallimento e Calvi viene ritrovato impiccato a Londra.

La Magistratura Italiana emette un mandato di cattura nei confronti di Marcinkus per bancarotta fraudolenta per il suo presunto coinvolgimento nel fallimento del Banco Ambrosiano Veneto, ma il Vaticano rifiuta di estradarlo,

Monsignor Marcinkus viene finalmente fatto rientrare negli Stati Uniti nel 1989 e a capo dello IOR viene nominato Angelo Caloia. Riconosciuto per la sua onestà, raccomanda una “perestroika” dello IOR. Ma, ahimé, nel 1993 i magistrati scoprono che la tangente da 108 milioni di euro versata da Raul Gardini ai politici italiani per prendere il controllo della società Enimont è transitata su un conto dello IOR. Un conto che doveva “aiutare i bambini meno fortunati”…

Nel 2005, un gruppo di imprenditori spuntati dal nulla si impadronisce di due banche italiane [ Antonveneta e BNL]. I fondi illeciti sono transitati attraverso due conti aperti dallo IOR nella banca svizzera BSI.

Nel 2006 il calcio italiano è macchiato dallo scandalo delle partite truccate. La cassaforte di Luciano Moggi, il corruttore degli arbitri, si trova nella torre Niccolò V. Come quella del gruppo di imprenditori arrestati per appropriazione indebita dei fondi pubblici destinati alle catastrofi naturali.

“Allo IOR le sottane hanno sempre l’ultima parola contro gli uomini in grigio”
Nel 2009 Ettore Gotti Tedeschi sostituisce Caloia. Banchiere di statura internazionale, vicino all’Opus Dei, fedelissimo di Benedetto XVI è, come il suo predecessore, considerato incorruttibile. Ma la Banca di Dio divora uno ad uno i suoi presidenti. La procura di Catania rivela che nel 2010 il mafioso siciliano Vincenzo Bonaccorsi ha riciclato 300 000 euro attraverso un conto dello IOR aperto da suo nipote, Don Orazio (bisogna sempre avere un prete in famiglia). Gotti Tedeschi è a sua volta messo sotto accusa in seguito a due bonifici per un totale di 23 milioni di euro, di cui non si conoscono né le origini né i beneficiari. E il 24 maggio viene destituito dal suo consiglio di amministrazione.
“Ho chiesto la lista dei conti dei laici. Hanno rifiutato di comunicarmela ed è iniziata la guerra” dichiara Gotti Tedeschi ai magistrati.
“Allo IOR le sottane hanno sempre l’ultima parola contro gli uomini in grigio” afferma Giancarlo Galli. “Gli uomini di Chiesa servono Cristo, non Cesare. Per loro, il diritto canonico viene prima del diritto internazionale”.

Lo scorso 15 febbraio, quando ormai aveva già annunciato le sue dimissioni, Benedetto XVI nomina a capo dello IOR il banchiere tedesco Ernst von Freyberg. Quest’ultimo gesto del pontificato, imposto ad un Joseph Ratzinger ormai al tramonto, è un tentativo della Curia di piazzare uno dei suoi uomini prima dell’arrivo del nuovo papa.

Ma con papa Francesco la musica cambia. Affermando che “Pietro non aveva un conto in banca” il sommo pontefice mette in discussione l’esistenza stessa dello IOR. Nel corso dei primi 100 giorni del suo pontificato non ha trovato il tempo di ricevere von Freyberg. Una sconfessione dell’uomo che, a torto o a ragione, rappresenta la vecchia guardia. Ed è soltanto l’inizio. Lo scorso 14 giugno, il Gentiluomo di Sua Santità Francesco La Motta viene arrestato per appropriazione indebita di 10 milioni di euro. Il papa approfitta dell’occasione per sopprimere l’ordine millenario dei Gentiluomini di Sua Santità, che conferiva ad alcuni laici disonesti il privilegio di accendere conti allo IOR.

Due giorni dopo nomina monsignor Ricca, uno dei suoi collaboratori più stretti, “prelato dello IOR”. Infine il 26 giugno, con un chirografo – un decreto firmato di suo pugno – nomina una commissione di 5 cardinali incaricati di indagare sui traffci dello IOR.

E per la prima volta nella movimentata storia giudiziaria della banca vaticana, la magistratura italiana riceve la sua piena collaborazione sull’inchiesta riguardante Nunzio Scarano, il prelato arrestato il 28 giugno per riciclaggio. Papa Francesco è determinato a non risparmiare nessuno nella sua guerra contro il denaro sporco, questo “sterco del demonio” denunciato ai suoi tempi dall’evangelista Marco.
A buon intenditor…

vivicentro.it-opinioni / Lo Sterco Del Demonio (Mauro Lo Piano)

Ciclotidi : Una speranza in piu’ per la Sclerosi Multipla

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                                                Sclerosi Multipla, i ciclotidi
Sclerosi Multipla
Sclerosi Multipla

Sclerosi Multipla  – I ciclotidi sono peptidi vegetali, possono essere isolati e estratti da tutte le principali famiglie di piante (ad esempio caffè, cucurbitacee, erbe e piante della famiglia delle Solanaceae), quindi rappresentano un gruppo di sostanze che si trovano facilmente in natura. Il farmaco ottenuto, può essere assunto per via orale, mentre gli attuali trattamenti per la Sclerosi Multipla sono somministrati per via endovenosa.

Questa scoperta e’ stata fatta da un gruppo di ricercatori provenienti da Austria Germania, Australia e Svezia, guidati dal Prof. Gernot Schabbauer, e dal Prof. Christian Gruber, nel centro di Farmacologia e Fisiologia dell’Universita’ di Vienna. Si e’ dimostrato in un modello animale, che dopo il trattamento con questi ciclotidi, non vi e’ stato alcun progresso dei soliti segni clinici della malattia.

La sclerosi multipla e’ una malattia autoimmune infiammatoria cronica e degenerativa del sistema nervoso centrale, in cui vengono distrutte le guaine mieliniche isolanti intorno alle fibre nervose.

Il meccanismo di infiammazione nel sistema nervoso è stato compreso solo parzialmente, sulla base di queste conoscenze, ci sono trattamenti per rallentare la progressione della malattia, ma questi hanno significativi effetti collaterali, soprattutto nella terapia a lungo termine, in sostanza e’ una malattia degenerativa ancora incurabile.

La somministrazione dell’agente attivo dei ciclotidi, ha determinato un notevole miglioramento dei sintomi della malattia, in parole povere potrebbe rallentarne il decorso. Si stima che circa 2,5 milioni di persone sono affette da SM in tutto il Mondo, di queste, circa 8.000 in Austria, in Italia i casi accertati sono quasi 70.000, uno ogni 4 ore.

La scoperta fatta dagli scienziati viennesi adesso offre la speranza che la malattia possa essere fermata in una fase molto precoce o, per lo meno, la sua progressione venga notevolmente ritardata. Appena si verificano problemi neurologici funzionali e la risonanza magnetica identifica i primi cambiamenti patologici nel sistema nervoso centrale, il farmaco può essere somministrato come terapia di base.

E’ quindi possibile che si possa ampliare l’intervallo tra gli episodi o, eventualmente, evitare l’esordio della malattia”, spiegano Gruber e Schabbauer, riassumendo la scoperta dello studio, che ora è stato pubblicato sulla rivista di primo piano “PNAS”.

Sulla base di questo sviluppo, l’Università di Vienna, assieme all’Università di Friburgo ha presentato domande di brevetto e di licenza in diversi paesi per il Cyxone, una società che hanno istituito per realizzare ulteriori sviluppi (www.cyxone.com ). L’obiettivo di questa collaborazione è di sviluppare un farmaco sicuro ed attivo per via orale per il trattamento della sclerosi multipla. Uno studio clinico di fase I  potrebbe iniziare alla fine del 2018, spiega Gruber.

La modalità di azione dei ciclotidi è stata scoperta tre anni fa, sempre dagli scienziati dell’Università di Vienna, in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Friburgo.

Quindi, i ciclotidi potrebbero eventualmente essere utilizzati per il trattamento di altre malattie caratterizzate da una risposta immunitaria errata iperattiva, come ad esempio l’artrite reumatoide.

vivicentro.it-salute-e-scienze / Ciclotidi : Una speranza in piu’ per la Sclerosi Multipla. Lo Piano – Saint Red

REPORT, domenica 3 aprile: PADRONI SI NASCE + È TUTTO UN MAGNA MAGNA

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                  REPORT  “PADRONI SI NASCE” + “È TUTTO UN MAGNA MAGNA”

Report domenica 3 aprile 2016, ore 21.45 su Rai3 andrà in onda la nuova puntata con: “PADRONI SI NASCE” + “È TUTTO UN MAGNA MAGNA” 

“PADRONI SI NASCE”
Di Bernardo Iovene

Confindustria è governata da imprenditori di seconda, terza e quarta generazione. Dalla sede di Roma alle territoriali, una carica in Confindustria rimane ambita dai figli e nipoti dei vecchi capitani d’industria. Oggi l’associazione comprende oltre alle industrie anche imprese di servizi, le aziende statali, partecipate, municipalizzate, aziende sanitarie e persino Onlus. Obiettivo di sempre è cambiare il paese, renderlo moderno e competitivo, ma a rimanere immobile, nonostante il tentativo di riforma e semplificazione della commissione presieduta da Carlo Pesenti, è proprio Confindustria. Tante aziende, pur destinando milioni di euro alle casse di viale dell’Astronomia, dichiarano di ricevere in cambio pochi servizi o inadeguati. Puntano poi il dito contro la situazione di conflitto: dentro la stessa associazione ci sono aziende di servizi e produttori di energia (come Enel e Eni) che hanno interessi contrapposti a quelli delle industrie, che l’energia la consumano. Confindustria ha rivendicato tra gli ultimi successi l’approvazione del Jobs act, ma sono in tanti a lamentarsi della carenza di risultati e così da tempo l’organizzazione deve fare i conti con una lenta, inesorabile emorragia. Molti abbandonano, sostituiscono con consulenti privati i servizi che offre Confindustria e aziende importanti la scavalcano facendo accordi direttamente con il sindacato. Nel 2015 le imprese hanno versato nelle sue casse circa 500 milioni in quote associative, ma è difficile capire cosa ci fa esattamente Confindustria: il bilancio consolidato, per esempio, non esiste. Ci sono i bilanci delle sedi territoriali e delle federazioni di settore, in totale 234 associazioni, ma non sono pubblici perché la legge non lo prevede. 

“È TUTTO UN MAGNA MAGNA”
Di Stefania Rimini

Siamo diventati troppo grassi e pertanto ci ammaliamo di più, sarebbe ora di mettersi a dieta, ma le diete funzionano? Frullati, tisane, dieta vegetariana, paleodieta, dieta alcalina, dieta Dukan… Quali sono quelle veramente sane? Ci hanno fatto credere che mangiare la pasta ci faceva ingrassare, adesso si scopre che perfino il formaggio può farci dimagrire se piace ai nostri batteri, che sono oltre un chilo nel nostro intestino. Non c’è solo il nostro genoma, in realtà il nostro corpo è un condominio in cui conviviamo con le famiglie di miliardi di batteri. Sono loro che determinano la nostra possibilità di dimagrire, di restare snelli e sani, però bisogna coltivarseli e lo possiamo fare mangiando dei cibi particolari. Perché quella è gente a cui piace mangiare vario, vivo e anche un po’ ammuffito. 

vivicentro.it-terza-pagina / REPORT, domenica 3 aprile: PADRONI SI NASCE + È TUTTO UN MAGNA MAGNA

Video e trascrizioni delle inchieste saranno disponibili sul sito www.report.rai.it pochi minuti dopo la fine della trasmissione.

 

VIDEO ViViCentro – Berretti, Juve Stabia-L’Aquila 2-1: gli highlights e i gol

Gli highlights del match

La Juve Stabia, categoria Berretti, di mister Nicola Liguori, ha vinto una gara importantissima e con il cuore, visto che ha finito in 9 contro 11 e ha trovato il gol vittoria su rigore nel finale, contro i pari età de L’Aquila. Il risultato è di 2-1 grazie ai gol stabiesi di Luca Natale e Simone Mauro su rigore e di Ruggini per gli ospiti. Menzione per Vincenzo Riccio, grandi parate anche oggi e per Pasquale Contieri che si è procurato il penalty finale dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo. Una vittoria fondamentale per la corsa paly off. Ecco gli highlights del match.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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FidelisAndria vs JuveStabia : le Pagelle

                                               FidelisAndria vs JuveStabia: pagelle

FidelisAndria vs JuveStabia – Scialbo ma importante pareggio per la Juve Stabia che impatta 0-0 ad Andria. Una partita molto noiosa in cui le occasioni da gol sono state praticamente nulla ambo i lati. Con questo pari, complice la sconfitta interna per 2-3 del Monopoli col Cosenza, le vespe salgono a quota 33 a più 4 dall’ultimo posto play out.

Ecco le nostre pagelle delle vespe:

RUSSO 6.5: Attento nelle poche volte in cui è chiamato in causa, nel finale salva il risultato su tiro di Cianci.

ROMEO 6: Partita ordinata per il difensore siciliano, che ha tenuto bene De Vena.

POLAK 6: Mezzo voto in meno per il giallo rimediato dopo una reazione su Stendardo. Grandolfo non tocca palla ed è merito suo.

LIOTTI 5.5: Tante sbavature per lui oggi, per sua fortuna i padroni di casa non ne hanno approfittato.

CANCELLOTTI 6: Spinge tanto e ha anche l’occasione di segnare il gol vittoria, il suo tiro esce di un soffio.

IZZILLO 6: Molto vivace nel primo tempo, nella ripresa cala vistosamente.

FAVASULI 5: Non era al 100% fisicamente e si è visto. Doveva uscire prima, ma il rosso ad Obodo ha rovinato i piani di Zavettieri.

OBODO 6: Grandissima prova per il mediano nigeriano. Nel primo tempo è il migliore in campo, nella ripresa tiene bene il centrocampo e solo un rosso diretto (molto discutibile) lo ferma.

CONTESSA 6: Tanti cross per lui, ma gli attaccanti non ne approfittano. Corre fino al 94′.

NICASTRO 5: Non si vede praticamente mai. Una delle peggiori prove della sua esperienza alla Juve Stabia.

DEL SANTE 4.5: Il peggiore dei suoi. Non combina niente sottoporta, rallenta il gioco dei suoi e si intestardisce in tante occasioni. Si farà perdonare…

DIOP: SV LISI 5.5: Sottotono. Ha abituato troppo bene gli stabiesi e ora ci si aspetta di più da lui.

MAIORANO 6: Entra nel finale e aiuta a gestire il pareggio

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VIDEO ViViCentro – Liguori: “Impegno e determinazione: così si vince, bravi ragazzi”

Queste le sue dichiarazioni

La Juve Stabia, categoria Berretti, di mister Nicola Liguori, ha vinto una gara importantissima e con il cuore, visto che ha finito in 9 contro 11 e ha trovato il gol vittoria su rigore nel finale, contro i pari età de L’Aquila. Il risultato è di 2-1 grazie ai gol stabiesi di Luca Natale e Simone Mauro su rigore e di Ruggini per gli ospiti. Menzione per Vincenzo Riccio, grandi parate anche oggi e per Pasquale Contieri che si è procurato il penalty finale dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo. Una vittoria fondamentale per la corsa paly off. Abbiamo ascoltato nel port partita mister Nicola Liguori.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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VIDEO ViViCentro – Noto: “Una vittoria di cuore: ora testa all’Avellino”

Queste le sue dichiarazioni

La Juve Stabia, categoria Berretti, di mister Nicola Liguori, ha vinto una gara importantissima e con il cuore, visto che ha finito in 9 contro 11 e ha trovato il gol vittoria su rigore nel finale, contro i pari età de L’Aquila. Il risultato è di 2-1 grazie ai gol stabiesi di Luca Natale e Simone Mauro su rigore e di Ruggini per gli ospiti. Menzione per Vincenzo Riccio, grandi parate anche oggi e per Pasquale Contieri che si è procurato il penalty finale dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo. Una vittoria fondamentale per la corsa paly off. Ottima partita di Michele Noto che abbiamo ascoltato nel post partita.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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Il Podio Gialloblù di Fidelis Andria – Juve Stabia 0 – 0

La Juve Stabia, con una prestazione non bella ma concreta, conquista ad Andria un ottimo punto in chiave salvezza. Contro la Fidelis Andria la partita termina a reti bianche. Analizziamo nel Podio Gialloblù gli elementi chiave del match.

PODIO
Medaglia d’oro: a Tommaso Cancellotti, il più vicino al gol tra i gialloblù. Il calciatore umbro si conferma ormai a suo agio in tutti i ruoli dell’out destro, offrendo questa volta una prestazione positiva schierato per tutti i novanta minuti come esterno alto. Il numero 7 va spesso al cross per gli attaccanti grazie alla copertura garantita alle sue spalle da Romeo. Buona quindi la costanza con cui Cancellotti si propone, così come è ottima la copertura che il difensore offre stoppando due pericolosi contropiede dei padroni di casa. Cancellotti va poi vicinissimo alla rete del vantaggio stabiese, imbeccato da Contessa, con una rasoiata di destro che fa la barba al palo alla destra di Poluzzi. Prestazione ampiamente positiva.

Medaglia d’argento: a Nicolas Izzillo, che risponde bene alla chiamata di Zavettieri. Il centrocampista ex Ischia dà tanto fosforo al centrocampo stabiese, affiancando alla corsa ed alla visione di gioco quel pizzico di imprevedibilità tanto utile alle giocate della squadra. Izzillo va bene in pressing sul portatore di palla avversario e spesso ringhia sulle caviglie dei pugliesi nel tentativo di rubare più palloni possibili. Alla luce della squalifica di Obodo, la buona prestazione di Izzillo assume una valenza doppia, e dà la certezza a Zavettieri di poter contare su un giocatore di tutto rispetto per la sostituzione del centrocampista nigeriano.

Medaglia di bronzo: a Francesco Favasuli, rispolverato dopo tanti mesi in naftalina. Il Capitano mette al solito la sua enorme esperienza al servizio della squadra, dando tanta tranquillità ai compagni nei momenti difficili del match. Prendendo il posto del non brillante Maiorano delle ultime settimane, Favasuli si affianca ad Obodo, ricomponendo il tandem che tanto bene aveva fatto nelle stagioni passate a Pisa, e ad Izzillo, integrandosi bene con entrambi. Propositiva la prova del numero 10 stabiese soprattutto nella ripresa, quando i ritmi calano un po’ e più che correre serve ragionare, tenendo d’occhio il cronometro ed il risultato positivo ai fini della classifica. Per Favasuli valgono le stesse considerazioni fatte per Izzillo in relazione alla sostituzione di Kenneth Obodo contro il Messina.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Stefano Del Sante, inconsistente per tutto il tempo in cui è stato in campo. Ammettiamolo, l’ariete stabiese non ha avuto alcuna concreta palla gol quindi il giudizio non positivo non riguarda certo la sua presenza in zona gol. Al contrario, sulla nostra valutazione pesano i tanti falli ingenui, plateali ed inutili commessi dal numero 9 gialloblè sui difensori dell’Andria, e che hanno spezzettato innumerevoli volte il gioco delle squadre. Troppa irruenza quella che mette Del Sante in ogni contrasto e con cui l’attaccante diventa facile bersaglio della terna arbitrale. Da un calciatore della sua esperienza ci si aspetta di più anche in questi frangenti di gioco, ed anche a trenta o quaranta metri dalla porta.

Medaglia d’argento: all’espulsione rimediata da Kenneth Obodo. Incredibile la svista arbitrale che costa al centrocampista nigeriano il cartellino rosso e che mette in seria difficoltà la Juve Stabia, lasciata in 10 uomini, nel momento chiave del match. Ferma restando l’eccessiva severità del direttore di gara nel sanzionare il fallo commesso da Obodo, quella di oggi non è stata la migliore prestazione del centrocampista nigeriano, che dovrà sfruttare al meglio il turno di riposo forzato per tornare a trascinare la squadra a partire dalla gara di Ischia.

Medaglia di bronzo: a Francesco Nicastro, impalpabile per tutti i novanta minuti. Il fantasista stabiese forse sta accusando il rientro lampo dopo la botta rimediata contro il Matera  che lo ha costretto ad accorciare i tempi per essere presente già contro il Benevento. Il numero 11 oggi non è riuscito ad accendere la lampadina della idee gialloblù, non producendo sussulti nell’area pugliese. Da apprezzare, invece, il sacrificio soprattutto nelle battute finali del match, offerto da Nicastro in fase di copertura.

Raffaele Izzo

VIDEO ViViCentro – Elefante: “Una vittoria di carattere: che gioco con Liguori!”

Queste le sue dichiarazioni

La Juve Stabia, categoria Berretti, di mister Nicola Liguori, ha vinto una gara importantissima e con il cuore, visto che ha finito in 9 contro 11 e ha trovato il gol vittoria su rigore nel finale, contro i pari età de L’Aquila. Il risultato è di 2-1 grazie ai gol stabiesi di Luca Natale e Simone Mauro su rigore e di Ruggini per gli ospiti. Menzione per Vincenzo Riccio, grandi parate anche oggi e per Pasquale Contieri che si è procurato il penalty finale dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo. Una vittoria fondamentale per la corsa paly off. Ottima partita di Mario Elefante che abbiamo ascoltato nel post partita.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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Logiudice: Buon risultato, vogliamo chiudere bene questa stagione storta.. (VIDEO)

Al termine del match tra Fidelis Andria e Juve Stabia abbiamo ascoltato il D.S. delle Vespe, Pasquale Logiudice.

Ecco le parole di Logiudice.

Quello di oggi è un risultato che ci avvicina alla salvezza. Era impensabile venire ad Andria e fare risultato senza mettere in campo tanta grinta e tanto cuore come poi abbiamo fatto. Non so con precisione la quota salvezza a quanti punti è, ma so che la squadra sta bene e in campo mette tutto.

Adesso pensiamo al Messina che verrà al Menti; dovremo avere delle motivazioni speciali perché dai match contro i siciliani, Ischia e Lupa Castelli passa la nostra salvezza. Il discorso va chiuso quanto prima e voglio la salvezza matematica già al termine di queste tre partite.

L’espulsione di Obodo è veramente eccessiva; ci troviamo a commentare l’ennesimo episodio arbitrale che condiziona le nostre partite. Anche da questi elementi si capisce che questa è stata una stagione sfortunatissima e che deve culminare a tutti i costi con la salvezza.
A Castellammare sto bene, a fine stagione parlerò con il Presidente e cercheremo di trovare un accordo perché io rimanga qui. Non penso ci dovrebbero essere problemi in questo senso ma ne riparleremo a salvezza acquisita, dopo il mio confronto con Manniello.

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Aya: Salvezza quasi raggiunta, voglio restare qui (VIDEO)

Le parole di Ramzi Aya

Al termine del match del “Degli Ulivi” di Andria tra la Fidelis e la Juve Stabia, terminato 0-0, si è presentato il difensore dei padroni di casa Ramzi Aya. Ecco le sue parole: “Non siamo felici perchè noi vogliamo sempre vincere, tra andata e ritorno dovevamo fare 6 punti ma ne abbiamo fatti 2. Ora ci prendiamo il punto e guardiamo avanti, siamo quasi salvi e siamo felici perchè abbiamo lavorato tanto. Pochi gol subiti? Abbiamo una grande difesa, siamo la difesa meno battuta d’Italia e non subiamo gol da 6 partite, vogliamo mantenere la porta inviolata anche nelle prossime 5 gare. Vogliamo salvarci matematicamente il prima possibile. Puntiamo a rientrare nelle prime 8 perchè c’è la possibilità di disputare la Coppa Italia. Futuro? Ad Andria sto bene, ci sederemo al tavolino con la società e vedremo il da farsi, mi piacerebbe restare.”

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Favasuli: Abbiamo messo in campo tanto cuore. Testa al Messina.. (VIDEO)

Dopo il match contro la Fidelis Andria abbiamo avuto ai nostri microfoni il centrocampista stabiese Francesco Favasuli.

Ecco le dichiarazioni di Francesco Favasuli.

Sapevamo che oggi sarebbe stata una partita dura. Qui hanno perso squadre importanti e conquistare un punto è sicuramente importante per noi.

Credo che il pareggio sia il risultato più giusto, abbiamo avuto una grossa palla gol a testa ed alla fine per fortuna abbiamo portato a casa il risultato. L’espulsione di Obodo è stata francamente eccessiva ma non ci ha condizionato, ci siamo compattati ed abbiamo risposto bene anche in 10.

Sono felice di essere tornato in campo, ringrazio Dio e chi mi è stato vicino in questi mesi; sono al servizio della squadra ma con la speranza di giocare di più da qui alla fine. Ora testa al Messina, sperando di fare bene. Dalle prossime tre partite passa la nostra salvezza e non vogliamo di certo fallirle. Speriamo che possa andare tutto bene, contando anche sul sostegno dei nostri tifosi.

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Filippi: Espulsione inventata che poteva costare cara..

Al termine del match tra Fidelis Andria e Juve Stabia abbiamo ascoltato il D.G. delle Vespe, Clemente Filippi.

Ecco le sue dichiarazioni.

Oggi ho visto un’ottima Juve Stabia ma sono stupito dalla decisione dell’arbitro sul fallo di Obodo. Sicuramente Kenneth ha fatto fallo, ma era un intervento al massimo da cartellino giallo. La decisione dell’arbitro ha rischiato di cambiare completamente una partita che era in nostro pieno controllo.

La nostra resta una buona prestazione contro una delle squadre più in forma in tutta Italia. Ora siamo a quattro punti dai play out e dobbiamo dare il massimo per consolidare la salvezza. So bene che le partite con Messina, Ischia e Lupa Castelli sono quelle da cui passerà la nostra salvezza, ma chiedo a squadra e tifosi di pensare ad una partita alla volta. La testa deve essere proiettata esclusivamente alla prossima gara contro il Messina; dopo quella partita, sperando di aver conquistato la vittoria, penseremo all’Ischia ed alle successive.

Sulla questione stadio purtroppo non ci sono novità, e l’incertezza dal punto di vista comunale, che culminerà con le elezioni amministrative, non aiuta di certo. Questa situazione fa del male a chi come noi vuole dare lustro alla Città tramite il calcio e la Juve Stabia. Resta la nostra buona volontà nell’investire in alcuni interventi al Menti, mentre il cambio del manto erboso, imprescindibile, deve essere fatto direttamente dal Comune.

Raffaele Izzo

D’Angelo: Partita equilibrata, salvezza vicina (VIDEO)

Le parole di Luca D’Angelo in sala stampa

Al termine del noioso match del “Degli Ulivi” terminato 0-0 tra la Fidelis Andria e la Juve Stabia, si è presentato in sala stampa il trainer dei padroni di casa, Luca D’Angelo. Ecco le sue parole: “E’ stata una partita molto tesa, c’erano punti importanti in palio ed era prevedibile un match cosi. In vantaggio numerico abbiamo avuto qualche occasione ma non siamo riusciti a segnare. In casa purtroppo finalizziamo poco, è un problema che ci portiamo dall’inizio della stagione. Era già preventivato il cambio tra Grandolfo e Bollino perchè Grandolfo non stava bene. Solidità difensiva? E’ la nostra arma migliore, anche oggi non abbiamo subito gol e siamo molto contenti del nostro lavoro, siamo vicini alla salvezza e manca davvero poco per poter festeggiare. Ora ci concentriamo sulla salvezza e poi penseremo al futuro.”

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Zavettieri: L’espulsione di Obodo ha stravolto i miei piani.. (VIDEO)

Al termine del match tra Fidelis Andria e Juve Stabia abbiamo ascoltato il tecnico delle Vespe, Nunzio Zavettieri.

Ecco le parole sulla partita dell’allenatore calabrese.

E’ stato un match ben giocato da parte nostra. I ragazzi tatticamente sono stati perfetti, non concedendo nulla agli avversari. Dispiace per l’espulsione esagerata di Obodo perché in quel momento avevo intenzione di spingere di più avvalendomi dei cambi in panchina; ovviamente ho dovuto poi dare la precedenza a non prendere gol piuttosto che ad andare in rete. Resta un risultato importante per noi.
Ci attendono ora partite che possono decidere la nostra stagione, quindi sarà importante riposarci ma stare subito sul pezzo alla ripresa degli allenamenti. Dobbiamo conquistare la salvezza quanto prima.
Le scelte iniziali sono state dettate dalla stanchezza che ho visto in Lisi, Obodo e Maiorano nelle scorse settimane; certo, contavo poi di cambiare la partita con le sostituzioni, sapendo anche che noi nella ripresa facciamo sempre meglio del primo tempo, ma l’espulsione di Kenneth ha sconvolto i miei piani. Il rammarico sta in questi episopdi che compromettono poi le partite.
Mi rendo conto che il calcio giocato pggi non è stato bellissimo ma a questo punto della stagione conta essere concreti e portare a casa punti pesanti. Cerchiamo di essere contenti per questo risultato e di mettere nel mirino tre punti fondamentali contro il Messina.

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Fidelis Andria vs Juve Stabia La cronaca minuto per minuto

                                28° Giornata di Lega Pro: Fidelis Andria vs Juve Stabia.

Al “Degli Ulivi” si disputa l’incontro  Fidelis Andria vs Juve Stabia. La Juve Stabia è reduce dalla sconfitta in casa con il Benevento capolista del girone, la Fidelis Andria viene dalla vittoria in trasferta con il Melfi.

Le vespe di Zavettieri scendono in campo con il modulo 3-5-2: Russo, Romeo, Polak, Liotti, Cancellotti, Obodo, Izzillo, Favasuli, Contessa, Del Sante, Nicastro. A disposizione: Polito, Navratil, Atanasov, Carillo, Maiorano, Carrotta, Grifoni, Gatto, Lisi, Diop, Mascolo, Gomez.

La Fidelis Andria di Mister Luca D’Angelo scende in campo con il modulo 3-5-2: Poluzzi, Tartaglia, Cortellini, Aya, Bisoli, Stendardo, Onescu, Paterni, De Vena, Strambelli, Grandolfo. A Disposizione: Cilli, Vittiglio, Dellino, Capellini, Alhassan, Fissore, Bollino, Cianci, Bagoura Karba, Matera, Garcia.

Arbitro dell’incontro il Sig. Proietti Matteo di Terni coadiuvato dal Sig. Zanetti Andrea di Portogruaro e dal Sig. Colinucci Alessandro di Cesena.

La Fidelis Andria scende in campo con la “prima” divisa a fondo blu con bande laterali bianche ai calzoncini, la Juve Stabia scende in campo con la divisa da trasferta con fondo bianco e bande gialle e blu.

Inizia la gara con le due squadre che si studiano a centrocampo, ne risente lo spettacolo, con occasioni da rete che latitano. La squadra di casa forte dei suoi 38 punti in classifica non forza le giocate e aspetta la Juve Stabia per colpirla in contropiede, le Vespe invece non forzano in quanto un pareggio in trasferta contro la migliore difesa del campionato potrebbe essere considerato positivo.

Le uniche azione degne di nota del primo tempo sono alcuni timidi tentativi da una parte e dell’altra di impensierire gli estremi difensori senza però successo, anzi i due portieri restano praticamente inoperosi.

Nel primo tempo da segnalare l’ammonizione a Polak per un presunto contatto con Stendardo che si butta a terra simulando di aver ricevuto una testata dal difensore ceco della Juve Stabia.

Il manto erboso del “Degli Ulivi” non in perfette condizioni ha finora pesantemente condizionato la gara con i calciatori di entrambe le squadre che facevano difficoltà a restare in piedi.

Il primo tempo termine senza alcun minuto di recupero e le squadre vanno a riposo con il punteggio di zero a zero.

Inizia il secondo tempo con gli stessi uomini della prima frazione.

Al 9’ del s.t. la Fidelis Andria sostituisce Grandolfo con Bollino classe ’94.

Al 16’ del s.t. la Juve Stabia va vicinissima al vantaggio: cross dalla sinistra di Contessa che attraversa tutta l’area dalla parte opposta Cancellotti calcia a volo con la palla che termina la propria corsa di poco fuori.

Al 17’ del s.t. per la Fidelis Andria entra Bangoura per Paterni che non gradisce non stringendo la mano al proprio allenatore scatenando le ire del pubblico di casa.

Al 21 del s.t. ammonito Liotti per un fallo ingenuo al limite dell’area, sugli sviluppi della punizione la Fidelis Andria chiede un improponibile rigore per un inesistente fallo di mano in area.

Al 22 del s.t. per la Juve Stabia esce Izzillo entra Lisi, il modulo cambia dal 3-5-2 al 3-4-3.

Al 26 del s.t. viene espulso Obodo per un fallo in ritardo su Bollino, nell’occasione l’arbitro prende una decisione assurda in quanto l’intervento del centrocampista stabiese non aveva intenzione di far male.

Al 30 del s.t. le Vespe si coprono sostituendo Del Sante con Maiorano.

Al 32 del s.t. con l’uomo in più la Fidelis Andria va vicina al vantaggio con Cortellini che entra dalla sinistra e calcia a rete ma Russo è strepitoso a respingere il tiro.

Al 39 del s.t. per la Fidelis Andria esce De Vena entra Cianci.

Al 40 del s.t. la Juve Stabia prova il tutto per tutto: esce Favasuli entra Diop.

Dopo quattro minuti di recupero termina la gara con un punto che accontenta tutte e due le formazioni con i pugliesi che si avvicinano alla salvezza con il Monopoli che perde in casa, il pubblico di casa si lamenta per l’atteggiamento troppo rinunciatario delle squadre in campo.

Domenica al Menti arriva il “salvo” Messina in un match che sarà di vitale importanza per le Vespe per evitare i play out.

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Pescara-Como 2-1: doppietta di Lapadula

                                                 Il Pescara torna al successo dopo due mesi: 2-1 contro il Como.

 

PESCARA -Dopo due mesi e 5 ko di fila, il Pescara riesce a tornare al successo, imponendosi piuttosto a fatica per 2-1 contro il Como. Doppietta di Lapadula nella prima frazione e rete lariana arrivata nel secondo tempo, e che ha tenuto in apprensione la squadra abruzzese fino alla fine del match. Successo che permette al Pescara di tornare in zona play-off, mentre per il Como si spalancano le porte della Lega Pro.

LA CRONACA – Dopo essere stato per lungo tempo al terzo posto, cullando anche il sogno di potere agganciare la seconda piazza che vale la promozione diretta, il Pescara, reduce da 5 ko di fila, è attualmente anche fuori dalla zona play-off. La formazione di Oddo ospita all’Adriatico – “Cornacchia” il traballante Como, ultimo in classifica, ma che con Cuoghi in panchina ha raccolto 4 punti nelle ultime 2 giornate, e, nonostante la difficile situazione di classifica, continua a sperare in una clamorosa salvezza.

4-3-2-1 il modulo scelto da Oddo, con la coppia Verde-Caprari a supporto del bomber Lapadula. Cuoghi si affida al 3-5-2, con la coppia offensiva formata da Pettinari e Ganz. Arbitra Rapuano di Rimini.

Al 5’ conclusione dai 20 metri da parte di Bessa, che si perde sul fondo. Il Como sembra essere sceso in Abruzzo senza timori reverenziali. Al 10’ Torreira si invola in area, serve Lapadula, che viene anticipato da Casasola, il quale successivamente anticipata anche Caprari: entrambi gli interventi non sembrano ravvisare gli estremi per la concessione del penalty, sebbene le proteste abruzzesi siano piuttosto accese.

Al 13’ lo shot di Verde da fuori area viene bloccato da Crispino. Al 15’ Pescara in vantaggio su azione di calcio d’angolo: prima Mandragora colpisce la traversa di testa, poi Lapadula trova il tap-in vincente che vale la rete del vantaggio abruzzese.

La reazione lariana è piuttosto confusionaria e poco concreta, anche perché la difesa abruzzese fa buona guardia.

Al 30’ tiro da fuori area di Caprari, con la palla che finisce alta sopra la traversa. Al 33’ arriva il raddoppio del Pescara, ancora con Lapadula e ancora su corner calciato da Caprari. Il terzo tempo vincente dell’ex Teramo permette al Pescara di volare sul 2-0.

Sul finire di parziale, il Como va vicino alla rete per dimezzare lo svantaggio, con un paio di colpi di testa, ma in entrambi i casi Aresti fa buona guardia. La prima frazione finisce con il Pescara in vantaggio per 2-0.

Nel secondo tempo al 47’,c’è subito una buona chance per il Pescara, ma il tiro di Caprari da dentro l’area colpisce solo l’esterno della rete. Al 57’ ottimo taglio per Ganz, che tutto solo davanti ad Aresti sciupa incredibilmente un’ottima occasione da rete. Dopo solo 1’, è Pettinari a non trovare la via della rete. Buon momento per il Como, che sembra potere riaprire la contesa.

La rete del Como è nell’aria, ed arriva al 62’, sugli sviluppi di un corner, con Giosa, lesto ad insaccare dopo una respinta poco convinta da parte di Aresti. La formazione lariana si getta generosamente in avanti alla ricerca della rete del pari, ma senza fortuna. All’80’ colpo di testa di Lapadula su corner di Benali: si salva Crispino. All’86’ assist su punizione di Ghezzal per Gerardi, che non riesce a battere a rete da posizione invidiabile. Grossa chance per il pari lariano cestinata. Nei minuti di recupero è Marconi a mancare una grande occasione per pervenire al pari. La gara finisce con il Pescara che vince per 2-1.

PESCARA-COMO 2-1:IL TABELLINO DEL MATCH

Marcatori: Lapadula al 14′(P), Lapadula al 32′(P), Giosa al 15’st(C)

Ammonizioni: Aresti al 37′(P), Torreira al 38′(P), Mangragora al 17’st(P), Zuparic al 23’st(P), Madonna al 36’st(C)

Espulsioni: Basha al 47’st(C)

PESCARA CALCIO: Aresti, Vitturini, Campagnaro (Zuparic al 1’st), Mandragora, Fornasier, Benali, Torreira(Acosta al 24’st), Memushaj, Verde (Selasi al 12’st), Caprari, Lapadula

A disposizione: Fiorillo, Bruno, Pasquato, Mitrita, Cappelluzzo, Ventola

All: Massimiliano Oddo

CALCIO COMO: Crispino, Giosa, Casasola, Marconi, Barella (Ghezzal al 30’st), Bessa, Cristiani, Madonna, Pettinari (Gerardi al 31’st), Ganz

A disposizione: Scuffet, Ambrosini, Lanini, La Camera, Brillante, Cech, Kukoc

All: Stefano Cuoghi

 

 

 

 

CHRISTIAN BARISANI

Di Canio in conferenza: “Di Natale non ci sarà”

Ha parlato, nella consueta conferenza stampa pre-partita, il tecnico dell’Udinese Gigi De Canio, che ha presentato così il match dei suoi contro il Napoli: “La classifica parla chiaro, ma il calcio è bello per questo: a volte chi è meno forte può vincere. Noi siamo pronti a fare la nostra partita, ovviamente con un avversario così forte l’Udinese scenderà in campo ancora più attenta e concentrata ma ci sono 90 minuti in cui gli episodi devono sorriderci. Mi interessa però soprattutto la prestazione, che ci sia continuità dopo quella dell’ultima gara. Col risultato ancora meglio per la nostra fiducia. Di Natale? Io non dirò che non sta bene, perché dovrei dirlo. Io ho bisogno di giocatori che siano nella condizioni di dare il massimo, che si siano allenati bene con la squadra, magari anche in passato si allenava così ma faceva gol e stavano tutti zitti. Io ho verificato alcune situazioni ed ho bisogno del massimo dell’agonismo al servizio della squadra. Siamo in 28, devo rispettare tutti i giocatori. Dispiace lasciare fuori uno come lui, ma se bisogna farlo lo si deve fare. Avete poi visto che nella prima partita mi sono affidato in lui quando credevo di averne bisogno. Lodi? Scelte tattiche in base agli avversari, ma da lui ho ricevuto buone risposto. Siamo preparati a più soluzioni, dipende anche da quello che ci permetterà di fare il Napoli. Abbiamo giocatori duttili. Gabbia su Higuain? Non utilizzo questi termini, ma il valore dell’avversario è tale da stimolare la squadra a scendere in campo al massimo, poi le gare vanno giocate e non bisogna mai perdere la speranza di vincere. Gonzalo è uno degli attaccanti più forti al mondo. E’ normale ci sia preoccupazione, dovremo limitarlo così come i suoi compagni. Ma dobbiamo giocare di squadra, senza rinunciare perché le nostre possibilità non sono così poche come la classifica dice.”

Spalletti: “il derby non sia per noi ragione di vita. Vorrei 15 Totti ma…”

Mancano poco meno di 24 ore al derby della capitale che vede le due “rivali” divise da ben 18 punti. Alle ore 15 di domani il fischietto del signor Banti vibrerà ed i cuori cominceranno a scaldarsi. Lo sa bene Luciano Spalletti, che nel consueto incontro con i giornalisti ha spiegato come quello che conta, in una stracittadina non sia lo spellarsi le mani per gli applausi. “Ad essere importanti sono i cuori che battono, non le mani. Ed i cuori che battono si sentono anche da Testaccio. Penso che per i nostri tifosi sia un sacrificio enorme disertare lo stadio. Io li ho visti i tifosi della Roma, ho visto la curva Sud. Occorre trovare una soluzione prima di giugno perché lo vogliamo tutti.”. Ha intenzione di chiedere un incontro al prefetto Gabrielli il mister, perché questa situazione pesa, soprattutto se si pensa che sei delle otto gare che restano da qui alla fine si giocheranno tra le mura amiche.

A tenere banco, tuttavia, è ancora una volta la spinosa questione relativa a Francesco Totti. Le indiscrezioni uscite solo ieri, infatti, vedrebbero il capitano giallorosso disposto a giocare gratis per un anno pur di ottenere il rinnovo di contratto e coronare così il sogno di chiudere la carriera con l’unica maglia che abbia mai indossato e che gli fa ancora battere il cuore. Questa è la risposta del tecnico di Certaldo: “Fare un sondaggio sul Totti sì-Totti no al derby sarebbe come chiedere se far commentare l’europeo  Pizzul o a Caressa. Sarebbe giusto far scendere Totti in campo domani perché lui ha sempre fatto vedere grandi giocate dentro i derby ma è chiaro che da allenatore devo vedere le cose diversamente, senza lasciarmi scalfire dalle emozioni perché l’obiettivo fondamentale da perseguire incessantemente è il raggiungimento della Champions League. Quando si analizza una partita bisogna tenere conto di situazioni che chi si lascia trasportare dai sentimenti non sa vedere. Totti le giocate le farà sempre perché il piede è lo stesso, sono altre le cose che cambiano. La gestione della gara è fondamentale, occorre tenere il pallino del gioco poiché correre senza la palla è la fatica maggiore che si possa fare nel corso di una partita. Totti è un passionale, che quando entra in campo dimostra forza, qualità, precisione. Io di Totti ne vorrei 15 e lavoro per averne 15 forti come lui, però devo gestire la squadra dal punto di vista tecnico tattico per avere risultati e se la squadra funziona senza di lui devo tenerne conto. Non voglio interferire nel rapporto tra il capitano e la società, di cui io non so.”

SULLA STRACITTADINA… Lo stile Roma di cui Spalletti ha in più occasioni parlato in conferenza è un progetto ambizioso, che  prevede anche di normalizzare il più possibile una sfida che da sempre surriscalda gli animi in città: “Mi sarebbe piaciuto giocarmela ad armi pari. È chiaro che però per loro noi siamo l’unica ragione di vita mentre noi abbiamo anche altri obiettivi a cui pensare in questo momento. Io sono in parità con i derby vinti e persi ma vogliamo avere altri confronti di livello oltre al derby, il confronto da auspicare è quello con l’Europa. Il derby non deve essere per noi l’unica ragione di esistere.  Non so chi arriva meglio o peggio a questa sfida, ma speriamo che i calciatori siano bravi ad essere forti mentalmente. Cercheremo non solo di vincere, ma anche di fare la partita, perché noi vogliamo confrontarci con tutti con l’idea di imporre il nostro gioco. Loro hanno in panchina un professionista di prima qualità come Pioli, quindi non sarà facile”.

ANCHE DE ROSSI FUORI? Alla fine della fiera la fascia di capitano potrebbe finire sul braccio di Alessandro Florenzi: “Daniele ha fatto buonissimi allenamenti in questi giorni per cui nulla è scontato, lui potrebbe essere uno degli undici che scenderanno in campo ma devo valutare bene tenendo conto di quello che propongono altri calciatori che giocano nel suo stesso ruolo. Tento di far giocare i migliori come recita l’inno della Champions, perché è lì che vogliamo andare, anzi, dobbiamo puntare a stare stabilmente in quella competizione lì.”

SUL CALCIOMERCATO.. “Chi vuole andar via a fine stagione vada pure, l’importante è che in questi due mesi che restano si concentri sui nostri risultati. Probabilmente sceglieremo noi qualcuno da mandare via, i calciatori lo sanno e sono tranquilli. Chi ha mire importanti però deve giocare in maniera importante. È corretto avere ambizione e noi cercheremo di accontentare tutti. Per giocare a calcio basta un prato ed un pallone, del resto. Se Nainggolan dice che Napoli è Juve non sono più forti di noi considerando che sono avanti in classifica è lui il primo ad ammettere che si può fare meglio, bisogna pedalare di più”.

Claudia Demenica