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Il diamante ora si compra anche in banca

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Diamante – Se davvero è per sempre nessuno di noi, per ovvi motivi, lo saprà mai. Ma almeno per ora – in quest’epoca di ansie da tassi d’interesse sotto zero, mercati finanziari sull’ottovolante e mattone impiombato dalle tasse – un diamante ci può stare.

Lo pensano grandi banche che hanno cominciato a venderlo allo sportello, alternativa al vecchio Bot che non brilla più. Lo crede anche un nome antico come quello di Bolaffi, finora più noto per i valori bollati che per quelli carati, che ha appena annunciato il suo sbarco nel business.

Sarà un buon affare il diamante da risparmio? Non vi aspettate risposte definitive: come per ogni investimento molto dipende anche dalla durata e dall’obiettivo che ciascuno di noi si pone. No – in estrema sintesi – se si pensa di rivenderlo dopo pochi mesi o pochissimi anni, visto che una pietra preziosa non è facilmente liquidabile e le commissioni rischiano di tagliarne via un bel pezzetto; forse sì se le prospettive sono più lunghe. E comunque molto dipenderà anche dall’andamento del mercato delle gemme, che negli ultimi anni non è stato esattamente brillante: apertura di grandi giacimenti e domanda mondiale in frenata – proprio come è accaduto al meno nobile cugino petrolio – hanno spinto in basso le quotazioni dei diamanti all’ingrosso, di cui il colosso De Beers è il maggior commerciante al mondo.

Ma valori materiali a parte il ritorno del bene rifugio per eccellenza spiega molto della nostra epoca e delle nostre paure. In fondo che cosa c’è di più rassicurante – nell’epoca dei mercati immateriali e delle transazioni che spostano miliardi con un click – di una piccola gemma da tenere in mano o chiudere in cassaforte? E che cosa appare più solido di una pietra – preziosa sì, ma sempre pietra – di fronte al rischio che un calo dei tassi giapponesi, uno scandalo alimentare cinese, un attentato ai pozzi iracheni, un singhiozzo nelle vendite dell’iPhone o chissà che altro remoto episodio mandino all’aria le Borse di mezzo mondo?

Custodito nei sacchetti di pelle che si aprono all’improvviso rovesciando una piccola cascata abbagliante, cucito nella fodera dei vestiti o nascosto in un sottofondo per passare frontiere ostili e terribili gendarmi, in casi meno funesti splendente su un anello di fidanzamento, il diamante è ben incastonato nel nostro immaginario, stretto nella corona di mille libri e film. E anche quando è il più naturale dei prodotti del sottosuolo rimane un po’ artificiale, visto che nel corso degli anni a rifinirlo alla perfezione per renderlo sempre più attraente non sono stati solo i tagliatori di Amsterdam o New York, ma un esercito di geniali propagandisti. «Un diamante è per sempre» non dalla notte dei tempi, ma solo dal 1947, quando una pubblicitaria americana single che si chiamava Frances Gerety inventò lo slogan perfetto per la solita De Beers e per un esercito di aspiranti spose e fidanzate. Sarà un po’ meno romantico, ma oggi «un diamante è per sempre» almeno fino a quando l’economia non comincerà a luccicare un poco anch’essa e i tassi d’interesse torneranno a salire.

vivicentro.it-editoriale / lastampa / Il diamante ora si compra anche in banca FRANCESCO MANACORDA

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Lo yogurt della cuccagna

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Hamdi Ulukaya è un pastore curdo che vent’anni fa, stufo di mangiare solo yogurt, scese dalle montagne e partì per New York in cerca di fortuna. Per dieci anni assaggiò la vita dura del migrante e arrivò a rimpiangere i suoi yogurt: quelli americani non avevano sapore. La fortuna arrivò nel 2005, sotto forma di una mail che Hamdi si ritrovò per sbaglio sulla casella postale. Era di un’agenzia immobiliare che metteva in vendita un impianto per la produzione di yogurt. Hamdi si convinse che il destino stesse bussando alla sua porta e avesse una consistenza cremosa. Accumulò debiti pur di comprare l’impianto e impiegò due anni per riprodurre il gusto della sua infanzia. Ma alla fine nacque lo yogurt Chobani, che in turco significa gregge. In poco tempo conquistò uno spazio fisso nei frigoriferi della Costa Orientale, rendendo miliardario il suo inventore e consentendogli di assumere duemila persone, scelte per lo più tra i migranti senza lavoro come lui.

L’altro giorno il pastore del gregge ha comunicato due notizie. La prima: presto Chobani sarà quotato in Borsa. La seconda: era sua intenzione assegnare ai dipendenti il dieci per cento delle azioni. Qualcuno ha barcollato, qualcun altro è svenuto, tutti si sono ritrovati di colpo nelle tasche duecentomila dollari. Quelli che hanno tentato di ringraziare Hamdi per l’inatteso regalo si sono sentiti rispondere che non si trattava di un regalo, ma di una mutua promessa: d’ora in poi avrebbero lavorato con uno scopo e una responsabilità comuni. Ci voleva un pastore curdo per ridare un senso al capitalismo. E ci voleva New York per ridare un senso al pastore curdo.

vivicentro.it-opinione / lastampa / Lo yogurt della cuccagna MASSIMO GRAMELLINI

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PREVENDITA Monopoli vs Juve Stabia

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PREVENDITA Monopoli vs Juve Stabia

S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili, come da vigente normativa, ESCLUSIVAMENTE per i possessori della Tessera del Tifoso, i tagliandi di ingresso del Settore Ospiti dello Stadio “V. S. Veneziani” di Monopoli per assistere all’incontro di calcio Monopoli vs Juve Stabia, in programma sabato 30 aprile alle ore 17,30 e valevole per la 33a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2015/16.

La S.S. Monopoli, nel rispetto delle direttive ministeriali, HA ADERITO al progetto “Porta un amico allo stadio”, per cui un possessore di Tessera del Tifoso può acquistare un titolo di accesso allo stadio per un proprio conoscente non fidelizzato, previa presentazione della Tessera del Tifoso e di fotocopia del documento di identità del titolare del secondo tagliando. L’acquisto dei due titoli di accesso e l’ingresso allo stadio dei due utilizzatori deve avvenire contestualmente.

I biglietti sono in vendita al prezzo di € 10.00, più diritti di prevendita, fino alle ore 12,00 di sabato 30 aprile, presso le rivendite del circuito Ciaotickets.

A Castellammare di Stabia punto vendita abilitato presso:

  • Tabaccheria Muratori, Via Napoli 229

vivicentro.it-juve-stabia / Monopoli-Juve Stabia, parte la prevendita

Canale di Sicilia, 599 migranti salvati in 5 operazioni (VIDEO)

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Sono 599 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel canale di Sicilia, nel corso di 5 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In particolare,

  1. Nave Aviere della Marina Militare, inserita nel dispositivo Mare Sicuro, ha soccorso 1 gommone portando in salvo in 121 migranti.
  2. La nave militare spagnola Numancia, inserita nel dispositivo EUNAVFORMED, ha soccorso 1 gommone con a bordo 116 migranti; la nave militare tedesca Karlsruhe, inserita nel dispositivo EUNAVFORMED ha soccorso 2 gommoni con rispettivamente 118 e 127 persone.
  3. Infine la nave militare tedesca Frankfurt, inserita nel dispositivo EUNAVFORMED, ha soccorso 1 gommone con 117 persone.

I migranti recuperati da Nave Aviere e Nave Numancia sono stati successivamente trasferiti su Nave Frankfurt.

VIDEO di repertorio in attesa della elaborazione del video di queste operazioni:

vivicentro.it-isole-cronaca / Canale di Sicilia, 599 migranti salvati in 5 operazioni (VIDEO)

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NOTE sulla unità della MM inpiegata nei soccorsi:

La nave Aviere è un’unità missilistica della Marina Militare Italiana derivata dalla Classe Lupo inizialmente costruita, insieme ad altre tre unità, per l’Iraq, ma che a causa dell’embargo, dovuto prima alla guerra Iran-Iraq e poi alla prima Guerra del Golfo, non venne mai consegnata agli iracheni e che dopo essere stata sottoposta ad una serie di lavori per essere adeguata agli standard NATO, entrò in servizio nella Marina Militare Italiana nel 1995 venendo classificata pattugliatore di squadra.

L’unità dal 18 novembre 2001 ha preso parte all’Operazione Enduring Freedom, operando per 3 mesi nell’oceano indiano effettuando controlli ed ispezioni a mercantili in transito in quell’area e conducendo numerose scorte ad unità navali della coalizione, rientrando a Taranto il 18 marzo 2002.

BENEVENTO vs LECCE. Gaetano Auteri non ha dubbi:”Il nostro obiettivo è battere il Lecce”

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E’ un Gaetano Auteri sicuro di se’ quello che si è mostrato ai cronisti nella sala stampa di Paduli al termine del consueto allenamento infrasettimanale del giovedì, antivigilia del match di campionato contro il Lecce che, di fatto, vale una stagione intera: ”Noi siamo concentrati sul nostro prossimo avversario, il Lecce, per il quale abbiamo il rispetto che si deve a tutte le grandi piazze. Non ci interessa ciò che gli altri dicono o fanno. Siamo e restiamo concentrati sulla partita di sabato consapevoli di poterla vincere e chiudere la pratica con anticipo. Sul campo stiamo provando a recuperare tutti gli acciaccati con un lavoro specifico, contiamo di essere al gran completo in vista di sabato.” Sull’entusiasmo che si respira in città il mister non si sbottona:”Questo entusiasmo che percepite voi io non lo vedo. Non è vero che l’euforia che la gente di Benevento sta vivendo può condizionarci negativamente, anzi può soltanto farci bene.” Sul prossimo avversario, il Lecce, Auteri ha le idee molto chiare:”Meritano rispetto perchè sono una squadra di tutto rispetto. Non parlo solo di chi scende in campo, mi riferisco naturalmente anche al loro allenatore (Piero Braglia ndr) con il quale hanno ottenuto risultati molto importanti e non è affatto un caso che distino solamente sei lunghezze da noi. Ci tengo sempre a ricordare da dove siamo partiti questa estate, fra mille incognite e nello scetticismo generale, stiamo provando a fare qualcosa di storico con impegno e dedizione. Sabato vogliamo rendere ancor di più fieri i nostri sostenitori.”

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NOTE su:

Gaetano Auteri (Floridia, 21 settembre 1961) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, attuale tecnico del Benevento.

Benevento Calcio
Società calcistica
Il Benevento Calcio nota più semplicemente come Benevento, è una società calcistica italiana con sede nella città di Benevento. Milita in Lega Pro, la terza serie del campionato italiano di calcio.

Anno di fondazione: 1929
Località: Benevento
Campo/stadio: Stadio Ciro Vigorito
Campionati: Lega Pro, Lega Pro Prima Divisione

Ischia con il Catanzaro Pepe torna titolare?

allenamenti Ischia

Dopo una settimana di fuoco, con il presunto esonero di mister Porta per passare al ritorno in panchina di mister Dino Bitetto la squadra gialloblu si appresta ad affrontare sabato pomeriggio al “Mazzella” il Catanzaro, in una sfida delicata con il sapore dei play-out. La sconfitta delle aquile maturata nell’ultimo turno in casa contro il Monopoli,ha trascinato la squadra di mister Erra in piena zona play-out. I calabresi al “Mazzella” avranno l’obbligo di vincere e portare a casa tre punti,sperando in qualche passo falso delle dirette avversarie. I gialloblu condannati a disputare i play-out per giocarsi la salvezza e mantenere la categoria, con una vittoria potrebbero consolidare il terzultimo posto quasi certi poi di affrontare il Melfi negli spareggi. Il tecnico procidano, quando mancano soltanto due partite alla fine del campionato proverà a schierare la miglior formazione con i migliori undici in forma. Per la gara contro i calabresi non ci sarà l’attaccante senegalese Kanoute,fermato da giudice sportivo per due giornate dopo il cartellino rosso rimediato contro il Matera. Al suo posto dovrebbe giocare nel tridente Vincenzo Pepe che rientra dopo oltre un mese,dopo la trasferta di Foggia, nonostante avesse trovato il gol. Rientra anche il centrocampista ex Napoli, Giorgio Di Vicino uno dei perni fondamentali di questa squadra, che agirà sulla destra nel tridente d’attacco insieme a Gomes. A centrocampo in cabina di regia agirà Mattia Spezzani con Acampora e Armeno ai lati. Nel pacchetto difensivo l’unico dubbio è Bruno che potrebbe lasciare il posto all’isolano Filippo Florio. Al centro della difesa ci sarà Moracci con il ballottaggio tra Savi e Vandam a guidare la retroguardia gialloblu con Porcino sulla fascia sinistra. Tra i pali ritorna l’ex Messina Rino Iuliano,dopo l’attacco influenzale che lo ha costretto a saltare la trasferta in terra lucana della scorsa settimana. Domani ci sarà la rifinitura ai Camaldoli e poi la partenza per Ischia dove la squadra raggiungerà l’isola.

Napoli sempre a lavoro, le ultime da Castel Volturno

Doppia seduta per il Napoli a Castel Volturno.

Gli azzurri preparano il match contro l’Atalanta per il “monday night” della 36esima giornata al San Paolo alle ore 21.

Al mattino la squadra si è divisa in due gruppi. I difensori hanno svolto attivazione e allenamento tecnico tattico specifico, mentre il plotone di centrocampisti e attaccanti hanno svolto lavoro su circuito di forza.

Nel pomeriggio prima fase di attivazione, esercitazione passaggi con le mani e gol di testa e successivamente passaggi con i piedi e gol di prima.

Di seguito partitina a campo ridotto e chiusura con allenamento tecnico tattico.

Domani allenamento di pomeriggio.

Da sscnapoli.it

Koulibaly, l’ agente: “Sta facendo bene, normale l’ interesse dei top club”

                                                                Le dichiarazioni

 Bruno Satin, agente del difensore azzurro Kalidou Koulibaly, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Crc:
“Ho assistito alla semifinale di Champions Leaugue tra Atletico Madrid e Bayern Monaco e posso dire che vi sono delle similitudini tra gli uomini di Simeone e quelli di Sarri; ieri gli spagnoli hanno mostrato una disciplina e uno spirito di sacrificio fuori dal comune.
Sono molto deluso per il risultato maturato all’ Olimpico, alla fine il Napoli meritava il pareggio così come nella trasferta di Torino contro la Juve. Il punto è che sono arrivate due sconfitte, segno che comunque è mancato qualcosa. Fanno molto piacere i complimenti di Maradona, si vede che il ragazzo è migliorato molto in questa stagione.
Interesse del Bayern? Kalidou sta facendo molto bene ed è normale che sia seguito da molti club, la decisione spetterà esclusivamente alla società.
Il Napoli vuole costruire un progetto vincente e per farlo deve trattenere i grandi giocatori e fare acquisti mirati: solo con i giovani non si va da nessuna parte, occorrono anche giocatori esperti”.

Hamsik, l’ agente: “Marek è già entrato nella storia del Napoli”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss nel corso della trasmissione Radio Gol è intervenuto Jurai Venglos, agente di Marek Hamsik. Queste le sue dichiarazioni:

 “E’ già adesso, senza dubbio, uno dei calciatori più importanti nella storia del Napoli; anche se il futuro è difficile da decifrare questo club è molto importante per lui.
Ci auguriamo che gli azzurri possano raggiungere l’ obbiettivo della qualificazione diretta alla fase a gironi della prossima Champions League mantenendo il secondo posto. All’ inizio di ogni stagione il sogno è quello di vincere il campionato, poi verso il mese di febbraio emergono i veri obbiettivi”.

Concerto del Primo Maggio

Tra pochi giorni il maxi – concerto del Primo Maggio

E’ alle porte l’evento che in tantissimi aspettano con grande ansia: il concerto del Primo Maggio. Il maxi-concerto che ogni anno (dal 1990 a questa parte)  attira più di un milione di persone che scelgono di passare una giornata all’aria della grande musica italiana ed internazionale si terrà, come sempre, a Roma in Piazza San Giovanni in Laterano (proprio nel giorno dedicato ai lavoratori) ed è promosso dalle tre sigle dei sindacati più importanti della nostra Italia, ovvero CGIL, CISL e UIL.

Ogni anno viene dato un tema a questo concerto e quest’anno il tema è “Più valore al lavoro: contrattazione, occupazione e pensioni”. Condurrà Luca Barbarossa alla sua prima esperienza di conduttore di questo evento.

Tantissimi gli artisti che sono saliti sul palco in questi anni e tra questi vogliamo ricordare i Pooh, Zucchero, Fabio Concato, gli indimenticabili Fabrizio De Andrè, Roberto Murolo e Pino Daniele, Ladri di biciclette, Gianni Morandi, Elio e le Storie Tese, Biagio Antonacci, i Litfiba e tantissimi tanti altri.

Quest’anno il cast sarà composto da Skunk Anansie, Max Gazzè, Vinicio Caposella con i Calexico, Asian Dub Foundation, Salmo, Marlene Kuntz, Tiromancino, Fabrizio Moro, Gianluca Grignani, Coez, Bugo, Dubioza Kolektiv, Tullio De Piscopo, Raiz Mesolella Rossi, Gary Dordan feat. Nina Zilli, Nada con A Toys Orchestra, Perturbazione feat. Andrea Mirò, Bandabardò con Gaudats Junk Band, Mau Mau, Ambrogio Sparagna, Peppe Barra, Rezophonic, Modena City Ramblers & Fanfara Di Tirana, Eugenio Bennato, Maldestro, Thegiornalisti, Orchestra Operaia per Remo Remotti con Petra Magoni, Massimiliano Bruno, Stefano Fresi, Max Paiella, Anna Foglietta, Michela Andreozzi e Carlotta Natoli, Enzo Avitabile, Tony Canto con Faisal Taher, Miele, Il Parto Delle Nuvole Pesanti, Medfree Orkestra con Roberto Angelini e Matteo Gabbianelli (Kutso), Blebla e Santino Cardamone.

L’evento sarà trasmesso dalle 15 a mezzanotte su Rai 3 e su Radio2, partner ufficiale dell’evento.

Ulteriori infomarzioni sul sito ufficiale https://www.primomaggio.net oppure visitando la pagina ufficiale Facebook Primo Maggio Roma.

Giovanni Mavilio: Juve Stabia avversario scorbutico, squadra che…

Le parole di Giovanni Mavilio al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Giovanni Mavilio collega di Monopoli Live; con lui si è parlato del match di sabato pomeriggio tra Monopoli e Juve Stabia.

Ecco le sue dichiarazioni.

Il Monopoli,  reduce dalla vittoria in esterna contro il Catanzaro, ha buone chance per evitare i playout: Si, a questo punto del campionato la vittoria in extremis a Catanzaro vale tantissimo, maturata in condizioni ambientali proibitive durante tutto il corso della partita. È chiaro che adesso il morale si è notevolmente alzato, conterà vincere in queste ultime due partite per mettersi al riparo dai risultati altrui, centrando quindi, la salvezza diretta. Di certo non sarà facile, visto che la Juve Stabia in questo finale di stagione si sta dimostrando molto ostica e scorbutica. La squadra di Zavettieri pur avendo difficoltà in fase realizzativa, ha comunque una difesa molto valida, per cui mi aspetto comunque una partita di buon livello.

Nel match di andata in panchina c’era Tangorra, poi è stato esonerato per dare una scossa all’ambiente. Era lui il colpevole: Non proprio. La squadra ha iniziato il campionato con l’handicap visto che è stata costruita solo in chiusura di calciomercato. Ci tengo a ricordare che il Monopoli è stato riammesso in Lega Pro solo al 31 di agosto ed infatti la dirigenza ha avuto poco tempo per allestire la squadra. Mister Tangorra ha sapientemente svolto un buon lavoro nel girone di andata. Non gli è andata bene nel girone di ritorno laddove la rosa ha riscontato un inatteso calo di rendimento. L’allenatore ha pagato le tante sconfitte in casa visto che la squadra ha vinto solo contro la Lupa Castelli. A mio avviso, ritengo che non sia stato l’unico responsabile. È stato sfortunato in virtù di un calendario abbastanza proibitivo incontrando squadre di vertice, dalla capolista Benevento, passando per il Lecce, Cosenza, Casertana, tutte in lotta per un posto playoff. Il lavoro di Tangorra è stato sicuramente di ottimo livello, certo, il mister avrà commesso indubbiamente i suoi errori, e alla fine sono sempre i risultati a determinare la sorte di un tecnico e la dirigenza ha deciso così di risollevare l’esordiente tecnico. Mio modestissimo parere, visto che la stagione era stata programmata per una tranquilla salvezza, tutto sommato la squadra è ancora in corsa, per cui parlare di una sua responsabilità mi sembra un’esagerazione.

Il Monopoli ha perso punti nei minuti finali, dovuto ad un calo fisico o alla mancanza di esperienza in un campionato difficile qual’è la Lega Pro: Sicuramente paga problemi di natura tecnica, infatti la maggior parte dei calciatori ha poca esperienza in questo torneo. Di sicuro poi si aggiunge il fattore sfortuna, vedi la partita contro il Catania, stesso dicasi in casa contro il Messina all’esordio, passando alla sfida contro il Benevento e Cosenza in ultimo per ordine cronologico.

La Juve Stabia ha già ottenuto la salvezza matematica, pensi che le vespe affronteranno la partita all’arma bianca: Il Monopoli, fin’ora non ha ricevuto nessun favore da parte di compagini già appagate, anzi ha sempre affrontato squadre agguerrite, come giusto che sia. Non credo che la Juve Stabia si presenterà al Veneziani con un assetto remissivo. La squadra biancoverde sarà priva di Croce, assenza molto pesante nell’economia della squadra, un calciatore che in tandem con Gambino ha retto il peso la davanti per tutto il campionato. E’ chiaro che è sempre bello vincere una partita combattuta piuttosto che ricevere favori da avversari remissivi.

Qualche news sulla formazione biancoverde. Sarà un Monopoli votato all’attacco o attenderà la Juve Stabia: Difficile fare previsioni, visto che il tecnico D’Adderio siede da poco in panchina e in queste tre partite ha cambiato diversi moduli. A Catanzaro ha optato un classico 4-4-2, poi è chiaro che sceglierà il modulo in base alle caratteristiche della Juve Stabia. Di base farà scelte obbligate. Croce verrà sostituito con Di Mariano, ci sarà il rientro di Pinto e di capitan Esposito. Ipotizzo una difesa a 3 con Ferrara, Esposito e Bacchetti sulla linea difensiva. Centrocampo a 5 con Luciani, Viola, Romano, Tarantino e Pinto, attacco composto dal tandem Gambino-Di Mariano.

Serie A, le designazioni arbitrali: Napoli-Atalanta a Giacomelli

I dettagli

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali e degli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare valide per la diciassettesima giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2015/16 in programma domenica 1 maggio alle ore 15.00.

CHIEVO – FIORENTINA Sabato 30/04 h. 20.45 GUIDA TONOLINI – CARBONE IV: GAVA ADD1: VALERI ADD2: NASCA

EMPOLI – BOLOGNA CHIFFI PEGORIN – LIBERTI IV: DOBOSZ ADD1: CALVARESE ADD2: RAPUANO

GENOA – ROMA Lunedì 02/05 h. 19.00 GERVASONI PRETI – POSADO IV: RANGHETTI ADD1: ROCCHI ADD2: DI BELLO

JUVENTUS – CARPI h. 12.30 IRRATI MARRAZZO – LA ROCCA IV: STALLONE ADD1: CELI ADD2: CANDUSSIO

LAZIO – INTER h. 20.45 BANTI BARBIRATI – MELI IV: VUOTO ADD1: ORSATO ADD2: CERVELLERA

MILAN – FROSINONE MASSA PASSERI – PAGANESSI IV: TASSO ADD1: RIZZOLI ADD2: PINZANI

NAPOLI – ATALANTA Lunedì 02/05 h. 21.00 GIACOMELLI COSTANZO – CRISPO IV: SCHENONE ADD1: TAGLIAVENTO ADD2: FABBRI

PALERMO – SAMPDORIA MAZZOLENI PADOVAN – DI FIORE IV: DI LIBERATORE ADD1: DAMATO ADD2: SACCHI

SASSUOLO – H. VERONA GAVILLUCCI DI VUOLO – GALLONI IV: MUSOLINO ADD1: RUSSO ADD2 BARACANI

UDINESE – TORINO Sabato 30/04 h. 18.00 MARIANI DE PINTO – FIORITO IV: LO CICERO ADD1: DOVERI ADD2: DI PAOLO

Ischia-Catanzaro info e costi settore ospiti

Prevendita-ischia

In occasione della gara ISCHIA ISOLAVERDE-CATANZARO, in programma sabato 30 Aprile 2016 alle ore 17.30, presso lo Stadio “E.Mazzella” di Ischia, valida per la 33^giornata del girone C di Lega Pro, i tifosi ospiti in possesso della tessera del Tifoso potranno acquistare il tagliando unico al prezzo di € 10,00+2,00 di diritti di prevendita.

Si comunica che per questa partita, la S.S. Ischia Isolaverde NON ha aderito all’iniziativa “PORTA UN AMICO ALLO STADIO”.

Footbal Leader 2016, premiati Cairo e Corvino

Gli aggiornamenti

Si amplia con altre due autorevoli presenze il parterre dei premiati di Football Leader 2016.  Il Torino Fc e il suo presidente Urbano Cairo hanno vinto, infatti, il premio Financial Fair Play. Pantaleo Corvino, Responsabile dell’area tecnica del Bologna FC, si è invece aggiudicato il riconoscimento Scouting Leader. Due ambiti premi che saranno consegnati ai vincitori nel corso della kermesse in programma 24, 25 e 26 maggio prossimi ad Amalfi presso il Grand Hotel “Il Saraceno” (www.saraceno.it) e organizzata dalla DGS Sport&Cultura insieme con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC).

La giuria speciale ha assegnato al presidente Urbano Cairo e al Torino Fc il Financial Fair Play con questa motivazione: “Al club e al dirigente sportivo che si sono particolarmente distinti nell’oculata, corretta, virtuosa e innovativa gestione economica in ossequio alle nuove e vigenti regole del fair play finanziario, elevandosi a modello di riferimento per il panorama sportivo europeo”. Cairo succede ai presidenti di Napoli e Lazio, De Laurentiis e Lotito.
La giuria ha invece deciso di premiare il Direttore Pantaleo Corvino con il riconoscimento Scouting Leader perché “si è distinto negli anni, per il lavoro svolto nel Bologna FC e, precedentemente, con la Fiorentina e con il Lecce, per le capacità di scoprire talenti e giovani campioni, lasciando, in tal senso, un segno nel mondo del calcio italiano”. Corvino succede a Piero Ausilio, ad Andrea Carnevale e a Pierpaolo Marino.

Anche quest’anno il premio Football Leader (www.football-leader.it) sarà disegnato e realizzato a mano dall’“Emblema Opificio” (www.opificioemblema.it) dei designers partenopei Giuseppe e Francesco Emblema. Una produzione esclusiva, di assoluto valore artigianale, che rende ancora più unico Football Leader 2016.

Prince sarebbe morto a causa dell’AIDS?

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Prince era malato di AIDS

A distanza di una settimana dalla morte di Prince (21 aprile 2016), arriva una notizia choc sulle sue ultime condizioni di salute. Infatti, come rivela il National Enquirer (noto setimanale statunitense), Prince aveva appreso che la sua sieropositività si era trasformata in AIDS solo da pochi mesi. Il cantante afro-americano fu dichiarato sieropositivo già agli albori degli anni ’90 ma la degenerazione era avvenuta da nemmeno un anno.

Gli amici più stretti hanno confermato che Prince aveva deciso di curarsi con la preghiera, come raccomandato dai Testimoni di Geova dei quali faceva parte. “Dio può curarmi e mi guarirà” sembra dicesse. Ma le sue condizioni, negli ultimi tempi, erano peggiorate in modo repentino. Perdita di peso, colorito giallastro, punta delle dita bluastra. Il principe del pop si stava preparando a morire. “Era in cattive condizioni” afferma una voce molto vicina all’artista e il 19 aprile scorso lo stesso Prince aveva inviato agli amici un post nel quale spiegava quel che sei mesi fa i medici avevano sentenziato.

Il suo discografico, spiega in un’intervista, come i dottori gli avevano detto che il suo emocromo era insolitamente basso, che la sua temperatura corporea era scesa pericolosamente, aveva una gravissima carenza di ferro, era molto debole e spesso disorientato. Mangiava di rado e quando lo faceva non riusciva a trattenere il cibo.

Pur essendo che il suo patrimonio aveva sfiorato la cospicua cifra dei 2 miliardi di euro, Prince era quasi ridotto al lastrico e per far girare i conti era costretto a dedicarsi a tournee in giro per il mondo, sottoponendosi a sforzi fisici fuori della portata che il suo corpo potesse sopportare come, ad esempio, a febbraio aveva affrontato 36 ore di volo per un tour in Australia. Per questo motivo si riempiva di farmaci antidolorifici e proprio per un’overdose di questi farmaci, il suo jet privato era stato costretto ad un atterraggio di emergenza proprio 5 giorni prima della sua morte.

Il cuore di Prince cessa di battere il 21 aprile scorso nell’ascensore della sua casa nel Minnesota negli Stati Uniti ed il mondo intero della pop music internazionale ne piange la dipartita.

 

 

Sotto la Lente – Juve Stabia: alla scoperta di Kenneth Obodo

Nuovo appuntamento con la rubrica di ViViCentro, “Sotto la Lente”, con cui conosciamo meglio i calciatori gialloblù. Protagonista di questa settimana è Kenneth Obodo, autentico trascinatore delle Vespe.

Il mastino di centrocampo arrivato in estate a Castellammare è nato in Nigeria nel 1985 ed è arrivato giovanissimo in Italia grazie al fratello Christian, centrocampista con trascorsi in Serie A con le maglie di Udinese e Lecce.
Obodo negli anni è stato protagonista di una crescita esponenziale che lo ha fatto diventare sempre leader indiscusso delle sue squadre.

Dopo le due stagioni trascorse al Grosseto tra Serie B e Lega Pro arricchite da oltre 60 presenze e 2 gol, nello corso campionato ha giocato tra le file dell’Alessandria nel girone A di Lega Pro, dove, insieme all’ex stabiese Mezavilla, costituiva una diga quasi insuperabile per gli avversari.

Nello scacchiere gialloblù Obodo ha preso il posto, per grinta, dinamismo, agonismo e fisicità, di William Jidayi, ereditando dal centrocampista ora dell’Avellino anche la fascia di capitano della squadra stabiese.
Centrocampista roccioso e che fa del dinamismo e della fisicità le sue armi migliori, Kenneth si fa valere anche per visione di gioco, lucidità e presenza in zona gol: contrasti, palle rubate, protezione alla difesa e minaccia per gli avversari sulle palle inattive sono solo le doti principali del centrocampista gialloblù.

In questa stagione Obodo vanta 30 presenze e due reti, messe a segno entrambe al Menti. La prima nel rocambolesco derby contro l’Ischia terminato 5 – 5, mentre la seconda realizzazione è arrivata proprio nell’ultimo match interno contro la Lupa Castelli Romani. E’ stato infatti proprio Kenneth, con la sua incornata, a dare il via alla rimonta della Juve Stabia.

La principale passione del centrocampista, anche quando sveste la maglia gialloblè, resta il calcio. Kenneth è tifoso del Milan da anni e non è un caso che il suo idolo calcistico sia Clarence Seedorf, protagonista di tante vittorie rossonere.

Al di fuori del rettangolo di gioco, il tempo di Obodo è dedicato alla sua famiglia ed alla sua bimba che lo hanno seguito a Castellammare.
Obodo, ancor prima della fine di questa stagione, appare già come il principale punto di riferimento su cui costruire la squadra del prossimo campionato. Dopo l’ultima partita contro la Lupa Castelli Romani, infatti, a domanda sul suo futuro, Kenneth ha risposto senza esitazioni: “Rimango qui, sono stabiese!”

Molti tra i tifosi stabiesi, soprattutto i più giovani, ricorderanno sicuramente il cartone animato “Ken il guerriero”; osservando le partite della Juve Stabia si può facilmente notare che anche le Vespe hanno il loro guerriero: Ken..neth Obodo.

Raffaele Izzo

C’è un solo argomento che unisce Sarri e De Laurentiis

I dettagli

La Gazzetta dello Sport rivela ciò che al momento unisce Sarri e De Laurentiis: “Innanzitutto, la Champions. Come, del resto, Maurizio Sarri ha ribadito ieri ai suoi calciatori alla ripresa degli allenamenti. C’è un solo obiettivo nella testa dell’allenatore: vincere le prossime tre partite per garantirsi il secondo posto. Lo stesso traguardo che vuole raggiungere anche Aurelio De Laurentiis. Su questo punto i due sono in perfetta sintonia, del resto ci sarà invece tempo e modo di parlare”

Lombardia e Piemonte, sei arresti per terrorismo islamico

Terrorismo islamico. Una coppia di Lecco stava per partire per la Siria, portandosi i figli di 2 e 4 anni. L’indagine è stata condotta dagli uomini di Ucigos e Ros

MILANO – Sei arresti per terrorismo jihadista nel triangolo Lecco, Varese, Milano. Dalle prime ore di questa mattina, in diverse province della Lombardia e del Piemonte, è in corso una vasta operazione antiterrorismo nei confronti di sei estremisti islamici (due sono latitanti) destinatari di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Milano Manuela Cannavale. L’accusa, per tutti, è di “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale”.

Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale di Milano d’intesa con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, sono state condotte in modo congiunto dai carabinieri del Ros e dai poliziotti dell’Ucigos  e delle digos locali. Particolare attenzione è stata data a una coppia di marocchini con cittadinanza italiana residenti in provincia di Lecco che stava organizzando il viaggio per raggiungere la Siria con l’obiettivo di unirsi al Califfato. La loro intenzione era di partire portandosi dietro anche i figli di 2 e 4 anni.

Alla coppia si sarebbe dovuto unire un altro marocchino di 23 anni, residente in provincia di Varese, fratello di un foreign fighter espulso dall’Italia nel gennaio 2015 con un provvedimento del Viminale e di cui è stata documentata l’uccisione in combattimento in Siria dai pm che seguono l’inchiesta, Francesco Cajani ed Enrico Pavone.

Gli aspiranti combattenti erano in contatto con Mohamed Koraichi, un marocchino di 32 anni, e con la sua compagna, l’italiana Alice Brignoli di 39 anni. Vivevano in provincia di Lecco e si erano convertiti all’Islam nel 2008, ma dal febbraio 2015 erano svaniti nel nulla insieme ai tre figli maschi di 7,6 e un anno e mezzo, per riapparire poi nelle file dello Stato Islamico. Anche loro sono stati oggetto dell’ordinanza di cattura, così come una loro congiunta, adoperatasi per mettere in contatto questi ultimi con gli aspiranti combattenti.

Durante le perquisizioni, gli inquirenti hanno trovato materiale definito “di grande interesse investigativo”, e che può portare a svelare la rete di collegamento dei foreign fighters.

“Operazione stamani anti estremisti al nord molto importante. Complimenti a ministro, intelligence, inquirenti e forze ordine #tuttiinsieme”. Lo scrive su Twitter il premier Matteo Renzi, in merito all’operazione anti-terrorismo di stamattina in Lombardia.

Lombardia e Piemonte, sei arresti per terrorismo islamico EMILIO RANDACIO

Sarri e lo stesso destino di Mazzarri e Benitez

La Repubblica

Da quando il club è stato rilevato da Aurelio De Laurentiis, che ha trasferito nel calcio la sua lunga esperienza di produttore cinematografico. Ciak, si gira. Come in un film: con i pieni poteri affidati a un regista di grido, invitato a farsi carico di tutti gli onori e oneri del caso. In principio c’era stato Pierpaolo Marino: il dg che tra alterne fortune (e qualche passo falso iniziale) pilotò il Napoli dall’inferno della serie C al sospirato ritorno in serie A. Poi è stata la volta di Walter Mazzarri: altra personalità forte, a cui il presidente arrivò a offrire fino a 4 milioni netti di stipendio, nel tentativo non riuscito di trattenerlo almeno per un’altra stagione. Quasi gli stessi soldi che servirono subito dopo per portare al San Paolo Benitez: nome ancora più affascinante e garanzia di continuità ad alti livelli, con cui zittire anche gli scettici e i contestatori. Pure a Rafa furono offerti i pieni poteri, a partire dal mercato. Un uomo solo al comando, nel bene e nel male: la regola che continua a essere di rigore a Castel Volturno. Adesso tocca a Sarri: anche se la sua investitura ha avuto una genesi abbastanza diversa, almeno all’inizio. Perso Benitez, infatti, la prima idea di De Laurentiis fu la ricerca di un altro nome altisonante: quello di Emery, lo spagnolo che continua a spopolare con il suo Siviglia in Europa League. Un tentativo a vuoto, però: come quelli successivi per Mihajlovic e soprattutto Montella, apprezzato e sempre in pole position nei pensieri del presidente azzurro. Don Maurizio non è arrivato invece nel Napoli con il rango di prima scelta, nonostante i brillanti risultati ottenuti nelle precedenti stagioni in provincia. Un ottimo maestro di calcio, ma con poca esperienza (un anno) di serie A e ancora meno tempo per dimostrarsi all’altezza di una grande piazza, affamata di gloria.

Cancro, da condanna a patologia curabile: oggi in 7 su 10 lo sconfiggono

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ERA una condanna senza appello. Oggi il “male incurabile” con il quale ancora si identifica un tumore (ma la definizione sta per essere bandita dal lessico scientifico) è una patologia curabile. A testimoniarlo sono gli oltre tre milioni di persone (il 4,9% della popolazione) che ci convive e i due milioni che l’hanno sconfitta. Eppure, nonostante i progressi, c’è ancora tanto da fare, come spiega il report Lo stato dell’oncologia in Italia che, curato dall’Aiom, e presentato al Senato con la partecipazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Programmi da realizzare, ma anche errori da correggere.

Marcatori. Per esempio, l’abuso, o meglio, l’uso improprio che in Italia si fa dei marcatori tumorali. Se ne fanno troppi e senza motivo anche a pazienti per i quali non c’è alcun sospetto di malattia neoplastica. Nel 2012 sono stati eseguiti oltre 13 milioni di test a scopo diagnostico a fronte degli attuali tre milioni di pazienti oncologici. “La soluzione è rappresentata dalla uniformazione a livello nazionale delle indicazioni per un loro uso appropriato”, dice Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom, “e per questo entro il 2016 presenteremo un documento condiviso con altre società scientifiche”. D’altronde, come sottolinea Giuseppe Procopio, consigliere Aiom e dirigente medico nell’Istituto tumori di Milano, “fino a oggi nessun marcatore si è dimostrato utile per la diagnosi precoce. Quindi non andrebbero utilizzati al di fuori dell’ambito strettamente clinico, dove sono impiegati in pazienti che hanno già avuto una diagnosi di alcune specifiche neoplasie e solo in due situazioni: per la valutazione della risposta al trattamento e per la diagnosi di recidiva di malattia in pazienti già trattati“. I marcatori tumorali non andrebbero usati, invece, come strumenti di screening del cancro, né tantomeno rappresentare test diagnostici in presenza di sintomi.

A proposito, fa scuola il Psa, l’antigene per il tumore della prostata cui si ricorre sempre più spesso. “Lo screening per il carcinoma prostatico mediante Psa rappresenta, al momento, l’esempio più importante del grave rischio di sovradiagnosi e sovratrattamento conseguenti ad un intervento a scopo di prevenzione”, si legge nel rapporto Aiom. Ed è stato proprio la massiccia diffusione del Psa nella popolazione maschile a determinare dagli anni ’80 un aumento critico delle diagnosi di tumore prostatico. Ma la ricerca del tumore “sempre” e dei protocolli “fai da te” è anche causa di risultati privi di significato clinico. Il dato, controverso, sull’efficacia o meno del test, risulta da alcuni studi secondo cui ci sarebbero  pesanti effetti negativi dello screening mediante Psa. Ancora nel rapporto: “In un’ottica di screening è stato calcolato che per prevenire un decesso per tumore della prostata è necessario diagnosticarne 33: nella maggior parte dei casi, diagnosticare significa trattare anche in presenza di un tumore a basso rischio di progressione e, per ogni vita salvata, si verificano 4 casi di impotenza e 1 di incontinenza urinaria”. Per districarsi nel mare magnum dei 40 biomarcatori tumorali e per disciplinarne un corretto utilizzo è stata redatta la Guida nell’ambito del  programma regionale biomarcatori diagnostici, prognostici e predittivi del Veneto di cui è responsabile Massimo Gion dell’ospedale civile di Venezia (Usl 12). Dentro ci sono le raccomandazioni e le indicazioni sui marcatori tumorali presenti in tutte le linee guida pubblicate negli ultimi sette anni.

I numeri del cancro. Nel 2015 è stata pubblicata la quinta edizione de “I numeri del cancro in Italia 2015″ (www.aiom.iT), frutto della collaborazione di Aiom e Airtum, un lavoro coordinato da Stefania Gori.
I dati sono stati raccolti grazie ai 43 Registri tumori attivi in Itlia, unico strumento di monitoraggio della patologia oncologica. I dati 2015 rivelano 363000 nuovi casi (194000 negli uomini e 169000 nelle donne, con circa 1000 nuove diagnosi al giorno). I tumori più frequenti?  Negli uomini la classifica è guidata dal tumore della prostata (20%) seguito da quello del polmone (15%), del colon-retto ((14%), della vescica (11%) e dello stomaco (5%); nelle donne si parte dalla mammella (29%), al secondo e terzo posto troviamo il tumore del colon-retto (13%) e del polmone (6%), seguiti da quelli di tiroide (5%) e corpo dell’utero (5%). I dati confermano anche una costante riduzione della mortalità nei due sessi: l’andamento nel periodo 1999-2010 proiettato al 2015 evidenzia un calo dell’1% all’anno. Un risultato, spiega il rapporto, frutto della prevenzione primaria (riduce l’esposizione ai fattori oncologici e quindi il numero di nuovi ammalati), agli interventi di prevenzione secondaria (anticipazione della diagnosi in fase più aggredibile) e delle terapie, più efficaci e più estesamente accessibili. Positiva anche la ‘sopravvivenza che, a cinque anni in Italia, è aumentata (dal ’90-92 al 2005-2007): negli uomini del 18% (dal 39% al 57%) e nelle donne del 10% (dal 53% al 63%), tra le più alte in Europa.

Prevenzione e informazione. La chiave di volta è l’informazione. Che, sottolineano gli esperti Aiom, deve essere “corretta e puntuale, indirizzata agli specialisti, ma anche alla popolazione”. La prevenzione primaria, attraverso programmi di formazione ed educazione della popolazione è al primo posto per combattere le malattie tumorali.
Tra le iniziative promosse nell’ultimo anno figura “Non fare autogol”, progetto rivolto agli adolescenti a cui trasmettere la conoscenza dei principali fattori di rischio oncologico. Un ruolo di supporto alla scuola che Aiom svolge insieme alle istituzioni in varie regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto). E non a caso, vista la fascia d’età dei destinatari la campagna educativa ha coinvolto grandi calciatori di serie A che, con degli oncologi, hanno incontrato, direttamente nelle scuole italiane, gli studenti.

“PanCrea” è invece il progetto (il primo dedicato al tumore del pancreas) che ha previsto la realizzazione di due sondaggi nazionali (per i pazienti e per gli oncologi) con la distribuzione di due opuscoli (per i pazienti già colpiti dalla malattia e per la prevenzione della neoplasia).

Campagna antifumo. Non cominciare a fumare e l’educazione a corretti sili di vita, dall’alimentazione all’attività fisica, è un altro dei punti chiave delle campagne di prevenzione. E così, ai più giovani soprattutto, si lancia il messaggio di un tumore tenuto lontano proprio grazie alla rinuncia della sigaretta. E se si è già preda del vizio, si ricorda che smettere il prima possibile consente di ridurre notevolmente il rischio di ammalarsi.
Un fattore di rischio, quello del tabagismo, che in Europa ha già fatto registrare un calo notevole di fumatori tra gli uomini, mentre ci sono ancora donne che non ce l’hanno fatta. Eppure, scrive Aiom nel rapporto, queste persone mettono a repentaglio la loro vita e quella degli esposti al fumo passivo: ogni anno 19000 europei non fumatori muoiono per effetto dell’esposizione al fumo secondario, a casa o sul luogo di lavoro.

Dall’esortazione benevola all’informazione che fa da deterrente:
ad ogni boccata, durante la combustione, si sprigionano più di 4000 sostanze chimiche, tra le più pericolose c’è il catrame, che contiene elementi cancerogeni che si depositano nel polmone e nelle vie respiratorie. La nicotina, invece, è un alcaloide che influenza il sistema cardiovascolare e nervoso e induce dipendenza.
Lanciata a luglio 2015 la campagna “Il Tumore della prostata e i tumori negli anziani” è la prima del genere rivolta a sensibilizzare tutti i cittadini. Durante gli incontri programmati un oncologo spiega i principali fattori di rischio tumorali, educando i partecipanti su quanto sia importante seguire stili di vita corretti, sottoporsi a screening oncologici e cosa significhi ritornare alla vita normale dopo un’esperienza di cancro con un riferimento alle nuove terapie.

VACCINO HPV

La prevenzione non può escludere la vaccinazione. Anche in  oncologia e per tumori la cui causa è stata confermata dalla ricerca. L’esempio che fa il report è quello del tumore del collo dell’utero: il 75% potrebbe essere evitato grazie alla vaccinazione contro il Papilloma Virus (HPV). E lui  è responsabile anche di tumore in altre sedi: vulva, vagina, pene, ano, bocca e faringe. È pericoloso, quindi, anche per gli uomini. La neoplasia nelle donne under 50 è tra le più frequenti e si piazza infatti al V posto con 2100 nuove diagnosi stimate in Italia nel 2015. La media italiana della copertura vaccinale (per le ragazze nate nel ‘97) è pari al 70,8% e quindi ben lontana da quel 95% inizialmente stabilito e con una notevole disomogeneità regionale. Aiom nel 2016 distribuirà materiale informativo e organizzerà congressi sull’argomento.

SCREENING
Per alcune neoplasie esistono test di screening efficaci.
Per il tumore della mammella: mammografia ogni 2 anni per le donne tra 50 e 69 anni. Ma se ci sono le risorse, si legge nel documento, l’invito biennale dovrebbe essere esteso fino a 74 anni, mentre dovrebbe essere annuale per le donne tra 45 e 49 anni.
Tumore della cervice uterina: Pap-test ogni tre anni per le donne di età tra 25 e 64 anni•
Tumore del colon-retto: test per la ricerca del sangue occulto fecale per uomini e donne tra 50 e 69 anni. È raccomandato l’impiego del metodo immunochimico perché  riconosce selettivamente l’emoglobina umana e non necessita di restrizione dietetica. In più, se utilizzato su un solo campione ha un migliore bilancio sensibilità/specificità. È ammesso, come test di screening, la rettosigmoidoscopia eseguita una sola volta intorno ai 60 anni.

RETE laboratori di biologia molecolare

Nicola Normanno, coordinatore sezione Aiom Campania e ricercatore del Pascale di Napoli, ha riferito i risultati ottenuti finora grazie al tavolo di lavoropermanente con la Società Italiana di Anatomia Patologica e Citopatologia (Siapec) per la “caratterizzazione molecolare delle neoplasie in funzione terapeutica”. Scopo principale di questo gruppo di lavoro è la creazione di una rete laboratoristica diffusa sul territorio nazionale e in grado di offrire con adeguata qualità test biomolecolari in oncologia.
Lo Stato dell’Oncologia del 2016 contiene tanti altri elementi di consultazione, 136 pagine di notizie, scientifiche di prevenzione. Nel documento, addetti ai lavori e utenti comuni, troveranno di tutto. Dal  counseling genetico alla ricerca del BRCA nel carcinoma ovarico, al follow-up in oncologia, alla valutazione delle tossicità, alle reti oncologiche regionali, alla nutrizione in oncologia, alle cure all’umanizzazione, ai farmaci oncologici “equivalenti” e fino al volontariato oncologico.

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