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David Lopez ha chiesto spazio, ora può partire

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Gli occhi degli spagnoli in casa Napoli, ma tra i due corteggiati, Albiol e Callejon, potrebbe essere un terzo a partire: David López. Come riporta Il Corriere dello Sport, il centrocampista ha manifestato la volontà di giocare con più continuità. Per lui sirene inglesi e spagnole, tra cui l’Espanyol: proprio il club di provenienza. La voce che circola nelle ultime ore è che possa lasciare l’azzurro dopo due sole stagioni.

Gabbiadini non vuole un’altra stagione in panchina

I dettagli

Il Mattino evidenzia il dispiacere di Manolo Gabbiadini che dopo aver perso il treno per gli Europei: “L’attaccante bergamasco è stato chiuso dal fenomeno Higuain e non ha intenzione di vivere un’altra stagione del genere, pochissime partite e tante panchine. Il Napoli a gennaio disse no a un’offerta importante del Wolfsburg (28milioni): il club tedesco potrebbe ritentare l’assalto ma per il club azzurro il valore dell’attaccante resta alto, almeno 30 milioni. In Italia piace a Lazio e Fiorentina,il suo manager Pagliari segue le varie situazioni che si svilupperanno all’estero”.

No alla clausola, Sarri vuole sentirsi libero

I dettagli

Il Corriere del Mezzogiorno a proposito delle clausole rescissorie: Una clausola da eliminare, un’altra da abbassare. La prima relativa all’opzione che il Napoli ha per altri quattro anni sul contratto di Sarri; la seconda si riferisce invece all’importo per la rescissione sul contratto di Higuain. Punti strategici dei faldoni contrattuali dei protagonisti della stagione straordinaria degli azzurri. Entrambi oggetto del contendere con le “controparti”. Le clausole sono una costante delle scritture redatte dal pool di legali di Aurelio de Laurentiis al momento dell’effettiva acquisizione del cartellino dei giocatori o anche del tecnico scelto alla guida della squadra. I contratti in casa Napoli non sono solo quelli prestampati e compilati che basterebbero per il deposito in Lega. Sono per ciascuno dei tesserati pagine e pagine dattiloscritte, dove al di là della sezione generale, ci sono piccole o grandi condizioni unilaterali sulle quali c’è da discutere o comunque trattare. E in qualche caso anche da rivedere. Il futuro di Sarri e del Pipita è legato in qualche modo alle clausole, quella rescissoria del Pipita in caso di rinnovo biennale di contratto andrebbe abbassata: magari da 94 milioni a ottanta; quella di Sarri, per l’allenatore andrebbe addirittura eliminata. Il tecnico non vuol sentirsi legato al club per altri quattro anni senza aver mai la libertà di scegliere di andare altrove. Difficile che De Laurentiis possa cedere su questo punto. Le clausole sono l’essenza dei suoi contratti. E chi firma, poi deve rispettare.

UFFICIALE – La Val di Sole annuncia: Summer Training Location dal 9 al 30 luglio

valdisole.net

Ritorna il grande calcio in Val di Sole: per il sesto anno consecutivo, la splendida località di Dimaro, ai piedi delle maestose Dolomiti di Brenta, ospiterà il ritiro precampionato dell’SSC Napoli (dal 9 al 30 luglio)! Durante il ritiro della Prima Squadra saranno sempre ben in vista i marchi Trentino e Val di Sole, che potranno fregiarsi del significativo titolo “Napoli Official Summer Training Location” (Sede Ufficiale del ritiro estivo del Napoli Calcio): un aspetto sicuramente importante affinché possano venire valorizzati anche i temi turistici connessi alla permanenza del Napoli in Trentino in occasione del ritiro. La blasonata squadra partenopea alloggerà presso un noto hotel del caratteristico borgo e si allenerà presso il vicino centro sportivo comunale tutti i giorni a partire dalle ore 9.30 al mattino e dalle ore 16.30-17.00 al pomeriggio, salvo cambiamenti di programma (potrebbero esserci mezze giornate o giornate di riposo). I campioni azzurri da diversi anni ai vertici della Seria A svolgeranno gli allenamenti a porte aperte con ingresso gratuito. Al termine di ogni sessione di lavoro sul campo, i tifosi potranno incontrare alcuni giocatori per gli autografi. Allenamenti, amichevoli, incontri con i tifosi, serate musicali a tema, appuntamenti di cabaret e di intrattenimento: un concentrato di eventi davvero unici per tutti i tifosi azzurri.  Un’occasione assolutamente da non perdere per i tantissimi tifosi napoletani ed appassionanti del bel calcio: poter vedere dal vivo le esibizioni di capitan Hamsik e compagni nello splendido scenario naturale della Val di Sole!

Sarri non vorrebbe rivoluzionare la difesa, ma perderà almeno quattro giocatori

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Maurizio Sarri non vorrebbe rivoluzionare la difesa del suo Napoli ma, come riferisce La Repubblica, perderà Christian Maggio, Ivan Strinic e i portieri di riserva Gabriel e Rafael: “s’impongono per blindare il reparto già altri tre acquisti: un vice Reina e due esterni”. Perchè, poi, il presidente Aurelio De Laurentiis ha già mosso i primi passi per la difesa? Perchè nel prossimo inverno gli azzurri dovranno fare a meno per un mesetto sia di Kalidou Koulibaly che di Faouzi Ghoulam che impegnati per la Coppa d’Africa con il Senegal e con l’Algeria.

Danilo pista abbandonata, De Laurentiis non vuole fare operazioni con fondi

Le sue parole

A Radio CRC è intervenuto il giornalista ed esperto di mercato della RAI Ciro Venerato: “Danilo del Valencia? Il cartellino è del Braga: il Napoli lo ha seguito, il direttore sportivo Giuntoli ha speso parole importanti per il ragazzo ma l’affare è stato messo da parte perchè una parte del cartellino di Danilo è di Jorge Mendes. De Laurentiis, per sua scelta, non vuole fare operazioni per giocatori che hanno il cartellino in mano ai fondi. Dopo la vicenda Emery e André Gomes i rapporti non sono buonissimi, due settimane fa quando De Laurentiis ha saputo che il ragazzo era in parte di Jorge Mendes ha lasciato perdere”.

Giuntoli concede una settimana di tempo a Klaassen per dire sì

I dettagli

Il secondo acquisto del Napoli dopo Lorenzo Tonelli potrebbe essere il centrocampista olandese dell’Ajax Davy Klaassen. Tuttosport riferisce che il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli ha dato una settimana di tempo al calciatore per sciogliere le riserve sul trasferimento in maglia azzurra. Perchè la società di Aurelio De Laurentiis “ha trovato l’accordo” sia con il direttore sportivo dei lancieri Marc Overmars per un trasferimento attorno ai 15 milioni di euro trattabili, ma ha ancora raggiunto una intesa con l’agente del calciatore Soren Lerby per un ingaggio da circa 1,1 milioni di euro a stagione.

Sassuolo, Carnevali: “Vrsaljko richiesto da altri, non dal Napoli”

Le sue parole

A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto il direttore generale e amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali:

“Ricordo perfettamente la prima giornata di campionato che per me è stato uno spettacolo grazie al pubblico nostro e a quello del Napoli. Siamo stati abbastanza fortunati perché all’inizio la squadra azzurra non era nella migliore condizione, poi ci sono stati nell’arco della stagione momenti felici e altri meno, però siamo felici per come si è concluso questo campionato.

Il secondo posto è un risultato importante per il Napoli, ma già ad inizio stagione pensavo che la squadra potesse fare bene perché Sarri è un ottimo allenatore e la rosa è di tutto rispetto. 

Finale di coppa Italia? Stiamo aspettando questa partita in maniera tranquilla, abbiamo provato ad ottenere un risultato importante sul campo ed è questo ciò che conta. Aspettiamo la giornata di sabato e se la Juve batterà il Milan saremo felici perché disputeremo l’Europe League, ma se così non fosse saremo ugualmente soddisfatti per quello che abbiamo fatto.

A Squinzi piace scherzare, ma è ambizioso. Ci aveva chiesto quest’anno di conquistare 10 punti in più rispetto alla scorsa annata e abbiamo fatto anche meglio e sono certo che nella prossima stagione vorrà fare ancora di più. Sappiamo le forze reali del campionato e ambire a certi risultati sarà molto difficile, ma è importante crederci perché nel cacio mai dire mai. 

Di Francesco? Gli abbiamo allungato il contratto, il progetto è valido per i prossimi tre anni e certamente nella prossima stagione allenerà il Sassuolo e stiamo anche già lavorando per il futuro.

Vrsaljko? Dare un percentuale di permanenza è difficile e non solo per ciò che concerne Vrsaljko. E’ richiesto da grandi club italiani e stranieri, faremo le giuste valutazioni e se ci saranno opportunità per la nostra società e per il calciatore, ci penseremo. Ad oggi, dare una sicurezza sui giocatori è davvero impossibile. La passata stagione c’è stata la richiesta da parte del Napoli per Vrsaljko, ma ad oggi non abbiamo parlato col club azzurro e non c’è nessun appuntamento fissato. Magari ci vedremo sabato alla finale di coppa Italia, dove incontreremo diverse società. Zapata ci interessava e nel momento in cui ci è stato chiesto Vrsaljko diventava importante per noi averlo. Poi però il colombiano era stato già promesso all’Udinese ed ecco che non avevamo più interesse nel cedere Vrsaljko. Dall’anno scorso alcune cose sono cambiate, Zapata è ancora un giocatore di qualità, ma ci sono anche altri calciatori che ci interessano in altri campionato. La nostra volontà è portare avanti il progetto dell’italianità per cui vedremo. 

Duncan? Ha disputato un campionato eccezionale, il nostro allenatore ha fatto crescere tanti giocatori e va dato merito anche alla società perché per ottenere buoni risultati deve esserci la coesione di tante cose”. 

 

Tonelli: “Napoli? Felicissimo di questa avventura, la gioia è tanta”

Il Roma

Un tempismo perfetto, micidiale. Come nelle sue entrate difensive, Lorenzo Tonelli sceglie alla perfezione anche il tempo per la sua nuova squadra. È il primo acquisto non straniero del calciomercato estivo, che di fatto deve ancora cominciare. Eppure il Napoli ha già preso il suo rinforzo. Lorenzo Tonelli si può già considerare un difensore del Napoli. Manca l’annuncio e le firme, comunque imminenti, ma non c’è alcun dubbio. Ieri il difensore ormai ex Empoli ha svolto a Roma le consuete visite mediche in quel di Villa Stuart. Appuntamento alle 11, dove Tonelli è arrivato puntuale. Ad attenderlo c’era lo staff medico del Napoli, capitanato dal dottor De Nicola, che ha seguito tutto l’iter. Tonelli ha svolto esami e fatto test fisici. Niente di anomalo da segnalare: tutto è andato per il meglio ma i risultati ufficiali arriveranno soltanto oggi. Il difensore ha completato le visite nel pomeriggio, e si è recato subito presso gli uffici della Filmauro in via XV settembre, nel centro di Roma. Non c’è la certezza che ad attenderlo ci fosse Aurelio De Laurentiis, ma è chiaro che l’appuntamento centra qualcosa con le firme. Intanto che si aspetta l’annuncio (sperando che Tonelli possa essere presentato, a differenza degli altri ultimi acquisti) il difensore neo azzurro è subito tornato nella sua Toscana (lui è di Firenze) ma la destinazione non era la sua casa, bensì il centro tecnico di Coverciano, dove Tonelli parteciperà da oggi allo stadio pre-raduno della Nazionale.

IL DIFENSORE è finito nella lista provvisoria di Conte assieme a Jorginho e Insigne, e cercherà di convincere l’allenatore azzurro a portarlo in Francia. Sarri segue con interesse la situazione, e da un lato “spera” che Tonelli possa rimanere a casa e riposarsi in attesa di cominciare la sua avventura col Napoli, a inizio luglio. E a proposito di Sarri, nelle sue primissime parole da giocatore del Napoli, Tonelli ha citato anche il suo ex allenatore, col quale ha lavorato tre anni a Empoli: «Sono molto contento di questa nuova esperienza. No, non ho ancora firmato – ha spiegato ieri ai giornalisti presenti fuori Villa Stuart – ma sono felicissimo di questa avventura. Non ho ancora sentito Sarri, lo farò presto. Ma la gioia è tanta, compresa la convocazione per lo stage in Nazionale». Poche parole per Tonelli, che è uno che in campo sa farsi sentire. Il Napoli lo ha pagato 10 milioni di euro più due di bonus a seconda dei piazzamenti della prossima stagione. Un investimento significativo per un giocatore che oggi in Italia è ritenuto tra i difensori più appetibili. Non a caso su Tonelli c’era anche la Roma, e la cifra per la quale sarebbe partito alla fine sarebbe stata quella.

DOPO AVERLO CERCATO nel mese di gennaio, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha lavorato con grande determinazione per assicurarselo subito, accontentando l’Empoli che premeva per avere subito a disposizione la cifra richiesta per motivi di contabilità. Anche per questo il presidente azzurro ha voluto fare questa sorpresa a Sarri, dando l’annuncio a tempo di record subito dopo la fine della partita del San Paolo tra il Napoli e il Frosinone. E per Tonelli comincia una nuova avventura, a tinte doppiamente azzurre.

Venerato: “Napoli-Pescara, summit nel tardo pomeriggio”

Le sue parole

A Radio CRC è intervenuto il giornalista ed esperto di mercato della RAI Ciro Venerato, rilasciando alcune dichiarazioni: “A prescindere dalle smentite di Sebastiani sul possibile incontro, oggi potrebbe essere il giorno di Lapadula: con De Laurentiis c’è un appuntamento in giornata attorno alle 18 o poco dopo le ore 19. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli sta raggiungendo Roma e sarà presente al summit assieme all’entourage di Lapadula o almeno ad una parte di esso. Il Leicester è pronto per una offerta importante al calciatore, De Laurentiis è un grande sponsor di Lapadula che è molto stimato anche da Sarri: il presidente simpatizza per il calciatore e lo ha seguito in tanti match. Sebastiani lo valuta 8 milioni più due di bonus, il Napoli partirà da 5 milioni fissi più due di bonus e qualche giocatore azzurro. Già nei mesi scorsi De Laurentiis segnalò Lapadula e ne parlò con Giuntoli”

OLIMPIADI – Russia dopata anche a Sochi 2014, inchiesta Wada sui giochi

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Parigi – Le Olimpiadi di Rio sono sempre piu’ vicine, ma ci sono ancora tanti punti interrogativi sulla partecipazione di molti atleti. In particolare quelli russi. Il presidente del Cio, Thomas Bach, in un’intervista rilasciata a ‘Le Monde’ rivela di aver chiesto alla Wada di condurre un’indagine approfondita sulle rivelazioni di Grigory Rodchenkov, ex capo del laboratorio di Mosca, che tra le altre cose, ha parlato di un sistema in cui i campioni di urina dei medagliati da sottoporre a controlli venivano sostituiti da campioni puliti, raccolti mesi prima. Almeno 15 medagliati di Sochi sarebbero stati aiutati in questo modo, secondo alcune ricostruzioni anche con l’aiuto dei servizi segreti russi. “Il Cio istruira’ il laboratorio antidoping di Losanna, dove i campioni di Sochi sono conservati, per effettuare in collaborazione con la Wada nuovi controlli con i metodi piu’ efficaci e moderni – ha spiegato Bach -. Se l’indagine dovesse confermare la veridicita’ di certe rivelazioni il fenomeno del doping assumerebbe dimensioni sconvolgenti, rivelando un livello di criminalita’ senza precedenti. I risultati potrebbero anche influire fortemente sulla partecipazione di atleti russi alle Olimpiadi di Rio 2016”. Bach ha anche ricordato i 31 test positivi rivelati ieri dal Cio, dopo le analisi su 454 campioni prelevati in occasione dei Giochi di Pechino del 2008, mentre 250 nuove esami sono stati eseguiti su campioni delle Olimpiadi di Londra. “Un provvedimento necessario che permette di evitare la partecipazione di atleti dopati a Rio”, ha spiegato Bach.

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Spari contro Giuseppe Antoci, presidente Parco dei Nebrodi

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Agguato vicino a Messina, salvato dalla scorta Giuseppe Antoci, in prima linea contro la mafia dei pascoli: “Non mi fermano”

Messina – Agguato al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, già sottoposto a minacce e da tempo sotto scorta. Il dirigente era di ritorno da una manifestazione a Santo Stefano di Camastra a bordo della blindata condotta dalla polizia, quando lungo la strada il mezzo si è fermato a causa di grossi sassi posti sull’asfalto. A quel punto sono partiti i colpi d’arma da fuoco di grosso calibro che hanno raggiunto l’auto con all’interno Antoci. Immediata la reazione dei poliziotti che hanno sparato in direzione dei sicari che poi sono fuggiti. Antoci, in prima linea nella battaglia per sottrarre pascoli e terreni alla mafia, è rimasto illeso, grazie alla tempestiva azione della scorta e alla blindata. Indaga La Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Messina. “Sto bene. Il mio grazie va alla Polizia di Stato per avermi salvato la vita. Il mio impegno non si ferma e vado avanti”, ha commentato Antoci. Il presidente, dopo un primo controllo in ospedale, e’ stato immediatamente dimesso.

I sicari, secondo una prima ricostruzione della polizia, sono entrati in azione intorno alle 2, mentre Antoci a bordo della blindata stava tornando nella sua abitazione. All’improvviso la sua auto è stata raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco, anche di grosso calibro che sono stati sparati forse da due attentatori. Almeno tre proiettili hanno raggiunto la carrozzeria. L’agente di scorta ha risposto al fuoco, costringendo alla fuga gli attentatori. Nel frattempo è giunto sul posto anche il dirigente del commissariato di Sant’Agata Militello che stava tornando a casa a sua volta percorrendo la stessa strada. Antoci e i poliziotti non sono rimasti feriti, mentre non è certo se nel conflitto a fuoco siano stati colpiti gli attentatori.

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USA 2016 – Oregon a Sanders, Clinton vince in Kentucky per un soffio

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Houston – Bernie Sanders ha vinto le primarie democratiche dell’Oregon mentre Hillary Clinton si è aggiudicata, solo per una manciata di voti, quelle del Kentucky. Il risultato ha galvanizzato il senatore del Vermont che ha annunciato battaglia “fino all’ultimo voto delle ultime primarie il 14 giugno” e poi anche alla convention di luglio, ignorando totalmente gli inviti a mollare. “Ci siamo assicurati una grande vittoria nello stato di Washington, abbiamo appena vinto l’Oregon e ora è l’inizio della spinta definitiva per vincere la California “, ha dichiarato Sanders davanti a migliaia di sostenitori a Carson, nello Stato del Sole, mentre la sua campagna sta valutando se chiedere il riconteggio dei voti in Kentucky dove i 55 delegati in palio, assegnati proporzionalmente, saranno suddivisi praticamente a metà.

Alla Clinton, che ha dichiarato la vittoria in Kentucky via Twitter da casa (“Uniti siamo sempre più forti’), a Chappaqua nello Stato di New York, mancano solo 94 delegati per garantirsi la nomination arrivando a quota 2.383, con un vantaggio su Sanders di circa 280 delegati.

Hilary Clinton su Twitter

We just won Kentucky! Thanks to everyone who turned out. We’re always stronger united. https://hrc.io/1swOL50 

Donald Trump, ormai senza rivali, marcia verso la nomination entro il 7 giugno quando si voterà in California, Montana, New Jersey, New Mexico, Nord e Sud Dakota.

Il tycoon newyorchese ha raggiunto 1.173 delegati contro i 1.237 necessari per l’incoronazione “matematica” prima della convention. Le distanze con l’establishment del partito intanto si assottigliano sempre di più. La Republican National Committee ha annunciato nella tarda serata di ieri, un accordo con la campagna del miliardario per raccogliere fondi a sostegno dei candidati Gop. “Donald Trump è consapevole dell’importanza di preservare la maggioranza repubblicana a livello locale, statale e nazionale e questo accordo per la raccolta fondi rappresenta un altro passaggio vitale per fa sì che ciò avvenga – ha sottolineato il presidente della Rnc, Reince Priebus in una nota –

Donald Trump ha ricevuto piu’ voti di ogni altro candidato della storia del partito repubblicano e confidiamo che sarà così anche alle elezioni generali”. Dopo mesi di frizioni, il presunto candidato repubblicano alla presidenza ha fatto pace anche con la giornalista da lui piu’ temuta: Megyn Kelly di Fox News. “Okay, mi scuso” ha detto il miliardario Usa alla conduttrice televisiva che lo stava incalzando sul fatto di essere stata da lui definita “un’oca”. Durante l’intervista che ha sugellato la tregua, Trump ha comunque cercato di giustificarsi, dicendo che non era poi un’espressione “così orribile” anche perché le sono stati riservati appellativi peggiori. “E’ solo un modo moderno di contro-attaccare – ha spiegato – ma smetterò perché mi piace la nostra relazione al momento”.

Trump dichiara patrimonio superiore a 10 miliardi
Trump ha dichiarato un patrimonio netto “superiore ai 10 miliardi di dollari” alla Commissione elettorale federale (Fec). Si tratta di un passo necessario per ogni aspirante inquilino della Casa Casa Bianca per qualificarsi come candidato. “Il patrimonio netto del signor Trump è salito rispetto all’ultima dichiarazione inoltrata alla Fec lo scorso luglio del 2015”, sottolinea un comunicato della sua campagna. Le Fec rederà nota la dichiarazione di Trump entro 30 giorni. “Sono orgoglioso si dire che si tratta della dichiarazione personale più grande della storia della Fec”, ha sottolineatgo Trump in una nota. “Ho costruito un’incredibile società – ha aggiunto – e ho accumulato un portafoglio in asset del real estate che molti considerano tra i più raffinati e iconici del mondo: questo e’ il modo di ragionare di cui il paese ha bisogno”.
I ricavi di Trump, secondo quanto reso noto dalla sua campagna, sono aumentati di cira 190 milioni di dollari e il suo reddito è di 557 milioni al netto di dividenti, interessi, capital gains, affitti e royalty. Nella dichiarazione di Trump dello scorso luglio, si segnalavano quote in oltre 500 società e organizzazioni nonché 168 asset e fonti di reddito che è stato pari a 362 milioni di dollari nel 2014. Alcune stime indipendenti, come quella del magazione Forbes, sostengono che la fortuna di Trump non supera i 4 miliardi di dollari. Trump ha detto che non intende rendere nota la sua ultima dichiarazione dei redditi che e’ piu’ dettagliata rispetto a quella dopositata alla Fec. (AGI)

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Sfuriata temporalesca Giovedì e Venerdì sull’Italia

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Una veloce bassa pressione porterà una sfuriata temporalesca e grandine sull’Italia, attenzione a Giovedì 19 e Venerdì

Questa che è appena iniziata dovrebbe essere la settimana dell’arrivo dell’alta pressione, e così lo era fino a qualche giorno fa, ma oggi siamo qui per scrivere che la rimonta dell’anticiclone troverà qualche ostacolo nella sua strada. Il più importante di questi avverrà Giovedì 19, vediamo cosa succederà.

SITUAZIONE – L’alta pressione delle Azzorre sta cercando di avanzare verso l’Italia, il suo avvicinamento e il contemporaneo allontanamento del ciclone Poppea attiverà venti di Tramontata che porteranno ancora dell’instabilità. Da mercoledì, una veloce bassa pressione dal Regno Unito si fionderà verso l’Italia e la attraverserà tutta da Nordovest verso Sudest, seminando temporali sulla Penisola.

NUOVI VIOLENTI TEMPORALI – Da Giovedì tempo che peggiora velocemente al Nord e Toscana con temporali violenti che si sposteranno gradualmente verso il resto del Centro e nella giornata di Venerdì al Sud. Fenomeni anche con grandine e possibili improvvise raffiche di vento molto forti.

TEMPERATURE – Le temperature inizieranno a salire da Mercoledì 18, naturalmente con i temporali subiranno una diminuzione, ma poi si riprenderanno in maniera decisiva da Venerdì 20 maggio con valori quasi estivi.

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Vozza: Villa Comunale, manutenzione cittadina e piano urbanistico

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I primi argomenti trattati in diretta streaming dalla giunta Vozza: Villa comunale, manutenzione della città e le novità sul fronte urbanistico. “Patto con i professionisti per attuare le previsioni del Puc”

Castellammare. Villa comunale, manutenzione della città e le novità sul fronte urbanistico sono stati gli argomenti sui quali si è soffermata la riunione della giunta nominata da Salvatore Vozza, candidato sindaco della coalizione #perCastellammare, e che sarà quella operativa a Palazzo Farnese in caso di vittoria delle elezioni comunali del 5 giugno.

“Una riunione in diretta streaming che noi continueremo a farlo anche quando ci insedieremo come giunta – ha dichiarato Vozza – Nel frattempo abbiamo iniziato a ragionare sulle emergenze. Innanzitutto sulla Villa comunale la cui situazione è insopportabile. Dobbiamo vedere aspetti tecnici ed organizzare una zona in cui si può passeggiare, una Ztl per consentire ai cittadini di avere spazio. Abbiamo ragionato poi del tema della manutenzione della città, di come organizzare l’estate con eventi, firmare la convenzione per il Museo alla Reggia e l’avvio di una programmazione aperta al rapporto coi privati e col mondo delle professioni”.

Nel corso della riunione, l’ingegnere Calì, indicato alla delega all’Urbanistica ha presentato una relazione sulla “proposta di adeguamento della vigente strumentazione urbanistica alle sopravvenute norme regionali”.

“Si potrà dare attuazione alle previsioni del PUC, a mezzo di piani urbanistici attuativi, anche ad iniziativa privata, anche con sistemi perequativi, compensativi e incentivanti. Ed infatti con la tecnica perequativa, volta ad attribuire valori edificatori uniformi ed eguali obblighi verso l’Ente a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio comunale, i proprietari stessi partecipano in misura uguale alla distribuzione dei valori e degli oneri correlati alla trasformazione urbanistica. In sintesi il privato non subisce un vincolo e non è gravato dall’obbligo di soggiacere all’esproprio, ma sarà titolare dell’onere previsto dal piano perequativo il cui assolvimento gli permetterà di partecipare ai vantaggi del piano stesso. In questo tipo di perequazione, assume rilievo la figura del comparto, che costituisce pertanto l’unità di intervento perequativo, ricomprendendo sia una zona edificabile sia una zona preordinata ad ospitare attrezzature collettive o destinata in funzione ambientale a rimanere verde” si legge nella nota redatta da Fulvio Calì.

“Va, pertanto, riproposto il Laboratorio di Pianificazione (permanente) Partecipata, già attivato nella fase di predisposizione del Documento di Orientamento Strategico e che vide la partecipazione attiva di numerosi Professionisti che contribuirono in modo fattivo alla stesura del Documento. Lo scopo è di giungere ad uno sviluppo equilibrato tramite la costruzione di intese tra gli attori istituzionali, sociali ed economici della città, con la prospettiva di una rigenerazione oltre che fisica, anche sociale ed economica dell’intero territorio: in sintesi una coerente pianificazione integrata con le politiche di sviluppo territoriale” ha concluso l’ingegnere Calì.

 

Per chi volesse leggere il programma è possibile collegarsi al sito https://salvatorevozza.wordpress.com/

Per chi volesse parlare con il candidato oltre che sui social è possibile contattare il comitato ai numeri 3315085691 oppure 3315025589

 

#percastellammare,

Castellammare ha un appuntamento il 10 giugno riparte!

 

 

Castellammare, 18 maggio 2016

Caporalato, il voucher ha fallito: “Serve la somministrazione”

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                  Caporalato e voucher
È la proposta avanzata delle agenzie per il lavoro. I lavoratori irregolari in agricoltura sono almeno 400 mila secondo gli ultimi dati della Cgil

Secondo i nuovi dati dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Cgil, nell’agricoltura italiana ci sono almeno 400 mila lavoratori irregolari e potenziali vittime del caporalato, per un danno economico che potrebbe arrivare a 3,6 miliardi di euro. Non basta, perché anche lo strumento dei voucher, promosso inizialmente con lo scopo di facilitare l’emersione del lavoro nero, è diventato sempre più spesso oggetto di un uso incontrollato. Secondo l’Inps, infatti, i lavoratori pagati con voucher sono passati dai 24.755 del 2008 a 1.380.030 del 2015. Sono sempre più giovani (nel 2008 l’età media sfiorava i 60 anni, adesso è sotto i 36), segno di un’applicazione di mera copertura delle prestazioni in nero di molti nuovi lavoratori, che rappresentano il 59% del totale. In otto anni, più del 5% dei voucher attivati sono stati utilizzati nel settore agricolo.

Di fronte a questi dati, e mentre al Senato prosegue l’iter dei due disegni di legge 2217 e 2119 per il contrasto al lavoro nero e al caporalato in agricoltura, dall’Associazione delle agenzie per il lavoro (Assosomm) arriva la proposta di utilizzare il lavoro su somministrazione come strumento per combattere il caporalato e superare le criticità oggi legate all’uso fuori controllo dei voucher. “La somministrazione potrebbe avere un ruolo di facilitatore della legalità, oltre al suo ruolo tipico, contribuendo a delineare un quadro di tutele per i lavoratori”, ha detto il presidente dell’associazione Rosario Rasizza in un’audizione presso la commissione Agricoltura del Senato il 10 maggio scorso.

Dopo anni in cui “è stata fatta la scelta di non inserirsi in un settore di notevole complessità”, dove “si sono perfettamente coniugate ignoranza e sudditanza della popolazione, contenimento eccessivo dei costi di produzione e le mafie hanno trovato terreno fertile”, ora le agenzie del lavoro hanno deciso che potrebbero giocare un ruolo nel regolarizzare il lavoro nei campi. Positiva per Rasizza l’idea di coinvolgere nella Rete del lavoro agricolo di qualità già istituita nel 2015 questi enti bilaterali, “in quanto capaci di mettere in campo azioni di sistema di contrasto al sommerso, anche con dotazioni economiche proprie”. La Rete, secondo le agenzie per il lavoro, dovrebbe essere allargata anche alla grande distribuzione, con l’idea di arrivare a un “Bollino di Garanzia, con il quale si assicura una conformità del prodotto venduto ai sensi delle norme di sicurezza”.

Sul fronte della lotta al caporalato, maggiori controlli dovrebbero riguardare le attività di trasporto dei braccianti irregolari nei campi, “forse l’elemento principale che collega il lavoratore al caporale”. Assosomm propone di istituire un registro dei trasportatori presso un organismo pubblico, come la prefettura o la Direzione territoriale del lavoro, e introdurre l’obbligo di dotare i mezzi di trasporto di tecnologie in grado di registrare l’intera tratta percorsa e permettere l’identificazione del lavoratore, per esempio attraverso la sua tessera sanitaria. “Questa tracciabilità consentirebbe alle agenzie per il lavoro di avere la certezza che, dalla comparazione del foglio presenza con il “foglio viaggio” derivi una rilevazione corretta delle ore effettivamente prestate utile per una corretta elaborazione delle buste paga; tutto ciò porterebbe ad altrettanta corretta compilazione degli Elenchi agricoli”, ha detto Rasizza in Senato. Per i controlli, di fronte al proliferare dei costi che comporterebbe l’aumento del numero degli ispettori, Assosomm ha proposto di ricorrere anche alle nuove tecnologie, come i droni.

vivicentro.it/economia / larepubblica / Caporalato, il voucher ha fallito: “Serve la somministrazione” (Veronica Ulivieri)

Italian tabloid, i segreti dell’officina dove nascono le news

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CHE COS’È un giornale? Qual è il confine che separa il giornalista dallo scrittore?

Registrando la prima puntata di Italian Tabloid ho provato la stessa sensazione della prima volta che ho scritto per il giornale: perché lavorare a Repubblica, per me, è stato come entrare in una sorta di officina. Un’officina singolare: dove devi imparare a misurarti con attrezzi fatti di parole, rischi di polpette avvelenate, verifiche, dibattiti, dove i materiali da lavorare sono le notizie che si inseguono su un rullo che non si ferma mani.

Sì, è stata proprio questa la mia prima sensazione quando, quasi 10 anni fa, è iniziata la mia collaborazione con il quotidiano. Io e il mio giornale siamo quasi coetanei. Sono nato il 22 settembre 1979. Il mio giornale, Repubblica, esisteva già da tre anni. Tre anni densi di avvenimenti: l’escalation delle Br, l’ascesa di Bettino Craxi, l’elezione di Karol Wojtyla, la rivoluzione dell’ayatollah Khomeini… Ancora oggi, scorrere i titoli dei fatti precedenti alla mia nascita, mi provoca uno strano effetto: quello che so l’ho appreso non perché l’ho vissuto ma perché l’ho letto. E l’ho letto su Repubblica. Ecco perché questa strana officina ha significato – significa – così tanto per me. Dopo l’uscita di Gomorra, proprio dieci anni fa, e quel libro che mi ha letteralmente cambiato la vita, è qui che mi sono formato alla disciplina che ogni officina ti richiede.

Ancora oggi lo ritengo il mio addestramento: la lezione di Eugenio Scalfari e Ezio Mauro, oggi il rapporto con Mario Calabresi. Ecco: che cos’è un giornale l’ho imparato qui. In questo Italian Tabloid dove adesso – insieme alle altre firme del giornale, vecchi e nuovi compagni di viaggio – ci si lancia in quest’ennesima avventura. Si ricomincia con altri mezzi: video, web e narrazione. Nell’officina non ci si ferma mai.

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Corrado Guzzanti è Mario Bambea: “Dov’è Mario?”

Guzzanti: “Nèstra” e “Dòstra”, l’editoriale supercazzola

A cinque anni da “Aniene”, Corrado Guzzanti torna in televisione con la serie “Dov’è Mario?”, in onda dal 25 maggio su Sky Atlantic HD alle 21.10 (il primo episodio anche in chiaro su TV8). Prodotta da Wildside per Sky, scritta dallo stesso Guzzanti con Mattia Torre, diretta da Edoardo Gabbriellini, la serie – in quattro puntate – racconta le vicende di Mario Bambea (Guzzanti), intellettuale di sinistra snob e innamorato di sé, che in seguito a un incidente d’auto si “sdoppia” e diventa – anche – Bizio, un comico trash. Nell’editoriale che segue, firmato  da Corrado Guzzanti, un esempio del lessico di Bambea e della sua idea del mondo.

SIAMO dunque così invariabilmente certi, così geo politicamente polarizzati, ora che il mondo ideale di riferimento è esso stesso in uno stato di crescente mercificazione che se non è ideologia così poco (tempo e volontà), ci manca? Quali che siano le formule del destino istituzionale sul doppio perno seicentesco della bicamere, è in vista del referendum, lecito se non doveroso dubitare sul lungo periodo che vedrà l’Europa auto desovranizzarsi per la santa icona di ciò che di più europeo c’è stato e non come sogno onanistico, cioè e dunque l’euro. Feticcio di ottone e sangue. Di pomi d’oro e manici di scopa che qui nessuno vuole più ricordare. Ogni cosa si defila e lascia dietro di sé i suoi simboli. Abbandonare i carri armati per raggiungere in ritirata la riva.

La lezione la sappiamo anche se farne memoria è esercizio ingrato per tutti. Ha un bel dire Salvini che di queste capitalizzazioni a “grande Arcata” per dirla con Solimard, ha fatto un vessillo ma anche una pratica tenda parasole; ne ha un bel dire Giorgia Meloni che fino a ieri poteva procrastinare all’infinito la ricetta di destra paraLePeniana, ovvero di Destra Nostrana, o “Nèstra” o “Dòstra”, come dicono in certi paludati ambienti che non hanno più bisogno del selfie asettico di Casa Pound o di altre glorie fascio-associative.

Starebbe quindi a noi, in un ipoteticamente nuovo gioco della pallacorda, annunciare daccapo l’identità istituzionale che a questo punto è al pari se non più importante dell’identità politica di novecentesca memoria. Nel vuoto parascientifico di idee, per chi ha ancora l’amore e la pazienza di frequentare gli oroscopi, sarebbe a dire che “l’ascendente conta più del segno”, ma fuor di metafora qui è così perché il “segno” è passato. E noi tutti lo sappiamo. Sarebbe a dire che è compito della borghesia, anche se per alcuni ancora oggi la borghesia è invariabilmente e sempre borghesia-mercantile.

C’è poi l’idea altra, l’idea altra da sé, altra da noi, che Geymonat non riteneva degna di nota in filosofia. E quella era ed aveva i tempi rivoluzionari di un moto ad excursus europeo innanzitutto, e poi trans europeo e internazionale. L’idea della gatta. La gatta che scoppia di salute nel pasciuto ventre occidentale del secondo dopoguerra, degli anni 50 à la coréenne, del rimpianto Camus, straniero a se stesso e al suo autore. La gatta dicevamo, che scoppia di salute. E muore.

VIDEO: Dov’è Mario?
Corrado Guzzanti promuove un libro che non esisteScriveva il compianto Dehli Askal che la vita politica di altro non potrebbe alimentarsi se non di queste estro pensioni del nostro esprit de finesse (tu culu buttu nuvutu ur putu) se non ché noi com’è noto abbiamo il Vaticano. E anche con il progressismo di un Bergoglio si può sperare che passi senza pugna un viatico al liberalismo come qui non si è mai veramente visto, e, con buona pace degli ex Psi come Brunetta, neanche mai veramente pensato.

“Questa è la prugna” diceva Neville al Buon Newton, “e la prugna non cade certo per l’inverso della distanza, ma per il dritto dell’esofago. Ed io ne so qualcosa”. Era profetico? Non proprio. Qui c’è qualcuno che le avvisaglie le aveva segnalate da un pezzo e marchiate di rosso. Le maestrine dalla penna vermiglia che però erano anche le staffette per la Resistenza. Le stesse che in Cecoslovacchia eressero un muro di panni, che in Belgio incrociarono le ginocchia contro l’ecoperpetrismo. Anche se forse era il rosso di Bayder. Il rosso che sbiadisce quando tira aria di guerra. Il postribolo dei molti. La vitrea ganassa che si fa fagotto. La supercazzola d’un editoriale.

* È il personaggio dell’intellettuale interpretato da Corrado Guzzanti in “Dov’è Mario?”

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Così ho vinto il cancro dopo 13 anni

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La mia storia con il cancro è durata 13 anni ed è finita. Ma in tutto questo tempo con lui ho sempre giocato come alle figurine, «celo, manca». E io non ho mai potuto dire «manca».

Seno? «Celo!». Fegato, ossa, cervello? Celo!-celo!-celo!”. Ci dicono che la testa deve tenere botta, è lei quella che conta, ma nel mio caso lui è arrivato anche lì. Io sono infermiera, ho lavorato tanti anni in neurochirurgia e alla fine ci sono finita anche da paziente. Come si dice, «l’assassino torna sempre sul luogo del delitto».

Tutto è partito dal seno, quando io avevo 39 anni e mio figlio Luca 6 e iniziava la prima elementare. Poco dopo la diagnosi, poco prima che lui iniziasse la scuola, con l’oncologo ci siamo messi d’accordo sul fatto che mi avrebbero potuto smontare come volevano, ma mi dovevano lasciare liberi tre giorni: la prima riunione della classe di mio figlio, il suo primo giorno di scuola, il suo compleanno. Dopo l’operazione facevo su e giù dalla mia Cesena a Milano per le medicazioni e le cure. A mio figlio non ho voluto dire niente fino alla prima superiore, quando il discorso è venuto naturale. Il suo prof di religione aveva cominciato ad affrontare i grandi temi: l’alcol, la droga, il tumore. Mio figlio è tornato a casa parlando della storia di una ragazza che aveva avuto un cancro e allora io mi sono sentita di dirgli che anche la mamma… ma senza andar giù pesante, in modo soft. Pensavo avesse una reazione brutta, era adolescente. Invece è stato protettivo, sembra che i ragazzi non ascoltino ma lo fanno eccome.

Nel frattempo io continuo a curarmi e in teoria dal 2005 sono in remissione dal collo in giù. Ma il cervello no, il tumore mi colpisce all’improvviso il nervo ottico e io vedo scintille e diamanti ovunque. Marilyn Monroe diceva che «I diamanti sono i migliori amici delle donne». Io avrei preferito non vederli.

Tralascio i particolari e arrivo al dicembre 2014, quando mi dicono che sto bene. Riprendo in mano la mia vita, finalmente non ho più scadenze a tre mesi e posso progettare. Con mio marito – che non è splendido, è molto di più! – prenotiamo un viaggio a New York per l’agosto 2015, quando noi avremmo festeggiato le nozze d’argento e nostro figlio i 18 anni.

Ma prima di partire dico «facciamo una risonanza di controllo…». La faccio e si vede un quarto di cervello bianco. Ero a un bivio brutto, dovevo scegliere se finire in coma irreversibile o operarmi e rischiare l’emiparesi con tutte le conseguenze sul linguaggio e i movimenti… Decisi che no, niente intervento; se dovevo morire volevo farlo come dicevo io. Andavo a letto la sera e pensavo: chissà se mi risveglio.

Mi hanno salvato mio figlio e una gita in moto al mare. Qui in Romagna la moto fa parte del Dna e il mare è un sedativo naturale. Così con mio marito ci siamo messi in sella e siamo andati a farci un giro. Abbiamo incontrato una camionetta di soldati e io ho pensato ai sogni di mio figlio, che voleva fare l’accademia militare. Mi sono detta che no, non gli avrei fatto del male e mi sarei operata per lui. Ovviamente abbiamo dovuto sospendere il viaggio a New York.

Prima di farmi operare ho pensato che sapevo come entravo ma non come sarei uscita. Per farla breve l’intervento è andato bene e mi hanno detto che ero in grado di partire per New York. Tutti e tre avevamo deciso di spegnere i cellulari per quella settimana, non volevamo sapere niente. Poi un giorno, sotto la Statua della Libertà, mio marito e mio figlio sono andati a prendermi un panino e io, mentre aspettavo, ho acceso il telefonino. Fra i vari messaggi mi è comparso quello del mio medico. Mi diceva «Buongiorno, presumo sia oltreoceano ma volevo dirle che l’esame istologico cerebrale è negativo. Buona vacanza». Ho spento il cellulare, ho guardato la mia Statua della libertà e ho urlato «Freeeeeeeedom!» Chi mi era vicino mi ha guardato come dire «Questa è scema». No, solo contenta.

vivicentro.it/editoriale / lastampa / Così ho vinto il cancro dopo 13 anni ANNA DI BARTOLOMEO

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Il Gentilissimo

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Se una notizia è qualcosa di imprevedibile ed eccezionale, i fatti accaduti domenica scorsa a Venezia nel sottopasso di Carpenedo sono abbastanza eccezionali e imprevedibili da meritare una consacrazione pubblica. C’è un ragazzo, Matteo Bragato, che perde il controllo della moto da cross e si spalma sull’asfalto. E c’è un uomo che sta viaggiando nel senso opposto di marcia e accosta la vettura per prestare al disarcionato i primi soccorsi. Chiama l’ambulanza e si fa dare dal ragazzo il numero di telefono dei genitori. Ma non si limita a informarli. Li rassicura. Compie ancora due gesti, uno abbastanza irrituale e l’altro talmente fuorimoda da risultare clamoroso. Il gesto irrituale è che, partita l’ambulanza, raccoglie da terra la motocicletta acciaccata e la guida fin sotto la casa di Matteo, consegnando le chiavi al padre. Quello clamoroso è che sparisce nel nulla, senza pretendere neppure un grazie.

La retorica ne ha già fatto un eroe, un cavaliere senza macchia, un angelo della strada che si volatilizza dopo avere aiutato, da contrapporre ai pirati che si volatilizzano dopo avere abbattuto. La madre del ragazzo, ebbra di riconoscenza, ha lanciato un appello per ritrovarlo al quale ci auguriamo non aderisca mai. Non per cinismo, ma per paura di scoprirlo diverso da come ci piace immaginarlo: una persona costruita bene che compie con estrema naturalezza una serie ininterrotta di atti di civiltà. Le ricerche del salvatore si basano sui pochi elementi forniti dal padre di Matteo: «Una persona gentilissima, sulla quarantina, con barba e capelli lunghi». Non fosse che per l’età, si direbbe l’identikit di Gesù.

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