Ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Matias Bunge Saravia, agente di Herrera, centrocampista del Porto: “Non ci sono novità ad oggi, non possiamo dare nessuna notizia ufficiale, ma tra una settimana potrebbe esserci qualcosa”.
Notti prima degli esami, no a maratone e si’ al pisolino
No alle maratone notturne sui libri in vista degli esami di maturita’, alle bevande energizzanti mai provate prima e si’ al pisolino pomeridiano: questi i segreti dell’esperto per arrivare all’esame riposati e rendere di piu’. Poche cose richiamano alla memoria i giorni precedenti la maturita’ come le intere notti passate sui libri e l’incredibile stanchezza del giorno dopo, quando si fa fatica a tenere gli occhi aperti, figurarsi posarli sulle teorie di Immanuel Kant, Isaac Newton o Arthur Schopenhauer. Anni fa i piu’ temerari combattevano il sonno a tazze di “caffe’ dello studente”: una miscela esplosiva in cui per riempire la moka si utilizzava caffe’ nel filtro ma anche gia’ nell’acqua. Poi e’ arrivata la Red Bull e le bevande energizzanti, ma il primo fattore di successo di un esame e’ un’adeguata quantita’ di ore di sonno. Ne e’ sicuro Francesco Peverini, medico, docente e direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus, autore di “E’ facile dormire se sai come farlo” – Rizzoli BUR.
“Gli studenti – spiega all’Agi Peverini – tirano avanti tutta la notte per preparare gli esami, ma paradossalmente (e inaspettatamente), la perdita di sonno attuata nel corso di queste nottate potrebbe compromettere il buon rendimento agli esami. E’ meglio ripeterlo: uno studente dovrebbe porsi nella condizione di dormire almeno otto ore la notte prima di una prova importante”. La privazione di sonno, infatti, “influenza l’umore, i livelli di energia percepita e la capacita’ di mettere a fuoco i concetti, tutti elementi che compromettono direttamente il rendimento scolastico e durante le prove di esame”. Importante anche il riposino pomeridiano nelle sedute di studio piu’ lunghe, “massimo di una durata tra 20 e 25 minuti, in quanto le prime ore del pomeriggio sono anche la porta secondaria del sonno e la resa intellettuale in quelle ore e’ sicuramente inferiore al resto del pomeriggio” osserva Peverini. “E questo perche’ richiamare nozioni nella nostra memoria, concentrarsi e’ nettamente piu’ efficace se uno studente e’ riposato “. Un altro must della maturita’ e’ quello di creare gruppi di studio, ma il rischio e’ quello di risentire della mancanza di regole: “Spesso gli studenti lasciano l’ambiente familiare (piu’ protettivo e con obblighi da coprifuoco) per orientarsi verso intense sedute di studio in gruppo, con il rischio, senza le abitudini domestiche, di rimanere svegli fino a tardi per molte notti prima degli esami, anche per la tendenza a concentrare piccoli periodi di svago al termine dello studio (la notte)”.
Occhio anche a quello che si mette nel piatto: “Sostanzialmente non e’ il caso di modificare la propria dieta poco prima degli esami. Non e’ questo il momento di provare nuovi cibi. In caso di incertezza, preferire carboidrati (pasta, riso, patate), frutta e carni non elaborate. Una robusta colazione al mattino presto, aiuta a rifornire di energia la parte della giornata in cui si rende di piu'”. Quanto a caffeina e bevande energetiche. Se da un lato possono aumentare il grado di attenzione per una o due ore, riescono senza dubbio ad incrementare i livelli di stress e di ansia dello studente. Meglio fare uso di altre bevande non contenenti caffeina o alcol, per idratare adeguatamente l’organismo e rifornire di energia. Ma soprattutto, osserva Peverini, non bisogna farsi prendere dal panico: “un esame scolastico e’ un avvenimento normale e non eccezionale; essere esaminati fa parte delle esperienze della vita di tutti i giorni ed e’ il caso di riflettere su questo. Si dovrebbe essere consapevoli che apprensione ed ansia possono iniziare a manifestarsi prima delle prove di esame; il corpo entra in una fase di ‘allarme’ (come del resto accade ogni volta che qualcosa di importante sta per accadere), ma e’ possibile compensare queste reazioni dedicando alcuni minuti di ogni giorno alla disamina di quali situazioni siano stressanti, poi al relax e al ricordo di una esperienza di successo”.
vivicentro.it/cronaca – (AGI)/Notti prima degli esami, no a maratone e si’ al pisolino
La nave scuola Palinuro arriva a Salerno: giorni, orari e modalità per visitarla.
Arriva a Salerno la nave scuola Palinuro della Marina Militare
Da sabato 4 a martedì 7 giugno la nave Scuola Palinuro della Marina Militare sosterà a Salerno, presso la banchina Manfredi.
La nave, il cui motto è: Faventibus Ventis, è attualmente impegnata in attività a favore dei giovani delle Associazioni Sailing Training Association – Italia, Associazione Nazionale Marinai d’Italia e Lega Navale Italiana, con lo scopo di fornire ai partecipanti una concreta opportunità per prendere contatto con la vita di bordo, imparare i primi rudimenti delle scienze nautiche e marinare-sche e mantenere vive le tradizioni e l’amore per il mare.
In seguito, nel periodo compreso tra giugno e la prima decade di luglio, la goletta della Marina Militare sarà impegnata, nel Mar Tirreno e Mar Ionio, nella campagna d’istruzione a favore degli allievi del 1° corso della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.
Durante la sosta nel porto di Salerno, i cittadini potranno visitare nave Palinuro nelle seguenti modalità:
- Sabato 4 dalle 15:00 alle 18:00
- Domenica 5 dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00
- Lunedì 6 dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00
L’accesso alla zona di attracco della Nave Scuola, è consentito esclusivamente a piedi: per salire a bordo i minorenni devono essere accompagnati da almeno un maggiorenne.
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NOTE sulla nave scuola militare PALINURO:
La goletta (o meglio bergantina) Palinuro della Marina Militare italiana è una nave scuola per gli allievi sottufficiali, di qualsiasi categoria e specialità, frequentanti il corso normale marescialli presso la Scuola sottufficiali di Taranto
Storia
Costruita nei cantieri di Nantes in Francia e varata nel 1934, con il nome Commandant Louis Richard, per una società privata, venne adibita alla pesca e al trasporto del merluzzo nei banchi di Terranova. Nel 1951 venne acquistata dall’Italia per affiancarla all’Amerigo Vespucci nel ruolo di nave scuola, in sostituzione del Cristoforo Colombo, ceduto all’Unione Sovietica in conto riparazioni danni di guerra. La nave, dopo l’acquisto, venne avviata ai lavori di trasformazione per essere adibita a nave scuola. Al termine di questi lavori, avvenuti presso il cantiere navale di Castellammare di Stabia e l’Arsenale di La Spezia, la nave entrò in servizio nella MMI il 16 luglio 1955, ribattezzata Palinuro in onore del mitico nocchiero di Enea nell’Eneide di Virgilio. Il motto della nave è Faventibus ventis (col favore dei venti).
Durante la sua attività, dal 1955 ad oggi, la Palinuro ha toccato la maggior parte dei porti del Mediterraneo e del Nord Europa e si stima che abbia percorso più di 263 000 miglia nautiche (al 2013). Ha inoltre preso parte ai più prestigiosi raduni di imbarcazioni e navi d’epoca e alle regate delle cosiddette “Tall Ships”, tra le quali la “Cutty Sark”, l’”Amsterdam Sail” ed il raduno delle vele d’epoca di Imperia.
Dati tecnici
Scafo: in acciaio chiodato a ponte unico; lunghezza: 59 m (69 m fuori tutto), larghezza: 10 m, pescaggio: 4,8 m
Alberatura: Tre alberi in acciaio più il bompresso; altezza degli alberi sul livello del mare, trinchetto: 35 m; maestro: 34,5 m; mezzana: 30 m.
Superficie velica: circa 1000 m² divisi in 15 vele, vele quadre sul trinchetto, vele di taglio sui restanti alberi
Apparato motore: un Motore Diesel GMT D MAN G8V da 331 KW (443,88 HP)
Gragnano, rischio idrogeologico: subito mappatura del territorio e tavolo permanente
I dettagli
Così Federica Giordano, candidata consigliere comunale nella lista “Gragnano Hub”, a sostegno del candidato sindaco Dottore Paolo Cimmino. Solo attraverso una capillare opera di cognizione dei luoghi che abitiamo potremo dare le giuste risposte alle istanze dei cittadini “Mappatura del territorio e tavolo permanente con l’Autorità di Bacino: credo sia questo il modo per combattere il rischio idrogeologico”. Così Federica Giordano, candidata consigliere comunale nella lista “Gragnano Hub”, a sostegno del candidato sindaco Paolo Cimmino, a margine del convegno “Rischio idrogeologico tra Monte Faito e Monte Pendolo”. Federica Giordano è geologa, una delle poche se non l’unica rappresentante della professione tra i circa trecento candidati di Gragnano alle prossime elezioni comunali. “È fondamentale porre l’attenzione su un tema così delicato per il nostro territorio – ha continuato Giordano – Studio da anni il rischio idrogeologico ed ho approfondito il fenomeno nella mia tesi di laurea proprio con uno dei relatori del convegno tenutosi nella mia città. Il rischio idrogeologico e la presenza del Monte Pendolo che domina Gragnano impongono una seria riflessione sulla gestione del territorio da parte di tutti gli addetti ai lavori. Credo che per ottenere validi risultati sia imprescindibile una perimetrazione del territorio, una mappatura precisa delle innumerevoli cavità sotterranee presenti sul territorio comunale e l’istituzione di un tavolo permanente con l’Autorità di Bacino. Solo attraverso una capillare opera di cognizione dei luoghi che abitiamo – ha spiegato la candidata consigliere comunale – potremo dare le giuste risposte alle istanze dei cittadini in primis per la sicurezza. Vi è poi l’esigenza di trovare il giusto equilibrio tra il bisogno di sviluppo della città e la tutela del territorio: questo rappresenta il motivo principale che mi ha spinto a partecipare con entusiasmo e convinzione alla tornata elettorale. Ritengo che il Dottore Cimmino sia la persona giusta alla quale dare fiducia perché già in passato ha guardato con attenzione a questo problema ed ha mostrato la volontà e la capacità di poterlo risolvere. Pertanto ho posto le mie conoscenze e le mie competenze al servizio della lista Gragnano Hub, di Paolo Cimmino e della città di Gragnano”.
Cagliari, Valdifiori ha detto no!
I dettagli
Come riferisce Tuttosport, la pista che doveva portare Mirko Valdifiori al Cagliari pare essere sfumata. Il calciatore ha fatto sapere di non essere entusiasta di trasferirsi in Sardegna e per questi motivi la società sarda ha deciso di virare su altri obiettivi. Sull’azzurro restano altri tre club italiani: Sampdoria, Torino e Fiorentina.
De Laurentiis proverà a trattenere Gabbiadini
Il Roma
Fino ad ora il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis tiene saldo il timone di comando di questo mercato che è partito da poco, ma che sta già decollando. L’acquisto di Tonelli, il rinnovo ufficiale con ingaggio raddoppiato. Tutto sotto controllo, ma c’è un aspetto che rischia di sfuggire di mano anche al sagace presidente azzurro. Anche a causa della strategia di Sarri, sono tanti i giocatori che vorrebbero andare via. Forse troppi. Soprattutto se tra loro c’è chi è arrivato da poco e che rischia di essere svenduto. Una situazione pericolosa che il presidente del Napoli vorrebbe arginare in tempo: gli esempi sono vari. Valdifiori e Gabbiadini su tutti, ma anche Strinic e Maggio.
Tra gli scontenti anche David Lopez, che guarda volentieri a possibili offerte. Un gruppetto di giocatori che rischia di far perdere al Napoli soldi. Gabbiadini poteva essere ceduto a gennaio a 25 milioni, ma De Laurentiis lo ha trattenuto. Perderlo ora vorrebbe dire non guadagnare quella cifra. Visto che all’atto del rinnovo il presidente ha chiesto e ottenuto da Sarri garanzie sull’utilizzo della rosa, il presidente proverà a ragionare con l’attaccante ex Sampdoria. Rimanere per giocare di più, perché ovviamente c’è la Champions. Senza rischiare di lasciarlo partire a un prezzo inadeguato. Un discorso che in proporzione può essere fatto anche con Valdifiori: oggi il Napoli dovrebbe lasciarlo partire a poco, con l’obbligo poi di prendere un sostituto. Discorso che vale anche con Gabbiadini. E poi c’è Maggio, Strinic. Forse anche David Lopez.
Non sarebbe facile per il Napoli rimpiazzare tutti questi calciatori, anche perché De Laurentiis su questo mercato ha un’idea un po’ diversa. Vale a dire prendere solo acquisti mirati, che possano far fare il salto di qualità o comunque dare dei ricambi importanti. Evitare, quindi, di acquistare dieci giocatori per sostituire chi nel frattempo è andato via. Ecco perché i toni verso Gabbiadini sono morbidi, e si cercherà anche di convincere Valdifiori a riflettere sul suo futuro.
Mafia, maxi retata nel palermitano, 33 arresti
Palermo Retata antimafia nel Palermitano. I boss volevano dominare ogni aspetto della vita del territorio attraverso attività estorsive e il condizionamento del sistema degli appalti e della vita politica.
I carabinieri della Compagnia di Termini Imerese hanno eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare (24 in carcere e 9 agli arresti domiciliari), emesse dal Gip di Palermo, Fabrizio Molinari, su richiesta della Procura diretta da Francesco Lo Voi, per associazione mafiosa, estorsione, furto, rapina, illecita detenzione di armi, intestazione fittizia di beni e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dall’agevolazione a Cosa nostra. Le indagini, in particolare, hanno ricostruito gli interessi mafiosi nella parte orientale della provincia di Palermo, a partire dal territorio di Bagheria sino ad arrivare ai confini delle province di Catania e Messina.
“Ci dobbiamo prendere il paese nelle mani” dicevano a proposito di Cerda che avevano messo a ferro a fuoco: in questa cornice di intimidazioni e di prepotenza si inquadra infatti il tentativo di condizionare le scelte dell’amministrazione comunale, con il rogo il 30 ottobre 2012, delle auto dell’allora sindaco Andrea Mendola che il successivo 5 novembre si dimise denunciando la sua solitudine e un “clima politico e sociale insostenibile. Le mie dimissioni non sono una resa alla criminalita’ organizzata, ma un monito per sensibilizzare chi di competenza. Ritengo che dal 1991, cioè da quando è stato sciolto per la prima volta il Consiglio Comunale dal ministro degli Interni, fino ad oggi non sia cambiato niente”, avvertiva. Le attività investigative coordinate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Sergio Demontis, Alessandro Picchi, Siro De Flammineis, Bruno Brucoli, Gaspare Spedale e Ennio Petrigni, hanno messo in luce la fitta serie di intimidazioni per acquisire la gestione e il controllo del territorio, delle attività economiche, nonché di quelle criminali. Altro dato significativo l’esatta definizione della demarcazione territoriale dei mandamenti di Trabia e San Mauro Castelverde, utile a definire con esattezza l’area di competenza, specie in relazione alle attività estorsive.
Emersi i nuovi organigrammi dei due storici mandamenti mafiosi di Trabia e San Mauro Castelverde, con i ruoli di vertice ricoperti, rispettivamente da Diego Rinella, affiancato da Michele Modica, capo clan di Trabia, nella gestione operativa degli affari illeciti e nei rapporti con le dipendenti cosche di Cerda, Caccamo e Termini Imerese; e per il mandamento di San Mauro Castelverde, da Francesco Bonomo, collaborato nella conduzione degli affari da altri affiliati incaricati, tra l’altro, del materiale trasporto di pizzini a reggenti e sodali delle famiglie mafiose di San Mauro Castelverde, Polizzi Generosa e Lascari.
L’operazione ha dunque dimostrato e al tempo stesso interrotto la progressiva riorganizzazione territoriale dell’associazione mafiosa in una vasta area della provincia, evidenziando come, coerentemente con il generale andamento di Cosa nostra, i due mandamenti abbiano dovuto rimodularsi a seguito delle operazioni di polizia condotte negli ultimi anni che hanno smantellato i gruppi criminali.
E’ il pizzo la principale attività esercitata dall’organizzazione mafiosa, con particolare riguardo alle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici, costrette a presentarsi spontaneamente dal referente di zona (in relazione all’ubicazione dei cantieri) per la relativa “messa a posto”; il ricorso ad intimidazioni dirette, mediante la realizzazione di furti o danneggiamenti. Documentata la pesante pressione mafiosa sul tessuto produttivo nell’area orientale della provincia palermitana, ingenerando un clima di paura tale da scoraggiare le denunce. Ricostruite in particolare quattro estorsioni nei confronti di un imprenditore titolare di concessioni edilizie per la costruzione di alcune villette in contrada “Sant’Onofrio” di Trabia, di un’impresa edile impegnata nei lavori per la realizzazione di un istituto scolastico a Termini Imerese, di un’azienda aggiudicataria dei lavori di riqualificazione dell’ex cinema “Trinacria” di Polizzi Generosa e di una ditta edile aggiudicataria di un appalto pubblico, per un importo complessivo di circa trecentomila euro, per la ristrutturazione di un immobile denominato “Ex Carcere”, a Castelbuono.
Quando le vittime si ribellavano, scattava la rappresaglia, come nel maggio 2012, in contrada “Granza” di Sclafani Bagni, quando vennero incendiati e completamente distrutti quattro trattori e un bobcat parcheggiati all’interno di uno dei capannoni dell’azienda di proprietà di due imprenditori agricoli. Le intercettazione hanno consentito di ricostruire la dinamica di quei fatti, evidenziando le responsabilita’ della locale cosca mafiosa, che imputava al sindaco di non essere “vicino” alle istanze della criminalità organizzata. Per sfuggire alle intercettazioni, c’era chi come Gandolfo Interbartolo, al fine di trattare argomenti delicati con gli altri affiliati, sfruttava la sua posizione di geometra per organizzare incontri in aperta campagna o nello studio tecnico simulando di dovere effettuare sopralluoghi sugli appezzamenti di terreno. Ma anche la pianificazione di incontri in luoghi affollati.
Ammonta a un milione e mezzo di euro il valore dei beni sequestrati nell’ambito dell’operazione “Black Cat” dei carabinieri di Termini Imerese. Erano intestati ai familiari dei due capi mandamento di San Mauro Castelverde e Trabia, rispettivamente Francesco Bonomo e Diego Rinella. Un espediente per tentare di raggirare le misure di prevenzione. I sigilli sono scattati per due imprese: la”F.lli Bonomo s.a.s. di Bonomo Marianna, con sede in contrada Borrello di San Mauro Castelverde, e la ditta individuale “Rinella Giuseppe”, di contrada San Leonardo di Termini Imerese, chiaramente riconducibili ai due boss.
vivicentro.it/isole/cronaca – (AGI)/Mafia, maxi retata nel palermitano, 33 arresti
Auriemma: “C’è un patto sancito dal trio De Laurentiis-Giuntoli-Sarri”
I dettagli
Raffaele Auriemma scrive sul Corriere dello Sport: “Un anno in più di esperienza e di affiatamento hanno un valore da spendere sul tavolo verde della prossima serie A, nella considerazione che i big della Juve avranno un anno in più e le altre concorrenti saranno alle prese con problemi di organizzazione, oltre che di fair play finanziario. Un Napoli rafforzato nelle alternative sarà una squadra in grado di lottare sui tre fronti della prossima stagione, purché Sarri dimostri anche lui che questo primo anno sulla panchina di una big, gli sarà servito per non ripetere l’errore più evidente: utilizzare sempre lo stesso modulo e quasi sempre gli stessi interpreti. Delle probabili 58 partite in cui saranno impegnati gli azzurri, un 15 per cento andrà vissuto con alternative di modulo che serviranno per dare più spazio a quelli che in genere aspettano il loro momento, e meno certezze a chi pensa di essere un titolare inamovibile. Questo è il patto sancito dal trio De Laurentiis-Giuntoli-Sarri dopo un anno di produttiva esperienza in comune ed aspettando che nei prossimi possa arrivare anche il titolo più ambito e desiderato dai tifosi partenopei”.
Salvatore Vozza solidarietà ai lavoratori dei Depuratori di foce Sarno
Protesta di due operai della ditta che gestisce il funzionamento dei depuratori di foce Sarno in via Napoli. I due protestano contro il mancato pagamento degli stipendi.
Castellammare di Stabia : Alta tensione questa mattina al depuratore di foce Sarno, alla periferia di Castellammare di Stabia, dove da questa mattina due operai, a seguito del continuo ritardo nel pagamento degli stipendi, situazione che dura da anni, hanno messo in atto un’azione molto critica minacciando di buttarsi giù da un silos attirando così l’attenzione dei media e dei politici locali.
Tra questi, anche il candidato a sindaco della coalizione #PerCastellammare, Salvatore Vozza, ha voluto esprimere la sua solidarietà e vicinanza ai lavoratori affermando:
“Esprimo piena solidarietà e vicinanza ai dipendenti della ditta auspico , in tempi brevi, la ricerca di una soluzione che abbia l’obiettivo di salvaguardare i diritti dei lavoratori sbloccando il pagamento degli stipendi”
Purtroppo, dopo una intera giornata, bisogna annotare che la situazione dei pagamenti resta ancora lontana dalla soluzione visto che, ad essere ottimisti, bisognerà attendere ancora almeno dieci giorni.
Da Gonalons a Klaassen, tutti i no all’azzurro
I dettagli
La Gazzetta dello Sport scrive: “Gonalons, Kramer ed ora Klaassen non hanno fatto a tempo a versare neppure le prime lacrime. «Napoli? No, grazie», hanno risposto con motivazioni diverse. Ma perché Napoli e il Napoli non godono di quell’appeal internazionale che dovrebbero avere una città meravigliosa e una squadra stabilmente in Europa da 7 anni? Misterioso e inspiegabile il rifiuto di Gonalons, autore di un repentino cambio di rotta nell’estate 2014 dopo una trattativa che aveva prodotto l’accordo tra Napoli e Lione. Per Kramer sbarcarono a Castel Volturno agenti ed intermediari che tornarono in Germania con un faldone di notizie e foto sul centro sportivo del Napoli (non esattamente un gioiello) e sulla città. Relazioni evidentemente non entusiastiche, dato che Kramer alla fine ha preferito restare al Bayer Leverkusen. Si disse che aveva paura della camorra e delle continue rapine subite dai calciatori azzurri, anche se poi ha però smentito proprio alla Gazzetta affermando che avrebbe preferito Premier e Liga alla Serie A. Forse non è Napoli che attira poco, forse è il nostro campionato”
Almaviva, salvi 2.988 posti. L’accordo dopo 17 ore
L’ Almaviva ritira i licenziamenti che dovevano partire dal 5 giugno. Viceministro Bellanova, “salvi 3000 posti”
Palermo – Dopo diciassette ore di trattativa non-stop sugli esuberi Almaviva, c’è la svolta. Lo fa capire il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, che ha guidato il negoziato, la quale sul suo profilo ritwitta: “Salvi tremila posti di lavoro dopo 17 ore di trattativa”. Un applauso liberatorio, raccontano i presenti, ha accolto la novità.
Secondo le prime informazioni sull’esito positivo della trattativa Almaviva, sono stati ritirati i licenziamenti per i 2.988 dipendenti che sarebbero dovuti scattare al termine della procedura di mobilità, il 5 giugno. Un accordo quadro adesso coprirà 18 mesi con gli ammortizzatori sociali. Insomma, si blocca la procedura e si gettano le basi per strutturare un accordo di 6 mesi di contratti di solidarietà e 12 mesi di cassa integrazione straordinaria in continuità, coperti con garanzia economica sottoscritta dai rappresnetanti delle istituzioni nazionali e territoriali. Le Rsu hanno quindi revocato con effetto immediato lo sciopero indetto per stamane.
vivicentro.it/isole/economia – (AGI)/Almaviva, salvi 2.988 posti. L’accordo dopo 17 ore
Immobile-Napoli, c’è una vecchia dichiarazione d’amore
I dettagli
“Il Napoli? E’ sempre un posto speciale per me, mi piacerebbe giocare per gli azzurri, ma non sono io che faccio il mercato. Giocare in coppia con Higuain sarebbe fantastico, potrei agire più largo per lasciare spazio al Pipita. Vedremo cosa succede, è presto per fare questi discorsi”. Sono queste le parole che Ciro Immobile rilascò qualche tempo fa e che, secondo Tuttosport, potrebbero essere decisive: “Ciro è partenopeo e ha sempre manifestato un grande affetto per la maglia del Napoli e portato i colori azzurri nel cuore. Un futuro in maglia azzurra? Se ci saranno le possibilità, perché no? Altrimenti tornerà al Siviglia e poi si vedrà”.
De Laurentiis vuole un Napoli completo a Dimaro
I dettagli
La Gazzetta dello Sport scrive: “Meglio comunque virare su chi davvero vuole vestirsi d’azzurro. È il caso del messicano Herrera del Porto, deluso dall’ultima stagione con i lusitani che sparano alto per il suo cartellino (non meno di venticinque milioni la richiesta). Sempre dura trattare con i portoghesi anche se il desiderio del calciatore di cimentarsi nel campionato italiano potrebbe, alla lunga, fare la differenza. Certo, la trattativa non si annuncia facile mentre il Napoli vorrebbe mettere a disposizione di Sarri l’organico quasi al completo per l’inizio del ritiro. Ecco perché anche la pista Vecino appare tortuosa: i due club parlano di lui da tempo, ma la Fiorentina ha alzato un muro (la richiesta è superiore ai quindici milioni di euro) per volontà di Paulo Sousa e dunque la trattativa si riscalderà soltanto se Della Valle abbasserà le sue pretese”.
Udinese, Soldati: “Zielinski al Napoli? Interesse c’è da tempo”
I dettagli
Franco Soldati, presidente dell’Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss sul futuro di Piotr Zielinski: “Zielinski al Napoli? Interesse c’è da tempo. Presto per trattative. Bisogna battere concorrenza club Premier”. L’Udinese valuta Zielinski non meno di 15 milioni, ma Giuntoli potrebbe inserire qualche contropartita come Valdifiori, Dezi e El Kaddouri.
METEO Ponte 2 giugno ROVINATO al Centro-Nord, pioggia sì, ma…
PREVISIONI METEO Tempo con temporali, piogge ma anche fasi asciutte e soleggiate al Centro-Nord. Ponte del 2 Giugno con le Valchirie al Nord e su parte del Centro! Dal 7 Giugno torna l’africano.
Previsioni meteo per nulla incoraggianti per l’imminente ponte del 2 Giugno, almeno al Nord e parte del Centro. La caratteristica principale sarà l’instabilità. E con instabilità parliamo di alternanza tra fasi asciutte, soleggiate e annuvolamenti intensi associati a forti temporali e rovesci.
SITUAZIONE – Un vortice depressionario proveniente dall’Atlantico, il ciclone Valchirie, ha raggiunto l’Europa e si porta nei prossimi giorni nei pressi della Germania. Questa posizione favorisce l’invio di correnti molto instabili su tutto il Mediterraneo centrale e la formazione di temporanei centri di bassa pressione al Nord.
PONTE del 2 GIUGNO al NORD – Le correnti instabili portate dal ciclone Valchirie saranno foriere di corpose perturbazioni che colpiranno le regioni settentrionali a fasi alterne, con temporali e locali grandinate, ma anche occasioni per spazi soleggiati, soprattutto in Emilia Romagna e Pianura Padana meridionale. Quindi tempo spesso perturbato al Nord, soprattutto su Alpi, Prealpi e alte pianure, instabile altrove.
PONTE del 2 GIUGNO al CENTRO – Anche le regioni centrali, seppur meno diffusamente, risulteranno interessate dalle correnti instabili, per cui i temporali colpiranno principalmente Appennini, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, localmente il Lazio. Un tempo meno perturbato e a tratti instabile, almeno sulle regioni suddette. Sardegna tutta al sole!
PONTE del 2 GIUGNO al SUD – Il Meridione d’Italia sarà la zone meno influenzata dalle correnti instabili per cui il tempo sarà prevalentemente soleggiato con clima gradevole.
Situazione ed evoluzione generale
Dall’Atlantico è arrivato il ciclone “Valchirie” che invierà numerosi corpi nuvolosi forieri di piogge e temporali soprattutto sulle regioni settentrionali e da mercoledì anche su quelle centrali, specie su Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Altrove il tempo sarà più soleggiato, anche se mercoledì delle piogge interesseranno le regioni meridionali. Temperature in diminuzione soprattutto al Nord e al Centro con valori tipicamente primaverili, un po’ più caldo al Sud.
Martedì 31 Maggio 2016
I temporali delle Valchirie imperversano al Nord, soprattutto sulla Pianura Padana centro-settentrionale e tra Spezzino e Massese. Sole in Emilia Romagna e sul resto d’Italia.
NORD
Temporali più probabili sui settori alpini, prealpini, alte pianure e sullo Spezzino. Schiarite altrove e sole in Emilia Romagna.
Temperature
Stazionarie.
CENTRO e SARDEGNA
Temporali sul Massese. Sole prevalente altrove.
Temperature
Stazionarie.
SUD e SICILIA
Bel tempo. In nottata peggiora in Sicilia.
Temperature
Stazionarie.
Mercoledì 1 Giugno 2016
I temporali delle Valchirie insistono su Alpi, Prealpi, interessando ancora la Pianura Padana. Peggiora anche al Centro-Sud con piogge e locali temporali su gran parte delle regioni.
NORD
Maltempo diffuso con temporali e piogge su gran parte delle regioni.
Temperature
Stazionarie.
CENTRO e SARDEGNA
Temporali su Toscana, Marche, Umbria, qui più probabili al pomeriggio. Più soleggiato sul Lazio.
Temperature
Stazionarie.
SUD e SICILIA
Piogge alternate a schiarite su gran parte delle regioni, sulla Campania locali temporali più probabili al pomeriggio specie sul Casertano.
Temperature
Sostanzialmente invariate
Giovedì 2 Giugno 2016
Temporali diffusi al Nord e al Centro e fin sul Gargano. Migliora entro sera con fenomeni più localizzati e sparsi.
NORD
Temporali diffusi, specie sulla Pianura Padana; alternanza tra piogge e schiarite sulla Liguria, di Ponente, piogge e temporali sullo Spezzino.
Temperature
Stazionarie.
CENTRO e SARDEGNA
Moderato maltempo in particolare nel corso del pomeriggio, piogge e temporali su Toscana, Umbria, Marche, entroterra Laziale.
Temperature
Stazionarie.
SUD e SICILIA
Tempo stabile e soleggiato grazie alla persistenza dell’alta pressione; dal pomeriggio-sera rischio temporali sul Gargano.
Temperature
Stazionarie.
Venerdì 3 Giugno 2016
Temporali sparsi, alternati a schiarite su tutto il Nord e il Centro. Qualche occasionale piovasco anche al Sud, ma in un contesto più soleggiato.
Sabato 4 Giugno 2016
Tempo instabile al Centro-Nord con temporali sparsi, spesso alternati a schiarite soleggiate.
Domenica 5 Giugno 2016
Tempo più instabile con piogge e locali temporali su Nordest e regioni adriatiche, localmente Alpi e Prealpi e Lombardia. Ultime piogge e possibili temporali sulla Liguria nel corso della mattinata; più soleggiato altrove.
Lunedì 6 Giugno 2016
Piogge e locali temporali su Nordest e regioni adriatiche, localmente Alpi e Prealpi e Lombardia. Temporali e piogge lungo l’Appennino meridionale, soleggiato altrove.
APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:
vivicentro.it/meteo – METEO Ponte 2 giugno ROVINATO al Centro-Nord, pioggia sì, ma…
Autostrada ME-CT : lavori di messa in sicurezza della Galleria Sant’Alessio
Sono in corso di esecuzione i lavori di messa in sicurezza della Galleria Sant’Alessio, autostrada A 18* ME-CT, che si concluderanno entro il prossimo 12 giugno.
Gli interventi – anche in orari notturni – sono effettuati nella pista valle della Galleria (direzione di marcia da CT per ME) e per consentirne l’esecuzione la carreggiata è stata chiusa al traffico in quanto alcune lavorazioni risultano incompatibili con la regolare circolazione veicolare.
A tale scopo è stato istituito nella carreggiata opposta (lato monte da ME per CT) un doppio senso di circolazione con divieto di sorpasso e limiti di velocità.
Lavori, deviazioni, restringimenti e possibili code saranno segnalati da apposita cartellonistica. La Ditta incaricata dei lavori è l’ASTREA srl Unipersonale di Giarre. I costi della manutenzione saranno a carico del Consorzio Autostradale. Il Direttore dei Lavori è l’ Ing. Alfonso Schepisi
vivicentro.it/isole/cronaca – AUTOSTRADA ME-CT : LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA GALLERIA SANT’ALESSIO
NOTE:
L’autostrada A18 è un’autostrada italiana composta da due diversi tronchi, parti della dorsale autostradale della Sicilia orientale.
Il primo tronco collega Messina con Catania ed è lungo 76,8 chilometri, il secondo collega Siracusa a Rosolini ed è lungo 40,0 chilometri. Entrambe le tratte sono gestite dal Consorzio per le Autostrade Siciliane. L’autostrada fa parte dell’itinerario europeo E45.
I due tronchi dell’autostrada A18 sono collegati tra di loro, senza soluzione di continuità, attraverso la tangenziale di Catania (da Catania Nord a contrada Passo Martino), l’autostrada Catania-Siracusa (da contrada Passo Martino ad Augusta-Villasmundo) e la strada statale 114 (da Augusta-Villasmundo a Siracusa, tratto con caratteristiche autostradali).
Il tronco Messina-Catania è stato costruito tra il 1965 e il 1971, anno in cui l’autostrada venne progressivamente aperta al traffico iniziando dalla tratta Messina Tremestieri-Roccalumera. Venne costruita come autostrada montana nel tratto messinese a causa delle notevoli difficoltà orografiche e non ha subito modifiche nel corso dei decenni, ad eccezione dell’apertura degli svincoli di Fiumefreddo (anni 1990) e dei Paesi Etnei (luglio 2008).
In fase di realizzazione e all’inizio della sua attività veniva chiamata Autostrada delle Zagare.
Kloop ci prova, vuole Reina ma lo spagnolo è legato a Napoli
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Pepe Reina, secondo il Corriere dello Sport, “è una tentazione del Liverpool di queste ore, di questi giorni, di queste settimane e poi si vedrà cosa diventerà, se una amabile suggestione o una tenera ossessione o un principio di «rivoluzione»”.
Il Liverpool, peraltro ex squadra dello stesso Reina, starebbe cercando un portiere “che abbia non soltanto le doti tecniche di Mignolet ma anche altro: lo spessore caratteriale e l’esperienza, ad esempio, ed anche la capacità di giocare con i piedi, di essere dunque un leader ed un regista difensivo”.
Tuttavia Pepe Reina a Napoli sta benissimo: “Il mercato però è sempre, ogni anno, e stavolta gli spifferi d’oltre Manica spalancano altre nuove, «vecchie» porte: al Liverpool (ri)piace Reina”.
Klaassen dice no, parte l’assalto ad Herrera
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Davy Klaassen dice no? Parte dunque l’assalto al centrocampista messicano del Porto Hector Herrera. Il Corriere dello Sport scrive: “Resta inchiodato in cima ai pensieri di Giuntoli, deciso ad internazionalizzare ulteriormente il proprio centrocampo: costa da clausola 40 milioni. Bisogna aver pazienza e lavorare lateralmente, comunque restando presenti“.
Euro 2016, Conte tiene Insigne ma lascia fuori Jorginho
I dettagli
Non c’è Jorginho nella lista dei 23 per l’Europeo. A sorpresa Conte esclude il play del Napoli, considerando forse sufficienti gli altri due centrali (De Rossi e Thiago Motta). Il c.t. ha secretato la lista fino a mezzanotte per evitare fughe di notizie. Confermato Bernardeschi, out Bonaventura, a questo punto il probabilissimo ingresso nella lista per Francia 2018 è lo juventino Sturaro, una mezzala dinamica che potrà dare il cambio a Florenzi, Giaccherini e Parolo. In difesa c’è Ogbonna (preferito ad Astori e Rugani) si aggiunge al blocco juventino. Stasera in diretta tv Conte rivelerà ufficialmente la lista degli azzurri ai quali si aggiungeranno le riserve Zappacosta, Benassi e Rugani che lavoreranno con la squadra perché, in caso di infortunio fino a 24 ore prima della gara inaugurale, si può procedere a una sostituzione.
L’ELENCO.
Portieri: Buffon (Juve), Marchetti (Lazio), Sirigu (Psg);
Difensori: Barzagli (Juve), Bonucci (Juve), Chiellini (Juve), Darmian (Manchester United), De Sciglio (Milan), Ogbonna (West Ham).
Centrocampisti: Bernardeschi (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), El Shaarawy (Roma), Florenzi (Roma), Giaccherini (Bologna), Sturaro (Juventus), Thiago Motta (Psg), Parolo (Lazio).
Attaccanti: Eder (Inter), Immobile (Torino), Insigne (Napoli), Pellè (Southampton), Zaza (Juve).
Riserve: Zappacosta (Torino), Rugani (Juventus), Benassi (Torino)
gazzetta dello sport
Antimafia: ecco i 15 impresentabili candidati nei comuni
Oggi Bindi illustra i risultati della Commissione Antimafia. “Meno che in passato, c’è l’effetto deterrenza”
ROMA – Non ci sarà un “caso” De Luca, come l’anno passato. E gli incandidabili sono una quindicina, che le verifiche dell’ultima ora potrebbero fare salire a venti. Il numero è ancora oscillante perché la commissione parlamentare Antimafia solo stamane darà il verdetto definitivo, dopo avere esaminato gli oltre 3.000 candidati nei 13 Comuni a rischio cosche.
Alla vigilia delle amministrative di domenica la presidente Rosy Bindi ha convocato per oggi la commissione che vidimerà il resoconto, lungo un mese, sulle liste.
Sotto osservazione è finita anche la Capitale insieme con i comuni di
- Badolato,
- San Luca,
- Platì,
- Scalea,
- Ricadi,
- San Sostene in Calabria,
- Sant’Oreste e Morlupo nel Lazio,
- Battipaglia,
- Trentola Ducenta e Villa di Briano in Campania.
In Antimafia sono soddisfatti e parlano di “effetto deterrente” che il loro lavoro – travolto dalle polemiche solo un anno fa – ha prodotto. Nel 2015 in corsa per le regionali, c’era Vincenzo De Luca, poi eletto governatore della Campania, che Bindi inserì tra gli impresentabili e fu accusata di avere usato la commissione per regolare i conti nel Pd. Acqua passata.
Per ora i risultati della commissione hanno indicato ad alto rischio di impresentabili Battipaglia e Roma. Ma un po’ dappertutto si sono mossi i prefetti. Due esempi in particolare sono indicati dall’Antimafia come virtuosi e tempestivi: quello del prefetto di Caserta, Arturo De Felice e la prefettura di Roma dove si è appena insediata Paola Basilone dopo Franco Gabrielli. Il prefetto De Felice ha tolto dalle liste 19 persone nel casertano che avevano fatto dichiarazioni mendaci sia sulla loro compatibilità con la legge Severino che sui carichi pendenti. Nella Capitale ci sarebbero due nomi in due liste di rinviati a giudizio da altre Procure che rischiano peraltro una condanna per falsa auto certificazione.
Dall’Antimafia oggi arriverà comunque un allarme: non bastano gli strumenti che ci sono per mettere al riparo il voto locale dalle infiltrazioni mafiose e spezzare la corruzione. Una postilla della relazione che stamani sarà illustrata e approvata a San Macuto, è dedicata alla vicenda Platì.
Il piccolo comune della Locride, 4mila abitanti, 3 scioglimenti delle giunte in dodici anni, capillarmente infiltrato dalla ‘ndrangheta, si ritrova con due liste civiche – una guidata da Ilaria Mittiga (figlia del sindaco a capo di due amministrazioni sciolte per mafia), l’altra da Rosario Sergi – dopo la rinuncia della dem Anna Rita Leonardi a correre come sindaco. La Leonardi aveva chiesto al procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho di supervisionare i candidati in lista. Poi ha gettato la spugna.
La commissione Antimafia e la presidente Bindi segnano con la matita rossa le anomalie di Platì, a partire dall’impossibilità di definire impresentabili coloro che pure sono imparentati con boss e ‘ndranghetisti ma non risultano coinvolti in inchieste. “Ci vogliono banche dati e la possibilità di verifiche, codici etici stringenti”, rimarcano tanto Franco Mirabelli del Pd che Luigi Gaetti dei 5Stelle,entrambi nell’ufficio di presidenza dell’Antimafia in Parlamento. L’allarme di Bindi risuonerà di nuovo oggi in commissione: “Gli enti locali sono la principale porta d’ingresso per i clan nella gestione delle risorse pubbliche, mettendo le mani sugli appalti”.
vivicentro.it/politica – repubblica/Antimafia: ecco i 15 impresentabili candidati nei comuni GIOVANNA CASADIO



