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Nelle periferie dove nasce il grande scontento: gli esclusi in rivolta contro il centro

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La fotografia fa parte di “Milano hinterland/fuori 90”, di Pierfrancesco Celada
La geografia del potere va ridisegnata.

La frattura fra centro e periferia costituisce una delle più importanti spiegazioni del comportamento politico. Definita, con chiarezza, da Stein Rokkan, insieme a Seymour Lipset (fra gli anni Sessanta e Settanta). I quali, però, facevano riferimento, principalmente, alla dimensione territoriale. Alle tensioni delle periferie, nella ricerca di difendere la loro autonomia e la loro identità di fronte all’egemonia del centro. Tuttavia, ai nostri giorni, il segno della periferia va oltre. Evoca la dimensione sociale, insieme a quella territoriale. D’altronde, periferie sociali e territoriali, inevitabilmente, si incrociano e si influenzano reciprocamente. Ma con effetti diversi. La periferia può delineare i luoghi lontani ed esclusi dalla geografia del potere e della cultura. Oppure, in alternativa, le sedi dove i cambiamenti avvengono senza strappi, in modo meno vistoso, le “province” dove si riesce a produrre, a lavorare, a crescere economicamente senza traumi, senza rinunciare a vivere bene. Restando nell’ombra. In periferia, appunto. Dov’è più semplice agire e reagire, limitando le interferenze esterne.

Tuttavia, ciò che sta succedendo in questi tempi non riflette dipendenza, né distacco ma, per certi versi, una rivolta delle periferie territoriali, economiche, sociali. Le quali rinunciano alla strategia dell’attesa per emergere in modo appariscente. Servendosi di media e attori ad alta visibilità. Leader, partiti, movimenti. Agitati e attivi. Si tratta di una tendenza globale che spiega alcuni dei fenomeni politici più rilevanti di questo periodo.

Negli Stati Uniti, Donald Trump ha intercettato la paura delle classi agiate bianche contro la minaccia delle altre componenti dell’universo multietnico americano. Inoltre alimenta la paura di nuove migrazioni, che spingano ancor più in basso, ancor più in periferia, la classe media.

Così, in Gran Bretagna, il motore della Brexit è certamente il sentimento di declino delle aree extraurbane inglesi, dei settori sociali colpiti dalla crisi, dei più anziani. Che imputano all’Europa — “centrata” sulla Germania — la propria crescente perifericità. E vorrebbero isolarsi di più. Se non possono più essere centro, meglio non diventare periferia. Europea. Scozia e Irlanda del Nord, invece, hanno votato no alla Brexit. Perché si sentono periferia di Londra.

D’altronde, almeno in Europa, ormai da molto tempo classe operaia e ceti esclusi — dal mercato del lavoro — non votano più per la sinistra ma per i partiti di destra. E per le forze politiche definite populiste. In Francia per il Front National di Marine Le Pen, primo partito della classe operaia, tradizionalmente forte nelle aree periferiche — di confine — a sud e nel nord est. In Italia la classe operaia (ciò che ne resta) fino a ieri si era avvicinata alla Lega. Ma oggi vota, in misura crescente, per il Movimento Cinque Stelle. In Italia, d’altronde, la maggioranza della popolazione — il 53 per cento — si sente e si definisce di classe sociale bassa e medio-bassa. Fra gli elettori del M5S la percentuale sale al 60 per cento. Insomma la periferia della società preferisce le scelte antipolitiche e impolitiche.

Peraltro, se poniamo attenzione sulle recenti elezioni amministrative, la crescente centralità della periferia diventa evidente. A Torino la neo-sindaca, Chiara Appendino, si è imposta — soprattutto — nei quartieri periferici. Fra i giovani. Mentre Fassino resiste al centro e in collina. Fra i più anziani. La frattura generazionale è, dunque, divenuta importante. Anche se con effetti diversi. Privati di futuro, i giovani se ne vanno. Oppure votano contro. Com’è avvenuto in Spagna, dove si vota proprio oggi. Là, i più giovani si sono rivolti a Podemos (oggi alleato di Izquierda Unida). Perché, rispetto alle politiche dei partiti maggiori (Partito socialista e Partito Popolare), si sentono periferici.

Per tornare in Italia, a Roma, nelle amministrative, Virginia Raggi ha dominato a Ostia e nei quartieri periferici più popolosi. Mentre Roberto Giachetti resiste solo nel centro storico e nei quartieri borghesi, Parioli e Nomentano. A Napoli, infine, Luigi De Magistris, portabandiera della periferia alla conquista dei centri, ha vinto in tutti i quartieri, a partire dal Vomero. Spingendo i concorrenti, per prima la candidata del Partito democratico, Valeria Valente, non in periferia, ma fuori dalla città. Nel complesso, queste elezioni amministrative disegnano un’Italia senza radici, come abbiamo scritto in sede di analisi del risultato. Un paese dove le specificità (politiche) territoriali si stanno scolorendo. D’altronde, il M5S, dichiarato vincitore, non ha radici. Al di là delle due metropoli dove ha vinto, si è affermato in altre diciassette città maggiori distribuite in tutto il territorio. Mentre il Pd si è perduto. Non solo perché ha perduto in metà delle città maggiori dove prima governava: 45 su 90. Ma perché è arretrato soprattutto nel suo territorio. Nelle regioni rosse del Centro. La Lega “nazionale” di Salvini, a sua volta, ha perduto a Varese. La sua patria. E non è riuscita a proseguire la propria marcia oltre il nord. Da parte loro, i Forza-leghisti non sono riusciti a riprendersi Milano. La loro capitale storica. E mitica.

Così si delinea la mappa di un paese incerto e instabile. Senza colori. Che non ha più capitali. Oppure ne ha troppe. Perché la periferia si è allargata dovunque. Da nord a sud. Ovunque, in Italia, è periferia. Dovunque cresce la voglia di cambiare. Di diventare centro. Oppure, di ribellarsi al centro. Per sfuggire al declino. Il vento del cambiamento, in fondo, ha questo significato. Evoca il rifiuto di rassegnarsi: a scivolare verso la periferia. E a rimanere lì. Senza speranza.

vivicentro.it/politica –  repubblica / Nelle periferie dove nasce il grande scontento: gli esclusi in rivolta contro il centro ILVO DIAMANTI

Oroscopo di domenica 26 giugno a cura di Paolo Fox

L’ oroscopo di domenica 26 giugno, ogni giorno Paolo Fox racconta, in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi,  come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Euro 2016 Ottavi di Finale, Gara 2: Croazia vs Portogallo 0-1 al 117′

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A Lens va in scena Croazia vs Portogallo, la terza gara di oggi valida per gli ottavi di Euro2016. La vincente di questo match se la vedrà con la Polonia che insieme al Galles è già qualificata ai quarti:

Sabato 25 giugno
Gara 1: Svizzera vs Polonia (ore 15.00, Stade Guichard, St-Etienne) Ai rigori: 5-6 (1-1) (4-5)
Gara 3: Galles vs Irlanda del Nord (18.00, Parc des princes, Parigi) 1-0
Gara 2: Croazia vs Portogallo (ore 21.00, Stade Bollaert-Delelis, Lens)

Quarti di finale EURO 2016
1: Polonia – Vincitrice Gara 2 (21.00, 30 giugno, Marsiglia)
2: Galles – Vincitrice Gara 4 (21.00, 1 luglio, Lille)

A dirigere la garà sarà lo spagnolo Carlo Velasco Carballo.

LA DIRETTA TESTUALE delle azioni più importanti (aggiornamento automatico ogni 20″) ed il TABELLINO dell’incontro:

Croazia vs Portogallo 0-1 – Dopo 117 minuti di gioco “morto”, Croazia e Portogallo danno vita a un finale incredibile che vede festeggiare i lusitani grazie al goal di Quaresma. Pochi secondi dopo arriva anche il palo di Perisic.

33′ – FINE! Il Portogallo riesce a sbloccare il risultato grazie a Ricardo Quaresma che, con il suo gol, decide l’ottavo di finale contro la Croazia a tre minuti dai calci di rigore.

Tempo finito: 3′ di recupero

SPIGOLATURA: l’azione del gol Ripartenza di Renato Sanches che porta palla e smarca Nani: palla svirgolata che arriva a Ronaldo. Tiro di CR7 parato da Subasic e appoggiato in porta di testa da un Quaresma liberissimo! PORTOGALLO IN VANTAGGIO AL 3′ dal termine dei supplementari!

27′ –  Proprio quando si comincia a sentire odore di ricorso ai rigori come per la prima partita della giornata ecco che  arriva la rete di Quaresma: Croazia – Portogallo 0-1. 

23′ – ANCORA OCCASIONE CROAZIA: uscita errata di Rui Patricio e Vida si trova tutto solo per la battuta di testa: palla alta ed ancora nulla di fatto!

20′ – Sostituzione CROAZIA: esce Rakitic, entra Marko Pjaca.

16′ – Nonostante gli evidenti problemi fisici rimane in campo Corluka.

INIZIA il SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE e nonostante gli evidenti problemi fisici Corluka rimane in campo.

FINISCE IL PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE: ancora 0-0

15′ – Corluka ancora in campo ma fermo: non riesce a camminare ma non vuole uscire. Situazione abbastanza ridicola.

13′ – Corluka a terra per un problema alla coscia. 

12′ – La partita continua a ricalcare quella dei tempi regolamentari con in più la fatica che comincia a farsi sentire

7′ – OCCASIONE CROAZIA! Kalinic pericoloso, si invola verso l’area avversaria e lascia partire il destro che però non trova lo specchio della porta.

1′ – Nel 1° extra-time la Croazia attacca da sinistra verso destra rispetto alla visuale della tribuna stampa.

22:56 – INIZIA IL PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE

Fine del tempo regolamentare. L’arbitro fischia la fine dei 90 minuti: 0-0, si va ai supplementari dopo una partita non propriamente spettacolare. Squadre stanche quelle viste in campo finora.

94′ – Rakitic batte e respinge di testa Cristiano Ronaldo. 

93′ – La partita finisce con un ultimo calcio d’angolo assegnato ai Croati

90′ – FINITO il tempo regolamentare: 3 minuti di recupero

89′ – Anche La CROAZIA comincia a prepararsi per i supplementari ed effetua la sua sostituzione: esce Mandzukic, entra Kalinic.

88′ – Il PORTOGALLO comincia a prepararsi per i supplementari ed effetua una sostituzione: esce João Mário, entra Quaresma.

84′ – Tiziano Ronaldo continua a non giocare e la partita va avanti con ritmi lenti condita dalla poca precisione in fase di finalizzazione. 

83′ –  Mario Mandzukic a terra: brutta caduta per l’attaccante croato nella discesa da un colpo di testa.

SPIGOLATURA – Anche questa partita sembra avviarsi ai supplementari e, dopo Gara 1: Svizzera vs Polonia (ore 15.00, Stade Guichard, St-Etienne) Ai rigori: 5-6 (1-1) (4-5), sarebbe la seconda della giornata

78′ – Cartellino giallo per William Carvalho: primo ammonito del match.

70′ – La partita sembra animarsi e diventare abbastanza aggressiva da parte delle due squadre. Nessuno tira indietro la gamba nei contrasti ma …..  si arriva al 74′  e la partita si blocca nuovamente: non ci sono chiare occasioni da rete e soprattutto non ci sono ancora stati tiri nello specchio.

67′ – RONALDO! Gran palla di Fontes a cercare RONALDO che si esibisce in uno stop elegante di petto ma poi, a due passi dalla porta, controlla male e si fa recuperare da Vida

62′ – E’ nuovamente il turno della CROAZIA  ad avere un’occasione da gol! Srna mette in area un cross teso e preciso: Vida stacca bene di testa e manca la porta per un soffio! Croazia vicinissima al vantaggio.

SPIGOLATURA – Raphael Guerreiro si sta dimostrando tra i miglior terzini del torneo. Il portoghese è stato acquistato poche settimane fa dal Borussia Dortmund.

57′ –  OCCASIONE PORTOGALLO! Uno-due rapido tra il neo entrato Renato Sanches e João Mário che arriva al limite e conclude. La mira però non è precisa.
52′ – La prima OCCASIONE è della CROAZIA! Strinic cross dalla sinistra: Brozovic colpisce da ottima posizione ma la difesa portoghese si salva in corner. Sulla rimessa: palla alta
50′ –  Sostituzione PORTOGALLO: esce André Gomes, entra Renato Sanches.

L’inizio del 2° tempo parte in fotocopia del primo ma a parti invertite: ora è il Portogallo che prova a condurre il gioco.

46′ – Si riparte a Lens: 0-0 tra Croazia e Portogallo. Le squadre tornano in campo nella stessa formazione: nessun cambio. La vincente di questa sfida incontrerà la Polonia ai quarti di finale!
SPIGOLATURA – L’attesissimo Cristiano Ronaldo, in tutto il primo tempo, non ha giocato alcun pallone nell’area della Croazia nel primo tempo.

45′ + 2′ Si chiude il primo tempo di Croazia – Portogallo. Lo 0-0 è la diretta conseguenza di una partita più tattica che spettacolare che solo a tratti ha dato speranza di vitalità  

43′ – Anche Nani prova a dar spettacolo e tenta di servire se stesso con un gioco di palla fantastico ma poi …..  non arriva sul pallone per pochissimo e tutto finisce nel nulla

38′ – Primo tempo noioso a Lens, una sola occasione da gol fino ad ora capitata sui piedi di Perisicche che apre il gioco con una palla fantastica, Strinic mette in area ma la Croazia non riesce ad approfittarne.

32′ –  Altra falsa speranza: azione veloce dei portoghesi nella trequarti avversaria, ma Nani sbaglia l’ultimo passaggio a i Guerrero e la difesa di casa riesce a rimediare.

25′ – Dopo quell’accenno di riscossa tutto torna sul “tranquillo” e, dopo 25 minuti, la partita continua ad essere bloccata: zero tiri in porta e zero occasioni da gol nonostante l’ OCCASIONE per il PORTOGALLO che, con Pepe tutto solo e a pochi passi dall’area avversaria, colpisce di testa ma non inquadra la porta: palla alta sopra la traversa.

19′ –  Il Portogallo sembra aver deciso di iniziare a giocare e parte con la sua ragnatela di passaggi stretti. I tifosi mostrano di gradire

17′ – Il gioco continua a restare prudente e il Portogallo, rispetto alle precedenti gare, è molto più compatto e abbottonato con un centrocampo folto.

SPIGOLATURA –  Nella Croazia di questa sera ci sono ben 5 ‘italiani’: Strinic, Badelj, Mandzukic, Perisic e Brozovic.

13′ – Problemi per Nani che rimane fermo a terra dopo una manata subita al volto.

8′ – Gara nel complesso molto tattica, Nessuna delle due squadre sembra voler osare e quindi ancora nessun tiro verso la porta da parte delle due formazioni

5′ –  Ottimo inizio della Croazia che ha in mano il pallino del gioco recuperando anche sul primo passaggio di Ronaldo a Nani

21:00 – INIZIATA Carballo ha fischiato l’inizio di CROAZIA – PORTOGALLO. Nel 1° tempo la Croazia attacca da sinistra verso destra rispetto alla visuale della tribuna stampa.

IL TABELLINO

CROAZIA (4-2-3-1): 23 Subasic; 3 Strinic, 5 Corluka, 21 Vida, 11 Srna; 19 Badelj, 10 Modric; 14 Brozovic, 7 Rakitic, 4 Perisic; 17 Mandzukic.

  • In panchina: 1 Vargic, 12 Kalinic, 2 Vrsaljko, 6 Jedvaj, 13 Schildenfeld, 18 Coric, 15 Rog, 8 Kovacic, 9 Kramaric, 16 Kalinic, 20 Pjaca, 22 Cop.
  • Allenatore: Cacic.
  • Diffidati: Strinic, Badelj, Brozovic, Vida, Perisic, Rog, Srna, Vrsaljko.

PORTOGALLO (4-4-2): Rui Patricio; Vieirinha, Pepe, R. Carvalho, R. Guerreiro; Joao Mario, André Gomes, Renato Sanches, W. Carvalho; Cristiano Ronaldo, Nani.

  • In panchina: Lopes, Eduardo, Bruno Alves, Fonte, Eliseu, Cedric,Danilo, Moutinho, Silva, Eder, Rafa Silva, Quaresma.
  • Allenatore: Santos.
  • Diffidati: Pepe, Quaresma.

Arbitro: Carlos Velasco Carballo (Spagna).

Guardalinee: Roberto Alonso Fernández e Juan Carlos Yuste Jiménez (Spagna).

Arbitri di porta: Jesús Gil Manzano e Carlos del Cerro Grande (Spagna).

Quarto uomo: Viktor Kassai (Ungheria).

Arbitro di riserva: György Ring (Ungheria).

Guanto D’Oro D’Italia Femminile 2016 – E. Barigelli Day 2

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Ecco le Finaliste del Guanto d’Oro Femminile , domani le finalissime H 14.00 – Livescore livefpi.it #GuantoF16

Giornata di semifinali in quel del Casino di Sanremo per le atlete impegnate nel Guanto d’Oro Femminile 2016 Trofeo E. Barigelli.

EVENTO INDETTO DALLA FPI E ORGANIZZATO DALLA SANREMO BOXE.

57 le boxer partecipanti a questa kemresse, arrivata alla sua 4 edizione. 16 i match in questa giornata, che hanno svelato le 18 finaliste che domani boxeranno per i 9 Guanti d’Oro.

Sfide impreziosite dal premio (Medaglia Celbrativa dei 100 FPI e Libro del Centenario FPI) che il presidente FPI, Alberto Brasca, ha consegnato al Tecnico della Fight Gym Grosseto, Emanuela Pantani, per i suoi gloriosi trascorsi come Boxer. La Pantani, infatti, oltre a essere stata per anni una colonna della Nazionale Italiana, ha vinto da Pro il Mondiale WBA e l’Europeo nella categoria Supergallo tra il 2007 e il 2008 (FOTO IN BASSO)

Finale 48 Kg: Stephanie Silva (Body Fight Liberati) vs Roberta Bonatti (Salus et Virtus)

Finale 51 Kg: Giorgia Mascetti (Suat Boxe) vs Clarissa Oddi (Phoenix Gym)

Finale 54 Kg: Arianna Giulia De Laurenti (Boxe Canavesana) vs Maria Cecchi (Pug. Volsca).

Finale 57 Kg: Francesca Pietrolungo (Talenti Boxe) vs Roberta Mostarda (New Boxe)

Finale 60 Kg: Linda Righini (Fearless boxing Team) vs Irene Spagnoli (Acc. Pugilistica Livornese)

Finale 64 Kg: Federica Incognito (Sport Club Caltagirone) vs Annunziata Patti (GS Forestale)

Finale 69 Kg; Cristina Mazzotta (Pug. Rodio) vs Carmela Donniacuo (Real San Felice)

Finale 75 Kg: Assunta Canfora (Leone Fazio) vs Claudia Salerno (Boxe Tricolore)

Finale +81 Kg: Giada Epifani (Boxe Tricolore) vs Chiara Giacomini (Sport Village Santa Monica)

NOTA:

LE FINALI SARANNO RIPRESE DA RAISPORT E MANDATE IN ONDA IN DIFFERITA LUNEDì 27/06 H 22.30

DA MARTEDì 28/06 DISPONIBII ALLA VISIONE SU YOUTUBE FPIOFFICIALCHANNEL – LIVE SCORE www.livefpiit

Gennaro Iezzo alla Festa Champions del Napoli Fan Club di Scafati – VIDEO E FOTOGALLERY

Giovedi scorso i membri del gruppo Facebook Napoli Fan Club Scafati hanno organizzato, presso l’osteria ”La Biasella” di Scafati, una bellissima festa in onore dell’entrata in Champions del Napoli Calcio. Presidente ”onorario” del gruppo, la tifosissima Emiliana Di Palma che, con passione e amore per la sua squadra del cuore, ha coordinato e intrattenuto tutti i membri e amici tifosi.

Ospite d’onore della serata l’ex portiere del Napoli, Gennaro Iezzo, molto legato alla città di Scafati avendo militato qualche anno nella Scafatese Calcio.

Iezzo ha prima ricevuto un premio dal Presidente Di Palma e poi ha risposto alle numerose domande dei tifosi.

Amore per la squadra del cuore, passione e voglia di aggregazione, questi sicuramente i sentimenti che accomunano i numerosi componenti del gruppo scafatese, un gruppo nato sui social, che parla sui social, ma che si incontra anche dal vivo, allo stadio e non solo.

GUARDA IL VIDEO:

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Euro 2016, Galles vs Irlanda del Nord 1 – 0: un’ autorete porta il Galles ai quarti

Il Galles ai quarti di finale di Euro 2016, decisiva un’ autorete di Mc Auley su un cross di Bale. L’ Irlanda del Nord saluta l’ Europeo dopo una prova di carattere contro un avversario superiore sulla carta. Un primo tempo tutt’ altro che spettacolare giocato a ritmi bassi da entrambe le squadre. È il Galles a fare la partita con un possesso di palla davvero poco produttivo . L’ Irlanda del Nord tutta arroccata nella propria metà campo attende il momento giusto per ripartire, di Ward e Dallas gli unici squilli verso la porta di Hennessey. Secondo tempo che comincia sulla scia del primo con l’ Irlanda del Nord ben messa in campo anche se il Galles si fa pericoloso prima con Vokes che di testa non trova la porta, poi con una punizione di Bale respinta da Mc Govern. Al 75’ il match si sblocca: dalla sinistra Bale mette un cross teso nell’ area di rigore e costringe Mc Auley a deviare il pallone nella propria porta per anticipare Robson Kanu. O’ Neill tenta il tutto per tutto nei minuti finali schierando tre punte contemporaneamente ma la partita si chiude sul 1 a 0.
Galles vs Irlanda del Nord 1 – 0 , stadio “Parco Dei Principi”, Parigi. Arbitro: M. Atkinson.
FORMAZIONI UFFICIALI SCESE IN CAMPO

GALLES (3-5-2): Hennessey; Chester, Williams, Davies; Gunter, Allen, Ledley (J. Williams 63’), Ramsey, Taylor; Vokes (Robson Kanu 55’), Bale.   All. Coleman
IRLANDA DEL NORD (4-5-1): Mc Govern; Hughes, Mc Auley(Magennis 83’), Cathcart, J. Evans; Ward(Washington 69’), Davis, C. Evans, Norwood(McGinn 79’), Dallas; Lafferty.   All. M. O’Neill
MARCATORI: Mc Auley (I) autogol
AMMONITI: Dallas (I), Taylor (G), Davis (I), Ramsey (G)
ESPULSI: –
POSSESSO PALLA: Galles 56% – Irlanda del Nord 44%
TIRI FUORI: Galles 3 – Irlanda del Nord 1
TIRI IN PORTA: Galles 1 – Irlanda del Nord 3
FALLI COMMESSI: Galles 7 – Irlanda del Nord 17
ANGOLI: Galles 0 – Irlanda del Nord 6

Euro 2016, Svizzera vs Polonia 5 – 6 dopo i calci di rigore: decisivo l’ errore di Xhaka

Ottavi di finale di Euro 2016 che si aprono nel segno della Polonia che ai rigori si impone sulla Svizzera e raggiunge per la prima volta nella storia i quarti di finale di un Europeo. Svizzera che abbandona la competizione a testa alta dopo una buona prova. Meglio la Polonia nel primo tempo:  Milik calcia due volte sopra la traversa e Krychowiak di testa non riesce a centrare lo specchio della porta. Al 39’ Blaszczykowski firma il gol del vantaggio dopo uno splendido contropiede condotto da Grosicki. Svizzera troppo statica nell’ impostare la manovra e nell’ innescare gli attaccanti, solo Dzemaili e Schar impensieriscono il portiere polacco. Un’ altra Svizzera nel secondo tempo complice le sostituzioni di Petkovic e un calo fisico dei polacchi. Rodriguez su punizione sfiora il gol del pari, Seferovic colpisce la traversa e al minuto 82 Shaqiri con un gesto tecnico spettacolare riesce a infilare Fabianski trascinando la partita ai supplementari.
Tempi supplementari all’ insegna della stanchezza: più brillante la Svizzera che sfiora il colpaccio con un colpo di testa di Derdiyok da distanza ravvicinata, miracolo di Fabianski che tiene a galla i suoi.
Calci di rigore: per la Svizzera segnano Lichtsteiner, Shaqiri, Schar, Rodriguez; sbaglia Xhaka.
Per la Polonia segnano Lewandowski, Milik, Glik, Balszczykowski e Krychowiak.
Svizzera vs Polonia 5 – 6 ( dopo i rigori) , stadio Geoffroy Guichard”, Saint Etienne. Arbitro: M. Clattenburg

FORMAZIONI UFFICIALI SCESE IN CAMPO

SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schar, Djourou, Rodriguez; Behrami (Fernandes 77’), Xhaka; Dzemaili (Embolo 58’), Shaqiri, Mehmedi (Derdiyok 70’); Seferovic. All. Petkovic
POLONIA (4-4-2): Fabianski, Piszczek, Glik, Pazdan, Jedrzejczyk; Balszczykowski, Krychowiak, Maczynski (Jodłowiec 101’), Grosicki (Peszko 104’); Milik, Lewandowski. All. Nawalka

 

MARCATORI: Blaszczykowski (P), Shaqiri (S)
AMMONITI: Schar (S), Jedrzejczyk (P), Pazdan (P), Djourou(S)
ESPULSI: –
POSSESSO PALLA: Svizzera 57% – Polonia 43%
TIRI FUORI: Svizzera 9 – Polonia 12
TIRI IN PORTA: Svizzera 8 – Polonia 5
FALLI COMMESSI: Svizzera 16 – Polonia 13
ANGOLI: Svizzera 13 – Polonia 5

VIDEO – Gigi Soriani feat. Clementino, O Sole è sta città

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Un nuovo tormentone estivo?

Ecco la hit dell’estate, il ritmo house del dj Gigi Soriani e il rap di Clementino. Una nuova collaborazione per i due artisti partenopei che hanno voluto realizzare la traccia in dialetto napoletano, con l’intento di esportare un po’ della loro Napoli nel mondo. Il testo? Racconta di una serata tra amici all’insegna del divertimento, in accordo con la freschezza dei suoni rendono il pezzo perfetto per l’estate 2016.

Clicca sul player per vedere il video

https://youtu.be/XvGWLcHyaBk

Un ex Juve Stabia si trasferisce alla Turris

Ecco di chi si tratta

La AP Turris Calcio Asd è lieta di comunicare d’aver raggiunto in mattinata l’accordo, in vista della prossima stagione, con il centrocampista Ciro Danucci. Nato il 28 giugno 1983 a Taranto, Danucci debutta in prima squadra a Manduria, ma nel campionato 2010/11 Danucci approda alla Juve Stabia, dove riconquista la cadetteria a seguito della vittoria dei play-off, collezionando poi, sempre con le vespe, 13 presenze in B nella stagione successiva.

A tuttoturris dichiara: “In effetti è stato tutto molto semplice – spiega Ciro Danucci – dal momento che da entrambe le parti c’era la volontà di raggiungere l’accordo. Del resto, quando ti confronti con persone seriamente intenzionate a pianificare e realizzare un progetto vincente, è facile lasciarsi convincere e coinvolgere. Adesso dobbiamo solo scendere in campo e tradurre in vittorie tutti i buoni propositi”.

 

Lione, il presidente conferma: “Rifiutati 26 milioni di euro per Tolisso”

Rifiutati 25 milioni di euro per Tolisso: a rivelarlo il presidente del Lione Jean-Michel Aulas, dopo le conferme dell’Equipe ed Aurelio De Laurentiis. Ai microfoni di un’emittente francese, infatti, il patron ha dichiarato: “Ho detto no al Napoli che ha offerto 26 milioni per Tolisso.” Parole forti, chiaro il segnale di un interesse concreto del Napoli per questo giocatore. Una trattativa c’è, anche se appare complessa considerando il rifiuto di una offerta così importante.

Castellammare, vincita al superenalotto per uno stabiese

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Ecco a quanto ammonta la vincita

Una schedina da 2 euro, a Castellammare di Stabia, e via alla vincita: un 5 da 33 mila euro. Secondo quanto riferito da Agipronews, il tutto è avvenuto al Bar Dolce Caffè in via Don Minzoni 146. Il Jackpot manca da quasi un anno, con ben 147 concorsi andati a vuoto e un montepremi che sale a 99,4 milioni. Una vittoria da sogno, ma anche da record…

Ancora troppe ombre sul lavoro: il Comune chiarisca sui contratti di sostituzione a Multiservizi

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Castellammare In questi giorni ci arrivano segnalazioni inquietanti relative a ipotesi di contratti di sostituzione presso l’azienda Multiservizi. Chiediamo anzitutto al sindaco e agli amministratori di sapere se tale informazione sia vera o se sia stata messa in giro ad arte. Qualora fosse vera, inoltre, vorremmo anche capire qual è il criterio utilizzato per scegliere le persone cui affidare incarichi di sostituzione estiva. Non vorremmo, infatti, che si trattasse dell’ennesima modalità con cui si devono “scontare” pesanti cambiali elettorali mortificando la democrazia e la tutela dei diritti di chi non lavora e di quei lavoratori che in passato hanno usufruito di ammortizzatori sociali o di voucher. Inoltre sarebbe interessante sapere quali sono i costi sostenuti per il lavoro straordinario dei lavoratori nei due mesi di campagna elettorale e quali costi l’azienda dovrà sostenere con queste sostituzioni estive.
Allo stesso tempo, pur avendo lanciato l’allarme in campagna elettorale, siamo ancora in attesa di conoscere l’esito dell’avviso pubblico per le assunzioni a tempo determinato nella Soget, società che si occuperà della riscossione dei tributi. Al commissario avevamo chiesto che quell’avviso pubblico venisse sospeso. Ora, vorremmo capire cosa è accaduto con quelle assunzioni: continuiamo a ritenere che in una situazione di difficoltà occupazionale come questa, il rispetto delle regole e la trasparenza nelle modalità di selezione siano la base da cui partire.
Salvatore Vozza Alessandro Zingone
Per Castellammare

Juncker, divorzio non sarà consensuale

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Divorzio – La lettera di separazione “vorrei riceverla subito” – Si dimette il commissario Ue Hill – “Ripetiamo il referendum”, petizione supera 1 milione di firme

Berlino Il divorzio tra l’Ue e la Gran Bretagna “non sarà consensuale”. Lo ha affermato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ribadendo che Londra deve presentare “immediatamente” la richiesta di avvio dei negoziati per uscire dall’Unione.

  • Più di un milione di firme per nuovo referendumPiù di un milione di persone hanno firmato la petizione che chiede un secondo referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Lo riferisce il sito (petition.parliament.ok) degli organizzatori, un gruppo di parlamentari britannici sostenitori del ‘Remain’.

    Secondo la legge il Parlamento dovrà discutere la petizione dopo il superamento delle 100.000 firme, traguardo superato in poche ore. I firmatari chiedono la promulgazione di una nuova legge che prescriva la ripetizione del referendum in caso di un risultato con un margine di vantaggio del ‘Leave’ o del ‘Remain’ inferiore al 60% e che abbia come condizione minima un’affluenza alle urne non inferiore al 75%.

“Non capisco perché il governo britannico abbia bisogno di aspettare fino a ottobre per decidere se inviare o meno la lettera di divorzio a Bruxelles. Vorrei riceverla subito”, ha detto in una intervista alla tv tedesca ARD. Juncker ha ammesso che quella tra Londra e Bruxelles “non è stata una relazione amorosa”, ha riconosciuto che comunque quello della Brexit “non è stato un buon giorno per la Gran Bretagna né per l’Europa”, ma, ha assicurato, “dobbiamo andare avanti”.

  • Steinmeier: nessuno potrà rubarci l’Europa

Berlino – “Non permetteremo a nessuno di rubarci l’Europa”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier prima del vertice con i colleghi dei 6 Paesi fondatori dell’Ue, a cui partecipano il titolare della Farnesina Paolo Gentiloni e i colleghi francese Jean-Marc Ayrault, belga Ddier Reynders, lussemburghese Jean Asselborn e olandese Bert Koenders.
Prima di dare inizio al primo incontro multilaterale dopo il risultato del referendum britannico, il capo della diplomazia tedesca ha esortato a non farsi prendere dall'”isterismo”, ne’ dalla “depressioneo dall’immobilismo” e lavorare per “difendere” e “rinforzare” l’Europa. In particolare, Steinmeier ha elencato i temi prioritari di discussione, come la crisi dei migranti e quella dell’occupazione nel sud dell’Europa
Al suo arrivo, il ministro degli Esteri olandese Bert Koenders ha insistito sulla necessita’ di “nuove forme costruttive e innovatrici di cooperazione”.

Il premier David Cameron ha annunciato le dimissioni: se ne andrà entro ottobre al massimo, quando il Congresso Tory darà un nuovo leader al partito e al governo. Il leader euroscettico Nigel Farage esulta, si augura che la Brexit porti a picco l’intera Ue e proclama l’Independence Day. L’ex sindaco di Londra, Boris Johnson, ha sostenuto lanciato la sua candidatura a Downing Street. Per gli italiani nel Regno Unito, la situazione “non cambia”, ha fatto sapere l’ambasciata a Londra: Cameron ha precisato che non cambierà nell’immediato, almeno per i prossimi due anni.

Bruxelles è sotto choc, “sgomenta e incredula”. E adesso si corre ai ripari: “è una situazione senza precedenti, ma restiamo uniti”, assicurano i vertici istituzionali (Juncker, Schulz, Tusk e il premier olandese presidente di turno Ue, Rutte), al termine di una riunione di buon mattino a Bruxelles: un posto speciale del Regno Unito nell’Ue non sarà piu’ possibile; e Bruxelles chiede anche a Londra di lasciare l’Ue “il prima possibile per non prolungare l’incertezza”. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha scritto una lettera ai dipendenti dell’esecutivo comunitario dopo il referendum che ha decretato l’abbandono del Regno Unito dell’Ue.

La lettera è rivolta soprattutto ai nazionali britannici impiegati nell’istituzione, complessivamente 1.126, pari al 3,8% del totale. “Secondo il regolamento del personale, voi siete ‘ufficiali europei’, avete svestito il cappello nazionale fuori della porta quando siete entrati in questa istituzione, una porta che non si chiuderà adesso”, si legge. “Lavorerò, assieme ai presidenti delle altre istituzioni, per garantire che possiamo continuare a esprimere il vostro talento”. Juncker assicura quindi di “essere pronto a fare tutto quanto nei miei poteri per aiutarvi in questo difficile processo”. Questo vuol dire che “il nostro regolamento del personale verrà letto e applicato con spirito europeo”.

Crollate le borse, tonfo della sterlina. L’agenzia di rating Moody’s ha tagliato da ‘stabile’ a ‘negativo’ l’outlook del debito britannico. Ma gli effetti a catena non si contano: in Scozia, già si parla di un nuovo referendum sull’indipendenza. La premier Nicola Sturgeon, ha detto che l’opzione è “sul tappeto”.

L’Unione Europea e il Regno Unito devono avviare una transizione morbida verso un nuovo regime di relazioni economiche. è l’appello del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde. “Esortiamo le autorità di Regno Unito ed Europa a lavorare in maniera cooperativa per assicurare una transizione morbida verso una nuova relazione economica tra Gb e Ue, chiarificando inoltre le procedure e gli obiettivi generali che guideranno il processo”, ha dichiarato Lagarde in una nota, “continueremo a monitorare gli sviluppi da vicino e siamo pronti a sostenere i nostri membri se necessario”. Da parte sua, la Federal Reserve ha annunciato di essere pronta a immettere liquidità per compensare le pressioni che potrebbero arrivare sui mercati globali. “La Fed – si legge in una nota- è pronta a fornire liquidità in dollari alle altre banche centrali per far fronte, se necessario, alle pressioni sui mercati globali che potrebbero avere implicazioni negative per l’economia americana”.

(AGI)

Adesso ci serve il coraggio dei fondatori – GIORGIO NAPOLITANO*

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Caro Direttore, al pari non solo di tutti gli europeisti ma di quanti come me si sono sentiti sempre profondamente legati alla grande storia, alla cultura e all’esperienza democratica della Gran Bretagna, ho sperato fino alla fine che prevalesse la volontà di restare nell’Unione anziché di uscirne. L’esito del referendum è un duro colpo al progetto europeo, anche se l’Europa comunitaria nacque nel 1950 senza l’Inghilterra che volle restarvi estranea. Perché il successivo ingresso di Londra nella Comunità ridisegnata dai Trattati del 1957 allargò senza dubbio il respiro e la visione di un’Europa unita.

E per quanto nel rapporto con i governi inglesi all’interno della Comunità e poi dell’Unione si sia faticato molto – innanzitutto da parte dei tre maggiori paesi fondatori – a superare via via contrasti e riserve sulla via del processo di integrazione, non si è tuttavia mai sottovalutato il significato della presenza tra noi di questo grande paese che ha tanto dato all’Europa e, nel Novecento, alla sua salvezza dall’oppressione e dalla minaccia nazista. Inesplicabile è stata la decisione del premier Cameron di indire il referendum, dato che il Regno Unito non è mai stato obbligato in questi anni a subire sviluppi dell’integrazione o decisioni comuni da cui dissentisse, ma ha potuto sempre permettersi di restarne fuori ricorrendo largamente alla prassi dell’opting out.

Ormai tutti coloro che hanno contribuito alla vittoria del Brexit dovranno fare i conti con le dure conseguenze che l’Inghilterra soffrirà sulla propria pelle, mentre si dissolverà l’illusione, o l’inganno, dei vantaggi promessi o attesi dalla rottura con l’Unione europea. E ai 27 governi e paesi da cui Londra ha voluto staccarsi, toccherà serrare le file, ritrovare il massimo di fiducia reciproca, definire con coraggio scelte di ulteriore integrazione dell’Europa divenute più di prima ineludibili per superare le contraddizioni e le criticità in cui l’Unione si dibatte. Un ruolo decisivo spetta più che mai ai tre maggiori paesi fondatori, in uno sforzo di più decisa ed equilibrata sintesi e iniziativa tra le posizioni di Germania, Francia e Italia.

E in Italia, riflettano bene tutte le forze sociali e politiche e tutte le persone che abbiano senso di responsabilità, per arginare e superare rischi di destabilizzazione del nostro paese e della nostra democrazia.

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vivicentro.it/opinone –  lastampa / Adesso ci serve il coraggio dei fondatori GIORGIO NAPOLITANO*

*Senatore a vita e Presidente emerito della Repubblica

Verre e Caprari verso Napoli, ma resteranno un altro anno in Abruzzo

Lo riferisce pescarasport24.it

Valerio Verre resta al Pescara in quanto l’Udinese non ha esercitato il controriscatto pari a 200 mila euro dopo che il Pescara aveva esercitato il proprio diritto per 4 milioni di euro. Oddo puntava sulla conferma del centrocampista romano, tra i protagonisti della promozione in Serie A ed autore del gol promozione a Trapani, ma proseguono i contatti tra Napoli e Pescara per Gianluca Caprari e proprio per Valerio Verre che i partenopei preleverebbero con pagamento dilazionato in più annualità e lascerebbero una stagione in prestito al Delfino. Tra gli 8 e i 9 milioni la base della trattativa.

Juve Stabia, continuano i sondaggi: si pensa ad un ritorno

Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione

A volte ritornano, o si pensa ad un ritorno. Nelle segrete stanze della Juve Stabia si lavora alla costruzione del nuovo organico, ma niente ancora è ufficiale. Tante idee, tanti nomi sui quali lavorare per regalare a Gaetano Fontana un organico all’altezza. L’ultima suggestione è una vecchia conoscenza delle Vespe, Matteo Liviero, classe ’93. Di proprietà della Juventus, ma nell’ultima stagione al Lecce, è in scadenza di contratto e, dopo aver avuto una parentesi da gennaio a giugno della stagione 2013/14, potrebbe rifare il suo ritorno. Secondo fonti vicine al calciatore e raccolte da Vivicentro.it, una proposta è arrivata al terzino sinistro, il quale però preferisce prendere tempo, anche perchè ha da poco cambiato procuratore, Andrea Cattoli lo seguirà (potrebbe essere aspetto favorevole alla Juve Stabia per le diverse trattative passate andate a buon fine), e attende di capire quali e quante offerte gli possono giungere prima di prendere una decisione definitiva. Il calciatore, che ha fatto tutta la trafila delle Nazionali, dall’Under 17 all’Under 21, è comunque un’idea da non sottovalutare.

a cura di Ciro Novellino

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Castellammare, 28enne arrestato per reati di armi e droga

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Ecco cosa è accaduto a Castellammare di Stabia

I carabienieri della stazione di Castellammare di Stabia hanno arrestato un 28enne, già noto alle forze dell’ordine e fermo ai domiciliari, in quanto gli è stato notificato il provvedimento emesso dalla procura di Torre Annunziata in forza del quale dovrà espiare 1 anno e 1 mese di reclusione per detenzione abusiva di munizioni e detenzione di stupefacente a fini di spaccio. I fatti sono risalenti al giugno 2011 ed è stato già portato al carcere di Poggioreale.

San Paolo, non c’è più tempo: l’elenco dei lavori

I dettagli

Per lo stadio San Paolo è una corsa contro il tempo, e nella giornata di ieri negli uffici della Filmauro c’è stato un incontro tra il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis. Il Corriere dello Sport scrive al riguardo: “San Paolo una priorità, con la Champions si aspettano un salotto con quei parametri da rispettare che sono ghigliottine pronte a scattare per come è adesso messa la struttura: vecchia e fatiscente. Non c’è tempo da perdere, insomma“. L’elenco dei lavori prevede: spogliatoi della squadra avversaria, area ospitality, i bagni in alcuni settori più la tribuna stampa.

Castelli, l’agronomo: “San Paolo? Danno grave, difficile riavere il prato decente”

 

Giovanni Castelli, agronomo della Lega Serie A, ha parlato ai microfoni di Radio Crc alla trasmissione Si Gonfia la Rete-Secondo Tempo: “Domenica mattina sarò al San Paolo per valutare direttamente la condizione del terreno di gioco. A Milano quando ci sono i concerti il terreno di gioco viene rifatto completamente da chi organizza l’evento, a Napoli non accade la stessa cosa. Dalle foto ho visto un danno grave e la settimana prossima vi si svolgerà un evento dilettantistico e difficilmente avremo un terreno di gioco decente per le prime giornate di campionato”.

UFFICIALE – Dimaro, la terza amichevole contro un club di B!

Scelta anche la terza amichevole

Definite le 3 amichevoli della SSC Napoli durante il ritiro estivo di Dimaro-Folgarida: 18/07 Anaune, 23/07 Ac Trento, 28/07 Virtus Entella“. Completato, tramite un tweet di Trentino Sport, il programma delle amichevoli che il Napoli sosterrà nel ritiro estivo di Dimaro-Folgarida: si giocherà contro l’Anaune, il 18 luglio al campo di Carciato; contro il Trento, il 23 luglio allo stadio Briamasco di Trento; il 28 luglio contro la Virtus Entella, compagine di Serie B, sempre allo stadio Briamasco di Trento.