12.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6257

Clausola Higuain, c’è un cavillo pro Napoli: congelato Pereyra

I dettagli

Tuttosport scrive sul futuro del Pipita: “De Laurentiis vorrebbe trattenere ancora (almeno) un anno il suo bomber, abbassandogli la clausola a 60 milioni ed adeguando l’ingaggio fino a 7,5 milioni di euro, ma sa che dovrà piegarsi solo di fronte alla corresponsione della clausola rescissoria. Attenzione, però, perché la proroga sulla scadenza della stessa è di un mese (il 31 luglio) ed il pagamento dei 94,7 milioni dovrà avvenire entro 12 mesi dalla firma del contratto di cessione. Soldi che dovranno arrivare direttamente dalle casse della Juve ed è anche per questa ragione che il ds Giuntoli ha congelato l’acquisto di Pereyra, evitando di versare alla società bianconera 20 milioni di euro, soldi che verrebbero immediatamente utilizzati dalla Juve per integrare la clausola rescissoria. Nessuno sconto, quindi, e nemmeno aiuti involontari per contribuire all’acquisto del pezzo pregiato partenopeo”.

Higuain con le spalle al muro: 7 giorni per la verità

I dettagli

Il Napoli ha inviato a Gonzalo Higuain un vero e proprio ultimatum facendogli sapere che ha dato 7 giorni per decidere il suo futuro. L’argentino è atteso a Dimaro il 25 luglio e da quella data il Napoli non prenderà più in considerazione alcuna altra alternativa se non quella della permanenza. Il Corriere dello Sport riferisce che il club chiede tutti i soldi della clausola e soprattutto De Laurentiis ha deciso che, in caso di pagamento della stessa clausola, dovrà essere lo stesso Higuain a dire in pubblico di volersene andare.

Dimaro ottavo giorno, seduta pomeridiana – FOTOGALLERY VIVICENTRO.IT

Ieri pomeriggio si è tenuta la classica seduta pomeridiana del Napoli in ritiro a Dimaro.

In finale… partita a tutto campo. Intanto è arrivato Hysaj.

Guarda la nostra FOTOGALLERY…

dal nostro inviato a Dimaro, Antonio Toscano.

DIMARO LIVE, VIDEO – Callejon, Insigne, Tonelli e Jorginho: “Higuain? Voci di mercato, non vuole andare via”

Queste le parole dei quattro calciatori dalla piazza di Dimaro

Nella piazza Madonna della Pace di Dimaro, alcuni calciatoro del Napoli: Jorginho, R.Insigne, Callejon e Tonelli hanno risposto alle domande dei tifosi:

Callejon e la sconfitta con la Juve: “Se fanno goal a cinque minuti dalla fine non potevamo essere felici”.

Jorginho: “Mi avete accolto benissimo, mi sono trovato subito a mio agio. Sono contento”.

Callejon: “Quanto mi sento napoletano? Assai!. Al Real Madrid spero di fare una tripletta. Ho paura però di Roberto Insigne, mi ruberà il posto”.

Jorginho: “Nuovi schemi da calcio d’angolo? Non abbiamo ancora iniziato a lavorarci. Vedendo lo scorso anno, il mister camierà qualcosa. Questa è stata l’annata più importante per me da un punto di vista professionale. Ho raggiunto record incredibile e spero di raggiungerne altri”.

Callejon: “Gol più importante? Quello che arriverà prossimamente con il Napoli”.

Jorginho: “Udine? Abbiamo sbagliato approccio e ci siamo innervositi”

Insigne: “Restare o andare? Restare sarebbe un sogno, il Napoli è un bgrande club. Se dovessi andare via in prestito sarei contento lo stesso. Tornerei il prossimo anno più forte di prima”.

Jorginho: “Zaza? Eravamo giù di morale, è andata male. Non meritavamo la sconfita”

Tonelli: “Sono venuto qui per vedere se sono in grado di fare il salto di qualità. Spero di poter giocare tante partite e provare a vincere. Nazionale? E’ la conseguenza di un lavoro Penso a fare bene con il Napoli”.

Jorginho: “Favori arbitrali? Noi non pensiamo a queste cose o alla diffida di Bonucci. Noi pensavamo ad andare in campo per vincere. La partita che mi ha fatto emozionare di più è stat al’ultima quando ci siampo qualificati per la Champions e il Pipita ha stabilito il record di gol”.

Tonelli: “Higuain alla Juve? Stiamo parlando di un meteorite che cade. Rifiuti al Napoli? Questa piazza può farmi crescere”.

Callejon: “Higuain per Mazzoleni e Rizzoli? Sono voci di mercato, Higuain non ha mai detto di voler andare via. Anche per me comunque non ci sono stati problemi per i diritti d’immagine”.

Tonelli: “Diritti d’immagine? Per me non sono stati un problema. Magari i campioni possono averne di più.”

Callejon: “San Paolo? Per noi è importante, diamo il 100% e ho sempre sentito i tifosi di altissimo livello”.

Insigne: “Darei tutto per un gol alla Juve”

Jorginho: “Conte? Non chiederlo a me… Mi sono accorto dopo che non mi avesse chiamato per l’Europeo non mi ha nemmeno chiamato, me lo hanno detto altre persone.

Jorginho: “Gol in più? E’ un mio limite, cerco di lavorare di più in allenamento. Spero di fare qualche goal in più (ride ndr)”.

Callejon: “Higuain? Io lo aspetto qui, è un grandissimo giocatore e speriamo tutti che possa restare con noi. Rinnovo? Sono contentissimo, la gente e i tifosi per me sono come una famiglia”.

Insigne: “Perderlo sarebbe un peccato, l’ho visto olo in tv.

Jorginho: “Perdere Higuain vuol dire perdere un compagno e un campione”.

Tonelli: “Se Higuain dovesse andare via sarebbe un peccato, ma saremmo forti lo stesso”.

Nicola Lombardo, capo della comunicazione: “Higuain non mi ha mai detto che vuole andare via. La Juve non ha mai chiesto il giocatore a De Laurentiis e il presidente non vuole venderlo. Colpa della stampa che cavalca notizie. Sarà qui il 25 luglio”

Tonelli: “Per ora mi sto trovando bene, non ho vissuto tanto la cità di Napoli, ma sto imparando e imparerò da questi campioni”.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

CLICCA SUL PLAYER per vedere il video

Gli italiani primi in Europa, da migranti

0

L’Italia è un Paese che non riesce a rappresentare un’opportunità per crescere e realizzarsi e pertanto gli italiani sono sempre al primo posto tra le popolazioni migranti comunitarie seguiti da portoghesi, spagnoli e greci: quasi un milione gli emigrati degli ultimi 10 anni.

Se la matematica ed i numeri non sono un’opinione il Rapporto del Centro studi Impresa Lavoro, realizzata su elaborazione di dati Eurostat non lascia spazio a dubbi: la crisi inverte i flussi migratori e l’Italia da Paese dell’immigrazione sta diventando Paese non più attrattivo e addirittura d’emigrazione.

A sostenerlo, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nel commentare lo studio statistico che rappresenta una fotografia sui movimenti migratori in uscita dall’Italia nel decennio compreso tra il 2005 e il 2014. Negli ultimi dieci anni gli italiani emigrati all’estero sono stati complessivamente 896.510, di cui 136.328 soltanto nel 2014 (+8,42% rispetto all’anno precedente): una cifra più che raddoppiata rispetto ai 65.029 connazionali che avevano lasciato il Paese nel 2005. È il dato principale che emerge da una analisi del Centro studi Impresa Lavoro, realizzata su elaborazione di dati Eurostat.

Nel periodo 2005-2014 ben 114.341 connazionali si sono trasferiti in Germania (17.236 nel 2014, +25,74% rispetto all’anno precedente), 84.955 nel Regno Unito (14.991 nel 2014, +6,65% rispetto all’anno precedente), 62.902 in Francia (10.334 nel 2014, +8,62% rispetto all’anno precedente), 73.613 in Svizzera (11.051 nel 2014, +4,88% rispetto all’anno precedente) e 39.687 in Spagna (4.701 nel 2014, +3,61% rispetto all’ anno precedente). Nello stesso periodo di tempo 44.528 nostri connazionali hanno invece preferito stabilirsi negli Stati Uniti (5.951 nel 2014), 19.305 in Cina inclusa Hong Kong (2.944 nel 2014), 11.510 in Australia (1.873 nel 2014) e 9.479 in Canada (1.307 nel 2014).

A trasferirsi all’estero nel 2014 sono stati soprattutto giovani tra i 15 e i 34 anni: in tutto 51.906, con un incremento del 10,33% rispetto al 2013 e in numero più che raddoppiato rispetto al 2005 (quando erano stati 24.832). Le loro mete preferite sono state il Regno Unito (7.675 emigrati, +4,65% rispetto al 2013), la Germania (7.453, +27,49%), la Svizzera (4.242, +8,08%) e la Francia (3.714, +3.80%) e gli Stati Uniti (2.162, +10,48%). Alla luce dei dati fin qui elencati, cresce costantemente negli ultimi anni il numero degli emigrati italiani e quel che preoccupa è l’elevato numero di giovani che scelgono di costruirsi un futuro lontano dal nostro Paese.

Negli ultimi dieci anni il numero di italiani under 35 che cercano fortuna altrove è più che raddoppiato: è certamente un segno di un mondo sempre più globale ma anche e soprattutto di un Paese che non riesce a rappresentare un’opportunità per crescere e realizzarsi.

vivicentro.it/economia –  web / Gli italiani primi in Europa, da migranti

FOTO ViViCentro – Juve Stabia, una vespetta a Dimaro!

Clicca sulla foto per ingrandirla

Il Napoli si allena, lo fa sul terreno di gioco di Carciato. A seguire gli allenamenti anche un giovane del settore giovanile della Juve Stabia, Francesco Borrelli. Il portiere, classe ’99, resterà nella Val di Sole per qualche giorno.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Clicca sulla foto per ingrandirla

 

 

Comunicato stampa Municipio VI: Linee programmatiche

Gli obiettivi e le difficoltà del minisindaco del Municipio VI. Comunicato stampa

Roma- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Presidente Romanella del Municipio VI che espone a chiare lettere gli obiettivi che intende perseguire con la sua Giunta senza tralasciare le difficoltà ereditate dalle precedenti amministrazioni.

Comunicato Stampa

Istituzione aperta ai cittadini, lotta al degrado, nuova marcia allo smaltimento dei rifiuti, scuola per tutti e mobilità degna di questo nome: sono solo alcuni dei punti programmatici del nuovo governo targato M5S del Municipio VI. Nel secondo Consiglio nell’Aula di Tor Bella Monaca il presidente, Roberto Romanella, ha esplicitato gli obiettivi che intende raggiungere –  insieme alla sua squadra di consiglieri e assessori senza dimenticare i cittadini attivi – nel corso del mandato.

Il minisindaco non ha nascosto la presenza di enormi “difficoltà per l’enorme debito accumulato dalle precedenti amministrazioni ha dichiarato nel corso del suo intervento sulle linee programmatiche – che ci porteranno a confrontarci con una realtà  che non potrà  prescindere dalla valutazione oggettiva del bilancio Comunale. Ciò nonostante il nostro programma riporta già  delle linee guida, che in fase di scrittura hanno da subito prestato accuratezza alla condizione di presupposta precarietà  delle nostre cassa“.

Scendendo nello specifico dei singoli settori su cui il Governo del Movimento 5 Stelle del Municipio VI sta lavorando, il presidente ha spiegato: “Uno dei miei primi intendimenti è quello di concretizzare la trasparenza amministrativa. Ritengo che la messa a disposizione dei cittadini degli strumenti per la conoscenza, verifica e controllo degli atti compiuti dalla classe politica sia la prima forma di contrasto a derive quali la corruzione e il clientelismo – ha proseguito Romanella – Mafia capitale si contrasta non solo con la scure giudiziaria ma portando i cittadini dentro la macchina burocratica”. In questo senso le proposte concrete sono: “la pubblicazione delle Determine Dirigenziali, delle nomine, del patrimonio immobiliare del Municipio e del flusso di introiti e trasferimenti fondi – ha detto ancora il minisindaco – Si aggiunge la trasparenza sugli interventi manutentivi di strade e scuole, sulle attività  ed i bilanci dei Consorzi per opere a scomputo“. Per rendere attiva la partecipazione dei cittadini, inoltre, “è necessario un Regolamento della Partecipazione virtuoso che tenga conto di principi come la cooperazione tra cittadini ed istituzioni, la condivisione di informazioni, l’inclusione di chiunque abbia interesse e sia coinvolto dall’esito del processo decisionale. Ed ancora, il principio della valutazione dei processi partecipativi con le opportune metodologie“, ha aggiunto.

Sul tema Ambiente: “Il profilo del VI Municipio è a  tutt’oggi marcato dal degrado, dall’abbandono del territorio che si conclama nelle strade sporche e giardini lasciati alla mercede delle peggiori tendenze della civiltà . Cambiare volto significa intanto liberarci dalla sporcizia.  Bisogna, quindi, ripartire dalle regole. Quelle che ci sono debbono essere applicate. La vigilanza costante del territorio da parte della Polizia locale deve garantire l’azione di contenimento delle pratiche lesive del territorio, di concerto ad un’azione di prevenzione del fenomeno del degrado da percorrere con la sensibilizzazione dei cittadini a tutti i livelli, a partire dalle scuole“.

Il presidente del Municipio VI ha, inoltre, sottolineato come il fallimento delle politiche di smaltimento dei rifiuti adottate sino ad oggi sia un altro aspetto con cui fare i conti per ripartire. “La direzione della nostra azione guarda senza riserve alla migrazione progressiva verso la raccolta differenziata, potenziata con la dotazione di cassoni dedicati e la nascita di nuove isole ecologiche nelle aree che ne siano ancora sprovviste. – ha spiegato ancora il minisindaco – Parte del processo di smaltimento è anche il ruolo degli eco-compattatori per la raccolta di alluminio e plastica, dei quali vanno dotati i luoghi pubblici“.

E non è mancato, poi, il “No” fermo all’Ecomostro di Rocca Cencia “che negli ultimi anni ha contribuito ad avvelenare l’aria respirata dai cittadini del nostro Municipio senza che nessuno muovesse un dito“.

Sul verde pubblico: “Il VI Municipio è ricco di parchi e aree verdi che costituiscono un patrimonio ambientale unico nel suo genere. Il parco archeologico di Gabii ad esempio – ha proseguito Romanella – La protezione di tale patrimonio passa intanto per la realizzazione di un censimento del verde municipale. Parimenti, come amministrazione municipale bisogna farci carico dell’accesso libero e salubre agli spazi verdi, tramite interventi costanti e programmati nei quali prevedere l’ipotesi di assegnazione di piccole aree alla gestione organizzata della cittadinanza

Anche la sicurezza è un altro dei temi su cui lavorare sodo: “E’ nostra ferma volontà  stabilire dei tavoli con Prefettura al fine di organizzare un presidio del territorio che ridia al cittadino la tranquillità  di vivere la sua terra“.

 E, infine, non mancherà  il lavoro per rilanciare il settore Cultura, difesa della scuola pubblica, per potenziare i Servizi sociali e il Trasporto pubblico e dare impulso alla “mobilità  sostenibile”.

Municipio Roma VI delle Torri

municipio6@roma5stelle.org

DIMARO LIVE – E’ arrivato Hysaj, applausi a scena aperta per lui

I dettagli da Dimaro

Elseid Hysaj è finalmente arrivato a Dimaro. Il terzino che ha stupito nella passata stagione ha fatto rientro al Napoli ed è con i suoi compagni nel ritiro di Dimaro-Folgarida. Al comunale di Carciato è entrato in campo ed ha iniziato subito a correre tra gli applausi del pubblico.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

DIMARO LIVE – Quanta gente c’è oggi a Dimaro…

I dettagli da Dimaro

Il Napoli è in campo, ma il seguito di oggi è spaventoso con più di mille tifosi ad occupare gli spalti dello stadio. Atmosfera più che piacevole con i tifosi che si meravigliano ed esultano ad ogni gol dei propri beniamini.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

DIMARO LIVE – La situazione infortunati: tre recuperi per Sarri

Ecco di chi si tratta

A Dimaro è tempo di seduta pomeridiana, ma a tenere banco sono sempre gli infortunati. Recuperano Reina, Albiol e Chiriches che già questa mattina hanno lavorato con il gruppo. Per Tonelli continua il lavoro in palestra per smaltire il problema al ginocchio, mentre per de Guzman soltanto terapie.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

RILEGGI LIVE – Dimaro, seduta pomeridiana: Neri vs Verdi 2-0

Segui il nostro LIVE

18:40 – Partita terminata, il gruppo si sposta per provare gli schemi

18:39 – Fine partita

18:33 – Tocco morbido di Negro che supera Contini, Koulibaly salva sulla linea ma Dumitru fa 2-0 per i Neri

18:28 – Uno-due incredibile tra Callejon ed El Kaddouri, Neri in vantaggio con un destro dello spagnolo che supera Contini: 1-0!

18:24 – Campo ridotto, parte la sfida Neri vs Verdi. Neri: Reina, Dezi, Luperto, Chiriches, Maggio, D.Lopez, Valdifiori, El Kaddouri, Callejon, Negro, Dumitru. Verdi: Rafael, Ghoulam, Koulibaly, Lasicki, Celiento, Allan, Jorginho, Grassi, R. Insigne, Tutino, Gabbiadini.

17:59 – E’ arrivato Hysaj, giri di campo per lui

17:52 – Jorginho per Allan, cross basso e gol di tacco di R. Insigne

17:48 – Gruppo diviso, Neri vs Verdi: comincia il lavoro tattico. Neri: Reina, Dezi, Luperto, Albiol, Maggio, D.Lopez, Valdifiori, El Kaddouri, Callejon, Negro, Dumitru. Verdi: Rafael, Ghoulam, Koulibaly, Lasicki, Celiento, Allan, Jorginho, Grassi, R. Insigne, Tutino, Gabbiadini.

17:37 – Si porta palla, poi stop e cambio posizione: si comincia a sudare

17:32 – Squadra divisa in 5 gruppi da 4: si lavora sullo scambio di palla e cambio posizione

17:29 – Squadra in campo a Dimaro: il primo a scendere sul terreno di gioco è Ghoulam

17:12 – Jorginho rientra negli spogliatoi

17:04 – Tribuna finalmente piena di tifosi dopo una settimana con poche presenze

16:45 – Già in palestra Celiento, Jorginho e Maggio

Buongiorno e benvenuti alla diretta della seduta di allenamento di questo pomeriggio. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

VIDEO – L’incontro tra Giaccherini e i suoi compagni di squadra

Il video

Dopo l’arrivo dell’ufficialità, Emanuele Giaccherini ha incontrato i suoi nuovi compagni di squadra. Ecco il video reso noto dal profilo twitter ufficiale del Napoli.

 

 

A Cracovia , per la GMG, dal 25 al 31 luglio: informazioni utili

0

A Cracovia , per la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) si prevede che arriveranno circa ottocentomila giovani, da quarantanove paesi del mondo.

Abbiamo chiesto al noto giornalista vaticanista Franco Bucarelli, cosa i giovani troveranno nella città polacca:

“ Centinaia di chiese bellissime, ultracentenarie, che testimoniano la storia della Chiesa cattolica polacca. A Cracovia, la piazza del mercato è una tra le più belle del mondo. In un lato, si erge la chiesa Mariaska, con la sua imponente torre, dalla quale, puntualmente, ogni ora del giorno, un pompiere da moltissimi anni, segna le ore con un suono di tromba Poi , s’interrompe bruscamente, perché si vuole ricordare il sacrificio di un trombettiere, colpito da una freccia dei Tartari, mentre avvisava la città dell’invasione barbarica.”

I parchi di Cracovia sono uno spettacolo, perché ricchi di alberi altissimi, che d’estate richiamano con la loro frescura, migliaia di cittadini. L’universiità “ Jeghellonica” è stata un secolare centro della cultura europea. Qui, ha insegnato per anni , Niccolò Copernico, l’astrologo che scoprì l’importanza del sistema solare.ma è stato anche medico, sacerdote, insomma una figura importantissima nella storia della scienza. Cracovia è la città di Federico Chopin, la cui musica risuona per le vie della città , perché tantissimi giovani, nelle loro case, si esercitano a suonare il loro compositore preferito, orgoglio nazionale.”

Che altro possono vedere i giovani pellegrini ?

“ Uno dei luoghi da visitare assolutamente, è Wadowice, la cittadina natale Giovanni paolo II, dove, in questi ultimi anni, è stato creato un bellissimo museo multimediale, con le più importanti testimonianze del suo Pontificato.Dopo mesi di scontri con la burocrazia italiana, sono riuscito a portare in prestito al Museo di Wadowice, la pistola con cui Ali Agca attentò alla vita del Papa.E’ un’arma importantissima, perché , se non si fosse inceppata al terzo colpo, il papa polacco sarebbe morto e così sarebbe cambiata la storia dell’Est Europa.Non ci sarebbe stato il sindacato libero Solidarnosc, la caduta del muro di Berlino,la dissoluzione del Comunismo.”

C’è qualche altro oggetto importante, inerente Giovanni Paolo II in quel museo ?

“ Sì, grazie alla disponibilità della direzione dell’Ospedale Gemelli di Roma, dove il Papa è stato ricoverato molte volte, siamo riusciti a rintracciare tutto il mobilio di quella stanza: il letto, la sedia, il comodino,persino la flebo ed il V

Vangelo che Giovanni Paolo II era solito leggere , durante i suoi ricoveri. Ho portato quegli oggetti da Roma a Wadowice, perché sono stati testimoni dell’umano Calvario di Karol Wojtyla, il quale, attraverso la sua sofferenza, ha mostrato al mondo come vive e come muore un vero cristiano “.

La Chiesa polacca l’è stata riconoscente, per questo suo particolare impegno ?

“ Certamente, il Cardinale di Cracovia,monsignor Stanislao Dziwisz, ex segretario di Giovanni Paolo II, mi ha insignito della medaglia d’oro, massima onorificenza della Chiesa polacca. L’ex presidente della repubblica Komorowski , mi ha consegnato la medaglia di commendatore di quella nazione, per i miei sei libri, scritti in lingia polacca, su Papa Wojtyla”.

Che altro ancora possono vedere i giovani nei dintorni di Cracovia ?

Le stupende miniere di sale di Wielicka , che si trovano a circa quaranta chilometri da Cracovia e dove un secolo fa, i minatori locali hanno costruito interamente col sale una bellissima città, con chiese, strade,negozi .Uno spettacolo da non perdere, basta prenotare visita”

Ancora qualche altra cosa interessante per i giovani a Cracovia ?

“ Il magnifico castello di Wawel, dove Papa Francesco, al suo arrivo, sarà ricevuto dalle autorità polacche. In quel luogo sono sepolti gli antichi re polacchi, nobili, predicatori, una testimonianza storica di valore inestimabile”

Un ultimo consiglio per i tanti giovani italiani che vanno in Polonia ?

“Siate disciplinati, poco chiassosi e fate amicizia con i vostri coetanei polacchi .Amano l’Italia e voi siete nostri ambasciatori “

Barbara Lo fermo

FOTO – Giaccherini: “Vengo in un club importante, non vedo l’ora”

Le prime dichiarazioni 

Le prime parole di Giaccherini da giocatore del Napoli: “Vengo in un Club importante e prestigioso e sono felicissimo di indossare questa maglia. Non vedo l’ora di iniziare la mia avventura con il Napoli. Giocare al San Paolo sarà fantastico”

 

giaccherini

Giaccherini al Napoli, arriva il comunicato ufficiale

Il comunicato ufficiale

“La SSC Napoli comunica di aver acquistato dal Sunderland il calciatore Emanuele Giaccherini a titolo definitivo. Giaccherini ha sottoscritto un contratto triennale. Dopo aver firmato il contratto, Emanuele ha salutato i nuovi compagni per poi ripartire per le sue vacanze che dureranno ancora circa una settimana. Giaccherini rientrera’ a Dimaro Folgarida nell’ultimo periodo del ritiro”.

Fonte: SSC.NAPOLI.

Dimaro ottavo giorno, schemi difesa e attacco – FOTOGALLERY VIVICENTRO

Allenamento mattutino per il Napoli in ritiro a Dimaro. Sarri prova i suoi schemi di attacco e difesa.

Dal vostro inviato a Dimaro, Antonio Toscano.

Guarda la nostra fotogallery:

 

UFFICIALE- Giaccherini è un nuovo giocatore del Napoli!

L’annuncio

Emanuele Giaccherini è ufficialmente un nuovo giocatore del Napoli. A darne l’annuncio, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, attraverso il suo profilo twitter: “Benvenuto Emanuele.” Dopo le visite mediche, prima a Roma, a Villa Stuart, e poi a Dimaro, è arrivata la firma.

Lega Pro, Gravina: ” Ci sono tanti posti liberi”

0

Gabriele-Gravina

Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, con grande disponibilità, commenta e chiarifica tutte le situazioni di stretta attualità riguardanti la terza serie.
Iniziamo dalle iscrizioni e dai ricorsi: come procede?
“Delle 54 squadre aventi diritto, due non hanno presentato domanda d’iscrizione, ovvero Martina Franca e Sporting Bellinzago. Quest’ultima sarà sostituita, secondo le norme, con la Caronnese dalla LND. In più tre squadre, Pavia, Rimini e Lanciano non hanno presentato il ricorso e sono fuori. Visto che altri sei posti erano già da riempire dal momento che il format è a 60 squadre”.
Al momento una decina di società hanno presentato ricorso per delle fidejussioni assicurative ritenute dalla Covisoc non regolari. C’è da preoccuparsi?
“Quello fidejussorio è un argomento delicato che richiede una rivisitazione. Non è più ipotizzabile ricorrere a garanzie di questo tipo: il sistema di garanzia deve nascere ed essere coltivato all’interno della stessa Lega. In ogni caso su 48 fidejussioni depositate, una trentina sono di tipo bancario mentre altre 5-6 sono assicurative ma rilasciate da società italiane di primaria importanza. Questo significa che 37 società hanno presentato una garanzia che certifica condizioni economiche della nostra Lega molto positive. Le altre, legittimamente, hanno fatto ricorso: secondo me è nato un equivoco su alcune procedure, già affrontato e risolto. Tali squadre verranno penalizzate? Sarebbe un atto ingiusto nei loro confronti e, nel caso vengano sanzionate, mi batterò a loro favore. Vi è un altro messaggio chiaro: il sistema fidejussorio deve essere rivisitato”.
Passiamo ai ripescaggi. In questi giorni in tanti hanno scritto di tutto, favorite dal fatto che grandi piazze come Reggio Calabria e Taranto ci stiano pensando. Come stanno veramente le cose?

“E’ stato pubblicato dalla Federazione un comunicato ufficiale e ne abbiamo pubblicato uno il 15 luglio. Lì ci sono sia le condizioni da rispettare per partecipare sia il doppio elenco, uno di società di Lega Pro e uno di società di Serie D, che hanno diritto al ripescaggio. Le società che non fanno parte dell’elenco, come Reggina e Taranto, dovranno aspettare che tutte le aventi diritto dicano la loro. Dopodiché si andrà ad oltranza. Al momento non conosco quante società faranno domanda: se dovessi valutare la manifestazione d’interesse che stanno rivelando un po’ di società mi sembra che si arriverà a 60 squadre e qualcuna rimarrà anche fuori”.

Visto l’alto numero di richieste e di posti liberi, non c’è il rischio di inserire società in Lega Pro in extremis anche quest’anno?

“Per nulla: entro le ore 19 del 26 luglio tutte le società interessate, sia quelle aventi diritto sia quelle che devono aspettare lo scorrimento, dovranno presentare domanda di ripescaggio. Dopo non sarà più possibile per nessuno. Il termine perentorio, quindi, è quello del 26 luglio: chi non presenterà domanda entro quel giorno farà sicuramente un altro campionato. Il 27 luglio ci sarà un Consiglio di Lega: verrà esaminata la documentazione pervenuta che verrà girata alla Covisoc per tutti i controlli. Il 4 agosto, di mattina, si terrà il Consiglio Federale che deciderà sui ripescaggi. Lo stesso giorno, di pomeriggio, indirò un consiglio di Lega per la composizione dei gironi. E l’8 agosto spero di poter presentare il calendario della stagione 2016/17. In ogni caso non ci saranno X o Y nei calendari perché non ci sarà nessuna riapertura per i ripescaggi. Il 4 agosto, quindi, sapremo chi sarà in Lega Pro: la norma è chiara e non lascia spazio a fraintendimenti. A tal proposito vorrei ricordare che le norme relative alle infrastrutture sono inderogabili per le società che presentano domanda di ripescaggio. Discorso diverso, invece, per i club che hanno conquistato sul campo il diritto a partecipare alla prossima Lega Pro”.

Spazio ai gironi: si parla tanto di divisione est/ovest al nord Italia. Cosa c’è di vero?

“Al momento parlare di composizione dei gironi è un semplice esercizio teorico. Tutto, ripeto, dipende dalla geografia dei club ripescati”.

 

La nuova Lega Pro tornerà a chiamarsi Serie C?

“Non quest’anno: la stagione 2016/17 sarà ancora denominata Lega Pro. Poi faremo un sondaggio generale che si aprirà con l’inaugurazione del nostro nuovo sito: apriremo una serie di confronti su questo tema. Ove dovesse emergere la volontà generale, che rafforzerebbe la mia scelta politica, allora ci chiameremo Serie C”.

Chiusura su un altro tema che ha generato un po’ di confusione. Quali squadre dovranno avere i nomi dei giocatori sulle maglie?

“Semplicemente tutte. Ogni club di Lega Pro, dal più grande al più piccolo, giocherà con i nomi dei giocatori sul retro delle divise da gioco. E’ una norma che dovrà essere rispettata, come già detto, da ogni partecipante alla prossima stagione di Lega Pro”.

Articolo tratto da Tutto sulla Serie C dalla A alla Z

La Prostituzione può essere considerata attività produttiva di reddito tassabile?

0

La Corte di Cassazione con la Sentenza 1° ottobre 2010, n. 20528, ha stabilito che anche la prostituzione tra adulti deve essere soggetta a tassazione, poiché è un’attività “lecita”. Di conseguenza, a partire dalla suddetta data in Italia, il meretricio dovrebbe essere un’attività tassabile a tutti gli effetti per cui proviamo a fare chiarezza con l’Avv. Laura Bazzan per vedere cosa prevede la legge italiana e cosa dice la giurisprudenza

Prostituzione e tasse facciamo chiarezza . Avv. Laura Bazzan

Compiutamente regolamentato o semplicemente tollerato, il commercio del proprio corpo mediante il compimento di atti sessuali in cambio del corrispettivo di una somma di denaro o di altra utilità economica può essere considerato attività produttiva di reddito tassabile?

La situazione in Europa
La configurabilità della prostituzione quale “prestazione di servizi retribuita” è stata avallata dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea nella sentenza n. 268 del 20.11.2001, causa C-268/99, nella quale, recepito il costante orientamento giurisprudenziale che qualifica attività economica ai sensi dell’art. 2 CE (ora art. 3 TUE e art. 119 TFUE) ogni prestazione di servizi retribuita purché reale ed effettiva e non tale presentarsi come marginale ed accessoria, la corte di Lussemburgo ha ritenuto prerogativa di ciascun giudice nazionale “accertare in ciascun caso, alla luce degli elementi di prova che gli sono forniti, se sussistono le condizioni che consentono di ritenere che la prostituzione sia svolta come lavoro autonomo, ossia: senza alcun vincolo di subordinazione per quanto riguarda la scelta di tale attività, le condizioni di lavoro e retributive, sotto la propria responsabilità, e a fronte di una retribuzione che gli sia pagata integralmente e direttamente“.
La tassazione del reddito derivante da prestazioni di natura sessuale è espressamente disciplinata in taluni Stati europei ove, in conformità al principi di uguaglianza e proporzionalità, i soggetti esercenti il meretricio sono tenuti a corrispondere all’erario i tributi sulla base del reddito imponibile prodotto. È il caso degli Stati membri in cui vige il modello cd. regolamentarista, che prevede regolamenti di natura amministrativa per l’esercizio della prostituzione, la delimitazione delle aree o dei locali in cui può essere praticata l’attività e la tenuta di apposti registri con l’indicazione dei nominativi delle esercenti la professione. La prostituzione, pertanto, lungi dall’essere considerata attività illecita, viene attualmente disciplinata e tassata al pari di qualsiasi altra attività in Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Germania e Lettonia ove le sex workers hanno diritti e doveri analoghi ai comuni prestatori di lavoro, con possibilità di accesso alla previdenza sociale e di riunione in sindacati. Lo stesso, all’interno dei confini europei ma al di fuori di quelli dell’Unione, accade anche in Svizzera
La situazione in Italia
L’Italia ha adottato nei confronti del fenomeno prostituzione un modello cd. abolizionista che consiste nel considerare la prostituzione fatto non penalmente rilevante, ma sfavorendola indirettamente il attraverso la criminalizzazione di attività collaterali, quali sfruttamento, induzione e favoreggiamento, senza regolamentarne ulteriori aspetti.
A partire dalla sentenza n. 20528/2010, la giurisprudenza di legittimità ha stabilito la soggettività tributaria passiva dell’attività di prostituzione “dal momento che pur essendo una attività discutibile sul piano morale, non può essere certamente ritenuta illecita“. Alla medesima soluzione è pervenuta anche la sentenza n. 10578/2011 che, muovendo dalla considerazione che la prostituzione costituisca una prestazione di servizi retribuita secondo quanto espresso nella sentenza della Corte di Giustizia n. 268/2001, ha concluso per l’assoggettabilità dei redditi da essa derivanti non solo ai fini Irpef, ma anche Irap e Iva, “quando sia autonomamente svolta dal prestatore, con carattere di abitualità: seppur contraria al buon costume, in quanto avvertita dalla generalità delle persone come trasgressiva di condivise norme etiche che rifiutano il commercio per danaro del proprio corpo, l’attività predetta non costituisce reato, e consiste, appunto, in una prestazione di servizio verso corrispettivo, inquadrabile nell’ampia previsione contenuta nel secondo periodo del D.P.R. n. 633 del 1972, art. 3, comma 1“. Nell’ordinanza n. 18030/2013, inoltre, la Corte di Cassazione ha ricordato come “i comuni principi in tema di accertamento dei redditi attraverso i dati bancari si applicano anche quando il reddito da assoggettare a tassazione costituisca provento di fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo e che, in coerenza, il reddito derivante dall’esercizio della prostituzione, in base al generale principio della tassabilità dei redditi per il fatto stesso della loro sussistenza, introdotto dall’art. 36 comma 34-bis del DL n. 223/2006, è sussumibile sotto l’art. 6 lett. f) del Tuir e soggetto ad imposizione diretta“.
Com’è noto, l’art. 6 c. 1 TUIR enumera le categorie entro cui classificare i redditi in: a) redditi fondiari; b) redditi di capitale; c) redditi di lavoro dipendente; d) redditi di lavoro autonomo; e) redditi di impresa; f) redditi diversi. Tale disposizione deve essere letta in combinato disposto con l’art. 14 c. 4 della L. n. 537/1993 – che ricomprende nelle predette categorie “i proventi derivanti da fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo se non già sottoposti a sequestro o confisca penale” se in essi classificabili, e impone di determinare i relativi redditi secondo le disposizioni riguardanti ciascuna categoria – e l’art. 36 c. 34-bis della L. n. 248/2006 che ritiene tali proventi illeciti “redditi diversi” ancorché non classificabili nelle predette categorie. Curioso è notare come, tanto per coloro che ritengono i redditi da prostituzione proventi civilisticamente illeciti per contrarietà al buon costume, quanto per coloro di contrario avviso, la tassazione del meretricio sia comunque ammessa, vuoi a titolo di redditi da lavoro autonomo, in caso di attività abituale, vuoi a titolo di redditi diversi, sempre che l’attività di prostituzione sia volontaria (per redditi derivanti da sfruttamento della prostituzione, trattandosi di fattispecie penalmente rilevante, è sempre prevista tassazione in assenza di provvedimenti ablativi).
Per escluderne la tassazione, si è tentato da più parti di sostenere che i proventi derivanti dall’attività di prostituzione siano somme conseguite a titolo di risarcimento del danno provocato dalla lesione della dignità della persona di chi eserciti il meretricio, secondo un risalente filone inaugurato dalla giurisprudenza di legittimità con la sentenza n. 4927/1986, nella quale la Cassazione si era così espressa: “la prostituzione è attività contraria al buon costume, in quanto avvertita dalla generalità delle persone come violatrice di quella morale corrente che rifiuta, sulla scorta delle norme etiche che rappresentano il patrimonio della civiltà attuale, il commercio per danaro che una donna faccia del proprio corpo […] il guadagno conseguito dalla prostituta a seguito della sua attività non può considerarsi reddito derivante da lavoro autonomo o dipendente […] piuttosto, è una forma di risarcimento del danno sui generis a causa della lesione della integrità della dignità di chi subisce l’affronto della vendita di sé” (conf. Cass. n. 19078/2005, 15984/2002, 13180/2000). Si tratta, in particolare, dell’impostazione recentemente seguita da una contribuente destinataria di un avviso di accertamento in considerazione dell’incremento patrimoniale rappresentato dall’acquisto di beni immobili durante periodi di imposta in cui non aveva presentato alcuna dichiarazione dei redditi. La donna, più precisamente, affermava la non tassabilità dei proventi derivanti dall’attività di prostituzione (ex art. 6 TUIR) quali proventi da risarcimento del danno, al contempo rilevava l’impossibilità di provare il minor reddito percepito rispetto a quello accertato data la mancata tenuta di contabilità, con conseguente violazione delle norme costituzionali e, infine, invocava l’illegittimità delle sanzioni per omessa dichiarazione, in mancanza di specifica disposizione che preveda un regime fiscale per l’attività di prostituzione. La Corte di Cassazione, tuttavia, ha perso la propria occasione di pronunciarsi con chiarezza sul punto dichiarando il ricorso inammissibile per ragioni meramente formali (cfr. Cass. civ. n. 7206/2016).
Le proposte per il futuro
Solo a voler considerare gli ultimi tre anni, sono stati quasi una ventina i disegni di legge tesi a regolamentare la prostituzione. Da ultimo, la proposta di legge n. 3890 a firma della deputata Bini, presentata alla Camera in questi giorni, contiene una modifica all’art. 3 della L. n. 75/1958, cd. legge Merlin, volta ad introdurre nell’ordinamento una nuova fattispecie penale, quella dell’acquisto di servizi sessuali, che prevede per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione una multa da 2.500 a 10.000 euro, salvo che la condotta non costituisca più grave reato, e, in caso di reiterazione, la reclusione fino a un anno e la multa da 2.500 a 10.000 euro, ferma la possibilità di sostituire la pena con quella del lavoro di pubblica utilità su richiesta del condannato.
Tale proposta si ispira al cd. modello nordico, vigente in Svezia, Norvegia, Islanda e Irlanda del Nord, che punisce il cliente e non già l’esercente il meretricio sul presupposto che tale attività costituisca sempre ipotesi di violenza dell’uomo nei confronti della donna; invero, secondo quanto espresso nella relazione che la accompagna, “il cliente […] con la sua domanda di prestazioni sessuali a pagamento, partecipa allo sfruttamento e alla violazione della dignità della persona ridotta a merce“.
Il medesimo modello, peraltro, si pone in linea con la proposta di risoluzione del Parlamento europeo 2013/2013 (INI) su sfruttamento sessuale e prostituzione e sulle loro conseguenze per la parità di genere, formulata dalla Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, la quale al punto n. 32 “ritiene che il modo più efficace per combattere la tratta di donne e ragazze minorenni a fini di sfruttamento sessuale e per rafforzare la parità di genere segua ilmodello attuato in Svezia, Islanda e Norvegia (il cosiddetto modello nordico), e attualmente in corso di esame in diversi paesi europei, dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi si prostituisce“.
Una siffatta proposta di legge, pertanto, si rifà ad un modello cd. neo-proibizionista nei confronti della prostituzione, che punendo l’acquisto ma non la vendita di prestazioni sessuali non ne regolamenta in alcun modo l’esercizio sulla scorta che “nei Paesi in cui la prostituzione è regolamentata, il numero di prostitute pro capite è maggiore rispetto agli altri Paesi. Numerosi studi internazionali dimostrano che la legalizzazione porta a un aumento della domanda e dunque a un aumento della prostituzione. Si è visto, infatti, che la legalizzazione è associata a una cultura in cui la prostituzione e la coercizione sessuale sono considerate normali, in cui il corpo delle donne viene mercificato. Gli studi dimostrano anche che un aumento della domanda di prostituzione comporta un aumento della tratta internazionale di donne e di minori stranieri. Inoltre, si è constatato che tale regolamentazione non ha portato alle entrate fiscali sperate: da un lato perché le persone non vogliono essere associate alla prostituzione, per cui non pagano le tasse, dall’altro perché, anche laddove è regolamentato, il fenomeno della prostituzione rimane in gran parte gestito dallacriminalità organizzata, la quale evade le tasse.
vivicentro.it/l’esperto –  StudioCataldi / Prostituzione e tasse facciamo chiarezza. (Avv. Laura Bazzan)

Napoli-Santon, c’è l’accordo totale: siamo ai dettagli

Santon, le ultime da Sky

Napoli, raggiunto l’accordo totale con l’Inter e Santon: ai nerazzurri andranno 6 milioni di euro, mentre il ragazzo percepirà un ingaggio da 1 milioni di euro per 5 anni. Le parti sarebbero molto vicine e starebbero già lavorando alla stesura del contratto che legherà l’ex Newcastle al Napoli.