Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Come da programma c’ è stato il sopralluogo dei delegati Uefa al San Paolo i quali avevano già ricevuto la lettera riguardo i tempi tecnici per il restayling dello stadio. Non ci sono stati problemi, più che altro hanno discusso su come organizzare l’ evento Champions. Se avranno delle richieste in particolare, saremo felici di accontentarli”.
Ass. Borriello: “La delegazione Uefa ha svolto il sopralluogo al San Paolo, tutto tranquillo”
Bacca, l’ agente a microfoni spenti: “E’ a Napoli? Non posso dirlo. Trattativa in fase di sviluppo”
Da Radio Kiss Kiss Napoli arrivano le seguenti dichiarazioni in merito a Carlos Bacca:
“Abbiamo contatto Sergio Barila, agente di Carlos Bacca, che ci ha comunicato a microfoni spenti che per il momento non può dire nulla riguardo la sua presenza, o meno, a Napoli. E’ una trattativa in via di sviluppo, non ha potuto aggiungere altro”.
Da Milano – Bacca si trova a Milanello come da programma, niente soggiorno a Napoli
In questi minuti si sta diffondendo la notizia della possibile presenza di Carlos Bacca a Napoli, visto l’interesse partenopeo nei confronti dell’attaccante colombiano. Secondo quanto appreso da MilanNews.it, al contrario di quanto emerso, il giocatore si trova a Milanello come programma.
Da MilanNews.it
Gabbiadini, l’ agente: “Manolo è pronto a continuare la sua avventura in azzurro ma…”
Al termine del summit con la società partenopea, Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini, ha parlato così ai microfoni do Sky Sport:
“La nostra volontà è chiara: c’ è la disponibilità a continuare con il Napoli ma a determinate condizioni: Manolo vuole essere protagonista e non vivrà un’altra stagione come quella appena trascorsa. Ci sono giunte alcune offerta ma spetta alla società decidere, avremo un ulteriore incontro nella prossima settimana”.
Maggio, l’ agente: “Può essere riconfermato, sarebbe molto felice”
Massimo Briaschi, agente di Christian Maggio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc:
“Bisognava parlare con la società per capire quali fossero le intenzioni: il Napoli sta cercando un terzino destro ma non è detto che debba arrivare per forza. Dunque non escludo che Maggio possa restare ed essere il vice Hysaj, si è presentato in ritiro in grande condizione anche se la scelta definitiva spetta a Maurizio Sarri. Sarebbe davvero molto contento di essere riconfermato e di continuare la sua avventura in azzurro.
Higuain? Già da tempo si capiva che sarebbe andato via, una grande perdita ma non dimentichiamo che anche quelle di Lavezzi e Cavani erano perdite enormi che però sono state rimpiazzate al meglio”.
DIMARO LIVE, FOTO – Gli scatti di Vivicentro della seduta di questa mattina
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Seduta del mattino terminata da qualche ora per il Napoli: tanta corsa ma anche il solito lavoro maniacale sugli schemi. Queste le foto di Vivicentro.it.
dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino
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Bacca è a Napoli, sarà solo una semplice vacanza?
Su Teleclubitalia.it si legge:
“Che piacca alla dirigenza azzurra e a molti dirigenti in giro per l’Europa, è un dato di fatto: Carlos Bacca è uno dei migliori animali da aria di rigore che ci sono in circolazione. Con l’addio di Higuain il Napoli deve trovare una punta all’altezza della situazione ed il nome del colombiano è ricorrente.
Secondo quanto raccolto in esclusiva da Club Napoli All News, su Teleclubitalia, l’ex attaccante del Siviglia è a Napoli in questo momento.
Le persone lo fermano per foto ed autografi facendo sentire tutta la stima per un calciatore di razza come Bacca. Non è ancora dato sapere se il calciatore si trova in vacanza nel capoluogo campano, o per sondare il terreno”.
Da Teleclubitalia.it
Sportitalia – Concluso il vertice tra Gabbiadini e Napoli: i dettagli
Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia ed esperto di calciomercato, scrive così sul proprio portale in merito a Manolo Gabbiadini:
“Si è concluso da poco il vertice tra Silvio Pagliari, agente di Gabbiadini, e il Napoli. È stato ribadito un concetto, ovvero che Manolo non si sente inferiore a tutti i nomi che sono stati accostati al Napoli e che si sente pronto a caricarsi sulle spalle un’eredità difficile come quella di Higuain. Se la fiducia fosse ricambiata, non ci sarebbero problemi a restare. Altrimenti gli scenari cambierebbero. Di sicuro Gabbiadini non ha chiesto di andar via, ma molto dipenderà delle prossime manovre in attacco del Napoli (Milik a parte, ormai in arrivo)”.
Da alfredopedullà.com
ViViCentro a PremiumSport – Novellino: “Higuain ha vinto il premio, ma ha perso nelle scelte”
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Doveva avvenire a Dimaro, durante il ritiro estivo del Napoli, seguito da caporedattore di Vivicentro.it Ciro Novellino, la consegna della targa del sondaggio dei giornalisti che nella sua terza edizione ha visto trionfare Gonzalo Higuain. Ciò non è stato possibile per la cessione dell’argentino alla Juventus. Ne abbiamo parlato con PremiumSport.
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Tonelli, l’ agente: “Ha un piccolo problema ma può recuperare per l’ inizio del campionato”
Marco Sommella, agente di Lorenzo Tonelli, è intervenuto ai microfono di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato:
“Higuain? Quando c’ è una clausola rescissoria e arriva un club disposta a pagarla una società non può fare molto.
Infortunio Tonelli? Purtroppo è un problema che già aveva avuto alla fine dello scorso campionato, si tratta di un’ infiammazione del tendine rotuleo come ha evidenziato il professor Mariani nell’ ultimo controllo. Non è un bene perche siamo nelle fasi cruciali della preparazione ma credo che possa essere pronto per le prime giornate di campionato”.
Nave Fiorillo, 26 luglio ’16. Soccorso ad un barcone con a bordo 472 migranti (VIDEO)
Alcune immagini dell’operazione di soccorso ad un barcone con a bordo 472 migranti, portata a termine ieri da Nave Fiorillo, CP904, della Guardia Costiera, nel Mediterraneo Centrale.
L’unità, in considerazione dell’elevato numero di migranti, è stata supportata nelle operazioni da due motovedette classe 300, CP326 e CP327, rispettivamente della Guardia Costiera di Roccella Jonica e Gallipoli che, unitamente a Nave Fiorillo, si sono poi dirette verso il porto di Crotone, dove sono arrivate questa mattina.
NOTE sulla Guardia Costiera:
La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.
Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.
Attività e competenze
Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.
In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.
In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.
(note da: wikipedia)
vivicentro.it/isole/cronaca
Milik, siamo ai dettagli! Le ultime sull’affare
Le ultime
Addio a Gonzalo Higuain e nuovi piani futuri in casa Napoli, con Arkadiusz Milik ormai pronto a vestire la maglia azzurra. La trattativa per l’attaccante polacco dell’Ajax è già giunta alla stesura dei contratti: 5 anni al giocatore e 25 milioni al club olandese, con l’aggiunta di 5 milioni di bonus di non facile realizzazione tra vittoria dello scudetto, della Champions League e titolo di capocannoniere, con circa 30 reti realizzate. Manca davvero poco, dunque, all’arrivo di Milik alla corte di Maurizio Sarri, che avrà un nuovo attaccante dopo la pesante partenza di Higuain.
Fonte: Gianluca Di Marzio.
Higuain: “La Juve è una grande squadra, sono felice di essere qui”
Higuain alla prima da bianconero
Gonzalo Higuain è un nuovo giocatore della Juventus. Ecco le sue prime parole, ai microfoni di Sky, da giocatore bianconero: “Una bellissima sensazione, sono felice di essere arrivato qui e spero di fare una grande annata, abbiamo una grande società e una grande squadra e speriamo di fare felici i tifosi. Champions? Speriamo, l’importante ora è lavorare, stare calmi e arrivare alla prima giornata di campionato nel miglior modo possibile. Dybala? L’ho conosciuto prima di venire qui in Nazionale, siamo amici e sono felice di essere con lui, mi ha detto che questa è una grande squadra e una grande famiglia. Saluto tutti, ringrazio chi è venuto qui e speriamo di fare grandi cose in questi anni”.
70 mila alla tua festa, Gonza’ nun è capit nient!
70 mila alla tua festa, Gonza’ nun è capit nient!
“Est modus in rebus…” a scuola ci facevano leggere che la questione non è mai, dunque l'”an” ossia il “se “ma il “quomodo” quindi in che modo avvengono certe cose perché è spesso il modo a definire la sostanza di fatti e l’essenza delle persone. Il suo silenzio, questo prolungatissimo silenzio, il modo e l’incompiutezza collegata soprattutto a quelle ultime immagini del record e dei 36 gol, l’esaltazione di un momento così raro a Napoli.
A Napoli ‘chi ama non dimantica’ e ora i tifosi non dimenticheranno ciò che Gonzalo Higuain gli ha fatto. Diceva bene il presidente Aurelio De Laurentiis quanche giorno fa in conferenza stampa: “Come ha fatto a saltare sotto la curva B al coro simbolo di Napoli e poi andare ai nemici di sempre?” E si aveva ragione il presidente, come si fa?
Ma la memoria è corta e spesso fa brutti scherzi e lui l’ha dimostrato. E’ arrivato a Napoli con la voglia di spaccare il mondo: ha sudato, sgomitato e pianto, già nella sua prima annata nella sfortunata Champions nel post Arsenal. Ha fatto gol, è partito, si è divertito in città, nella movida. Poi è tornato con qualche chilo in più a Dimaro e si è messo a disposizione. Il paragone con Cavani era sempre vivo, perchè ‘chi ama non dimentica’ e il Matador si è fatto amare, anche se poi qualcuno l’ha fischiato alla sua prima al San Paolo con il Psg, ma ha sempre dimostrato e dichiarato attaccamento alla città.
Poi parte Benitez, lui vuole andare via, era la scorsa estate, ma la clausola è dura da digerire e De Laurentiis si oppone: c’è poco mercato, poi c’è Sarri. Il tecnico lo convince, resta e batte ogni record italiano di gol: 36 in una stagione, in campionato, ma qualcosa che non andava era nell’aria. Le voci, tante, erano all’ordine del giorno. ‘Il 25 luglio sarà a Dimaro’, faceva sapere la società ma lui aveva già deciso: Spagna, vacanze e visite mediche con la Juve svolte in gran segreto, o quasi…
Gonzalo Higuain va alla Juventus. Va dai nemici di sempre, Gonza’ nun è capit nient! Ha dimenticato i 70 mila che, pur non avendo vinto nulla nella stagione appena trascorsa, giunsero al San Paolo per festeggiare con il Frosinone il suo record. Il suo, Gonzalo, dimostrando attaccamento ad un bomber che vestiva la maglia azzurra. Facile ora puntargli il dito contro, ma una cosa è certa: Gonza’ nun è capit nient!
a cura di Ciro Novellino
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DIMARO LIVE – “Presidente ho Higuain a telefono…” De Laurentiis replica: “Rubentino!”
I dettagli da Dimaro
Il presidente Aurelio De Laurentiis scende in campo per salutare squadra e tifosi, prende un bel caffè offerto da Tommaso Starace insieme a Guido Baldari, addetto stampa della società, ma riceve una domanda ironica da un tifoso sugli spalti: “Presidente, ho Higuain a telefono, che gli devo dire?”. La risposta: “Rubentino! Ne prenderò altri due, tre, quattro ma basta che siano con l’anima e la passione azzurra e non siano altri rubentini”.
dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino
L’ imam Layachi Kamel : Assassini dell’Umanità
Karima Moual, per la STAMPA, ha cercato le reazioni delle comunità musulmane italiane allo scempio nella chiesa, sulla scia di quanto aveva scritto Massimo Gramellini sull’importanza della condanna dei jihadisti dentro le moschee ed ha raccolto, a Roma, lo sfogo di una mussulmana ed il parere dell’ imam Layachi Kamel.
Eccovi quanto ha scritto:
Tra gli arabi che vivono in Italia: “Fronte comune contro il male” KARIMA MOUAL
L’imam Kamel: “Questa è una guerra all’intera umanità”
«Assassini dell’Umanità». In un bar del centro di Roma, davanti alle immagini che scorrono in video dell’ennesimo attentato per mano jihadista, si eleva dietro al bancone, con le tazzine di caffè ancora calde, una voce strozzata, con gli occhi in piena. Nora, una giovane marocchina, mimetizzata tra i tanti clienti, scopre la sua identità musulmana, sbattendo dietro di sé la porta.
- LEGGI ANCHE: Stagione torrida. I mussulmani la rendono rovente
«Non sopporto più questo orrore – si sfoga una volta raggiunta – non sopporto più questa violenza sanguinaria, questo terrore che ci chiama tutti in causa, come musulmani, anche se in verità io non lo conosco e so che non mi appartiene». Tra i musulmani che vivono nel nostro Paese c’è un sentimento di rabbia, orrore, disgusto. Ma anche frustrazione, paura e un senso di smarrimento in questa estate macchiata di sangue che ha colpito più volte il cuore dell’Europa e ieri – attraverso l’uccisione selvaggia dell’anziano parroco Jacques Hamel – un suo simbolo preciso: la Chiesa e il cattolicesimo.
«Con quale coraggio un ministro di culto, e come se non bastasse anziano, viene sgozzato all’interno di un luogo di culto sacro – si chiede l’imam Layachi Kamel -. Che cosa diranno a Dio coloro che hanno pianificato e messo in atto un crimine così macabro? Ancora una volta, le nostre coscienze vengono scosse da notizie terribili che arrivano dalla Normandia. Questa è una guerra dichiarata all’intera umanità e va affrontata con unità e una presa di posizione netta e chiara con i giusti. In nome dei valori più autentici dell’Islam – aggiunge – dobbiamo esprimere il massimo della condanna dinanzi a questi atti terroristici e rinnovare il nostro solenne impegno a fare fronte comune contro un male inqualificabile, che vuole minare le basi del vivere comune e creare fossati tra popoli e culture».
In Italia sono più di un milione e mezzo i musulmani residenti, con famiglie e figli, e nonostante non abbia colpito il nostro Paese, l’incursione del terrorismo jihadista ha certamente cambiato la percezione della loro presenza. Lo stanno capendo sempre di più gli imam che si attivano nella sensibilizzazione della comunità che si sente accerchiata e sotto accusa. E il termometro sono le seconde generazioni che attraverso i social network firmano nero su bianco le loro condanne agli attentati, ovunque colpiscano. Si dissociano dall’orrore e questa volta con la foto del parroco Jacques Hamel, nei loro profili Facebook, e un versetto coranico che recita: «Tra la gente della Scrittura c’è una comunità che recita i versetti di Dio durante la notte, prosternandosi; credono in Dio e nell’Ultimo Giorno, raccomandano le buone consuetudini, proibiscono ciò che è riprovevole e gareggiano in opere di bene. Costoro sono tra i devoti, e ciò che hanno fatto di bene non sarà loro disconosciuto, poiché Iddio ben conosce i timorati».
«Non possono condannarci alla divisione – dice Hicham – non vogliamo pagare il prezzo del loro odio». E allora, i social network per una giornata si riempiono della foto del parroco francese seguita dai versetti del Corano che chiamano alla vicinanza tra cristiani, ebrei e musulmani. Come lo sdegno, che viaggia sul sito oumma.com, con le parole del profeta Muhammad: «Colui che fa del male a un ebreo o a un cristiano, troverà in me il suo avversario nel Giorno del Giudizio». Non la pensano allo stesso modo i jihadisti dell’Isis e nello scontro dell’Islam contro Islam purtroppo cadranno ancora molti innocenti.
VIDEO – Higuain è arrivato a Torino con tanto di sciarpa…
Il video del suo arrivo
Gonzalo Higuain è arrivato a Torino, ecco il video con le immagini del suo arrivo e delle prime foto con la sciarpa bianconera. CLICCA QUI per vedere il video.
Juve Stabia- Alcibiade: ecco la verità
Alcibiade ora si propone alla Juve Stabia che dice no
Alcibiade è stato uno degli obiettivi della Juve Stabia nella fase iniziale del calciomercato, quando il suo nome era accostato con forza al club di Castellammare di Stabia.
Il difensore, che ha vestito la maglia del Lecce nella passata stagione, non ha trovato l’accordo con le vespe nelle scorse settimane, forse con la speranza o la convinzione di ricevere una chiamata dalla serie B, categoria in cui ha giocato con la maglia della Nocerina prima di volare in Ungheria fra le file del Budapest Honved.
La chiamata tanto attesa, evidentemente, non è arrivata e ora il difensore torinese sembra sia tornato sui suoi passi, chiedendo l’ingaggio da parte del club caro a patron Manniello, il quale però ha virato su altri obiettivi chiudendo per Amenta e Morero.
Le possibilità di vedere Alcibiade a Castellammare di Stabia sono, purtroppo per lui, poche. Probabilmente riceverà richieste da altri club ma questa è la dimostrazione che, a volte, ci sono occasioni da cogliere al volo.
CARRIERA
Pescara
Dopo esser cresciuto nelle giovanili della Juventus, nell’agosto del 2010 viene ceduto in prestito al Pescara, in Serie B. Debutta il 16 ottobre contro il Grosseto (4-2), giocando gli ultimi dieci minuti della sfida. Il 15 novembre dello stesso anno segna il suo primo gol da professionista, realizzando la rete dell’iniziale vantaggio dei padroni di casa contro l’Ascoli Calcio, incontro finito sul 2-1 per gli ospiti.
Gubbio
Ritornato alla Juventus, il 31 gennaio del 2011 viene nuovamente ceduto in prestito, questa volta al Gubbio. Esordisce il 6 febbraio a Verona contro l’Hellas (1-2), contando 7 presenze a fine stagione.
Nocerina
Nel luglio del 2011 la Nocerina ufficializza l’acquisto di Alcibiade dalla Juventus, che arriva in comproprietà. La prima partita con la Nocerina è datata 17 settembre 2011, contro il Bari (1-1). Dopo aver giocato 9 incontri in Serie B, la società rossonera risolve la comproprietà a favore della Juventus,
Carrarese
I bianconeri riprendono Alcibiade per cederlo ancora una volta in prestito: il difensore finisce alla Carrarese, in Lega Pro Prima Divisione. Il 2 settembre debutta con la nuova maglia nella trasferta di Frosinone, sfida persa 1-0.
Honvéd
Nel mese di gennaio ritorna nuovamente a Torino e la società bianconera lo manda a fare ulteriore esperienza in Ungheria, all’Honvéd: Alcibiade esordisce nel campionato ungherese il 3 marzo 2013 contro il Videoton, partita persa 0-4. A fine stagione, dopo 9 incontri tra campionato e coppa nazionale, ritornato dal prestito, viene svincolato dalla Juventus e l’Honvéd lo acquista a costo zero. Con la società ungherese disputa l’Europa League, debuttando il 4 luglio contro il Čelik Zenica (1-4) e realizzando anche una rete nella settimana seguente contro la stessa squadra (9-0).
Haladás
A gennaio 2015 passa in prestito all’Haladás altro club “italiano” in ungheria dove trova i connazionali Tommaso Rocchi, Andrea Mancini e Leandro Martínez già suoi ex compagni all’Honvéd, dove debutta da titolare il 28 febbraio contro il DVTK nella sfida pareggiata 1-1. Nella stagione successiva non rientrando più nei piani della società non viene mai convocato e così il 17 febbraio si svincola dal club ungherese.
Lecce
Il 17 febbraio 2016 è stato ingaggiato a parametro zero dal Lecce, squadra di Lega Pro. Ritrovando in squadra Balint Vecsei e il ds Fabio Cordella suoi compagni ai tempi della Honvéd. Ha esordito con il club salentino il 20 febbraio seguente nel match Lecce-Foggia (3-1). Segnando la sua prima rete con il suo nuovo club il 13 marzo risultando decisivo nella vittoria avvenuta proprio con il suo gol contro il Monopoli.
Nazionale
Dal 2009 al 2010 viene convocato in Nazionale Under-20 totalizzando 6 presenze, nel 2011 viene convocato dalla nazionale della B Italia di Massimo Piscedda giocando 2 partite.
Stagione torrida. I mussulmani la rendono rovente
I meteorologici avevano previsto, con largo anticipo, una stagione torrida, ancor più di quella dello scorso anno, ma mai avrebbero pensato che lo sarebbe stata anche sotto il profilo degli attacchi mussulmani a tutto tondo contro i cosiddetti “infedeli” (cioè tutti gli altri) e che questi sarebbero stati portati anche fuori dal loro territorio ed in Europa in particolare, con predilezione per la Francia (ma poi anche Belgio, Inghilterra e Germania).
E’ un’estate del terrore, come la definisce Molinari nella sua lettera quotidiana che, puntuale, mi giunge tutte le mattine. Terrore che, per la prima volta investe direttamente una chiesa e, in essa, sgozzano un prete di 84 anni, Jacques Hamel.
Il brutale assassinio in un martedì mattina qualunque alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray è figlio dell’ideologia jihadista che divide il mondo in “luce” e “oscurità”, come scrive Molinari nel suo editoriale di oggi (che vi proponiamo a seguire), e più precisamente, è figlio dei sunniti salafiti che predicano la violenza contro tutti gli altri esseri umani.
L’attacco è opera di due francesi musulmani che hanno aderito a Isis. Giordano Stabile ragiona sul nuovo passo del Califfo e spiega perché ora sotto minaccia sono le chiese in Europa.
Ed ora leggiamo l’Editoriale di Maurizio Molinari:
I volontari carnefici del Califfo MAURIZIO MOLINARI
L’efferato attacco alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray nasce dall’ideologia apocalittica dei jihadisti, esalta l’identità peculiare del terrorismo che aggredisce l’Europa e cela la strategia dell’Isis di innescare una guerra civile nei nostri Paesi in maniera analoga a quanto gli è riuscito in Iraq e Siria.
L’obiettivo prescelto e il brutale assassinio dell’84enne prete Jacques Hamel sono figli dell’ideologia jihadista che divide il mondo in «luce» e «oscurità» ovvero i sunniti salafiti che predicano la violenza e tutti gli altri esseri umani. Per gli assassini di Hamel non c’è alcuna differenza fra chiese, moschee sciite, moschee sunnite non jihadiste, sinagoghe, templi buddisti, indù, shintoisti o altari animisti. Portare la distruzione nei luoghi di culto di «musulmani corrotti, infedeli, crociati ed ebrei» è la loro missione.
Il piano rientra nel disegno escatologico della sottomissione del Pianeta a un grande Califfato.
Gli autori dell’attacco sono due musulmani locali che hanno scelto di aderire a Isis. E’ una dinamica simile alle recenti stragi di Nizza ed Orlando: i «lupi solitari» sono dei singoli che scelgono di diventare «soldati dell’Islam» come li definisce Isis. Contagiati dal jihadismo per convergenze ideologiche o vulnerabilità personali diventano i volontari carnefici del Califfo. Declinandone localmente il messaggio internazionale. Questa natura dei jihadisti ha più versioni: nel Sinai, in Libia ed in Bangladesh si tratta di cellule locali che aderiscono spontaneamente mentre in Francia, Belgio e Germania si tratta di singoli individui. La possibilità di disporre di unità locali, quasi sempre autonome dal punto di vista operativo, consente ai jihadisti di moltiplicare gli attacchi ed avere un maggior grado di imprevedibilità. Uno dei veterani della lotta a Isis lo spiega così: «Il legame fra loro è stretto come nella mafia, ma i soldati non sono subordinati bensì affiliati, con autonomia operativa».
Ma non è tutto perché versare il sangue di un prete dentro una chiesa francese svela anche ciò che i jihadisti hanno in mente per l’Europa: l’obiettivo dell’offensiva di attacchi in pieno svolgimento è innescare una spirale di violenza cristiani-musulmani sul modello di quanto gli è riuscito con sciiti-sunniti in Iraq e Siria. Abu Musab al-Zarqawi, il sanguinario fondatore di «Al Qaeda in Iraq» da cui Isis discende, teorizzò nel 2004 le stragi di sciiti e le realizzò con attacchi alle loro moschee riuscendo a scatenare una violenta reazione contro i sunniti che ha gettato l’Iraq in una guerra civile permanente allargatasi dal 2011 alla Siria e grazie alla quale il Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi si è formato il 29 giugno 2014.
La guerra civile serve ai jihadisti per creare un clima di conflitto talmente feroce da spingere i musulmani sunniti a sostenerli. Il fine ultimo è reclutare sunniti anche in Europa ed è per questo che Isis colpisce le chiese, puntando a sollevare una reazione talmente estrema, razzista ed intollerante contro gli stranieri da spingere nelle sue braccia gli oltre 13 milioni di musulmani che oggi risiedono dentro i confini dell’Unione Europea. Se la strategia dei jihadisti è innescare la guerra civile in Europa non è ancora chiaro come l’Europa intenda difendersi da un nemico che vuole devastarla. In attesa che singoli leader e Paesi Ue trovino capacità e coraggio di elaborare una nuova Difesa collettiva – assieme agli Stati Uniti, anch’essi obiettivo di analoghi attacchi – assegnando alla Nato relativi compiti e strumenti, tocca ai singoli cittadini fare la loro parte. Ai musulmani europei spetta il compito di isolare e delegittimare i volontari carnefici del Califfo come sui non-musulmani europei ricade la responsabilità di resistere al richiamo della vendetta. Per scongiurare il peggio bisogna essere in due.
vivicentro.it/editoriale
vivicentro / Stagione torrida. I mussulmani la rendono rovente STANISLAO BARRETTA
lastampa / I volontari carnefici del Califfo MAURIZIO MOLINARI
DALLA FRANCIA – Tolisso ha informato il Lione: vuole il Napoli
I dettagli da L’Equipe
Correntin Tolisso avrebbe informato personalmente l’allenatore Bruno Genesio di voler lasciare il Lione per venire a giocare a Napoli visto l’accordo per 26 milioni, anche se ieri il Lione ha smentito qualsiasi accordo con un comunicato che sa più di bluff che di realtà.









