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Quando gli animalisti eccedono e fanno sopruso

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A Quarona in provincia di Vercelli, un gruppo di animalisti vegani del Meta guidati da Valerio Vassallo ha impedito a padre e figlio di continuare la pesca sul fiume Sesia e questa azione da lo spunto a Michele Dalai per provare ad analizzare il tutto e a tirare le somme nell’editoriale di oggi:

Quel modo sbagliato di essere animalisti MICHELE DALAI

Tornandoci su con un po’ di calma. La storia dei pescatori e degli animalisti è terribile nella sua liturgia, per la stupidità colossale delle parole e dei gesti mandati a memoria dagli animalisti vestiti di nero, per le dichiarazioni solenni e marziali, per la triste incapacità di trovare un posto al mondo e di capire la propria irrilevanza, di accettare la marginalità della propria lotta in giorni come questi.

Ci sono un padre e un figlio che pescano sulle rocce. In Italia la pesca sportiva non è proibita, è disciplinata e ben regolamentata, esiste. Davvero, il fatto che esista è uno dei punti nodali della questione. Io ho pescato solo una volta da bimbo, mi facevano impressione gli spasmi del pesce che annaspa in cerca di ossigeno, il grande occhio che si fa vitreo, l’idea stessa della morte. Non sono un pescatore e con tutta probabilità non lo sarò. Le immagini delle tonnare mi fanno stare male. Ma proviamo a concentrarci sul momento di quel video e non sulle petizioni di principio.

Quello che mi interessa sono il padre e il figlio, che passano una giornata insieme sul fiume, il padre fa cose che ha imparato da suo padre e le tramanda. È un valore centrale quello delle tradizioni, consegnare l’esperienza dei padri ai figli, dare un senso al proprio passaggio da queste parti. Un figlio vede suo padre come l’eroe più potente, invincibile e giusto. Quei gesti, la canna retta con sicurezza, i luoghi più pescosi e l’intuito del cacciatore sono lezioni che si possono un giorno cancellare o rivalutare ma che in quel momento creano un legame. Esperienze vissute insieme, condivisione.

Una delle militanti dice, e si sente distintamente: «Non ci paga mica nessuno per farlo».

Ecco, meglio mi sentirei se qualcuno li avesse pagati per mettere in scena l’aggressione più ipocrita che abbia visto negli ultimi tempi e sì che son tempi terribili.

Dire a un bambino che pesca con il padre se si rende conto di essere un assassino e farlo senza essere pagati significa avere un’idea dell’umanità ormai drammaticamente compromessa.

Io non sono un animalista, sono un animale.

La mia specie si è evoluta prima bene e poi malissimo ma ha comunque raggiunto questo stadio grazie alla capacità di pensiero e discernimento che ogni tanto le permette di valutare opportunità ed errori con lucidità.

Non sono un animalista, sono un animale che rispetta enormemente le altre specie, consapevole però di amare e preservare più volentieri la mia.

Aggredire verbalmente un padre, mettere in scena il teatro orrendo del sofismo più bieco da lite di strada («non avvicinarti», «abbassa quella mano», «non toccarmi», «mi stai minacciando» e tutto il corollario di puttanate mandate a memoria alla centesima visione di un servizio televisivo), dopo aver ampiamente provocato l’uomo e aver fatto piangere il figlio è parecchio peggio che stroncare la vita di una trota, con tutto l’amore per la trota.

Violare una legge che permette ai pescatori sportivi di esercitare la loro passione, farlo con quella furia psicologica paramilitare che poi si è pronti sia a rinnegare sia a rivendicare con la stessa facilità, è una cosa che mi preoccupa e spaventa.

Meno di altre, più di altre ancora. Perché «se non vi pagano per farlo», se far piangere un bambino catechizzando il padre è il vostro atto di forza, la rivendicazione della vostra esistenza, bene io ho paura sia per noi sia per le trote (o qualsiasi altro pesce fosse attaccato all’amo).

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Dimaro ventiduesimo giorno, gli ultimi scatti del ritiro – FOTOGALLERY VIVICENTRO

Si conclude il ritito estivo del Napoli a Dimaro. Ecco gli scatti dell’ultima seduta di allenamento tenutasi stamane.

Alla fine un bellissimo applauso della squadra a tutti i tifosi in tribuna.

Buona visione.

Da Dimaro, Antonio TOSCANO

GUARDA LA FOTOGALLERY:

 

Quando “El Pipa” Higuain lasciava il Boca per il River Plate

El Pipa Higuain e la storia di un tradimento

Gonzalo Higuain lascia il Napoli per la Juve, ma non chiamatelo traditore. In molti l’hanno scritto, l’hanno detto o pensato. In fondo è solo calcio, è business, non c’è spazio per i sentimentalismi. Il Napoli è solo Napoli, la Juve è solo Juve: due club, esclusivamente due squadre di una stessa nazione. Dall’altra parte del mondo, in una città che a Napoli assomiglia molto, non si troverebbero d’accordo con questa disamina. Il calcio è molto di più, El Boca Juniors è una ragione di vita. Tradirla sarebbe impensabile. Nel corso della lunga storia del club, sono 63 i traidores, gli infedeli, coloro i quali hanno avuto come casa la Bombonera, lo Stadio, ma hanno comunque deciso di indossare la maglia del River Plate, i ricchi sì, ma anche le galline. Nell’1986 un certo difensore argentino vestì la maglia del Boca. Ci rimase un anno, poi volò Francia. Ritornò in Sudamerica un anno dopo, questa volta al River Plate. Lui era Jorge Higuain, soprannominato el Pipa, padre di Gonzalo Higuain, el Pipita. Sembra pazzesco, ma 30 anni dopo s’è consumato un tradimento dalle similitudini spiazzati. El Pipita ed El Pipa, padre e figlio: un destino che sembra accomunarli incredibilmente, oltre il tempo e spazio.

RIPRODUZIONE RISERVATA 

Pulizia….. Banche

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Ogni anno a Francoforte si fa la stima delle Banche, complessivamente sono stati monitorati 51 Istituti di Credito.

Superano il turno quattro dei 5 Istituti Italiani messi sotto la lente d’ingrandimento dell’Eba:

Banco Popolare
Ubi Banca
Unicredit
Intesa S.Paolo

Questi 4 Istituti di Credito sono solidi, piu’ di altri, facenti parte della UE. Non supera lo stress test il Monte Dei Paschi Di Siena, che era da tempo “Sorvegliato Speciale”,unitamente alla spagnola Santander, la tedesca Deutsche Bank, la francese BNP Paribas, e l’inglese Barclays.

Entriamo nelle pulizie:

La MontePaschi, e’ la piu’ vecchia Banca Italiana, e’ presente sul mercato da piu’ di 700 anni, dopo secoli di storia, L’Eba ( European Banking Authority), ha dichiarato che e’ la peggiore Banca d’Europa, ma al tempo stesso tra un bastone e una carota le ha gettato un gommone di salvataggio.

Le condizioni sono 2, la prima che faccia nel piu’ breve tempo possibile la cessione di 10 Miliardi di sofferenze nette, soldi prestati a famiglie e imprese che sono andate in disgrazia, quindi rappresentano soldi inesigibili.

Facendo questa cessione speriamo che non vada ai soliti strozzini del settore, mi riferisco alle famigerate agenzie di recupero crediti, capaci di qualsiasi azione pur di mettere in ginocchio il debitore gia’ genoflesso.

In contemporanea la MontePaschi, dovrebbe aumentare il proprio Capitale Sociale con fondi privati, senza coinvolgere ne’ gli obbligazionisti, ne’ il Governo.

In questi giorni il CDA Consiglio di Amministrazione Bancario Senese, lo dovra’ mettere nero su bianco, solo cosi’ da questi 2 colori, se ne potrebbe creare un terzo, quello verde dell’Eba.

vivicentro.it/economia –  Pulizia….. Banche Lo Piano – Saintred

Pane Duro e Pasta Scotta: crisi del grano

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La crisi del grano gia’ si era avuta piu’ di 90anni fa, entriamo nell passato, per poi tornare ai giorni nostri.

La battaglia per la crisi del grano 1925Storia :

Nel 1925, il Regno d’Italia risultava importatore netto di 25 milioni di quintali di frumento, su un consumo totale di 75. Per ribaltare questa situazione, provocante un passivo nella bilancia commerciale italiana, venne studiata da Mussolini e dai suoi piu’ stretti collaboratori quella che venne chiamata la Battaglia del grano.

Aveva lo scopo di far raggiungere la completa autosufficienza dall’estero di questa fondamentale fonte alimentare per la Nazione, Nel 1931, solo sei anni dopo il lancio della campagna, il Regno d’Italia riuscì ad eliminare un deficit sulla bilancia commerciale di 5 miliardi di lire ed a soddisfare quasi completamente il suo fabbisogno di frumento, arrivando ad una produzione di 81 milioni di quintali.

La battaglia per la crisi del grano a TorinoDal passato al presente

Mercati in ribasso, prezzi quasi dimezzati rispetto all’anno scorso, speculazioni selvagge, un import in costante aumento, hanno portato il prezzo del grano di gran lunga al di sotto della semina, una situazione grave, drammatica, che ci ricorda quella del latte.

In questo contesto, la Confederazione Agricoltori Italiani (CIA), della Regione Toscana, l’altro ieri ha vivacemente protestato a Grosseto. Nel settore, vi e’ stata una mobilitazione generale, Il Presidente della CIA, Luca Brunetti, ha lanciato un ultimatum al Governo Renzi: se le quotazioni non saliranno, e non sara’ riconosciuto al frumento Made in Italy il giusto valore, su tutto il territorio Regionale e Nazionale, sara’ attuato uno sciopero della semina.

In contemporanea si sono svolti numerosi sit in nelle maggiori Citta’ Italiane, i produttori chiedono in parole povere che le importazioni di grano vengano bloccate per una ventina di giorni, cosi’ tutto il settore potra’ quantomeno respirare: in tal modo si smaltirebbero le grandi quantita’ gia’ esistenti nei silos.

Brunelli, ha dichiarato che la Toscana ha una forte tradizione cerealicola, ma le speculazioni di mercato la stanno portando al collasso. Infatti secondo la Cia toscana, si e’ determinata una situazione paradossale, che ha visto l’immissione nel mercato, di ingenti quantita’ di grano importato, proprio nel periodo della trebbiatura: tutto cio’ ha gia provocato il crollo dei prezzi, aumentando a dismisura il gia’ ampio divario fra il costo del frumento e il prezzo di pane e pasta.

Il Governo del toscano Renzi, dovra’ adottare alcune misure correttive, se non le mettera’ in atto, fra qualche tempo saremo tutti costretti a mangiare pane duro e pasta scotta.

vivicentro.it/cronaca –  Pane Duro & Pasta Scotta Mauro Lo Piano – Redsaint

Diawara non esclude Rog e Zielinski: le ultime

Il punto della Gazzetta dello Sport

L’arrivo del classe 97 Diawara non escluderebbe nuove operazioni di mercato a centrocampo, sia in entrata che in uscita. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, rimanere viva la pista che porta al 95 Marko Rog, della Dinamo Zagabria. Anche il nome di Zielinksi rimane caldo, anche se la società azzurra non avrebbe gradito il tentennamento e la voglia di trasferirsi al Livepool del ragazzo.

Rivoluzione a centrocampo: quattro azzurri potrebbero partire

Nuovi arrivi e partenze a centrocampo

Rivoluzione a centrocampo: se la gran parte dei soldi ricavati dalla cessione di Higuain non dovessero essere spesi per un attaccante, allora si farà di tutto per migliorare la metà campo. Per questa ragione, molti centrocampisti attualmente in rosa potrebbero dire addio. Il primo sulla lista dei partenti è Mirko Valdifiori, che tanto piace al Torino. Poi De Guzman(Chievo) e David Lopez, con quest’ultimo che potrebbe ritornare in Spagna, all’Alaves o al Las Palsmas. Anche il giovane Grassi potrebbe partire, però in prestito, per crescere e fare le ossa, onde evitare di rimanere in panchina per la durata di un’intera stagione.

L’affare Maksimovic blocca Diawara: il motivo

La Gazzetta dello Sport su Diawara

Intrigo Napoli. La Gazzetta dello Sport scrive: “Napoli ha messo le mani su Diawara del Bologna e lo sta per portare a casa per 15 milioni più due di bonus (pagamento triennale). Prima, però, il diesse deve venire a capo di una situazione intricata che riguarda almeno tre calciatori (Maksimovic, Valdifiori e Koulibaly) e due squadre (Torino e Chelsea). Per Diawara restano da limare solo i dettagli dell’accordo con il calciatore (quinquennale da un milione di euro a salire), ma l’ostacolo maggiore è il Torino e non l’ex dirigente azzurro Bigon (ora al Bologna). Il Napoli vuole Diawara come sostituto di Valdifiori, richiesto dal club granata che ha offerto quattro milioni ma che è pronto a virare su altri obiettivi. Il Napoli non solo valuta l’ex empolese sei milioni ma vorrebbe inserirlo nella trattativa con il Toro per Maksimovic così da mettere sul piatto una cifra totale di 25 milioni (19 cash cui aggiungere appunto il cartellino di Valdifiori). Il club granata fa muro perché non ha intenzione per adesso di privarsi di Maksimovic che Mihajlovic ritiene fondamentale. Tuttavia, il Napoli non sembra intenzionato a chiudere per Diawara finché non uscirà Valdifiori”.

Icardi in bilico, e se non arriva? Fiducia a Manolo Gabbiadini

Il corriere del Mezzogiorno scrive

Se Icardi non dovesse arrivare, all in su Manolo Gabbiadini. Il Corriere del Mezzogiorno, infatti, fa sapere che, in caso di rifiuto dell’argentino, la società darà fiducia al bergamasco, senza cercare una nuova punta da affiancare al neo acquisto Milik.

Milik, quest’oggi la firma: i dettagli

Le ultime

Dovrebbe arrivare quest’oggi la fumata bianca per Milik. Dopo aver raggiunto Dimaro, infatti, il polacco firmerà il contratto che lo legherà al Napoli sino al 2021. All’Ajax andranno 25 milioni di euro più 5 di bonus. Il ragazzo percepirà un ingaggio da 1,3 milioni di euro a stagione.

LIVE – Dimaro, seduta mattutina

Segui il nostro LIVE da Dimaro

11:00 – finisce la seduta di allenamento, i calciatori fanno un bellissimo applauso ai tifosi e cominicano a firmare autografi;

10:40 – Inizia partitella a metà campo, gialli contro neri;

10:28 – Adesso scambi di palla a centrocampo schemi d’attacco;

10:06 – Gli attaccanti eseguono scatti ripetuti;

10:05 – Dopo riscaldamento agli ostacoli, i portieri cominciano ad allenarsi con i loro preparatori mentre Sarri parte con schemi difensivi;

9:50 – Mister Sarri e la squadra entrano in campo;

9:40 – Circa 500 tifosi attendono con ansia l’ingresso dei calciatori sul prato di Carciato;

9:18 – Entra in campo Mertens, anche lui in palestra;

9:10 – Anche Albiol e Rafael raggiungono R.Insigne in palestra;

9:00 – Entra in campo Roberto Insigne, sugli spalti sono presenti un centinaio di tifosi, la giornata è nuvolosa ma calda.

Buon giorno e benvenuti alla diretta testuale dell’ultima seduta di allenamento del ritiro della SSCNAPOLI a Dimaro in Val di Sole.

ViVicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Antonio TOSCANO

Il Podio Gialloblù di Livorno – Juve Stabia 1 – 3

La Juve Stabia sbanca il Picchi di Livorno con un match perfetto. Ecco l’analisi del Podio Gialloblù

Coppa Italia, primo turno: Livorno – Juve Stabia 1 – 3

Medaglia d’oro: a Stefano Del Sante, che apre la stagione con una pesante doppietta. L’ariete ex Pavia aveva iniziato la preparazione al centro di tante voci di mercato; a precisa domanda Del Sante ci aveva risposto senza mezzi termini di voler restare alla Juve Stabia per dimostrare ai tifosi stabiesi il suo valore. Detto – fatto: è un Del Sante tirato a lucido fisicamente ed implacabile sotto porta quello che scende in campo a Livorno. Mette a segno due reti da attaccante puro, una con una bordata sotto la traversa ed un’altra con un colpo di testa solo da appoggiare in porta. La confidenza della punta si vede anche quando tenta un cucchiaio sul portiere ospite in uscita. Esecuzione rivedibile ma sensazioni positive. E se il grande acquisto del suo mercato la Juve Stabia lo avesse già in casa?

Medaglia d’argento: a Danilo Russo, subito decisivo al suo esordio in gialloblú. Pochi fronzoli e molta sostanza per Russo, il quale compie almeno quattro parate decisive. Prima su un colpo di testa ravvicinato murato alla grande in uscita, poi con un doppio intervento prodigioso con il quale nella ripresa Russo evita che il Livorno accorci nuovamente le distanze. Da applausi anche il guizzo con cui l’estremo difensore nel finale chiude la saracinesca alla punizione di Vantaggiato. A queste parate si aggiunga che Russo per poco non riesce a ipnotizzare Cellini dal dischetto. Prestazione impeccabile.

Medaglia di bronzo: merita una menzione Capodaglio, faro del centrocampo stabiese, ma scegliamo di premiare Daniele Liotti che col suo gol apre le danze. Liotti dimostra duttilità cominciando da centrale difensivo e poi tornando nel suo ruolo naturale di terzino sinistro dopo l’infortunio di Liviero. Il numero 6 sblocca il risultato con un tap-in sottoporta da attaccante più che da difensore, mettendo subito in discesa la partita della Juve Stabia. La stagione di Liotti comincia dunque col piede giusto e si preannuncia, così, importante. Dopo due anni trascorsi all’ombra ingombrante di Contessa, Liotti sembra pronto a giocarsi ad armi pari il posto da titolare con Liviero.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alla sfortuna che continua a perseguitare la Juve Stabia. Le Vespe sembrano aver voltato pagina rispetto alla scorsa stagione, l’unica costante resta però la maledizione infortuni. Prima vittima della nuova stagione è Liviero, costretto ad abbandonare il campo dopo pochi minuti di gioco. Il suo infortunio permette l’esordio positivo di Amenta, ma si spera ovviamente che per l’ex terzino del Lecce non si tratti di nulla di grave.

Medaglia d’argento: ai piccoli cali di concentrazione accusati dalle Vespe. Dopo tutte le reti messe a segno, la Juve Stabia ha prestato il fianco alle azioni del Livorno, rischiando forse più di quanto abbia effettivamente subìto. Forse non è un caso che il primo gol del Livorno sia arrivato subito dopo il 2 a 1 delle Vespe e che, dopo la terza rete, Russo sia stato costretto agli straordinari. Ovviamente si tratta di imprecisioni normali, soprattutto alla prima partita della stagione.

Medaglia di bronzo: all’imprecisione di Zibert dal dischetto. Il match del centrocampista è stato senza dubbio positivo ed, anzi, insieme a Capodaglio ed ad un ottimo Izzillo, il centrocampista ex Akragas ha dato tanta qualità al centrocampo stabiese. Unica nota stonata della sua partita, appunto, l’errore dal dischetto.

Raffaele Izzo

Livorno – Juve Stabia 1 – 3, Fontana: Vittoria prestigiosa ma non montiamoci la testa

Al termine del match contro il Livorno, Mister Fontana si è soffermato ai microfoni della Rai

Il tecnico della Juve Stabia, Gaetano Fontana, è visibilmente soddisfatto. Ai colleghi della Rai che gli chiedono un’analisi della vittoria della sua Juve Stabia risponde così:

E’ una vittoria importante ma che non cambia il nostro modo di fare. Continueremo a lavorare e non ci faremo ingannare da questa vittoria, sarebbe ingenuo se lo facessimo. Continueremo a dare il massimo, già da domani, quando metteremo nel mirino il match contro il Novara.

Fanno piacere gli attestati di stima che arrivano da parte vostra. Sono un allenatore giovane e curioso; ho molto da imparare e guardo ovviamente a tanti grandi allenatori per imparare da ognuno di loro qualcosa.

Devo ringraziare i ragazzi che dal primo giorno si sono fidati di me e mi hanno assicurato massima disponibilità nel lavoro quotidiano. La vittoria è soprattutto merito loro perchè sono i calciatori che vanno in campo e che mettono in pratica le indicazioni che l’allenatore dà loro. Noi abbiamo un obiettivo ben preciso. Castellammare e la Juve Stabia da qualche anno soffrono a livello calcistico ed è nostro obiettivo quello di ridare entusiasmo alla piazza; questo possiamo farlo solo attraverso il lavoro.

E’ giusto guardare le cose positive senza però dimenticare gli errori che abbiamo commesso. Non abbiamo fatto benissimo soprattutto nella copertura su Cellini ma penso che sia dovuto alla condizione non ancora ottimale. Ovviamente ho preso atto di tutti i nostri errori e sicuramente vi porrò rimedio.

 

Livorno vs Juve Stabia, le pagelle

Livorno vs Juve StabiaBuonissima la prima per la Juve Stabia di Gaetano Fontana che, nel primo turno eliminatorio di Tim Cup, Livorno vs Juve Stabia, espugna il Picchi di Livorno per 1-3 al termine di una gara spettacolare dominata per larghi tratti dalle vespe.

Le reti: Di Liotti ; Del Sante, doppietta

Ecco le nostre pagelle delle vespe:

RUSSO 9: Un muro. Almeno 4 parate di altissimo livello. Fenomenale!
CANCELLOTTI 6.5: Tanto sacrificio sull’out destro per lui.
LIOTTI 7: Gioca, adattandosi, da centrale i primi minuti. Segna la rete che sblocca la gara.
ATANASOV 7: Tanta grinta per il difensore bulgaro. Sta dimostrando di essere un giocatore diverso da quello della passata stagione.
LIVIERO: SV IZZILLO 6.5: Primo tempo mediocre per lui, nella ripresa alza il livello e sfodera una discreta prestazione.
ZIBERT 5: Autore dell’assist per Liotti e di alcune giocate interessanti. Sbaglia, purtroppo, un rigore nella ripresa. Si farà perdonare.
CAPODAGLIO 7.5: Il faro del centrocampo. Il cervello della Juve Stabia. Fosforo e muscoli per le vespe.
LISI 7: Corre come un forsennato fino all’ultimo secondo, bene così.
MAROTTA 6.5: Buona la prima per lui. Tanta corsa e anche un bell’assist per Del Sante.
DEL SANTE 8: Doppietta per l’attaccante ex Lamezia. Ha da poco rinnovato e darà una grossa mano.
AMENTA 6.5: Entra a freddo in un momento delicato ma tiene bene la difesa.
RIPA: SV
ROSAFIO: SV
Livorno- Juve Stabia, le pagelle

Livorno – Juve Stabia 1 – 3 – Del Sante: vittoria che ci dà morale, con Fontana grande feeling

Le parole rilasciate alla Rai da Stefano Del Sante al termine della gara con il Livorno

Il mattatore della serata magica delle Vespe è Stefano Del Sante; l’attaccante della Juve Stabia ha messo a segno due reti ed è apparso tonico e carico.

Fermato dai colleghi della Rai, Del Sante ha parlato in questi modo:

Siamo contenti di aver fatto una grande prestazione su un campo difficile e contro una grande squadra. Siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo preparato durante queste settimane di allenamento.

Forse abbiamo avuto qualche motivazione in più del Livorno e questo può aver fatto la differenza. Adesso ci concentriamo in vista del match contro il Novara con la speranza e la voglia di fare bene.

Con Mister Fontana c’è un gran feeling. Ci sta vicino, ci dice cosa fare e noi cerchiamo di dare il massimo. Speriamo possano arrivare anche altri ragazzi a darci una mano perchè vogliamo fare grandi cose.

L’obiettivo della nostra stagione lo teniamo per noi. Pensiamo a volare basso ed a lavorare a testa bassa. Questa è la strada giusta e dobbiamo continuare così.

Impresa Juve Stabia, espugnata Livorno 1-3!

Buonissima la prima per la Juve Stabia di Gaetano Fontana che, nel primo turno eliminatorio di Tim Cup, espugna il Picchi di Livorno per 1-3 al termine di una gara spettacolare dominata per larghi tratti dalle vespe. Fontana schiera i suoi con un 4-3-3 rodato con Russo in porta, Cancellotti, Atanasov, Liotti e Liviero in difesa, Capodaglio, Izzillo e Zibert in mediana e il tridente Del Sante, Lisi, Marotta. Dopo 5′ doccia gelata per le vespe, Liviero si fa male ed è costretto ad un uscire, entra Amenta. Parte meglio il Livorno che impensierisce Russo con Cellini. Le vespe prendono coraggio e Zibert per poco non porta in vantaggio i suoi. Dal 20′ al 26′ del primo tempo succede di tutto, Zibert crossa da corner e Liotti porta in vantaggio i suoi. Due minuti dopo contropiede Juve Stabia finalizzato da Del Sante. Al 26′ fallo di Izzillo di Fichichi e Cellini, dal dischetto, non sbaglia. I labronici ci provano in ogni modo ma Russo dice no. Migliore in campo. Nel secondo tempo Del Sante fallisce un gol clamoroso a tu per tu con Falcone ma 2 minuti dopo si guadagna un calcio di rigore: Zibert tira ma Falcone respinge, sulla ribattuta ancora Zibert prende la traversa. L’occasione fallita non deprime le vespe che pochi minuti dopo calano il tris, Marotta scatta sulla fascia e serve al centro un cioccolatino per Del Sante. 1-3 e partita in ghiaccio. Il Livorno ci prova ancora con Cellini, Vantaggiato e Morelli ma Russo è fenomenale. La partita scivola liscio fino al 90′ e a fare festa è la Juve Stabia, che per la prima volta nella sua storia espugna un campo difficile come quello di Livorno. Prossima fermata Novara, si continua a sognare…

Guardia Costiera, 29 luglio 2016, 34 operazioni 3400 migranti salvati (VIDEO)

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Sono oltre 3400 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi, nel corso di 34 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta di 28 gommoni e 6 barchini.

Sono intervenute nelle operazioni di soccorso unità della Guardia Costiera, della Marina Militare italiana nel dispositivo Mare Sicuro, una nave inglese nel dispositivo Eunavfor Med, una nave irlandese e unità appartenenti alle ONG: MOAS, SOS Mediterranée, Jugend Rettet, Sea Watch e Sea Eye.

NOTE sulla Guardia Costiera:

La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.

Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.

Attività e competenze

Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.

In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.

In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.

(note da: wikipedia)

vivicentro.it/isole/cronaca

M5S Stabia, Consiglio comunale del 29 luglio 2016: il voto

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Variazione di assestamento generale e verifica e salvaguardia del permanere degli equilibri di bilancio esercizio 2016: il gruppo M5S Stabia ha espresso parere CONTRARIO.

La mancanza di trasparenza sull’effetto degli ingenti tagli previsti, in macroaree quali:

  • sport e tempo libero (150.000 €),
  • servizi all’istruzione (487.000 €),
  • beni demaniali (455.000 €),
  • aree protette e foreste (288.000 €)
  • viabilità (355.000 €),

ha determinato la votazione di un bilancio poco chiaro nel merito delle singole voci.

I tagli devono essere oculati e mirati, non interferendo mai con i servizi primari che un’amministrazione ha l’obbligo di garantire alla propria cittadinanza, nello specifico facciamo riferimento alla conversione di servizi straordinari delle partecipate in servizi ordinari; inammissibile a questo proposito la recente spesa di € 100.000 a carico del comune per la rimozione di rifiuti da numero 4 strade cittadine.

Inoltre, proponiamo l’introduzione del Baratto Amministrativo, misura rivolta alle fasce impossibilitate a versare tributi. Con l’Istituto del Baratto Amministrativo i cittadini che aderiscono, su loro specifica richiesta, prestano la loro opera all’amministrazione ottenendo, in cambio, non un compenso pecuniario ma una decurtazione e/o una riduzione o esenzione dei tributi dovuti all’amministrazione comunale.

DIMARO LIVE – Strinic in bici a Dimaro!

Ivan Strinić gira in bicicletta a Dimaro

Ivan Strinić, come Valdifiori, Maggio e Sepe, questo pomeriggio, approfittando della giornata libera, ha fatto un giro in bici per le strade di Dimaro.

Ivan Strinić
Ivan Strinić
Ivan Strinić
Ivan Strinić

Ecco il calciatore croato del Napoli che rientra in Hotel… Un po’ affaticato!

Ivan Strinić
Ivan Strinić

DIMARO LIVE, FOTO – Milik a Dimaro!

Arkadiusz Milik è arrivato a Dimaro! 

Pochi minuti prima delle 18 è giunto in una Mercedes nera, il neo acquisto del Napoli, Arkadiusz Milik. Occhiali scuri e maglietta beige, Milik è in Hotel a Dimaro insieme a tutta la squadra che oggi non si è allenata.

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Ad attenderlo all’ingresso dell’Hotel Rosatti una quindicina di tifosi.

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Da domani il ventiduenne calciatore polacco sarà in campo a Carciato.

 

Da Dimaro, Antonio Toscano