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Castellammare di Stabia
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A giudizio consigliere comunale di Castellammare: estorsione

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Il malaffare prospera ed è presente ovunque e, stando all’accusa mossa al consigliere De Iulio, sembra che abbia attecchito  anche nel consiglio comunale di Castellammare.

E’ accusa di estorsione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso: è stato rinviato a giudizio il consigliere comunale d’opposizione di Castellammare di Stabia, Massimiliano De Iulio, rappresentante della lista “Stabia in Strada” alle ultime elezioni amministrative ed impiegato presso una società della regione – la SMA Campania – che si occupa di prevenzione, soprattutto per gli incendi ed è un componente della nota famiglia dei “Pellicchioni” di Ponte Persica.

Il gip del tribunale di Salerno lo ha rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti una serie di rappresentanti del clan Ridosso-Loreto operante a Scafati.

Sono in totale 15 le persone rinviate a giudizio. I fatti che gli contesta la Dda di Salerno si riferiscono al periodo che va dal 2009 al 2010. Secondo l’antimafia, De Iulio si sarebbe reso protagonista di un’estorsione ai danni di un imprenditore di Scafati proprio per conto del clan del boss Romolo Ridosso, stabiese anch’esso ma poi trasferitosi a Scafati. In quel periodo non era ancora consigliere comunale. Ora per lui ci sarà modo e tempo per difendersi dalle accuse ricevute.

 

UFFICIALE – Novara-Juve Stabia, comunicata la data e l’ora del fischio d’inizio

Questa la data e l’ora del fischio d’inizio

Dopo la vittoria della Juve Stabia contro il Livorno e il passaggio del turno, la squadra di Gaetano Fontana tornerà in campo domenica sera contro il Novara in occasione del secondo turno eliminatorio valevole per la Tim Cup. Si giocherà domenica 7 agosto al “Silvio Piola” di Novara alle ore 20.30. La vincente affronterà chi passerà il turno tra Latina e Matera.

 

Ai domiciliari, evade per fare un tuffo

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Agli arresti domiciliari, evade per un tuffo in piscina. Arrestato dai carabinieri di Cepagatti in provincia di Pescara.

Questa mattina i militari della stazione di Cepagatti (PE) hanno tratto in arresto per evasione Adrian GHERASIM. Il 28enne, sottoposto agli arresti domiciliari a Chieti per una rapina, complice la bella giornata, ha pensato di rinfrescarsi con un tuffo alla piscina di Cepagatti. Per sua sfortuna però, mentre si rilassava al sole è stato notato da un Carabiniere della Stazione di Cepagatti che, libero dal servizio, lo ha riconosciuto tra i bagnanti. Allertati i colleghi,  in pochi minuti il romeno è stato bloccato e tratto in arresto. In giornata la convalida.

ESCLUSIVA – Il suo ‘traditore’ ad Higuain ha fatto impazzire il web. Bosco: “Vi racconto la sua reazione”

Queste le sue parole in esclusiva: “Il Napoli è vita! A Torino solo tifosi occasionali”

E’ lui il personaggio del momento, ha incarnato alla perfezione lo spirito del tifoso napoletano che ha appreso la notizia del passaggio di Gonzalo Higuain alla Juventus. Il suo video ha spopolato, è diventato virale nel web. Andrea Bosco, il giovane tifoso del Napoli, lo abbiamo scovato e Vivicentro.it l’intervistato in esclusiva. Prima però, spazio alla sua lettera di addio al Pipita:

Sei stato il Re di Napoli, il nostro condottiero, il nostro motivo di vanto, ci hai fatto sognare, abbiamo pianto insieme all’uscita dei gironi di Champions nonostante i 12 punti, ci siamo rialzati insieme dopo il rigore sbagliato con la Lazio, il tuo carisma ci ha fatto innamorare. Sei venuto a cantare con noi sotto la curva, perché? Se per te basta un progetto vincente per farti dimenticare tutto ciò. ERI IL MIO IDOLO INDISCUSSO, stupidamente sono sempre stato il primo a difenderti in tutto, ma non oggi, non in questa scelta. Avrei seguito le tue partite in qualsiasi altra squadra, avrei comprato la tua maglia magari dell’Arsenal o dell’Atletico Madrid ma non questa. Tu hai portato in alto il Napoli con i tuoi 36 gol ma Napoli ti ha fatto diventare ciò che sei, passare ai rivali storici è un colpo basso, Napoli e i napoletani non si meritano tutto questo. È stata una grande mancanza di rispetto da parte tua. Per me come per molti già non esisti più, sarà difficile dimenticarti del tutto, dimenticare la tua grinta, le tue giocate. A Napoli il tuo nome sarà ricordato con rabbia e rancore, uno dei più grandi tradimenti della storia del calcio. In bocca al lupo sei riuscito a far dimenticare tutto il bene che hai fatto con una sola scelta. Tanti saluti ex idolo di migliaia di ragazzi come me. Anche se fa male lo urlerò ogni volta che potrò…

Sei diventato personaggio virale, il tuo video ha spopolato sul web. Dove nasce questa tua idea?

Era da un po’ di giorni che pensavo e ripensavo a questa sua scelta che ha ferito me e tanti altri tifosi del Napoli. Appena ho saputo del suo arrivo a Caselle ho cercato in tutti i modi di arrivarci, ma non avendo un passaggio o dovuto demordere. Volevo fargli sapere i miei sentimenti, volevo accoglierlo con amarezza. Poi la svolta, eccolo a Corso Galileo Ferraris, alla sede della Juventus. Mi sono fiondato in bicicletta, sono stato a contatto con centinaia di tifosi della Juventus, ero l’unico tifoso del Napoli, ero l’unico ad aspettarlo. L’ho chiamato così perchè una cosa del genere è irrispettosa verso una città che ti ha dato tanto. Per me in particolare era un idolo, mi sono sempre ispirato a lui in quanto sono attaccante di una squadra locale qui a Torino. La sua scelta l’ho presa male, ero quasi in lacrime. Non me la sono proprio spiegata… Ho cercato di chiamarlo, nel video si vede, per fargli capire la nostra rabbia, ma non c’è stato verso”

Non c’è stata alcuna sua reazione, ma dalla sicurezza si?

Non c’è stata nessuna sua reazione, o quasi. Ero qualche fila dietro, ma ha sentito di sicuro la mia voce ignorandola. Nel video dall’altra inquadratura, però, si vede che si gira sentendo la mia voce. Non è venuto a parlarmi e ha ignorato l’urlo napoletano del tutto. La sicurezza, invece, ha cercato di individuarmi, ma non c’è riuscita in quanto era, come ti dicevo, un po’ più indietro e anche basso. Ho espresso il mio parere, non sono stato violento, volevo fargli sapere i miei sentimenti”.

Sei di Torino, ma il tuo cuore è partenopeo

Sono nato e cresciuto a Torino, ma tifo Napoli da sempre. E’ una città alla quale sono affezionato, ma la famglia è più della metà partenopea. Sono sempre di cuore azzurro e la mia Lei è del 1926. Sono sicuro che non cambierà mai questo mio forte sentimento. Ho avuto la fortuna di vivere questa nostra passione. Qui a Torino faccio di tutto per seguire il mio Napoli saltando i sabato sera, non uscendo la domenica e quasi visto come pazzo. Qui a Torino sono pochi i fanatici della Juventus, sono tifosi occasionali, pochi da stadio. Io sono l’unico napoletano della zona. Per me il Napoli non è una partita, ma è vita. Sogno di vivere a Napoli, avere l’abbonamento e poter andare sempre allo stadio sia in casa che in trasferta. Sono stato influenzato dai nonni di parte materne, il golfo mi ha stregato”.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

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Video tratto dalla pagina facebook I Vac Pazz pette Napoli

 

Rifiuti D’Oro

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Amministrare i rifiuti, non sempre e’ disdicevole, puo’ procurare un utile di 1 milione di euro, quasi 2 miliardi delle vecchie lire.

E’ questo il compenso che avrebbe ricevuto in 12 anni dall’Ama Paola Muraro per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti a Roma, prima che venisse nominata alla guida dell’Assessorato romano, che proprio sull’AMA ha competenze.

Rifiuti Profumati :
In pochi anni di amministrazione, per la Muraro, cumuli di rifiuti maleodoranti,  si sono trasformati in bigliettoni verdi da 100 e viola da 500 freschi e profumati, come le uova di giornata.
Giuste Considerazioni : 
Non vedere in una storia del genere, un conflitto di interessi, e’ come essere miopi e sordi al tempo stesso.
Parliamo di una “Superconsulente, che ha occupato un posto di primo piano con responsabilita’ aziendali importanti in seno all’Ama, proprio mentre questa azienda attraversava il periodo piu’ disastroso della propria storia commerciale.
Conflitto di Competenza :
Oggi la Paola Muraro, si ritrova da Assessore al Comune di Roma, a riavere pieni poteri sulla stessa Azienda da lei amministrata per 12 anni.
Sarebbe cosa giusta e saggia che la Muraro gettasse la spugna, la scelta fatta dalla Virginia Raggi, Sindaco della Citta’ eterna, purtroppo non e’ stata delle piu’ felici. e poco opportuna..
La Muraro parla di un dossier che avrebbe custodito come un tesoro nei suoi cassetti, conterrebbe elementi probatori per scagionarla da qualsiasi illazione.
Nel frattempo ha dichiarato di aver guadagnato pochi spiccioli durante i 12 anni trascorsi all’AMA, ha parlato di soli 74 euro al giono, speriamo che mostri le carte in suo possesso al piu’ presto.
La Citta’ di Roma, ha diritto di sapere se ancora una volta la scelta di una persona come la Raggi, sia stata giusta o sbagliata, bisognerebbe conoscere le motivazioni dell’incarico,
Ha superato una selezione?, e” stata indicata da qualcuno?, oppure e’ piovuta dal cielo?
Roma ha bisogno di una ramazza pulita, e’ stanca di avere politici stantii sempre milionari.

vivicentro.it/blogger/Lopiano-saintred  /  Rifiui D’Oro. Mauro Lo Piano Red Saint

FOTO ViViCentro – 90 anni di Napoli, gli scatti più belli!

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Il Napoli ha festeggiato ieri i propri 90 anni di vita, in una serata non proprio di festa che noi abbiamo seguito live con i nostri inviati sul campo. Questi gli scatti di Giovanni Somma per Vivicentro.it.

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Fiore: “Ringrazio De Laurentiis per avermi invitato”

Le sue parole

Roberto Fiore classe 1924, ex presidente del Napoli, torna allo stadio dopo 50 anni. Queste le sue parole a Il Mattino: «È una emozione grandissima di cui non posso che ringraziare il presidente De Laurentiis che si è ricordato di me alla mia veneranda età. Nel cuore porto sempre il mio Napoli e quello di sempre che mi ha regalato tante gioie e tantissime soddisfazioni. In verità sono tornato al San Paolo anche come presidente della Juve Stabia. Ma questa è una grandissima giornata. Forse è l’ultimo incontro di calcio che vedrò. Ma è sempre una sensazione bellissima».

Il Napoli rilancia, offerti 23 mln per Maksimovic: Cairo dice no

Lo riferisce Gianluca Di Marzio

Uno dei giocatori che interessano di più al Napoli per rinforzare il reparto difensivo è Nikola Maksimovic, classe ’91 in forza al Torino. Tanta voglia di portare il serbo alla corte di Maurizio Sarri per la società azzurra, col presidente De Laurentiis arrivato ad offrire 23 milioni ai granata. Secca la risposta: la società del presidente Cairo ha respinto la proposta, a testimonianza di come il giocatore sia considerato un punto fermo per Mihajlovic.

Aguzzini Diplomati e soprusi, violenze, stupri

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In questi ultimi anni, le immagini che “raccontano” storie di soprusi, violenze fisiche su bambini, anziani, persone instabili nel corpo e nella mente, si sono ripetute con una ciclicita’ da lasciare sgomenti.

Ieri, l’ultimo caso di maltrattamenti, tutto sembrava in ordine, nell’asilo nido del quartiere Bicocca a Milano: In regola i Certificati, i Titoli di Studio e di Formazione, di chi si doveva occupare dei piccoli ospiti dai 2 mesi ai 3 anni, ma la regola dentro queste mura era quella di insultare i bambini, prenderli a schiaffi strattonarli, legarli alle sedie con cinghie, rinchiuderli per ore al buio e ignorarne il pianto, e le loro urla di terrore.

Con l’arrivo dei Carabinieri, gli “Aguzzini Diplomati” sono stati arrestati, 2 persone sono indagate, l’asilo e’ stato posto sotto sequestro.

I 2 arrestati sono: Enrico Luigi Piroddi, responsabile e cuoco dell’asilo privato “Baby Word”, e la coordinatrice Milena Ceres,le accuse mosse nei loro confronti dai Magistrati inquirenti sono per maltrattamenti e lesioni volontarie.

Altri 2 “educatori”, con diploma a seguito, che avevano assistito alle violenze senza reagire o prenderne parte sono indagati come persone informate sui fatti. Con il loro silenzio, avrebbero aiutato sia il Piroddi che la Ceres nell’esercizio della loro violenza privata contro i minori.

Nessun Commento :

Il Giudice Stefania Pepe, ha concesso i domiciliari alla donna, all’uomo e’ stata data l’interdizione dall’attivita’ per 12 mesi, dopo tale periodo, potra’ tranquillamente “operare” in un’altro asilo. Come premio finale?, e’ stato rimesso in liberta’.

Sembra che il Magistrato inquirente sia stato troppo benevolo nei confronti di 2 persone che hanno maltrattato per mesi bambini in eta’ compresa tra 2 mesi e 3 anni.

Giusta Riflessione :

Bisognerebbe che Parlamento e Senato, iniziassero a varare Leggi piu’ severe nei confronti di chi maltratta anziani e bambini.

L’immagine che ha piu’ scosso gli inquirenti, e che li ha portati ad intervenire, e’ quella di un bambino di soli 2 anni, a cui dopo essere state tirate con violenza le orecchie, e’ stato dato un morso in faccia.

Nessun psicologo potra’ essere in grado di quantificare i danni che si possono creare in un bambino Molto probabilmente le ferite mentali delle violenze subite, si tramuteranno in cicatrici, potrebbero restare indelebili per tutta la vita.

Questa vicenda dell’asilo nido milanese, e’ simile a tante altre che si sono verificate in case di cura per anziani, cambiano solo luoghi e soggetti.

Bisognerebbe prendere dei provvedimenti urgenti, una soluzione potrebbe essere quella di monitorare tutte le strutture pubbliche o private con telecamere a circuito chiuso, e inaspire le pene contro gli Aguzzini sia che abbiano un diploma, o che siano dei semplici “apprendisti”.

Icardi-Napoli, l’Inter ha chiesto Aubameyang e sonda Dzeko

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sul futuro di Mauro Icardi: “A conferma che però la chiusura non è totale c’è anche la notizia che negli ultimi giorni intermediari interisti hanno fatto un sondaggio con il Borussia Dortmund per Pierre-Emerick Aubameyang, 27enne attaccante reduce da una stagione super. Il gabonese, con passaporto anche francese, è un vecchio pallino nerazzurro, ma anche stavolta la risposta è stata un secco no. Vero però che se dal Napoli arrivassero Gabbiadini più 45-50 milioni si farebbe fatica a dire di no, anche perché non si tratterebbe per forza di un ridimensionamento della rosa. Con le nuove liste 4+4 poi all’Inter un italiano in più farebbe gran comodo, senza dimenticare che volendo dall’operazione si potrebbe mantenere un tesoretto puntando su Edin Dzeko. Da Napoli intanto tutto tace. L’accordo con Icardi (6,5 milioni, compresi i diritti di immagine, per cinque anni) ci sarebbe già. Sopra i 70 milioni, con Gabbiadini valutato 25, non si andrà. Ma l’Inter, se proprio deve, preferirebbe cedere Icardi all’estero, anche a costo di prendere qualche milione in meno.  Se saltasse Lacazette, Wenger potrebbe puntare su Mauro, che però non risulta in pole tra le alternative. Nella caliente Milano, Wanda farà un punto col marito nei prossimi giorni. Ma tutto fa pensare che Mauro giocherà il test di sabato a Oslo contro il Tottenham e che speri solo che questo «incendio» si spenga presto. Anche perché il club gli ha fatto capire che se Wanda volesse insistere col braccio di ferro, la fascia di capitano è pronta a finire sul braccio di Miranda”.

Zielinski atteso domani per le visite mediche

I dettagli

Come riporta Il Corriere dello Sport, manca l’annuncio, ma sono due giorni che Piotr Zielinski ha cominciato a riflettere sul suo futuro napoletano: avrebbe potuto già dir di sì, oltre un mese e mezzo fa, quando De Laurentiis e Pozzo definirono il trasferimento. Ora Zielinski sembra quasi convinto. Troverà la Champions e un tecnico che crede nelle sue qualità. E’ atteso domani per le visite mediche.

Roma: spazzatura e parchi degradati, i guai di Raggi

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Più propaganda, appelli, denunce e accuse che soluzioni: il caso spazzatura a Roma – racconta Marcello Sorgi – non è solo la prima vera grana per il M5S alla guida della Capitale, ma la riprova che una strategia che è vincente quando sei all’opposizione non funziona quando sei al governo. E non c’è solo la spazzatura. Ariela Piattelli ha messo insieme un viaggio nei parchi storici: l’ultima vergogna di Roma tra migranti accampati, sporcizia e piccole discariche improvvisate.

Rifiuti a Roma. L’errore della sindaca MARCELLO SORGI

Oltre a rappresentare la prima vera grana per la più importante amministrazione 5 Stelle d’Italia, il caso della «monnezza» di Roma è emblematico del modo in cui politica-politicante, propaganda, overdose di appelli e denunce possono sostituirsi al dovere essenziale di affrontare e risolvere i problemi. Virginia Raggi, donna-simbolo della vittoria stellata alle amministrative, è in carica dal 7 luglio.

E non può ancora essere accusata di essere responsabile dell’abbandono in cui l’azienda che ha il compito di tenere pulita la città, l’Ama, ha lasciato Roma, rischiando di trasformarla in una sterminata discarica ed esponendo chi ci vive a rilevanti rischi sanitari, nella stagione più calda dell’anno in cui i rifiuti lasciati all’aperto marciscono in poche ore.

L’errore commesso dalla Raggi è piuttosto, non solo di aver accarezzato, per riceverne i voti, i dipendenti delle municipalizzate romane, promettendo loro che avrebbe stracciato qualsiasi piano di ristrutturazione delle loro aziende, totalmente inefficienti. Ma di essere venuta meno al principio numero uno del Movimento 5 stelle, la regola del «prima» e del «dopo». Pur avendo legittimamente messo le mani avanti sul disastro di Roma, attribuendone le colpe ai suoi predecessori in Campidoglio e al sistema di «Mafia Capitale», da lei citato quotidianamente in campagna elettorale, la Raggi, venuta «dopo», ha scelto infatti come assessora all’Ambiente una donna del «prima», quella Paola Muraro che per ben 14 anni aveva collaborato con l’Ama con una consulenza molto ben retribuita, e negli ultimi tempi si era data a rappresentare gli interessi di un’altra ditta, la Bioman, appaltatrice dei servizi di «compostaggio», cioè di confezionamento dei rifiuti in attesa di trasporto e smaltimento. Inevitabile che le opposizioni, e soprattutto il Pd, ne chiedano le dimissioni, anche se Raggi non intende concederle e difende la sua collega.

Ma se una sindaca rivendica, come solo i 5 stelle possono fare, non avendo condiviso precedenti esperienze e alleanze, di non aver nulla a che vedere con le magagne del passato, non può certo mettersi al fianco una persona che, sebbene competente, proviene dall’epoca Alemanno, ed anche senza averle approvate ha assistito a tutte le scelte sbagliate compiute in anni recenti. Inoltre la designazione della Muraro ha portato all’annuncio delle dimissioni dell’attuale presidente e amministratore delegato dell’Ama Daniele Fortini, incaricato nel gennaio 2014 dall’ex-sindaco Ignazio Marino di mettere a posto con le buone o con le cattive la suddetta Ama, infeudata dagli alemanniani, ma in grado di accontentare pure parte del centrosinistra, a cominciare dalla nota cooperativa Pd dell’ex-detenuto Salvatore Buzzi, risultato poi capo, o co-capo con il fascista Massimo Carminati, di «Mafia Capitale».

Nei due anni e mezzo in cui ha guidato l’Ama, da lui definita all’atto del suo insediamento “azienda già devastata”, cosa ha combinato Fortini? Per prima cosa ha fatto fuori la Muraro, che adesso non vede l’ora di rendergli pan per focaccia togliendogli la poltrona di sotto. Poi ha cercato di fare qualche decina di licenziamenti, nulla in confronto alle migliaia di assunzioni clientelari all’Ama, si parlò di una «parentopoli», fatte da Alemanno. Ma soprattutto s’è dedicato a redigere ben quindici esposti, dicasi quindici e magari tutti indispensabili, alla Procura della Repubblica di Roma, sperando forse che il procuratore Pignatone venisse ad arrestare quelli che lui non riusciva a licenziare. Nel frattempo, di far funzionare la raccolta dei rifiuti che giacciono abbandonati e putrescenti per le vie di Roma, Fortini ovviamente non s’è occupato, e continua a non occuparsi nessuno. Proseguono le dispute Pd-5 stelle, Raggi-Orfini, Raggi-Marino o Raggi-Alemanno. La «già devastata» Ama, priva di direttore generale, con l’uscita di scena del presidente e ad sarà completamente decapitata. E i cittadini romani non sanno più con chi prenderse la né a che santo votarsi.

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Roma: non solo emergenza spazzatura ma anche degrado parchi e ville

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A Roma non c’è solo l’ emergenza spazzatura. Ariela Piattelli ha messo insieme un viaggio nei parchi storici per documentare l’ultima vergogna di Roma tra migranti accampati, sporcizia e piccole discariche improvvisate.

Ville storiche abbandonate, l’ultima vergogna di Roma ARIELA PIATTELLI

Accampamenti di immigrati tra gli alberi, sporcizia, discariche: ecco come sono ridotti i parchi dove passeggiavano re e regine

Certo, l’emergenza rifiuti. Ma la nuova amministrazione comunale deve affrontare rapidamente anche un altro focolaio di degrado: lo stato di pericoloso abbandono delle ville storiche della Capitale.

Ci sono meno di dieci minuti di corsa a dividere le scuderie costruite dai Savoia dalle baracche di Villa Ada, alloggio dei maghrebini accusati di aver stuprato pochi giorni fa una ragazzina di 16 anni. Ma questi prefabbricati alle sponde di un cratere abbandonato, dove avrebbe dovuto sorgere un megaparcheggio, sono solo una goccia nel sommerso del folto. Lì affondano 180 ettari di storia. Le serre del re sono ormai territorio di prostituzione.

Le tre ville monumentali più grandi di Roma, in totale 448 ettari, che conservano la memoria dei re, del Risorgimento e dell’arte, sono vittime dell’incuria, dell’illegalità e dell’occupazione degli immigrati. A Villa Ada, parco a Nord della Capitale, circondato da ambasciate e università, gli sportivi sono testimoni dello scempio.

«Ormai questo posto è terra di nessuno – lamenta Alessandro Leone, presidente dei Leprotti di Villa Ada -. Non vediamo mai volanti, né polizia a cavallo, o il servizio giardini del Comune. Tutto è abbandonato a se stesso. Una volta abbiamo salvato un bambino, che era stato portato via da una zingara. Abbiamo soccorso anche una ragazzina che stava per essere aggredita».

Ci addentriamo nel «verde», un bosco selvaggio dove i sentieri si perdono intorno a edifici storici, colorati dai panni stesi, dalle tracce di vita vissuta. E’ pomeriggio, siamo soli «perché adesso – ci spiega il runner – sono usciti tutti, torneranno alla sera. E’ il quotidiano del parco. I bambini giocano accanto ai bivacchi. Qui un bambino si è ferito con una siringa usata».

Letti, zaini, armadietti, fuochi per cucinare, sterpaglie al posto dei prati. E recinti posticci perché gli abitanti abusivi non amano essere disturbati. «Forse – azzarda Leone – ci vivono in 100 nella villa, ma possono arrivare a 300. Difficile fare una stima, sono immersi nel bosco. Si è provato ad affidare gli edifici ai privati, ma non funziona. Nella scuderia dei Savoia l’ex sindaco Veltroni voleva mettere il museo dei giocattoli. Oggi è un rudere abbandonato. Io credo che gli edifici non debbano essere dati in gestione a privati, è il Comune a doversene occupare, d’altra parte li paghiamo anche per questo».

La pensa diversamente Francesco Granese, presidente dell’associazione Amici di Villa Pamphilj, che ci accompagna in una passeggiata nel parco monumentale più grande della città (188 ettari), teatro delle battaglie del Risorgimento dei garibaldini. «I manufatti – dice – vanno affidati a privati. Si avrebbe maggior controllo sul territorio. Il Comune non riesce ad occuparsene. In questa villa ci sono controlli, però non è abbastanza. I problemi che la attanagliano sono l’occupazione abusiva, gli scippi, la prostituzione e l’incuria. Prima dell’ultimo Giubileo molti manufatti sono stati restaurati, e poi abbandonati».

Anche a Villa Pamphilj, dove in un edificio d’epoca il presidente del Consiglio accoglie capi di Stato e ambasciatori, e dove Gheddafi piantò la tenda, ci vivono in molti. «Prevalentemente immigrati dell’Europa dell’Est – spiega Granese -. Si dice che affittino anche posti letto e materassi nei monumenti storici, come nelle serre in ghisa d’epoca che i Doria Pamphilj commissionarono all’Inghilterra, vicino alla Fontana della Lumaca, del Bernini, dove si lavano gli occupanti. Molti accampamenti sono stati sgombrati recentemente, dopo le polemiche, poi però tornano subito a riabitarci». Passiamo per il boschetto noto per la prostituzione maschile gestita dai bengalesi: una trappola desolata, e come a Villa Ada spuntano cabine sos per chiamare soccorsi all’occorrenza. Non funzionano da tempo. C’è un edificio in pietra a forma di casetta e un uomo si lava alla fontanella vicina. «Questo edificio viene ripetutamente occupato. L’entrata – ci fa notare Granese – è chiusa con le pietre ma è facile riaprirla». E infatti dentro c’è un «alloggio» abitato, camera privata con vista, completa di salottino. Il caffè, la birra sul tavolino.

Gli abitanti di Villa Borghese scelgono le tende, così al mattino possono smontarle e sottrarsi ad eventuali controlli. Incontriamo due donne rom con un bambino, la loro tenda è ancora aperta, vicino a una fossa di rifiuti. «La gente che va a visitare la galleria Borghese esce da qui», ci racconta Alessandro Ricci dell’Associazione Amici di Villa Borghese, mentre indica l’uscita della metropolitana che accoglie i turisti tra cumuli di spazzatura non raccolta. Un sentiero con un mare di immondizia, che ormai ha preso il colore della terra. Ci sono immigrati che vendono borse, e la cabina dell’Acea dove fu stuprata nel 2011 una ragazza americana.

«Villa Borghese – continua Ricci – ha molti problemi, dall’incuria del verde all’illegalità. Abbiamo stimato che tra le 20 e le 40 persone si accampano per la notte». E mentre ci salutiamo incontriamo due signore anziane, storiche «senzatetto» della Capitale, che hanno vissuto per vent’anni alla stazione Termini. Si sono trasferite a Villa Borghese. «Alla stazione c’era molto rumore – dicono -. Questo è un posto silenzioso e ci sono gli alberi».

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Rinnovo e ricco adeguamento, De Laurentiis accontenta Koulibaly

I dettagli

Secondo Il Corriere del Mezzogiorno, l’offerta di 45 milioni del Chelsea per Kalidou Koulibaly non sortirà particolari effetti sul calciatore e sul Napoli. Infatti, nonostante le battute di Satin dei giorni scorsi che ha smentito un riavvicinamento tra le parti, De Laurentiis è pronto a fare un sacrificio economico pur di trattenere ancora Koulibaly a Napoli: 2 milioni netti a stagione.

De Laurentiis pronto a svenarsi per Icardi: presentazione domenica?

I dettagli

Come riporta Il Roma, Zielinski è ad un passo dal vestire l’azzurro Napoli. De Laurentiis, poi, è pronto a svenarsi per prendere Mauro Icardi. Se proprio riuscisse a comprarlo vorrebbe presentarlo ai tifosi domenica prossima in vista dell’amichevole contro il Monaco.

Jorginho: “Higuain ha fatto le sue scelte, pensiamo solo a noi stessi”

Al termine della gara amichevole tra Napoli e Nizza, Jorginho ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. Ecco quanto evidenziato:
“Davvero una bella festa alla quale siamo riusciti ad offrire il nostro contributo. Dobbiamo migliorare su alcuni aspetti ma stasera ci siamo divertiti ed è importante.
Higuain? Basta discutere di lui, ha fatto le sue scelte! Dobbiamo pensare esclusivamente a noi stessi e continuare a dare il massimo in campo.
Bisogna mantenere i piedi per terra, capire che ci sono margini di miglioramento e continuare a lottare per raggiungere un sogno”.

Sportitalia – Il Napoli ha davvero cercato Tevez ma le sue richieste erano spropositate

“Il contatto c’è stato, come confermato dallo stesso Carlitos Tevez. Che poi ha aggiunto come la sua priorità oggi sia quella di restare al Boca. Ma il Napoli lo ha cercato e l’Apache lo ha fatto scappare, chiedendo otto milioni più bonus a stagione. Un chiaro tentativo di non andare avanti e di soffocare sul nascere qualsiasi tipo di trattativa”, così Alfredo Pedullà sul proprio sito ufficiale.

Da alfredopedullà.com

Cm.com – Il Napoli accoglie Milik, curiosa la scelta del suo numero di maglia

“Benvenuto Milik #ADL”. Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha annunciato su Twitter l’acquisto dell’attaccante polacco classe 1994. Il giocatore è stato presentato questa sera allo stadio San Paolo in occasione dell’amichevole contro il Nizza per il 90esimo anno della storia del club. Queste le sue parole tramite il portale della agenzia che lo gestisce: “E’ un onore far parte del Napoli, un club con tifosi incredibili e pieni di passione. Si tratta di un grande club con una storia gloriosa. Voglio fare felici questi fantastici tifosi. Darò il meglio di me stesso per trascorrere insieme straordinari momenti”.

MAGLIA NUMERO 99 – Il San Paolo è letteralmente esploso quando l’attaccante polacco ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco indossando la maglia del Napoli. Lo stadio è esploso ed è subito partito il coro “Milik Milik”, come a voler cancellare il nome di Gonzalo Higuain. Il giocatore ha già sostentuto e superato le visite mediche, ma l’ufficialità è attesa a breve. L’ex attaccante dell’Ajax ha scelto la maglia numero 99 e non la 9 indossata da Higuain nella scorsa stagione. Quella è ancora libera è può essere la prossima casacca di Mauro Icardi.

ICARDI E LE ALTERNATIVE – Il Napoli ha lanciato un ultimatum ai nerazzurri per Mauro Icardi: prendere o lasciare l’ultima offerta da 70 milioni (oppure 50 milioni più Gabbiadini) entro le prossime 72-96 ore. E’ l’agentino dell’Inter l’obiettivo numero uno per rimpiazzare il Pipita. In alternativa il presidente De Laurentiis e il direttore sportivo Giuntoli valutano i nomi di Carlos Bacca, Nikola Kalinic e Diego Costa. L’attaccante spagnolo, infatti, potrebbe lasciare Londra in estate se dovesse essere ufficializzato il ritorno di Romelu Lukaku al Chelsea. Lo stesso Conte non ha escluso questa ipotesi dopo l’amichevole contro il Real Madrid: “Posso dire che oggi Costa è un giocatore del Chelsea. Non ha giocato in queste partite per un infortunio, se lo supera e in allenamento lo vedo in buona forma è possibile che giochi la prossima partita contro il Milan. Ma posso dire solo questo, parlo solo per oggi e oggi Diego Costa è del Chelsea. Se mi chiedete se Costa resterà con noi domani non lo so”.

 

Da calciomercato.com

Calciomercato AS Roma: SOS difensori dopo l’infortunio di Mario Rui

Calciomercato Roma: emergenza in difesa, tanti nomi nessuna certezza

Roma – Il brutto infortunio al crociato capitato a Mario Rui il 29 luglio scorso a Boston, nello scontro con Seck durante gli allenamenti, lo ha messo ko e costretto lontano dai campi di calcio per almeno 5 mesi. La Roma si è ritrovata dunque costretta a riaprire il discorso Calciomercato per correre ai ripari in difesa. Gli arrivi messi in conto dalla società giallorossa dovrebbero essere due: un centrale di piede destro e un mancino.

Dopo il diniego dell’Inter sulla cessione di Dodò alla Roma, il nome che circolava in questi giorni era quello di Mamadou Sakho, il difensore francese del Liverpool, ma il suo agente, Niakate Housseyni, ha dichiarato di non avere avuto contatti con Sabatini e che Sakho resterà al Liverpool. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Sabatini e Spalletti sarebbero ancora in ballo per la trattativa, l’intenzione sarebbe quella di incontrare di persona, in questi giorni,  i dirigenti del Liverpool con l’obiettivo di un prestito con diritto di riscatto.

Intanto il tecnico giallorosso sta “rivalutando” le potenzialità di Emerson Palmieri, il brasiliano in prestito dal Santos che diventerà tutto della Roma dopo 12 presenze (possibile teoricamente già per dicembre). L’emergenza in difesa non può comunque considerarsi superata con la sola presenza di Emerson, e il ritorno di Sabatini sul mercato ne è la prova. In ogni caso  il giovane brasiliano, che ha palesato la sua stima per Spalletti, rappresenta una buona e parziale soluzione nell’immediato.

Se Emerson mette una toppa sulla difesa vacillante, Szczesny continuerà a blindare la porta della Roma: la certezza delle visite mediche previste per giovedì sono un indizio di garanzia della sua titolarità in maglia giallorossa, manca solo l’ufficialità dell’accordo già raggiunto con l’Arsenal in questi giorni.

Occhi puntati anche su D’Ambrosio dell’Inter: il difensore nerazzurro, classe ’88, non titolare e facilmente cedibile, rispetto ai colleghi di reparto può giocare sia a destra che a sinistra, questo ruolo potrebbe proprio calzare a pennello per le esigenze attuali della Roma. Anche D’Ambrosio potrebbe essere preso in prestito con diritto di riscatto.

Intanto continuano i contatti della società capitolina col Tottenham per Federico Fazio, il difensore argentino classe 1987 che si presta bene anche nel ruolo di centrocampista. Mentre negli ambienti circolano voci su possibili trattative per Vermaelen e Nacho per completare l’assetto difensivo voluto da Spalletti, è da considerarsi concluso il capitolo Diawara le cui trattative di acquisto sono in dirittura d’arrivo con il Napoli benché non ancora ufficializzate da De Laurentiis.

Maria D’Auria

Napoli-Nizza, i voti di Vivicentro: che Napoli!

Questi i voti del match

Il Napoli batte il Nizza nella serata della festa per i 90 anni del club. Contro il club francese una vittoria schiacciante e questi i voti di Vivicentro.it:

Rafael 6, Hysaj 6, Albiol 6.5, Koulibaly 7.5, Ghoulam 6.5, D. Lopez 6, Valdifiori 6, Hamsik 6.5, Callejon 6, Gabbiadini 6, Mertens 7. A disp. Contini, Sepe 6, Strinic 6, Allan 6, Jorginho 6, Maggio 6, Insigne R., Chiriches 6, Dumitru 6, El Kaddouri 6.5, Grassi 6, Luperto 6. All. Sarri 6.5

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino