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Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Ledecky impressionante, disastro azzurro in vasca

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La seconda giornata di batterie del nuoto in piscina a Cinque Cerchi per il colori azzurri è quella della delusione per le tanta eliminazioni inattese.

Partiamo col racconto della “mattinata” brasiliana dai 100 dorso femminili dove sorprende la giovane americana, classe 1996, Kathleen Baker che stampa un 58″84, miglior tempo delle eliminatorie davanti alle più quotate Emily Seebohm (58″99), Kylie Mass (59″97), Mie Nielsen (59″13) e Katinka Hosszu (59″13). Nelle otto vasche dello stile libero maschile grandissimo equilibro per l’assenza di un vero dominatore della specialità. In vetta all’ordine dei tempi troviamo il cinese Sun Yang (1’45″75),reduce dall’argento dei 400 metri di ieri che hanno regalato il bronzo al nostro Gabriele Detti. Sun ha preceduto il tedesco Paul Biedermann (1’45″78) ed un assai convincente Chad Le Clos in 1’45″89.Non qualificati per le semifinali, grossi nome come il campione olimpico di Londra 2012 Yannick Agnel (1’47″35) e il coreano Park Tae-hwan (1’48″06). Purtroppo anche Andrea Mitchell D’Arrigo (1’47″46 23esimo) e Marco Belotti (1’48″71 33esimo) non riescono a centrare l’obiettivo del turno serale e, per quest’ultimo, la prestazione è viziata da uno stato influenzale. Ci si augura che, in ottica staffetta 4×200, l’atleta possa ristabilirsi.

Nei 100 rana femminili, tanto attesi per il ritorno in vasca della russa Yulia Efimova dopo la squalifica per doping, miglior prestazione della leader stagionale Lilly King (1’05″78) davanti proprio all’Efimova (1’05″79) ed all’altra statunitense Catherine Meili (1’06″00). Quarto crono delle batterie per l’oro di Londra 2012 Ruta Meilutyte (1’06″35) mentre accede al turno successivo, con l’ultimo crono, Arianna Castiglioni in 1’07″32. La primatista italiana Martina Carraro, invece, nuota un tempo molto distante dal suo migliore (1’07″56) e conclude mestamente la propria Olimpiade. Stesso destino anche per il campione italiano dei 100 dorso Simone Sabbioni che, debilitato da un virus intestinale, non è stato in grado di andare oltre un anonimo 28esimo posto in 54″91. Miglior crono delle qualificazioni l’infinito Camille Lacourt in 52″96, l’unico ad abbattere la barriera dei 53″.

400 stile libero femminili territorio di conquista di Katie Ledecky che già dalle batterie fa capire le sue intenzioni. Il 3’58″71 del mattino è una chiara indicazione che il primato mondiale potrebbe cadere. Alle spalle del fenomeno statunitense troviamo un numero cospicuo di atlete che lotteranno per il secondo e terzo posto. Fuori dalla finale, come era prevedibile, le due azzurre Alice Mizzau (4’14″20) e Diletta Carli (4’17″15) protagoniste di due prestazioni davvero incolore. La chiusura di una giornata negativa per il tricolore è quella della 4×100 stile libero maschile che manca di pochi centesimi l’accesso alla finale in cui Stati Uniti, Australia e Francia reciteranno il ruolo delle favorite.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva /  giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto: La presse di Gian Mattia D’Alberto da ufficio stampa Arena Italia

Scherma, Olimpiadi Rio 2016: Garozzo, semifinale d’autorità. Avola, che rimpianti!

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Dei due siciliani ancora in corsa ne rimane uno solo. Il più giovane, all’esordio olimpico dopo la consacrazione nel 2015: è Daniele Garozzo che spezza il sogno del brasiliano Guilherme Toldo davanti al pubblico di casa battendolo 15-8 nei quarti di finale. Il sudamericano, che si allena a Frascati con lo stesso maestro del fratello di Enrico nato ad Acireale, non è mai nell’assalto. Ora Garozzo è in semifinalenel fioretto maschile individuale a Rio 2016 e alle 21 italiane sfiderà il campione europeo Timur Safin(Russia) a caccia della medaglia.

Dall’altra parte del tabellone, invece, eliminato Giorgio Avola che getta alle ortiche la possibilità della vita – sarebbe stata medaglia certa per almeno uno dei due azzurri – contro il fuoriclasse statunitense Alexander Massialas, favorito per l’oro. Avanti 14-9 con una prestazione esemplare, il bronzo di Torun si scioglie e subisce la costante rimonta dell’americano che firma la vittoria sul punteggio di 15-14. Unharakiri dovuto al braccino che dimezza le ambizioni dell’Italia. Massialas tirerà contro Richard Kruse, britannico in grado di eliminare Andrea Cassarà agli ottavi di finale.

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

COMMUNITY SHIELD – Ibrahimovic regala a Mou la vittoria; per Ranieri solo applausi

Mentre fuori dal campo il Manchester United di Josè Mourinho annuncia il ritorno, pagato a prezzo carissimo del figliol prodigo Pogba, i Diavoli Rossi sul terreno di gioco sono impegnati nel match di Community Shield contro il Leicester Campione di Inghilterra di Claudio Ranieri.
Sfida interessantissima tra la squadra che ha vinto il campionato e la vincitrice dell’ultima F.A. Cup, ma anche tra i due ex nemici ma ora non certo amici, Ranieri e Mourinho. Il tecnico portoghese che lo scorso anno fu esonerato dal Chelsea proprio in seguito alla sconfitta rimediata in casa del Leicester di Ranieri, ha la possibilità di vendicarsi. Dal canto suo, Ranieri, può far vivere un nuovo sogno ai propri tifosi dopo la vittoria della scorsa Premier League.

LEICESTER (4-4-2): Schmeichel; Simpson (dal 17′ s.t. Hernandez), Morgan, Huth, Fuchs (dal 35′ s.t. Schlupp); Mahrez, Drinkwater, King (dal 17′ s.t. Mendy), Albrighton (dal 1′ s.t. Gray); Okazaki (dal 1′ s.t. Musa), Vardy; All: Ranieri.
MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Bailly, Blind, Shaw (dal 25′ s.t. Rojo); Fellaini, Carrick; Lingard, Rooney (dal 43′ s.t. Scheiderlin), Martial (dal 25′ s.t. Rushford); Ibrahimovic; All: Mourinho.

Il primo tempo è molto tattico e vede le squadre studiarsi più che cercare il vantaggio. La prima occasione è per gli uomini di Ranieri; è Okazaki a colpire la traversa di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La grande occasione per il Leicester sveglia tutti gli uomini in campo ed il match entra nel vivo. Il vantaggio, solo sfiorato dal Leicester, lo trovano invece i Diavoli Rossi alla mezz’ora. Lo slalom di Lingard è inarrestabile; il centrocampista si libera di quattro avversari prima di arrivare in area di rigore e superare Schmeichel in uscita. E’ il classico gol dell’ex; Lingard infatti aveva indossato la casacca del Leicester nella stagione 2012-13, quando i Blu erano “solo” una squadra di seconda serie inglese e nessuno sarebbe stato in grado di pronosticare di lì a poco la clamorosa vittoria in Premier.

La ripresa è decisamente più spettacolare. Gli uomini di Ranieri accelerano per arrivare al pareggio e hanno varie occasioni. Serve però la complicità di Fellaini per arrivare alla rete dell’1 – 1. Il retropassaggio del centrocampista belga è del tutto sbagliato e diventa un assist perfetto per Vardy. La punta di Ranieri si invola verso la porta, salta De Gea ed insacca a porta vuota. La favola del Leicester sembra ricominciare dove era terminata pochi mesi fa.

Il pareggio scuote lo United che va vicinissimo al nuovo vantaggio con Ibrahimovic ma il piatto ravvicinato dello svedese è murato sulla linea di porta da Drinkwater. E’ però il Leicester che ha la clamorosa palla del vantaggio. Sulla rimessa lunga di Hernandez, Musa da pochi passi manda alto di testa.

Il calcio ha le sue regole e da sempre punisce che sbaglia troppo. Sul capovolgimento di fronte Valencia mette il turbo e va al cross dalla destra; lo stacco di testa di Ibrahimovic è perentorio tanto da travolgere Morgan. La palla impattata dallo svedese tocca il pallo e finisce in porta; è la rete che regala la vittoria a Mourinho a sette minuti dal termine.

L’assalto finale del Leicester produce poco, il Manchester United vince la Community Shield, per Ranieri ed il suo Leicester ci sono solo i meritatissimi applausi.

Raffaele Izzo

RILEGGI LIVE – Napoli-Monaco 5-0 (4′, 17′, 48′, 64′ Gabbiadini; 65′ Allan)

Segui il nostro LIVE

90′ Fine partita!

87′  Vicino al gol Milik, paratona del portiere del Monaco

83′ Tacco di Milik per Insigne che calcia a giro: parata dal portiere

69′ Fuori Rafael, Allan e Koulibaly e dentro Sepe, Grassi e Luperto

67′ Fuori Hamsik e Gabbiadini e dentro Zielinski e Milik

65′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Botta da fuori di Allan che fa 5-0!

64′ GOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. El Kaddouri lancia Insigne che mette al bacio una palla al centro per Gabbiadini che fa poker: 4-0!

63′ Dentro Strinic e Chiriches e fuori Ghoulam e Albiol

59′ Prova Boschilia da fuori: palla alta

57′ Dentro anche Valdifiori e Maggio e fuori Hysaj e Jorginho

54′ Comincia il riscaldamento di Milik

51′ Fuori Callejon e Mertens e dentro El Kaddouri e L. Insigne

48′ GOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Gabbiadini non sbaglia dal dischetto e fa 3-0!

47′ Hamsik lancia Callejon in area che viene atterrato: rigore per il Napoli!

45′ Partiti, palla al Napoli! Fuori Jemerson e dentro Raggi per il Monaco

SECONDO TEMPO

 

45′ Fine primo tempo

42′ Ancora Love pericoloso, Albiol lo ferma in calcio d’angolo

36′ Botta dal limite di Traore: palla altissima

32′ Boschilia recupera palla su errore di Hysaj e va al cross che Rafael salva. Sul ribaltamento Callejon a campo aperto spara su Badiashile che mette in corner

24′ Miracolo di Rafael che evita il gol su Love

17′ GOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Hamsik pesca con un filtrante al bacio ancora Gabbiadini che con il sinistro batte ancora il portiere del Monaco: 2-0!

14′ Errore di Koulibaly su Love, grande chiusura di Ghoulam in diagonale

12′ Palla lunga di Hamsik per Mertens che non ci arriva el’azione sfuma

4′ GOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Ghoulam pesca al limite dell’area Gabbiadini che con un sinistro di prima intenzione batte l’estremo difensore del Monaco e fa 1-0!

1′ Partiti, palla al Monaco!

PRIMO TEMPO

 

21:13 – Squadre in campo

21:08 – Il Napoli rientra negli spogliatoi

20:48 – Napoli in campo per il riscaldamento

20:44 – L’intera squadra del Monaco in campo per l’inizio del riscaldamento

20:35 – Applausi dai pochi presenti per i portieri che entrano in campo per il riscaldamento

Le formazioni ufficiali:

NAPOLI (4-3-3) – Rafael, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Mertens. A disp. Contini, Sepe, Strinic, D. Lopez, Valdifiori, Maggio, Insigne L., Chiriches, Dumitru, El Kaddouri, Grassi, Luperto, Milik, Zielinski. All. Sarri

MONACO (4-2-3-1): Badiashile; Tisserand, Glik, Jemerson, Echiejile; Bakayoko, A.Traore; Love, Cavaleiro, Silva, Boschilia. A disp. Sy, Beneddine, Carrillo, Diallo, Moutinho, Lemar, Mbappe Mendy, N’Doram, Nguinda, Raggi. All. Jardim

Buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale dell’amichevole che il Napoli giocherà al San Paolo contro il Monaco. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

Hamsik: “Amo Napoli”, il suo agente: “Non è stato facile trovare l’accordo”

Le sue parole

Marek Hamsik attraverso il suo sito ufficiale ha commentato il rinnovo fino al 2020: “Amo Napoli e la sua gente, sono in un grande club e questo è importante per me”. Juraj Venglos, il suo agente, ha dichiarato: “Siamo felici del rinnovo ma abbiamo pensato che quando la società ci ha proposto il nuovo contratto ci avrebbe trattenuti per sempre. Il nuovo contratto tiene conto della fedeltà al club e delle sue prestazioni, non è stata una trattativa facile ma siamo lieti che tutto alla fine sia andato bene”.

Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Vanessa Ferrari da amare: prima al corpo libero, si lotta per le medaglie!

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Ginnastica, l’Italia spera nella Finale a squadre, 3 cadute alla trave

Ginnastica – Quando scende in pedana lei è come se il tempo si fermasse. Quando calca il palcoscenico delle grandi arene internazionale gli appassionati della Polvere di Magnesio sentono sempre un brivido sulla schiena.

Vanessa Ferrari l’ha combinata ancora grossa, grossissima. Ha fatto la magia, l’ennesima di una carriera sbalorditiva e sempre più unica. La Campionessa del Mondo 2006, alla sua terza partecipazione a cinque cerchi, ha incantato nel turno di qualificazione di ginnastica artistica femminile valido per le Olimpiadi 2016.

La capitana della nostra Nazionale ha emozionato, sbalordito, estasiato al corpo libero eseguendo un esercizio ai limiti della perfezione, come solo lei sa fare. Sulle note del Nessun Dorma, l’aria su cui conquistò il titolo iridato dieci anni fa nel concorso generale, la 25enne bresciana ha incendiato l’Olympic Arena di Rio de Janeiro che le ha regalato una standing ovation come meritano le vere stelle dello sport. Vanessa Ferrari ha ottenuto un meraviglioso 14.866 (6.3 la nota di partenza) che la issa al comando della classifica di specialità dopo due suddivisioni: la Finale è già in tasca per l’azzurra che martedì 16 agosto andrà a caccia della tanto agognata medaglia.

Dopo la beffa subita a Londra 2012, quando il bronzo le venne soffiato per via della stupida regola dei parimeriti, questa volta la ginnasta italiana più forte di tutti i tempi non vorrà farsi sfuggire l’alloro che insegue da una vita. La bordata di giornata è arrivata come pronto riscatto dopo la caduta dalla trave, attrezzo su cui super Vany ha cercato l’impossibile per puntare all’atto conclusivo. Alle sue spalle la svizzera Giulia Steingruber e la cinese Yan Wang (entrambe con 14.666). Mancano ancora Simone Biles, Aly Raisman, Claudia Fragapane, Flavia Saraiva e altre atlete di punta ma quel punteggio a occhio sembra battibile solo dalle due statunitensi. Questa volta, però, non dovrebbe vedersela con Aliya Mustafina che al momento è sull’orlo dell’eliminazione.

È questa la notizia più gioiosa per i nostri colori. L’Italia si è comportata bene nel turno di qualificazione dei Giochi Olimpici, concluso con 169.396 punti ma ha purtroppo pagato una rotazione complicata alla trave dove nell’ordine sono cadute Erika Fasana (12.933), Vanessa Ferrari (12.000, 4.9 il D Score, ha rischiato anche di farsi male) e Carlotta Ferlito (13.233).

Al momento siamo al terzo posto, alle spalle della Cina (175.279) e della Russia (174.620), davanti solo al Belgio (167.838). Mancano ancora tre suddivisioni e dobbiamo aspettare notte fonda per capire se potremo festeggiare la seconda Finale consecutiva della nostra storia dopo il settimo posto di Londra 2012.

Dovremmo farcela, ma per scaramanzia preferiamo sbilanciarci solo tra qualche ora. Olanda, Francia, Germania, Canada, Giappone: almeno tre di queste squadre devono finirci alle spalle. Difficile invece che Gran Bretagna e Brasile facciano meno di noi, mentre gli USA balzeranno con facilità al comando.

L’Italia ha iniziato la gara nel migliore dei modi proponendo tre doppi avvitamenti al volteggio: 14.533 per Ferrari e Rizzelli, 14.300 per Ferlito che per la prima volta in carriera ha eseguito questo movimento in gara. Elisa Meneghini ha invece esibito un avvitamento e mezzo da 14.166 (punteggio scartato).

Ci difendiamo meravigliosamente alle parallele: apre la specialista Rizzelli (14.033, 5.9 con esercizio semplificato rispetto al suo massimale), Carlotta Ferlito stringe i denti e ottiene 14.033, Erika Fasana la migliore dall’alto del suo 14.300 mentre viene scartato il 13.866 di Ferrari.

Stiamo viaggiando a meraviglia, a metà gara siamo davanti alla Russia che ha faticato tra trave e corpo libero (clamorose le cadute di Aliya Mustafina e Daria Spiridonova). Alla trave, però, succede il patatrac con le tre cadute consecutive descritte in precedenza. Un vero peccato perché contavamo di poter strappare almeno una finale sui 10cm.

Ed è proprio in quel momento che accade quello che non prevedi. È Elisa Meneghini, al debutto alle Olimpiadi, a caricarsi sulle spalle l’intera squadra! Alla trave è perfetta, decide di evitare l’insidioso teso avvitato per portare punti pesanti, è perfetta e incanta (14.166). La rotazione al corpo libero è ancora aperta dalla comasca che dà tutta l’anima, mettendo in pedana tutto quello che ha nel suo debutto a cinque cerchi: sfodera un esercizio intenso, preciso, artistico e con quattro diagonali perfettamente stoppate (14.233).

A quel punto il testimone passa a Vanessa Ferrari: semplicemente da pelle d’oca. Erika Fasana vola e si spinge fino a 14.333: ora è quarta nella classifica al corpo libero, dovrà incrociare le dita per agguantare una finale non impossibile! Poi la chiusura di Carlotta Ferlito (14.033).

Nel concorso generale Carlotta Ferlito è settima (55.599), Vanessa Ferrari è nona (55.265): entrambe dovrebbero disputare la Finale del concorso generale individuale riservata alle migliori 24 atlete sui quattro attrezzi, in programma giovedì sera. Entrambe ci riuscirono quattro anni fa, quando la siciliana debuttava ai Giochi.

 

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vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / Stefano Villa/oasport

 

Scherma, Olimpiadi Rio 2016: siciliani al potere! Avola e Garozzo ai quarti nel fioretto

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Siciliani al potere. Dopo Rossella Fiamingo da Catania argento nella spada individuale di ieri, Daniele Garozzo da Acireale e Giorgio Avola da Modica sono ai quarti di finale del fioretto maschile a Rio 2016. Grande maturità per il più giovane dei due che si è imposto 15-13 sull’egiziano Alaaedin Abouelkassem argento a Londra 2012, mentre il secondo ha estromesso il tedesco Peter Joppich con lo stesso punteggio. Eliminato Andrea Cassarà dal britannico Richard Kruse (12-15). Prossimo impegno alle 18.45 (in contemporanea) contro il sorprendente brasiliano Guilherme Toldo (per Garozzo) e il favorito statunitense Alexander Massialas (per Avola). Una vittoria a testa e sarà medaglia sicura. 

LEGGI ANCHE: Fioretto, Olimpiadi Rio 2016: Avola, Garozzo e Cassarà agli ottavi. Grande rimonta del bresciano

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Foto: Renzo Brico

FINALE – Novara vs Juve Stabia: 2-1 (11′ Del Sante, 7 s.t. Corazza, 17 s.t. Galabinov)

Segui il nostro LIVE di Novara vs Juve Stabia

Buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale di Novara vs Juve Stabia che si giocherà al Silvio Piola di Novara alle ore 20:30, gara valevole per il 2° turno di TIM CUP 2016/2017.

Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale (la pagina si auto-aggiorna ogni 30 secondi).

La Juve Stabia arriva a questo incontro dopo aver battuto al primo turno, in trasferta, il Livorno di Claudio Foscarini.

Il Novara arriva a questa partita dopo 4 vittorie in quattro incontri amichevoli con l’ultimo il più prestigioso con il Mainz formazione tedesca che l’anno prossimo disputerà l’Europa League.

Tra una settimana la vincente di questa gara, secondo il tabellone, incontrerà la vincente di Latina – Matera.

La curiosità della giornata per la Juve Stabia sarà rappresentata dall’utilizzo della maglia da trasferta bianca, presentata in settimana, con l’indicazione del nome del calciatore sulla schiena e i numeri personalizzati assegnati ad ognuno di loro (per i dettagli CLICCA QUI)

Queste le probabili formazioni (CLICCA QUI)

Queste le formazioni ufficiali:

Novara: David Da Costa, Magnus Troest, Nicolas Viola, Federico Casarini, Krisrtian Adorjan, Paolo Faragò, Simone Corazza, Moustapha Beye, Andrey Galabinov, Marco Calderoni, Philippe Koch.

A Disposizione: Montipò, Pacini, Mantovani, Buzzegoli, Collodel, Armeno, Kanis, Lukanovic, Dickmann, Vicari

All. Roberto Boscaglia

Juve Stabia (4-3-3) : Danilo Russo, Daniele Liotti, Zhivko Atanasov, Santiago Morero, Tommaso Cancellotti, Paolo Capodaglio,  Urban Zibert, Nicolas Izzillo, Francesco Lisi, Stefano Del Sante, Mario Marotta.

A Disposizione: Bacci,  Mascolo, Amenta, Kanoutè Mamadou, Sandomenico, Servillo, Salvi, Esposito, Mastalli, Rosafio, Ripa

All. Fontana

Arbitro: Sig. Rapuano di Rimini

1° Assistente: Sig. Mirko Oliviero di Palermo

2° Assistente: Sig. Lanza di Nichelino

Quarto Ufficiale: Sig. Schirru di Nichelino

Brutta notizia per la Juve Stabia, durante il riscaldamento si ferma Amenta per un piccolo fastidio muscolare, per precauzione il calciatore viene mandato in panchina, al suo posto fa l’esordio con la maglia della Juve Stabia il neo acquisto Santiago Morero.

PRIMO TEMPO

Inizia la partita

La Juve Stabia inizia subito forte.

Al 5 Lisi se ne va sulla fascia sinistra ma non trova compagni per servirli e l’azione sfuma.

In questi primi minuti il Novara tiene palla, le due squadre si stanno studiando.

Brutto fallo di Koch che interviene duro su Lisi, l’arbitro lo ammonisce.

GOOOOOLLLLL!!!! della Juve Stabia: all’11 Marotta se ne va sulla fascia destra e serve con un preciso cross Stefano Del Sante che infila Da Costa

Al 19′ Juve Stabia ancora pericolosa, con Del Sante che se ne va in contropiede e con l’aiuto di Lisi arriva in area di rigore ma Casarini riesce a respingere il tiro dell’ariete gialloblè.

Un minuto dopo, prima occasione del Novara: ma Russo è attento e para il tiro di Faragò

Al 24′ Lisi prova ancora a rendersi pericoloso ma viene chiuso bene in fallo di fondo da Adorjan

Al 28′ ci prova Marotta a rendersi pericoloso sulla fascia di destra ma Casarini è ancora una volta bravo ed attento e libera l’area senza problemi.

La Juve Stabia continua, come a Livorno, a martellare l’avversario sulle fasce con Lisi e Marotta autentiche spine nel fianco della difesa del Novara

Al 36′ il Novara guadagna il primo angolo della partita: nulla di fatto; la Juve Stabia si rifugia ancora in angolo. Anche nel secondo angolo il Novara non riesce a creare pericoli per la porta difesa da Russo.

Al 41′ ammonito Lisi

Al 44′ Juve Stabia vicina al raddoppio: Show di Marotta che se ne va sulla fascia di competenza, entra in area e serve uno splendido traversone per Del Sante il quale clamorosamente colpisce la traversa, facendo disperare i 50 tifosi gialloblè presenti al Silvio Piola di Novara

Un minuto dopo azione in fotocopia: Marotta, incontenibile, se ne va alla sua maniera sulla fascia di competenza, crossa per Del Sante che questa volta colpisce bene la palla, ma trova un Da Costa super che riesce a respingere la conclusione salvando la sua squadra da un clamoroso 0-2.

Finisce il primo tempo con la Juve Stabia che ha dominato la frazione e meritato il vantaggio che poteva essere anche più rotondo se Del Sante fosse stato più preciso e Da Costa non avesse salvato miracolosamente sul puntero stabiese.

Il migliore di questa prima frazione è stato sicuramente Mario Marotta autentico funambolo tutta velocità e dribbling che ha fatto impazzire la difesa del Novara.

Comunicati gli spettatori totali presenti questa sera al Silvio Piola: 2294

Incasso: 14.297.25

SECONDO TEMPO

Inizia la ripresa con il Novara che sostituisce Calderoni con Armeno e Viola con Buzzegoli

Al 5′ del s.t. il Novara va vicino al gol con Galabinov ma è bravo Atanasov che all’ultimo istante lo anticipa e sventa la minaccia

PAREGGIO DEL NOVARA – Al 7 s.t. Del Sante se ne va in contropiede ma viene bloccato da Adorjan che gli soffia la palla e appoggia verso il portiere che rinvia, la palla sta quasi andando in fallo laterale, ma viene recuperato da un giocatore del Novara che vede e serve dall’altra parte Corazza che calcia a rete e complice una deviazione finisce in rete. Juve Stabia molto sfortunata nell’occasione.

Al 8 del s.t. timido tentativo della Juve Stabia con Del Sante che riceve palla in area su passaggio di Cancellotti, si gira e calcia a rete ma la palla finisce alta sulla trasversale.

SORPASSO NOVARA Al 17 del s.t. Galabinov servito da Corazza insacca alle spalle di Russo e porta i suoi compagni sul 2 a 1. Cancellotti è apparso stanco e non riesce più a contenere le discese di Corazza.

La Juve Stabia dopo aver dato il tutto per tutto nella prima frazione appare a corto di energia, il Novara in vantaggio controlla la gara, fase di stanca della partita.

Al 23′ del s.t. ammoniti Cancellotti e Corazza per reciproche scorrettezze

Al 28′ la Juve Stabia effettua il primo cambio: Esce Lisi ed entra Kanoutè che fa il suo esordio con la maglia della Juve Stabia

Al 30′ del s.t. la Juve Stabia batte una punizione sull’out di sinistra, sulla palla va Marotta che serve Liotti il quale fa carica sul portiere e l’arbitro blocca tutto

La Juve Stabia sostituisce Izzillo con Salvi il quale fa anche lui l’esordio con la maglia della Juve Stabia in una gara ufficiale

Al 32′ del s.t. Marotta direttamente da calcio d’angolo colpisce il palo con una traiettoria velenosissima

Al 33′ del s.t. azione pericolosa della Juve Stabia con Kanoutè che servito da Capodaglio se ne va in velocità ma la sua conclusione esce di poco a lato

Al 37′ del s.t. la Juve Stabia va vicina al pareggio, Kanoutè scambia con Marotta che gli restituisce la palla con un delizioso colpo di tacco, il nigeriano va al tiro cross e Del Sante non può intervenire.

Nell’azione successiva, ancora Kanoutè, indemoniato, se ne va sulla fascia saltando in velocità due uomini ma poi perde il tempo del passaggio e viene chiuso dai giocatori del Novara

Al 40′ del s.t. la Juve Stabia effettua l’ultimo cambio: Del Sante esce per Sandomenico altro esordio gialloblè di questa sera.

Il cambio Kanoute – Lisi sembra aver rivitalizzato la Juve Stabia, anche se il giocatore di colore delle vespe appare poco concreto.

L’arbitro decreta tre minuti di recupero.

Finita, la Juve Stabia esce sconfitta dal Silvio Piola a testa alta e dice addio alla competizione tricolore, dopo un’ottima prima frazione di gioco in cui gli uomini di Fontana hanno messo sotto i più quotati uomini di Boscaglia, le Vespe incassano due reti su tre tiri del Novara e si mordono le mani per le due occasioni fallite da Del Sante di testa.

Ora testa al campionato con la Juve Stabia che aspetta il calendario di Lega Pro per conoscere la prima avversaria del prossimo campionato 2016-2017.

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Tiro a volo, Olimpiadi Rio 2016: Jessica Rossi centra la finale! L’azzurra seconda nelle qualificazioni

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Il talento della campionessa emerge al termine della seconda serie di tiro a volo chiusa con un pessimo 21/25. Spalle al muro, Jessica Rossi si esalta bissando il 24/25 della prima serie. Alla fine sono 69 piattelli colpiti su 75, punteggio superato soltanto dall’australiana Laetisha Scanlan che consente alla poliziotta di centrare la seconda posizione delle qualificazioni a pari merito con la spagnola Fatima Galvez.

Dentro con 68/75 anche la neozelandese Natalia Rooney, pasticciona sopratutto nell’ultima serie con quattro errori e la statunitense Corey Codgell, più continua rispetto all’oceanica con due serie da 23 e una da 22. Spareggio per la sesta e ultima piazza disponibile tra l’australiana Catherine Skinner e la canadese Cynthia Meyer, entrambe a quota 67.

Dalla finlandese Satu Makela-Summela alla libanese Ray Bassil, sono parecchie le big che non sono riuscite a centrare la qualificazione. Fuori anche le sorelle sanmarinesi Arianna e Alessandra Perilli,rispettivamente 13^ 16^.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva /francesco.drago@oasport.it

foto personale di Jessica Rossi

 

Judo – Olimpiadi Rio 2016: Giuffrida e Basile in semifinale!

Fabio Basile e Odette Giuffrida portano in alto il Judo italiano – Olimpiade Rio 2016

Continua la grande giornata del judo italiano alle Olimpiadi di Rio 2016. Impegnato nei quarti di finale della categoria 66 kg, Fabio Basile ha travolto il numero due del tabellone, il mongolo Tumurkhuleg Davaadorj, mettendo a segno due waza-ari che gli hanno regalato il successo (waza-ari awasete ippon). Il piemontese, che in precedenza aveva vinto per ippon sia contro il tedesco Sebastian Seidl che contro l’azero Nijat Shikhalizada, dovrà ora vedersela contro lo sloveno Adrian Gomboc, classe 1995, altro judoka emergente che ha avuto la meglio sul canadese Antoine Bouchard.

Semifinale raggiunta anche da Odette Giuffrida, che affrontava la numero uno del tabellone, la rumena Andreea Chițu. L’azzurra classe 1994 ha messo a segno uno yuko ed ha poi saputo mantenere il vantaggio fino alla fine del match, in una configurazione simile a quella che le aveva permesso di superare in precedenza la tedesca Mareen Kräh. Numero otto del seeding della categoria 52 kg, l’atleta romana dovrà combattere nel final block contro la cinese Ma Yingnan, che con un waza-ari ha sconfitto la padrona di casa brasiliana Erika Miranda.

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Volley, Olimpiadi Rio 2016: TRAMORTITA L’ARMATA FRANCESE: 3-0!

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Cominciano alla grandissima le Olimpiadi di Rio 2016 per la nazionale italiana maschile di volley: un debutto da sogno! Gli azzurri hanno demolito i campioni d’Europa della Francia con un secco 3-0 (25-20, 25-20, 25-15), dominando l’incontro in lungo e in largo e compiendo subito un passo fondamentale verso l’approdo ai quarti di finale (lo scarto netto farà comodo anche in caso di arrivo a pari punti con altre squadre).

L’avvio è un vero e proprio sogno. Trascinata dalle bombe al servizio di Simone Giannelli e dai contrattacchi letali di Ivan Zaytsev, l’Italia infligge subito un pesantissimo 9-0 ai transalpini nel parziale d’apertura! La Francia non molla e, pian piano, inizia a macinare gioco. Incredibilmente i cugini d’Oltralpe si portano sul 16-15 dopo un primo tempo di Nicolas Le Goff. Si procede sul filo dell’equilibrio, poi Giannelli piazza un ace millimetrico che vale il 23-20. E’ il break decisivo. Un errore in difesa ed un attacco fuori di Antonin Rouzier regalato il 25-20 all’Italia.

La selezione tricolore scava subito un solco in apertura di seconda frazione (4-1) con le rigiocate di Zaytsev e Juantorena. Earvin Ngapeth si prende due stampate consecutive da Zaytsev e Giannelli e gli azzurri volano sull’8-4. Il giovane palleggiatore italiano è assolutamente scatenato e riesce a variare costantemente il gioco, ricevendo grande continuità dalla pipe con Lanza e Juantorena, ma anche da Birarelli e Piano con i primi tempi. L’Italia è sempre invadente a muro, difende bene e Lanza firma il punto del 16-9 dopo un’azione prolungata. Sul 22-15 un brivido corre lungo la schiena di Chicco Blengini: Zaytsev mette male la caviglia, ma per fortuna non è niente di grave e rientra subito in campo. Proprio un mani-fuori dello Zar consente alla nazionale di aggiudicarsi anche il secondo set per 22-20.

Nella terza frazione Laurent Tillie prova a mescolare le carte inserendo Thibaut Rossard al posto di Rouzier. Si procede sul filo dell’equilibrio, ma sempre con l’Italia avanti di un paio di punti. Sull’11-9 sbagliano in attacco prima Rossard e poi Ngapeth, prima di un contrattacco decisivo di Lanza che fa scappare gli azzurri sul 14-9. Piano mette a segno un fantastico muro a uno su Le Roux e realizza il punto del 18-11 che, di fatto, mette la parola ‘fine’ alla partita. A chiudere la contesa ci pensa Oleg Antonov con un ace che mette la ciliegina ad un incontro superlativo per la compagine del Bel Paese.

L’Italia ha dominato la partita a muro, piazzandone ben 11 (contro i soli 3 della Francia). Grande la continuità dell’attacco azzurro, nel quale Lanza ha messo giù il 60% dei palloni giocati (11 punti complessivi, così come Juantorena). Top-scorer (40%) Ivan Zaytsev con 14 punti.

Gli azzurri torneranno in campo martedì 9 agosto (ore 20.00 italiane) per affrontare gli Stati Uniti.

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Fioretto, Olimpiadi Rio 2016: Avola, Garozzo e Cassarà agli ottavi. Grande rimonta del bresciano

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Giorgio Avola accede agli ottavi di finale del fioretto maschile individuale a Rio 2016: il bronzo europeo di Torun batte 15-5 il messicano Daniel Gomez e alle 17.30 italiane tirerà contro uno tra Enzo Lefort (Francia) e Peter Joppich (Germania). Alle 16 esordiranno anche Andrea Cassarà (contro il transalpino Jeremy Cadot) e Daniele Garozzo (contro l’egiziano Tarek Ayad), che può sfruttare un tabellone a questo punto agevole vista la clamorosa eliminazione del campione del mondo Yuki Ota, testa di serie numero 1, maturata per 13-15 contro il brasiliano Guilherme Toldo, che si allena in Italia.

Dopo Giorgio Avola, anche gli altri due fiorettisti azzurro Daniele Garozzo e Andrea Cassaràraggiungono gli ottavi di finale nel tabellone individuale di Rio 2016. Tutto facile per il siciliano 15-8 sull’egiziano Tarek Ayad dopo essere subito scappato sul 7-1: alle 18 ci sarà uno tra l’egiziano Alaaedin Abouelkassem (argento a Londra 2012) e il ceco Alexander Choupenitch per un assalto comunque tosto in un tabellone agevole. Grande rimonta, invece, da parte del bresciano, che contro il francese Jeremy Cadot va avanti 12-10, subisce il ritorno del transalpino fino al 12-14 ma, spalle al muro, infila tre stoccate da fuoriclasse vero e passa il turno. Prossimo impegno alle 18 italiane contro Richard Kruse (Gran Bretagna) o Hamid Sintes (Algeria). Alle 17.30, invece, sarà la volta di Avola-Joppich (Germania). Dopo il ko del giapponese Yuki Ota, oro ai Mondiali 2015, arriva infine un’altra eliminazione eccellente: vittima lo statunitense Miles Chamley-Watson contro il russo Artur Akhmatkhuzin, 13-15.

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Twitter: @FCaligaris

Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

ESCLUSIVA: Vermaelen atterra a Fiumicino (VIDEO)

Thomas Vermaelen è atterrato a Fiumicino. Esclusiva VIDEO ViVicentro (di Claudia Demenica)

Video dell’arrivo di Vermaelen a Fiumicino

Roma- Thomas Vermaelen è arrivato a Fiumicino con un volo da Barcellona, è atterrato alle 13.51 con un lieve ritardo rispetto all’orario previsto.

Circa un centinaio di tifosi lo hanno atteso all’aeroporto romano e lo hanno accolto con molto calore intonando dei cori dedicati al nuovo acquisto di Spalletti.

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Il calciatore belga ha allora innalzato la sciarpa giallorossa che portava al collo rispondendo così alla calorosa accoglienza, si è poi concesso ai tifosi per qualche foto ricordo.

Con l’arrivo di Vermaelen, simpaticamente ribattezzato in terra spagnola “Verminator” (alludendo alla potenza del personaggio Teminator), si completa la campagna acquisti dei difensori da mettere a disposizione del tecnico giallorosso.

Articolo collegato: https://www.vivicentro.it/sport/roma/news-roma/arrivano-rinforzi-vermaelen-sbarca-roma/

Claudia Demenica

Tiro con l’arco, Olimpiadi Rio 2016 – Gara a Squadre femminile: Italia dominante contro il Brasile. Ora i quarti di finale

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Con il punteggio perentorio di 6-0 la nazionale femminile di tiro con l’arco ha battuto negli ottavi di finale del torneo olimpico le padrone di casa del Brasile, nella suggestiva cornice del Sambodromo di Rio de Janeiro.

Iniziano subito bene Boari-Sartori-Mandia, vincendo il primo parziale 50-54, ma è addirittura ancor più agevole il compito del secondo set quando le verdeoro, probabilmente pagando un po’ di tensione, si fanno battere addirittura 43-52 dalle nostre arciere.

Il terzo scontro, nonostante Dos Santos e socie salgano di livello, vede le azzurre ancora molto concentrate e pronte a trovare solo la parte gialla del bersaglio: quella dei nove e dei dieci. E’ un 55-56 esaltante quello che chiude definitivamente la contesa.

Prossimo appuntamento ai quarti di finale, ore 19.50 italiane, contro la Cina.

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Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / michele.cassano@oasport.it
Foto: Fitarco

Rubano il “magliettone” dopo Napoli-Nizza: tre denunciati

Lo riferisce teleclubitalia

Rubano la maxi maglia celebrativa, recuperata dalla polizia. La squadra tifoserie della DIGOS, a seguito di espressa denuncia sporta dalla società sportiva Calcio Napoli, ha recuperato uno dei due “magliettoni” esposti nel settore distinti in occasione dei festeggiamenti per i novant’anni di fondazione della stessa società, lo scorso 1 agosto, che ignoti avevano trafugato al termine dell’incontro di calcio Napoli-Nizza. Visionate le immagini registrate dalle telecamere interne all’impianto ed avviata una mirata attività informativa si è, quindi, proceduto ad una perquisizione presso la sede di un’impresa edile di Caivano dove è stato ritrovato l’oggetto del furto. Nell’occasione sono state denunciate tre persone responsabili del reato commesso.

Arrivano i rinforzi: Vermaelen sbarca a Roma

Roma- Dopo l’arrivo di Federico Fazio a Roma appena 4 giorni fa, oggi tocca a Thomas Vermaelen, il difensore del Barcellona e della Nazionale belga.

Ceduto alla Roma con la formula del prestito e riscatto obbligatorio per un totale di 12 milioni, Vermaelen è paragonato al personaggio Terminator per la sua efficienza e solidità ed è perciò soprannominato Verminator.

Concluso ieri con il dg Baldissoni l’accordo per l’acquisto, l’ex capitano dell’Arsenal è atterrato oggi intorno alle 13.40 all’aeroporto di Fiumicino, con il volo proveniente da Barcellona, per le visite mediche e la firma. Ad attenderlo, una cinquantina di tifosi.

Dopo l’infortunio di Mario Rui, quello del difensore belga è il quinto acquisto voluto da Mr. Spalletti: insieme a Juan Jesus, Fazio e Alisson, Vermaelen andrà a rinforzare la difesa giallorossa, un settore che andava indubbiamente potenziato per continuare ad essere competitivi.

Vermaelen potrebbe essere il jolly che il tecnico cercava da tempo: verrà posizionato al centro della difesa con Manolas ma potrebbe essere impiegato anche a sinistra dove ha dato buona prova nelle gare con con l’Arsenal e il Belgio.

Maria D’Auria

Corbo su Repubblica: “De Laurentiis ha il vuoto intorno, la sua formula deprime il calcio”

Antonio Corbo scrive su La Repubblica

Nell’estate record del turismo, la città violenta si fa subito riconoscere. Non basta la selvaggia aggressione per un Rolex alla coppia di russi, nel caos della Pignasecca. Nelle zone popolari come sull’arcata del tunnel in via Acton, Napoli propone frasi da giallo. “Ti spezzeremo le gambe”, sono le minacce a “Adl”, in spray nero su striscioni bianchi. Chi sarà mai “Adl”, è la prima domanda per capire che cosa succeda qui, quale mistero si nasconda. Appena si sa che un gruppo bene identificato di tifosi si rivolge al presidente del secondo club italiano, gli ospiti di Napoli si chiedono come reagirà Milano, dove la bancarotta del calcio consegna due leggende all’enigmatica finanza cinese. Gli stranieri di paesi evoluti non si spiegano infine perché non siano stati già rimossi. Se emerge un pur modesto profilo penale, sono ancora lì? Le minacce appaiono solo nei momenti critici. Spariscono appena il Napoli indovina un acquisto o una serie di vittorie. La procura antimafia negli anni del pm Antonello Ardituro e la Digos di Antonio Sbordone hanno indagato abbastanza, dimostrando anche una trama estorsiva. Questa vicenda coincide con una fase di assestamento: la cronaca informa che i giovani sono alla ricerca di nuovi equilibri in Curva A e nei quartieri popolari. De Laurentiis non presenta denuncia, giusto. Ma stasera il Napoli torna al San Paolo. E lo troverà semivuoto. Questo il fenomeno più inquietante. Con Andrea Chiavelli, amministratore delegato, il presidente farà bene a valutare i segnali di indifferenza. Più che la minaccia, è da temere il disamore. Può giocare nel deserto una squadra che solo tre mesi fa stracciava record di vittorie e gol? Che De Laurentiis vanti risultati straordinari (bilancio sano, 2 secondi posti, 3 qualificazioni Champions) è nei fatti. Ma è ancora più strano che il protagonista di questa scalata abbia il vuoto intorno. Dopo lo sdegno per il voltafaccia di Higuain, si rileva qualche errore. Aumentare i prezzi degli abbonamenti senza avere un bomber di ricambio, la mancanza di un piano B, la raffica di rifiuti: tutto questo rivela inesperienza e fragilità. Forse è il momento che De Laurentiis reinventi il suo personaggio, come accadde il 27 maggio, quando placò l’ira di Sarri con un ingaggio superiore alle sue aspettative. Ha intelligenza da manager, ma nel calcio deve convertire almeno l’immagine: da impresario attento agli affari a presidente-tifoso. Deve far suoi la sua passione della città onesta, i sogni dei giovani e la nostalgia degli scudetti. La mancanza di strutture, la sede di fortuna, i campi del vivaio a basso costo, il culto di clausole astiose e inutili, quel sentirsi di passaggio: niente di questo gli giova. La formula del postal-market deprime il calcio. Ha risultati e spesso stile da buon presidente, ma rimane solo nel gelo del suo successo.

David López al Betis, solo un milione tra spagnoli e Napoli

I dettagli

Secondo il Corriere del Mezzogiorno, lo spagnolo David López può lasciare il Napoli ed andare al Betis Siviglia, ma la distanza tra la domanda azzurra e l’offerta è di un milione di euro. Alla cessione di David López è legato l’arrivo dalla Dinamo Zagabria del giovane croato Marko Rog, mentre all’eventuale cessione di Mirko Valdifiori è legato l’arrivo del centrocampista guineano del Bologna Amadou Diawara.

E’ nato un caso Insigne? Il pericolo è di aver un Koulibaly bis

La Gazzetta dello Sport su Lorenzo Insigne

Grana Insigne: Aurelio De Laurentiis, dopo l’addio di Gonzalo Higuain e il caso relativo a Koulibaly, non può smettere di essere vigile. A preoccupare la tifoseria azzurra, il malumore dell’attaccante nativo di Frattamaggiore, che vorrebbe un rinnovo e adeguamento del contratto, che però ancora non è arrivato. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, ci sarebbe ancora molta distanza tra le parti. Non sono previsti incontri tra la società azzurra e gli agenti del ragazzo a breve. La rosea racconta di un ragazzo che “non si sente uno dei tanti ma in questo momento viene considerato tale.”

Maxi-ingaggio milionario e poltrona da dirigente per Hamsik

I dettagli

Marek Hamsik resta a Napoli grazie al rinnovo fino al 2020 che gli permetterà di rimanere in azzurro fino a quando compirà 33 anni. Il Corriere del Mezzogiorno riferisce che nel contratto di Hamsik c’è un’opzione per allungarlo fino al 2021 e a livello di ingaggio si arriva a ben quattro milioni di euro più bonus legati alla Champions: “per il capitano, a fine carriera, ci sarebbe anche un posto da dirigente”.