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Pellegrini rientrata in Italia: ”rotta di sentire sempre la parola delusione”

Federica Pellegrini, questa mattina, è tornata in Italia.  Insieme alla nuotatrice anche Filippo Magnini e altri atleti azzurri, tra cui le due campionesse olimpiche, Diana Bacosi e Chiara Cainero, Gabriele Rossetti, oro nello Skeet e Gabriele Detti, medaglia di bronzo nei 1.500 stile libero.

La portabandiera azzurra, non appena atterrata a Fiumicino, ha subito rilasciato alcune dichiarazioni dalle quali traspare delusione e stizza.

Queste le parole riportate da Sportmediaset:

“Sono contenta di tornare a casa: adesso onestamente mi sono anche rotta di sentire sempre la parola delusione, delusione. Certo, c’è un po’ di rabbia per quei 20 centesimi, ma la delusione è un’altra cosa. Cosa si prospetta ora? Sono contenta di andare in vacanza”

 


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva

Immagine: fonte libera Deepbluemedia

Olimpiadi Rio 2016, Nuoto di fondo: Bruni spezza la maledizione! E’ Argento

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Quattro legni mondiali fanno male. Soprattutto se l’ultimo arriva nella stagione del vero riscatto, con il dominio in Coppa del Mondo e il pass olimpico in tasca. A Rio 2016, però, Rachele Bruni spezza anche la sua maledizione. Come Tania Cagnotto nei tuffi, per dire.

Rachele Bruni, la 26enne allenata da Fabrizio Antonelli, dopo la squalifica della francese Muller, è medaglia d’argento nella lotta della 10 chilometri di nuoto di fondo in cui i duelli non si risparmiano fino al tocco conclusivo. Perché se l’olandese Sharon Van Rouwendaal che a Shanghai 2011 fu bronzo nei 200 dorso in vasca domina e si prende l’oro in 1h56’32”1, alle sue spalle l’azzurra e l’iridata francese Aurelie Muller si ostacolano eccome e per un attimo sembra di rivivere il discusso arrivo degli Europei di un mese fa a Hoorn, terminati con il successo assegnato ex aequo. Poi la grafica assegna l’argento alla transalpina e il bronzo all’italiana. Ma infineMuller viene squalificata per un’evidente infrazione e il secondo posto (1h56’49”5) prende la strada della Toscana.

La gara è un ritorno al fondo del passato: le vere acque libere si riprendono il loro posto nello sport mondiale davanti ai tanti bacini artificiali degli ultimi grandi appuntamenti. Succede poco nei primi 5 chilometri, poi l’olandese allenata da Philippe Lucas allunga e solo Bruni, la brasiliana Poliana Okimoto campionessa del mondo nel 2013 e la cinese Xin Xin vincitrice della seconda prova di qualificazione a Rio sembrano poterle stare dietro. L’azzurra fatica nel trovare la scia giusta e sbanda un po’, ma non si stacca mai. E in volata, quando Okimoto crolla ma rientra Muller, è terza. Poi scala una posizione grazie alla giuria con l’atleta di casa che sale sul podio incredula (1h56’51”4). Quattro anni dopo Martina Grimaldi a Londra, l’Italia del nuoto di fondo è ancora medaglia olimpica.


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Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Coppa del Mondo Abu Dhabi/DeepBlueMedia

Olimpiadi Rio 2016, Canottaggio: gli italiani saliti sul podio nella storia olimpica

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Da Rio de Janeiro l’Italia del canottaggio torna con le due splendide medaglie di bronzo del due e del quattro senza.

Il cognome che compare più volte sul gradino più alto del podio è Abbagnale con Agostino, Carmine e Giuseppe presenti dal 1984 al 2000.

Queste le 44 medaglie vinte dall’Italia alle Olimpiadi.

BRONZI

1906 Marinai della nave da guerra “Varese”G. Cingottu-F. Pieraccini-G. Pizzo-Augusto Graffigna-L. Frediani-Alberto Ruggia-F. Mennella-S. Messina-Antonio Mautrere-Ezio Germignani-Angelo Sartini-Sebastiano Randazzo-Angelo Buoni-Alphonso Nordio-P. Oddone-G. Zannino-E. Rossi
1924 Antonio Cattalinich-Francesco Cattalinich-Simeone Cattalinich-Giuseppe Crivelli-Latino Galasso-Pietro Ivanov-Bruno Sorich-Carlo Toniatti-Vittorio Gliubich
1928 Cesare Rossi-Pietro Freschi-Umberto Bonadè-Paolo Gennari
1932  Antonio Ghiardello-Francesco Cossu-Giliante D’Este-Antonio Provenzani Garzoni
1948 Felice Fanetti-Bruno Boni
1948 Romolo Catasta
1960 Fulvio Balatti-Romano Sgheiz-Franco Trincavelli-Giovanni Zucchi-Ivo Stefanoni
1968 Tullio Baraglia-Renato Bosatta-Pier Angelo Conti-Manzini-Abramo Albini
1992 Gianluca Farina-Rossano Galtarossa-Alessandro Corona-Filippo Soffici
2000 Giovanni Calabrese-Nicola Sartori
2004 Rossano Galtarossa-Alessio Sartori
2004  Alessandro Corona-Simone Venier-Federico Gattinoni-Simone Raineri
2004 Lorenzo Porzio-Dario Dentale-Luca Agamennoni-Raffaello Leonardo
2016 Giovanni Abagnale-Marco Di Costanzo
2016 Giuseppe Vicino-Matteo Lodo-Matteo Castaldo-Domenico Montrone

ARGENTI

1906 Luigi Diana-Francesco Civera-Emilio Cesarana
1920 Erminio Dones-Pietro Annoni
1924 Ercole Olgeni-Giovanni Scatturin-Gino Sopracordevole
1932 Bruno Vattovaz-Giovanni Plazzer-Riccardo Divora-Bruno Parovel-Giovanni Scher
1932 Vittorio Cioni-Mario Balleri-Renato Bracci-Dino Barsotti-Roberto Vestrini-Guglielmo Del Bimbo-Enrico Garzelli-Renato Barbieri-Cesare Milani
1936 Almiro Bergamo-Guido Santin-Luciano Negrini
1936 Guglielmo Del Bimbo-Dino Barsotti-Oreste Grossi-Enzo Bartolini-Mario Checcacci-Dante Secchi-Ottorino Quaglierini-Enrico Garzelli-Cesare Milani
1948 Giovanni Steffè-Aldo Tarlao-Alberto Radi
1960 Tullio Baraglia-Renato Bosatta-Giancarlo Crosta-Giuseppe Galante
1964 Renato Bosatta-Emilio Trivini-Giuseppe Galante-Franco De Pedrina-Giovanni Spinola
1992 Carmine Abbagnale-Giuseppe Abbagnale-Giuseppe Di Capua
2000 Elia Luini-Leonardo Pettinari
2000 Valter Molea-Riccardo Dei Rossi-Lorenzo Carboncini-Carlo Mornati
2008 Luca Agamennoni-Simone Venier-Rossano Galtarossa-Simone Raineri
2012 Alessio Sartori-Romano Battisti

ORI

1906 Enrico Bruna-Emilio Fontanella-Giorgio Cesana
1906 Enrico Bruna-Emilio Fontanella-Giorgio Cesana
1906 Enrico Bruna-Emilio Fontanella-Giorgio Cesana-Riccardo Zardinoni-Giuseppe Poli
1906 Giuseppe Russo-P. Toio-R. Taormina-G. Tarantino-E. Bellotti-Angelo Fornaciari-Giovanni Battista Tanio
1920 Ercole Olgeni-Giovanni Scatturin-Guido De Felip
1928 Valerio Perentin-Giliante D’Este-Nicolò Vittori-Giovanni Delise-Renato Petronio
1948 Giuseppe Moioli-Elio Morille-Giovanni Invernizzi-Francesco Faggi
1956 Alberto Winkler-Romano Sgheiz-Angelo Vanzin-Franco Trincavelli-Ivo Stefanoni
1968 Primo Baran-Renzo Sambo-Bruno Cipolla
1984 Carmine Abbagnale-Giuseppe Abbagnale-Giuseppe Di Capua
1988 Carmine Abbagnale-Giuseppe Abbagnale-Giuseppe Di Capua
1988 Piero Poli-Gianluca Farina-Davide Tizzano-Agostino Abbagnale
1996 Davide Tizzano-Agostino Abbagnale
2000 Agostino Abbagnale-Alessio Sartori-Rossano Galtarossa-Simone Raineri

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vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – francesco.drago@oasport.it

De Zerbi saluta i tifosi del Foggia

La lettera di Mister De Zerbi ai tifosi rossoneri

Mister De Zerbi non è più l’allenatore del Foggia, ne avevamo dato notizia nella giornata di ieri, confermata dallo scarno comunicato stampa emesso della società (CLICCA QUI).

Una decisione assurda, non tanto perchè viene esonerato colui che in due anni aveva riportato i satanelli su palcoscenici importanti e sfiorato la serie B, persa soltanto in finale con il Pisa in un match discutibile per altri fattori, ma per la tempistica della scelta: a sole due settimane dall’inizio del campionato sarà difficile farsi trovare pronti.

Nella nostra mente erano nate tante idee sulla possibile motivazione di questo esonero, a conferma di quello che pensavamo, oggi pubblichiamo la lettera di “congedo” di Mister De Zerbi, che saluta così i tifosi del Foggia:

“Con la morte nel cuore stamattina sono stato esonerato. Da un po’ di tempo i miei rapporti con il Ds Di Bari si erano incrinati. Lui, a giugno, per convincermi a rimanere mi ha fatto una serie di promesse mai mantenute. La figura di Colucci, fortemente voluta da me, non ha portato nessuna miglioria. Io sono consapevole di avere un carattere spigoloso, so di non avere a volte i modi eleganti ma io vivo per il mio lavoro.

Da due anni ad oggi avevo messo il Foggia davanti a tutto e tutti, famiglia e carriera comprese. Il mio difetto è essere esigente con me stesso con i calciatori e con tutti coloro che lavorano con me, dai magazzinieri al giardiniere. Anche con i Direttori Sportivi ho ragionato così.
Io se prendo un impegno mi assumo responsabilità e ci metto la faccia.
Quest’anno era per me un anno dove non si poteva sbagliare niente. Il mancato rinnovo di Gigliotti, il non aver ancora sostituito Iemmello e Di Chiara da tempo partenti, alcune trattative saltate per ragioni futili o la mancanza di attenzione per il campo di Amendola abbandonato dall’11 giugno e che non sarà pronto prima di novembre sono alcune tra le cause della mia insofferenza. Sul mercato ho chiesto alla società di allestire una squadra importante. Mi sono opposto ad esborsi economici fuori da ogni logica ma ho sempre ricordato che quest’anno Foggia voleva vincere e l’aver dichiarato che si puntava al 1º posto comportava oneri da mantenere nei confronti della gente.
Nonostante sentissi tutto questo come un problema grave non mi sarei mai permesso di chiedere “O io o Di Bari” perché ricordo bene essere stato colui che mi ha dato l’opportunità di iniziare ad allenare e nemmeno ho mai fissato un aut-qut per forzare acquisti di calciatori.
Ho denunciato questo mio pensiero al fine di dare una sterzata netta con quello che si stava facendo. Per il bene di tutti.

Scrivo queste righe perché non voglio che venga buttato fango sulla mia persona. Io ho rinunciato a categorie superiori perché mi sento questa squadra una questione di pelle e non sono pentito. Sento di essere a posto con la mia coscienza. Sono un passionale istintivo quindi facilmente predisposto a sbagliare e nei modi e nei tempi. Ma sono vero, leale, sincero e coerente. Con tutti. Dal più forte al più debole.
Ringrazio i fratelli Sannella per quello che mi hanno dato in questi mesi. Mi dispiace non essere riuscito a farmi conoscere bene.
Forse avrei dovuto coltivare di più il rapporto con loro e magari avrebbero apprezzato la mia professionalità e il mio lato umano.
Sono convinto di aver fatto tutto nel loro interesse talvolta dimenticando i miei di interessi.
Ringrazio i miei giocatori che porterò sempre nel cuore. Mi dispiace lasciare una cosa da me costruita. Giorno dopo giorno.
Ringrazio la gente dello Zaccheria. Il mio stadio.
L’orgoglio più grande per me è aver contribuito a riempirlo nuovamente e di aver fatto appassionare tante persone alla squadra.
Non penso di essere l’allenatore più bravo che è passato da qua ma forse uno dei più attaccati.
Io per Foggia c’ero ci sono e ci sarò sempre.
Forza Foggia
Mister De Zerbi

Olimpiadi Rio 2016, Ginnastica – E’ il grande giorno di Vanessa Ferrari: programma, orari e tv

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La ginnastica artistica italiana aspettava solo questo momento, finalmente ci siamo. Vanessa Ferrari lotterà per le medaglie nella Finale di Specialità al corpo libero delle Olimpiadi di Rio 2016.

L’azzurra, dopo lo smacco subito quattro anni fa a Londra 2012, tornerà in pedana per conquistare l’unico alloro che le manca in una carriera leggendaria. Mancano poche ore all’appuntamento della vita: vediamo programma e orari della Finale al corpo libero e come seguirla in tv.

MARTEDÌ 16 AGOSTO:

19.47     Finali di Specialità – Corpo libero (femminile)

La Finale al corpo libero delle Olimpiadi di Rio 2016 sarà trasmessa in diretta tv sui canali Rai. DIRETTA LIVE su OASport con cronaca, punteggi, classifiche e analisi in tempo reale, minuto per minuto, sperando di gioire insieme.

Vanessa Ferrari gareggerà per ultima, dopo aver già visto la prestazione delle sette avversarie. Il suo esercizio dovrebbe iniziare attorno alle 20.12. Intorno alle 20.15 avremo il responso. Simone Biles e Aly Raisman sono imprendibili, la 25enne bresciana dovrebbe giocarsi il terzo gradino del podio con la svizzera Giulia Steingruber e con la cinese Yang Wang. Da non sottovalutare la britannica Amy Tinkler e la giapponese Mai Murakami. Il parterre è completato dalla nostra Erika Fasana che vorrà certamente fare bella figura.


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ESCLUSIVA – Balotelli rifiuta Napoli: ci sono tre club di A per lui, ma la decisione è incredibile

Questi i dettagli raccolti da Vivicentro.it

Ve lo abbiamo mostrato in anteprima, è stato diversi giorni a Castellammare di Stabia, spostandosi su Capri per passare qualche giorno con la sua piccola (CLICCA QUI). Mario Balotelli è in cerca di sistemazione, intanto si gode un po’ di riposo. Il calciatore, secondo quanto raccolto in esclusiva da Vivicentro.it, avrebbe scartato l’ipotesi Napoli non solo per l’offerta economica ritenuta troppo bassa (CLICCA QUI), ma anche perchè avrebbe richiesto maggiore spazio che Sarri non gli avrebbe potuto garantire in questa stagione. Su di lui, però, ci sono altri tre club di A: Chievo Verona, Bologna e soprattutto Sassuolo che potrebbe spuntarla, garantendogli maggiore continuità, soprattutto se dovesse centrare i gironi di Europa League. C’è anche un’altra ipotesi, quella che vede Super Mario restare a Liverpool e provare a trovare spazio alla corte di Klopp. Sarà complicato, ma le vie del mercato sono infinite…

a cura di Ciro Novellino

RIPROUZIONE RISERVATA

Corbo: “Il Napoli, una comitiva stralunata all’aeroporto. Si parte? Ma per dove?”

Antonio Corbo su La Repubblica

Sette giorni al campionato, 16 alla fine del mercato. Il Napoli sembra una comitiva stralunata all’aeroporto. Deve partire, ma nessuno sa né dice nulla: si imbarcheranno tutti, arriverà qualcuno con biglietto “last minute”, e per andare dove? Sono ore cruciali di una stagione gestita con rassegnato fatalismo ancora prima della fuga clandestina di Higuain. Svaniti livori e delusione, rimbombano le parole del fratello Nicolas a tre radio il 27 giugno. Ecco, qual è il progetto del Napoli? Se lo chiedono i tifosi, la reazione è nello stadio vuoto: preoccupa il disamore. E dire che negli ultimi cinque campionati il Napoli è stato secondo per punti, gol e ranking Uefa solo alla Juve. È ancora al bivio: vincere o incassare? Nessuno si pronuncia in una strana estate di rari colpi e troppi rifiuti, di promesse e favole. Quella di Icardi è per fortuna superata. Bravi tutti a raccontarla: come in un film, subito dopo la notizia della firma di Higuain con la Juve, De Laurentiis con Chiavelli vola in elicottero nella vicina Verona per incontrare non i dirigenti dell’Inter, ma amici della signora Wanda Nara. Il giorno dopo, 18 luglio, è lei che invita il presidente a Milano per trattare l’ingaggio del marito, altro volo, altre foto. In un mese non è cambiato nulla: le eliche hanno smosso solo aria. Aumenta però lo stipendio di Icardi, i cinesi dell’Inter imparano a conoscere la bionda Nara. Mancano i titoli di coda, ma il film è finito. Che Napoli resta? Una squadra forte, come quella del secondo posto. Persino migliore nella struttura. In difesa arriva forse Maksimovic, visto che Tonelli è dato tra i dispersi. Preoccupa un po’ Reina, ma Hysaj è in entusiasmante progresso. Zielinski e Rog sono alternative di qualità per i tre mediani. Giaccherini è un jolly modesto ma utile al centro e per gli esterni: Mertens e Callejon sono ormai a regime, Insigne oscilla teso tra look e ingaggio. La grande incognita coincide con il vuoto lasciato da Higuain. Per ripetere il secondo posto, bisogna replicare gli 80 gol. Si fa presto a dire che segneranno di più anche gli altri. Una pericolosa illusione. Perché il modulo non cambia: tutto si svolge a sinistra, ed è finalizzato alla ricerca della punta centrale, ruolo prenotato da Milik. Segnerà lui i 36 di Higuain? Ripeterà Insigne i suoi 12? Non sono significativi gli 11 delle tre ultime amichevoli per il valore di Nizza, Monaco e Hertha Berlino. Ai tifosi dispiace che sia andato alla Juve, ma l’addio di Higuain era prevedibile. Il Napoli non ha preparato un piano di riserva, né esce dall’enigma di Gabbiadini. Berlino dimostra che Milik si collega meglio nel gioco, rientra, collabora. A Pescara magari Gabbiadini sarà titolare. Ma è disposto a vivere ancora in altalena? Deve dirlo Sarri, ma preferisce tacere. Nell’unica intervista dell’estate ha detto: «Quest’anno non firmo per il secondo posto». Quindi: non garantisce neanche quello o vuole lo scudetto? La squadra della Sibilla parte domenica, ma non sa e non dice altro.

Olimpiadi Rio 2016 in soldoni! Niccolò Campriani è il più ricco dei Giochi

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Niccolò Campriani è il vero Paperon de Paperoni delle Olimpiadi 2016!

Grazie ai 3 ori e un argento conquistati:

Oro carabina libera 3posizioni maschile da distanza 50m a Rio 2016
Oro
carabina ad aria compressa maschile da distanza 10m a Rio 2016
Oro carabina libera 3posizioni maschile da distanza 50m a Londra 2012
Argento carabina ad aria compressa maschile da distanza 10m a Londra 2012

ha guadagnato complessivamente 525mila euro (lordi)!

Una cifra di tutto rispetto per il 28enne che si è vedrà arricchire il suo conto corrente grazie ai premi garantiti dal Coni per la conquista delle medaglie a Rio 2016. Tre ori, ciascuno del valore di 150mila euro e un Argento pari a 75.000 euro

Solo un atleta ha guadagnato più soldi a questi Giochi Olimpici. Si tratta di Joseph Schooling, rappresentante di Singapore che ha vinto i 100m farfalla battendo Sua Maestà Michael Phelps. Per lui addirittura 625mila euro.

Michael Phelps ha vinto 5 ori e 1 argento ma non ha intascato più di 100mila euro di premi dal Comitato Olimpico Statunitense che prevede solo 25mila dollari per l’oro. Naturalmente a queste cifre si aggiungeranno i premi previsti dai contratti con gli sponsor ma esulano dai premi squisitamente di gara.

La Malesia garantisce 600mila dollari per l’oro (non ne hanno ancora vinti). L’Azerbaijan prevede 510mila dollari per gli ori (ma è ancora a secco), la Thailandia 314mila dollari per un oro (ne hanno guadagnati due, al cambio sono comunque sotto al premio di Niccolò). Il Kazakhstan 250mila dollari. Tutti gli altri Paese distribuiranno premi inferiori ai nostri.

Psoriasi, disfunzione non infettiva: ma crea discriminazioni

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I problemi causati dalla psoriasi non vanno in vacanza anzi, secondo alcune ricerche, il momenti di “scoprirsi” potrebbe essere anche uno dei più difficili per i malati: 8 persone su 10 affette da psoriasi, infatti, sono o sono stati discriminati a causa della loro malattia pur se non è contagiosa. Ma le macchie sulla pelle creano un certo fastidio e ansia in chi le guarda e così più di otto malati su dieci hanno subito discriminazioni o umiliazioni e al 16 per cento dei pazienti è capitato persino di vedersi rifiutare i servizi di estetiste, parrucchieri o commessi.

Lo rileva un sondaggio condotto a livello globale su oltre 8.300 persone con psoriasi da moderata a severa, tra le quali oltre 600 italiane: circa il 40 per cento si sente in imbarazzo, una su tre si vede poco attraente e si vergogna della propria pelle e quasi sei pazienti su dieci ne subiscono l’impatto sulla vita lavorativa.

Ma i dati negativi e per certi versi allarmanti non sono finiti. I risultati dell’indagine Clear about Psoriasis, condotta in 31 Paesi (da Gfk con un finanziamento di Novartis), ha evidenziato come il 43% delle persone intervistate ritengano che le macchie rosse cutanee causate dalla psoriasi abbiano influenzato negativamente la propria vita: tra loro, infatti, c’è chi parla di centri estetici che hanno rifiutato trattamenti o difficoltà nelle relazioni sociali e/o amorose. Il 54% degli intervistati parla invece di problemi a livello professionale e il 14% ritiene che gli vengano affidate mansioni che prevedano un limitato contatto con gli altri. Esiste insomma una vera e propria discriminazione nei confronti delle persone affette da psoriasi che provoca imbarazzo in più del 40% dei malati.

psoriasi in bambinoLa psoriasi si presenta in varie forme e si verifica quando il sistema immunitario scambia le cellule della pelle con un agente patogeno e invia segnali difettosi che accelerano il ciclo di crescita delle cellule della pelle e, pertanto, è una malattia infiammatoria della cute caratterizzata da un’incontrollata proliferazione di una particolare linea cellullare: i cheratinociti. C’è poi anche la psoriasi da “stato di stress”: in questi casi, godersi – ogni volta che si può – qualche giornata di completo riposo e di rilassamento aiuterebbe moltissimo.

Le lesioni possono insorgere maggiormente su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, tratti lombosacrali, pieghe interglutee. Le unghie sono interessate nel 30% dei casi. La lesione più frequente della psoriasi è caratterizzata da una placca rosea, sulla cui superficie sono presenti squame non molto aderenti, di tipo argenteo.

 

Ed anche in merito alle speranze di una possibile guarigione le cifre restano scoraggianti: il 55 per cento degli interessati nutre aspettative molto scarse per quanto riguarda la possibilità di raggiungere un obiettivo oggi possibile: ottenere una pelle libera da lesioni. I malati, infatti, devono spesso provare più di una cura prima di trovare quella definitiva.

Se i rimedi farmacologici sono da valutare solamente con il proprio dermatologo di fiducia, i rimedi naturali sono svariati e – soprattutto nei casi meno gravi – possono alleviare alcun dei fastidiosi disturbi delle persone affette da psoriasi: tra i rimedi naturali ricordiamo ad esempio l’aloe vera, la propoli o il pompelmo ma anche l’ossido di zinco o la centella. Nei casi più complicati di psoriasi, questi rimedi risultano solamente dei blandi palliativi che, di certo, non aiutano tutti quei malati per cui la malattia rappresenta un vero e proprio problema sociale.

A condizionare favorevolmente la sintomatologia del paziente psoriasico può contribuire – come spiega il Dott. Gabriele Egidi (Dietista e Nutrizionista) – anche un adeguato stile di vita quale il consumo, in abbondanza, di verdura e frutta che risulta benefico nella psoriasi grazie all’elevato contenuto in carotenoidi, flavonoidi ed acido ascorbico (Vitamina C), che agiscono da agenti antiossidanti e quindi permettono di neutralizzare i radicali liberi. Inoltre frutta e verdura apportano fibra, indispensabile per regolare la funzionalità intestinale e regolare l’assorbimento di carboidrati e grassi.

Nel paziente psoriasico, inoltre, risulta fondamentale prilivegiare la qualità dei grassi e quindi, introdurre nella dieta un aumento della quota di pesce azzurro, ricco in EPA e DHA. Infatti EPA e DHA sono grassi polinsaturi che nel nostro organismo producono sostanze antinfammatorie, utili per contrastrare i radicali liberi. Inoltre assumere pesce azzurro è fondamentale anche per introdurre proteine ad alto valore biologico. La frutta oleaginosa (mandorle, noci, nocciole, ecc.), contiene una quota importante di acidi grassi essenziali che favoriscono la formazione nel nostro organismo di EPA; risulta utile nel paziente psoriasico assumerne una quota giornaliera non inferiore a 20/30 gr.

Un’eccessiva assunzione di carboidrati, soprattutto semplici, induce un stato di iperinsulinismo:  questo eccesso di insulina induce l’attivazione di altri meccanismi cellulari come l’IGF-1 (insulin growth factor 1) che stimola, a sua volta, la proliferazione dei cheratinociti, già seriamente compromessi nel paziente psoriasico. E’ necessario adottare una dieta che privilegi alimenti a medio/basso indice glicemico e quindi scegliere prodotti preferibilmente integrali.

Tutti gli studi sono unamimi nel sostenere la totale astensione dall’alcol in tutti i soggetti affetti da psoriasi. Non solo peggiora lo status ossidante, ma può determinare una minor efficacia del trattamento farmacologico.

In conclusione il trattamento nutrizionale della psoriasi risulta essere un forte coadiuvante nella terapia della patologia.

Una dieta bilanciata e ricca in frutta e verdura, con un maggior introito di pesce azzurro, un minor consumo di carni e salumi, può, in linea generale risultare salutare per il soggetto affetto da psoriasi. Inoltre, come suggeriscono molti studi, l’importanza delle vitamine e degli oligoelementi è essenziale nell’integrazione di una dieta salutare in tale patologia. Per la psoriasi da “stato di stress” poi, come già segnalato, godersi – ogni volta che si può – qualche giornata di completo riposo e di rilassamento aiuterebbe moltissimo.

Sul lato più prettamente farmacologico i trattamenti più adatti per la cura della psoriasi sono di natura topica: creme con cortisone, vitamina D, emollienti o inibitori della calcineurina. In alternativa, ma solamente per i casi più gravi,si può ricorrere alla fototerapia e al laser. Purtroppo esistono molti effetti collaterali, i quali rendono necessari dei periodi di stop tra una cura e l’altra. In questi archi di tempo sarebbe opportuno godersi qualche giornata di completo riposo o cure termali.

 

Mihajlovic su Maksimovic: “La pagherà cara, ha tradito tutti”

Queste le sue parole

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Sinisa Mihajlovic dichiara su Maksimovic:

“Non so se Maksimovic stia sbagliando da solo o sia mal consigliato e non me ne frega niente. Pagherà le conseguenze di questi comportamenti: ci sono danni che la società valuterà. Ha la memoria corta: io l’ho lanciato in Nazionale e con lui poche settimane fa avevo parlato chiaro, da serbo a serbo. Anche grazie al mio intervento la società gli aveva garantito un aumento di contratto e favorevoli situazioni in caso di futura cessione – rivela il tecnico granata – Gli ho detto che se mi avesse seguito il prossimo anno sarebbe stato richiesto dai maggiori club europei. Mi aveva assicurato che era felice di restare, io c’ho messo la faccia e lui sparisce così e pretende di essere ceduto?”.

Mihajlovic è un fiume in piena: “Parlo da uomo tradito. Per me vengono prima gli uomini e poi i giocatori. Ma lui ha tradito tutti: società, squadra, tifosi e tecnico. Ora la palla è in mano alla società perché Maksimovic ha un contratto e il suo destino non se lo decide da solo. Se dovesse restare sappia che deve riconquistare la fiducia due volte: prima come uomo e poi come giocatore. Ormai sta diventando il calcio dei procuratori. Alcuni pretendono di spostare i giocatori dove, come e quando vogliono, a loro piacimento e per il loro guadagno. Pare che i contratti firmati non contino più nulla. Così non va bene. E le società dovrebbero fare muro per porre fine a certi andazzi”.

Chiellini: “Il Napoli ha un gruppo solido anche senza Higuain”

Le sue parole

Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport: “L’Inter ha una rosa di incredibile qualità in ogni reparto, il Napoli ha perso Higuain però ha un gruppo solido e un allenatore con una filosofia di gioco ben precisa. La Roma da quando è arrivato Spalletti ha svoltato. Non vedo un gap con le altre, però dipende da noi. Higuain? C’è talmente tanta qualità che quando ci siamo tutti è un piacere lavorare. Anzi, grazie a Gonzalo e agli altri raggiungiamo livelli di intensità più alti in allenamento che in partita, dove puoi incontrare squadre che si chiudono. Bisogna avere sì la tranquillità nel far girare la palla ma anche più determinazione​”.

Diawara-Napoli, nuovi contatti: segnali positivi

I dettagli

Il Corriere dello Sport parla della trattativa Diawara-Napoli. Il club azzurro non ha mai mollato la presa per il talentuoso 19enne della Guinea. Il ds parteopeo Cristiano Giuntoli s’è fatto vivo col collega Bigon del Bologna e se non ci saranno intoppi già nei prossimi giorni si potrà ratificare l’accordo di massima raggiunto tra il patron Aurelio De Laurentiis e il ds felsineo Fenucci circa 20 giorni fa. Costo dell’operazione 15 mln di euro. L’eventuale acquisto di Diawara è valutato a prescindere dalla posizione di Valdifiori. Al medianone rossoblu verrà concesso i ltempo per riprendersi atleticamente dopo questo lungo periodo di ‘latitanza’.

David Lopez vicinissimo all’Espanyol: è già partito per Barcellona

I dettagli

Come riferisce la Gazzetta dello Sport, David Lopez sarebbe vicinissimo al ritorno all’Espanyol, club spagnolo dal quale fu prelevato dal Napoli. Ieri il centrocampista è partito per Barcellona e non è detto che possa restare lì, senza far ritorno a Castelvolturno. Anche Grassi è in procinto di partire. Atalanta, Sampdoria e Pescara sono sulle sue tracce e lo prenderebbero volentieri in prestito.

De Laurentiis: “Non mi basta il 2° posto! Ho un piano per San Paolo e città”

Le sue parole

Le mezze misure non gli appartengono: tutto o niente, bianco o nero, pro o contro. Ad Aurelio De Laurentiis non interessa il consenso altrui e tantomeno risultare simpatico, soprattutto quando stravolge gli antichi equilibri del mondo del calcio, negli ultimi dodici anni il suo palcoscenico preferito. «Ho scoperto un movimento vecchio, di conservatori: poca voglia di crescere e stare al passo con i tempi. All’inizio mi trattavano come un visionario, in particolare quando parlavo dello stadio. Poi mi hanno dato atto di avere ragione». Nel cinema invece ha qualche amico in più, dà del tu a De Niro e Benigni, ma senza mai rinunciare alla sua intransigenza di stampo un po’ svizzero, che racconta d’aver coltivato e rafforzato all’interno del suo matrimonio: la moglie Jaqueline Baudit è ginevrina “doc”. Adl, invece, così lo chiamano, è nato nel 1949 a Roma, dove ha da sempre il fulcro dei suoi affari. Ma non rinnega le sue origini napoletane («Cerco casa: mi piacerebbe trovarne una proprio nel centro storico: oltre al ristorante che ho già rilevato, Palazzo Petrucci») e approfitta di ogni occasione per ricordare, orgogliosamente, l’epopea di nonno Dino e papà Luigi, partiti da Torre Annunziata alla conquista di Hollywood. «Sul set sono nato e cresciuto». La Filmauro è ancora il gioiello di famiglia: fabbrica della trentennale serie dei cinepanettoni. Il Napoli è un amore più giovane e recente, sbocciato nell’estate del 2004 e di anno in anno diventato più forte. «Quando appresi del fallimento del club mi lanciai anima e corpo nella nuova avventura. Pure per spirito di servizio, sicuro: la città intera era stata ferita, mortificata». Un percorso in salita. Il produttore cinematografico era un figlio d’arte, il presidente si è dovuto fare da solo: imparando a frequentare gli stadi («Ci mancavo da tanto. Ho dovuto fare una full immersion, dalla C fino alla Champions: non si smette mai di imparare, nonostante l’orgoglio di essere risaliti tra le prime venti squadre top, nel mondo. Dodici anni fa eravamo intorno al cinquecentesimo posto nel ranking».

Con lei il Napoli è tornato ai vertici del calcio italiano: missione compiuta, De Laurentiis?

«Macché, per me è tutto un work in progress: sempre. Lo sa qual è il mio motto? Chi si ferma è perduto».

Vale solo per il calcio?

«No, è il mio stile di vita. Intorno a me, fin da bambino, ho sentito ripetere la stessa frase: “chi me lo fa fare…”. Qualche volta lo diceva anche mio padre. La realtà di Napoli è difficile e la tentazione di farsi i fatti propri è forte: lo capisco, non dico mica di no…».

Lei però ha fatto un’altra scelta, prendendo il Napoli.

«Una scelta di vita, ero sul punto di trasferire tutti i miei affari negli Stati Uniti, in quella estate del 2004».

Sono passati dodici anni, da allora: Napoli è cambiata in meglio o in peggio, De Laurentiis?

«La città è stata martoriata dalla munnezza, dalla tragedia della Terra dei Fuochi e dai cantieri sorti un po’ dappertutto. Sono stati anni molto difficili, ma questo non ci autorizza a buttare la spugna e tantomeno a piangerci addosso».

Ha qualche proposta per provare a invertire la rotta?

«Penso spesso che ci vorrebbe un Comitato per la città: vi dovrebbero prendere parte il popolo, gli industriali, i politici, gli intellettuali, la Sovrintendenza e anche noi del Napoli. Ognuno per la sua parte».

E poi che succederebbe?

«Penso che per almeno un mese ci si accapiglierebbe. Ma un po’ alla volta, con il buonsenso, il Comitato potrebbe tirare fuori sei o sette priorità di interesse comune: che siano importanti per tutti e facciano il bene della città. Nel nome della programmazione, che a Napoli manca».

Dica, De Laurentiis: a chi affiderebbe l’organizzazione di questo comitato?

«Al sindaco e al presidente della Regione: potrebbero essere loro, senza litigare e con l’aiuto di Palazzo Chigi, a mettere in piedi questo network delle buone intenzioni: io sono prontissimo ad aderire».

Con il sindaco, non le è andata tanto bene…

«Mai avuto problemi, con Luigi de Magistris. Il mio rapporto con lui è sempre stato franco e collaborativo, durante i nostri incontri. I problemi nascono dopo, quando si spegne la luce del sindaco e entrano in gioco altri fattori».

Faccia un esempio.

«Volevo fare a mio spese e in 40 giorni, lavorando anche di notte, gli interventi più urgenti per il San Paolo. La burocrazia ha fermato tutto».

Dicono che c’entri anche il suo carattere: De Laurentiis ha fama di essere un picconatore…

«Non mi piace. Il picconatore ha intenti distruttivi, mentre io cerco di essere sempre costruttivo».

Calcio e cinema: qual è il suo segreto per giocare contemporaneamente su due tavoli?

«Mi sono imposto una regola fin dall’inizio: tenere i due mondi il più possibile separati. Funziona bene».

Con il cinema ha vinto tanti premi, con il Napoli il secondo posto è invece l’obiettivo massimo?

«No, mai accontentarsi: bisogna puntare sempre più in alto, ai traguardi più ambiziosi. Allo stesso tempo, però, guai a dare per scontato o sminuire un secondo posto. Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti: in serie C. Il nostro Napoli, a settembre, giocherà la Champions».

Fonte: Marco Azzi – La Repubblica

Maksimovic ad un passo dal Napoli: è disposto a lasciare due sponsor

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Secondo Tuttosport, Maksimovic ha un contratto col Torino fino al 2020, ma pare abbia già deciso di non rispettarlo. Secondo Mattia Grassani, avvocato, esperto di diritto sportivo, le strade che il Toro potrà intraprendere sono due, dopo la scomparsa del calciatore da Torino di ieri: o si proseguirà sulla strada della rescissione contrattuale oppure si potrà effettuare una multa attraverso il Collegio Arbitrale. Il calciatore serbo è seguito da Napoli e Chelsea e farebbe carte false pur di arrivare in azzurro e lavorare con Sarri, sarebbe addirittura disposto a rinunciare a due grossi contratti di sponsor con Adidas e Nike. L’accordo tra Napoli e Torino si porebbe trovare sulla base di 23 mln di euro più due di bonus che verrebbero girati cash alla società granata. Difficile che rientrino nella trattativa sia Sepe che Valdifiori.

De Laurentiis non molla: può arrivare l’attaccante che infiamma la piazza

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Come riferisce La Gazzetta dello Sport, sono 31 le reti che il Napoli ha realizzato nelle sei amichevoli disputate, 12 delle quali distribuite al Nizza (3), Monaco (5) e Hertha Berlino (4), le avversarie europee contro le quali l’allenatore ha avuto modo di valutare la vera efficienza dell’attacco, facendo leva su Manolo Gabbiadini e inserendo, gradatamente, l’ultimo arrivato Arkadiusz Milik. Su loro due dovrà puntare Sarri, a meno che non arrivi il colpo di scena (Icardi) a infiammare l’estate napoletana. Ma dal mercato arrivano notizie contrastanti, da una parte c’è l’Inter che ha annunciato l’incedibilità del suo talento; dall’altra, invece, c’è la caparbietà di De Laurentiis che non intende mollare.

EDITORIALE – Juve Stabia: Menti, De Simone e Musella. Chi ama non dimentica

Se  chiedete ad un tifoso della Juve Stabia quali sono i calciatori che più gli sono rimasti nel cuore, probabilmente i più giovani risponderanno Cazzola o Sau,  ma i più grandi con tutta probabilità nomineranno Romeo Menti, Nicola De Simone e Gaetano Musella.
Oggi il nostro editoriale si concentra su questi tre miti che hanno reso grande la Juve Stabia, e vi spieghiamo perché.
Per la prima volta, infatti, i tre grandi eroi gialloblù hanno un riconoscimento più o meno evidente nella casa della Juve Stabia, lo stadio che prende appunto il nome di Romeo Menti.

La grande ala del leggendario Torino scomparso nella strage di Superga ha vestito la maglia della Juve Stabia conquistando anche lo scudetto nel 1945, scudetto per cui ancora oggi si attende il doveroso riconoscimento ufficiale dalla Lega. Non solo il nome dello stadio è dedicato a Menti, ma un ulteriore omaggio alla sua memoria è stato voluto dalla società stabiese in occasione del match tra Juve Stabia e Torino del 17 marzo 2012. Stiamo parlando di un’effige all’ingresso del viale delle tribune (anzi del Viale Nicola De Simone) chi raffigura Romeo Menti con le maglie di Torino e Juve Stabia.

Nicola De Simone è invece lo sfortunato calciatore stabiese che con la sua tragica scomparsa è riuscito a far nascere un sentimento di rispetto, di fratellanza e di affetto tra le tifoserie delle squadre che ha amato di più, Juve Stabia e Siracusa. Proprio pochi mesi fa Nicola De Simone ha avuto il suo meritato omaggio; il viale che conduce alle tribune ha preso infatti il nome di viale “Nicola De Simone” e tanti tifosi che imboccheranno il viale per accedere allo stadio non potranno non ricordare lo sfortunato atleta stabiese. Sarà ancora più bello l’incontro tra tifosi stabiesi siracusani in occasione della quinta giornata di campionato nel viale dedicato all’eroe delle due tifoserie.

L’altro grande indimenticabile per i tifosi della Juve Stabia è Gaetano Musella. Musella è stato il simbolo della Juve Stabia della fantasia al potere voluta da Roberto Fiore. Il grande numero 10 stabiese non ha mai dimenticato Castellammare e l’affetto che la tifoseria ha sempre nutrito per lui. Da pochi giorni anche Musella, scomparso nel 2013, ha il suo posto allo stadio. La nuova associazione dei tifosi stabiesi, nata pochi giorni fa e con sede accanto all’impianto sportivo, ha  preso il nome di “Gaetano Musella”.

Questi gesti non solo non ci consentono di dimenticare tre grandi eroi ma ci ricordano di uomini, prima ancora che di calciatori, che hanno reso grande dentro e fuori dal campo la Juve Stabia e la città di Castellammare.
Il futuro si costruisce con le azioni ma è un bene che tale futuro resti ancorato al ricordo di persone come Menti, De Simone e Musella.

Chi scrive non vede l’ora che arrivi la prima partita delle Vespe per andare allo stadio passando dall’associazione “Gaetano Musella”, imboccando il viale “Nicola De Simone” e salutando con lo sguardo il ritratto di Romeo Menti.

In attesa di vivere le emozioni della nuova stagione fa piacere pensare che tre grandi immortali della storia della Juve Stabia siano ormai di casa nello stadio delle Vespe.

Raffaele Izzo

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Olimpiadi Rio 2016, Atletica: tutti gli azzurri in gara lunedì 15 agosto: Grenot in Finale, Donato difende il bronzo

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Quarta giornata di gare per l’atletica leggera alle Olimpiadi di Rio 2016. Scenderanno in pista sette azzurri, impegnati nelle rispettive discipline in questo lunedì 15 agosto. Occhi puntati sulla Finale di Libania Grenot, Fabrizio Donato difende il bronzo di Londra 2012.

LUNEDÌ 15 AGOSTO:

14.30     ATLETICA LEGGERA, salto triplo (turno di qualificazione, maschile) – Fabrizio Donato

14.35     ATLETICA LEGGERA, 200m (batterie, femminile) – Gloria Hooper

15.25     ATLETICA LEGGERA, 3000m siepi (batterie, maschile) – Abdoullah Bamoussa, Yuri Floriani

MARTEDÌ 16 AGOSTO:

02.30     ATLETICA LEGGERA, 400m ostacoli (batterie, femminile) – Marzia Caravelli, Ayomide Folorunso, Yadisleidy Pedroso

03.45     ATLETICA LEGGERA, 400m (finale, femminile) – Libania Grenot


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva –

Olimpiadi Rio 2016, decima giornata: le speranze di medaglia dell’Italia per lunedì 15 agosto

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Le speranze di medaglie azzurre per oggi, lunedì 15 agosto, non sono tante ma abbiamo in gara, comunque, Rachele Bruni nel nuoto di fondo (con speranza di medaglia al 40%) e, nel ciclismo su pista, Elia Viviani con una speranza di medaglia al 50%

NUOTO DI FONDO 

Ore 14.00, 10 km femminile

Rachele Bruni è entrata a far parte nell’ultimo biennio dell’elite della disciplina, aggiudicandosi la Coppa del Mondo nel 2015. Molto solida e costante sul passo, ha migliorato anche lo spunto veloce che spesso si rivela decisivo in questo genere di gare. La concorrenza è agguerritissima, con la francese Aurelie Muller e le brasiliane Poliana Okimoto ed Ana Marcela Cunha che partiranno con i favori del pronostico. L’azzurra, tuttavia, può inserirsi nel discorso per le medaglie.

Rachele Bruni (40%)

CICLISMO SU PISTA

Ore 22.23, omnium maschile

Chilometro da fermo, giro lanciato e corsa a punti. Saranno le ultime tre prove che completeranno la massacrante competizione dell’omnium. Dopo il podio sfumato in extremis a Londra 2012, Elia Viviani insegue il riscatto. Ha preparato questa gara per 4 anni, diventando sostanzialmente completo. Fondamentale sarà la gestione della corsa a punti conclusiva, dove il veneto potrebbe ritrovarsi a rispondere ai numerosi attacchi dei rivali che proveranno a guadagnare un giro. La concorrenza fa paura: il colombiano Fernando Gaviria, il danese Lasse Norman Hansen, campione olimpico in carica, nonché il britannico Mark Cavendish. Servirà un’impresa, ma Viviani ha le carte in regola per provarci.

Elia Viviani (50%)


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva – federico.militello@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016: tutti gli azzurri in gara lunedì 15 agosto, decima giornata di gare

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Decima giornata di gare a Rio de Janeiro dove si stanno svolgendo le Olimpiadi 2016. L’Italia si gioca due carte di primissimo piano per agguantare le medaglie: Rachele Bruni nella 10km di nuoto di fondo ed Elia Viviani nell’omnium di ciclismo su pista.

Prova della verità per Irma Testa che nei quarti di finale affronterà la Campionessa del Mondo Mosselly: vincere per garantirsi almeno la medaglia di bronzo e salvare il bilancio della boxe. Libania Grenot darà tutto nella Finale dei 400m anche se non ci sono ambizioni da podio.

Di seguito tutti gli azzurri in gara nella giornata di lunedì 15 agosto e nella notte che ci introduce a martedì 16 agosto.

LUNEDÌ 15 AGOSTO – GIORNO 10

14.00     NUOTO DI FONDO, 10km (finale, femminile) – Rachele Bruni

14.08     CANOA, C1 1000m (eliminatoria, maschile) – Carlo Tacchini

14.30     ATLETICA LEGGERA, salto triplo (turno di qualificazione, maschile) – Fabrizio Donato

14.35     ATLETICA LEGGERA, 200m (batterie, femminile) – Gloria Hooper

15.14     CANOA, K1 1000m (eliminatorie, maschile) – Alberto Ricchetti

15.21     CICLISMO SU PISTA, Omnium (ultime tre prove, maschile) – Elia Viviani

15.25     ATLETICA LEGGERA, 3000m siepi (batterie, maschile) – Abdoullah Bamoussa, Yuri Floriani

16.00     NUOTO SINCRONIZZATO, duo (programma tecnico) – Linda Cerruti, Costanza Ferro

18.05     VELA, 49er FX (regate 7-9, femminile) – Francesca Clapcich e Giulia Conti

18.05     VELA, 49er (regate 7-9, maschile) – Ruggero Tita, Pietro Zucchetti

18.15     VELA, 470 (regate 9-10, femminile) – Elena Berta, Alice Sinno

20.15     TUFFI, trampolino 3m (qualificazione, maschile) – Michele Benedetti, Andrea Chiarabini

20.30     PALLANUOTO, quarti di finale (femminile) – Italia vs Cina (Rosaria Aiello, Roberta Bianconi, Aleksandra Cotti, Tania Di Mario, Giulia Emmolo, Teresa Frassinetti, Arianna Garibotti, Giulia Gorlero, Francesca Pomeri, Elisa Queirolo, Federica Radicchi, Chiara Tabani, Laura Teani)

22.15     BOXE, 60kg (quarti di finale, femminile) – Irma Testa vs Mossely (Francia)

MARTEDÌ 16 AGOSTO – GIORNO 11

01.30     VOLLEY, girone eliminatorio (maschile) – Italia vs Canada (Oleg Antonov, Emanuele Birarelli, Simone Buti, Massimo Colaci, Simone Giannelli, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Matteo Piano, Salvatore Rossini, Daniele Sottile, Luca Vettori, Ivan Zaytsev)

02.30     ATLETICA LEGGERA, 400m ostacoli (batterie, femminile) – Marzia Caravelli, Ayomide Folorunso, Yadisleidy Pedroso

03.45     ATLETICA LEGGERA, 400m (finale, femminile) – Libania Grenot

04.00     BEACH VOLLEY, quarti di finale (maschile) – Daniele Lupo / Paolo Nicolai vs Liamin/Barsuk (Russia)


 

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva –