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FOTOGALLERY ViViCentro – Champions, il racconto di Roma-Porto

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Una serata amara per la Roma di Spalletti, una sconfitta pesante quella subita allo stadio Olimpico contro il Porto che è costato l’accesso al tabellone principale della Champions League. Questi gli scatti di Giovanni Somma per Vivicentro.it

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Terremoto ad Amatrice e Accumuli: documentazione della Polizia in sorvolo e sul territorio (VIDEO)

La prima scossa di terremoto alle 03.36, poi nel pomeriggio un’altra. Tre le maggiori, nel Reatino e nelle Marche. Pescara del Tronto ed Arquata devastate. Ad Amatrice e’ crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina

Come segnalato negli aggiornamenti precedenti, le vittime accertate del terremoto nell’Italia centrale  sono al momento 73: – 53 nel Lazio e 20 nelle Marche -. Lo ha riferito la Protezione Civile ma aggiornamenti non ufficiali segnalano già almeno 100ma “la situazione è in continuo aggiornamento” mentre si procede senza sosta a scavare nelle zone già raggiunte dai soccorsi.

L’immane tragedia si è abbattuta principalmente sui Comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto e, in questo video fornito dalla Polizia di Stato, si può prendere visione di parte della tragica situazione

DOSSIER:

Caceres: “Non so dove giocherò, ma sto bene!”

Queste le sue parole

L’ex difensore della Juventus, attualmente svincolato e seguito dal Napoli, Martin Caceres, ha parlato a Calciomercato.com: “Mi sento molto bene, mi sto allenando tanto. Mi trovo molto bene qui. La realtà è che non so neanche io dove giocherò. Spero in una grande squadra. Ci sono delle trattative in corso, vedremo. Intanto mi continuo ad allenare, aspettando novità nei prossimi giorni. Inter e Milan mi cercano? Questa zona mi piace molto, per questo motivo mi trovo ancora qui. Vediamo cosa succederà”.

Zielinski, il suo spazio è destinato ad aumentare

Il centrocampista un colpo importante per il Napoli

Piotr Zielinski, centrocampista polacco del Napoli, è destinato ad avere molta importanza nello scacchiere azzurro. La Gazzetta dello Sport scrive: “E’ arrivato in condizioni fisiche non ottimali ma pur avendo una autonomia limitata ha già confermato le sue qualità di tocco e inserimento. Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo per la sua duttilità. Difficile, non impossibile, che sia tra gli undici titolari contro il Milan ma è praticamente certo che il suo spazio è destinato ad aumentare di partita in partita”.

Psg, Kluivert allo sceicco Al-Khelaifi: “Vendiamo Cavani”

La svolta, è lecito sognare…

Vi abbiamo parlato di una possibilità di rivedere Edinson Cavani in azzurro (CLICCA QUI per i dettagli), oggi ci sono nuovi sviluppi. Secondo quanto riferisce TV TF1 (Tele France, ndr) il ds del Psg Patrick Kluivert starebbe provando dietro le quinte a convincere lo sceicco Nasser Al-Khelaifi a comprare Diego Costa che è andato in rete nelle prime due gare di Premier, gol decisivi tra l’altro, ma potrebbe lasciare Stamford Bridge per far posto a James Rodriguez, sogno proibito di Antonio Conte che fatica a trovare spazio al Real Madrid. L’ex tecnico della Juve a sua volta punterebbe nel ruolo sul gioiello belga Batshuayi. Un incastro complicatissimo e di difficile realizzazione in 7 giorni, ma che potrebbe aprire alla cessione eccellente del Matador, chissà proprio in direzione Napoli.

Dalla Spagna – Salta il trasferimento di David Lopez al Betis

Il calciatore potrebbe tornare in azzurro

Secondo Sevilla.eldesmarque.com, potrebbe clamorosamente saltare l’affare tra il Napoli ed il Betis Siviglia per il passaggio in Spagna del centrocampista David Lopez. La dirigenza andalusa sarebbe stanca dei comportamenti del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ed avrebbe annullato il trasferimento nonostante fossero state già fatte le visite mediche. Al Betis non è piaciuto il modo di fare del Napoli che avrebbe spedito in Spagna il calciatore senza una vera e propria documentazione.

Tevez al Napoli, De Laurentiis vuole riprovarci

Lo riferisce Alfredo Pedullà sul proprio sito
Il Napoli ci aveva pensato, come raccontato, nelle ore successive al trasferimento di Higuain alla Juve. E farà un altro tentativo nel giro di 24 ore. Ci riferiamo a Carlitos Tevez, apparentemente felice al Napoli, e che ha avuto messaggi anche dall’Inter. Il suo padrino calcistico è Kia Joorabchia, solo che i nerazzurri in queste ora hanno altri problemi da risolvere. Tevez aveva sparato un richiesta altissima di ingaggio, ma De Laurentiis vuole riprovarci. A costo di farsi dire nuovamente no. La posizione di Gabbiadini resta in bilico: Everton a parte (occhio sempre a Balotelli per gli inglesi), la suggestione Fiorentina può concretizzarsi negli ultimissimi giorni di mercato. Ma dipenderà soprattutto dalla posizione dei viola relativamente a Kalinic che piace molto a Sarri. Il Napoli nel frattempo prepara un ultimo tentativo in direzione Tevez.

Castellammare e Sorrento, oggi e domani raccolta in favore dei terremotati

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Le terribili immagini del terremoto che ha devastato il centro Italia stanno facendo il giro del mondo ed i numeri sono purtroppo in costante evoluzione.

Castellammare si è attivata per dare sostegno alle vittime del sisma con una raccolta di beni necessari nelle zone colpite. Dalle 19.30 a Piazza Ferrovia sarà possibile consegnare qualsiasi cosa possa essere utile alle vittime del terremoto. Nei prossimi giorni, giovedì 25 e venerdì 26, invece, si svolgerà la raccolta indetta direttamente dal Comune di Castellammare. Il punto di raccolta sarà la Scuola Moscarella con orario che andrà dalle 8.30 alle 22.

Tra i beni di prima necessità ci sono: Cibi a lunga conservazione, Zucchero, Sale, Tonno, Fagioli, Carne in scatola, Latte, Biscotti, Fette biscottate, Pasta, Caffè, Marmellata.

Prodotti per l’igiene personale, Carta igienica, Sapone, Tovaglioli, Shampoo, Bagno schiuma, Asciugamani, Accappatoi, Dentifrici, Spazzolini. Indumenti in ottimo stato, Biancheria intima, Maglioni, Scarpe, Pantaloni, Giacche a vento.

La macchina della solidarietà si è attivata anche a Sorrento e dintorni. In queste zone i punti di raccolta saranno attivi giovedì 25 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 a Sorrento a Piazza Lauro, a Piano di Sorrento all’angolo Piazza Cota e a Sant’Agnello a Piazza Matteotti. I prodotti necessari sono quelli elencati poco sopra.

Raffaele Izzo

 

 

Ultim’ora: sale a 100 il numero delle vittime del sisma. Crollato un albergo pieno di turisti, soccorsi impossibilitati (VIDEO)

Sale a 100 il numero delle vittime del sisma. Ad Amatrice crolla un albergo pieno di turisti, i soccorsi non riescono ancora a raggiungere il posto

Si fa sempre più grave il bilancio delle vittime del sisma: altri 30 corpi senza vita sono stati estratti dalle macerie e si sta procedendo alla loro identificazione. Sale così a 100 il numero provvisorio dell’immane tragedia che si è abbattuta principalmente sui Comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto, mentre si procede senza sosta a scavare nelle zone già raggiunte dai soccorsi.

Non tutti i punti sono però raggiungibili, come un albergo in una frazione di montagna nel comune di Amatrice crollato dopo le scosse di terremoto di questa notte: è l’albergo Roma, che ieri era pieno di turisti per la sagra del paese. La Protezione Civile insieme ai Vigili del Fuoco e alle altre squadre di soccorso, non sono ancora riusciti ad aprire un varco per raggiungere l’albergo a causa delle macerie che hanno bloccato il passaggio di alcuni vicoli e strade. Non si è in grado di fare un bilancio delle persone che mancano all’appello proprio per la presenza di molti turisti in visita in questi luoghi caratteristici.

Anche ad Accumoli la popolazione era quantuplicata per il periodo estivo. Non si conosce ancora il numero preciso delle persone che si trovano ancora sepolte sotto le macerie e continua la disperata ricerca dei superstiti, aggrappati alla preghiera di poter ascoltare un flebile voce proveniente dal cumulo di detriti, una voce che riaccenda la speranza di vita e di salvezza in quella vasta desolazione che fino ad ieri rappresentava un luogo meraviglioso e tranquillo dove trascorrere le vacanze estive.

Sono inagibili anche gli ospedali dei comuni interessati dal sisma, pertanto sono state allestite delle postazioni esterne di emergenza, mentre nell’ospedale di Rieti sono accorsi in tanti per donare il sangue alle centinaia di feriti scampati alla furia del terremoto.

Si attende in serata il bollettino ufficiale di morti e feriti con l’auspicio che chi manca all’appello abbia trovato riparo e salvezza da qualche parte.

Maria D’Auria

Sportitalia – Scambio Gabbiadini-Kalinic? Più di una suggestione

“Oltre un mese fa vi avevamo parlato della possibilità Manolo Gabbiadini per la Fiorentina nell’operazione Kalinic. Una situazione che può tornare di moda nelle prossime ore. Il Napoli farà un tentativo, Gabbiadini piace molto ai viola, situazione da seguire. Dipenderà molto dalla posizione definitiva della Fiorentina su Kalinic”, così Alfredo Pedullà sul proprio portale ufficiale. Napoli, dunque, alla costante ricerca di una punta centrale di ruolo dopo la non brillante prestazione di Manolo Gabbiadini nel corso del primo tempo di Pescara.

Da alfredopedullà.com

Giua di Pisa: il precedente con la Juve Stabia

Per la prima giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà sabato 27 agosto 2016 alle ore 16 e 30 allo stadio “Angelo Massimino” di Catania è stato designato Antonio GIUA della sezione di Pisa a dirigere la gara tra Catania e Juve Stabia.

Antonio Giua di Pisa
Antonio Giua di Pisa

Giua, nato a Sassari l’11 marzo 1988 è al suo quarto campionato in Lega Pro, il suo unico precedente con le vespe risale al 1° aprile del 2015 quando al “Menti” andò in scena il derby campano contro i casertani dell’Aversa Normanna.

La gara terminò col punteggio di tre a due a favore dei gialloblù dell’allora mister Savini con la seguente sequenza di reti: nel primo tempo vespe in vantaggio con Antonio GAMMONE, pari dei granata con Mosciaro e tempo chiuso con i gialloblù in vantaggio grazie alla rete di testa di Francesco BOMBAGI; nella ripresa subito pari dei casertani con Capua, ma a dieci dalla fine Francesco NICASTRO mise a segno il gol della vittoria.

Assistente numero uno: Riccardo FABBRO della sezione di Roma 2;

Assistente numero due: Tommaso DIOMAIUTA della sezione di Albano Laziale.

Giovanni MATRONE

Sky – Maksimovic-Napoli, proseguono i contatti tra le parti: le ultime

Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato, ha riportata importanti aggiornamenti sulla trattativa Maksimovic-Napoli tramite il proprio sito ufficiale:
Il Napoli non molla Maksimovic, vero obiettivo per il ruolo di difensore centrale. Il serbo, da settimane in rotta col Torino, è in attesa di conoscere la sua prossima squadra. Il suo agente è a Milano, i contatti con il Napoli continuano. Al lavoro ci sono gli intermediari, per cercare di ridurre la distanza tra la richiesta di Cairo (pari a 30 milioni) e l’offerta di De Laurentiis (da 28 milioni, comprensivi di bonus). E il Chelsea? Resta vigile, anche solo per conservare Maksimovic come alternativa a Romagnoli, nel caso in cui il Milan confermasse il suo no secco – come sembra – alla cessione del giovane classe 1995 anche dopo una nuova offerta”.

Da gianlucadimarzio.com

Fontana: “Abbiamo lavorato bene. A Catania per vincere”

Le parole di Gaetano Fontana nella settimana che precede la gara Catania – Juve Stabia

Per la conferenza stampa della vigilia del match tra Juve Stabia e Catania, che si disputerà sabato a Catania alle 16.30, ha parlato in conferenza stampa al Menti il tecnico delle vespe Gaetano Fontana.

Ecco le sue parole:

“Il Catania ha una grande tradizione calcistica e una grande tifoseria, non ci sarà bisogno di preparare mentalmente il match perché giocare a Catania da di per sè grandi motivazioni. Stiamo lavorando sui difetti della squadra, vogliamo migliorare le nostre carenze. Sulla carta ci sono squadre più forti di noi ma poi il campo dirà la sua, penso di avere un’ottima squadra a disposizione. Ho parlato tanto con i miei ragazzi, ci tengo tanto a iniziare bene perché la prima impressione è importante. Montalto? Non è ufficiale e quindi non ne parlo. Sto strigliando i miei ragazzi e stiamo lavorando tanto, c’è un bel rapporto con i ragazzi e dobbiamo creare una sinergia giusta. Ci conosciamo da poco e dobbiamo imparare a convivere insieme, abbiamo poco tempo perché siamo già ai nastri di partenza. Credo molto nel lavoro di gruppo e di squadra, non nel singolo. Un singolo può essere forte ma se non si allinea agli altri allora non farà mai la differenza. Capodaglio? Sono infortuni e in quanto tali non possono essere messi in preventivo. Starà fermo per un bel po’ e mi dispiace tanto per lui. Noi però dobbiamo reagire e non trovare alibi. Il Catania cercherà di vincere il campionato ed è una squadra temibilissima, sarà difficile anche dal punto di vista ambientale ma in campo saremo 11 contro 11, i tifosi non saranno sul terreno di gioco. Ci dobbiamo rapportare con palla e avversari, i tifosi sono cornice. Non andremo lì per il pari, noi giocheremo per vincere. Il pari sarebbe un buon punto ma noi siamo ambiziosi e andremo lì per vincere. Foggia, Lecce, Catania e Matera sono le big del campionato, noi cercherò di dar loro fastidio. Il risultato è importante ma voglio vedere la prestazione in questa fase.”

Morero : ”A Castellammare sto bene. Dobbiamo portare la gente allo stadio”

Le parole di Santiago Morero durante la conferenza stampa che precede il match Catania – Juve Stabia

Per la conferenza stampa della vigilia del match tra Juve Stabia e Catania, che si disputerà sabato a Catania alle 16.30, ha parlato in conferenza stampa al Menti il difensore delle vespe Santiago Morero.

Ecco le sue parole:

“La proposta della Juve Stabia mi è piaciuta subito, ci ho riflettuto un po’ con la mia famiglia in Argentina e poi ho accettato. Mi avevano parlato bene della società e ho potuto constatare che è vero, è una società seria e organizzata. Il gruppo è compatto e unito e sono sicuro che faremo bene. Ho parlato con Mezavilla di Castellammare e mi ha parlato benissimo della città e della società. È anche merito suo se sono qui, ha fatto svanire i miei dubbi iniziali. È la prima volta che gioco al Sud e mi auguro che sia positiva, i meridionali sono come noi argentini e mi sto trovando benissimo qui. Ai tifosi non faccio promesse, non sono abituato a parlare ma posso garantire tanta serietà e professionalità. Spero che lo stadio sia sempre pieno, dobbiamo riportarli allo stadio. Ho messo la mia esperienza al servizio dei più giovani e spero di poter aiutarli a migliorare sotto alcuni aspetti. I successi si ottengono in gruppo e non con le individualità, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione.”

Protezione civile : “vittime accertate sono 73”

Le vittime accertate del terremoto nell’Italia centrale sono 73 al momento: 53 nel Lazio e 20 nelle Marche. Lo ha riferito la Protezione Civile. Secondo quanto riferito da uno dei responsabili della Forestale di Rieti, i morti ad Amatrice e frazioni sono 63, ma “la situazione è in continuo aggiornamento”.

Danni terremoto73 morti accertati,  persone intrappolate sotto le macerie, paesi semidistrutti, migliaia di sfollati: è il drammatico bilancio di una notte di terrore nel centro Italia per il sisma di magnitudo 6.0 che ha causato gravissimi danni e vittime ad Amatrice, nel reatino e ad Arquata del Tronto e nella frazione Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Le vittime accertate, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, sono al momento 73, 53 nel Lazio e 20 nelle Marche. Il terremoto, avvertito distintamente in tutto il Lazion, nelle, Marche, in Umbia e in Abruzzo, e’ stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti, a una profondita’ di 4 km. Un sisma “paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila” ha sottolineato il capo del Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Proseguono le scosse: l’ultima di magnitudo 4.9, lungo la dorsale che va dal Reatino all’Ascolano, passando anche per l’Umbria.

I danni più gravi, oltre che ad Accumoli, raggiunta dai Vigili del Fuoco solo dopo tre ore e mezza, si registrano ad Amatrice e a Posta e ad Arquata del Tronto e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Centinaia i dispersi, con molte persone sotto le macerie che si cerca di individuare anche con l’ausilio delle unità cinofile. Il lavoro dei soccorritori è stato complicato dalle tante strade bloccate.

Ad Accumoli un’intera famiglia è stata sterminata dal terremoto. Sono stati ritrovati quattro dispersi, purtroppo tutti privi di vita, sotto le macerie della propria abitazione. Si tratta di padre, madre e i due bambini. Nel paese del reatino epicentro del sisma gli sfollati sono tra i 1.500 e i 2.000. Il sindaco Stefano Petrucci, visibilmente provato e incapace di trattenere le lacrime, ha affermato che “il patrimonio edilizio è a terra”. “Non vedo prospettive di futuro”, ha detto con voce rotta dal pianto, “c’e’ bisogno di solidarietà, dovremo allestire più tendopoli, poi inizieremo a contare i danni”, ha spiegato il primo cittadino. Petrucci ha rievocato la tragedia dell’Aquila con le relative difficoltà nella ricostruzione, confessando che il timore e’ che il piccolo centro di Accumoli venga “dimenticato”.

Due tendopoli sono in allestimento ad Amatrice e ad Accumoli, ha reso noto la Protezione civile. “Si tratta di due campi della Regione Lazio da 250 posti ciascuno – ha spiegato Postiglione – ma altri moduli (di capienza analoga o superiore, ndr) sono già partiti da Abruzzo, Friuli e Molise ed altri sono pronti a partire da altre regioni. Il tema delle aree da scegliere non e’ indifferente, visto che i campi vanno montati evidentemente in aree sicure, lontane da edifici ma anche da versanti a rischio. Naturalmente al momento e’ difficile dire di quanti posti avremo bisogno”.

Ci sarebbero anche dei bambini intrappolati a Cornello, al confine tra Lazio e Abruzzo. Due fratellini romani sono stati estratti vivi a Pescara del Tronto. I comuni colpiti stanno predisponendo i centri di accoglienza per gli sfollati. “La situazione è critica”, ha riferito la Protezione civile regionale. La scossa è stata avvertita in tutto l’Abruzzo e ha seminato paura all’Aquila, dove è ancora vivo il ricordo del sisma di sette anni fa, e delle 309 vittime. E’ crollata anche parte della parete est del Corno Piccolo del Gran Sasso. A Norcia il torrino della facciata della chiesa di San Benedetto è ruotato sul suo asse come successe nel terremoto del 1979, ma non si registrano feriti gravi. A Castelluccio di Norcia, il piccolo borgo che domina l’omonima Piana famoso per la sua fioritura, è crollato un campanile. Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco, ha riferito il direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l’intera comunità francescana.

“Tenete Salaria libera, serve per soccorsi”, è stato l’appello lanciato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha visitato Amatrice e le altre zone colpite.

Evacuato l’ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. I vigili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese. Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e  803555. Una frana sarebbe avvenuta sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso,

C’è urgente bisogno di sangue di tutti i gruppi è l’appello dell’Avis provinciale di Rieti .

Altri tre morti accertati ad Arquata del Tronto, nell’ascolano, borgo storico semidistrutto dal sisma

Tre morti, diversi feriti e molte persone intrappolate sotto le macerie delle loro abitazioni. E’ il primo bilancio del sisma di questa notte ad Arqata del Tronto, nell’ascolano. Il borgo storico del paese è semidistrutto. Decine di persone si sono riversate nelle strade. Sul posto squadre dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, Carabinieri e Polizia stradale.

Almeno 100 dispersi a Pescara del Tronto

Almeno un centinaio di dispersi sono ancora sotto le macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata Ascoli Piceno, completamente distrutta dal sisma di questa mattina alle 3.36. Decine di casa vecchie e nuove, oltre alle Chiesa del borgo sono crollate accartocciandosi su se stesse e non lasciando via d’uscita a molti residenti e turisti in prevalenza romani.

I soccorritori, che hanno davanti uno scenario apocalittico, stanno cercando di estrarre vive molte famiglie e gruppi che al momento della scossa stavano dormendo. Tra loro anziani, un giovane di Pomezia e anche bambini. Sul posto ambulanze e mezzi di soccorso, oltre all’elicottero della protezione civile.

Paura e gente in strada ad Alba Adriatica

Panico e gente in strada per tutta la notte ad Alba Adriatica (Teramo), in questo periodo affollata da migliaia di persone in vacanza. La scossa delle 3,36 e’ stata avvertita da tutta la popolazione che si e’ riversata per strada. Le persone sono state svegliate nel cuore della notte dal sussulto delle abitazioni e dal rumore provocato da mobili e utensili che si urtavano tra loro e cadevano; ai piani piu’ alti delle abitazioni, per il movimento provocato dalla forte scossa, in molti hanno fatto fatica a raggiungere le porte delle abitazioni. Per tutta la notte famiglie, anche con bimbi piccoli, anziani e giovani hanno preferito restare fuori dalle case e dagli alberghi. Disagi per il freddo e il forte vento che spira gia’ da un paio di giorni. In molti hanno trovato riparo nelle auto e con abiti di fortuna recuperati da vicini di casa. Molta gente si e’ riversata sul lungomare per restare lontana dagli edifici a rischio crollo. Alcuni anziani presi dal panico hanno accusato lievi malori, ma nulla di grave. Ed è stata sentita distintamente anche in strada pure la seconda scossa, quella delle 4,20 circa, che ha generato un movimento tellurico avvertito anche da chi aveva trovato riparo nelle auto. Anche Alba Adriatica e Martinsicuro, comunque, non si registrano danni a persone e cose, ma solo tanto spavento.

Per vivicentro.it, dal Lazio: Maria D’Auria ed Emilio D’Averio – aggiornamento dal posto e da agenzie (agg. AGI)

Il ”Bonus figli” legato SOLO all’età under 30 delle madri è un iniquo errore

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Incentivi alle madri under 30: così, secondo il ministro con delega alla famiglia Costa, si abbassa l’età della maternità e si combatte il calo delle nascite. Sbagliato e arbitrario. Il sostegno alle famiglie è efficace quando è stabile nel corso della vita del bambino e si rapporta alla sua età, non a quella dei genitori.

Incentivi solo alle madri under 30? Sbagliato e arbitrario

Collegare, come ha annunciato il ministro Costa, il bonus figli all’età della madre – concedendolo solo se questa è under 30 – sarebbe un errore. Bisogna invece mettere al centro caratteristiche del bambino ed equità di genere.

La situazione delle famiglie con figli in Italia è chiaramente problematica, e i livelli di fecondità ne sono un sintomo inequivocabile. Tuttavia, varare un bonus per le nascite collegato all’età della madre, come annunciato dal ministro con delega alla famiglia Enrico Costa, sarebbe sbagliato. Per tre motivi.

Al centro l’età del bambino

Primo, le misure di sostegno alle famiglie con figli sono efficaci quando sono stabili nel corso della crescita del bambino, idealmente seguendolo fino alla maggiore età. Questo accade nei sistemi di welfare più amichevoli nei confronti delle famiglie, nei paesi nordici e in Francia, ma anche in quelli, come la Germania, dove gli sforzi sono più recenti. Quello che dovrebbe contare veramente è l’età del figlio o della figlia (ad esempio, da 0 a 18 anni) e non l’età della madre (o del padre). Il sostegno dovrebbe essere infatti mirato ai bambini (e quindi legato alle loro caratteristiche) e non ai genitori. Ogni nuova misura andrebbe dunque valutata nell’ottica dei figli.

Il rischio delle soglie soggettive

Secondo, in questo caso non vi è nessun motivo di sostanza per introdurre delle soglie di età che sono soggettive e portano a distinzioni nette tra chi è appena al di sotto della soglia e chi è appena al di sopra. Ad esempio, si rischia di incentivare parti cesarei mirati ad evitare che la madre compia trent’anni. Anche se, come mostrano le ricerche, le età ‘tonde’ come i 30 anni hanno spesso un significato sociale, dal punto di vista biologico esse non hanno infatti un significato fondamentale. Nessuna età tonda rappresenta una discontinuità nei rischi né per la salute della madre né per quella dei figli. Inoltre, non è affatto scontato che avere una madre ultratrentenne sia peggio per il bambino.

Ci vuole più equità di genere

Terzo, legare le misure alle caratteristiche delle madri ha l’indubbio vantaggio della semplicità, ma ha l’effetto indesiderato di distogliere l’attenzione dal ruolo dei padri. Le ricerche sul tema sono ormai concordi: l’equità di genere è un elemento essenziale per la ripresa della fecondità. Ogni nuova misura andrebbe dunque valutata nell’ottica di incentivare una maggiore equità di genere e un ruolo attivo dei padri.

Un segnale nella giusta direzione

L’idea del ministro Costa di riunire le misure relative alle famiglie in un testo unico è ottima. Andare verso una maggiore chiarezza e semplicità delle misure di sostegno la direzione giusta. Meglio però non introdurre nelle politiche soglie arbitrarie legate all’età della madre.

vivicentro/politica
vivicentro/Il ”Bonus figli” legato SOLO all’età under 30 delle madri è un iniquo errore
lavoce.info/Incentivi solo alle madri under 30? Sbagliato e arbitrario (Francesco Billari)

Nuova scossa magnitudo 4.9 lungo la dorsale che va dal Reatino all’Ascolano

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Nuova forte scossa sismica nell’area teatro questa notte del terremoto, la magnitudo e’ stata di 4.9 e la scossa si e’ sviluppata lungo la dorsale che va dal Reatino all’Ascolano, passando anche per l’Umbria. Il dato e’ stato riferito nella Sala stampa del Dipartimento della Protezione civile. “Dobbiamo abituarci a questo susseguirsi di scosse , tendenzialmente con magnitudo decrescente”, ha detto Titti Postiglione, responsabile de dipartimento emergenza della Protezione civile.

Viabilità difficile, continuano scosse di assestamento

Amatrice – A circa un chilometro da Amatrice la viabilita’ e’ bloccata e si e’ formato una lunga fila di soccorsi: ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco che stanno arrivando da tuta Italia per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma di stamane. Le auto bloccate nel traffico ogni tanto oscillano per le scosse di assestamento che sembrano proseguire da oltre dieci ore dal terremoto.

Protezione Civile, bilancio vittime sta crescendo

“I numeri stanno crescendo”: cosi’ il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse cambiato il bilancio ufficiale fermo finora a 38 vittime. “In serata – ha spiegato Curcio – daremo un nuovo bollettino. Comunque si tratta di un prezzo importante”.

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L’italia che trema: dal Belice all’Aquila, dall’Irpinia all’Emilia, dal Lazio all’Abruzzo

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Roma Dal Belice all’Aquila, dall’Irpinia all’Emilia, fino alla scossa di oggi sull’appennino tra Lazio e Abruzzo. E’ una lunga scia di eventi drammatici la storia dei terremoti in Italia, paese a elevato rischio sismico. Questi i principali terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi 50 anni.

15 gennaio 1968 – Belice, Sicilia occidentale 6,1 Richter – Causo’ gravi danni in diversi paesi del trapanese e dell’agrigentino, tra cui ricordiamo Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Salemi, Partanna, Montevago, Santa Margherita di Belice e Menfi, molto colpite dal sisma, con numerosi crolli e danni gravi.

6 maggio 1976- Friuli, 6,4 Ritcher – Si registro’ una serie di scosse inoltrate fino al mese di settembre, con vastissimi danni in tutto il Friuli, terremoto avvertito in tutto il Centro-Nord Italia, Slovenia, Austria. Si tratta del terremoto piu’ forte del secolo per l’Italia Settentrionale.

15 aprile 1978 – Golfo di Patti (Provincia di Messina) 6,1 Richter – Si registro’ alle ore 23,33, provocando ingenti danni (crollano piu’ di 70 edifici[senza fonte]) e feriti a Patti e nei comuni limitrofi. Qualche crollo anche nei comuni della riviera ionica messinese. Molte persone colte da malore. Nessun morto

19 settembre 1979Valnerina, 5,9 Richter – Il sisma provoco’ gravi danni a Norcia, Cascia e le aree limitrofe danneggiando i monumenti e provocando alcuni morti e decine di feriti.

23 novembre 1980- Irpinia e Basilicata, 6,9 Richter – Dopo la Seconda guerra mondiale, il piu’ terribile terremoto in Italia, con una durata della scossa eccezionale: 90 secondi. Furono devastate diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi, soprattutto nell’area dell’Irpinia. Vennero distrutti numerosi paesi. A Napoli, nel quartiere di Poggioreale, crolla un palazzo di diversi piani, provocando 52 morti. Danni ingenti nelle province di Avellino, Salerno, Benevento, Matera e Potenza. 8.000 i feriti e 250.000 senzatetto.

Il rumore del terremoto fu registrato durante una trasmissione radiofonica di radio Alfa di Avellino.  nella seguente registrazione si sentono  i boati del terremoto. Registrazione audio del terremoto mp3

13 dicembre 1990 – Sicilia sud-orientale 5,1 Richter – Gravi danni ad Augusta e Carlentini, molti danni nell’area del Val di Noto. Centinaia di feriti e 15.000 senzatetto.

26 settembre-ottobre 1997 Umbria e Marche: furono coinvolte le zone di Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Assisi, Serravalle di Chienti, Camerino. Distrutte numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri, gravi danni alle citta’, soprattutto alle bellezze artistiche. Ad Assisi crolla una vela della volta Basilica superiore di San Francesco. Lo sciame sismico inizio’ nella primavera’ del 1997. La terra tremo’ a lungo, per piu’ di un anno. I terremoti di magnitudo maggiore a 5 furono: il 26 settembre di 5.8 alle ore 2:33 dove due coniugi anziani morirono sotto le macerie della propria casa, la stessa mattina alle ore 11:42 ci fu una nuova scossa ancora piu’ forte di quella notturna (6,1 Richter) dove rimasero uccise altre 9 persone, di cui 4 tecnici che ispezionavano l’interno della Basilica di San Francesco, il 3 ottobre di magnitudo 5, il 7 ottobre di magnitudo 5.3, il 12 ottobre di magnitudo 5.1, il 14 ottobre di magnitudo 5.5, il 26 marzo 1998 di magnitudo 5.4. Si contarono 11 vittime, 100 feriti, 32.000 sfollati e oltre 80.000 case danneggiate. Colpita la zona del Pollino con epicentro localizzato fra i comuni di e Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore e Lauria. Un morto a Maratea in cui un uomo fu travolto da una frana innescata dal sisma mentre si trovava all’interno della propria auto. Notevoli danni strutturali si sono verificati soprattutto a Castelluccio Superiore ed Inferiore.

6 aprile 2009 L’Aquila – Fu registrato in tutta la sua violenza alle 3,32 della domenica tra il 5 ed il 6 aprile. Le scosse, come quelle che seguirono nei giorni successivi vennero percepite in tutto il centro-Sud. Furono precedute da scosse di minore intensite anche in Friuli e nel forlinese. Gravissimi i danni a L’Aquila, con il centro storio distrutto completamente, con migliaia di case distrutte nel capoluogo e nei comuni limitrofi.

20 maggio 2015 – L’epicentro e’ a Finale Emilia (Modena) e’ stato avvertito in tutto il Centro-Nord. Colpisce in particolare la Pianura Padana e l’Emilia Romagna: e’ l’evento piu’ forte dall’inizio del nuovo secolo.

vivicentro.it/redazione Lazio/ AGI

Effetti delle politiche pubbliche sulla vita reale oltre il Pil

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Non basta il Pil per misurare gli effetti delle politiche pubbliche su povertà, diritti delle donne, salute, innovazione e occupazione. C’è da predisporre un adeguato sistema di valutazione che oggi non abbiamo. Gli strumenti legislativi per svilupparlo esistono, se c’è la volontà di investire nella ricerca.

Come fare i conti con il benessere equo e sostenibile* (Davide Ciferri e Enrico Giovannini)

L’introduzione di indicatori di benessere equo e sostenibile nella definizione delle linee programmatiche del governo segnala l’ambizione di considerare grandezze che vadano oltre il Pil anche nella fase di disegno delle politiche. Sfide metodologiche che necessitano di investimenti in ricerca.

Una svolta nella valutazione delle politiche per lo sviluppo sostenibile?

Nonostante le tante buone pratiche internazionali, l’Italia non si è ancora dotata di un robusto sistema di valutazione delle politiche pubbliche – prima e dopo la loro attuazione – soprattutto con riferimento a grandezze rilevanti per il benessere dei cittadini, quali ad esempio quelle relative agli aspetti sociali e ambientali. Raramente, le leggi che contengono “riforme di sistema” prevedono a priori la predisposizione di meccanismi trasparenti di valutazione, condizione questa essenziale per rendere a posteriori il processo pienamente efficace. Questo stato di cose sta, finalmente, per cambiare, grazie a due novità legislative di grande portata, almeno in teoria. La prima deriva dall’approvazione, a dicembre 2015, della legge 221 (cosiddetto “Collegato ambientale” predisposto dal governo Letta nella legge di stabilità per il 2014). La legge prevede la costituzione del “Comitato per il capitale naturale” con il compito di redigere annualmente, a febbraio, un rapporto sullo stato del capitale naturale del paese, con informazioni e dati ambientali espressi in unità fisiche e monetarie, da presentare al governo per fornire scenari rilevanti per la predisposizione dei documenti di programmazione economico-finanziaria. Il rapporto deve contenere valutazioni ex ante ed ex post degli effetti delle politiche pubbliche sul capitale naturale e sui servizi ecosistemici.  La stessa legge obbliga il governo all’elaborazione della Strategia italiana di sviluppo sostenibile, al fine di delineare gli interventi volti al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, sottoscritti dall’Italia, insieme ai governi di altri 193 paesi. Con l’approvazione dell’Agenda 2030, la comunità internazionale ha espresso, in maniera più evidente rispetto al passato, un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Il programma prevede l’impegno a raggiungere entro il 2030 diciassette obiettivi (Sdgs) – tra cui la lotta alla povertà, i diritti delle donne, la salute, l’innovazione e l’occupazione, l’eliminazione delle disuguaglianze, le tematiche ambientali – articolati in 169 target (per ulteriori informazioni consultare il sito Asvis). Lo stato di ciascun paese rispetto ai target verrà monitorato annualmente utilizzando circa 240 indicatori, alcuni dei quali ancora da sviluppare. Si tratta di una significativa “operazione trasparenza”, che estende a tutti i paesi, compresi quelli sviluppati, l’approccio adottato per quelli in via di sviluppo nell’ambito del programma Onu del 2000, orientato al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. La seconda novità legislativa riguarda, nell’ambito della riforma della legge di bilancio (approvata in via definitiva dal Senato il 28 luglio), l’elaborazione di un allegato al Documento di economia e finanza dedicato agli indicatori di “Benessere equo e sostenibile” (Bes), sviluppati negli anni scorsi dall’Istat e dal Cnel. Nell’allegato dovranno essere riportati l’andamento degli indicatori nell’ultimo triennio e le previsioni di evoluzione nel periodo di riferimento “sulla base delle misure previste per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica e dei contenuti dello schema del Programma nazionale di riforma”. La legge dispone anche la predisposizione di una relazione da presentare al parlamento entro il 15 febbraio di ogni anno, nella quale sono valutati gli andamenti degli indicatori Bes alla luce degli effetti attesi della legge di bilancio.

Dalla teoria alla pratica: serve un investimento in ricerca non trascurabile

Com’è facile intuire, le modifiche approvate rappresentano un’evoluzione sostanziale nei documenti di programmazione economico-finanziaria e soprattutto determinano un cambio di passo nelle finalità di utilizzo degli indicatori di benessere, realizzando quanto originariamente indicato al momento dell’avvio del rapporto Bes. D’altra parte, come sottolineato nelle audizioni dell’Istat e dell’Upb, non è semplice utilizzare tali indicatori per definire le scelte politiche perché non sono disponibili con la stessa tempestività di quelli economico-finanziari e soprattutto mancano strumenti di previsione adeguati a valutare l’impatto delle politiche sulle dimensione del Bes. Per colmare le discrepanze sarebbe quindi necessario un significativo investimento in ricerca, sia statistica sia modellistica, parallelamente a un forte impegno istituzionale da parte dell’Istat, del ministero dell’Economia e degli altri dicasteri competenti. Le difficoltà metodologiche non possono rappresentare né un limite, anche in ragione delle competenze specifiche acquisite su queste tematiche dal nostro sistema statistico e di ricerca, né un pretesto per non dotare finalmente l’Italia di un sistema di valutazione delle politiche sulla sostenibilità socio-economico-ambientale e del benessere dei cittadini. Al contrario, l’attuazione dei dettati normativi citati porrebbe l’Italia nel gruppo dei paesi all’avanguardia in questo campo.

* Le idee e le opinioni espresse in questo articolo sono da attribuire all’autore e non investono la responsabilità dell’istituzione di appartenenza.

DAVIDE CIFERRI  Economista presso l’Ufficio Studi di Cassa depositi e prestiti, insegna econometria alla John Cabot University e collabora con la Luiss e l’Università di Roma Tor Vergata. È membro del segretariato dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). È Affiliated Researcher presso il Centre for Empirical Finance della Brunel University di Londra. Ha prestato servizio nello staff del ministro Enrico Giovannini al ministero del Lavoro e delle politiche sociali (governo Letta). Dottore di ricerca in Economia Monetaria e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata.

ENRICO GIOVANNINI  giovannini è stato ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. È stato Presidente dell’ISTAT dal 2009 al 2013. Dal gennaio 2001 è stato Chief statistician dell’OCSE e direttore della Direzione statistica, che si occupa dello sviluppo e coordinamento delle attività statistiche dell’Organizzazione. In questa posizione, è stato responsabile della vasta produzione statistica dell’OCSE e ha rappresentato l’Organizzazione in tutti i maggiori comitati statistici internazionali (ONU, Commissione Europea, etc.), contribuendo allo sviluppo della statistica a livello mondiale. Dal novembre 2002 è anche professore straordinario di statistica economica all’Universita’ di Roma “Tor Vergata”.

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Come fare i conti con il benessere equo e sostenibile* (Davide Ciferri e Enrico Giovannini)

Amatrice ed Accumoli distrutte, il precedente del 1639

Roma Non e’ la prima volta purtroppo che Amatrice ed Accumoli, inerpicate sull’appennino tra Lazio e Abruzzo e accomunate da una faglia ad altissima pericolosita’ sismica, vengono sconvolte da un violento terremoto. L’episodio piu’ grave avvenne il 7 ottobre del 1639, quando un sisma di magnitudo 6.2 distrusse entrambi gli abitati. Del drammatico evento ci rimane la viva descrizione contenuta nella “Nuoua, e vera relatione del terribile, e spauentoso terremoto successo nella citta della Matrice, e suo stato, con patimento ancora di Accumulo, e luoghi circonuicini, sotto li 7. del presente mese di Ottobre 1639. Con la morte compassioneuole di molte persone, la perdita di bestiami d’ogni sorte, e con tutto il danno seguito fino al corrente giorno”, di Carlo Tiberij Romano.

“Alcuni fuggono – riferiva il testimone oculare – altri si rifuggiano nella Chiesa di S.Domenico presso l’esercito del S.S. Rosario per invocare la protezione della Beta Vergine”. I Signori Alessandro Orsini e consorte, principi di Amatrice, furono costretti a lasciare il loro palazzo e fuggire nella loro villa di campagna della Santa Iusta. Il relatore stima i danni in 400.000 scudi dell’epoca. Molti furono i morti sepolti sotto le rovine, il relatore comunque ne cita ufficialmente 35.. La scossa piu’ forte duro’ un quarto d’ora. I danni per le varie frazioni sono elencati nel seguente modo: “Campo Tosto rovinato in parte, S.Martino tutto, Collalto mal tenuto, Pinaca parte, Filetta e Svevocaia tutte, L’abbazia di S. Lorenzo sotto il Vescovado di Ascoli quasi tutta (salvi tutti i frati sottolinea il relatore), Padarga in parte, Cantone Villa solo una casa in piedi, Corva distrutta, Forcella tutta, Capriccio buona parte, Leila poco”. Altri forti terremoti nella zona furono registrati nel 1646 e nel 1703, in concomitanza con il primo, grande terremoto dell’Aquila.

Per vivicentro.it, dal Lazio: Maria Dauria ed Emilio D’Averio – aggiornamento dal posto e da agenzie (agg. AGI)